La povertà prima e dopo la crisi

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La povertà prima e dopo la crisi
Contro la povertà
quali strategie a livello nazionale e locale?
Firenze, 19 febbraio 2016
LA POVERTÀ PRIMA E
DOPO LA CRISI
Letizia Ravagli e Nicola Sciclone
IRPET - Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana
Il contesto macro
IRPET
Dagli anni ’90 il rallentamento. Poi la crisi
Redditi e propensione al risparmio delle famiglie italiane
110
Propensione al risparmio delle famiglie asse dx
35%
100
30%
90
25%
80
20%
70
15%
60
10%
Reddito familiare pro capite in termini reali (2007=100) asse sx
5%
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
50
Dagli anni ’90 la correzione dei conti pubblici
Indebitamento netto e saldo primario
8
4
0
-4
-8
-12
Indebitamento netto su Pil
Saldo primario su Pil
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
-16
Le politiche di bilancio durante la crisi Saldi (miliardi di euro)
2012
2013
2014
2015
Decreto 98/2011 e 138/2011 e legge di
stabilità 2012 (Governo Berlusconi)
28,7
54,5
59,9
57,3
Decreto legge 201/2011 (Governo Monti)
20,2
21,3
21,4
21,9
Decreto 95/2012 e legge di stabilità 2013
(Governo Monti)
0,6
-2,3
0,2
1,0
-2,6
3,5
78,9
83,7
Legge di stabilità 2014 (Governo Letta)
TOTALE (manovre 2011/2014)
49,5
73,5
Legge di stabilità 2015 (Renzi)
- 6,8
Legge di stabilità 2016 (Renzi)
TOTALE (manovre 2015/16 incluse)
2016
7,3
2,0
-14,6
49,5
73,5
78,9
76,9
-5,3
Noi e gli altri
IRPET
Povertà e disuguaglianza in Europa - Eu15
DISUGUAGLIANZA
Grecia
Spagna
Italia
Portogallo
2008
VARIAZIONE 2014-2008
VARIAZIONE 2014-2008
POVERTÀ
Grecia
Spagna
Italia
2008
Noi e gli altri - Eu15
Spesa per funzione di protezione sociale in % Pil
16,8
16
Eu 15
12
Italia
6,8
8
4
1,5
1,2
1,6
Unemployment
Family/Children
Disability
Sickness/Health
care
Old age and
survivors
0
0,2
Housing and
social exclusion
20
Noi e gli altri - Eu15
La riduzione della disuguaglianza dopo le imposte
e i trasferimenti sociali - Indice di Gini
0
-10
-20
Spain
Portugal
Italy
Greece
Luxembourg
Netherlands
United Kingdom
Ireland
Austria
France
Finland
Belgium
Denmark
Germany
Sweden
-30
L’(in)efficacia selettiva dei trasferimenti
monetari assistenziali
Quote di trasferimento per decili di reddito familiare equivalenti
18%
15%
12%
9%
6%
3%
0%
1°
decile
2°
decile
3°
decile
4°
decile
5°
decile
6°
decile
7°
decile
8°
decile
9°
decile
10°
decile
Assegni familiari, pensione sociale, di guerra e
invalidità/inabilità/accompagnamento, assegno per terzo figlio e di
maternità, integrazione al minimo pensionistico
Un’ampia sperequazione territoriale
Deprivazione materiale
Quintili calcolati per nazioni 2014
0,7-3,2
3,2-6,6
6,6-10,2
10,2-15,3
15,3-35,7
Rischio povertà
Quintili calcolati per nazioni 2014
7,9-12,8
12,8-15,1
15,1-16,8
16,8-21,2
21,2-45,0
Noi e la crisi
IRPET
Più poveri tutti e più disuguali
Variazione reale del reddito disponibile. 2014-08
0%
-3%
-6%
-9%
-12%
1°
decile
2°
decile
3°
decile
4°
decile
5°
decile
6°
decile
7°
decile
8°
decile
9°
decile
10°
decile
Indici di Gini
Rapporto interdecilico
2014
0.327
9.0
2008
0.318
8.7
Aumenta la vulnerabilità
Famiglie vulnerabili.
