consiglio provinciale di cremona

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consiglio provinciale di cremona
N. d'ord.111 reg deliberazioni
Prot. n.
CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del
13/09/2011
MODIFICA DEL REGOLAMENTO VIGENTE IN MATERIA DI PRELIEVO VENATORIO
DEGLI UNGULATI APPROVATO CON DCP N. 142/2000
L'anno duemilaundici, questo giorno tredici del mese di settembre alle ore 14:50 in
Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del
Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.:
Presenti Assenti
Agazzi Antonio
Araldi Massimo
Barbati Filippo
Benzoni Maurizio
Biondi Giovanni
Bonaventi Piergiacomo
Borghetti Maurizio
Castellani Vera
Ceccato Adriano
Chioda Francesco
Degani Fabrizio
Doldi Andrea
Dusi Giampaolo
Gallina Gabriele
Gelmini Manuel
Ghidotti Carlalberto
Presenti n. 28
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Presenti Assenti
Losio Ivan
Mainardi Cesare
Malvezzi Carlo
Mazzocco Franco
Milesi Clara Rita
Rossi Luca
Salini Massimiliano
Torchio Giuseppe
Trespidi Giuseppe
Vailati Eugenio
Virgilio Leonardo
Zaghen Ernesto
Zanacchi Maria Rosa
Zanisi Giacomo Maria
Zelioli Rossella
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Presenti
Assenti
X
X
X
X
-
Assenti n. 3
Risultano altresì presenti gli Assessori:
Presenti Assenti
BONGIOVANNI FILIPPO
CAPELLETTI CHIARA
FONTANELLA GIUSEPPE
LENA FEDERICO
LEONI GIOVANNI
X
X
X
-
X
X
ORINI PAOLA
PINOTTI GIANLUCA
SCHIAVI SILVIA
SOCCINI MATTEO
Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott. Giorgio Lovili
Il Presidente del Consiglio , constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale,
dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine
del giorno.
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Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i
Consiglieri Gallina, Chioda per la maggioranza e la Cons. Castellani, per la minoranza.
Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri:
·durante la Comunicazione preliminare del Pres. Salini entrano i Cons. Milesi e Zaghen. I presenti sono 30
·durante la trattazione della proposta n. 5690 (Comunicazione ex. Articolo 166 D. LGS 267/2000) entra il
Cons. Agazzi. I presenti sono 31.
·durante la trattazione del fuori sacco ( O.d.g. presentato dal Cons. Trespidi “Tagli agli enti locali” esce il
Cons. Borghetti. I presenti sono 30.
·Durante la trattazione della proposta n. 3997 (Interrogazione presentata dal gruppo della Lega Nord
relativamente al Piano Ittico) escono i Cons. Agazzi e Torchio. I presenti sono 28.
·Durante la trattazione della proposta n. 4460 ( Interrogazione presentata dal Cons. Degani sulla
problematica dell’obesità infantile) esce il Cons. Vailati. I presenti sono 27 e in tal numero rimangono fino alla
fine della seduta.
