Strutture - trovarsinrete

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Strutture - trovarsinrete
PRIMI PASSI
NELL'APPRENDIMENTO COOPERATIVO
II. STRUTTURE
a cura di
Gianni Di Pietro
L'insegnamento attivo
<<Parafrasando un vecchio detto di Confucio, il "Credo"
dell'apprendimento attivo è: "Se ascolto, dimentico", “Se ascolto e
vedo, ricordo poco", "Se ascolto, vedo e pongo domande o discuto
con qualcun altro, comincio a comprendere", "Se ascolto, vedo,
discuto e faccio, acquisisco conoscenza e abilità", "Se insegno a
un altro, divento padrone".>> (dal sito, ispirato dal Prof. Mario
Comoglio, http://cooperativelearning.unisal.it/).
Gli effetti dell'insegnamento attivo
“Noi impariamo il 10% di ciò che leggiamo; il 20% di ciò che
ascoltiamo; il 30% di ciò che vediamo; il 50 % di ciò che insieme
ascoltiamo e vediamo; il 70% di ciò che è discusso con altri; l'80%
di ciò che sperimentiamo di persona; il 95 % di ciò che insegniamo
a qualcun altro” (William Glasser citato da Norm Green, La scuola
come comunità di apprendimento: modelli e strategie, Accademia
della Fondazione per la Scuola, Pergusa (EN), 17-21 aprile 2005,
parte seconda (Apprendimento cooperativo/Cooperative learning),
pag. 12).
"Dobbiamo diventare quel cambiamento che vogliamo vedere realizzato" (Mahatma
Gandhi)
1
Struttura
Descrizione
Cinque dita
L'insegnante chiede a ciascuno
studente di poggiare su un foglio
formato A4 (o di grandezza simile) la
mano con cui non scrive e di
circoscriverne con l'altra la forma
utilizzando la penna o la matita.
Funzione
(Discipline
studio
Sociale)
Come
di potremmo
e usarla
All'altezza del polso della mano
disegnata ogni allievo scrive il suo
nome.
Quindi l'insegnante chiede di scrivere
in corrispondenza di ogni dito una
informazione personale, che però non
sia imbarazzante (per esempio cibo
preferito,
film
o
genere
cinematografico preferito, musica o
genere musicale preferito, la persona
che più si stima, una persona famosa
con cui si vorrebbe andare a cena. o
altro). Per evitare che i ragazzi
dimentichino
i
cinque
elementi
richiesti, è meglio elencarli uno per
volta, lasciando fra l'uno e l'altro una
manciata di secondi perchè venga
registrato su carta.
Si formano quindi delle coppie e si
chiede ai due componenti di
condividere, in un tempo piuttosto
breve, le cose che hanno scritto.
Variante:
al posto degli elementi qui indicati,
che sono adatti per una attività di
class building, si possono chiedere
anche elementi che riguardano
argomenti di studio delle discipline
scolastiche (per esempio i 5 concetti
più importanti scoperti durante una
lezione o i 5 elementi più importanti
imparati nel corso di una unità di
lavoro).
2
Struttura
Descrizione
Mix,
Mingle
Freeze
Mescolati,
rimescolati,
fermati
Gli
studenti si mescolano e
rimescolano, passeggiando per la
stanza.
Ad
un
segnale
sonoro
dell'insegnante essi si fermano.
Ogni studente forma coppia con il
compagno più vicino, girandosi
verso di lui.
Quindi le coppie o svolgono l'attività
precedentemente concordata con
l'insegnante o ascoltano le istruzioni
per il seguito del lavoro da affrontare
con il nuovo partner.
Think,
Pair, Gli allievi prima pensano a una
Share
risposta e dopo, in coppia con un
(Pensa,
compagno, discutono a turno le loro
condividi
in risposte. In seguito condividono con
coppia,
l’insegnante e la classe le idee
condividi con chiave
della loro discussione.
la classe)
Varianti:
Think Pair Square :
stessa cosa come sopra, solo che
alla fine la condivisione avviene solo
tra due coppie.
Think Write Pair Share:
dopo aver pensato a una possibile
risposta o idea, gli allievi mettono
per iscritto il loro pensiero. Le idee
scritte sono poi condivise con il loro
partner.
In seguito avviene la
condivisione con l’insegnante e la
classe.
Funzione
Come potremmo
(Discipline di
usarla
studio e Sociale)
Muoversi per la
stanza e entrare
in contatto con
altre
persone,
per
scopi
prevalentemente
sociali.
Per formare le
coppie
dopo
un'attività come
le Cinque dita.
Struttura
ottima
all’inizio
della
lezione per creare
la
giusta
disposizione
mentale. Possibile
spunto:
“Pensa
alla lezione di ieri.
Quali sono due
fatti
importanti
che hai appreso?”
Analogamente, la
struttura
Think, Pair, Share
può essere usata
come
conclusione:
“Qual è stato il
concetto chiave
che
abbiamo
appreso oggi?”
Think, Pair, Compare:
Gli allievi riflettono individualmente,
poi lavorano in coppia per elaborare
la risposta “migliore”. Le coppie
confrontano quindi le loro risposte
con un’altra coppia.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e strategie
(Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della Fondazione per la
Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 188)
3
Struttura
Dare
ricevere
Trova
qualcuno
che ...
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
e Individualmente o a coppie gli allievi
elaborano una lista di possibili idee.
Individualmente o come coppia girano
per l’aula incontrando altre coppie.
Una coppia dà un’idea ad una altra
coppia, che ne prende nota sul suo
foglio, e ne riceve una, che viene a
sua volta annotata.
Gli allievi possono cominciare con un
foglio contenente una lista di
domande e andare in giro per l’aula
cercando persone che conoscono la
risposta a una delle domande
contenute
nella
lista.
Varianti:
Caccia alla persona
– Cercare
persone che hanno determinate
caratteristiche in comune o che hanno
interesse
per
un
particolare
argomento o tema.
Gli allievi si
spostano in giro per l’aula e fanno
firmare il loro foglio alla persona o
alle
persone che presentano la
caratteristica richiesta.
Questa
è
un’ottima
struttura
da
usare
in
matematica,
subito prima
di passare a
una
nuova
unità
didattica,
specialmente
se la nuova
unità si basa
sulle
conoscenze
contenute in
quella
precedente.
Si ottiene un
ripasso
che
non
suscita
paure.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e strategie
(Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della Fondazione per la
Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 186 e 176)
4
Struttura
Descrizione
Allineamenti
Gli allievi si mettono in riga fianco
a fianco in base ai criteri stabiliti
dall’insegnante. Per es.: “Per
favore allineatevi.
Se credete fermamente che il
lavoro di gruppo sia cruciale per il
successo sul posto di lavoro,
allineatevi sulla sinistra. Se
pensate che non sia
assolutamente necessario,
allineatevi sulla destra.