Variazione cumulata rispetto al 2006
3.000.000
2.500.000
Bassa ricchezza netta
Bassa ricchezza finanziaria
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2008
2010
2012
2014
La povertà assoluta, che aumenta
ITALIA - Famiglie povere in senso assoluto – Valori %
7
6
3,5
4,0
4,0
4,0
2008
2009
2010
5,7
5,6
+533mila famiglie e +1,9 ml di individui
5
4
6,3
1,5 milioni di famiglie povere, 4 ml di individui
4,3
3
2
1
0
2007
2011
2012
2013
2014
IRPET
La povertà aumenta anche in Toscana
Incidenza povertà assoluta - famiglie
14
12
2014
2008
10
8
6
4
2
Famiglie
Individui
nel 2014
nel 2014
54mila (3,3%)
139mila (3,8%)
SAR
SIC
CAL
BAS
PUG
CAM
MOL
ABR
LAZ
MAR
UMB
TOS
EMI
LIG
FRI
VEN
TRE
BOL
LOM
VAL
PIE
0
nel 2008 25mila (1,6%)
nel 2008 52mila (1,4%)
IRPET
L’evoluzione della povertà assoluta
NUMERO FIGLI
MINORI
NUMERO DI
ANZIANI
Variazione incidenza povertà – p.p. per tipologia di famiglia (2014-08)
con almeno un anziano
65 anni e oltre
con 2 o più anziani
da 55 a 64 anni
con 1 anziano
con almeno un figlio
minore
da 45 a 54 anni
con 3 e più figli minori
da 35 a 44 anni
con 2 figli minori
fino a 34 anni
con 1 figlio minore
-4
0
4
8
12
-4
0
4
8
Quali politiche?
Chi è povero?
Distribuzione per quinti di famiglie
REDDITO DISPONIBILE
EQUIVALENTE
ISEE
1° Quinto 2° Quinto 3° Quinto 4° Quinto 5° Quinto TOTALE
1° Quinto
67%
22%
6%
3%
2%
100%
2° Quinto
25%
43%
21%
7%
4%
100%
3° Quinto
7%
27%
40%
20%
6%
100%
4° Quinto
1%
7%
29%
43%
19%
100%
5° Quinto
0%
1%
4%
27%
69%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
TOTALE
Il 18 % dei poveri in senso assoluto è collocato oltre il 1° decile di ISEE
Quanto costa intervenire contro povertà
monetaria?
Se la povertà è monetaria
Beneficiari Risorse (euro)
Reddito disponibile familiare
sotto la soglia di povertà
Hp.1
ISEE<=4.650 euro (1° decile)
Stanziamento che integra il
reddito disponibile fino al
100% della soglia
Reddito disponibile familiare
Stanziamento che integra il
sotto la soglia di povertà
reddito disponibile fino al 50%
della soglia
ISEE<=4.650 euro (1° decile)
Reddito disponibile familiare
Stanziamento che integra il
sotto la soglia di povertà
reddito disponibile fino al
100% della soglia
ISP<=24.200 euro (mediana)
Hp.2 Reddito disponibile familiare
Stanziamento che integra il
sotto la soglia di povertà
reddito disponibile fino al 50%
ISEE<=24.200 euro
della soglia
(mediana)
Reddito disponibile familiare
Stanziamento che integra il
sotto la soglia di povertà
reddito disponibile fino al
100% della soglia
ISP (al netto 1° casa) =0 euro
Hp.3
Reddito disponibile familiare
sotto la soglia di povertà
Stanziamento che integra il
reddito disponibile fino al 50%
della soglia
ISP (al netto 1° casa) =0 euro
1.215.694
5.873.861.229
388.527
1.005.014.640
1.227.360
5.686.580.229
375.104
992.933.517
1.288.396
5.939.849.569
378.474
999.104.078
Chi è povero?
