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LIFE OLTRENATURA
Spedizione avventura - Livello 1 : 3 notti in albergo 3 notti in tenda - Durata 7 giorni - Periodo: Tutto l’anno
LE CINQUE TERRE
Le Cinque Terre sono il posto della
luce, del blu, del sole che tramonta. Un
altro posto, un’altra prospettiva per lo
spezzino di città, perché dalla città si
vede il sole albeggiare, dietro le
Apuane, ma è impossibile vederlo
tramontare. Una galleria mette in
comunicazione il buio e la luce, il verde
col blu, l’alba col tramonto. Si dovrebbe
sempre partire da un posto ad oriente,
per raggiungere l’occidente, il
tramonto e perdersi a guardarlo, con
calma, inseguendo i pensieri e la
bellezza. Altrove.
Via del mare, 4 - 00041 - Albano Laziale (Roma)
Tel. +39 06 9312693/+39 0621126552 - Fax. +39 06 93721775- [email protected]
Licenza SCIA N 43503 - Allianz RC 197725 - P.IVA: 126648410009
Spedizione avventura - Livello 1 : 3 notti in albergo 3 notti in tenda - Durata 7 giorni - Periodo: Tutto l’anno
Giorno 1:
Arrivo a Monterosso.
Pernottamento in hotel.
Giorno 2 : MONTEROSSO - MONTE MARVEDE (677 M.)
Alle spalle del borgo vecchio di Monterosso si imbocca il sentiero n. 9 che coincide con l’inizio di una scala che sale al Santuario di Soviore.
Lungo il cammino si incontrano alcune stazioni della “Via Crucis”, la più importante della quale è la cappella seicentesca dedicata a Santa
Maddalena, fondata, secondo la tradizione, nel luogo di ritrovamento della sacra immagine della Vergine di Soviore.
Oltrepassato il Santuario si sale lungo la strada Levanto-Pignone per circa 1 km, fino a imboccare il sentiero n. 1, direzione Portovenere, al Colle
Termine. Da qui si prosegue sotto il Monte Santa Croce, si supera la Foce Drignana, che collega il crinale a Vernazza, e si continua transitando
sotto il monte Malpertuso fino a raggiungere la sella della Cigoletta.
Da qui, in poco tempo, si raggiunge la sella del Monte Marvede, importante crocevia di sentieri laterali.
Pernottamento in tenda.
Giorno 3 : MONTE MARVEDE (677 M.) - TELEGRAFO (513 M.)
Dalla sella del Monte Marvede si prosegue passando sotto il Monte Capri, dove ci si imbatte in un presunto menhir. Si tratta di un grosso blocco
di arenaria, lungo quattro metri, risalente all’Età del Bronzo, che probabilmente aveva il compito di indicare il passaggio del sole a mezzogiorno.
Da qui si supera il Monte Galera, sotto il quale si apre una grotta artificiale, per poi scendere fino alla località La Croce, dove si incontrano
sentieri che collegano l’entroterra a Riomaggiore. Si prosegue su una sterrata che costeggia il Monte Verrugoli, la cui cima è popolata da decine
di antenne e ripetitori, fino a incontrare l’ottocentesco Forte Bramapane, da dove si gode un ottimo panorama. Superato il forte si percorre un
ultimo tratto in discesa che porta alla località Il Telegrafo, dove sorge un punto di ristoro gestito dal Parco delle Cinque Terre.
Pernottamento In tenda.
Giorno 4 : TELEGRAFO (513 M.) - RIOMAGGIORE
Davanti al punto di ristoro del Telegrafo si lascia il percorso principale e si prende il sentiero n. 3, una mulattiera che, un tempo, costituiva l’unica
via di comunicazione tra Riomaggiore e il comune capoluogo. Da qui si comincia a scendere in direzione del mare finché s’incontra, dopo una
breve camminata, il disabitato villaggio di Lemmen, un tempo dedito alla pastorizia e all’agricoltura, come testimoniano gli antichi terrazzamenti
ancora esistenti e un abbeveratoio in pietra arenaria che si trova in mezzo alle poche case riunite attorno al restaurato oratorio di San Bernardo.
