Namibia Senza Tempo

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Namibia Senza Tempo
Viaggiando con Joseph
Namibia Senza Tempo: 18 giorni sulle orme delle associazioni di cooperazione
internazionali, nazionali e le missioni cattoliche per vivere vari realtà, incontri e
scoperta sia della natura che delle culture. Un viaggio studiato con lo spirito puro di
solidarietà e fratellanza universale.
Namibia
Un tour in land rover 4x4 con guida in lingua Italiana!
Perché viaggiare responsabile?
Un viaggio di Turismo responsabile si basa su principi di equità economica, tolleranza, rispetto,
conoscenza e incontro.
Porta a visitare le bellezze naturali, storiche e artistiche del paese visitato, dando però un
“valore aggiunto” al viaggio: l’incontro con le popolazioni locali è visto come momento centrale
dell’esperienza turistica, rendendo il viaggio un’imperdibile occasione di conoscenza di un altro
popolo, delle sue tradizioni, dei suoi usi e costumi, in un’ottica di scambio culturale.
Un viaggio responsabile mira a sostenere le economie locali dei paesi di destinazione
utilizzando, per quanto possibile, servizi locali e lasciando dunque la maggior parte dei proventi
turistici alle popolazioni locali. Le comunità visitate sono protagoniste nella gestione del viaggio
o di una parte di esso, nonché dirette beneficiarie dei risultati economici che ne derivano.
PROGRAMMA DI VAIGGIO:
1° Giorno: Italia - Windhoek
Partenza dall’Italia con volo di linea. Pasti e pernottamento a bordo.
2° Giorno: Windhoek
Al vostro arrivo all’aeroporto Internazionale di Windhoek (Hosea Kutako) sarete accolti dalla
vostra guida di lingua italiana, dopo aver sbrigato le formalità doganali trasferimento in città.
Visita della capitale, della cattedrale Cattolica Sant Mary, dei sobborghi (città di Katutura) dove
lontano dagli splendidi panorami naturali fotografati da tanti turisti, nella collina attorno alla
capitale Windhoek vivono decine di migliaia di persone in estrema povertà, la popolazione
adulta della baraccopoli e’ afflitta dalla disoccupazione a cui risponde spesso finendo vittima di
alcolismo, prostituzione ed AIDS.
Bambini orfani e bisognosi, insieme con gli adulti sono assistiti dal Catholic Aids Action e da
molte altre organizzazioni internazionali. Pernottamento in hotel. (Pranzo e cena non
compresi).
3° Giorno: Windhoek – Deserto del Namib
Dopo colazione, partenza in direzione sud ovest e lasciate alle spalle le montagne che
circondano la città, vi si aprirà di fronte uno scenario a 360 gradi che vi porterà nel cuore
dell’Altipiano Centrale diretti verso l’imponente scarpata che sovrasta e domina il Namib
Meridionale. Sarà qualche fattoria isolata o qualche piccolo rudimentale calesse trainato da
asini o muli che vi ricorderà la presenza dell’uomo, che in mezzo a queste terre e a queste
montagne, venendo a patti con una natura cruda, ha deciso di piantare qui le sue radici.
Dalle ultime propaggini dell’Altipiano Centrale, ai bordi della scarpata, la visione del Namib è
imponente e indicibile. Il Deserto ci si para davanti, un territorio che copre in lunghezza tutta
la costa della Namibia con una larghezza media di cento chilometri!
Non esiste sul pianeta luogo simile. Il Namib è stimato essere il deserto più antico esistente
come tale, caratterizzato da un ambiente e condizioni geografico - climatiche estreme. A lui si
sono adattate specie animali e vegetali, che nel corso dei millenni hanno dovuto escogitare
espedienti unici, per sopravvivere e fare del Namib la loro naturale dimora. Arrivo al campo nel
primo pomeriggio. Sistemazione e uscita in jeep 4x4 per una escursione Sundowner, per
ammirare un tramonto africano nel deserto. Pernottamento in lodge/campo, con trattamento di
pensione completa - prima colazione, pranzo e cena.
