RIPROGRAMMAZIONE RISORSE PATTO TERRITORIALE AREA

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RIPROGRAMMAZIONE RISORSE PATTO TERRITORIALE AREA
RIPROGRAMMAZIONE RISORSE PATTO TERRITORIALE AREA SUD
BASILICATA
( RELAZIONE ISTRUTTORIA GENERALE )
- Informazioni generali, elementi di identificazione del Patto Territoriale
AREA SUD BASILICATA
Il Patto Territoriale AREA SUD BASILICATA è stato approvato con decreto del Ministero del
Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica giusta determinazione del Direttore Generale
n. 988 del 29/01/1999.
L’area interessata dal Patto è situata nella parte meridionale della Provincia di Potenza e comprende i
comuni ricadenti nelle Comunità Montane del Lagonegrese, dell’Alto Sinni e della Val Sarmento, oltre i
comuni di Sarconi, Moliterno e Grumento Nova a loro volta ricadenti nell’area della Comunità
Montana Alto agri, per un’estensione territoriale complessiva di 1570 Kmq, una popolazione di circa
86.000 distribuita su 30 comuni quasi tutti sottoscrittori del Patto, ivi compresa la provincia di
Potenza. Più precisamente i Comuni aderenti al Patto Area Sud Basilicata sono:
Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelsaraceno, Cersosimo, Episcopia, Francavilla sul Sinni, Lagonegro,
Lauria, Moliterno, Noepoli, Rotonda, S.Paolo Albanese, Sarconi, Teana, Trecchina, Carbone,
Castelluccio Superiore, Castronuovo S.Andrea Chiaromonte, Fardella, Grumento Nova, Latronico,
Maratea, Nemoli, Rivello, San Costantino Albanese, San Severino Lucano, Senise, Terranova del
Pollino, Viggianello.
Punto di partenza per la promozione del Patto è stato il riconoscimento che qualunque ipotesi di
sviluppo non possa prescindere dalla valorizzazione delle risorse locali, materiali ed immateriali e dalla
individuazione dei settori in grado di innescare un potenziale sviluppo nell’area interessata che fosse il
più elevato possibile.
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Di qui la prioritaria esigenza di individuare una sorta di “gerarchia di interessi”, all’interno dei quali
andare a definire quegli obiettivi prioritari e ciò nella consapevolezza che lo sviluppo socio-economico
da un lato, non può che essere selettivo, dall’altro dal riconoscimento che lo strumento del Patto
Territoriale non costituisce la soluzione dei problemi dell’area sud della Basilicata, bensì consiste
nell’affermazione di un nuovo metodo, quello della concertazione e dell’organizzazione degli interventi
di sviluppo locale tra i protagonisti della realtà economica, sociale della zona oggetto del Patto per
innescare meccanismi di attivazione dello sviluppo endogeno che, in realtà in ritardo di sviluppo come
quella dell’area sud della provincia di Potenza, possono significare un nuovo modo per ridare vigore
all’economia, quindi al mercato del lavoro.
In sostanza l’azione strategica del Patto "Area Sud" si è sviluppata tenendo conto dei seguenti
obiettivi:
- ampliamento e rafforzamento della base produttiva ed occupazionale;
- riduzione dell’economia sommersa;
- riduzione del divario con il resto della Regione;
-apporto positivo all’economia ed allo sviluppo socio-economico regionale.
Soggetto Responsabile del Patto è stato la Società per la Promozione dello sviluppo economico
dell’Area Sud Basilicata, sino al 31 luglio 2007, anno in cui a seguito dello scioglimento della stessa, è
subentrata la Provincia di Potenza.
Contesto socio-economico dell’AREA PATTO
Come già in precedenza evidenziato, l’area interessata dal Patto territoriale, si estende su oltre 1570 kmq
con una popolazione di circa 86.000 abitanti. Caratteristica è la composizione territoriale della zona,
nella quale si trovano aggregati numerosi comuni di piccole dimensioni, con densità abitative piuttosto
basse. La conformazione morfologica della zona, tipicamente montana, fa sì che al di fuori dei centri
abitati vi sia una campagna pressoché disabitata. Da un’analisi delle variazioni demografiche degli ultimi
anni, emerge altresì una spinta centrifuga verso “l’esterno” dell’area considerata. In altri termini le
località di centro della zona in esame ( S. Paolo Albanese, Fardella, Chiaromonte, s. Costantino
Albanese, Teana) tendono a “scaricare” abitanti verso le zone limitrofe esterne.
Il PIL prodotto per abitante è ancora in evidente ritardo al dato nazionale ( anch’esso in discesa), con
un consistente tasso di disoccupazione.