Oltrepassato il paese si continua a scendere fino a incontrare il Santuario di Montenero. Abbandonato l’edificio si oltrepassa un’antica fonte, la
sottostante strada litoranea, per poi prendere una ripida scalinata che termina nel centro storico di Riomaggiore.
Pernottamento in tenda.
Giorno 5 : RIOMAGGIORE – MANAROLA - CORNEGLIA
Da Corniglia si prende la Scala Lardarina, una scalinata di 33 rampe che raggiunge la stazione ferroviaria al di sotto della quale ha inizio il
terrapieno che un tempo ospitava la vecchia ferrovia a binario unico e dove fino a qualche anno fa sorgevano numerosi bungalow, poi distrutti
da un incendio. Da qui si prosegue fino a incontrare il sentiero vero e proprio che corre parallelo al sottostante Spiaggione. Dopo aver superato
una larga pietraia, originata da una frana che talora rende il sentiero non transitabile, si passa davanti a una cappelletta raffigurante la Vergine
per poi scendere, dopo aver costeggiato il cimitero di Manarola recante alcuni versi del Cardarelli scritti a cubitali sul muro, fino alla marina del
paese. Si risale verso il centro storico e si prende, sulla destra, una galleria che termina davanti alla stazione ferroviaria. Alle spalle della stazione
di Manarola si sale lungo una scala che porta al Sentiero Azzurro che qui coincide con la Via dell’Amore, il celebre itinerario scavato nella roccia,
costruito fra le guerre mondiali durante lo scavo delle gallerie ferroviarie tra Manarola e Riomaggiore e tra Riomaggiore e La Spezia. L’opera,
nata per la necessità di realizzare dei depositi di esplosivo lontani dall’abitato, ben presto divenne famosa in tutto il mondo grazie alla sua
posizione panoramica a picco sul mare che suggeriva impagabili momenti romantici. Il percorso, dopo un breve tratto sotto un porticato
artificiale, offre al camminatore la vista di un’ampia varietà di piante esotiche, come l’agave e il fico d’India, oltre a interessanti formazioni
geologiche a vari strati. La passeggiata termina davanti alla stazione ferroviaria di Riomaggiore.
Pernottamento in hotel.
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Giorno 6 : CORNELIA - VERNAZZA – MONTEROSSO
Dal porticciolo di Vernazza si sale lungo un’“arpaia”, la tipica scalinata del paese, verso la medievale torretta di avvistamento
che sovrasta il borgo, nei cui pressi ricomincia il Sentiero Azzurro. L’itinerario riprende in mezzo a una vegetazione ricca di agavi
e fichi d’India, costeggiando formazioni geologiche in cui sono ben leggibili strati e formazioni di milioni di anni. Da qui si
prosegue fino a raggiungere Prevo, un piccolo nucleo abitato formato da una dozzina di case colorate, per poi continuare sul
sentiero. Si oltrepassano antichi ponticelli che scavalcano piccoli corsi d’acqua, come il Rio della Groppa, e si costeggiano orti e
coltivi spesso abbandonati, fino a incrociare la strada provinciale che porta al centro storico di Corniglia attraverso una stretta
via che passa alle spalle dell’abitato e davanti alla chiesa di San Pietro.
Usciti dalla stazione ferroviaria di Monterosso si prende a sinistra la strada che porta al paese vecchio. Dalla piazza centrale del
borgo si sale verso l’hotel Porto Roca, da cui parte una ripida scalinata in mezzo a orti coltivati a limoni (l’origine vera e propria
del Sentiero Azzurro) che porta il camminatore in quota. Da qui in poi la mulattiera si trasforma in un percorso caratterizzato da
molti saliscendi in mezzo a oliveti, vigneti, letti di torrenti, casolari e piane terrazzate. Il sentiero, a volte stretto e poco agevole
per le numerose piccole frane che subisce di tanto in tanto, prosegue per un certo tratto su una specie di falsopiano, per poi
scendere gradatamente verso il mare finché, dopo aver superato Costa Linaro e Costa Mesorano, due crinali secondari, e dopo
aver costeggiato il locale cimitero, termina davanti alla farmacia di Vernazza.
Pernottamento in hotel.
Giorno 7:
Partenza.
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