Esercizi di Calcolo delle Probabilita` (Spazi di probabilit`a - Iac-Cnr
Transcript
Esercizi di Calcolo delle Probabilita` (Spazi di probabilit`a - Iac-Cnr
Esercizi di Calcolo delle Probabilita’ (Spazi di probabilità ed eventi) Alessandro De Gregorio “Sapienza” Università di Roma [email protected] 1. Dimostrare che valgono le leggi di De Morgan (∪ni=1 Ai )c = ∩ni=1 Aci , (∩ni=1 Ai )c = ∪ni=1 Aci 2. T Data una famiglia di σ-algebre {Ai }i sullo stesso insieme Ω, dimostrare che i Ai rappresenta ancora una σ-algebra. 3. Dato lo spazio campionario Ω = {1, 2, 3, 4, 5, 6} definire la più piccola σalgebra G contenente l’evento A = {numero pari}. 4. Dimostrare che dato lo spazio campionario Ω = {a, b, c, d, e} A = {∅, {c}, {a, b}, {d, e}, {a, b, c}, {c, d, e}, {a, b, d, e}, Ω} rappresenta una σ-algebra di eventi. 5. Scegliamo a caso uno studente tra quelli presenti in aula. Come è definito lo spazio campionario Ω? Definiamo gli eventi: Lj =lo studente è iscritto al corso di Laurea di j-esimo livello (j = 1, 2) V =lo studente è iscritto al vecchio ordinamento R =lo studente è nato a Roma J = lo studente è tifoso della Juventus D = lo studente è donna Descrivere i seguenti eventi: L2 ∩ D, D ∩ V c , R ∩ J, (L2 ∪ V )c , Lc2 . Dire se la seguente relazione è vera J = (∪2j=1 (J ∩ Lj )) ∪ (J ∩ V ) 1 A. De Gregorio 6. Dati gli eventi A, B, C, esprimere gli eventi che seguono sotto forma di ∩ e ∪. (a) si verifica almeno uno dei 3; (b) si verifica almeno due dei tre eventi; (c) nessuno dei 3 si verifica; (d) si verificano tutti e 3; (e) si verificano A e B ma non C; (d) si verifica uno solo dei 3. 7. Si lancia 4 volte la stessa moneta, mostrare lo spazio campionario Ω e rappresentare gli eventi: (a) teste e croci si alternano; (b) il primo e il quarto lancio danno testa; (c) ci sono tante teste quante croci; (d) tre lanci successivi hanno dato lo stesso risultato. 8. Si lancia una moneta ripetutamente sino a quando non appare testa. In quel momento si interrompe la prova. (a) Dire se T T è uno possibili risultati; (b) scrivere l’insieme Ω; (c) rappresentare come punto di Ω l’evento Tk = (l’esperimento termina al k-esimo lancio) (d) rappresentare l’evento c (l’esperimento termina entro il k-esimo lancio) (e) descrivere (∪∞ k=1 Tk ) . 9. Si lanciano contemporaneamente un dado ed una moneta e si registrano i risultati ottenuti. (a) Descrivere lo spazio dei risultati della prova; (b) descrivere gli eventi A ={il dado dà un numero pari}, B ={il dado dà un numero divisibile per 3} e C ={esce testa oppure croce} mediante i punti di Ω. 2 A. De Gregorio Soluzioni 1. Dimostriamo la prima uguaglianza. Se ω ∈ (∪ni=1 Ai )c allora ω non appartiene a ∪ni=1 Ai , ovvero ω non appartiene ad Ai per ogni i = 1, 2, ..., n. Questo implica che ω ∈ Aci per