Dal punto di vista della struttura occupazionale , l’area sud della Basilicata risulta sbilanciata, escludendo
la P.A., verso due settori ( che da soli sommano circa il 44% degli occupati dell’area) produttivi: quello
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dell’agricoltura e quello delle costruzioni.. Più in particolare, emerge che il comparto agricolo,
nonostante assorba circa il 22% degli occupati, riesce a sviluppare solo il 13-14% del valore aggiunto
alla zona. Ciò per dire che l’occupazione agricola può essere ricondotta innanzitutto ad uno stato di
necessità dell’economia dell’area ed in secondo luogo ad un’attività svolta prevalentemente
dall’agricoltore proprietario del fondo, che sarà presumibilmente di piccole dimensioni e votato verso
colture tradizionali con scarso apporto di tecnologie appropriate.
Di converso il comparto delle costruzioni ha vissuto un periodo di surdimensionamento dovuto agli
investimenti infrastrutturali ascrivibili all’intervento straordinario. In realtà attualmente il settore sta
vivendo una fase di netto dinamismo recessivo.
E’ opportuno evidenziare, che in merito ai due settori anzidetti, la media di area è frutto del combinarsi
di situazioni piuttosto disomogenee tra loro. In agricoltura si passa infatti da un livello occupazionale
vicino al sei per cento nel comune di Maratea ad un valore di circa il 46 percentuale nel comune di s.
Costantino Albanese. Nel settore delle costruzioni invece il range di oscillazione è compreso tra il 10 per
cento del comune di Calvera ed il 31 per cento del comune di Episcopia.
L’assorbimento occupazionale riconducibile alle attività manifatturiere evidenzia lo stato critico delle
opportunità localizzative per le PMI del comparto industriale. Infatti solo l’otto per cento degli occupati
della zona di Patto, presta la propria opera presso aziende manifatturiere.
Il terziario nel suo complesso (commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, intermediazione
finanziaria, immobiliare ecc.) assorbe nell’area sud circa il 21 per cento degli occupati di cui circa il46 %
ascrivibili al sotto segmento “commercio” ed il 21 % al settore alberghi e della ristorazione ( circa il5%
degli occupati dell’area).
Nel sotto comparto “alberghi ristoranti”, in particolare, i valori sono ricompresi in un range che varia
tra circa il cinque per cento nel comune di Viggianello ed un valore massimo di circa il 15% del
Senisese.
Il sistema produttivo dell’area PATTO AREA SUD- CRITICITA’ E FATTORI DI
DEBOLEZZA:
Il sistema produttivo dell’area di interesse può essere ripartito nei seguenti macro-settori:
AGRICOLTURA: Complessivamente nell’are sono presenti circa 14 mila aziende agricole (pari al 24
per cento del totale provinciale e al 16 per cento del dato regionale.) La superficie complessiva
ammonta ad oltre 122.652 ha, utilizzata per il 56 per cento circa.
Assolutamente predominanti, sia in termini di aziende, sia in termini di superficie utilizzata, sono le
coltivazioni dei cereali del frumento; significative risultano, altresì, la vite ( per il numero di aziende) e
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l’olivo ( per la superficie dedicata), le coltivazioni fruttifere sono praticate da circa il sei per cento delle
aziende insediate, mentre poco consistente è il comparto agrumicolo e zootecnico.
PUNTI DI FORZA: prodotti caratterizzati da una “fama” di genuinità: scarso utilizzo di concimi
chimici; scarso uso di mangimi industriali; presenza di produzioni agro-pastorali con caratteristiche
“storiche”
PUNTI DI DEBOLEZZA: scarso orientamento verso il mercato; dimensione non competitiva delle
aziende; mancanza di forme di agricoltura integrata; scarsa valorizzazione dei prodotti.
INDUSTRIA/ARTIGIANATO:
Complessivamente nell’area del Patto sono censite circa 4000
imprese, per un totale di circa 12000 occupati. Le imprese industriali rappresentano circa il 26 per cento
del totale rilevato, con una forte componente artigianale.
Il settore predominante in termini di numero di aziende è l’industria del legno, sia per l’abbondanza
della materia prima, sia per una consolidata tradizione locale. In termini di unità locali dedicate, il
comparto prevalente è quello dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, mentre se si
considera il numero di addetti, l’attività manifatturiera collegata al tessile e all’abbigliamento rappresenta
il comparto rilevante per l’area in esame.
Le caratteristiche strutturali del settore manifatturiero nell’area sembrano individuare un comparto
ancora nella fase iniziale, con forti esigenze di rafforzare le strutture produttive e di presenza sul
mercato.