4° Giorno: Deserto del Namib
Oggi ci si alza prima dell’alba, ci aspetta l’esperienza unica della visita, di prima mattina, al
magico complesso di dune più alto di tutto il Namib Meridionale.
Immersi in un oceano di sabbia color arancione albicocca intenso, che incute a volte addirittura
una sorta di rispettosa soggezione, potrete godere di un sole nascente capace di creare
contrasti di luce, giochi d’ombre così impressionanti, che vi sentirete trasportati in uno scenario
dalla bellezza mozzafiato. Gli ultimi chilometri saranno percorsi a bordo di mezzi 4x4 scoperti,
che serpeggiando lungo la pista sabbiosa, vi faranno raggiungere questa “padella” d’argilla
bianca circondata da isolate aree dove cresce la vegetazione che si è adattata all’ambiente
desertico, e dove vivono piccoli mammiferi, rettili e uccelli. Negli anni in cui le precipitazioni
sono molto elevate il fiume effimero, Tsauchab riesce a sfondare le barriere di sabbia e
inondare il “pan” (la padella, appunto). Non perdete l’occasione di scalare qualche duna
particolarmente alta e da lì godervi il panorama circostante. Si torna al campo in tempo per il
pranzo. Pomeriggio a disposizione per relax; con possibilità di partecipare alle attività proposte
dal lodge. Pernottamento in lodge/campo, con trattamento di pensione completa - prima
colazione, pranzo e cena).
5° Giorno: Namib Naukluft Park - Walvis Bay Costa Atlantica
Dopo colazione, il vostro viaggio continua in direzione Nord-Ovest, e non abbandonerete
l’ambiente desertico fino a quando non arriverete a Walvis Bay. Il Namib, naturalmente,
cambia nel suo aspetto chilometro dopo chilometro: scogliere di roccia erosa e modellata
dall’azione dei venti, montagne che emergono dalle praterie; canyon che si ramificano ovunque
attorno a voi, incidendo il paesaggio. Il Namib è un mondo a sé stante, caratterizzato da
fortissimi contrasti, da scenari mozzafiato. Mentre la parte meridionale di esso è tinteggiata
con tenui colori pastello, le piane sassose e aride nella sua porzione centrale non hanno segreti
nel dirci che questo è uno degli ambienti naturali più ostili sulla faccia della Terra. Durante le
ultime due ore di questo viaggio affascinante lungo verso la costa, l’ambiente estremo di
questo deserto, sotto molti aspetti, diventerà cosi leggibile e tangibile come in nessun altro
luogo che visiterete durante questo tour. Quando il Namib incontra l’Oceano Atlantico, lo
capirete da voi, avvistando in lontananza una vera e propria barriera di dune costiere. Oggi
avremo l’occasione di visitare l’etnia Topnaar.
I Topnaar vivono nel territorio intorno a Walvis Bay, nella parte centro-settentrionale del
Namib. Per secoli la loro sopravvivenza è dipesa dal frutto del !nara (una pianta spinosa che
cresce nel deserto, affondando le radici a grande profondità nel suolo per procurarsi l'acqua) e
dalla caccia. Attualmente l'area abitata dai Topnaar e quindi gli animali che la popolano
(cacciati da essi) fanno parte del Namib-Naukluft Park e sono protetti. A ciò si aggiunga lo
sfruttamento delle falde acquifere da parte delle industrie sorte lungo la costa, che minaccia il
!nara d'estinzione. La conseguenza è l'emigrazione dei Topnaar nelle città di Walvis Bay e
Narraville per lavorare nelle fabbriche di lavorazione del pesce.
Arrivo a Walvis Bay nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel, con trattamento di sola
colazione. Pranzo e cena non compresi). Attività: visita alle piante Welwitschia Mirabilis, l’etnia
Topnaar ed alla Moon Valley.
