Anna Martano Grigorov - Associazione Dialogare Incontri
Transcript
Anna Martano Grigorov - Associazione Dialogare Incontri
Premio Dialogare 2005 Narrativa Testo premiato "Gli affetti di Emanuela" Per conoscere meglio Anna Martano Grigorov.... Ci può raccontare il Suo percorso letterario? Purtroppo non ho mai avuto occasione di cimentarmi con la scrittura creativa a livello professionale perché la vita ha scelto per me altre strade, però ho questa passione da quando ho imparato a tenere in mano la penna. In un paio di casi mi sono anche tolta lo sfizio di vedere stampato quello che avevo scritto: A) la mia prima “fatica letteraria” (il tema “Parlo del cane”, scritto in seconda elementare) è stata pubblicata sul giornalino della scuola, B) una sintesi della mia tesi di laurea (L’influsso di Victor Hugo sull’opera di Dostoevskij) 0è apparsa sulla rivista di studi slavi “Realtà sovietica”. Inoltre nel 2003 ho vinto con una mia fiaba “Bruco Brucotto” la medaglia d’argento al concorso indetto dall’ASNI (Associazione Scrittori di Narrativa per l’Infanzia). Tutto qui. Il mio lavoro non lascia molto spazio alla creativita’. Scrivere per una giuria, l’ha condizionata o particolarmente stimolata ? Non pensavo alla giuria mentre scrivevo, pensavo ad Emanuela e a questa esperienza che mi porto dentro da dodici anni. Certo, scrivere sapendo che qualcuno giudicherà i propri scritti è un ottimo esercizio per affinare lo stile e far decantare le emozioni. Che cosa la spinge a scrivere? E’ una necessità, come mangiare o respirare. Scrive abitualmente per sé o si è già confrontata con il pubblico? Scrivo perché mi piace, mi fa sentire felice, libera e sicura di me. Il mio pubblico sono stati i miei maestri, i miei professori, mia madre, gli amici con cui tenevo e tengo una corrispondenza, i miei figli, mio marito. Pensandoci bene, alla tenera età di 45 anni si potrebbe anche pensare di ampliare questo pubblico no? Quale pubblico si immagina (o magari desidera)? Un pubblico che si lasci guidare attraverso le emozioni che io stessa ho provato, che sia disposto a sognare, ridere, piangere ed arrabbiarsi insieme a me. Come ha accolto la notizia della vincita del Premio Dialogare? Con un’esplosione di gioia. E un sussulto di commozione e di gratitudine nei confronti di Emanuela, che ha sempre fatto il tifo per me da viva, ma anche questa volta chi ha messo lo zampino e deve aver sussurrato qualche parolina all’orecchio dei giurati… Dopo il premio, qualche progetto? Vedere pubblicato in italiano il romanzo “Mosca 2042” dello scrittore contemporaneo russo Vladimir Vojnovi_ che ho tradotto integralmente, a tempo perso e per diletto una decina d’anni fa. Dopo avere tenuto nel cassetto per tutto questo tempo la traduzione ho finalmente iniziato a prendere contatti con Garzanti ed altre case editrici per farla pubblicare. Dare alle stampe anche la mia rivisitazione in chiave “altruistica” della favola di Jean de La Fontaine “La cicala e la Formica”, che la mia amica Bruna Ferrazzini (Biriki) sta illustrando. Un progetto che mi piacerebbe sviluppare nell’ambito del lavoro da volontaria che svolgo nella biblioteca dei ragazzi di Loreto è un laboratorio di scrittura creativa per i bambini. Sarebbe bellissimo guidarli nella scrittura di una storia tutta loro. Vedremo .