Distribuitevi lungo la fila secondo
le vostre idee riguardo a questo
argomento. Voltatevi verso la
persona più vicina a voi e
spiegate perché vi siete messi in
quella posizione”.
Varianti:
Fate chiudere la fila ad anello, in
modo che i due estremi (il più
favorevole e il più contrario a una
certa opzione) si trovino l'uno di
fronte all'altro. Tutti gli allievi si
troveranno uno di fronte all’altro
con opinioni diverse fino ad
essere opposte.
Chiedete alle persone di discutere
le loro opinioni divergenti.
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Questa è una
struttura
eccellente
all’inizio
del
trimestre,
quando
state
cercando
di
conoscere
gli
allievi e usate
molti
gruppi
casuali.
Gli
studenti
possono
allinearsi
in
base all’altezza,
alla
data
di
nascita,
alla
distanza
della
loro abitazione
dalla scuola, e
così via.
Tutto
questo
deve
essere
eseguito entro
un
limite
di
tempo
prestabilito
e
senza parlare.
(rielaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 180)
5
Struttura
Teste
numerate
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
In ogni gruppo gli allievi si
attribuiscono ciascuno un numero (da
1 a 4 se i gruppi sono di 4
componenti, da 1 a 3 se i gruppi sono
di 3 componenti, ecc.). L’insegnante
fa una domanda e gli allievi di ogni
gruppo si consultano per essere
sicuri che tutti i membri sappiano la
risposta. Poi l’insegnante chiama un
numero (da 1 a 4 se i gruppi sono di 4,
ecc.) e la persona corrispondente al
numero deve rispondere a nome del
gruppo.
Gli allievi di
un
gruppo
capiscono che
chiunque nel
loro
gruppo
può
essere
chiamato
a
presentare il
progetto,
la
discussione,
l’analisi,
l'attività, ecc.
del gruppo
Per
accrescere
ulteriormente
il senso di
responsabilità
, tutti i numeri
3,
per
esempio,
possono
rispondere in
rapida
sequenza.
Analogament
e,
specialmente
durante
la
lezione
di
matematica,
tutti i numeri
3
possono
andare
alla
lavagna
a
scrivere
la
loro risposta
alla domanda.
Questo
fornisce
al
resto
della
classe
l’opportunità
di controllare
e confrontare
le risposte.
(rielaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 186)
6
Struttura
Descrizione
Funzione
Come
(Discipline
di potremmo
studio e Sociale) usarla
Cerchio della Gli allievi sono disposti in un Affiatamento
comunità
cerchio chiuso, rivolti verso della classe
l’interno. Possono stare in piedi
o essere seduti, ma per
l’elaborazione e la condivisione
prolungata è meglio che siano
seduti.
Quattro
angoli
Utile all’inizio di
una lezione per
affiatare
la
classe e anche
alla fine della
lezione per la
riflessione e la
valutazione
dell'esperienza
(group
processing).
Rassicura
e
facilita
il
coinvolgimento.
L’insegnante sceglie un concetto
e assegna 4 alternative attinenti
al concetto tra cui scegliere (una
per ogni angolo dell’aula).
- Ogni allievo riflette sulla
propria scelta e la scrive su un
pezzo di carta
- Ognuno va nell’angolo che
rappresenta la propria scelta
- Gli allievi si dispongono a
coppie e si comunicano a
vicenda il motivo della loro
scelta
- Ognuno parafrasa il suo partner
in gruppi di 4 (o con
l’insegnante)
- Il portavoce dell’angolo
riferisce la discussione avvenuta
in quell’angolo al resto della
classe.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e strategie
(Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della Fondazione per la
Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 214)
7
Struttura
Descrizione
Agenda
di Agli allievi viene dato un foglio di
appuntamenti
carta che riproduce la pagina di
un'agenda e sulla quale quindi è
scritta una serie di ore ( “ore 10”,
“ore 11”, ecc. fino alle ore 19).
Gli allievi girano per l’aula
prendendo appuntamenti con i
compagni. Ognuno può prendere
appuntamento
con
una
sola
persona ad una certa ora.
Funzione Come potremmo
(Discipline usarla
di studio e
Sociale)
Questa struttura
sfrutta
molto
bene il tempo, e
può essere usata
quando
volete
che gli allievi si
consultino tra di
loro, ma il tempo
è
molto
importante.
In seguito l’insegnante chiederà
agli allievi di recarsi a uno dei loro
appuntamenti (per esempio quello
delle ore 13) per discutere qualche
idea o questione importante per la
lezione.
Varianti:
Idem come sopra, solo che
l’insegnante chiede agli allievi di
pensare a una possibile risposta a
una domanda e poi di presentarsi
all’appuntamento delle 10
e
discutere le possibili risposte.
L’insegnante può generare una lista
di domande su un argomento e far
prendere ad ogni allievo un
appuntamento con un compagno di
classe per discutere la domanda e
trovare la risposta
(rielaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 176)
8
AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI
di___________________________________
Ora
Nome
Firma
10
11
12
13
14
15
16
17
18
9
19
©left GDP 2011
10
Struttura
Attività
di contatto
Descrizione
Ogni volta che si forma un nuovo
gruppo, i suoi membri hanno
l’opportunità di presentarsi e di
scambiarsi le loro idee su un
argomento o un tema.
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come potremmo
usarla
I
bambini
più
piccoli,
quando
vengono
introdotti in un
nuovo
gruppo,
potrebbero dire a
turno
qual
è
l’animale,
il
colore, l’attività, lo
spettacolo
televisivo, o altro,
da loro preferito.
Possono
anche
dire il loro nome,
parlare dei loro
eventuali fratelli o
sorelle, ecc.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e strategie
(Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della Fondazione per la
Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 174)
11
Struttura
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Mini- mosaico A ogni persona del gruppo viene
(Mini Jigsaw) assegnata una parte del materiale.
Come
potremmo
usarla
Consente di
economizzare
il tempo e le
forze (ognuno
lavora ¼ e
impara 4/4,
svolgendo in
successione i
ruoli di allievo
per 3 volte e di
insegnante per
1 volta)
Tutti leggono il proprio materiale e vi
riflettono individualmente e poi
scambiano le loro idee/ analisi con i loro
compagni di gruppo .
Questi ultimi possono contestare le idee.
Variante:
Ogni componente del gruppo spiega e fa
capire ai compagni la parte di cui si è
occupato, in modo che ogni componente
non conosca più soltanto la parte che ha
studiato ma anche quella studiata dagli
altri. I compagni che ascoltano la
spiegazione possono fare domande e
chiedere charimenti a chi parla.
Mosaico di
gruppi esperti
(Jigsaw di
gruppi
esperti)
Ogni membro del gruppo cooperativo
(gruppo originario o gruppo base o
gruppo casa) diventa un esperto su un
particolare argomento o sotto-argomento
A ogni membro del gruppo base viene
assegnata una porzione del lavoro e lui/
lei lavora con le sue controparti
appartenenti agli altri gruppi (formando
un gruppo esperto su un determinato
argomento) per capire a fondo/
acquistare la padronanza del materiale.
