Premio Grappolo d`Oro Clivus a Mario Giordano,Inaugurata la 10
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Premio Grappolo d`Oro Clivus a Mario Giordano,Inaugurata la 10
L’agricoltura spinge l’Italia verso la ripresa economica Secondo recenti sondaggi pubblicati sul sito della Coldiretti il settore agricolo è stato l’unico a far registrare, nel primo semestre del 2013, un incremento occupazionale dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2012 ed una crescita del PIL di quasi il 5%. L’indagine pubblicata dalla Coldiretti, ha portato ad una conclusione estremamente incoraggiante per tutto il nostro sistema produttivo industriale e non solo, poiché l’agricoltura è stato l’unico settore che, nel 2013 ha mostrato segni di vitalità economica al cui interno sono nate numerose piccole aziende agricole condotte dai giovani agricoltori a conferma di come il made in italy, e l’agricoltura in generale, sia tornata di grande attenzione all’interno del settore occupazionale giovanile. I segnali incoraggianti hanno prodotto “dolci” conseguenze anche per il PIL, facendo registrare nel primo trimestre, per il solo settore agricolo, un aumento della produttività del 4,7% rispetto ai valori del 2012. Tali dati incoraggianti sono stati resi noti in un commento rilasciato alla stampa dal Presidente della Coldiretti Sergio Marini il quale ha sottolineato come”Nonostante le intemperie di questi ultimi mesi, e i segnali poco incoraggianti riguardanti i consumi, l’agricoltura è stato l’unico settore che nel 2013 ha dimostrato segni di vitalità economica e occupazionale, a conferma della validità e della modernità del modello di sviluppo Made in Italy, che deve rappresentare un punto di riferimento anche per gli altri settori ”. “Tale risultato, prosegue Marini sarebbe stato ancora migliore se non fosse stato per una serie di fattori negativi come ad esempio le avverse condizioni meteorologiche che hanno causato danni alle coltivazioni per circa 1 miliardo di euro, e i tagli disposti dal governo alla erogazione del credito agrario scesi oggi ai minimi storici del 2008”. In conclusione non c’è che augurarsi che i confortevoli dati riguardante il settore agricolo possano fungere da scintilla per poter portare l’Italia ad una decisiva ripresa economica. Fonte Coldiretti Francesco Vaglio [email protected] Casalbore: alla dell’olio e dei irpini scoperta castelli In attesa dell’inaugurazione ufficiale, il Museo dei Castelli di Casalbore, nato per iniziativa dell’Associazione Terre di Campania in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Casalbore, ospiterà domenica 16 giugno l’evento conclusivo del corso “Alla scoperta degli oli d’Irpinia”, una giornata di avvicinamento alla conoscenza dell’olio irpino di qualità. L’evento, organizzato dall’APOOAT, comincerà alle ore 9,00 con la visita guidata al percorso espositivo del Museo dei Castelli, comprendente una selezione di immagini fotografiche dedicate ai siti di incastellamento irpini, oltre a notizie, aneddoti e leggende su di essi e sui territori sui quali insistono. All’interno delle sale dell’area castellare adiacente la Torre Normanna di Casalbore, sede del museo, si terrà la prima parte del corso a cura della dott.sa Maria Luisa Ambrosino, Capo Panel del Laboratorio di Analisi Merceologica della Camera di Commercio di Napoli, e con la partecipazione del dott. Antonello Paduano, Assaggiatore Professionale e Ricercatore Università Federico II di Napoli e del Perito Agrario Angelo Lo Conte, Assaggiatore Professionale e Tecnico di Settore. Il corso proseguirà, poi, con la degustazione di pietanze tipiche con accostamento olio/cibo. Durante il corso, per i bambini a partire