…o un sogno nel cassetto? Un romanzo, ed in particolare un romanzo su mio nonno, Francesco Fedeli, che è stato corrispondente pittore sul fronte russo nel 1943, ha insegnato dodici anni alla scuola superiore d’’arte di Milano ed era un grandissimo pittore, sensibile ed innovativo, oltre che una persona di straordinaria umanità e simpatia. (a cura di Claire Fischer) Anna Martano Grigorov CURRICULUM VITÆ Luogo e data di nascita: Milano, 18 giugno 1959 Cittadinanza: svizzera e italiana Stato civile: coniugata Figli: Lorenzo, nato nel 1995, e Gaia, nata nel 1997. STUDI •Liceo classico Giuseppe Parini di Milano (maturità conseguita con 60/60). • Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano con 110 e lode. Lingua di specializzazione: russo. Tesi sull’influsso di Victor Hugo sull’opera di Dostoevskij. LINGUE •Italiano: madre lingua. • Russo, inglese e francese: buona padronanza, scritta e parlata. •Tedesco e spagnolo: conoscenze scolastiche. INTERESSI Tutti i miei hobby negli anni dal 1995 hanno subito una battuta d’arresto, essendo subordinati alle esigenze dei miei figli. Ora che i bimbi sono grandicelli ho ricominciato a coltivare i miei interessi, da una parte perché sono un po’ più libera, dall’altra perché riesco a coinvolgere quando possibile anche i bambini. •Lettura. Da lettrice indefessa e instancabile, con la nascita dei figli mi sono trasformata in semianalfabeta di ritorno. Da qualche anno non solo ho ripreso (finalmente!) a leggere per me, ma sono anche riuscita a trasmettere ai miei bambini l’amore per la lettura, cosa che mi riempie d’orgoglio. • Scrittura. 1. Come potrete vedere dal seguito del mio curriculum, non mi sono mai cimentata con la scrittura creativa a livello professionale, però ho sempre avuto questa passione. In un paio di casi mi sono anche tolta lo sfizio di vedere stampato quello che avevo scritto: A) la mia prima “fatica letteraria” (il tema “Parlo del cane”, scritto in seconda elementare) è stata pubblicata sul giornalino della scuola, B) una sintesi della mia tesi di laurea è apparsa sulla rivista di studi slavi “Realtà sovietica”. 2. Ho tradotto integralmente, a tempo perso e per diletto (prima che nascessero i bambini) il romanzo “Mosca 2042” dello scrittore contemporaneo russo Vladimir Vojnovi_. Ho tuttora nel cassetto la traduzione, nell’attesa di trovare un contatto per farla pubblicare. 3. Nel 2003 ho vinto con una mia fiaba “Bruco Brucotto” la medaglia d’argento al concorso indetto dall’ASNI (Associazione Scrittori di Narrativa per l’Infanzia). 4. Ho scritto una mia rivisitazione in chiave “altruistica” della favola di Jean de La Fontaine “La cicala e la Formica”, la mia amica Bruna Ferrazzini (Biriki) la sta illustrando e intendiamo farla pubblicare. •Teatro. Ho fatto quattro anni di mimo. Ero nel gruppo teatrale del liceo. Avevo l’abbonamento a una mezza dozzina di teatri di Milano. Ho sposato un uomo di teatro: mio marito ha lavorato undici anni al Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler ed ora, oltre ad altre attività, fa il regista, prevalentemente di opere liriche (ultima regia al Teatro Regio di Parma, nel mese di marzo 2004: Bohème). •Cultura legata al sociale. Ho seguito da vicino il lavoro dell’Associazione Azimut, ora disciolta, il cui slogan era “L’arte al servizio dei diritti e dei valori umani”, che ha prodotto nel 2003 lo spettacolo teatrale contro l’intolleranza e il razzismo “La nascita della Primavera”, liberamente tratto dalla fiaba di Andersen “La Regina delle nevi” , di cui mio marito è stato regista e scenografo. • Volontariato. A tempo perso lavoro come volontaria alla biblioteca dei ragazzi di Loreto. •Sono la mamma adottiva a distanza di tre bambini, una, da ormai diversi anni, in Sri Lanka, tramite l’associazione SOS Kinderhof, gli altri due, dopo lo tsunami, in India, attraverso la Fondazione Umanitaria Arcobaleno. •Cinema. Quando abitavo a Milano tutti i cinema d’essai erano miei, ora riesco ad andare qualche volta al cineforum di Gino Buscaglia, e mi sembra già molto. Questo non significa che il mio amore per il cinema sia scemato, ma solo che purtroppo ho meno tempo da