(È importante che il gruppo esperti non
superi mai il numero di 4 componenti)
È un'ottima
struttura per
sviluppare
l'abilità sociale
della
partecipazione
equa
Sfrutta molto
bene il tempo.
Costituisce un
sistema
eccellente per
trattare molto
materiale in un
breve periodo
di tempo.
Ogni membro ritorna al gruppo originario
e insegna ai suoi compagni di gruppo il
materiale di cui ha acquisito la
padronanza.
(rielaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 200)
12
Struttura
Organizzatori
grafici
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Agli allievi, organizzati in piccoli
gruppi cooperativi, viene data
l’opportunità di organizzare o
rappresentare delle informazioni sotto
forma visiva in diverse forme, come
ad esempio:
Diagrammi di Venn
Pipe Cleaners
Diagrammi sequenziali
Reti di parole
Diagrammi a spina di pesce.
Diagramma a T
Gli allievi hanno un pezzo di carta In questo caso,
diviso in due colonne.
consideriamo
soprattutto il
L’insegnante può chiedere a coppie di possibile uso
studenti di elencare:
disciplinare di
questo
- Argomentazioni pro e contro
organizzatore
- Aspetti positivi e negativi
grafico
- Somiglianze e differenze
- Cose con cui concordo / Cose con
cui non sono d’accordo
- Le mie idee / Le idee del mio partner
- Le cose che abbiamo fatto bene
insieme / Le cose che potremmo
migliorare
Come
potremmo
usarla
Ottima
struttura per gli
allievi
che
apprendono
meglio tramite
la
visualizzazione
e per quelli
portati verso la
matematica,
per via degli
schemi, delle
connessioni e
della
natura
sequenziale
degli
organizzatori.
L'uso dei
diagrammi a T
in genere
rappresenta
un'occasione
di sviluppare il
pensiero
critico
attraverso il
confronto di
realtà diverse o
contrapposte.
Esso facilità
anche la
scoperta della
incompletezza
dei dati su un
certo aspetto
dei
ragionamenti o
degli
argomenti
proposti.
(elaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 212)
13
Libricino delle riflessioni
1. Piega il foglio a forma di hot dog.
5. Riapri il foglio. Il taglio sarà nel
mezzo
2. Riaprilo e piegalo a forma
di hamburger.
6. Piega di nuovo il foglio a hot dog
3. Tenendolo ancora piegato ad
hamburger, piegalo ancora nel
mezzo.
4. Taglia fino alla metà dall'alto
lungo la linea piegata
7. Spingi alle due estremità del foglio, in
modo che si formi un riquadro aperto nel
mezzo.
8. Piega le pagine e crea un libricino
14
1 Prendi due fogli di carta e
piegali separatamente a forma
di hamburger. Sovrapponili
lasciando 4 mm. fra le due
cime.
2 Segna un punto su entrambi i
fogli lungo i lati piegati, a 2,5
cm. dai bordi esterni.
3 Su uno dei fogli piegati, fai
due tagli dal bordo fino ai punti
segnati su entrambi i lati.
4 Sul secondo foglio piegato,
inizia da uno dei due punti
segnati e taglia la piega fra i due
segni.
5 Prendi il foglio tagliato come
da 3 e piegalo a forma di
burrito. Infila il burrito
nell'altro foglio e poi apri il
burrito. Piega a metà le pagine
incastrate per formare un
libricino di otto pagine.
LIBRICINO RILEGATO
15
Struttura
Descrizione
Targhetta del Ad ogni allievo viene consegnato
nome esteso un cartellino (o viene chiesto di
usare
come
un
cartellino
segnaposto la prima pagina del
Libricino delle riflessioni) e gli
viene chiesto
di scrivervi il
proprio nome nel centro. Gli si
chiede poi di scrivere qualche
cosa su di sé in ognuno dei 4
angoli del cartellino.
I 2 angoli superiori potrebbero
contenere notizie personali, ma
non potenzialmente imbarazzanti.
I 2 angoli inferiori potrebbero
riportare anch’essi notizie
personali oppure essere collegati
con il contenuto della lezione che
ci si accinge ad affrontare.
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Far conoscenza,
condividere
idee;
comunicare ed
elaborare idee;
costruire
rapporti.
Questa struttura
potrebbe venir
usata
all’inizio
dell’anno
per
facilitare
il
processo
di
affiatamento tra i
membri
della
classe
(costruzione
della
classe)
attraverso
il
riconoscimento
degli
aspetti
comuni e delle
particolarità
positive.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 174)
16
Struttura
Descrizione
Coppia-leggie-spiega
Entrambe le persone in silenzio leggono il
primo paragrafo di un testo.
La persona A ne riassume il contenuto alla
persona B.
Esse individuano la domanda che viene posta
sul paragrafo.
Si accordano su un riassunto del paragrafo
che risponda alla domanda.
Mettono in relazione il senso del paragrafo
con l’apprendimento precedente.
Passano al paragrafo successivo e ripetono la
procedura, ma stavolta i ruoli si alternano:è la
persona B a riassumere il contenuto alla
persona A.
Funzione
(Discipline
di studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Variante:
Le due persone possono leggere due brevi
brani, diversi l'uno dall'altro, e quindi ognuna
di esse insegnare all'altra quello che ha
studiato e insieme riassumerne i contenuti o
elaborare una tabella di comparazione.
Spiegazione
Ogni allievo formula individualmente la
simultanea in propria risposta.
coppie
Quindi i membri di ogni coppia si comunicano
reciprocamente la loro risposta.
Ognuno ascolta attentamente la risposta
dell’altro.
Gli allievi di ogni coppia creano una nuova
risposta elaborando le idee l’uno dell’altro.
Variante:
Un piccolo gruppo di 3 o 4 formula una
risposta e ogni membro spiega la risposta e il
ragionamento del proprio gruppo a un
membro di un altro gruppo.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 190 e 192)
17
Struttura
Descrizione
Intervista di
gruppo
Create un gruppo di quattro e poi
suddividetelo in due coppie.
Gli studenti s’intervistano l’un l’altro e
imparano
l’uno
dall’altro
riguardo
all’argomento oggetto di trattazione.
‘A’ parla con ‘B’, ‘C’ parla con ‘D’. Poi ‘A’
riferisce a ‘C’ quello che ha appreso da
‘B’. ‘B’ parla con ‘D’ e riferisce a ‘D’
quello che ha appreso da ‘A’. ‘A’ e ‘C’ si
scambiano informazioni e idee e ‘B’ e ‘D’
pure.
