Studio sulla Comprensione della Sequenza degli Eventi

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Studio sulla Comprensione della Sequenza degli Eventi
Il Papilloma Virus Umano: Studio sulla Comprensione della Sequenza degli Eventi nello Screening
Hilary Zanon1, Teresa Gavaruzzi2, Michela Sarlo3, Carla Cogo4 , Anna Iossa5, Lorella Lotto6
1 Dott.ssa in Strategie di Comunicazione, Università di Padova
2 Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, Università di Padova
3 Ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova
4 IOV Istituto Oncologico Veneto
5 ISPO Istituto per lo Studio e la prevenzione oncologica Firenze
6 Professore Associato presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, Università di Padova
Background
Diagramma di flusso
Risultati
Le Aziende Socio Sanitarie Locali
(U.L.S.S.) venete invitano tutte le donne
tra i 25 e i 64 anni a fare un test HPV di
screening per la prevenzione del tumore
del collo dell’utero. Insieme alla lettera
d’invito le utenti ricevono un opuscolo
informativo che riporta le informazioni sul
test HPV, il Pap test e gli eventuali
approfondimenti che costituiscono la
sequenza degli eventi nello screening.
La modalità che le U.L.S.S. utilizzano per
divulgare queste informazioni prevede
l’utilizzo del solo testo scritto.
Dai risultati della ricerca emerge che
nelle diverse situazioni esaminate
(comprensione soggettiva, risposte
alle domande aperte e risposte alle
domande chiuse) il gruppo che riceve
anche il grafico fornisce un maggior
numero di risposte corrette e
raggiunge un livello di comprensione
più alto rispetto a quello che riceve
solo il materiale in formato verbale.
Infine, le differenze individuali misurate
non differiscono tra i due gruppi e non
determinano perciò le differenze
riscontrate nelle due condizioni
sperimentali (verbale vs. verbale e
grafico).
Obiettivi
Indagare, attraverso la somministrazione di
un questionario, una modalità alternativa di
presentazione dei contenuti informativi
relativi allo screening, in cui la sequenza di
eventi, generalmente descritta attraverso
un testo, viene anche rappresentata
graficamente con un diagramma di flusso
(o flow chart). L’ipotesi di partenza è che
l’integrazione del testo con un diagramma
di flusso migliori la comprensione delle
informazioni
nelle
partecipanti,
indipendentemente dalla loro tendenza a
preferire l’utilizzo di un codice visivo
piuttosto che verbale e dalle differenze
individuali in abilità verbali, spaziali e visive.
Metodo e materiali
Sono state elaborate due versioni di uno
stesso questionario in cui il materiale
informativo (lettera d’invito ed opuscolo
informativo adattati da quelli in uso presso la
U.LS.S. 16 di Padova) veniva presentato in
due diversi formati: verbale (solo testo) e
verbale-grafico (testo integrato con il
diagramma di flusso). Il questionario somministrato a 114 studentesse di laurea
triennale in Mediazione linguistica e culturale
dell’Ateneo di Padova - prevedeva la
misurazione: della comprensione soggettiva,
ossia il grado in cui ritenevano di aver
compreso la sequenza degli eventi del
programma di screening; del livello di
comprensione del materiale informativo
attraverso due domande aperte e dieci
domande con risposta di tipo Vero/Falso; di
alcuni indici in grado di rilevare differenze
individuali. Per poter comparare le due versioni
del questionario era infatti essenziale valutare
quanto le utenti fossero in grado di usare e
preferissero informazioni visive piuttosto che
verbali e conoscere le differenze individuali
che potevano influenzare la comprensione
delle informazioni presentate nei due diversi
formati (verbale e verbale-grafico).
Conclusioni
Il materiale informativo sul test HPV può essere
maggiormente compreso se al testo si affianca una
rappresentazione grafica della sequenza degli
eventi dello screening. Il diagramma di flusso
utilizzato si è dimostrato un mezzo utile per illustrare
in modo chiaro e sintetico un percorso di screening
altrimenti piuttosto complesso.
Bibliografia
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2. Cogo C., Grazzini G., Iossa A. (2004). Analisi degli strumenti informativi all’interno dei
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3. Cogo C., Iossa A. (2006). Triage di ASCUS con HPV: revisione del materiale informativo
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4. Cogo C., Iossa A., Canuti D., Capriotti T., Carozzi F., Dalla Riva T., …Guiducci P. (2013). Le
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5. Ronco G., Biggeri A., Confortini M., Giorgi - Rossi P., Naldoni C., Segnan N., … Zorzi M.
(2012). HTA REPORT: Ricerca del DNA di Papillomavirus umano (HPV) come test primario per
lo screening dei precursori del cancro del collo uterino, Epidemiologia e prevenzione, 36 (34), Suppl 1, e1-72.
Corrispondenza: Prof.ssa Lorella Lotto – DPSS – Università di Padova - tel.: 049 8276584 - e-mail: [email protected]