Se la povertà è multidimensionale
100%
80%
60%
91%
84%
75%
81%
72%
9%
16%
25%
19%
28%
Istruzione
Salute
Lavoro
Casa
Beni
materiali
91%
40%
20%
0%
9%
Ambiente
povero nel relativo spazio di funzionamento ma non povero nello spazio del reddito
povero (assoluto) nello spazio del reddito e povero nello spazio del relativo funzionamento
Il 52% di chi è povero in tutti i funzionamenti non è anche
povero (assoluto) nello spazio del reddito
Le risorse per le politiche sociali
La spesa sociale pro capite
dei comuni nel 2013 (euro)
CAL 39,7
MOL
59,0
CAM
67,1
BAS
87,0
PUG
93,4
UMB
95,3
SIC
100,7
VEN
111,7
PIE
123,4
LIG
TOS
MAR
LOM
LAZ
ABR
EMI
TRE
SAR
FRI
I fondi nazionali per le politiche
sociali (ml. di euro)
2015
Fondo nazionale
politiche sociali
2014
Fondo non
autosufficienza
2013
Fondo politiche
per la famiglia
2012
131,3
139,4
141,6
144,1
157,8
160,9
168,8
187,8
Fondo affitto
2011
2010
2009
2008
283,5
299,2
0
500
1.000
1.500
2.000
Le Regioni contro la povertà (1)
REGIONE
DENOMINAZIONE
Bolzano
Reddito minimo di
inserimento
Trento
Reddito di garanzia
REQUISITI
IMPORTO
Sulla base del VSE
Graduato per n°
componenti e distanza
dalla soglia max VSE
Trasferimento che porta
Sulla base dell’ICEF
l'ICEF della famiglia a
quello minimo
Valle
d'Aosta/Friuli Misure di inclusione attiva e
Venezia Giulia
di sostegno al reddito
ISEE fino a 6.000
euro
Commisurato sulla base
della differenza tra il
valore della soglia di
accesso e l'ISEE del
beneficiario
Reddito di inclusione sociale
attiva
ISEE fino a 3.000
euro
Importo fisso
Reddito di dignità
ISEE fino a 3.000
euro
Importo che varia in base
al numero di componenti
sulla base della scala ISEE
Molise
Puglia
Le Regioni contro la povertà (2)
Regione
Basilicata
Lazio
Lombardia
Denominazione
Requisiti
Importo
Reddito
minimo/reddito
di inserimento
- Disoccupati e/o inoccupati da oltre - Importo graduato
sulla base di fasce
24 mesi o 12 mesi (se over-50,
di ISEE e tipologia
monoreddito o basso titolo di
studio) con ISEE fino a 9.000 euro
di famiglia
- Fuoriusciti dalla mobilità in deroga - Varia dai 400 euro
con ISEE fino a 15.500 euro
ai 550 euro al mese
Indennità di
partecipazione
- Destinatari di contratto di
ricollocazione per disoccupati da
oltre 12 mesi over-30 senza forme
di sostegno al reddito
Reddito di
autonomia
- Indennità di partecipazione, per la
fruizione di servizi di orientamento, - Importo di 300 euro
al mese per 6 mesi,
formazione e accompagnamento
per favorire
alla ricerca del lavoro previsti da
Dote Unica Lavoro
l’in/reinserimento
- Disoccupati da oltre 36 mesi con
lavorativo
ISEE fino a 18.000 euro che non
fruiscono di integrazioni al reddito
- Importo di 8,15
euro per ora di
attività svolta
La Toscana?
Chi? Cessati senza lavoro dopo 18
mesi e privi di ammortizzatori
sociali.
Quanti? Nelle aree di crisi circa
7mila (28% dei cessati). In
Toscana in una analoga situazione
circa 50mila individui.
Cosa (1)? Circa 1,5 ml. di euro per
formazione integrativa dal 2016.
Cosa (2)? Circa 4 ml. di euro (1 nel
2015 e 3 nel 2016) per lavori
relativi a opere e servizi di pubblica
utilità.