Capitolo 0) curare al meglio l`editing del libro

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Capitolo 0) curare al meglio l`editing del libro
SOMMARIO
Capitolo 0) curare al meglio l'editing del libro
a) grafica di copertina
b) grafica interna
c) contenuto del testo
Capitolo 1) una cattiva promozione rende impossibile la vendita di qualsiasi
libro
a) personal branding
Capitolo 2) creazione di contenuti ad hoc per la promozione
a) sito web del libro
b) personal blog (legato anche ad ambiti più vasti)
c) video presentazioni (PowToon)
Capitolo 3) importanza della promozione sui social network
a) motivi principali
b) legame social network - personal blog
Capitolo 4) analisi funzionalità Facebook
a) fan page o profilo?
Capitolo 5) analisi funzionalità Twitter
Capitolo 6) analisi funzionalità Linkedin
Capitolo 7) analisi funzionalità YouTube
Capitolo 8) analisi funzionalità 20lines
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Capitolo 0: curare al meglio l'editing del libro
Il libro rappresenta il fulcro principale del processo di editing. È fondamentale
quindi, prima di impostare una campagna di promozione, lavorare su un buon libro,
preferibilmente un ottimo libro.
Molte persone potrebbero tuttavia obiettare circa l’importanza della qualità letteraria di un testo ai fini della pubblicazione. Esaminando alcuni libri si può osservare
come, in alcuni casi, dimostrino una scarsa cura dal punto di vista dell’editing. Basta
sfogliare alcune pagine per constatare la presenza di refusi o un utilizzo scoretto della
punteggiatura.
Di recente, lavorando su un libro di un giovane autore, abbiamo potuto constatare direttamente quanto abbiamo appena affermato e altre problematiche. Leggendo il testo, abbiamo osservato diversi difetti per quanto riguarda la trama: eventi descritti in maniera scorretta o ininfluenti per lo sviluppo della storia, personaggi poco
caratterizzati o del tutto deficiatari da questo punto di vista, ecc.
Grazie alle ultime innovazioni del mondo editoriale ‒ fra tutte il self publishing ‒
sono aumentate in maniera notevole le pubblicazioni di libri a opera di autori alle
prime armi. Alcune di queste opere si sono rilevate delle piacevoli sorprese ... tuttavia
rappresentano un'eccezione più che la regola! In molti casi infatti i testi mancano
della dovuta attenzione, venendo diffusi tramite le piattaforme di auto pubblicazione
senza essere sottoposti a una revisione interna e a un editing grafico meditati.
Quando si lavora a un libro, si corregge la prima bozza e si studia l’editing grafico,
è necessario porre la massima attenzione a tutta una serie di elementi, ignorare
anche un singolo aspetto può causare diversi problemi.
a) grafica di copertina
La copertina possiede un'importanza considerevole in termini di presentazione e
di promozione editoriale. In alcuni casi la copertina rimane impressa nell'immaginario
della gente anche più dell'opera stessa, una persona può addirittura scegliere di comprare il testo perché colpito positivamente dalla copertina.
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Il termine “copertina” comprende una realtà fatta di tre elementi diversi. Come
è possibile vedere nella figura 1, in realtà esistono molti altri elementi legati a questo
aspetto. Tuttavia preferiamo ridurre la nostra esposizione ai punti essensiali:
(1) La prima di copertina, quella a cui ci si riferisce di norma quando si utilizza il
singolo termine e che contraddistingue maggiormente il libro.
(2) Il dorso, un elemento da non ignorare visto che è la parte del libro che si
vede più spesso nelle librerie.
Figure 11
(3) La quarta di copertina, la cui importanza è senza dubbio pari a quella della
prima immagine di copertina, essendo caratterizzata da tutta una serie di elementi –
una breve sinossi del testo e la biografia dell'autore – che permettono una prima
comprensione del testo che si ha davanti, una conoscenza parziale dell’opera e del
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1. Piatto anteriore, copertina – 2. Piatto posteriore, quarta di copertina 3. Dorso o costa – 4. Aletta o
risvolto posteriore – 5. Aletta o risvolto anteriore 6. Titolo del libro – 7. Autore del libro – 8. Marca dell'editore 9.
Si-nossi – 10. Recensione – 11. Nota biobibliografica sull'autore 12. Didascalia – 13. Prezzo – 14. Codice Isbn.