dedicargli. •Medicina naturale. Non rifiuto la medicina ufficiale, ma trovo affascinante che la natura ci offra molti rimedi, che vale la pena di saper riconoscere per curarci in modo dolce. Inoltre trovo che una persona sia un insieme armonico in cui la sfera emotiva, mentale e spirituale agiscono su quella fisica, e che tutti i suoi aspetti vadano considerati inscindibilmente. •Rebirthing. E’ una tecnica di respirazione per migliorare se stessi, semplice e di immediato valore pratico. Aiuta a rilassarsi profondamente, ritrovare la concentrazione e a rinnovare corpo, mente e spirito. E’ stato fondamentale per farmi uscire da un periodo molto difficile e per insegnarmi ad attingere nuovamente a risorse che avevo in me ma che ero troppo esausta per sfruttare. •Viaggi. Per fortuna ho sfogato gran parte della mia brama di conoscere il mondo prima che i bimbi nascessero. Ora i viaggi intercontinentali sono un ricordo (unica eccezione, nell’estate del 2002, per un seminario di 12 giorni di rebirthing negli Stati Uniti), ma c’è tanto da scoprire anche luoghi più vicini. Insieme a tutta la famiglia andiamo alla scoperta del Canton Ticino e delle mille bellezze che offre, facciamo passeggiate nei boschi, gite in campagna, e ci piace moltissimo. •Yoga. E’ un momento di stacco, di riflessione, di meditazione, e mi fa piacere mantenere il mio corpo elastico e flessibile. •Musica. A 45 anni suonati ho iniziato a studiare pianoforte. Prima non avevo mai imparato a leggere la musica, nella stupida convinzione che fosse troppo difficile. Ora riuscire a far scaturire dei suoni armoniosi da uno strumento seguendo le note sullo spartito mi rende felice. ESPERIENZE LAVORATIVE Come potete ben vedere, nonostante le mie passioni siano la letteratura ed il teatro, la mia vita ha preso un’altra direzione, ed ho sempre lavorato in ambiti molto diversi. •Hostess ed interprete di russo su navi da crociera sovietiche dal 1980 al 1986 (solo nella stagione estiva) •Accompagnatrice di gruppi di turisti in tutto il mondo per diverse agenzie di viaggio negli anni dell’università. •Supplente annuale di francese in una scuola media superiore sperimentale ad indirizzo linguistico, nell’anno scolastico 1985/6. •Addetta all’Ufficio Stampa e Pubbliche relazioni dell’UCIMU (Unione Italiana Costruttori di Macchine Utensili) nel 1986/1987. •Segretaria ed interprete personale del Direttore di cantiere a Vol_skij (Unione Sovietica) nel 1987. •Interprete e traduttrice di russo in un cantiere di Leningrado nel 1988/1989. •Impiegata in una società d’import-export di Milano, dalla fine del 1989 al 1992, come addetta alle spedizioni di macchinari in URSS, alle fatturazioni in russo, alle traduzioni, alle pubbliche relazioni con le delegazioni sovietiche. Nel periodo dal luglio 1990 al gennaio 1991 dividevo equamente il mio tempo fra Mosca e Milano per coordinare l’attività dell’ufficio di rappresentanza di Mosca. Nella capitale russa il mio lavoro, oltre alla ordinaria gestione dell’ufficio, consisteva in trattative, firme di contratti, contatti con i clienti russi e con i tecnici italiani impegnati nel montaggio dei nostri impianti. •Segretaria commerciale presso una società di import export di Lugano nel 1993. •Segretaria di direzione presso una piccola società di servizi di Lugano facente parte di un gruppo internazionale che operava prevalentemente nell’Ex Unione Sovietica, dal settembre del 1993 al gennaio del 1997, quando è nata la mia bambina. •Traduttrice di russo tecnico a tempo parziale in una ditta che si occupava di appalti di costruzioni in Russia (dal maggio 1997 al marzo 1999). •Dall’aprile 1999 lavoro all’80% in una ditta d’import export di Lugano come addetta alle spedizioni via mare. Marzo 2005