PUNTI DI FORZA: Disponibilità manodopera; possibilità di sviluppo agro-alimentare; area attrezzata
nel senisese; tradizioni artigianali di notevole interesse.
PUNTI DI DEBOLEZZA: Mancanza di aree artigianali;
difficoltà nel trapasso generazionale
dell’impresa artigianale; formazione professionale insufficiente; mancanza di spirito cooperativistico e di
cultura d’impresa; ritardo infrastrutturale; mercato del credito “difficile” e poco ricettivo
TURISMO/AMBIENTE: Questo comparto annovera sicure potenzialità per la ricchezza che l’area
possiede dal punto di vista paesaggistico, ambientale, naturalistico. Ricchezze suscettibili di essere
sfruttate in offerta diversificata e multipla: dal mare marateota alla montagna del Sirino e del Pollino, e
del massiccio del Raparo e del monte Alpi (Castelsaraceno), per le escursioni in quota e il turismo
invernale; dagli itinerari paesaggistici di Rivello e dei piccoli comuni dell’area al turismo termale della
zona di Latronico; dai percorsi di turismo verde e di agriturismo dei paese del Pollino al turismo
congressuale verso cui si presta la migliore e più articolata struttura presente sulla costa marateota.
Si tratta, tuttavia, di un comparto ancora molto condizionato dal carattere stagionale dell’attività, con
una conseguente bassa capacità di utilizzo delle strutture alberghiere.
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E altresì opportuno segnalare che l’area Patto, in termini di attività alberghiera riveste un ruolo di tutto
rispetto a livello regionale rappresentando, complessivamente, circa il trenta per cento di tutta la
ricettività regionale.
Dal punto di vista della qualità dell’offerta, l’area compresa tra Maratea/Sirino presenta un’offerta
turistica di standing medio-alto, mentre quella ricompresa nel Pollino ha strutture orientate all’offerta
medio-bassa.
PUNTI DI FORZA: valenza paesaggistica dell’area( mare, monti, laghi, terme); trend di afflusso
turistico con buona tenuta; imprenditorialità dinamica nel settore; bellezze artistiche e culturali;
esistenza Parco Nazionale del pollino; Parco Nazionale Val d’Agri-lagonegrese;
PUNTI DI DEBOLEZZA: Carenza di strutture ed infrastrutture (collegamenti viari, ferroviari);
formazione professionale insufficiente; disuso del patrimonio edilizio esistente; carenza di marketing del
prodotto “Basilicata”.
Sintesi degli Interventi previsti e realizzati dal Patto Territoriale.
Proposte
di
impiego
delle
risorse
residue
oggetto
della
riprogrammazione. ( D.M. N. 2514 del 02.05.2001)
Le richieste di adesione al Patto Territoriale AREA SUD BASILICATA, sono state circa 1400. La
ragione di tale riscontro dovuta all’attività informativa territoriale svolta dai soggetti proponenti,
mediante la consegna agli imprenditori interessati, di una scheda con la quale venivano chieste
informazioni generiche circa le azioni progettuali, la tipologia di intervento, l’impatto occupazionale, il
settore merceologico e l’ammontare dell’investimento.
Delle 1400 adesioni, il 20% era riferito alla creazione di nuova impresa, il 27% ad investimenti di
ampliamento d’impresa, ed il 53% ad azioni di riorganizzazione e ristrutturazione d’azienda..
Successivamente, data la enorme mole di proposte di adesione, si è provveduto a richiedere agli
Imprenditori aderenti un dettagliato business plan al fine di evidenziare le peculiarità di ogni singola
proposta d’investimento e di riuscire ad esprimere una valutazione circa il grado di sostenibilità
economico-finanziaria della proposta. I progetti pervenuti furono 315.
Di questi sono stati ritenuti ammissibili 164, attraverso una metodologia che teneva conto di una
molteplicità di aspetti, alcuni volti a misurare la convenienza economico finanziaria del progetto, altri
tesi a determinare la sostenibilità in termini di rispondenza dei mercati considerati.
Di queste ulteriori 164 domande ammissibili sono state istruite con esito positivo numero 23 domande
con un investimento complessivo di € 14.129.176,10 dei quali sono stati ammessi a contributo €
13.305.995,50.
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Il numero delle aziende il cui contributo è stato successivamente revocato ammonta a dieci ciò ha
portato una rimanenza di risorse pari a Euro 3.579.520,00.
Conformemente a quanto disposto dal M.A.P. il Soggetto Responsabile, con nota prot. n. 342 del
25.10.2002, ha quindi definito una ipotesi di rimodulazione delle risorse derivanti dalle rinunce e
revoche con l'indicazione delle linee strategiche e delle azioni localmente ritenute più idonee per l'Area
del Patto chiedendo al M.A.P. l'autorizzazione alla rimodulazione di dette risorse.