Funzione
(Discipline
studio
Sociale)
Come
di potremmo
e usarla
Variante:
‘A’ può riferire a ‘C’ e ‘D’ (riguardo alla
sua
conversazione
con
B)
e
‘B’ può riferire a ‘C’ e ‘D’ (riguardo alla
sua conversazione con A ) ecc.
Si veda l’Intervista in 3 fasi
Intervista in 3 Gli allievi s’intervistano l’un l’altro a Abilità sociale
fasi
coppie, prima in un senso (prima fase) e dell’ascolto
(o in 3 passi) poi nell’altro (seconda fase, l’intervistato attivo
diventa l’intervistatore e viceversa).
Ognuno prende nota di quello che ha
detto il compagno e poi condivide con gli
altri del gruppo quello che ha appreso
(terza fase).
Questo è un
modo
molto
efficace
per
procedere
a
una
elaborazione e
riflessione alla
fine
di
un
compito.
Per
esempio:
“Qual è stata la
parte
più
difficile
di
questa lezione
per voi e il
vostro
gruppo?”
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 184 e 194)
18
Struttura
Descrizione
Funzione
(Discipline
di studio e
Sociale)
Prendi
appunti
in
modo
cooperativo
a
coppie
Durante
una
presentazione
dell'insegnante, ciascun allievo
prende appunti individualmente.
Finita la presentazione, ognuno dei
due allievi della coppia riassume i
suoi appunti all’altro.
Quest’ultimo integra o corregge.
Infine, gli allievi possono chiedersi
per esempio: “Che cosa hai
annotato finora?” “Quali sono i tre
punti
che
ha
sottolineato
l’insegnante?” “Qual è la cosa più
sorprendente
che
ha
detto
l’insegnante?” La regola è che
ognuno dei due allievi della coppia
deve prendere qualche cosa dagli
appunti dell’altro per migliorare i
propri.
(vedere la
ricevere)
struttura
Dare
Come
potremmo
usarla
La prima
fase può
essere
abbinata alla
richiesta di
prendere
appunti
secondo
determinati
criteri,
puntando a
migliorare il
modo in cui
gli allievi già
svolgono
questa
attività.
e
(elaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 192)
19
Struttura
Descrizione
Passaporto
della
parafrasi
Gli allievi parafrasano
correttamente la persona
che ha appena parlato e
poi espongono le loro
proprie
idee
sull'argomento
in
questione.
Sviluppa l'abilità di parlare
tenendo conto di quello che ha
detto chi è intervenuto in
precedenza,
collegando
il
proprio discorso al filo di
svolgimento della discussione.
Gettoni
che 1.Spiegate le regole agli
danno il diritto allievi
di parola
2.A mano a mano che
ogni allievo parla, mette
un suo gettone nel mezzo
In fase di analisi o di
valutazione, questi
gettoni
sono eccellenti per mettere a
tacere l’allievo che tende a
predominare e per far parlare
quello reticente.
Questa
struttura può essere usata
durante
la
lezione
di
letteratura, dopo che è stata
letta una storia dall’insegnante,
che in seguito pone una
domanda per suscitare la
discussione e, usando i
gettoni che danno il diritto di
parola, gli allievi hanno un
numero determinato di minuti
nei loro gruppi per far
emergere le loro idee migliori.
Questa attività potrebbe essere
seguita da un compito scritto
individuale.
3.Senza gettone
parla
Funzione Come potremmo usarla
(Disciplin
e
di
studio e
Sociale)
non si
4.Solo quando tutti i
gettoni sono stati posati,
gli allievi li riprendono e
ricominciano.
5.
Chiedete
ad
un
componente
di
ogni
gruppo (il responsabile
dei materiali se state
lavorando con questo
ruolo o uno qualsiasi
degli studenti numerati
[vedere la struttura Teste
numerate] se non lavorate
con i ruoli) di venire a
prendere i gettoni al
tavolo dell'insegnante
(elaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 182)
20
Struttura
Descrizione
Reti di parole Reti di parole, Mappe semantiche,
create da un Rappresentazioni
per
gruppi,
gruppo
Concatenamenti,
Mappe
a
ragnatela
e Mappe concettuali
sono un insieme di strumenti
efficaci per l’elaborazione e lo
scambio di concetti.
Un argomento viene annotato al
centro di un foglio.
Su linee che s’irradiano verso
l’esterno gli allievi annotano quelli
che considerano come i concetti
chiave (dentro a degli ovali ad
esempio).
Gli studenti aggiungono poi delle
idee che considerano come
elementi facenti parte dei concetti
chiave e che sono attinenti
all’argomento centrale
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Per
sviluppare
l'abilità
sociale di
giungere a
delle
soluzioni
condivise, si
può chiedere
agli studenti
di motivare la
scelta di ogni
concetto
chiave e di
arrivare,
attraverso la
discussione e
il confronto
eventuale dei
testi, ad un
accordo
condiviso.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 206)
21
Struttura
Tovaglietta
americana
Descrizione
Funzione
(Discipline
di studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Gli allievi sono distribuiti in gruppi
di 3 o 4.
Usando un foglio da lavagna di
carta, vi creano una zona di
scrittura individuale.
Nel centro gli allievi disegnano un
cerchio o un quadrato che conterrà
le idee del loro gruppo.
L’insegnante individua l’argomento
e gli allievi annotano le loro idee
per 2 o 3 minuti (senza parlare o
comunicare fra di loro).
Come gruppo discutono poi tutte le
idee e raggiungono il consenso
riguardo a quali idee debbano
rappresentare la discussione del
gruppo ed essere annotate al
centro del cartellone
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 218)
22
Esempio di Tovaglietta americana (Placemat)
Scrivete in silenzio le vostre idee
nella zona assegnata del foglio
per qualche minuto.
Tramite la condivisione delle
idee/esperienze del gruppo,
raccogliete gli interessi, i
concetti e le idee comuni in
questa zona del foglio
Norm e Kathy Green, Uso dell’Apprendimento Cooperativo per rafforzare le
capacità di parlare e ascoltare, pag. 16
23
Struttura
Descrizione
Classificazione
non strutturata
Il gruppo fa emergere con il brainstorming
una serie di idee possibili.
Le varie idee sono classificate in gruppi sulla
base delle loro affinità o somiglianze.
Il gruppo discute in che categoria mettere
ogni nuova idea.
Una volta che tutte sono state classificate,
ogni categoria viene designata con una
parola o una breve dicitura.
Funzione
Uso
possibile
Variante:
Ridistribuire le idee in nuove categorie.
Prendere le idee che rientrano in una delle
categorie, ridistribuirle in categorie diverse e
dare un nome a queste ultime
Classificazione
strutturata
Agli allievi viene dato un sistema (o un
quadro di riferimento: per esempio, l'elenco
dei 5 elementi di base dell'apprendimento
cooperativo e dei 9 tipi di interdipendenza
positiva) in base al quale catalogare i dati .