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suo autore. In molti casi è grazie alla quarta di copertina e alla lettura degli elementi
qui presenti che una persona decide di acquistare il testo.
Un buon libro deve prendere in considerazione tutti gli elementi citati sopra,
non può concentrarsi su di uno solo.
È fondamentale che la copertina rispecchi il contenuto del libro e sia legata a
ciò che l'autore vuole trasmettere attraverso l’opera. Un errore da questo punto di vista ‒ per per esempio la scelta di un’immagine sbagliata, non inerente ai temi principali o minoritaria rispetto a questi ‒ coincide con la rovina del progetto o diventa un
handicap difficilmente risolvibile, visto che nessuno giudicherà positivamente un libro
con una copertina concepita male.
Di seguito forniamo alcune indicazioni di base circa la realizzazione di una copertina, i passi che giudichiamo essere fondamentali per non sbagliare:
(1) A meno che la cosa non sia stata concordata in precedenza e in termini differenti, l'autore ha sempre l'ultima parola sulla resa grafica della copertina. Di conseguenza è bene rimanere sempre a contatto con lo scrittore e discutere assieme di tutto il processo di creazione, anche del più piccolo elemento.
(2) Qualora ci si trovi di fronte a un'opera complessa, caratterizzata da molteplici concetti differenti, diventa necessario decidere a quale elemento dare maggior importanza; di conseguenza, parlare con l'autore diventa fondamentale per comprendere il più possibile dell'opera.
(3) Non escludete nessuna possibilità e nessuna idea … almeno fino a che non
troverete quella migliore per la copertina!.
(4) Se siete in crisi ‒ e credeteci, vi capiterà di esserlo ‒ perchè avete dei dubbi
e non riuscite a capire quale sia l'idea più giusta, preferire una grafica semplice è senza dubbio la scelta che comporta meno rischi. Una copertina particolarmente complessa e ricca di elementi può rivelarsi infatti più difficile da gestire e rappresenta un
grosso pericolo per la buona riuscita dell'editing; il risultato finale potrebbe facilmente consistere in un insieme disorganico e poco elegante, avente poche possibilità di
essere apprezzato.
(5) Quando si sta lavorando all'editing di una copertina è fondamentale tenere
in considerazione la possibilità che questa venga inserita nella pagina di un sito Internet – per la vendita on-line o per una recensione – oppure che venga pubblicata su
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un giornale o su una rivista. Una serie di situazioni in cui sarà senza dubbio necessario
modificare le dimensioni iniziali dell’immagine. Di conseguenza dovete essere sicuri
che ogni singolo elemento non perda in termini di definizione e che la copertina rimanga chiaramente comprensibile. Il consiglio in questo caso è di fare delle prove2 ad
hoc, cambiando il formato della prima bozza per testare varie possibilità.
b) grafica interna
La grafica interna di un testo dipende da molteplici elementi: caratteri di stampa,
margini, interlinea, inserimento di immagini fotografiche e di illustrazioni, refusi di diverso genere, spazi bianchi non necessari, numeri di pagina, ecc.
Attualmente non è facile vendere un libro, indipendentemente dalla qualità
dell'editing. Nel caso che, oltre ad avere uno scarso valore in termini di qualità letteraria, il testo presenti anche errori interni – refusi o utilizzo erroneo della punteggiatura – o sia difficile da leggere può ricevere tutta una serie di critiche negative, con
la conseguenza di ammazzare, in senso figurato, il libro.
Ogni editor che si rispetti deve quindi prestare moltissima attenzione a tutti gli
elementi elencati sopra e a molti altri ancora.
Quali sono i concetti base da tenera bene a mente? Cosa bisogna fare e cosa
non va assolutamente fatto?:
(1) Su Internet sono disponibili moltissime tipologie differenti di caratteri o di
font, scaricabili gratuitamente e utilizzabili senza difficoltà. I generi scelti con più
frequenza, di norma già presenti in tutti i programmi dedicati all’editing grafico quindi
tranquillamente selezionabili, sono senza dubbio il Times new roman, il Calibri – che
stiamo utilizzando per questo testo –, l'Arial, il Bodoni e quelli appartenenti alla
famiglia Serif.