L’Assessore all’Agricoltura e Ambiente Gianluca Pinotti così riferisce:
La legge regionale 26/93 regolamenta il prelievo venatorio in Regione Lombardia e prevede
che il cacciatore che intende ottenere l’abilitazione per questo tipo di prelievo frequenti un corso e
sostenga una prova di abilitazione presso la Provincia di residenza;
Con DCP 142 del 2000 la Provincia di Cremona ha approvato il regolamento provinciale per lo
svolgimento dei corsi di formazione e relativi esami di abilitazione per cacciatori di cinghiale in squadre
organizzate e di ungulati con metodi selettivi;
In seguito al superamento degli esami di abilitazione suindicati il cacciatore può praticare la
caccia di selezione agli ungulati o la caccia in squadra al cinghiale in tutte le province italiane,
subordinatamente alla verifica dell’equipollenza da parte delle province ospiti;
Nel corso degli ultimi 11 anni sono subentrate alcune variazioni nelle modalità operative che
governano queste forme di prelievo che sono state riunite in due documenti denominati “linee guida
per il corso per aspiranti cacciatori di selezione agli ungulati” e “linee guida per il corso per aspiranti
cacciatori di cinghiale in forma collettiva” da parte di ISPRA, ovvero l’organo scientifico di riferimento
per una serie di attività tecniche tra cui il selecontrollo;
Risulta pertanto improrogabile l’adeguamento a tali linee guida recependole nel regolamento
provinciale vigente onde rilasciare un’abilitazione idonea ai numerosi cacciatori cremonesi che
desiderano praticare questa forma di caccia sul territorio nazionale;
Il Servizio Caccia e pesca ha quindi predisposto il nuovo regolamento, che si allega, ai sensi
delle Linee Guida di ISPRA;
Visto il parere favorevole espresso ai sensi dell’art 49 del Decreto Legislativo n° 267/2000 dal Dirigente
Settore Agricoltura e Ambiente;
Su conforme relazione e parere del relatore;
Atteso che il presente atto è stato sottoposto all’esame della Commissione competente in data
15/07/2011;
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A voti unanimi e favorevoli
Si propone al Consiglio Provinciale l’adozione della presente deliberazione
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Richiamato tutto quanto in premessa specificato;
Udita la relazione della Giunta Provinciale e fattala propria;
Visto il parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 49 1° comma del D.lgs. 267/2000 dal
Dirigente del Settore Agricoltura e Ambiente;
Atteso che l’oggetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Consiliare “Agricoltura ed
Ambiente” in data 15/07/2011;
DELIBERA
1.di approvare il nuovo regolamento denominato : “Regolamento provinciale per lo svolgimento
dei corsi per aspiranti cacciatori di ungulati con metodi selettivi e di cinghiale in forma collettiva” parte
integrante e sostanziale del presente atto, in sostituzione del regolamento approvato con DCP 142 del
2000 avente ad oggetto “Svolgimento dei corsi di formazione e relativi esami di abilitazione per
Cacciatori di Cinghiale in squadre organizzate e per cacciatori di ungulati con metodi selettivi”;
2.di dare atto che sul presente provvedimento è stato espresso favorevolmente il parere
previsto dall’art. 49, 1° comma, del D.Lgs. n. 267/2000.
...omissis..
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per
alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l’assistenza degli scrutatori, l’esito della
votazione:
Presenti 31, Votanti 29 (t.a. 2 Borghetti, Doldi), Favorevoli: 18, Astenuti: 11 (Zanacchi, Vailati, Virgilio,
Mainardi, Castellani, Zelioli, Milesi, Dusi, Torchio, Biondi, Araldi)
La deliberazione è approvata.
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Allegato :
REGOLAMENTO PROVINCIALE PER LO SVOLGIMENTO DEI CORSI PER ASPIRANTI
CACCIATORI DI UNGULATI CON METODI SELETTIVI E DI CINGHIALE IN FORMA
COLLETTIVA
art. 1
Esercizio della Caccia agli ungulati
L’abilitazione per l’esercizio della caccia agli ungulati è rilasciata dalla Provincia previa partecipazione
ad apposito corso di formazione e superamento dell’esame finale davanti alla commissione provinciale.
art. 2
Norme generali
Il presente regolamento provinciale norma tutti gli aspetti relativi alle modalità di svolgimento dei corsi di
formazione e relativi esami per cacciatori di ungulati con metodi selettivi e per i cacciatori di cinghiale in
forma collettiva nonché dei loro caposquadra.
art. 3
Partecipazione ai corsi
La partecipazione ai corsi e ai relativi esami è riservata ai cacciatori residenti in provincia di Cremona.
art. 4
Organizzazione dei corsi di formazione
I corsi possono essere organizzati dalle Associazioni venatorie o da altri soggetti, pubblici o privati, che
abbiano ottenuto il nulla osta da Provincia di Cremona, ai sensi della normativa vigente.
art. 5 Approvazione dei corsi
La richiesta allo svolgimento del corso deve pervenire alla Provincia almeno 60 giorni prima dell’inizio e deve
specificare i seguenti aspetti:
•
programma del corso
•
nominativi e curricula dei docenti più il nominativo di un referente dell’Associazione cui fare riferimento
per qualsiasi necessità
•
dichiarazione di conformità al presente regolamento
•
n° dei partecipanti.
