la mia esperienza in canada
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la mia esperienza in canada
Rebecca Regnoli, 18 anni, VH sezione internazionale di francese del Liceo Galvani LA MIA ESPERIENZA IN CANADA Personalmente ho sempre odiato le decisioni importanti, così quando i miei genitori mi hanno domandato se ero interessata a trascorrere cinque mesi all’estero ho accettato senza pensarci troppo e quando si è trattato di scegliere la destinazione ho lasciato che mio padre mi convincesse ad andare in Canada, un posto che mi diceva essere stupendo. Così dopo soli cinque mesi dalla mia decisione mi sono ritrovata improvvisamente al 20 gennaio, a Vancouver. Appena arrivata ho trovato la mia nuova famiglia ad aspettarmi all’aeroporto e, dopo i primi momenti di lieve imbarazzo, mi sono sentita serena e tutta l’ansia della partenza è di colpo svanita. I primi giorni sono stati abbastanza duri: ero sotto l’effetto del jet lag e mi sentivo abbastanza spaesata. Tuttavia, dopo soli dieci giorni ho cominciato la scuola e da lì è andato tutto in discesa. A parte l’organizzazione scolastica impeccabile e l’edificio immenso fornito di mensa, biblioteca, sala informatica e teatro, ciò che mi ha colpito principalmente è stato il rapporto tra professori e studenti. Infatti gli insegnanti vedono gli alunni come parte della loro famiglia e cercano di motivarli e aiutarli il più possibile per affrontare e superare le loro lacune. Per quanto mi riguarda mi sono trovata benissimo con tutti i miei insegnanti, in particolare ho instaurato un rapporto che potrei arrivare a definire di amicizia con la professoressa di fotografia, in quanto, avendo la stessa passione, passavamo gran parte delle ricreazioni a mostrarci le nostre foto più belle e a chiacchierare del più e del meno. Inoltre, apprendendo i diversi metodi di insegnamento sento di avere allargato la mia mente a nuove prospettive che prima non avevo nemmeno preso in considerazione, come per esempio la possibilità di frequentare l’università all’estero. Per quanto riguarda la vita al di fuori della scuola devo ammettere che non mi sono mai divertita così tanto; già dopo un mese avevo stretto amicizia con quasi tutti gli studenti internazionali e avevamo formato un gruppo bellissimo con cui andavo a sciare, a visitare la città e, le rare volte che la temperatura superava i 15 gradi, in spiaggia. Ora, dopo otto mesi dalla mia partenza, mi ritrovo nella mia solita camera, con il mio solito armadio rosa e con i miei soliti genitori che mi dicono di essere meno disordinata, eppure sento che questa esperienza mi ha profondamente cambiata, rendendomi più matura e indipendente, ma soprattutto facendomi capire che c’è tutto un mondo al di fuori del nostro paese che non aspetta altro che essere esplorato, e io ora sono pronta a farlo. Rebecca Regnoli, 18 anni, VH sezione internazionale di francese del Liceo Galvani