dagli 8 anni, sarà possibile partecipare al laboratorio didattico di caseificazione di caciocavallo e ricotta presso l’Azienda Agricola Macchia del Rovo. La giornata si concluderà, nel pomeriggio, con la visita in fattoria presso l’Azienda Agricola Corso. Un affascinante percorso che condurrà i partecipanti alla scoperta non solo dell’olio irpino di qualità e delle pietanze tipiche cui esso si accompagna, ma anche della storia dei territori in cui nascono queste eccellenze, raccontati attraverso il prezioso patrimonio di siti di incastellamento presenti in provincia di Avellino. Prenotazione obbligatoria: € 25,00 adulti; €10,00 bambini Il corso è aperto ad un numero di massimo 60 partecipanti. Qualora vi fossero ulteriori prenotazioni l’evento sarà ripetuto nelle prossime settimane. Per informazioni e prenotazioni: Ivan Rizzitelli, cel.:3471003936 Il Museo dei Castelli resterà aperto anche sabato 15 giugno, dalle ore 16,00 alle ore 19,30. Orari visite guidate: 17,00 e 18,30 Per informazioni e prenotazioni Simone Ottaiano, cel.:3336596385 [email protected] ; e-mail: A tutto fritto Appuntamenti enogastronomici a bordo piscina del Quartum Store di Quarto (Na) mercoledì 19 giugno alle ore 20,30: due grandi nomi della pizza napoletana, Attilio Bachetti della pizzeria Da Attilio alla Pignasecca e Salvatore Di Matteo dell’omonima pizzeria in via Tribunali, delizieranno gli ospiti a suon di zeppole, panzarotti, montanare e pizze fritte, il tutto sarà accompagnato dai vini delle Cantine Di Criscio, Asprinio Spumante Brut V.S.Q. e Campania Aglianico IGT Barrique. E il dolce? Non poteva che essere fritto anch’esso. Francesco D’Alena, pasticciere del Nautilus di Giugliano (Na), porterà, infatti, bombe alla crema e graffette per tutti. Chiusura con i liquori della Distilleria Amato di San Giuseppe Vesuviano. L’Emilia Romagna stanzia 7,2 milioni di euro per la lotta alle fitopatie E’ di questi giorni la notizia dello stanziamento deliberato dalla Giunta dell’Emilia Romagna pari a 7,2 milioni di euro di cui 1,2 destinati per la lotta alle fitopatie, e 6 milioni di euro per il miglioramento dell’efficienza irrigua delle aziende agricole. Come noto la fitopatia è una malattia vegetale causata dalla infezione delle piante provocata da svariati batteri che, nel lungo periodo provocano progressivamente l’indebolimento della stessa e quindi la morte. La causa precipua della diffusione di tale malattia è dovuta principalmente ai frequenti squilibri climatici stanno colpendo molte regioni italiane, riversandosi inevitabilmente sulle rispettive coltivazioni. Lo stanziamento effettuato dalla Regione Emilia Romagna in particolare è volto alla salvaguardia della diffusione batteriologica avvenuta tra gli impianti di coltivazione dei kiwi la quale sta determinando una forte recrudescenza tra le aziende produttrice di tale frutto, pari al 18% in meno rispetto allo scorso anno. “La misura approvata dalla Regione, commenta il Presidente del Settore Ortofrutticolo di Fedagri/Confcooperative Davide Vernocchi, evidenzia la grande attenzione dimostrata dalla Regione Emilia Romagna nei confronti della gravissima situazione creatasi tra gli impianti di kiwi a causa della diffusione della batteriosi, assumendo al tempo stesso una notevole importanza alla luce delle note difficoltà di bilancio degli enti pubblici e che consente, allo stesso tempo, di poter individuare strumenti di tutela del reddito degli agricoltori quali i fondi mutualistici, previsti anche dalla Pac, che possono consentire di affrontare i problemi di carattere fitosanitario un’ottica di medio-lungo periodo” Francesco Vaglio [email protected] La Nazionale Italiana di Prandelli “costretta” a