Gli aforismi su bacco di Lucio Vranca
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Gli aforismi su bacco di Lucio Vranca
Associazione – Culturale - Ricreativa “L’APPRODO” Via Libertà n. 62 – 90010 Finale (PA) – C.F. 91013690820 E-mail: [email protected] – Sito Web: www.lapprodo2011.it ============================= FESTA DI SAN MARTINO Finale 11/09/2011 AFORISMI “L'astemio: un debole che cede alla tentazione di negarsi un piacere” (Ambrose, Bierce) ”Quando io bevo penso, quando penso bevo!” (Rabelais) “Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.” (Charles Baudelaire) “Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e... ….se ne parla. (Edoardo VII) L’amore può diventare odio e l’odio può diventare amore. l’aceto non può diventare vino ma il vino può diventare aceto BEVIAMOLO TUTTO PRIMA CHE QUESTO ACCADA..! (Lucio Vranca) Per farsi un amico può bastar un bicchier di vino; per conservarlo non basta una botte. (Lucio Vranca) Le tue guance si fan rosse se il bicchier volteggi anche se è bianco il vin che tu maneggi Il vino ha un suo carattere e di luce brilla; il tuo si trasforma e la mente vacilla. Così le nuvole diventano ovatta e i tuoi pensieri sanno di ricotta. (Lucio Vranca) Per San Martino, cadono le foglie e si spilla il vino Ma se spilli troppo è più facile che cadi tu (Lucio Vranca) Per la festa di San Martino, castagne, salsiccia, patate e vino e se soffochi ingoiando un uovo sodo le spese sono a carico dell’APPRODO (Lucio Vranca) L'AMICIZIA (Finale 1982) Quannu l'amicizia nasci sana e pura, senza n teressi, si rici sincera. E' comu u vinu senza mistura, senza jazzusa, zucchiru e culura. Ma u vinu quann' è sinceru caru custa e a vutti prima o pui vacanti arresta. L'amicizia nun custâ-ssai quann'è pulita e si sincera è, dura na vita…! (Lucio Vranca ) San Martino La nebbia agli irti colli Piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mare; ma per le vie del borgo dal ribollir dè tini va l'aspro odor de i vini l'anime a rallegrar. Gira sù ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar. (Giosuè Carducci )