Il Resto del Carlino «No a discriminazioni tra le cooperative
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Il Resto del Carlino «No a discriminazioni tra le cooperative
15 ottobre 2016 Il Resto del Carlino «No a discriminazioni tra le cooperative» «IL TEMA è così delicato da poter giustificare a priori ogni preoccupazione, da chiunque espressa. Resta il fatto che nessun trattamento discriminatorio, ma proprio nessuno, si è registrato durante la riunione della IV Commissione consiliare, che io presiedo, svoltasi per discutere del servizio di autoambulanza del 118. A tale riunione hanno partecipato alcuni esponenti della Pubblica amministrazione comunale (oltre ai componenti della Commissione stessa, il sindaco Tiziano Tagliani e l‟assessora alla sanità Chiara Sapigni) e dell‟amministrazione sanitaria (Dirigente asl Ferrara Mauro Marabini, e la Dirigente Adelina Ricciardelli). Inoltre, trattandosi di una riunione aperta al pubblico, vi hanno assistito tanto gli esponenti sindacali quanto i rappresentanti/membri di talune associazioni di volontariato (Assistenza Pubblica Estense, Pubblica Assistenza Portmaggiore, Comacchio Soccorso). Non si comprende allora a cosa alludano le associazioni di volontariato sostenendo che è loro «diritto ricevere i medesimo trattamento riservato al mondo delle cooperative», lamentando così una disparità di trattamento. Il vero è al contrario che stante il carattere consultivo dell‟incontro, nessun soggetto estraneo alla Pubblica Amministrazione è intervenuto nella discussione. Chi voleva (fosse membro di una cooperativa o dell‟associazione, nulla cambia) ha potuto assistervi – essendo, va ribadito, un incontro aperto al pubblico – senza che sia stata svolta alcuna audizione di privati o rappresentanti di categoria. Dove starebbe allora la discriminazione o il favoritismo per la Cidas?».* presidente commissione consiliare sanità - Ferrara. Medicina di gruppo estense inaugura i nuovi ambulatori IL CARTELLO indica che al pianterreno sono collocati l‟ambulatorio infermieristico e il punto prelievi, al primo piano l‟ambulatorio cardiologico e al secondo piano la Medicina di gruppo Estense. Taglio del nastro, ieri, per la struttura in via Naviglio. A partecipare all‟inaugurazione degli ambulatori della Medicina di gruppo Estense, anche il sindaco Tagliani e il direttore generale dell‟Ausl Vagnini. «Noi – ha illustrato il medico Claudio Casaroli – siamo in Medicina di gruppo dal 2007 e ci siamo trasferiti in questa nuova sede. Siamo sette medici e assistiamo circa 9.500 pazienti. Garantiamo una presenza, coordinata, di circa dieci ore e mezza giornaliere. Nell‟arco di un anno, oltre al Cup che conta circa 28mila prenotazioni, forniamo anche 5.500 prelievi. Attualmente sono oltre cinquemila all‟anno le visite in Cardiologia. I pazienti diabetici sono circa trecentocinquanta. Ci auguriamo di potere ampliare la nostra attività, per esempio con un servizio di ecografie». I locali rientrano nel fabbricato, sede della farmacia comunale 6, di proprietà dell‟Azienda Afm. «Io vedo nel medico di Medicina di gruppo una figura di riferimento – ha evidenziatoVagnini – e credo nel ruolo delle farmacie, che sono i presidi più diffusi». Nella struttura, oltre ai medici, lavorano anche quattro impiegate e un‟infermiera. «Bus navetta per Cona, cosa c'è dietro questo regalo?» CONTINUA ad essere tenuta sotto controllo la situazione dell‟Ospedale di Cento per i timori espressi da molti su un sensibile futuro ridimensionamento dei servizi. Un attento Diego Contri, infatti, ha colto una notizia uscita in un incontro pubblico fuori dal territorio centese. E ha posto un‟interrogazione al sindaco Toselli per capire meglio il disegno complessivo. «Si è appreso che il Sindaco Toselli ha „regalato‟ un collegamento tramite navetta, in collaborazione con Tper, tra Cento e l‟ospedale di Cona – è l‟intervento preoccupato del consigliere d‟opposizione – chiedo dunque all‟amministrazione se questo progetto è il preludio di una chiusura di alcuni reparti del nostro ospedale o di alcuni sue funzioni visto che si dice «dovrà facilitare chi dovrà svolgere visite o esami». Questo „regalo‟ quanto sarà a carico del Comune di Cento? È stata condotta un‟indagine per sapere quante persone abitualmente usufruiscono di questo servizio, se pur con tempi decisamente più lunghi? Domando se inoltre, si sia fatta una verifica, assieme alle