6° Giorno: Walvis Bay Costa Atlantica
Dopo colazione, crociera nella laguna di Walvis Bay, durante questa mezza giornata in barca
potrete avvistare diverse specie di delfini, una delle quali endemici delle coste namibiane,
avere un incontro con le otarie del capo, osservare diverse specie d’uccelli marini, alcuni
peculiari dell’avifauna antartica. Con molta fortuna si potranno addirittura avvistare balene e
orche.
Pomeriggio a disposizione per partecipare alle attività facoltative, ne citiamo alcune ad
esempio: sorvolo della costa con aerei da turismo, quad bike, sandbording, le stesse potranno
essere organizzate su richiesta dalla vostra guida. Pernottamento in hotel, con trattamento
pensione completa – colazione, pranzo e cena. Attività: crociera in barca nella laguna di Walvis
Bay.
La zona costiera paludosa di Walvis Bay e’ un sito RAMSAR .
La Convenzione di Ramsar, ad oggi sottoscritta da più di centocinquanta paesi e con oltre 900
Zone Umide individuate nel mondo, rappresenta ancora l'unico trattato internazionale moderno
per la tutela delle Zone Umide, sostenendo i principi dello sviluppo sostenibile, con il termine
uso saggio (inglese wise use), e della conservazione delle biodiversità.
Convenzione internazionale relativa alle Zone Umide di importanza internazionale, soprattutto
come habitat degli uccelli acquatici, meglio nota come Convenzione di Ramsar, fu firmata a
Ramsar in Iran il 2 febbraio 1971 da un gruppo di paesi, istituzioni scientifiche ed
organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza internazionale relativa alle Zone
Umide e degli uccelli acquatici. La zona costiera paludosa di Walvis Bay e' una delle tre
principali zone palustri del continente Africano per quanto attiene alla numero di specie di
volatili che sono presenti nell'ecosistema Il progetto per la"Conservazione delle zone paludose
di Walvis Bay" intende prevenire l'ulteriore deterioramento dell'ecosistema della Laguna e delle
zone paludose ad essa connessa, promuovere la conoscenza del problema e incentivare
l'educazione al problema, implementare un piano di gestione dell'area.
7° Giorno: Walvis Bay - Damaraland
Dopo colazione il viaggio prosegue verso Nord-Est, entrando all’interno del continente, per
immergerci nel magico Damaraland. Improvvisamente, ma ancora vaga nella foschia, ci
apparirà la sagoma del Massiccio del Brandberg emergente dalle piane desertiche. Man mano
che c’inoltreremo nel Damaraland questa silhouette, si farà più imponente e nitida e diventerà
l’elemento paesaggistico dominante di questi meravigliosi e sereni scenari.
Scolpita dalla natura come una fortezza impenetrabile, il Brandberg e’ stato uno dei luoghi più
importanti nella sacralità San, e prima di loro, luogo sacro e importante luogo per il
rifornimento d’acqua dei cacciatori-raccoglitori dell’età della pietra che percorrevano a piedi
queste immense distese e che cominciarono a colonizzare questo massiccio più di centomila
d’anni fa.
È proprio qui sulle pareti di queste rocce, in mezzo ad anfratti naturali del Brandberg, che i
nostri progenitori hanno lasciato la loro testimonianza con migliaia di dipinti rupestri e
d’incisioni, a firma della loro civiltà e della loro cultura.
La parte rimanente dell’odierno tragitto sarà coperta in circa due ore e si snoderà attraverso le
“communal land”, le terre demaniali date in usufrutto alle comunità pastorali Damara, fino alla
destinazione prevista: il lodge dove si trascorrerà la notte.