(2) In ogni libro – come viene già fatto di norma nei blog, anche se ovviamente
i due ambiti presentano molteplici divergenze – possono essere utilizzati degli stili
particolari come il grassetto o il corsivo, per sottolineare maggiormente il significato o
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Di norma è consigliabile realizzare la copertina in formato PNG (Portable Network Graphics). Rispetto
ad altre tipologie di file quali il GIF (Graphics Interchange Format) o il JPEG (Joint Photographic Experts Group),
il PNG garantisce una maggior qualità complessiva dell’immagine e diverse caratteristiche quali la trasparenza
dello sfondo.
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l'importanza di una porzione più o meno consistente di testo. Per esempio può essere
utilizzato lo stile corsivo per sottintendere che una porzione di testo corrisponde al
pensiero di un personaggio.
(3) Un'interlinea troppo stretta può ridurre la leggibilità del libro, sia in formato cartaceo sia in versione e-book. Oltre che da specifiche necessità dei futuri lettori,
la scelta dipende anche da altri fattori quali il genere del testo che si va a editare e il
formato grafico dato al libro; un edizione tascabile – da impostare in maniera tale da
garantire un risparmio economico – sarà caratterizzata per esempio da un'interlinea
più piccola, necessaria per aumentare il numero di righe presenti in ogni singola pagina, mentre un libro per bambini di norma presentarà un'interlinea doppia o con un
valore ancora più grande, di modo che il bambino/a sia facilitato nella lettura.
(4) Ogni eventuale modifica o innovazione deve necessariamente avere il benestare dell'autore. È quindi importante rimanere sempre in contatto e mostrargli
tutti i cambiamenti che si ritiene debbano essere eseguitiritenete opportuno fare.
(5) L’editing del libro ‒ e la correzione di bozze prima ancora ‒ richiedono il
tempo necessario. Non pensate di poterlo fare di fretta, credere di correggere in poco
tempo la prima bozza è il peggior errore che si possa fare. È importante non correre e
compiere ogni passo con calma e precisione.
Per contro è altrettanto fondamentale impostare il lavoro in tappe temporali precise,
da rispettare con cura. Così come non dovete finire di fretta la revisione, non è
possibile nemmeno prorogare l’editing all’infinito.
c) contenuto del testo
La revisione del manoscritto è il primo passo in qualsiasi processo di editing
testuale, non vi è alcun dubbio al riguardo. Qualsiasi discorso fatto fino ad ora diventa
inutile se il testo del libro, il contenuto scritto dall'autore non è curato a fondo.
Per quanto tempo debba essere portata avanti la revisione del manoscritto,
quanti cambiamenti siano più o meno necessario da realizzare dipende da molteplici
fattori: l'autore, la qualità del testo scritto, il target di pubblico a cui è rivolta, ecc. Di
seguito riportiamo quelli che riteniamo essere i fattori meritevoli di maggiore considerazione per quanto riguarda la correzione della bozza e l'editing grafico:
(1) Questo è l'ambito in cui l'autore ha senza dubbio la maggior influenza, già
di per sé rilevante in quasi tutti gli aspetti di un processo editoriale.
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Sicuramente non sarà subito d'accordo con tutte le modifiche che si decideranno di
apportare, si rifiuterà di toccare molte pagine e deciderà anzi di inserire molteplici
cambiamenti in parti che in realtà non ne richiederebbero. È qui che si vede la capacità di un editor, nel riuscire a far capire cosa funziona e cosa no nel manoscritto,
quali sezioni possono essere conservate intatte e quali devono per forza di cose essere cambiate o cancellate.
(2) Per correggere in maniera adeguata la bozza del manoscritto, come abbiamo detto poco sopra, dovete prendervi il tempo necessario. Una prima lettura del testo, soprattutto se eseguita in poco tempo, non può mai essere sufficiente per eliminare tutti gli errori, valutare quali sezioni non richiedono modifiche e quali devono essere revisionate.
(3) Alcune modifiche andranno senza dubbio studiate e valutate assieme all'
autore prima di venire confermate. È quindi consigliato, prima ancora di iniziare il lavoro, discuterne e decidere entro quali termini il correttore potrà lavorare senza dover necessariamente dare conto allo scrittore per quanto realizzato – così facendo si
ridurranno le tempistiche complessive di lavoro – e in quali casi sarà necessario aspettare l'autorizzazione dell'autore per procedere
(4) In alcuni casi vi potrà capitare di lavorare con uno scrittore che voglia effettuare una serie infinita di modifiche; alcuni autori sono così scrupolosi da voler modificare più volte lo stesso paragrafo, se non addirittura la stessa riga. Un buon correttore deve essere capace, all'occorrenza, di far capire che non è possibile continuare a
realizzare cambiamenti fino all'infinito. Anche se chiunque vorrebbe raggiungere la
perfezione, considerate che non la si raggiungerà mai.