associazioni di volontariato già presenti sul nostro territorio, se si fosse potuta studiare una formula, forse meno onerosa, collaborando con loro. E poi basta slogan: l‟annunciata chirurgia pediatrica non è altro che un ambulatorio aperto 3 ore ogni 15 giorni. Il presidio pediatrico al pronto soccorso ancora non si vede». Infermieri, punto di riferimento per i pazienti SI CHIAMA „Primary Nursing‟ ed è un nuovo modello di assistenza sanitaria che, applicato inizialmente in fase sperimentale all‟ospedale „Mazzolani-Vandini‟ di Argenta, partirà lunedì prossimo. Questo innovativo servizio prevede in sostanza la presa in carico del paziente da parte di un singolo infermiere che funge così da punto di riferimento, coordinatore, pianificatore, detentore delle comunicazioni e delle informazioni. Ma anche garante nell‟erogazione e gestione delle terapie (di qualità ed anche personalizzate) nei diversi percorsi di diagnosi e cura. NON SOLO, l‟infermiere „dedicato‟ è anche in grado di identificare il deficit di salute del paziente, le possibili soluzioni e le necessarie prestazioni. La nuova figura professionale diventerà di fatto responsabile, in forma diretta ed indiretta, di tutti i percorsi clinici e sanitari del malato. Dall‟accesso alle dismissioni: 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e per tutta la durata delle degenze. Il tutto, come si legge in una nota stampa dell‟Ausl di Ferrara «nell‟ambito di un‟ampia riorganizzazione delle aree ospedaliere provinciali». Per l‟avvio di questo progetto la direzione tecnica e infermieristica ospedaliera si avvale di una serie di iniziative di benchmarking (confronto con un gruppo di concorrenti del settore) a livello nazionale, quindi di formazione, approfondimento ed addestramento sul campo, intraprese nel corso di quest‟anno. Come all‟ospedale di Argenta appunto, dove sono state poste le basi per sperimentare il „Primary Nursing‟, caratterizzando così la struttura come un vero e proprio «laboratorio aziendale di innovazione organizzativa». BASTA insomma lavorare come si faceva cinquant‟anni anni fa. «Le esigenze dell‟utenza e dei cittadini – continua l‟Azienda sanitaria locale di Ferrara – i ruoli e le competenze dei professionisti sono decisamente cambiate. Va ricordato che il contesto sanitario è in continua evoluzione e nei reparti dei nostri ospedali, le attività assistenziali sono ancora vincolate ai compiti e alle funzioni. Questa situazione, diffusa in tutte le corsie italiane non solo nelle nostre, non contribuisce al riconoscimento, da parte dei pazienti e dei loro famigliari, dell‟infermiere quale professionista autonomo e responsabile, in grado di prendersi cura con continuità della persona e di pianificare il processo assistenziale ed educativo, non solo locale ma anche territoriale, conseguente alla situazione clinica accertata». La Nuova Ferrara «Renzi sblocca i concorsi? Qui servono 300 persone» Basteranno 10mila assunzioni per concorso a livello nazionale a sanare la “fame di lavoratori” di due comparti della pubblica amministrazione da anni in dieta anoressica? A Ferrara e provincia, «solo per tornare a respirare», conteggiano i sindacati, servirebbero oltre 300 assunzioni per preservare continuità e buon funzionamento di servizi che, se si parla di sanità e forze dell‟ordine, dovrebbero garantire beni fondamentali come salute e sicurezza. Qualcosa comunque si sta già muovendo e la conferma arriva dalle ultime mosse della Regione. Un accordo con i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell‟Emilia Romagna siglato il mese scorso preannuncia infatti stabilizzazioni e contratti a tempo indeterminato per oltre mille operatori della sanità, una quota che comprende anche la proroga dell‟incarico agli specialisti che da un paio d‟anni sono stati reclutati per ridurre le liste d‟attesa. «Una buona notizia - commenta Natale Vitali, segretario locale della Funzione Pubblica Cgil - nella quale oggi confidiamo più che nell‟annuncio arrivato da Roma sulle diecimila assunzioni che se ci saranno, e se saranno sparse a pioggia, equivarrano a poco più di un operatore per comune. Se si fa sul serio, solo per la nostra provincia parliamo di centinaia di operatori da immettere in organico». L‟annoso blocco del turn over che ha fatto entrare personale col contagocce negli ambulatori e negli ospedali (1 rimpiazzo ogni 4-5 pensionamenti) ha sguarnito la