mangiare Parmesan in Brasile E’ di queste ultime ore la notizia, che sta facendo il giro del mondo, del blocco alla frontiera disposto dalle autorità del Brasile, in occasione della Confederations Cup che si terrà nei prossimi giorni nello stato sudamericano, dei prodotti enogastronomici provenienti dall’Italia in particolare della bresaola, parmigiano e prosciutto. La spiegazione di tale comportamento, spiegano le autorità brasiliane, è dovuta principalmente a ragioni burocratiche e, in particolare, dalla mancata effettuazione di permessi di importazione riguardanti la stagionatura dei prodotti sopraindicati. Tale situazione ha messo in queste ore a duro lavoro la diplomazia italiana e brasiliana entrambe intente a cercare di risolvere il prima possibile questo particolare “caso”. L’alternativa alla risoluzione di questo problema, sottolineano alcuni membri della Figc, è quella di cercare il prima possibile di arrivare alla risoluzione burocratica della questione altrimenti la nostra nazionale sarà costretta ad acquistare prodotti italiani in Brasile”, compito tutt’altro che facile dal momento che, come tutti sappiamo, il sud america è il continente dove più di tutti si trovano prodotti contraffatti aventi marchio italiano. Ad ogni modo “ci auguriamo, prosegue la Fgc, che la situazione possa risolversi nelle prossime 24/48 ore”. Fonte CdS. Francesco Vaglio [email protected] Premio Grappolo d’Oro Clivus a Mario Giordano Il direttore di Videonews vincitore dell’edizione 2013 per il suo impegno costante e il coraggio nel denunciare il malcostume. Con la manifestazione giunta alla quarta edizione, Cantina di Monteforte porta sulle colline del Soave nomi di grande prestigio. E’ andato a Mario Giordano, il Premio Grappolo d’Oro Clivus 2013. Nella suggestiva cornice del chiostro del Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone, il giornalista è stato premiato per il suo impegno costante e il coraggio nel denunciare il malcostume e i responsabili dei mali del nostro tempo. Giordano al pubblico presente ha svelato i retroscena delle agevolazioni di cui godono i vip, classe politica in testa, che si rivolgono agli istituti pubblici per acquistare case, a prezzi spesso stracciati. “È ancora peggio del furto, perché – ha detto Giordano – è un sistema di furto legalizzato, anzi auto legalizzato, perché chi fa le leggi ne è anche il beneficiario. In più è un furto che paghiamo con i nostri soldi e che impedisce al Paese di crescere”. L’esclusione dei giovani dalle dinamiche sociali ed economiche del Paese, la disaffezione degli italiani nei confronti della politica, il ciclone Grillo, sono stati poi gli altri argomenti affrontati durante la manifestazione. Con il Premio Clivus, giunto alla quarta edizione, Cantina di Monteforte porta sulle colline del Soave nomi di grande prestigio. “Quello del premio Grappolo d’oro Clivus – ha sottolineato Massimino Stizzoli, presidente di Cantina di Monteforte – è un impegno sentito da parte della nostra azienda che è fortemente radicata a questo territorio ma soprattutto alla sua gente”. Nell’albo d’oro del Premio, Massimo deManzoni, vice direttore di Libero (2012); Gerardo Greco, corrispondente di Rai Due da New York (2011) e Mauro Mazza, direttore generale di Rai Uno (2010). (pr) Inaugurata la 10° edizione del Vinòforum di Roma Si è svolta ieri, nella incantevole cornice del Lungotevere Maresciallo Diaz, l’apertura della 10 edizione, che si protrarrà fino al 22 giugno, del Vinòforum, la più importante manifestazione enogastronomica che offre al pubblico visitatore, oltre 10.000 mq. di stand dedicati al vino e non solo, provenienti da più di 500 aziende nazionali ed internazionali. Nella