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Capitolo 1: una cattiva promozione rende difficoltosa la vendita di qualsiasi libro
In ogni situazione, quando si vuole parlare di un argomento e si è intenzionati ad
analizzarne un aspetto particolare, è fondamentale partire da una premessa generale
riguardante il suddetto argomento.
Essendo questo libro incentrato su una branca specifica del marketing editoriale,
diviene di conseguenza necessario fare una breve introduzione circa l'importanza in
generale di un'ottima promozione, indipendentemente dalla tipologia di testo al centro del processo creativo.
Anche se si ha tra le mani un capolavoro scritto perfettamente e con una trama
avvincente – situazione che si presenta tra l'altro raramente – oppure si è realizzato
un manuale semplice, completo e dotato di tutti gli approfondimenti necessari,
rimane fondamentale impostare una promozione nella maniera giusta e capire in che
maniera favorire la distribuzione del testo.
Indipendentemente dal genere di appartenenza, anche se quanto diciamo vale
forse più per opere di intrattenimento quali romanzi, storie per bambini, libri di cucina
o saggi di storia, la pubblicazione di un libro è legata in ogni circostanza a una serie di
eventi ben precisi: l'annuncio del rilascio sul mercato editoriale su canali differenti –
Internet, quotidiani e giornali online, riviste specializzate, tramite spot televisivi o alla
radio – e l'organizzazione di eventi durante i quali poter incontrare l'autore, la realizzazione di interviste o la diffusione di estratti dell'opera in forma gratuita. Tutte procedure diverse legate dall'obiettivo comune di lanciare un'opera sul mercato editoriale.
Ogni libro è senza dubbio diverso dagli altri, così come la via migliore per promuoverlo con successo. È fondamentale tenere in mente che delle scelte adatte a favorire la diffusione di un libro possono non esserlo in tutti i vari casi disponibili. Tuttavia esistono delle procedure opportune per qualsiasi situazione, indipendentemente
dal testo, dalla fascia di pubblico che si vuole conquistare o dai tantissimi fattori specifici legati ai vari contesti:
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(1) Presentare l'opera nelle sue caratteristiche principali. A meno di non chiamarsi King, Mazzantini, Ammanniti, Lucarelli o Cooper – per citare solo alcuni degli
autori più venduti attualmente nel panorama librario mondiale – è impensabile che
basti pubblicare il proprio libro per riuscire a scalare le vette delle classifiche. Nessuno
compra niente a scatola chiusa, soprattutto di questi tempi.
È fondamentale quindi mostrare di cosa parla il libro e indicare a grandi linee sia le
tematiche sia i contenuti più importanti. Ad esempio possono essere scritte recensioni da pubblicare su blog letterari o su riviste specializzate, è possibile ricorrere a dei
book trailer – video di presentazione dell'opera – oppure rendere disponibile in
forma gratuita il sommario del libro, soprattutto nel caso di testi tecnici.
(2) Iniziare la promozione prima della pubblicazione. Far partire la promozione
del testo prima del suo rilascio ufficiale sul mercato non è una scelta sbagliata, come
si può essere portati a pensare. Preparare il terreno e i papabili lettori è anzi molto
utile sotto diversi punti di vista; è possibile infatti capire come migliorare la propria
creatura, per esempio osservando i commenti alle porzioni di testo diffuse
gratuitamente su blog e social network.
Come è possibile stuzzicare la curiosità dei propri fan? Anche in questo caso i book
trailer accorrono in aiuto, in maniera molto vicina a ciò che i trailer normali fanno per
i film. Un'altra via utile consiste, ancora una volta, nel fornire stralci gratuiti del proprio romanzo.
(3) Far sapere dove è possibile reperire il libro – librerie, siti Internet, negozi,
ecc. – rappresenta un passo ovvio e necessario in qualsiasi situazione.