forza lavoro del comparto sanitario. Nel giro di pochi anni la provincia ha perso circa 400 operatori del settore, nel 2016 però l‟emorragia sarà quasi tamponata. L‟azienda ospedaliera ha annunciato la sostituzione del 100% del personale in uscita e l‟Asl coprirà il 75-80%. «Ma per ricostituire un parco dipendenti in grado di ridare fiato ai lavoratori e rispettare le nuove disposizioni sui turni (la legge 161) serviranno più o meno 300 unità in più tra medici, infermieri e personale ausiliario: il 60% circa riservato al Sant‟Anna e il resto nei presidi dell‟Asl - calcola Vitali - La Regione si è impegnata a procedere in tempi brevi alle nuove assunzioni e a Ferrara speriamo di poter contare almeno su un centinaio di nuovi ingressi sui mille promessi. Renzi ha messo sul piatto numeri che sembrano importanti, ma solo apparentemente. E comunque si continua a parlare di una riduzione del fondo sanitario nazionale, quindi finché non tocchiamo con mano non ci fidiamo». Anche i medici hanno drizzato le orecchie in questi giorni, ma per loro l‟annuncio del premier è stato molto più sfumato e presentato con un «forse». Tra i mille operatori della sanità che la Regione ha promesso in assumere in regione la quota dei camici bianchi dovrebbe essere pari a qualche decina di unità, fino a un centinaio. Al Sant‟Anna, nel 2016, dovrebbero essere reintegrati una ventina di pensionamenti solo per rispettare il turn over. «Ma per ridurre le 75mila ore di straordinario annuale a carico dei medici – puntualizza il consigliere nazionale Anaao, Pierluigi Api – e per recepire le disposizioni sull‟orario di lavoro servirebbero 30-35 professionisti in più in servizio». Il direttore generale, Tiziano Carradori, ha dichiarato che con alcuni risparmi già messi in cantiere potrebbe entrare in organico, oltre al turn over, un numero ancora imprecisato di camici bianchi, un‟altra quota potrebbe arrivare dal piano regionale. L‟eventuale integrazione nazionale consentirebbe quindi per la prima volta, dopo anni di vertenze sindacali, un recupero sostanziale di risorse. «Un momento, però – mette le mani avanti Api – per ora siamo agli annunci, servirà ancora un po‟ di tempo per capire quanto queste misure incideranno davvero sul sistema locale». Ancora più cauto, al limite della diffidenza, il giudizio di Luca Caprini, segretario provinciale del Sap (polizia). «Quando il ministero bandirà davvero i concorsi allora daremo un valore diverso alle parole del premier – commenta Caprini – Ad oggi per mettere la questura in grado di svolgere il suo compito servirebbero almeno una quindicina di agenti, cinque da destinare alla polstrada e una decina alle volanti. Personale giovane in grado di svolgere i turni pesanti, distribuiti sulle 24 ore, che oggi vengono assegnati a operatori che hanno superato i 50-55 anni. Come si fa a garantire la sicurezza con agenti, in qualche caso a pochi anni dalla pensione, che vanno in giro di notte sulle volanti?». Via ai lavori per il trasloco del S. Giorgio Via ai lavori per l‟insediamento al Sant‟Anna del centro di riabilitazione San Giorgio. Il cantiere è già stato predisposto e dal prossimo 20 ottobre a fine novembre - informa l‟azienda ospedaliera - per consentire i lavori di adeguamento nei locali che ospiteranno le palestre dei nuovi reparti di riabilitazione, sarà necessario chiudere 24 posti auto (senza intaccare il numero di posti per le persone disabili) nel parcheggio coperto P7. Il Sant‟Anna si scusa per il disagio. I lavori dovrebbero essere ultimati entro il maggio dell‟anno prossimo e prevedono il trasloco della struttura diretta dal prof. Nino Basaglia a Cona entro il 2017, nell‟area che avrebbe dovuto essere occupata dal supermercato (mai aperto) e da un altro spazio rimasto vuoto a piano terra, e in una parte del primo piano. Al via a Quacchio la nuova Medicina di gruppo “Estense” I locali della “Medicina di gruppo Estense” sono ubicati, a Quacchio, al primo piano del fabbricato già sede della farmacia comunale di proprietà dell‟Afm. Ieri alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche il sindaco Tiziano Tagliani e il direttore generale dell'azienda Asl, Claudio Vagnini. L'attività del Cup, altro servizio presente, consentirà di velocizzare le operazioni, in questo modo la struttura di via Naviglio si propone come centro sanitario polivalente. L'attività ambulatoriale viene svolta prevalentemente