Lungo il tragitto sosta per visitare una delle più famose gallerie d'arte a cielo aperto del
Pianeta. Si visiterà, infatti, Twyfelfontein dove sono stati incisi sulle pareti d’arenaria rossa,
graffiti preistorici tra i più belli i e importanti tra quelli conosciuti. Questi graffiti sono stimati
risalire a circa 8000 anni fa.
Resta comunque ancora ignota o parzialmente ignota la motivazione che spinse gli antenati dei
San a scolpire le immagini d’animali alla pozza: impronte, segni ancora incomprensibili
all’occhio degli archeologi e oggetto di contraddittorie interpretazioni. Cosa sia rappresentato di
sacro e cosa no, è ancora un mistero. C’è chi per esempio, tra gli studiosi, attribuisce a questo
sito archeologico addirittura il significato di un primordiale sussidiario venatorio per i cacciatori
del tempo. Sicuramente moltissimi di voi converranno che l’atmosfera è ancora ricca e mistica,
avvolgendo questi luoghi in un’aura di rara magia. Trattamento di pensione completa.
L'Arte Rupestre che si può osservare in questi territori, è assolutamente straordinaria per
bellezza, qualità e quantità di documenti iconografici che sono giunti fino a noi sotto forma di
petroglifi e pitture. Questo notevole patrimonio archeologico, tra i più importanti a livello mondiale, è fondamentale per conoscere la preistoria dell'Africa australe, un subcontinente dove la
documentazione scritta, i resti monumentali o le epigrafi scarseggiano o sono d’epoca
relativamente recente, sebbene la culla della più antica presenza umana.
8° Giorno: Etosha National Park
Dopo colazione, il viaggio prosegue in direzione del famoso Etosha National Park, l’Etosha è il
“santuario” dove possono vivere libere praticamente tutte le specie selvatiche popolanti la
Namibia (fatta eccezione per quelle endemiche della zona del Caprivi) ed è uno dei più
conosciuti parchi nazionali di tutta l'Africa. Questo parco è incredibilmente ricco in fauna, flora
e biotopi caratteristici di questo paese: lungo il tragitto si potranno osservare foreste di
mopane, savane, paludi, fino alle colline dolomitiche che caratterizzano il paesaggio della sua
parte occidentale. L’Etosha è dimora e rifugio di gran parte delle specie selvatiche che si
possono incontrare nella parte meridionale del continente Africano: si passa dai più grandi
mammiferi terrestri come l’elefante, la giraffa, i rinoceronti (nero e bianco), l’eland, fino ad
arrivare a quelli il cui segreto per sopravvivere sta nell’aggregarsi in grandi mandrie o gruppi,
come lo gnu, le antilopi, le zebre.
Da qui arriviamo al parlamento degli uccelli, dal più grande al più piccolo: dalle aquile
maestose, allo struzzo, al “sunbird” una specie di colibrì. Non citiamo in queste righe le
innumerevoli specie di rettili e le famiglie degli insetti!
La vostra avventura nell’Etosha inizierà esattamente nel momento in cui attraverserete il
cancello l"Andersoon Gate", e da qui inizierete a “cacciare” gli animali alle varie pozze che
incontrerete lungo il tragitto, o in mezzo al bush. Trattamento di pensione completa.
9° Giorno: Etosha National Park
Dopo colazione, e’ un altro giorno completamente dedicato all’esperienza nel mondo selvaggio
dell’Etosha e quindi a bordo dei nostri automezzi viaggerete attraverso le stradine sterrate a
caccia degli animali che vivono nel Parco. A mezzogiorno ci sarà una pausa presso di uno dei
tre rest camp esistenti, dove sarà possibile consumare un pranzo o uno spuntino, riposarvi e
rilassarvi, soprattutto durante le ore più calde, quando cioè temperatura e sole cocente,
impediscono il proseguimento della nostra “caccia”.
Al centro del Parco si estende la desertica e arida Etosha Pan, una vasta e poco profonda
depressione che copre migliaia di chilometri quadrati.
