pb - Comune di Moneglia
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INDICE 1. PREMESSA ....................................................................................................................................... 2 2. DESCRIZIONE DELL’OPERA ............................................................................................................ 2 2.1. 2.2. Aspetti architettonici .................................................................................................................... 2 Aspetti strutturali ......................................................................................................................... 8 3. NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO ............................................................................ 14 4. MATERIALI ...................................................................................................................................... 14 4.1. 4.2. 4.3. 4.4. 5. Calcestruzzo per pali e platea: .................................................................................................. 14 Calcestruzzo per opere in elevazione: ...................................................................................... 14 Acciaio per cls: .......................................................................................................................... 15 Classi di esposizione ................................................................................................................. 15 ANALISI DEI CARICHI ..................................................................................................................... 17 5.1. 5.2. 5.3. 5.4. PESO PROPRIO E SOVRACCARICHI PERMANENTI: ........................................................... 17 SOVRACCARICHI VARIABILI .................................................................................................. 17 Azione della neve ...................................................................................................................... 17 Azione sismica .......................................................................................................................... 18 6. PREDIMENSIONAMENTO SOLAI ................................................................................................... 20 7. FASI DI LAVORO ............................................................................................................................. 23 1 1. PREMESSA La presente relazione illustrativa è relativa alla realizzazione di un’autorimessa interrata in Lungomare Dante Alighieri a Moneglia (GE). Il progetto prevede la realizzazione, all’interno del terrapieno stradale del Lungomare, di un parcheggio su due piani, il piano terra sarà adibito a parcheggio ad uso pubblico a rotazione con una capacità complessiva di 53 posti auto, dei quali due destinati ad invalidi. Il piano interrato sarà destinato ad autorimessa privata con 47 box, di cui 2 doppi. Il particolare contesto in cui l’opera si inserisce, dovuta alla vicinanza al mare, alle diverse problematiche viabilistiche relative all’accesso al centro abitato e all’interazione con il manufatto stradale esistente, hanno indirizzato la progettazione verso le scelte progettuali descritte nel seguito. 2. DESCRIZIONE DELL’OPERA 2.1. ASPETTI ARCHITETTONICI L’edificio presenta una pianta pressoché rettangolare di dimensioni pari a 100.00 [m] x17.20 [m] e si sviluppa in altezza su due piani interrati posti a quota +3.84 e +1.06, per un’altezza complessiva di 7.20 [m]. L’accesso e l’uscita all’autorimessa sono localizzati in adiacenza a Corso Longhi a quota +3.84, mentre il collegamento verticale con il piano interrato a quota +1.06 avviene attraverso una rampa bidirezionale. Alla quota stradale (+7.20) l’intervento non va a modificare l’attuale stato dei luoghi, in quanto se ne prevede il completo ripristino, in particolare per quanto riguarda la viabilità di accesso al centro cittadino. Una particolare attenzione è stata rivolta alle fasi di demolizione e ricostruzione della rampa laterale che rappresenta l’unica via di accesso al centro di Moneglia. Come verrà meglio descritto nel paragrafo relativo al fasaggio, la costruzione della nuova rampa avverrà per campi ed utilizzando calcestruzzo a rapida presa; l’accesso alla città avverrà senza interruzioni diurne del traffico in quanto le lavorazioni saranno effettuate solamente in orari notturni. 