su appuntamento, oppure a libero accesso prevedendo la presenza di medici coordinata per non meno di 10 ore al giorno programmate sia al mattino che al pomeriggio. Si avvale di almeno quattro unità lavorative con funzioni amministrative e personale infermieristico; un punto prelievi, solo per i pazienti della Medicina di Gruppo; un ambulatorio cardiologico con specialista, anche questo solo per i pazienti della Medicina di Gruppo (MdG) e uno per le vaccinazioni influenzali. Tra gli obiettivi futuri saranno in programma l'attivazione di altre prestazioni, anche per i pazienti non in carico ai medici della MdG, come vaccinazioni antipneumococco, gestione di patologie croniche, prestazioni specialistiche quali attività di nutrizionista e di diagnosi come ecografia e spirometria. Visibile la soddisfazione del direttore generale Vagnini che ha parlato dell"importanza della medicina di gruppo come «evoluzione del sistema della medicina generale per dare forza al servizio sanitario nazionale». Per Tagliani è indispensabile utilizzare la figura del medico di medicina generale, come nel caso della nuova struttura di via Naviglio, per migliorare la qualità di un servizio sanitario offerto ai cittadini in un'ottica di risparmio delle risorse ma anche di mantenimento della qualità. Nuovo progetto: un infermiere per ogni paziente Martedì verrà avviata una nuova iniziativa che porterà, a Cento e ad Argenta, l'attività ambulatoriale di chirurgia pediatrica, prima centralizzata unicamente all'ospedale Sant'Anna di Cona. L'iniziativa che porta all'apertura del nuovo servizio è nata dalla collaborazione tra l'Asl di Ferrara e l'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara. L'attività ambulatoriale si svolgerà all‟ospedale Santissima Annunziata di Cento il martedì dalle 14.20 alle 17 e al “Mazzolani-Vandini” di Argenta il martedì dalle 10.20 alle 13. La chirurgia pediatrica è una branca specialistica della medicina che si occupa degli interventi chirurgici in soggetti in età pediatrica.ARGENTA Un paziente, un infermiere: tutto per migliorare i servizi offerti a chi ha bisogno di cure. Lunedì (17 ottobre) all'interno dell‟ospedale Mazzolani Vandini di Argenta, partirà la fase di sperimentazione del modello denominato Primary Nursing che prevede la presa in carico del paziente da parte di un singolo infermiere, il quale diventa di fatto operativamente responsabile del percorso assistenziale dell'ammalato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutta la durata della degenza. L'applicazione del Primary Nursing è basata sulla teoria dell'infermiere di riferimento e si inserisce nella più ampia riorganizzazione delle aree ospedaliere secondo il modello per intensità di cura e complessità dell'assistenza. Il modello declina il tema dei nuovi ruoli professionali in particolare definendo la funzione dell'infermiere di riferimento. La direzione infermieristica e tecnica ospedaliera ha intrapreso, nel 2016, un percorso, prima di approfondimento culturale a livello nazionale, e poi di formazione e addestramento sul campo, rivolto agli operatori di tutte le degenze aziendali e finalizzato all'implementazione del modello professionalizzante, lo stesso Primary Nursing. Nel corso del 2016 presso le strutture Medica e Chirurgica dell'ospedale di Argenta, sono state poste le basi organizzative per poter sperimentare il modello Primary Nursing, caratterizzando così la struttura di Argenta quale un vero e proprio laboratorio aziendale di innovazione organizzativa. Per rispondere a questa esigenza dei professionisti e alla necessità di garantire cure di qualità ai pazienti, nasce l'esperienza dell'implementazione del primary nursing, un modello per l'erogazione dell'assistenza infermieristica basata sulla relazione paziente-infermiere e sugli importanti elementi della comunicazione e della continuità, essenziali per una pratica sicura; promuove il ruolo naturale dell'infermiere quale coordinatore dell'assistenza. L’assessore regionale: basta polemiche sulle nursery GORO Un invito a porre fine alle polemiche e ad avviare un percorso condiviso, nell‟interesse di tutti i produttori, per una gestione unitaria delle Aree di tutela biologica di Goro e Comacchio, le cosiddette nursery, le zone vocate all‟insediamento del novellame di vongole veraci da redistribuire poi negli allevamenti del ferrarese. È quello che arriva dall‟assessore