Proprio per questo a questa superficie arida, bianca, cristallizzata, quasi scintillante sotto il sole
impietoso, fu dato dalla gente San (i Boscimani), il nome di “Etosha” che significa “il posto
dell’acqua secca”. Trattamento di pensione completa.
10° & 11° giorno: Etosha – Ovamboland (Sorelle Benedettine)
Colazione e partenza in direzione nord, nella zona remota del Ovamboland, zona non turistico.
Giornate dedicate alle visita alla comunità locale tramite i progetti di cooperazione
internazionali e nazionali, in compagnia delle Sorelle Benedettine. Visite all’ospedale di
Oshikuku, villaggi e danze tradizionali. Momenti di incontri culturali. Trattamento di pensione
completa.
12° Giorno: Ovamboland - Kavango Rundu
Prima colazione e partenza in direzione di Rundu, il tragitto si possono osservare insediamenti
e villaggi, la strada segna il confine con l’Angola, lungo il tragitto sosta ad NKURENKURU
Project per visitare altre realtà, un’opportunità di altri incontri con la comunità locale.
BEN - Bicycle Empowerment Centre http://benbikes.org.za/namibia/projects/becs/becs.html
http://www.kavango.info/nkurenkuru.htm
Arrivo a Rundu, situata in un gradevole luogo sulle scarpate dell'Okavango, si trova alla
frontiera con l'Angola, ed è conosciuta per l'artigianato, per la pesca e per la possibilità di
osservare gli uccelli. (Cena non compreso)
13° & 14° giorno: Kavango Rundu Nyanagana
Segnando il confine tra la Namibia e l’Angola per piú di 400km, il fiume Okavango permette la
sopravvivenza alla popolazione Kavango, che vive di pesca, d’allevamento del bestiame e della
coltivazione del sorgo, miglio e mais nelle ampie e fertili pianure. Correlati con gli Owambo,
anche questa popolazione ha le sue origini nei grandi laghi dell’Africa dell’est.
Si stabilirono inizialmente vicino al fiume Kwando, in Angola, e poi si mossero a sud del fiume
Okavango tra il 1750 e il 1800. Oggi i Kavango consistono in cinque tribù. Ognuna di esse è
governata dal tradizionale capo o capobanda, assistito dai capitribù. I capi hanno un potere
giurisdizionale assoluto su tutta la tribù e potere di custodia delle terre che cadono sotto la
giurisdizione di quella tribù d’appartenenza. L’economia tradizionale del Kavango è basata su
una combinazione di orticoltura e allevamento. Un’importante industria locale è l’incisione del
legno. Molta della crescita della popolazione nel Kavango è dovuta all’immigrazione dall’Angola.
Giornate di solidarietà e visite ai progetti e comunità locali. (Cene non comprese)
The Ketuko Trust
The Soup Kitchen (un progetto a sostegno degli orfani)
Lalla Sewing center (un progetto sartoria a sostegno di mamme)
Insieme per la Namibia www.insiemeperlanamibia.it
15° Giorno: Kavango – Rundu - Tsumkwe (Incontro con l’etnia San boscimani)
Al mattino, dopo colazione, il viaggio prosegue verso le ultime propaggini occidentali del
deserto del Kalahari, ove è ancora possibile entrare in contatto con quel che rimane della
tradizione dei San, popolo antichissimo e di profonda ed affascinante cultura, che da epoche
immemorabili ha abitato in tutta l’ Africa Australe lasciando tracce di se e della sua sensibilità
artistica nei graffiti e nelle pitture rupestri dal Brandberg, in Namibia, fino ai Drakensberg, in
Sud Africa a ridosso della costa dell’ Oceano Indiano.