2 L’intera opera si realizzerà all’interno della massicciata della ex-ferrovia, ora adibita a transito veicolare, costituita da un terrapieno delimitato da muri a gravità. Allo stato attuale la sezione tipica è costituita dal marciapiede, di larghezza pari a 3.83 [m], dalla carreggiata, di larghezza pari a 16.23 [m], e dell’aiuola di bordo di larghezza pari a 1.35 [m], così come indicato nella seguente immagine. Figura 1- Sezione A-A – Stato di fatto In corrispondenza della deviazione per il centro di Moneglia la sezione è caratterizzata dal marciapiede di larghezza pari a 1.68 [m], dalla rampa di accesso al centro, di larghezza pari a 6.65 [m], dal muro di sostegno del terrapieno, dall’aiuola di dimensioni pari a 4.69 [m], dalla carreggiata della viabilità principale di larghezza pari a 5.71 [m] e dalla siepe di larghezza pari a 1.49 [m]. 3 Figura 2: Sezione C-C – Stato di fatto A causa dei questa variabilità plano-altimetrica, si prevede la realizzazione della rampa di accesso al piano interrato al di sotto della strada di accesso al centro abitato, sfruttando la conformazione attuale del terreno. Sono presenti, inoltre, due sottopassi realizzati all’interno della massicciata utilizzati per il collegamento tra il centro cittadino e l’arenile. Entrambi i sottopassi saranno interessati in minima parte dall’intervento e saranno solo parzialmente demoliti all’imbocco. In ogni caso il collegamento pedonale esistente tra il centro e l’arenile verrà mantenuto inalterato anche dopo la realizzazione dell’intervento. Per quanto riguarda la distribuzione interna del parcheggio, al piano terra si prevede layout con il corsello in posizione centrale e i posti auto laterali disposti a pettine (totale di 53 posti auto). La corsia di marcia presenta larghezza pari a 6.00 [m], mentre i posti auto hanno larghezza pari a 2.50 [m] e lunghezza pari a 5.00 [m]. La rampa bidirezionale di collegamento tra il piano terra (+3.84) e il piano interrato (+1.06) presenta lunghezza pari a 21.30 [m], larghezza pari a 5.80 [m] (5.60 [m] in corrispondenza dei pilastri) con una pendenza del 13%. Al piano interrato la destinazione d’uso è quella di autorimessa ad uso privato, infatti sono previsti 47 garage di dimensione media 3.20 [m] x 5.50 [m], posizionati lateralmente e con corsia di manovra al centro larga 6.00 [m]. 4 Per il piano terra l’altezza libera minima sotto trave del parcheggio è pari a 2.40 [m], mentre l’altezza libera complessiva del solaio è pari a 2.65 [m], per il piano interrato l’altezza libera minima sotto trave è pari a 2.20 [m], mentre l’altezza libera complessiva del solaio è pari a 2.40 [m]. Sono previsti tre vani scala e un impianto ascensore al fine di garantire i requisiti minimi per la Normativa Antincendio. Le finiture dei solai sono in calcestruzzo elicotterato con uno spessore complessivo del pacchetto di finitura pari a 8 [cm] al piano terra e pari a 10 [cm] al piano interrato. Per quanto riguarda gli aspetti legati alla viabilità interna al parcheggio, si prevede flusso monodirezionale all’interno della corsia di marcia al piano terra e flussi bidirezionali nella corsia di manovra al piano interrato. Il layout del parcheggio è indicato nelle immagini seguenti. 