Viene creata una serie di elementi incentrati
su un dato concetto (per esempio, le
definizioni
dei 5 elementi
di base
dell'apprendimento cooperativo e dei 9 tipi di
interdipendenza positiva e/o degli esempi
degli
uni
e
degli
altri).
Gli elementi vengono distribuiti a ogni
membro del gruppo.
Ciascuno di questi a turno guida una
discussione riguardante l’assegnazione degli
elementi alle varie categorie del quadro di
riferimento.
Il
gruppo
deve
concordare
sulla
classificazione.
Si continua finché non siano stati classificati
tutti gli elementi.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 198-200)
24
Struttura
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Tavola rotonda 3 o 4 studenti sono seduti intorno ad un
simultanea
tavolo.
(Simultaneous
Roundatable) Ogni studente riceve un foglio su cui è
scritta una domanda diversa da quella
degli altri compagni.
Ciascun componente del gruppo pensa
in silenzio alla sua domanda e scrive la
sua risposta.
Dopo averla scritta, piega la parte del
foglio su cui lo ha fatto in modo che il
contenuto non sia visibile a chi viene
dopo di lui (in tal modo per nessuno è
possibile esimersi dal dare il proprio
contributo personale).
Infine passa il foglio al compagno
seduto di fianco a lui seguendo il senso
orario.
Ogni componente del gruppo compie
queste operazioni con il foglio che gli è
stato consegnato, in modo che nel
tavolo ci sono quattro teste che
lavorano
contemporaneamente
e
quattro fogli che in successione
raggiungono ognuno.
Quando ogni foglio torna alla persona
cui era stato consegnato in partenza,
ognuno di essi viene aperto a turno e le
risposte sono lette e discusse.
Variante: le domande possono essere
consegnate su striscioline di carte, ma è
essenziale che ogni studente in
partenza conosca solo la domanda
affidata a lui e scopra le altre man mano
che gli arrivano i fogli dei compagni.
25
Struttura
Tavola
rotonda
(Roundtable)
Descrizione
Funzione
(Discipline
di studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
3 o 4 studenti sono seduti intorno ad
un tavolo.
L'insegnante pone ad alta voce una
domanda o la fornisce su una
strisciolina di carta.
Gli studenti pensano individualmente
e in silenzio.
Poi un unico foglio viene fatto girare
in senso orario fra i componenti del
gruppo.
Ogni ragazzo scrive a turno la sua
risposta.
Prima di passare il foglio al vicino in
senso orario, lo studente che ha
appena finito di scrivere piega la
parte di foglio utilizzata in modo che
il compagno successivo non possa
vedere e copiare la sua risposta: in
questo modo tutti sono portati a
cercare il loro punto di vista e a
condividerlo.
Si procede in questo modo fino a che
tutti hanno scritto la loro risposta.
Finito il giro, il foglio viene aperto e
le risposte sono lette e discusse.
26
Struttura
Descrizione
Funzione
Uso possibile
Costruzione di
mappe mentali
Le mappe mentali permettono ai discenti
di annotare le informazioni sotto forma
visiva. Questa strategia aiuta chi
apprende a organizzare le idee
visivamente e poi a individuare relazioni
tra i vari concetti.
Favorisce lo
spirito di
gruppo
Eccellente per
riassunti di
capitoli, unità
didattiche,
racconti, ecc.
La mappa mentale dà alle persone
l’opportunità di organizzare i concetti in
un corpo visivo di conoscenze coerente.
Abilità
sociale:
arrivare al
consenso
Questa struttura
può essere usata
per il ripasso prima
di di verifiche ed
esami.
Parti componenti:
Il Centro definito contiene il concetto o
l’argomento centrale.
Si possono sottolineare/ evidenziare le
informazioni importanti mediante
cerchiature, frecce o linee ondulate.
Il Colore facilita la memoria e aiuta
l’organizzazione dei diversi concetti.
Le Parole chiave funzionano come
stimolo per richiamare alla mente
diverse parole o idee.
I Concatenamenti forniscono legami o
collegamenti tra le idee o i concetti.
Rappresentazioni visive, illustrazioni,
forme e dettagli disegnati facilitano la
memorizzazione.
Le mappe mentali
si possono
appendere in giro
per l’aula perché
possano essere
esaminate con
attenzione,
offrendo una base
di conoscenze che
può servire da
trampolino per
sviluppare il
pensiero di livello
superiore e il
problem solving.
Struttura
eccellente per le
persone che
apprendono meglio
tramite la
visualizzazione e
per sviluppare uno
stile di pensiero
conciso,
organizzato e
relazionale.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 202)
27
Struttura
Giro
in galleria
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
 Gli allievi hanno già lavorato in
team da 4 (in cui ciascuno si è
attribuito un numero da 1 a 4) .
 Quando
è possibile, il
lavoro di ogni gruppo viene
esposto attaccandolo ad
una parete. Altrimenti viene
lasciato in bella mostra al
centro del tavolo dove il
team ha lavorato.
 La classe viene suddivisa in 4
nuovi gruppi

Tutti i numeri 1 s’incontrano in un
gruppo, tutti i numeri 2 in un altro,
e così via.

Questi gruppi passano in rassegna
un progetto dopo l’altro, mentre
ogni membro del gruppo spiega il
progetto del suo team originario
quando il gruppo esamina quel
progetto.

I membri del gruppo possono
fornire un feedback

I compagni di gruppo ritornano al
loro team originario e discutono il
feedback e le informazioni
supplementari che hanno raccolto,
eventualmente integrando il loro
prodotto originario
(elaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 218)
28
Struttura
Descrizione
Funzione
Come potremmo
(Discipline di
usarla
studio e Sociale)
Uno a casa,
tre in
viaggio
Gli allievi hanno già svolto un
lavoro in gruppi da 4.
Abilità sociali:
accoglienza e
ascolto attivo
I membri del gruppo si
attribuiscono ciascuno un
numero da 1 a 4.
La persona numero 4 rimane al
tavolo per spiegare il lavoro/le
idee del gruppo.
La persona 1 si sposta di un
tavolo in senso orario.
La persona 2 si sposta di due
tavoli in senso orario.
La persona 3 si sposta di tre
tavoli in senso orario.
Ottima
opportunità di
dimostrare doti di
leadership e di
lavorare sulle
abilità di
comunicazione
orale.
Offre opportunità
di confrontare
idee e di rivedere
posizioni sulla
base di nuove
conoscenze.
I tre allievi che si sono spostati
ritornano e spiegano quello che
hanno appreso andando agli altri
tavoli. In questo modo, ogni
gruppo ha la possibilità di
valorizzare per il suo lavoro il
modo in cui altri 3 team l'hanno
svolto, giovandosi del loro
contributo.
Variante:
La persona 1 rimane, le altre
vanno a tavoli di loro scelta per
documentarsi riguardo alle
discussioni degli altri tavoli.