Giornata dedicata alla scoperta della cultura boscimane. Si raggiunge la comunità di Jo’hansi,
sulla strada per Tsumkwe dove la locale comunità di boscimani ci porterà conoscere alcuni
aspetti dello stile di vita di questa popolazione, una volta estesa su tutto il territorio dell’Africa
meridionale e ora vicina all’estinzione. Ci si recherà nel bush, la tipica vegetazione che copre
queste regioni, dove sarà mostrato come riconoscere
le tracce degli animali, come trovare i tuberi per alimentarsi, come si svolgevano le operazioni
di caccia agli animali selvaggi. http://www.lcfn.info/en/ju-hoansi/ju-hoansi-home (cena non
compreso)
I San boscimani, come vennero spregiativamente chiamati dai colonizzatori bianchi che non
seppero apprezzarne la profonda civiltà e che li sterminarono fino a provocarne la quasi
completa scomparsa) popolarono l’ Africa del sud da alcune decine di millenni. La loro origine è
misteriosa, il loro aspetto del tutto peculiare con una struttura minuta, un colorito giallastro, e
le fattezze del volto più asiatiche o simili a quelle degli indigeni sudamericani, che non
“africane”. Popolo di cacciatori e di raccoglitori nomadi, pacifico, con una salda e comunitaria
struttura sociale, una profonda sensibilità estetica e spirituale ed una religione raffinata a base
animista e panteista, subirono dapprima l’attacco delle bellicose ed aggressive popolazioni nere
di lingua Bantu che per oltre un millennio e per successive ondate migratorie, ando’
spingendosi dalla parte centrale del continente verso sud in cerca di nuove terre e nuovi spazi
, per poi ricevere il colpo finale dai colonizzatori bianchi a partire dalla metà del sec. XVII^.
Oggi, in pratica, quel popolo non esiste più. Qualche comunità ormai stanziale si trova ancora a
cavallo del confine tra la Namibia ed il Botswana, mentre poche migliaia, forse persino poche
centinaia di essi, ancora nomadi e fedeli alle antiche tradizioni, si aggirano nelle zone più
impervie e difficilmente raggiungibili del Kalahari centrale.
16° giorno: Tsunkwe –Waterberg Plateau
Dopo colazione si continua verso sud lungo la strada che conduce alla capitale. Il tragitto si
snoda costeggiando i confini occidentali del Kalahari, sino a raggiungere del Waterberg, arrivo
al Rest camp per l’ora di pranzo. Pomeriggio dedicato ad escursioni a piedi nel parco fino al
tramonto. (cena non compresa).
17° giorno: Aeroporto Internazionale di Windhoek.
Dopo colazione, partenza per l’ultima tappa verso Windhoek con sosta alla cittadina
d’Okahandja, abitata dall’etnia Herero dove si trova un interessante mercato di sculture di
legno e altro interessante artigianato. Arrivo al Windhoek International Airport (Hosea Kutako)
ed imbarco per la coincidenza con il volo per l’Europa.
18° giorno: Italia
Arrivo in Italia
Il programma di viaggio può subire variazioni sia per quanto riguarda gli incontri che
l’itinerario. Tali modificazioni possono essere determinate dalla momentanea
indisponibilità delle comunità ospitanti o da variazioni delle condizioni sociali ed
ambientali che si determinano nel momento in cui si effettua il viaggio.
COSTO DEL VIAGGIO
Costo a persona in camera doppia su gruppo di 6 partecipanti: € 2635 + volo
Costo del volo € 900 circa
La quota comprende:
- Spostamenti interni in land rover 4x4
- Guida in lingua Italiana
- Tasse di entrata nei parchi visitati
- Tutti i pernottamenti in strutture di categoria media
- Tutti i pasti come descritto nel programma
- Acqua minerale durante il tour
- Assicurazione medico-bagaglio
- Assicurazione contro annullamento viaggio
- Organizzazione tecnica
La quota non comprende:
- Volo internazionale
- Pranzi e cene come descritto nel programma
- Bibite durante i pasti
- Tutte le voci non comprese nel programma
La cifra stabilita prevede un certo tipo di vitto e alloggio e nel caso si desiderino delle
sistemazioni diverse, il maggior valore sarà a carico del cliente.