giornata di apertura si è svolto un importante incontro intitolato “Vinòforum food blogger” riservato ai giornalisti della stampa enogastronomica, all’interno del quale sono stati fatti degustare numerose creazioni preparate dallo Chef Andy Luotto, tra le quali ha destato particolare apprezzamento il polpettone di pane carote e sedano, accompagnato da una salsa cacio e pepe, e una salsa di pomodoro con fagioli cannellini, crostini di pane impreziosito dall’aggiunta di un cucchiaino di pesto alla menta; il tutto abbinato ad uno Chardonnay dell’azienda vitivinicola Marchese di Frescobaldi. La manifestazione vitivinicola romana offrirà quotidianamente al pubblico partecipante una innumerevole serie di eventi gratuiti e non, tra i quali Egnews segnala le “Cantine da Chef, ovvero una serie di appuntamenti all’interno dei quali i migliori chef dei più importanti ristoranti italiani prepareranno dal vivo le proprie creazioni in abbinamento ai vini delle più importanti aziende vitivinicole nazionali ed internazionali. In conclusione, la rassegna del Vinòforum offre nel palcoscenico romano uno spazio di degustazione di prodotti costituenti l’eccellenza enogastronomica italiana in tutto il mondo. Francesco Vaglio [email protected] Al via la sesta edizione di“Italia in Rosa” Fino al 9 giugno a Moniga del Garda (Bs), Città del Chiaretto, tre giorni di appuntamenti, degustazioni, approfondimenti tecnici dedicati ai rosé italiani e del mondo. Ospite d’onore la denominazione francese del Bandol. Torna in scena la grande vetrina dei rosé italiani e non solo, a Moniga del Garda, sulla riviera bresciana del Benaco, nota come Città del Chiaretto. “Qui torneranno ad aprirsi i suggestivi giardini della seicentesca Villa Bertanzi, il luogo – ha spiegato il presidente del Consorzio Valtènesi Sante Bonomo – dove oltre un secolo fa il senatore veneziano Pompeo Molmenti codificò il procedimento produttivo del Valtènesi Chiaretto Doc”. Molte le novità dell’edizione 2013. Le cantine ospiti saranno circa cento, provenienti da tutta Italia e da Oltralpe, per un totale di oltre 150 etichette in degustazione, con la rappresentanza delle aziende premiate nel corso delle ultime edizioni del Mondial du Rosé di Cannes e del Concorso Enologico dei Rosati d’Italia di Otranto, due fra le competizioni più importanti dedicate a questa tipologia. Altra novità la possibilità per i produttori di presenziare alla manifestazione per presentare personalmente i propri vini a visitatori, operatori e buyer: un’opportunità di cui una buona parte delle cantine presenti in fiera ha deciso di avvalersi. Da quest’anno verrà anche allestito un “wine shop” di Italia in Rosa, aperto al pubblico, con la possibilità di acquistare le etichette degustate in fiera e sarà presente uno stand delle Donne del Vino. Sarà dedicato al tema del colore dei vini rosa il convegno “Tutti i colori del Rosa – Prevedere, estrarre, stabilizzare il colore dei vini rosa(ti)”, in programma per sabato 8 giugno, un’occasione per approfondire le tecniche enologiche che contraddistinguono nel mondo la produzione di vini rosa, ma anche per entrare nel vivo di una componente che rappresenta senza dubbio uno dei principali motivi dell’appeal che queste referenze riescono ad esprimere su una fascia sempre più ampia di consumatori. In tutti i ristoranti di Moniga si potrà infine degustare il piatto ufficiale di Italia in Rosa: si tratta del Coregone all’Olio, tipica ricetta di territorio che verrà proposta a partire proprio dalla manifestazione. Tutte le info aggiornate su www.italiainrosa.it. (pr) Nuovo presidente per Consorzio Friuli Grave il Pietro Biscontin, direttore della Cantina Viticoltori