Poi ritornano al tavolo originario e
comunicano quello che hanno
appreso alla persona 1.
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 216)
29
Struttura
Discussione
conclusiva
Descrizione
Funzione
(Discipline di
studio e
Sociale)
Come
potremmo
usarla
Gli allievi hanno il compito di riassumere
quello che hanno appreso dalla lezione.
Dovrebbero venir loro concessi 4 o 5
minuti per farlo.
Gli studenti, a coppie, discutono ciò che
hanno appreso.
Per esempio, potrebbe venir chiesto alle
coppie:
“Quali sono le cinque cose più importanti
che avete imparato?”
“Quali sono due domande che desiderate
fare?”
Verifica
di Gli allievi valutano la loro capacità di
gruppo
lavorare assieme come gruppo e la
(Riflessione) partecipazione e il contributo di ogni
membro. Lo scopo è quello di migliorare
il modo il cui il gruppo lavora assieme.
È consigliabile evitare domande che
implicano come risposta sì o no (tipo: Vi
siete trovati bene a lavorare in gruppo?) e
formulare
invece
interrogativi
che
spingano verso una elencazione di
elementi concreti (tipo: Potete indicare 3
aspetti nei quali siete riusciti a lavorare
bene in gruppo? Potete indicarne 3 in cui
pensate di poter fare meglio? Siete in
grado già di indicare come migliorare?)
(N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento: modelli e
strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 182 e 190)
30
Struttura
Descrizione
Funzione
Come
(Discipline potremmo
di studio e usarla
Sociale)
Domande per Non si tratta di una struttura in senso
un pensiero di proprio, ma piuttosto di un atteggiamento,
qualità
di una procedura che può essere inserito
all'interno di quasi ogni altra struttura fin
qui presentata.
Gli allievi hanno bisogno di capire e di
rendersi conto dell’importanza delle buone
domande per guidare qualsiasi ricerca o
progetto.
Generare domande collegate con la
Tassonomia di Bloom:
- Conoscenza
- Comprensione
- Applicazione
- Analisi
- Sintesi
-Valutazione
Ci dovrebbe essere un qualche momento,
durante ogni lezione, in cui gli studenti
lavorano con le 3 abilità del pensiero di
livello superiore, che sono l’analisi, la
sintesi e la valutazione. Attraverso questo
accorgimento, l'attenzione a questo
aspetto, cruciale nella società complessa
in cui gli studenti dovranno vivere ed
operare, può essere inserito all'interno
della maggior parte delle strutture fin qui
presentate.
Per favorire questa pratica, seguono due
tabelle dedicate alla tassonomia di Bloom e
alle domande che ogni livello di essa
permette di sviluppare.
(elaborazione da N. Green e K. Green, La scuola come comunità di apprendimento:
modelli e strategie (Isola di San Servolo, Venezia 10-13 gennaio 2005), a cura della
Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, s.i.l., p. 206)
31
SVILUPPARE DOMANDE PER ATTIVITA' DI GRUPPO ED INDIVIDUALI
INTRODUZIONE
La tassonomia di Bloom divide il modo in cui gli individui apprendono in tre sfere.
Una di queste è la sfera cognitiva, che mette in evidenza gli esiti intellettuali.
Questo ambito è ulteriormente suddiviso in categorie, che sono disposte
progressivamente dal livello più basso di pensiero, il semplice richiamo delle
informazioni, a quello più alto, il livello della valutazione.
Le domande per il pensiero critico possono essere usate a casa, a scuola o sul
posto di lavoro per sviluppare ogni livello di pensiero all'interno della sfera cognitiva.
Ne risulteranno accresciute e migliorate l'attenzione ai dettagli, la comprensione e le
abilità di risoluzione dei problemi, sia per i singoli individui che per i gruppi.
Date una scorsa alle pagine finché trovate il livello che volete mettere alla prova.
Usate le parole chiave come guida per strutturare domande e compiti. Terminate le
domande con del contenuto adatto al discente.
32
Tassonomia di Bloom
LIVELLO I— CONOSCENZA (RICHIAMO):
1. Qual è la definizione di ...?
2. Rintraccia il modello....
3. Richiama alla mente i fatti....
4. Nomina le caratteristiche di....

Elenca i passi per ....
LIVELLO II- COMPRENSIONE:
1. Dì perché queste idee sono simili.
2. Con parole tue rinarra la storia di....
3. Classifica questi concetti (potrebbe anche
trattarsi di analisi).‫‏‬
4. Fornisci alcuni esempi.
5. Costruisci un modello di...

Disegna un'immagine o recita ciò che è
accaduto.
LIVELLO III - APPLICAZIONE:
(Nota: applicare senza capire non
costituisce applicazione effettiva)‫‏‬
1. Fai un grafico dei dati.
2. Dimostra il modo per....
3. Pratica....
4. Mima/recita il modo in cui una persona ....

Calcola ....
LIVELLO IV - ANALISI:
1 .Quali sono i componenti di...?
2. Quali passi sono importanti nel processo di...?
3. Se ..... Poi....
4. Quali altri conclusioni riguardanti .... che non
siano state citate puoi raggiungere?
5. La differenza fra il fatto e l'ipotesi è ...?
6. La soluzione sarebbe di....
7. Qual è la relazione fra... e ....?
8. Qual è il modello (pattern) di ...?

Come faresti un/a ....?
LIVELLO V — SINTESI:
1. Crea un modello che mostri nuove idee.
2. Escogita un piano od un esperimento
originale per....
3. Finisci la storia incompleta cosicché....
4. Fai un'ipotesi circa....
5. Modifica ... affinché....

Prescrivi un nuovo modo per....
LIVELLO VI — VALUTAZIONE:
1. Secondo te....
2. Valuta le possibilità che/di ....
3. Attribuisci un punteggio o classifica .....
4. Quale soluzione preferisci e perché?
5. Quali sistemi sono migliori? peggiori?
(da Norm e Kathy Green, Accademia italiana ‘08. Revisione ed
approfondimento della nostra conoscenza dell'apprendimento cooperativo,
San Rossore 2008, pagg. 31-32)
33
GUIDA ALLE DOMANDE
PER UN PENSIERO DI QUALITÀ
Conoscenza – Identificazione e richiamo di informazioni
Chi, che cosa, quando, dove, come _________?
Descrivi _________________________?
Comprensione – Organizzazione e selezione di fatti e idee
Riesponi ______________ con le tue parole.
Qual è l’idea principale di ______________?
Applicazione – Uso di fatti, regole e principi.
Sotto quale aspetto _______ è un esempio di ________?
In che modo _______ è collegato con ____________?
Perché _______ è significativo/a?
Analisi – Separazione di un insieme in parti componenti
Quali sono le parti o caratteristiche di _______?
