Oggetto: Visioning - Costruzione di scenari o visioni
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Oggetto: Visioning - Costruzione di scenari o visioni
Oggetto: Visioning - Costruzione di scenari o visioni È la costruzione dell’immagine futura della comunità, a partire dai desideri e dalle aspirazioni della comunità stessa. Uno dei metodi maggiormente utilizzati all’interno della pianificazione strategicacomunitaria, affermatosi ed applicato in diverse esperienze di pianificazione negli USA, a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Con il termine visioning si intende un processo mediante il quale una comunità prefigura il futuro che desidera e pianifica il processo per raggiungerlo. In un processo di Visioning i membri di una comunità sono chiamati ad immaginare un futuro desiderabile per la loro comunità, in termini di assetto spaziale, economico e sociale, a partire dai valori culturali condivisi e dalle aspirazioni della comunità stessa. Obiettivi: Delineare la situazione futura auspicata dai membri di una comunità ed i suoi caratteri essenziali per quanto riguarda gli aspetti ritenuti prioritari (ambiente, abitazione, trasporti, relazioni, etc.). Modalità di applicazione: Esistono diversi ‘modelli’ o metodi di Visioning che possono differire sia per la durata del processo stesso, sia per il modo in cui esso viene articolato e strutturato. Mel modello ‘a breve’ il processo è organizzato in un arco temporale generalmente contenuto in 1-2 giorni, corrispondente ad un workshop al quale partecipano alcune decine di rappresentanti della comunità. Il lavoro svolto avviene sulla base delle personali conoscenze dei partecipanti o al più sulla base di un documento tecnico predisposto allo scopo di favorire la conoscenza e la discussione su alcuni argomenti. In ogni caso, nel breve tempo a disposizione, il processo non prevede alcuna forma di analisi ad hoc del contesto territoriale in questione. Il risultato è generalmente una ‘dichiarazione’ (vision statement) che si limita ad indicare le finalità generali da perseguire, individuando settori e ambiti prioritari o strategici di intervento. I modelli ‘a lungo termine’ possono durare diversi mesi (esperienze con anche un anno di lavoro). Generalmente sono strutturati con una fase di avvio; vengono poi costituiti diversi focus group o gruppi di lavoro tematici, sulla base delle diverse aree prioritarie o strategiche precedentemente individuate. Da un punto di vista della strutturazione e dell’articolazione esiste una casistica di esperienze ormai molto ampia, tuttavia è possibile individuare alcuni modelli nati dalle esperienze americane che hanno avuto in questi anni ampia diffusione. Fasi di realizzazione: Es. Oregon Model: 1) Il profilo della comunità, ovvero “A che punto siamo?” (Where are we now?); 2) Le tendenze attuali, ovvero “Dove stiamo andando?” (Where are we going?); 3) La vision, ovvero il futuro come vorremmo che fosse (Dove vorremmo andare? Where do we want to go?); 4) Il piano d’azione, ovvero la vision roadmap (Come ci arriviamo? How do we get there?). Soggetti coinvolti: Membri di una comunità Settori/ campi di applicazione: Urbanistica, paesaggio, ambiente Tecniche specifiche/Materiali usati: SWOT, gruppi di lavoro, analisi dei problemi. Fonti bibliografiche: Fera, G. (2008), Comunità, urbanistica, partecipazione. Materiali per una pianificazione strategica comunitaria, FrancoAngeli, Milano. Ames, S. (1993), A guide to community visioning: hands-on-information for local communities, Oregon vision projects, Portland, Or, http://learningstore.uwex.edu/pdf/G3708.pdf. Costruzione di scenari o visioni: il cuore di tale metodo è quello di giungere alla definizione degli obiettivi del piano attraverso la costruzione, in forma partecipata, di uno scenario o visione futura, ovvero di come la comunità immagina un proprio futuro auspicabile e, successivamente del percorso (strategie ed azioni) che si ritiene necessario attivare per concretizzare o avvicinarsi allo scenario pre immaginato.