5 Figura 3: Pianta piano terra – Layout architettonico 6 Figura 4: Pianta piano interrato – Layout architettonico 7 2.2. ASPETTI STRUTTURALI Il layout del parcheggio è caratterizzato da una scansione regolare dei posti auto, pertanto è stato possibile definire una maglia strutturale regolare che assecondi al meglio le esigenze architettoniche, ponendo la massima attenzione al rispetto dei principi di regolarità strutturale imposti dalla normativa sismica. Tale maglia strutturale ha un passo regolare in direzione longitudinale pari a 10.00[m], mentre in direzione trasversale si prevede passo variabile da 4.50 [m] e 6.00 [m] ed è costituita da pali trivellati in c.a. 500 di lunghezza pari a 13.00 [m], intestati nello strato roccioso e incamiciati per una lunghezza pari a 7.20 [m] con tubi in acciaio dello spessore di 5 [mm] a costituire gli elementi verticali di sostegno degli impalcati. I pali, in seguito allo scavo eseguito con la tecnica del top-down, rappresenteranno i pilastri che sosterranno i due solai. Come definito dalla Relazione Geologica fornita dal Comune di Moneglia, il terreno di fondazione presenta: - limi sabbiosi, fino alla profondità -4.35; - strato litoide compatto costituito da Scisti della Val Lavagna, oltre tale profondità. Poiché tale relazione riguarda un terreno nelle immediate vicinanze dell’area oggetto del presente intervento, in questa fase, si considerano le caratteristiche geotecniche riportate in questa, per il predimensionamento dei principali elementi fondazionali. Si prevede la realizzazione di una platea in cemento armato di spessore pari a 40 [cm], gettata sopra un getto di calcestruzzo magro dello spessore di 15 [cm]. Occorre, inoltre, realizzare l’impermeabilizzazione delle strutture interrate, da realizzarsi prima del getto della platea, costituito da teli accoppiati in materiale sintetico e da un giunto bentonitico. In questa fase è stato possibile effettuare un predimensionamento delle opere di fondazione, ottenuto a partire dalla Relazione Geologica, le loro caratteristiche potranno subire, in fase definitiva alcune variazioni. I pali prevedono l’utilizzo di calcestruzzo con classe di resistenza Rck45, classe di esposizione XS2, copriferro minimo 50 [mm] in quanto permanente sommersi in acqua di mare. 8 Per la platea di fondazione platea si prevede l’utilizzo di calcestruzzo con classe di resistenza Rck30, classe di esposizione XC2, copriferro minimo 50 [mm]. La struttura in elevazione dell’autorimessa è realizzata in calcestruzzo armato prefabbricato e si sviluppa su due piani interrati. Si riportano nel seguito le quote dei solai e le relative destinazioni d’uso: - Solaio a quota +7.00: strada carrabile di I categoria (sovraccarico accidentale 20.00 kN/m2) - Solaio a quota +3.84: autorimessa (sovraccarico accidentale 2.50 kN/m2). I pilastri sono costituiti, come già precisato in precedenza, da pali 500 incamiciati con lamierino in acciaio dello spessore di 5 [mm] su cui verranno poggiate le travi prefabbricate di sostegno dei solai. Il solaio a piano terra (q. +3.84), e la rampa di accesso all’interrato con sovraccarico accidentale pari a 2.50 kN/m2 e luce libera di inflessione massima pari a 10.00 [m] sono realizzati con solaio alveolare dello spessore pari a 25 [cm] e cappa di completamento dello spessore pari a 5 [cm]. Il solaio poggia su travi a T prefabbricate precompresse in calcestruzzo di altezza complessiva pari a 45 [cm]. Il solaio di copertura (q. +7.20), con sovraccarico accidentale pari a 20.00 kN/m 2 e luce libera di inflessione massima pari a 10.00 [m] è realizzato con solaio alveolare dello spessore pari a 40 [cm] e caldana di completamento dello spessore di 5 [cm]. Poggia su travi prefabbricate a T rovescio in c.a.p. di altezza complessiva pari a 65 [cm]. Tutti i solai dovranno essere certificati REI 120. Il marciapiede a sbalzo lato mare sarà demolito ed interamente ricostruito, con una soletta gettata in opera di spessore 20 [cm] inghisata sul muro esistente, si utilizzerà conglomerato cementizio a prestazione garantita con classe di esposizione XS1 (eposizione alla salsedine marina ma non a contatto diretto con l'acqua di mare), classe di resistenza Rck40. I vani scala e il nucleo ascensore saranno setti di spessore 20 [cm] realizzati in cemento armato faccia a vista gettato in opera e prevedono l’utilizzo di calcestruzzo con classe di resistenza Rck30, classe di esposizione XC3, copriferro minimo 50 [mm]. Anche le scale e i relativi pianerottoli avranno la struttura portante in cemento armato gettato in opera. 