Classifica _____________ in base a __.
Costruisci un profilo/ un diagramma/ una rete di_________________.
Sotto quali aspetti ___ è in rapporto/contrasto con __?
Quali dati puoi fornire a sostegno di ____?
Sintesi – Combinazione di idee per formare un nuovo insieme
Che cosa prediresti/ desumeresti da ______?
Quali idee puoi aggiungere a ___________?
Come creeresti/ ideeresti un nuovo____?
Che cosa potrebbe capitare se tu combinassi ____con_________?
Quali soluzioni suggeriresti per __?
Valutazione – Sviluppo di opzioni, giudizi o decisioni
Sei d’accordo______________________?
Che cosa pensi di _____________?
Qual è il/ la più importante ___________?
Metti in ordine di priorità _______ in base a ________.
Come decideresti riguardo a __________?
Quali criteri useresti per valutare __?
(Norm e Kathy Green, Apprendimento cooperativo. Italy April 2007, testo ciclostilato, pag. 62)
34
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
Che cos'è …?
Come classificheresti il tipo
Com'è …?
di …?
Dov'è …?
Come confronteresti …?
Quando avvenne . . . ?
Metteresti in contrasto …?
Come accadde . . .?
Vuoi esporre od interpretare
Come spiegheresti …?
con parole tue …?
Perchè…?
Come
riformuleresti
il
Come descriveresti …?
significato …?
Quando …?
Quali fatti o idee mostrano
Riesci a ricordare …?
…?
Come mostreresti …?
Qual è l'idea principale di
Sai scegliere …?
…?
Chi furono i principali …? Quali
affermazioni
Puoi elencare le tre …?
sostengono …?
Quale …?
Puoi spiegare cosa sta
Chi era …?
accadendo …?
Cosa si
intende …?
Cosa puoi dire a proposito di
…?
Qual
è
la
risposta
migliore…?
Come riassumeresti …?
APPLICAZIONE
Come useresti …?
Quali esempi puoi trovare
per …?
Come
risolveresti
____
utilizzando ciò che hai
imparato?
Come organizzeresti ____
per mostrare . . . ?
Come mostreresti la tua
comprensione di . . . ?
Quale approccio useresti per
…?
Come applicheresti ciò che
hai imparato per sviluppare .
..?
In
quale
altro
modo
programmeresti di . . . ?
Che cosa risulterebbe se . . .
?
Puoi fare uso dei fatti per …?
Quali elementi sceglieresti
per modificare . . . ?
Quali fatti selezioneresti per
mostrare . . . ?
Quali domande faresti in
un'intervista con …?
35
ANALISI
SINTESI
VALUTAZIONE
Quali sono le parti o
caratteristiche di …?
Com'è ____ collegato a …?
Perché pensi …?
Qual è il tema …?
Quale movente c'è …?
Puoi elencare le parti …?
Quale inferenza puoi fare
…?
Quali
conclusioni
puoi
trarre…?
Come classificheresti …?
Come categorizzeresti …?
Puoi identificare le diverse
parti …?
Quali prove riesci a trovare
…?
Qual è la relazione fra …?
Puoi fare una distinzione fra
…?
Qual è la funzione di …?
Quali idee giustificano …?
Quali cambiamenti faresti
per risolvere . . . ?
Come miglioreresti …?
Cosa accadrebbe se …?
Sai sviluppare un'ipotesi
sulla ragione . . .?
Sai proporre un'alternativa
…?
Puoi inventare…?
Come adatteresti
___ per
creare un diverso . . . ?
Come
cambieresti
(modificheresti) la trama (il
progetto)…?
Che cosa si potrebbe fare
per
minimizzare
(massimizzare) . . . ?
In che modo progetteresti . .
.?
Quali elementi si potrebbero
mettere
insieme
per
migliorare (cambiare) . . . ?
Supposto che tu potessi
____ che cosa faresti . . . ?
Come metteresti alla prova .
..?
Sai formulare una teoria per
…?
Sai prevedere l'esito se …?
Come valuteresti i risultati
per …?
Quali fatti sai raccogliere e
mettere insieme . . . ?
Sai costruire un modello che
cambi…?
Riesci a pensare ad un
modo originale per…?
Sei d'accordo con le azioni
…? Con il risultato …?
Qual è la tua opinione su . . .
?
Come
dimostreresti
…?
confuteresti …?
Sai stimare il valore o
l'importanza di…?
Sarebbe meglio se …?
Perchè essi (il personaggio)
scelsero (scelse) . . . ?
Cosa raccomenderesti …?
Come classificheresti …?
Cosa citeresti per difendere
le azioni …?
Come valuteresti …?
Come potresti determinare . .
.?
Quale scelta avresti fatto …?
Cosa selezioneresti …?
Che priorità daresti …?
Che giudizio daresti di …?
Sulla
base
delle
tue
conoscenze,
come
spiegheresti . . . ?
Quali informazioni useresti a
sostegno dell'idea . . . ?
Come giustificheresti …?
Quali dati furono utilizzati per
giungere alla conclusione . . .
?
Perché fu meglio che …?
In che ordine di priorità
metteresti i fatti …?
Come paragoneresti le idee
…? le persone . . . ?
36
Livello I: CONOSCENZA
Evidenziare il ricordo di materiale precedentemente appreso richiamando alla mente fatti,
termini, concetti di base e risposte.
Parole chiave
chi che cosa
perché
scegliere trovare
come
compitare elencare abbinare
mente
selezionare
quando
definire
nominare
omettere
dove
quale
definire concisamente
mostrare
riferire
raccontare
richiamare alla
DOMANDE DI CONOSCENZA
Che cos'è …?
Dov'è …?
Come accadde . . .?
Perchè …?
Quando …?
Come mostreresti …?
Chi furono i principali …?
Quale …?
Com'è …?
Quando avvenne . . . ?
Come spiegheresti …?
Come descriveresti …?
Riesci a ricordare …?
Sai scegliere …?
Puoi elencare le tre …?
Chi era …?
Livello II: COMPRENSIONE
Dimostrare la comprensione di fatti ed idee organizzando, paragonando, traducendo,
interpretando, fornendo descrizioni ed esponendo le idee principali.
Parole chiave
confrontare porre in contrasto dimostrare interpretare
spiegare
estendere
illustrare inferire dedurre
delineare
riferire
riformulare
tradurre
riassumere
mostrare
classificare
DOMANDE DI COMPRENSIONE
5. Come classificheresti il tipo di …?
6. Come confronteresti …? Metteresti in contrasto …?
7. Vuoi esporre od interpretare con parole tue …?
8. Come riformuleresti il significato …?
9. Quali fatti o idee mostrano …?
10. Qual è l'idea principale di …?
11. Quali affermazioni sostengono …?
12. Puoi spiegare cosa sta accadendo …? Cosa si intende …?
13. Cosa puoi dire a proposito di …?
14. Qual è la risposta migliore…?
15. Come riassumeresti …?
Livello III: APPLICAZIONE
Risolvere problemi in nuove situazioni applicando in un modo diverso conoscenze, fatti,
tecniche e regole acquisite.