regionale all‟Agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli. «Il nostro obiettivo è contrastare l‟abusivismo, salvaguardare l‟economia della zona e garantire l‟approvvigionamento a tutte le imprese che ne hanno titolo. Da tempo stiamo lavorando insieme alle amministrazioni locali, alle Capitanerie, alle associazioni di categoria per migliorare la gestione dell‟area e rendere sempre più compartecipi, in un quadro di regole chiare e condivise, le stesse imprese di pesca. Entro l‟anno pubblicheremo un bando per affidare tali zone in concessione a un soggetto collettivo che favorisca l'aggregazione del maggior numero di produttori. Chi avrà la concessione dovrà rispettare precise regole di gestione, anche considerando la valenza ambientale dell‟area e dovrà garantire la possibilità di approvvigionamento di novellame a tutti gli allevamenti, in base a un criterio di proporzionalità che tenga conto dell‟estensione degli allevamenti stessi». «Non partiamo però da zero – sottolinea Caselli - l‟area della Sacca non è una giungla e già oggi, è bene ricordarlo, non c‟è libertà di prelevamento del novellame. Pertanto tutte le operazioni di raccolta non autorizzate operate nelle ultime settimane sono da considerarsi abusive». SANITà/1 Gentilissimo direttore, ci risiamo: mentre i tempi di attesa per le visite sanitarie assumono caratteri biblici, i nostri rappresentanti istituzionali di centro-sinistra ribadiscono che i tempi per l'accesso alle prestazioni si sono accorciati inneggiando ai tristi slogan della " buona sanità, buona salute". Una persona di Vigarano, di cui pubblicamente non faccio il nome, dovrà attendere maggio 2017 per fare una visita neurologica presso l'Ospedale di Cona. È possibile tutto questo? Non ha forse dell'incredibile? Oramai ci troviamo di fronte "all'esilio sanitario"; la salute è un diritto incondizionato di ogni cittadino, non è ammissibile un simile disagio e preoccupazione per i tempi di attesa. Le prestazioni, come definito dalla Legge regionale, devono essere effettuate in tempi più brevi anche senza il carattere di urgenza. Le Istituzioni regionali devono dare risposte non più rinviabili, monitorando costantemente i tempi di attesa delle prestazioni fornite e mettendo in campo, qualora necessario, ulteriori risorse ed energie. Cordiali saluti Marcello Fortini Capogruppo Consiliare "Per Noi Vigarano" SANITà/2 Buon giorno Direttore, il medico specialista Pneumologo ha prescritto a mio figlio un controllo allergologico. Mi sono precipitato dal medico di base per l'impegnativa e ho telefonato al numero verde per richiedere l'appuntamento: 3 aprile 2018 ambulatorio allergologico Cona Nuovo S. Anna! Si, ha capito bene, 2018! La signorina del call center si è quasi scusata comunicandomi che purtroppo Cona è l'unico riferimento per la provincia e le liste sono intasate! Ora, non pretendevo certo di vedermi assegnare l'appuntamento a breve termine ma speravo, visto che mio figlio deve tornare per il controllo penumologico in giugno 2017, potesse effettuare la visita allergologica prescritta dal medico specialistica comunque prima rispetto a quella data. Non le sembra che sia un tempo d'attesa irragionevole? Come faccio a portare l'esito al medico il prossimo giugno? Dovrò "come solito" ricorrere alla vista in libera professione....e sono certo che questa volta troverò posto ... a breve.... Cordialmente Un lettore SANITà/3 Gentile direttore, con la presente desidero ringraziare l’azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara arcispedale Sant’Anna e in particolare il reparto neurologia, con l’area Stroke, ed il personale tutto, per l’alta professionalità, disponibilità sensibilità e amore per il lavoro che ho rilevato durante la degenza di mio marito, colpito da un grave disturbo durante le vacanza di quest’estate . Il reparto rappresenta quanto di meglio in termini di efficacia e questo deve essere considerato un motivo di assoluta distinzione. È bello sapere che in un contesto odierno dove si sottolineano sempre più spesso episodi di malasanità, esistono strutture come l’arcispedale Sant’Anna, che opera a livelli di altissima competenza medica. Da 24 anni trascorro le mie vacanze al Lido delle Nazioni. Dopo l’esperienza vissuta questa estate, mi sento decisamente più sicura sapendo che a 48 km., esiste una struttura ospedaliera come questa. Cordiali saluti Alessandra Postiglione