cartella stampa - Carozzi Formaggi
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Cs13 09.07.2015 TRADIZIONE CASEARIA O PICCOLI CHIMICI? Carozzi Formaggi da la sua opinione sul possibile utilizzo di latte in polvere nella produzione casearia. Pasturo, 09 luglio 2015 – Se ne parla ormai da giorni sia all’interno del comparto alimentare che nella cronaca nazionale: vi è la possibilità che in futuro, anche in Italia, i formaggi potranno essere prodotti con latte in polvere. La lettera di messa in mora arriva dalla Commissione Europea e deriva dalla presenza, all’interno dell’ordinamento giuridico italiano, della legge 138 del 1974 che vieta l’utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi. La legge in questione, secondo quanto segnalato dalla Commissione Europea al Governo Italiano, violerebbe la libera circolazione delle merci all’interno dell’UE, motivo per il quale è stato chiesto di modificarla, introducendo la possibilità di produrre formaggi anche con latte in polvere. La storia del formaggio trova origine addirittura nella mitologia, con racconti che parlano di Ninfe greche, mercanti arabi e personaggi quali Polifemo intenti a gustare questo prodotto antichissimo, che ha visto poi uno sviluppo nel tempo con tecniche di lavorazione sempre più moderne, partendo da quelle scoperte da Etruschi e Romani fino ad arrivare ad oggi. La produzione, l’utilizzo e la conservazione del formaggio è mutato fortemente nel tempo, mantenendo tuttavia un fil rouge costante: la presenza del latte come materia prima. Cosa succederebbe qualora la “diffida” della Commissione Europea dovesse trovare esito positivo? Si mangeranno “non formaggi” creati con polveri chimiche? Sicuramente la modifica della legge non riguarderebbe i formaggi DOP (a Denominazione di Origine Protetta) perché fortunatamente hanno un “disciplinare di produzione” che lo vieta espressamente, ma degli altri cosa ne sarà? “Per noi è inimmaginabile l’idea di poter produrre formaggi senza l’utilizzo di latte fresco. Mandiamo avanti da anni una tradizione millenaria che ci è stata tramandata dai nostri genitori e avi, introdurre elementi chimici quali il latte in polvere sarebbe una vera e propria offesa non solo per il nostro territorio, ma per l’intero passato dell’Italia, Carozzi Formaggi via Provinciale, 14/a 23818 - Pasturo (LC) T. 0341.955173 riconosciuta in tutto il mondo per essere la patria della buona e genuina cucina” – ha dichiarato Marco Carozzi, Responsabile di produzione aggiungendo – “produrre formaggio utilizzando latte in polvere è sinonimo di un abbassamento della qualità intrinseca del prodotto, non solo in termini di gusto, che sicuramente risulterà indistinto, ma quello che muterà saranno anche i valori nutrizionali e, di conseguenza, la qualità generale del prodotto proposto al consumatore”. Gli effetti di questa proposta tuttavia non cadranno solo sul gusto e sulla qualità del prodotto in sé, le conseguenze saranno anche di carattere più generale, come ha sottolineato Maurizio Martina, Ministro alle politiche agricole e come ha ribadito Roberto Carozzi, legale rappresentante di Carozzi Formaggi: “Il dubbio che si pone è se i consumatori saranno debitamente informati nel momento in cui andranno ad acquistare un prodotto o se la presenza di latte finto o vero sarà solamente accennata o trasmessa velatamente. La questione dell’etichettatura rappresenta un grosso punto di domanda qualora dovesse essere accettata la proposta avanzata dalla Commissione Europea. Inoltre, la presenza sul mercato di questo genere di prodotto provocherà una disparità di prezzo non indifferente tra formaggi veri e quelli frutto di reazioni da laboratorio che risulteranno essere sicuramente meno costosi non essendo prodotti con materie prime, un problema non indifferente per l’economia. Il rischio più grande è quello che tanti formaggi italiani spariscano dal mercato, e con loro una parte di cultura e patrimonio italiano, occorre dunque che le realtà d’eccellenza italiane si coalizzino contro questa possibilità per il bene di tutti, dal consumatore finale al rivenditore, dal contadino al produttore”. La questione è complessa e forse passeranno mesi (o addirittura anni) prima che verrà presa una decisione definitiva. Quello che è certo è il destino a cui il patrimonio caseario e gastronomico italiano andrebbe incontro qualora la richiesta della Commissione Europea venisse accettata: l’intera Nazione perderebbe il suo appellativo di eccellenza nella produzione casearia, i prodotti standardizzati prenderebbero il sopravvento sui profumi e sapori tipici nostrani. *************** Carozzi Formaggi via Provinciale, 14/a 23818 - Pasturo (LC) T. 0341.955173 Carozzi Formaggi Oggi Carozzi Formaggi si caratterizza per la produzione di formaggi di varia natura, da quelli di capra a quelli di latte vaccino, dai formaggi freschi a quelli più stagionati, in crosta lavata o naturale: una gamma di prodotti che ben soddisfa le esigenze del più pretenzioso cliente. La qualità e la genuinità sono messe al primo posto, a fianco di una tradizione che si intreccia costantemente all’innovazione. **************** Ufficio Stampa: Tramite R.P. & Comunicazione T.039.8946677 [email protected] Carozzi Formaggi via Provinciale, 14/a 23818 - Pasturo (LC) T. 0341.955173