Parole chiave
applicare
costruire
fare
sviluppare
scegliere
intervistare
37
fare uso di
progettare
utilizzare
organizzare
selezionare
modellare
sperimentare con
risolvere
identificare
DOMANDE DI APPLICAZIONE
 Come useresti …?
 Quali esempi puoi trovare per …?
 Come risolveresti ____ utilizzando ciò che hai imparato?
 Come organizzeresti ____ per mostrare . . . ?
 Come mostreresti la tua comprensione di . . . ?
 Quale approccio useresti per …?
 Come applicheresti ciò che hai imparato per sviluppare . . . ?
 In quale altro modo programmeresti di . . . ?
 Che cosa risulterebbe se . . . ?
 Puoi fare uso dei fatti per …?
 Quali elementi sceglieresti per modificare . . . ?
 Quali fatti selezioneresti per mostrare . . . ?
 Quali domande faresti in un'intervista con …?
Livello IV: ANALISI
Esaminare e dividere le informazioni in parti identificando moventi o cause. Fare delle
inferenze e trovare delle prove che supportino delle generalizzazioni.
Parole chiave
analizzare
categorizzare
classificare
paragonare
mettere in contrasto
scoprire
dissezionare
dividere
esaminare
ispezionare
semplificare
indagine
prendere parte a fare un test/un'analisi distinguere
elencare
tema
relazioni
funzione
movente
inferenza
presupposizione
conclusione
DOMANDE DI ANALISI
 Quali sono le parti o caratteristiche di …?
 Com'è ____ collegato a …?
 Perché pensi …?
 Qual è il tema …?
 Quale movente c'è …?
 Puoi elencare le parti …?
 Quale inferenza puoi fare …?
 Quali conclusioni puoi trarre…?
 Come classificheresti …?
 Come categorizzeresti …?
 Puoi identificare le diverse parti …?
 Quali prove riesci a trovare …?
 Qual è la relazione fra …?
 Puoi fare una distinzione fra …?
 Qual è la funzione di …?
 Quali idee giustificano …?
38
Livello V: SINTESI
Raccogliere le informazioni insieme in un modo diverso combinando gli elementi in un
nuovo modello o proponendo soluzioni alternative.
Parole chiave
fare
scegliere
combinare
compilare comporre
costruire
creare
progettare sviluppare stimare formulare immaginare inventare
preparare originare programmare prevedere proporre risolvere
soluzione supporre discutere modificare cambiare originale
migliorare adattare minimizzare massimizzare cancellare teorizzare elaborare
sottoporre a verifica migliorare
accadere
cambiamento
DOMANDE DI SINTESI
 Quali cambiamenti faresti per risolvere . . . ?
 Come miglioreresti …?
 Cosa accadrebbe se …?
 Sai sviluppare un'ipotesi sulla ragione . . .?
 Sai proporre un'alternativa …?
 Puoi inventare…?
 Come adatteresti ___ per creare un diverso . . . ?
 Come cambieresti (modificheresti) la trama (il progetto)…?
 Che cosa si potrebbe fare per minimizzare (massimizzare) . . . ?
 In che modo progetteresti . . . ?
 Quali elementi si potrebbero mettere insieme per migliorare (cambiare) . . . ?
 Supposto che tu potessi ____ che cosa faresti . . . ?
 Come metteresti alla prova . . . ?
 Sai formulare una teoria per …?
 Sai prevedere l'esito se …?
 Come valuteresti i risultati per …?
 Quali fatti sai raccogliere e mettere insieme . . . ?
 Sai costruire un modello che cambi…?
 Riesci a pensare ad un modo originale per…?
39
Livello VI: VALUTAZIONE
Presentare e difendere delle opinioni formulando dei giudizi, basati su un insieme di criteri,
riguardo alle informazioni, alla validità delle idee o alla qualità del lavoro.
Parole chiave
assegnare
scegliere
concludere
criticare decidere
difendere determinare
disputarevalutare giudicare giustificare misurare
confrontare
dare voti classificare raccomandare
decidere
selezionare essere d'accordo apprezzare
mettere in ordine di priorità
opinione
interpretare
spiegare sostenere
criteri di importanza
dimostrare
confutare
accertare
influenzare
percepire
valore
stimare
influenzare
dedurre
DOMANDE DI VALUTAZIONE
 Sei d'accordo con le azioni …? Con il risultato …?
 Qual è la tua opinione su . . . ?
 Come dimostreresti …? confuteresti …?
 Sai stimare il valore o l'importanza di…?
 Sarebbe meglio se …?
 Perchè essi (il personaggio) scelsero (scelse) . . . ?
 Cosa raccomenderesti …?
 Come classificheresti …?
 Cosa citeresti per difendere le azioni …?
 Come valuteresti …?
 Come potresti determinare . . . ?
 Quale scelta avresti fatto …?
 Cosa selezioneresti …?
 Che priorità daresti …?
 Che giudizio daresti di …?
 Sulla base delle tue conoscenze, come spiegheresti . . . ?
 Quali informazioni useresti a sostegno dell'idea . . . ?
 Come giustificheresti …?
 Quali dati furono utilizzati per giungere alla conclusione . . . ?
 Perché fu meglio che …?
 In che ordine di priorità metteresti i fatti …?
 Come paragoneresti le idee …? le persone . . . ?
Norm e Kathy Green, Accademia di follow up. L’apprendimento cooperativo, Assergi,
L’Aquila, 16-20 ottobre 2005, Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo,
pagg. 122-126.
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
- Handbook of Cooperative Learning Methods, edited by Shlomo Sharan, Praeger,
Wesport (CT)-London 1994
- George M. Jacobs, Michael A. Power e Loh Wan Inn, The Teacher's Sourcebook for
Cooperative Learning, Corwin Press, Thousand Oaks (CA) 2002
- M. Comoglio e M.A. Cardoso, Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative
Learning. LAS Roma 1996
- M. Comoglio, Educare insegnando. Apprendere ad applicare il Cooperative
Learning. LAS Roma 1998
- D. Johnson, R. Johnson e E. Holubec, Apprendimento cooperativo in classe.
Erickson Trento 1996
- D. Johnson e R. Johnson, Leadership e Apprendimento cooperativo in classe.
Erickson Trento 2005
- Y. Sharan e S. Sharan, Gli alunni fanno ricerca. L'apprendimento in gruppi
cooperativi. Erickson Trento 1998
- E. G. Cohen, Organizzare i gruppi cooperativi. Erickson Trento 1999
- S. Kagan. Apprendimento cooperativo. L'approccio strutturale. Edizioni Lavoro
Roma 2000
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