•
costo procapite di iscrizione.
•
sede del corso.
•
periodo di svolgimento.
•
tipo di corso.
•
sezione convenzionata per tiro a segno nazionale dove verranno svolte le prove di tiro.
art. 6
Materie e durata dei corsi
I corsi per cacciatori di ungulati con metodi selettivi devono essere articolati in un numero di lezioni come
sotto specificato anche se possono discostarsene a seconda delle specie trattate;
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I modulo – parte generale
ARGOMENTO
TIPOLOGIA
DURATA
Generalità sugli ungulati – sistematica –
morfologia – eco-etologia distribuzione e
status delle specie italiane
Concetti di ecologia applicata – struttura e
dinamica di popolazione – fattori limitanti –
incremento utile annuo - capacità portante
dell’ambiente – densità biotica e
agroforestale
Principi e metodi generali per la stima
quantitativa delle popolazioni - Censimenti e
stime relative di abbondanza- metodi diretti
ed indiretti- modalità di applicazione a casi
concreti.
Riqualificazione ambientale e faunisticaInterventi di miglioramento ambientale,
catture, reintroduzioni
Quadro normativo nazionale e regionale
riguardante la gestione faunistico-venatoria
degli ungulati.
TOTALE ORE
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
8
II modulo – parte speciale
Cinghiale, Capriolo, Cervo, Daino, Camoscio, Stambecco, Muflone
Per ogni singola specie verranno trattati i seguenti argomenti:
Lezione 1
ARGOMENTO
TIPOLOGIA
DURATA
Riconoscimento in natura delle
classi di sesso e di età – segni di
presenza – habitat –
alimentazione – interazione con
le attività economiche –
competitori e predatori
Comportamento sociale - ciclo
biologico annuale – biologia
riproduttiva e dinamica di
popolazione – determinazione
della struttura e della
consistenza delle popolazioni
Determinazione dell’età dei
soggetti abbattuti – valutazione
del trofeo
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
Esercitazione
in aula
3 ore per specie
TOTALE ORE
ARGOMENTO
III modulo – tecniche di prelievo
TIPOLOGIA
Prelievi – Basi biologiche del
prelievo selettivo, criteri generali di
selezione, definizione dei piani di
prelievo- periodi di caccia.
Comportamento e etica venatoria
Tecniche di prelievo – aspetto e
cerca – organizzazione del prelievo
– percorsi di pirsch, altane ed
appostamenti a terra e loro
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MAX 49
DURATA
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
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sistemazione, strumenti ottici – armi
e munizioni – norme di sicurezza
Balistica – nozioni fondamentali –
balistica terminale – reazione al tiro
– valutazione e verifica degli effetti
del tiro
Recupero dei capi feriti –
organizzazione dei servizi di
recupero – legislazione vigente
Cani da traccia – razze - tipo di
lavoro - criteri di addestramento –
conduzione – il servizio di recupero
Trattamento dei capi abbattuti –
redazione delle schede di
abbattimento, valutazione dell’età,
misure biometriche, prelievi di organi
e tessuti per indagini biologiche e
sanitarie
Trattamento delle spoglie e
norme sanitarie
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
3 ore
Lezione in aula
TOTALE ORE
3 ore
12
IV Modulo – esercitazione in campo
ARGOMENTO
TIPOLOGIA
DURATA
Esercitazione pratica per il
trattamento dei capi abbattuti–
Esercitazione pratica di maneggio
e tiro con armi a canna rigata
dotate di ottica di mira
Esercitazione in laboratorio
Min. 4 ore
Esercitazione in campo
Min. 4 ore
I contenuti del corso sono stati individuati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale) e sono passibili di variazione in funzione delle eventuali comunicazioni di aggiornamento dello
stesso soggetto o da parte di regione Lombardia.
