quesito srl bilancio beni in leasing 261009
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quesito srl bilancio beni in leasing 261009
Quesiti di Diritto Societario a cura di Roberto Mazzanti – Rag. Commercialista S.R.L.-BILANCIO – BENI IN LEASING QUESITO: Il quesito è il seguente. La nostra società a responsabilità limitata svolge l'attività di vendita imbarcazioni nuove e usate. Spesso quando un cliente compra una nuova imbarcazione cede in permuta alla nostra società la sua imbarcazione usata sulla quale grava un leasing nel quale la nostra società subentra, fino a quando non vende a sua volta l'imbarcazione ad un nuovo cliente che, a sua volta subentrerà nel leasing. Succede che a fine anno, in sede di bilancio, la nostra società ha un notevole numero di imbarcazioni in leasing, che sono "merce" destinata alla rivendita ma che nel frattempo generano un costo non indifferente per i canoni leasing che vengono pagati. Per bilanciare la situazione è possibile inserire queste imbarcazioni nella valutazione del magazzino al 31/12 considerando il valore di mercato al netto dei canoni leasing ancora da pagare? RISPOSTA: Premetto che la domanda verte su temi di contabilità e non di diritto societario. Tuttavia, visto che è molto interessante, mi sembra il caso di tentare una risposta alla problematica. Per definizione, le rimanenze di merce sono composte da “beni acquistati in proprietà”; il leasing, non potrebbe mai essere considerato come un modo di acquisto della proprietà, perché lo scopo del contratto di leasing non è il finanziamento di un bene ma la sua locazione (nel diritto italiano). Tant’è che l’art.2427 (punto 22) impone di indicare in nota integrativa (anche in caso di bilancio abbreviato) il valore complessivo dei beni che sarebbero stati iscritti come immobilizzazioni se non fossero acquisiti in leasing. -1- In questo contesto, non sarebbe “ortodosso” considerare rimanenze di merce le imbarcazioni assunte in leasing. Tuttavia, effettivamente, si tratta comunque di beni che fanno parte dell’attivo circolante e che sono destinati alla “ri-cessione”. Al di là della forma, mi sembra debba prevalere la sostanza, ossia che in realtà sono merce ad ogni effetto. Proviamo a focalizzare come dovrebbero essere effettuate le scritture contabili, nei vari passaggi delle imbarcazioni: -1- RITIRO DELL’USATO CON SUBENTRO NEL CONTRATTO DI LEASING Al momento della vendita della imbarcazione nuova, la sua società effettua una permuta assegnando un valore all’imbarcazione usata, che ritira. Il valore sarà dato da = valore di mercato meno canoni ed oneri futuri. Non mi soffermo sulla congruità della valutazione, che dovrebbe essere basata su elementi riscontrabili, come listini prezzi, quotazioni di mercato dell’usato, valutazioni di esperti, copia del contratto di leasing ecc…ecc…. La scrittura contabile sarà la seguente: =Diversi a diversi= D.400,00 - Clienti - Merci usate c.acquisti D.800,00 A Iva A. 200,00 A ricavi A. 1.000,00 -2- PAGAMENTO DEI CANONI DI LEASING Una volta subentrata nel contratto, la sua società inizierà a versare i canoni periodici, che dal suo punto di vista, sono costi incrementativi delle merci acquistate: =diversi a Fornitori A.24,00 - canone leasing D.20,00 -Iva D.4,00 -3-VALUTAZIONE RIMANENZE DI FINE ANNO Essendo beni-merce, ad ogni 31.12 occorre valutarne la consistenza; il problema anche in questo caso, sarà la congruità della valutazione (v.sopra). In ogni caso, concorrerà ad incrementare l’ammontare delle merci usate, l’importo dei canoni di leasing già scaduti; mentre concorrerà a diminuire il valore delle stesse l’ammontare -2- dei canoni e degli altri oneri futuri. Per correttezza contabile, manterrei distinto il conto delle rimanenze delle merci di proprietà da quello delle merci in leasing, a fine anno come in sede di “giro” all’inizio dell’anno nuovo nel conto economico. Ricorderei inoltre di indicare nella nota integrativa l’ammontare delle rimanenze che si avrebbero se tali imbarcazioni fossero di proprietà (art.2427 p.22). Ovviamente, al momento della ri-cessione del contratto di leasing, si formerà un ricavo di vendita vero e proprio; anche in questo caso la valutazione per individuarne l’ammontare dovrà tener presenti i criteri di cui sopra, ovvero il valore di mercato al netto dei canoni e degli altri oneri futuri fino al termine del contratto. DATA 26 OTTOBRE 2009 -3-