9 Il vano scala e il vano ascensore che arrivano fino a quota 7.20 saranno protetti da una struttura in cristallo come da elaborati grafici. Il Comune di Moneglia si trova in zona sismica di terza categoria, ai sensi delle “Istruzioni in materia di opere in cemento armato e in zona sismica” (rev.5 – Maggio 2012) redatto dalla Provincia di Genova. Le carpenterie strutturali sono indicate nelle immagini seguenti. 10 Figura 5: Carpenteria fondazioni – Progetto strutturale 11 Figura 6: Carpenteria solaio interpiano – Progetto strutturale 12 Figura 7: Pianta piano interrato – Progetto strutturale 13 3. NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Si è fatto riferimento alle seguenti normative e disposizioni di legge: D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le Costruzioni; Circolare 02/02/2009 n.617/C.S.LL.PP. Circolare esplicativa Norme Tecniche per le Costruzioni; 4. MATERIALI 4.1. CALCESTRUZZO PER PALI E PLATEA: Rck 30 MPa resistenza caratteristica cubica fcd = 15.6 MPa resistenza di calcolo Ec,i 31177 MPa modulo elastico istantaneo c = 25 KN/m3 peso specifico 4.2. CALCESTRUZZO PER OPERE IN ELEVAZIONE: Setti, scale, solette interne: Rck 30 MPa resistenza caratteristica cubica fcd = 15.6 MPa resistenza di calcolo Ec,i 31177 MPa modulo elastico istantaneo c = 25 KN/m3 peso specifico Soletta a sbalzo marciapiede: Rck 40 MPa resistenza caratteristica cubica fcd = 18.2 MPa resistenza di calcolo Ec,i 33675 MPa modulo elastico istantaneo c = 25 KN/m3 peso specifico 14 4.3. ACCIAIO PER CLS: Barre ad aderenza migliorata FeB50C: fyk = 430 MPa tensione caratteristica di snervamento fyd = 382.6 MPa resistenza di calcolo 4.4. CLASSI DI ESPOSIZIONE Nel caso in esame le classi di esposizione considerate sono riportate nella tabella seguente: per ognuna sono esplicitati il valore massimo del rapporto acqua/cemento, la classe minima di resistenza del calcestruzzo e il minimo contenuto di cemento Campi di impiego Pali Platea Cappa solaio Setti vani scala Soletta a sbalzo CLASSI DI ESPOSIZIONE AMBIENTALE Rck min UNI 11104 Rapporto Contenuto Contenuto Classe di Tipo di a/c (max) minimo di aria (%) consistenza cemento cemento al getto (solo se Kg/m3 necessario) 0.45 360 S4 0.60 300 S4 - XS2 XC2 45 30 XC1 30 0.60 300 - S4 - XC3 40 0.55 320 - S4 - 0.50 340 - S4 XS1 40 - La classe di esposizione XC1 è caratterizzata da ambiente asciutto o permanente bagnato ed è adatta nel caso di interni di edifici con umidità relativa bassa, calcestruzzo armato ordinario o precompresso con le superfici all’interno di strutture con eccezione delle parti esposte a condensa, o immerse in acqua. La classe di esposizione XC2 deve essere considerata nel caso di ambiente bagnato, raramente asciutto, ovvero per tutte le strutture di sostegno e di fondazione. La classe di esposizione XC3 deve essere considerata nel caso di ambiente con umidità moderata o alta. 15 Si utilizzerà calcestruzzo con classe di esposizione XS1 per la soletta a sbalzo sul mare in quanto è esposta alla salsedine marina. Per i pali si utilizzerà calcestruzzo con classe di esposizione XS2 in quanto permanentemente sommersi in acqua marina. E’ evidente che la sicurezza delle strutture in cemento armato dipende anche dalle caratteristiche meccaniche e chimico-fisiche degli acciai da armatura; tale dipendenza diventa ancor più accentuata quando si tratta di strutture in zona sismica, in quanto vengono