I corsi per cacciatori di cinghiali in squadre organizzate devono essere articolati in un numero di lezioni
come sotto specificato:
I Modulo (8 ore) – Parte generale
Prerequisiti richiesti: abilitazione all’esercizio dell’attività venatoria
Il modulo costituisce parte integrante e propedeutica al percorso didattico relativo alla formazione del
cacciatore di cinghiale abilitato alla caccia collettiva.
Per gli iscritti già in possesso dell’abilitazione relativa alla figura del cacciatore di ungulati con metodi selettivi
non sussiste l’obbligo di frequenza per questo modulo.
ARGOMENTO
TIPOLOGIA
DURATA
Generalità sugli ungulati –
sistematica – morfologia – ecoetologia distribuzione e status delle
specie italiane
Concetti di ecologia applicata –
struttura e dinamica di popolazione –
fattori limitanti – incremento utile
annuo - capacità portante
dell’ambiente – densità biotica e
agroforestale
Principi e metodi generali per la
stima quantitativa delle
popolazioni
Censimenti e stime relative di
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
2 ore
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abbondanza- metodi diretti ed
indiretti – modalità di applicazione a
casi concreti
Riqualificazione ambientale e
faunistica
Interventi di miglioramento
ambientale, catture e reintroduzioni
Quadro normativo nazionale e
regionale riguardante la gestione
faunistico venatoria degli ungulati
Lezione in aula
TOTALE ORE
2 ore
8
II Modulo (9 ore) – Parte speciale
Prerequisiti richiesti: abilitazione all’esercizio dell’attività venatoria e frequenza I modulo ad eccezione dei
cacciatori di ungulati con metodi selettivi già abilitati
Lezione in aula
3 ore
Lezione in aula ed
esercitazione con supporti
audiovisivi
2 ore
Stima quantitativa delle
popolazioni
Stime relative di abbondanza: metodi
diretti ed indiretti- Utilizzo delle
statistiche venatorie e dei dati
raccolti sui capi abbattuti
Lezione in aula
2 ore
Impatto delle specie e immissioni
Interazione con gli ecosistemi e con
le attività economiche- Metodi di
prevenzione dei danni in agricolturaProblemi derivanti da allevamenti
reintroduzioni e ripopolamenti
TOTALE
Lezione in aula
2 ore
Biologia del cinghiale
Habitat- Alimentazionecomportamento sociale- ciclo
biologico annuale- Biologia
riproduttiva e dinamica di
popolazione- Competitori e predatori
Riconoscimento in natura
Riconoscimento in natura delle classi
di età e di sesso- Segni di presenza
9 ORE
III Modulo (12 ore) – Tecniche di prelievo
Prerequisiti richiesti: abilitazione all’esercizio dell’attività venatoria e frequenza I e del II modulo. Per i
cacciatori già in possesso dell’abilitazione per cacciatori di ungulati con metodi selettivi l’obbligo di
frequenza è limitato alle lezioni relative a Prelievo, Tecniche di prelievo, Comportamento norme di
sicurezza ed etica venatoria, Trattamento dei capi abbattuti
Prelievo
Prelievo venatorio e di controllo
(cattura, abbattimento) definizione
dei piani di prelievo
Tecniche di prelievo
Sistemi di caccia confronto (caccia
collettiva e caccia individuale) Cacce
collettive (battute, girate, braccate)
Organizzazione delle squadrescelta
delle zone e sistemazione delle
poste- tracciatura preventiva
dell’area di caccia- cani (razze, tipo
di lavoro, criteri di selezione dei
soggetti, addestramento e
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Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
3 ore
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conduzione)
Comportamento, norme di
sicurezza ed etica venatoria
Balistica
Nozioni fondamentali- balistica
terminale- armi (tipi e calibri) reazioni al tiro - valutazione e verifica
degli effetti del tiro
Recupero dei capi feriti
Importanza del recupero- Utilizzo del
servizio di recupero con il cane da
traccia - comportamento del
cacciatore per facilitare il recupero
Trattamento dei capi abbattuti
Redazione delle schede di
abbattimento- misure biometricheDeterminazione dell’età dalle tavole
dentarie- Esame dei tratti riproduttivi
delle femmine- Prelievi di organi e
tessuti per indagini biologiche e
tessuti per indagini biologiche e
sanitarie.
