le indicazioni obbligatorie in etichetta

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LE INDICAZIONI OBBLIGATORIE IN ETICHETTA
denominazione di
vendita
data di
scadenza (da
consumare
entro il …) o
termine
minimo di
conservazione
(da consumare
preferibilmente
entro il …)
modalità di
conservazione
(nel caso si
debbano
adottare
accorgimenti
particolari)
1
Conserva vegetale
a base di peperoni cotti
2
Prodotto da Gio Contadino srl
stabilimento di Sesto San Giovanni
3
ingredienti: peperoni, olio di semi vari, aceto di vino, 4
zucchero, arachidi, spezie
5
addensante:
farina di semi di carruba (E410)
6
quantità (anche il
peso sgocciolato
in presenza di un
liquido di
governo)
Lotto di
fabbricazione
7
Elenco degli
allergeni
8
peso netto
250 g e
La denominazione di vendita è il nome con cui un prodotto deve essere presentato all'acquirente.
In molti casi esistono norme di legge che prevedono nomi ben precisi, in mancanza di queste si ricorre a una denominazione che può derivare dalla tradizione, da usi o consuetudini, o quella merceologica (per esempio pandoro, cotechino, zampone, gnocchi).
Elenco degli ingredienti. Si considera ingrediente qualsiasi sostanza venga impiegata nella preparazione di un prodotto e che sia presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata. L'ordine in cui devono essere indicati gli ingredienti è sempre basato sul peso, in senso decrescente, questo significa che i primi ingredienti citati sono quelli usati in maggior quantità, gli ultimi sono quelli
usati in quantità minore, per esempio gli additivi e il sale.
Se un ingrediente caratterizza il prodotto e compare nella denominazione di vendita, per esempio
“ravioli agli spinaci”, “biscotti al burro” ecc. è obbligatorio riportare la percentuale dell’ingrediente
in questione, in modo da non trarre in inganno il consumatore.
Gli additivi devono essere considerati ingredienti a tutti gli effetti.
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Data di scadenza e termine minimo di conservazione. La durabilità dei prodotti alimentari preconfezionati è espressa mediante l'indicazione della data di scadenza per i prodotti deperibili
(con riferimento all'aspetto microbiologico) o del termine minimo di conservazione per tutti gli
altri.
Il significato delle due date è sostanzialmente diverso.
La data di scadenza è preceduta dalla dicitura: “ Da consumarsi entro il …“ è un ordine che limita nel tempo la commestibilità di un prodotto alimentare rapidamente deperibile: se il prodotto non
viene consumato entro quella data deve essere eliminato.
Il termine minimo di conservazione (TMC) è preceduto dalla dicitura: “Da consumarsi preferibilmente entro il …“ e fornisce informazioni riguardo al periodo di conservazione ottimale del prodotto, in corrette condizioni di mantenimento. Questo significa che alla data riportata sulla
confezione il prodotto possiede ancora le sue caratteristiche specifiche, e non è tossico per il
consumatore.
Per quantità netta s'intende la quantità contenuta al netto della tara, che è tutto ciò che avvolge
o contiene l'alimento.
Spesso accanto al quantitativo netto compare una e, a indicare che quella particolare pezzatura è
conforme alle disposizioni previste dall’Unione Europea (direttiva 106/91) per facilitare la libera
circolazione delle merci.
Se un prodotto alimentare solido è presentato immerso in un liquido di governo, deve essere indicata anche la quantità del prodotto sgocciolato.
Le modalità di conservazione devono essere chiaramente specificate in etichetta, nel caso in cui
per conservare un prodotto sia necessario adottare accorgimenti particolari. Questa indicazione è
importante in primo luogo per il dettagliante, che deve sapere come regolarsi per essere certo che
il prodotto giunga nelle migliori condizioni al termine del suo periodo di conservazione (scadenza o
TMC), in secondo luogo per il consumatore finale, che deve essere ugualmente informato per evitare che l’alimento possa alterarsi anche nel periodo compreso tra l’acquisto e il consumo.
Nome e ragione sociale del produttore, del confezionatore o del venditore e sede dello stabilimento. È obbligatorio che sull'etichetta compaia almeno uno dei soggetti, stabiliti dentro l’U.E.,
coinvolti nella commercializzazione del prodotto alimentare. L'indicazione deve essere completa
di nome, cognome, ragione sociale e della sede, quindi deve comparire l'indirizzo completo (via,
numero, città). In qualsiasi caso deve comparire l’indirizzo completo dello stabilimento di produzione.
Il lotto di produzione è l’insieme delle unità di vendita prodotte o confezionate nelle stesse condizioni, ovvero nello stesso ciclo di produzione un determinato giorno
L’elenco degli allergeni costituisce un’indicazione obbligatoria importante dato il crescente diffondersi delle allergie alimentari.