richieste alla struttura risorse di duttilità ancor più elevate. Si propone che l’acciaio per cemento armato sia tutto dello stesso tipo e precisamente sia una acciaio laminato a caldo ad alta duttilità del tipo B450C, per tutte le tipologie di prodotto, ovvero barre, rotoli, reti e tralicci. I prodotti possono essere forniti sotto forma di: barre (6 mm≤≤50 mm), rotoli (6 mm≤≤16 mm), prodotti raddrizzati ottenuti da rotoli, reti elettrosaldate, tralicci elettrosaldati. Tra i requisiti fondamentali dell’acciaio da cemento armato si ha sicuramente quello della saldabilità e composizione chimica; quest’ultima deve essere in accorso con quanto specificato in EN 10080. Pertanto, non devono essere superati i contenuti massimi di carbonio, zolfo, fosforo, azoto, rame. I valori delle proprietà meccaniche dell’acciaio sono determinati con opportune prove; in particolare si devono verificare le proprietà meccaniche di trazione e devono essere superate le prove di piega e ripiega e di resistenza a fatica. Con quest’ultima prova, è possibile determinare il valore limite che un materiale può sopportare quando è sottoposto ad una tensione ciclica ripetuta; la forza applicata durante la prova è tale per cui l’acciaio lavora in campo elastico. Dal punto di vista sismico, riveste particolare importanza la capacità dell’acciaio di sopportare un certo numero di carichi ciclici di trazione e compressione, con forze molto significative, vicine alla resistenza massima del materiale, ovvero in campo plastico. Inoltre, i prodotti devono avere una superficie nervata ben definita ed essere opportunamente identificati in accordo con EN 10080. 16 5. ANALISI DEI CARICHI 5.1. PESO PROPRIO E SOVRACCARICHI PERMANENTI: Peso proprio della struttura a solaio (Alveolare 43+5): g1 = 6.45 kN/m2; Peso proprio della struttura a solaio (Alveolare 25+5): g2 = 4.45 kN/m2; Pavimento e sottofondo: g3 = 3.0 kN/m2; 5.2. SOVRACCARICHI VARIABILI Sono stati considerati carichi variabili distribuiti non minori da quelli desunti dalle “Norme tecniche per le costruzioni” del 14/09/2005 e da quelli richiesti da bando di gara. In particolare: Autorimessa: q2 = 2.50 kN/m2; Strada carrabile di I categoria: q3 =20.00 kN/m2; 5.3. AZIONE DELLA NEVE Sulla base delle indicazioni riportate nella normativa di riferimento il carico neve sulle strutture in oggetto viene calcolato mediante i seguenti parametri: a=3 m slm; q sk 1.15 kN/m2; 0.8 Pertanto il valore del carico neve si desume dalla seguente espressione: q s 0.8 1.15 = 0.92 kN/m2 17 5.4. AZIONE SISMICA Il comune di Moneglia è stato classificato in "zona sismica 3" come indicato nelle “Istruzioni in materia di opere in cemento armato e in zona sismica” (rev.5 – Maggio 2012) redatto dalla Provincia di Genova. Secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le costruzioni occorre effettuare la verifica allo stato limite ultimo (SLU) o di danno (SLD) combinando l’azione sismica con le altre azioni secondo la formula seguente: γEE+ γGGk + γPPk + Σ i (ψ2i γQQki) dove: E = azione sismica per lo stato limite e per la classe di importanza in esame; GK = carichi permanenti al loro valore caratteristico; PK = valore caratteristico dell’azione di precompressione, a cadute di tensione avvenute; ψ2i = coefficiente di combinazione delle azioni variabili Qi; γE, γG, γP, γQ = coefficienti parziali pari a 1; QKi = valore caratteristico della azione variabile Qi. Gli effetti dell'azione sismica vengono valutati tenendo conto delle masse associate ai seguenti carichi gravitazionali: ψ Q k i Ei ki Dove ψEi = ψ2i G Nel caso in esame i valori di ψ2i sono riportati nel seguito: Autorimesse: ψ2i = 0.60; Coperture con neve: ψ2i = 0; Le azioni sismiche di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite considerati, si definiscono a partire dalla “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione. Essa costituisce l’elemento di conoscenza primario