Lezione in aula
2 ore
Lezione in aula
1 ore
Lezione ed esercitazione in
aula
4 ore
12 ORE
TOTALE
CORSO DI ABILITAZIONE PER CAPOSQUADRA PER LA CACCIA AL CINGHIALE IN
BRACCATA, GIRATA E BATTUTA
Prerequisiti richiesti: frequenza e superamento del corso per cacciatori di cinghiale in forma collettiva
Durata del corso: 3 ore di lezione e 3 ore di di esercitazione
ARGOMENTO
TIPOLOGIA
DURATA
Organizzazione della caccia
collettiva
Tracciatura ed organizzazione della
braccata, battuta
Normativa specifica sulla caccia al
cinghiale
Compiti e responsabilità del
caposquadra
Rapporti con gli enti gestori (ATC,
CA, AFV) e con le pubbliche
amministrazioni competenti
Lezione in aula
3 ore
Compilazione del registro della
squadra, delle schede di braccata e
di battuta
Cenni di cartografia
Tracciatura ed organizzazione della
braccata/battuta/girata
Determinazione dell’età dei soggetti
abbattuti- redazione delle schede di
abbattimento- misure biometricheprelievi di organi e tessuti per
indagini biologiche e sanitarie
(approfondimento)
Esercitazione
3 ore
art.
7
Docenti
Per ogni corso deve essere prevista la presenza di almeno un docente che abbia uno o più dei seguenti
requisiti:
•
laurea in Scienze biologiche o naturali con indirizzo zoologico ecologico o titoli equipollenti.
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•
attestato di Tecnico Faunistico conseguito presso l'ISPRA (ex INFS) o master equivalente post laurea.
art.
8
Partecipanti ai corsi e svolgimento annuale degli esami
Ogni corso deve prevedere l'iscrizione, di norma, di un numero massimo di partecipanti pari a 40. La
Provincia organizza annualmente sessioni di esame per un massimo di 2 corsi e per non più, di norma, di 80
aspiranti. In caso di richieste di approvazione di corsi in esubero rispetto alle previsioni del presente articolo,
il criterio di selezione provinciale viene basato sulla data di presentazione dell’istanza di approvazione,
completa negli allegati.
art. 9 Richiesta di svolgimento degli esami
Gli organizzatori del corso, dopo il suo svolgimento, dovranno richiedere alla Provincia la programmazione
dell'esame di abilitazione mediante istanza scritta corredata da:
•
elenco nominale dei partecipanti con anagrafica, indirizzi mail e recapiti telefonici.
•
copia della dispensa di apprendimento utilizzata al corso e consegnata ai partecipanti.
•
date ed orari di svolgimento delle lezioni, registro del corso e relative firme di presenza dei candidati
•
eventuali dati sullo svolgimento di sessioni di campo, di lezioni integrative o di altre attività sviluppate
nell'ambito del corso.
art. 10
Esami di abilitazione
Gli esami per i cacciatori di ungulati con metodi selettivi sono articolati sulle seguenti prove:
1. prova scritta a quiz: 25 domande a 3 risposte di cui 20 quiz relativi alle materie del I e III modulo e 5
quiz relativi alle materie di cui al II modulo. La prova scritta dura 60 minuti.
2. riconoscimento di specie, di sesso e classi di età da diapositive, immagini o video.
3. colloquio orale sugli argomenti delle lezioni con riconoscimento di sesso e classi di età su materiale
preparato
4. prova di maneggio dell’arma e di tiro al poligono (carabina con cannocchiale montato) 5 tiri (in
appoggio sul banco) su sagoma fissa di capriolo o camoscio a 100m
Gli esami per i cacciatori di cinghiale in squadra sono articolati sulle seguenti prove:
1. prova scritta a quiz: 30 domande a 3 risposte di cui 20 quiz relativi alle materie del I modulo e 10
quiz relativi alle materie del II modulo. La prova scritta dura 45 minuti.
2. riconoscimento di specie, di sesso e classi di età da diapositive, immagini o video.