ogni i = 1, 2, ..., n e quindi ω ∈ ∩ni=1 Aci . Dimostriamo l’implicazione opposta. Supponiamo che ω ∈ ∩ni=1 Aci allora ω è contenuto in Aci per ogni i = 1, 2, ..., n. Questo implica che ω non è contenuto in Ai per ogni i ovvero che ω non appartiene a ∪ni=1 Ai . In conclusione ω ∈ (∪ni=1 Ai )c . Considerazioni simili portano alla seconda legge di De Morgan. T 2. (i) Ovviamente ∅ and Ω apparterranno a i Ai . T (ii) SeTA ∈ i Ai allora A ∈ Ai e quindi Ac ∈ Ai per ogni i. In defintiva Ac ∈ i Ai . T (iii) An ∈ AiTper ogni n ed i. Quindi S Se An ∈ i Ai per ogni n allora S n An ∈ Ai per ogni i da cui segue che n An ∈ i Ai . 3. In questo caso la più piccola σ-algebra contenente A = {pari} = {2, 4, 6} è data da G = {∅, Ω, A, Ac }. 4. Non è complicato dimostrare che A è chiusa rispetto alla negazione. Per dimostrare che A è chiusa rispetto all’unione numerabile degli eventi, si dimostri la chiusura prima per le unioni di due eventi, poi per quelle di tre insiemi e cosı̀ via, aggiungendo sempre più eventi. 5. Ω è rappresentato da tutti gli studenti presenti in aula. L2 ∩ D = {lo studente risulta iscritto alla laurea di secondo livello ed è donna}. D ∩ V c = {lo studente è donna ed iscritto alla laurea di primo o secondo livello}. R ∩ J = {lo studente è nato a Roma e tifa per la Juventus}. (L2 ∪ V )c = Lc2 ∩ V c = L1 = {lo studente risulta iscritto alla laurea di primo livello}. Lc2 = (L1 ∪ V ) = {lo studente è iscritto alla laurea di primo livello oppure al vecchio ordinamento}. Abbiamo che ∪2j=1 (J ∩ Lj )) ∪ (J ∩ V ) = J ∩ (L1 ∪ L2 ∪ V ) = J ∩ Ω = J 3 A. De Gregorio 6. (a) A ∪ B ∪ C (b) (A ∩ B ∩ C c ) ∪ (A ∩ B c ∩ C) ∪ (Ac ∩ B ∩ C) ∪ (A ∩ B ∩ C) (c) Ac ∩ B c ∩ C c (d) A ∩ B ∩ C (e) A ∩ B ∩ C c (f) (A ∩ B c ∩ C c ) ∪ (Ac ∩ B ∩ C c ) ∪ (Ac ∩ B c ∩ C) 7. Lo spazio campionario in questo caso è definito da tutte le sequenze possibili di teste (T) o croce (C), che sono 24 = 16. Quindi Ω = {T T T T, T T T C, T T CC, ..., T CCT, CT CT, ..., CCCC} (a) {teste e croci si alternano}={T CT C, CT CT } (b) {il primo e il quarto lancio danno testa}={T T T T, T CT T, T T CT, T CCT } (c) {ci sono tante teste quante croci} = {T T CC, T CT C, CT CT, CCT T, CT T C, T CCT } (d) {tre lanci successivi hanno dato lo stesso risultato} = {T T T C, CCCT, CT T T, T CCC, T T T T, CCCC} 8. (a) No. (b) Ω = {T, CT, CCT, CCCT, ..., CCCCCC · · · } (c) Tk = {CC · · · C} T } | {z k−1 volte (d) T1 ∪ T2 ∪ ... ∪ Tk ∞ c (e) ∪∞ k=1 Tk rappresenta l’evento esce testa; mentre (∪k=1 Tk ) = {CCCC · · · } è l’evento non esce testa oppure escono solo croci. 9. (a) Ω = {(1, T ), (2, T ), (3, T ), (4, T ), (5, T ), (6, C), (1, C), (2, C), (3, C), (4, C), (5, C), (6, C)} (b) A = {(2, T ), (2, C), (4, T ), (4, C), (6, T ), (6, C)} B = {(3, T ), (3, C), (6, T ), (6, C)} C=Ω 4