friulani “La Delizia” scarl, di Casarsa della Delizia (Pn) è stato eletto per il prossimo triennio. Sarà affiancato da Crovato e Tombacco. La doc più grande del Friuli Venezia Giulia ha il nuovo presidente. E’ Pietro Biscontin, direttore della Cantina Viticoltori friulani “La Delizia” sca, di Casarsa della Delizia (Pordenone). Durerà in carica un triennio e lavorerà insieme ai due vice presidenti: Giuseppe Crovato (Cantina di Bertiolo) e Michelangelo Tombacco (azienda I Magredi, di San Giorgio della Richinvelda). Nel direttivo sederà anche Luigi Antiga (Cantina di Sacile e Fontanafredda), Anna Brisotto (presidente uscente e titolare dell’azienda San Simone, di Porcia), Giancarlo D’Andrea (Cantina di Rauscedo e Codroipo), Guecello di Porcia e Brugnera (Principi di Porcia, di Azzano Decimo), Bruno Pittaro (Pitars, di San Martino al Tagliamento), Stefano Trinco (Vigneti Pittaro, di Codroipo), Paolo Valdesolo (Pighin, di Pavia di Udine). Il compito principale del nuovo consiglio, nell’immediato futuro, sarà il rafforzamento dell’integrazione tra i Consorzi a doc del Fvg al fine di affrontare i mercati con maggiore forza e per valorizzare sempre di più il territorio in modo unitario. “Se saremo uniti – ha detto il nuovo presidente – e capaci di fare un gioco di squadra, maggiori saranno le possibilità di sviluppo e di superamento di una concorrenza estremamente agguerrita”. La Friuli Grave è la Denominazione più grande del Fvg (13° doc italiana), con una produzione di circa 200 mila hl di vino. Si tratta di vini freschi, fruttati ed eleganti che finiscono sulle tavole di tutto il mondo grazie all’export che porta nei mercati stranieri oltre il 50 per cento della produzione locale. (pr) Napoli, tutti i premiati di Emergente Sud 2013 Il riconoscimento come miglior chef va a Danilo Vita. Chiude i battenti Emergente Sud 2013, la tre giorni di avvincenti cooking show suddivisi tra chef emergenti provenienti dal Sud Italia e pizzachef emergenti provenienti da tutta Italia, ospitata nell’affascinante cornice di Cenacolo Belvedere a Napoli. A sfidarsi in finale, svoltasi martedì 4 giugno, Luca Abbruzzino, del ristorante Antonio Abbruzzino, Giovanni Vanacore, dell’Hotel Romeo, Danilo Vita de La Sommità e Mirko Balzano del Villa Assunta. A conquistare il titolo di Miglior Chef Emergente Sud 2013, alla fine di un’avvincente competizione, è stato Danilo Vita con le due ricette Profumo di Mandorla e Spuglia: Spugna di Puglia. La sua carriera lavorativa inizia a quindici anni durante il periodo estivo, friggendo calamari e arrostendo gamberi in un ristorantino sul mare a due passi da casa. Dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero di Brindisi, parte per la Svizzera, poi si ferma tre anni a Londra. La svolta arriva però quando incontra Matteo Berti, attualmente docente dell’Alma, con il quale condivide diverse esperienze lavorative. Tra le più significante spiccano quella a “Le Calandre”, con lo chef patron Massimiliano Alajmo, e quella con Piergiogio Parini. L’edizione 2013 di Emergente Sud ha visto, per la prima volta, anche l’elezione del Miglior PizzaChef Emergente d’Italia, iniziativa particolarmente apprezzata dal pubblico. Hanno partecipato alla finale: Toto Sorbillo – Pizzeria Gino Sorbillo, Luca Maggioni – Enosteria Lipen, Armando Messina Cacialli – La figlia del Presidente, Valerio Piccirilli – Tonda, Enrico Lombardi – Famiglia Lombardi e Antonio Pappalardo – La Cascina dei Sapori. Due i vincitori: Enrico Lombardi con una sensazionale pizza margherita e la pizza Nando, a tema libero, e Toto Sorbillo con una strepitosa margherita e la pizza Pesto e Pomodorini, anch’essa tema libero. Simone Ottaiano [email protected]