3. colloquio orale sugli argomenti delle lezioni con riconoscimento di sesso e classi di età su materiale
preparato
4. prova di maneggio dell’arma e di tiro al poligono
•
Armi: a canna liscia o rigata, a scelta
•
Ottiche: possibilità di uso di cannocchiale o di altri strumenti di mira, a scelta
•
Tiri: 5 tiri in piedi senza appoggio o con l’unico ausilio del bastone
•
Bersaglio: sagoma fissa di cinghiale con area vitale di 15 cm di diametro, posta ad una
distanza di 25 m.
Per i caposquadra all’esame verranno trattate tutte le materie del corso in un colloquio orale.
art. 11 Commissione Provinciale d'Esame
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La Commissione Provinciale di esame è così composta:
•
un funzionario della Provincia esperto in problematiche faunistico-venatorie.
•
uno Zoologo con specializzazione in Gestione Faunistico Venatoria degli Ungulati designato dalla
Provincia.
•
un esperto in balistica e uso delle armi da caccia designato dalla Provincia.
Ai membri della commissione d’esami spetta un gettone di presenza stabilito dalla Provincia.
art.
12
Sessioni di esame
La Provincia organizza annualmente due sessioni di esame, una primaverile tra febbraio ed aprile, ed una
autunno-invernale tra novembre e gennaio.
art. 13
Prova pratica di tiro
Prova di maneggio dell’arma e di tiro al poligono; tiri su sagoma fissa di capriolo o camoscio a 100 m e su
sagoma fissa di cinghiale a 25 m.
art. 14
Criteri di selezione
Per i cacciatori di ungulati con metodi selettivi un candidato verrà considerato idoneo se avrà seguito almeno
3/4 delle lezioni, se all’esame scritto avrà risposto in modo corretto ad almeno l’80% dei quiz nel tempo di 60
minuti, se avrà superato la prova di riconoscimento e il colloquio orale e se avrà centrato l’area vitale delle
sagome (15 cm di diametro) con almeno 4 tiri.
Chi non avrà superato la prova pratica di tiro, potrà ripeterla successivamente, mentre chi non intende
sottoporsi alla prova pratica di tiro può richiedere di partecipare all'esame scritto e orale per essere abilitato
ai soli censimenti. In quest'ultimo caso il candidato non è tenuto al possesso dell'abilitazione all'esercizio
venatorio.
Per i cacciatori di cinghiali un candidato verrà considerato idoneo se se avrà seguito almeno 3/4 delle lezioni,
se all’esame scritto avrà risposto in modo corretto ad almeno l’80% dei quiz nel tempo di 60 minuti, se avrà
superato la prova di riconoscimento e il colloquio orale e se avrà centrato l’area vitale delle sagome (15 cm di
diametro) con almeno 4 tiri
art. 15
Abilitazioni
La Provincia rilascia ai candidati che hanno superato l'esame di abilitazione il certificato di abilitazione in
carta legale.
art. 16
Rimborso spese
Ogni candidato è tenuto a versare alla Provincia quale rimborso delle spese di organizzazione e svolgimento
delle prove di esame sostenute dalla Provincia un importo determinato dalla Giunta Provinciale.
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Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
F.TO GHIDOTTI
IL SEGRETARIO GENERALE
F.TO LOVILI
RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE
Il Sottoscritto Segretario Generale attesta che, ai sensi dell'art. 32 co. 5 del D.LGS
267/2000, copia della presente deliberazione viene pubblicata, mediante affissione all'Albo
Pretorio della Provincia, a decorrere dal …............................ ove rimarrà per gg 15 interi e
consecutivi.
Cremona, li
IL SEGRETARIO GENERALE
F.TO LOVILI
Copia conforme per uso amministrativo.
Cremona, li
IL SEGRETARIO GENERALE
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA'
La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di legge
decorsi 10 gg dalla pubblicazione, ai sensi dell'art. 134, co.3°, del D. LGS 267/2000
per immediata eseguibilità, ai sensi dell'art. 134, co. 4°, del D. LGS 267/2000.
Cremona, li
IL SEGRETARIO GENERALE