Esistono diversi modi per poter agevolmente indicare dove è possibile reperire l’opera,
per esempio segnalare tutti gli eventi in cui sarà presentata assieme all’autore. Un
altro metodo molto utile è quello di utilizzare un link ‒ inserito nel proprio blog, nella
fan page dell’autore o del libro, in profili social di persone amiche che vogliono
pubblicizzare il testo ‒ che rinvii a una sito esterno: la pagina web delle librerie dove è
possibile acquistare l’opera oppure, qualora si decida di renderla disponibile anche in
formato e-book, le piattaforme di acquisto on-line.
(4) Organizzare degli incontri con l'autore, per presentare l'opera pubblicata e
creare un contatto diretto con i lettori. Siamo nel ventunesimo secolo, grazie ai social
network e a Internet è possibile contattare e raggiungere chiunque nel mondo, basta
volerlo.
In alcuni casi tuttavia il contatto diretto tra persone rimane un elemento fondamen-
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tale, capace di fare la differenza. Permette di avvicinare l'autore ai suoi fan e a chiunque vuole leggere il libro, di creare un maggior contatto; si tratta senza dubbio di un
fattore utile anche in termini di personal branding dello scrittore.
a) il “personal branding”
Il “personal branding” può essere riconosciuta nella reputazione goduta da un libero professionista, in vari ambiti web e social, e in tutte le varie politiche di promozione della medesima. Curare l'immagine di cui si gode presso i propri fan ha una importanza notevole anche per uno scrittore.
Nonostante l’esistenza di differenti metodi per promuovere una reputazione online, due sono gli elementi principali da tenere sempre in considerazione: l’obiettività
e l'interesse. Ogni campagna di brand promotion deve essere improntata alla massima veridicità circa il proprio curriculum professionale e necessita di un lavoro continuo e attento, ai fini di catturare o mantenere l’interesse delle persone verso il vostro profilo.
Avere cura di un personal branding implica la necessità di elaborare una strategia mirata, che analizzi ogni singolo aspetto del proprio brand con il fine di potenziarlo.
Esistono molteplici principi base che tutti possono seguire, di cui discuteremo
nelle pagine che seguono3.
Ogni processo di cura del personal branding si basa sostanzialmente su tre punti
principali: studio della figura professionale, dei punti di forza e di quelli su cui dover
lavorare più a fondo; presentazione del profilo personale, conservazione dell'impressione positiva suscitata nei follower.
Lo studio dello status lavorativo, l'analisi preliminare di se stessi è il primo punto
in qualsiasi processoo che vuole costruire un brand personale.
A questo punto del percorso l'obiettivo primario da raggiungere è la comprensione dei propri obiettivi e dei risultati che si vogliono ottenere; analizzato questo
aspetto si potrà quindi stabilire in maniera più concreta lo stile di comunicazione
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Ovviamente bisogna tenere a mente che, in parallelo a regole generali, esistono tutta una serie di
differenze che, da sole, rendono ogni personal brand una realtà a sé stante, con caratteristiche proprie e conseguentemente tale da richiedere un’analisi e soluzioni altrettanto specifiche.
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migliore per condurre al meglio la personal branding promotion.
È fondamentale analizzare ‒ oltre ai fattori più deboli, meritevoli di maggiori
attenzioni e di un lavoro più profondo ‒ tutta una serie di elementi importanti per
comprendere in che modo presentare il proprio profilo professionale:
(1) Competenze personali: studi effettuati, corsi di specializzazione effettuati,
capacità linguistiche, competenze legate alle ultime tecnologie e ai social media, ecc.
(2) Interessi personali.
(3) Relazioni personali e professionali.
(4) Reputazione sul web. In alcuni casi si può partire con un qualcosa in più,
ovvero una reputazione già costruita per i motivi più differenti. Nel caso ci si trovi in
questa situazione è fondamentale studiarla nei minimi particolari, capire come utilizzarla ed eventualmente modificarla in meglio.
Il secondo passo è rappresentato dalla presentazione e dal lancio del personal
brand.
Il nome, il logo personale e la propria storia lavorativa sono i tre punti principali
su cui fondare il personal brand. Il primo e il secondo elemento sono ovviamente legati assieme, si può dire che siano la stessa cosa. Tuttavia l’importanza principale risiede nel logo, il quale da solo rappresenta ai vari utenti social e non il brand a cui lavorerete. Il terzo concetto, corrispondente alle varie tappe della carriera lavorativa,
ricopre un’importanza vitale soprattutto in chiave marketing e si basa in larga parte
sulla ricerca preliminare di cui abbiamo brevemente discusso in precedenza.