Il M.A.P. (ora Ministero dello sviluppo economico) con DM n. 3861 del 04/04/2005 ha autorizzato la
rimodulazione delle risorse, pari ad € 2.040.118,66.
La disponibilità di tali risorse per investimenti infrastrutturali materiali, necessari per contribuire al
miglioramento dei punti di debolezza innanzi evidenziati per i singoli settori economici, potrebbe
altresì offrire un concreto impulso al tessuto produttivo ancora operante nell’area rafforzandone la
capacità competitiva oltre che costituire un’ importante opportunità diretta a favorire processi di
riconversione produttiva delle aziende ricadenti nell’area territoriale di riferimento.
Per effetto degli indirizzi innanzi esplicitati, le risorse oggetto della rimodulazione saranno impiegate
secondo il seguente programma di investimento:
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI:RETE STRADALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
IMPORTO
FONTE
€
FINANZIAMENTO
Lavori di adeguamento e miglioramento delle condizioni di
sicurezza Fondovalle Racanello –Centro abitato CastelsaracenoFosso Reale
980.000,00
Fondi Patto Territoriale
"Area Sud"
Lavori di adeguamento e miglioramento delle condizioni di
sicurezza S.P. n. 25 bis
100.000,00
Fondi Patto Territoriale
"Area Sud"
Lavori di adeguamento e miglioramento delle condizioni di
sicurezza S.P. ex ss 103
100.000,00
Fondi Patto Territoriale
"Area Sud"
Lavori di adeguamento e miglioramento delle condizioni di
sicurezza S.P. ex ss. 104
260.118,66
Fondi Patto Territoriale
"Area Sud"
Lavori di adeguamento e miglioramento delle condizioni di
sicurezza S.P. n.63 del Rubbio
100.000,00
Fondi Patto Territoriale
"Area Sud"
Totale investimento
1.540.118.66 /////////////////
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INTERVENTI INFRASTRUTTURALI:RETE SCOLASTICA E FORMATIVA
DENOMINAZIONE INTERVENTO
IMPORTO
FONTE
€
FINANZIAMENTO
Lavori di riqualificazione e miglioramento dell’efficienza
energetica
dell’Istituto
Tecnico
di
Lagonegro
e 300.000,00
Fondi Patto Territoriale "Area
Sud"
realizzazione di annessi laboratori per lo svolgimento di
attività ricerca e formazione a servizio delle imprese del
territorio
TOTALE INVESTIMENTO
300.000,00
/////////////////////
ALTRI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI:
DENOMINAZIONE INTERVENTO
IMPORTO
FONTE
€
FINANZIAMENTO
Lavori di completamento della “Farmers Market” di
Nemoli con opere esterne
connesse all’esposizione dei 200.000,00
Fondi Patto Territoriale "Area
Sud"
prodotti e alla produzione energetica da fonti rinnovabili
per la riduzione dei costi di gestione del fabbricato
TOTALE INVESTIMENTO
200.000,00
///////////////////
TOTALE INVESTIMENTO PROPOSTO: € 2.040.118,66.
Soggetto Responsabile ed Attuatore degli interventi summenzionati sarà la Provincia di Potenza.
ANALISI DEI BENEFICI PRODOTTI DALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
PREVISTI
L’attuazione
del Programma di investimento proposto con l’utilizzo delle economie del Patto
Territoriale AREA SUD BASILICATA, persegue l’obiettivo di un limitato ma concreto miglioramento
della accessibilità verso le aree interne con maggiore potenzialità imprenditiva e maggior deficit
infrastrutturale garantendo una sostanziale riduzione dei tempi di percorrenza e una maggiore sicurezza
nella circolazione veicolare per merci e persone. Innovativo sarà la realizzazione di un laboratorio di
ricerca e formazione all’interno dell’Istituto Tecnico di Lagonegro aperto alle imprese del territorio
anche in orari e per attività extrascolastiche. L’intervento per la realizzazione del Farmers Market di
Nemoli offrirà, invece, una nuova opportunità per la vendita diretta dei prodotti agricoli dell’area,
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favorendo l’attivazione della c.d. filiera corta, nonché l’incremento della commercializzazione delle
produzioni tipiche dell’area. Gli interventi vengono realizzati dalla Provincia di Potenza che garantirà i
successivi costi di gestione. Gli investimenti programmati saranno, dunque, nel loro insieme, di impulso
per la crescita ed il rafforzamento competitivo delle aziende già operanti e per la riconversione di quelle
in crisi oltre che per l’insediamento di nuove attività negli ambiti produttivi individuati all’interno
dell’area del Patto.
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