Spazi da giocare… - Sezione di Udine

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Spazi da giocare… - Sezione di Udine
Spazi da giocare…
Davide Zoletto
Facoltà di Scienze della Formazione
Università di Udine
il gioco come contesto…
Gregory Bateson (1904-1980)
“Questoè un gioco” (1956) Raffaello Cortina, Milano 1996.
“questo è un gioco…”
per Bateson il gioco non dipende da qualcosa che è negli
oggetti o negli spazi, ma dal contesto in cui si gioca
Bateson chiama il “contesto” col termine “cornice” per indicare
che non si tratta di qualcosa che esiste al di fuori dei modi in cui
gli individui “vedono” una certa situazione
“questo è un gioco…”
le cornici dipendono dalla cultura e società in cui si vive
ciò che definisce un certo tipo di cornice è il metamessaggio
che due o più individui si scambiano il più delle volte in modo
non verbale
a volte il metamessaggio può dipende da una cornice
istituzionale, gli individui però possono modificare il modo in
cui quella cornice viene vista
“questo è un gioco…”
il metamessaggio che istituisce la cornice di gioco fa sì che al
suo interno le cose che si fanno non hanno il significato che
avrebbero fuori dalla cornice
all’interno di una cornice di gioco le cose sono allo stesso
tempo “reali” e “irreali”, “serie” e “non serie
una spazio da giocare non dipende “solo” dalle sue
caratteristiche fisiche, ma anche (soprattutto) da come viene
“incorniciato”, cioè dai metamessaggi che gli individui ricevono
e si scambiano al suo interno
l’ambiente da gioco…
•
com’è fatto il posto in cui si gioca?
•
con chi ci si può giocare?
•
chi c’è intorno al gioco?
•
quali giochi vanno bene e quali no?
A. Di Pietro, Ludografie, la Meridiana, Molfetta 2003
spazi per l’infanzia, spazi da giocare…
•
relazione
•
osmosi
•
polisensorialità
•
epigenesi
Bambini, spazi, relazioni, Reggio Children 1998
spazi per l’infanzia, spazi da giocare…
•
comunità
•
costruttività
•
narrazione
•
normalità ricca
Bambini, spazi, relazioni, Reggio Children 1998