Il lancio o la presentazione del “marchio” ‒ anche se il termine marchio può
suonare insolito o scorretto, visto che si parla di esseri umani e non di oggetti, vi
ricorreremo in diversi punti della trattazione ‒ comporta o segue la creazione di quella che possiamo definire una realtà social online, a sua volta legata alla realizzazione
di contributi ad hoc da diffondere in maniera capillare e ragionata, secondo un piano
preciso. I consigli principali da questo punto di vista sono:
(1) La realizzazione di un personal blog. Esistono varie piattaforme adatte a
questo scopo, la principale ‒ in termini di potenzialità offerte e di scelte grafiche ‒ è
senza dubbio Wordpress; questo portale fornisce infatti una larga serie di template
modificabili e diversi servizi fra cui è disponibile la registrazione di un dominio perso-
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nale, la consultazione di statistiche giornaliere ‒ riguardanti le visite del blog e le
visualizzazioni dei singoli post ‒ la condivisione automatica sui vari social network e il
controllo dei commenti.
Scrivere testi inerenti il proprio ambito professionale e diffonderli tramite un
blog permette di far conoscere in maniera più approfondita i propri servizi ed è possibile migliorare la propria reputazione online mostrando le conoscenze di cui si è in
possesso, diventando un’autorità in materia. Quest’ultimo rappresenta un risulto
difficile da raggiungere, è necessario un lavoro continuo soprattutto per mantenere la
fama raggiunta.
(2) La presenza sui vari social network e sui principali social media: Facebook,
Twitter, Google Plus, Linkedin, YouTube, Slideshare. Quando si parla di presenza si
intende
– e si spera di non rivelare niente di eccezionale – la creazione di un profilo
o di un canale personale, nel caso specifico di YouTube.
Il terzo passo principale è la cura del personal branding creato e il mantenimento dell’immagine acquisita.
Ccreare un brand è inutile se non lo si porta avanti con successo e se non ci si
preoccupa di conservare uno status impeccabile o quanto meno dignitoso; una
mancanza da questo punto di vista può non solo far perdere quanto realizzato ma
addirittura condurre a una situazione del tutto negativa, peg-giore di quella
precedente alla creazione del brand.
Come è possibile mantenere la fama acquisita sul web e nel mondo social?
Diciamo subito che non è una cosa facile; è sufficiente infatti anche un piccolissimo, insignificante errore per rovinare tutto il lavoro fatto in precedenza. In ottica di
preservare il personal brand, gli elementi citati sopra ‒ il personal blog, i social
network e i social media ‒ ricoprono un ruolo di primo piano.
Entriamo più nello specifico e analizziamo assieme i metodi principali per mantenere l’attenzione del mondo social e del web in generale sul proprio brand:
(1) Pubblicazione di post secondo un regolare piano editoriale. L’apertura di
un blog non è sufficiente di per sé per potenziare il brand, è fondamentale infatti
curare la propria creatura con la pubblicazione di testi in maniera regolare, un passo
necessario aumentare la visibilità del blog. A tal proposito è consigliabile la stesura di
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un piano editoriale: organizzare la redazione dei vari post, scegliere gli argomenti e i
giorni di pubblicazione.
(2) Condividere ‒ sfruttando i vari canali social a disposizione ‒ link ad articoli,
blog, video attinenti alla sfera d’interessi della community di cui si fa parte e alla
propria sfera professionale.
(3) Partecipazione attiva ai vari gruppi e alle community presenti sui social
network. In quest’ottica, Linkedin e Facebook sono le piattaforme da prediligere rispetto ad altre quali Twitter o Google Plus, anche se quest’ultime non devono essere
comunque ignorate. Sostanzialmente stiamo parlando di partecipare attivamente a
conversazioni portate avanti da gruppi ‒ aperti o chiusi ‒ e da community social,
riguardanti argomenti legati alla proprio sfera di interessi o attinenti al mondo
lavorativo.
(4) Controllo dei commenti fatti al personal brand. Per capire come si evolve il
personal brand, in che modo portare avanti e correggere eventuali errori è importante monitorare i commenti fatti dai propri followers sui social network, sul personal
blog e sugli altri social media a cui si ricorre. Un altro consiglio importante da questo
punto di vista è utilizzare Google, visualizzando i risultati legati alla ricerca del proprio
nome.
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