per la determinazione delle azioni sismiche. La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa a g in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale (di categoria A), nonché di 18 ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente Se (T) , con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza PVR, nel periodo di riferimento VR. Ai fini della normativa DM 2008 le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVR , a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido orizzontale: - ag accelerazione orizzontale massima al sito; - Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale. - T*C periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. I valori di ag, Fo e T*C necessari per la determinazione delle azioni sismiche richiedono la conoscenza delle coordinate geografiche per il sito di intervento e i parametri topografici, di caratterizzazione sottosuolo e di classe d’uso della costruzione. Il sito di intervento ha le seguenti coordinate geografiche: Latitudine: 44.24° Longitudine: 9.49° Vita nominale: 50 anni Classe di utilizzo: Classe II Vita di riferimento: 50 anni Parametri sismici: TR ag/g F0 T*c [anni] [m2/s] [-] [s] SLO 30 0.0352 2.52 0.21 SLD 50 0.0436 2.52 0.24 SLV 475 0.11 2.41 0.29 SLC 975 0.1439 2.4 0.29 19 6. PREDIMENSIONAMENTO SOLAI Solaio a q. +7.20. Si riporta nel seguito il predimensionamento del solaio a q. +7.20. Tipologia alveolare – Spessore 48 cm (43+5) Peso proprio (5.20+1.25) kN/m2 = 6.45 kN/m2; Carichi permanenti 3.00 kN/m2; Carichi Accidentali 20.00 kN/m2; Si considera il solaio appoggiato con luce libera di inflessione massima pari a 10.00 [m], semplicemente appoggiato alle travi con carico utile pari a 24.25 [kN/ m2]. Si riporta il predimensionamento in Figura 8. Solaio a q. +3.84. Si riporta nel seguito il predimensionamento del solaio a q. +3.84. Tipologia alveolare estruso – Spessore 30 cm (25+5) Peso proprio (3.20+1.25) kN/m2 = 4.45 kN/m2; Carichi permanenti 3.00 kN/m2; Carichi Accidentali 2.50 kN/m2; Si considera il solaio appoggiato con luce libera di inflessione massima pari a 10.00 [m], semplicemente appoggiato alle travi con carico utile pari a 6.75 [kN/ m2]. Si riporta il predimensionamento in Figura 9. 20 Figura 8 – predimensionamento solaio copertura 21 Figura 9 - predimesionamento solaio interpiano 22 7. FASI DI LAVORO Per la realizzazione del parcheggio si segue la tecnica del ‘top-down’ che consiste, innanzitutto, nella realizzazione delle opere di sostegno delle terre e del solaio di copertura, cui segue lo scavo e la realizzazione dei solai sottostanti. Questa procedura è particolarmente adatta per questo intervento poiché si riduce notevolmente l’interferenza con il traffico viario. Le fasi di lavoro si susseguono in questo modo: - Realizzazione dei pali trivellati dall’alto: il traffico veicolare è alternato a seconda della posizione dei pali da realizzare, questi ultimi sono incamiciati per i primi 7.20 [m]; - Realizzazione del solaio alveolare verso monte: il traffico veicolare è concentrato nelle due direzioni nella carreggiata a mare; - Realizzazione del solaio alveolare centrale: il traffico veicolare è suddiviso nella parte a mare e in quella a monte; - Realizzazione del solaio alveolare verso mare: il traffico veicolare è concentrato nelle due direzioni nella carreggiata a monte; - Scavo dell’intero volume fino alla quota, +3.86: lo scavo avviene a partire dall’ingresso all’autorimessa da Corso Libero Longhi, in modo tale da non interferire con il traffico veicolare soprastante. - Esecuzione di jet-grouting per stabilizzare muri a gravità esistenti - Scavo dell’intero volume fino alla quota di fondazione, +0.39 - Getto del calcestruzzo magro, realizzazione delle opere di impermeabilizzazione della platea, getto della platea in cemento armato; - Realizzazione del solaio alveolare a q. +3.84; - Realizzazione impianti - Opere di finitura. 23