NOTIZIE UTILI
Vaccinazioni: Non è richiesta nessuna vaccinazione obbligatoria, ma è comunque consigliata
la profilassi antimalarica se si è diretti a nord, specialmente in estate (novembre-marzo).
Come estrema precauzione, si può seguire la vaccinazione contro la febbre gialla.. Per
difendervi dalle zanzare, durante le visite nei Parchi, usate repellenti per insetti, dormite con le
zanzariere e accendete i soliti zampironi. Per maggiori informazioni sui vaccini da effettuare,
consigliamo di contattare suo medico di base oppure il reparto malattie tropicali, presso
l’Ospedale “Sacro Cuore Don G. Calabria” di Negrar - Verona, telefonando al numero 045
6013324.
Cosa indossare: Durante i safari per osservare gli animali selvatici è meglio indossare colori
neutri come il marrone, il beige o il kaki per confondersi meglio con l'ambiente. Scarpe comode
per camminare, sandali, occhiali da sole che hanno una buona protezione solare (almeno
SPF15), crema solare protettiva, cappello, una torcia a batteria, repellente per gli insetti,
binocolo per vedere gli animali (può essere sostituito da una macchina fotografica con un
buono zoom). Consigliamo di portare borsoni morbidi che si adattano facilmente nel poco
spazio disponibile nella macchina.
Documenti necessari: Per entrare in Namibia è necessario un passaporto con almeno 6 mesi
di validità dall'arrivo nel paese. Ai cittadini italiani non è richiesto alcun visto per soggiorni non
superiori ai 90 giorni.
Mangiare: Essendo una ex colonia germanica, è facile trovare in Namibia alcuni piatti tipici
della Germania; dai wusterl alla birra, dai "Brotchen" (panino) alla Sachetorete. In Namibia ci
si può sfogarsi con la carne; si può infatti mangiare orice, kudu, struzzo, antilope ed anche
coccodrillo (animali selvatici di allevamento). Per gli amanti del pesce invece si può scegliere
tra merluzzo, abadeco del sudafrica, sogliole. Sono molto apprezzate anche le ostriche allevate
nella zona di Swakopmund e le aragoste. Da provare anche il tartufo del Kalahari
Per le condizioni contrattuali consultate il sito internet o richiedetele in agenzia. Le stesse
condizioni sono depositate presso la Provincia di Verona all’ufficio del turismo.
La cifra stabilita prevede un certo tipo di vitto e alloggio e nel caso si desiderino delle
sistemazioni diverse, il maggior valore sarà a carico del cliente.
NOTA BENE: Si raccomanda di accertarsi di essere in possesso di tutti i documenti
necessari all’effettuazione del viaggio (passaporto in corso di validità minima richiesta
nei paesi visitati, eventuali visti e vaccinazioni obbligatorie).
Verificare inoltre di essere in regola con eventuali vaccinazioni obbligatorie, in particolare
ponete attenzione all’obbligo di vaccinazione contro la febbre gialla che viene richiesta a
seconda del paese di provenienza (nel caso di permanenza in più stati).
Le date sono indicative e si riferiscono ai
viaggi di gruppo. Per un minimo di 2 persone
è possibile organizzare il viaggio anche in altri
periodi (secondo la disponibilità dei referenti
in loco).
Organizzazione tecnica:
DATE PARTENZE DI GRUPPO
14 – 31 luglio
27 luglio – 14 agosto
22 – 8 settembre
1 – 18 settembre
18 – 5 ottobre
6 – 23 ottobre
14 – 31 ottobre
PLANET VIAGGI RESPONSABILI
Via Vasco de Gama 12a - VERONA
Tel: 045 8342630 – 045 8948363
E-mail: [email protected]
Skype: planet.viaggi.responsabili
www.planetviaggi.it