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12.018: Decreto federale concernente la rete delle
12.018 Decreto federale concernente la rete delle strade nazionali. Adeguamento (12.018) ARGOMENTI PRO Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC Segreteria generale SG DATEC Servizio stampa e informazione Argomentario Contrassegno stradale: posizione del Consiglio federale Il 24 novembre 2013 il Popolo svizzero sarà chiamato alle urne per decidere in merito alla modifica della legge sul contrassegno stradale. Il Consiglio federale raccomanda di approvare l’aumento del prezzo del contrassegno annuale a 100 franchi previsto dalla modifica e volto a finanziare i circa 400 chilometri di strade cantonali integrati dal Parlamento nella rete di strade nazionali. Molte regioni potranno così essere meglio collegate e decongestionate per mezzo di circonvallazioni, motivo per cui anche tutti i Cantoni sostengono il progetto. Un buon sistema di vie di comunicazione rafforza la Svizzera. Sommario Situazione attuale pagina 2 Il progetto in votazione in dettaglio pagina 2 Perché il Consiglio federale sostiene il progetto pagina 5 Conclusioni pagina 5 Situazione attuale La rete delle strade nazionali svizzera, che attualmente si estende per circa 1800 chilometri, collega tra loro tutte le regioni del Paese con i centri urbani e attualmente. I tratti che ne fanno parte sono stati definiti oltre 50 anni fa dal Parlamento e sanciti nel decreto federale concernente la rete delle strade nazionali. Da allora, hanno subito soltanto esigui adeguamenti: il decreto è stato integrato unicamente dalla galleria autostradale del San Gottardo, dalle circonvallazioni nord e ovest di Zurigo, dalla Transgiurassiana e dalla strada del Prättigau. I requisiti posti alla rete delle strade nazionali, dalla sua definizione a oggi, sono fortemente mutati: la popolazione è passata da 5,4 a 8 milioni di abitanti - e nel frattempo il traffico stradale è quintuplicato. Il progetto in votazione in dettaglio Per adeguare la rete delle strade nazionali alle mutate esigenze, il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso di integrarla con 383 chilometri di strade cantonali, modificando di conseguenza il decreto sulla rete stradale. Questi nuovi tratti consentiranno di migliorare il collegamento alla rete delle strade nazionali di città medio-grandi, agglomerati, regioni di montagna e regioni periferiche. Ne fanno parte ad esempio i tratti Berna-Bienne, Bellinzona-Locarno, Spiez-Kandersteg e Gampel-Goppenstein (ovvero le strade di accesso alla stazione di carico del Lötschberg), la strada del passo del Giulia, il collegamento di Hirzel, come pure numerosi altri tratti di importanza nazionale (cfr. cartina).Sulla base del nuovo decreto sulla rete stradale è inoltre possibile proseguire la pianificazione di due nuove opere autostradali nell’area di Morges-Losanna e nella regione zurighese del Glatttal volte a eliminare i gravi problemi di capacità delle infrastrutture locali. Come deciso dal Parlamento con il nuovo decreto, la Confederazione subentrerà inoltre nei progetti di circonvallazione previsti sui nuovi tratti. Ne fanno parte i progetti di La Chaux-de-Fonds, Le Locle e Näfels, la cui pianificazione è già molto avanzata. In linea di massima, sono pronti per la realizzazione, che sarà compiuta se fino al trasferimento alla Confederazione saranno stati autorizzati in virtù del diritto cantonale. Per una ventina di altri progetti, la Confederazione porterà avanti i lavori di pianificazione avviati dai Cantoni, che dopo il passaggio alla Confederazione non verranno più effettuati secondo tale diritto, bensì in conformità con la legislazione sulle strade nazionali. Nell’elaborazione, l’Ufficio federale delle strade si baserà sui lavori preliminari dei Cantoni. Il nuovo decreto comporta costi aggiuntivi annui pari a 300 milioni di franchi. I costi per la manutenzione invernale, la cura delle aree verdi, i risanamenti e gli altri lavori di manutenzione e di esercizio ammontano a circa 100 milioni, ossia un terzo del totale. Per i lavori di sistemazione sono necessari 200 milioni, che verranno impiegati in particolare per le circonvallazioni, le misure contro l’inquinamento acustico e per la protezione da valanghe e altri pericoli naturali, nonché per incrementare la sicurezza di svincoli, incroci e gallerie. Il nuovo decreto consentirà alla Confederazione di realizzare progetti nei prossimi 20 anni per un valore complessivo di circa 4 miliardi di franchi. Per coprire i costi generati dalla ripresa delle strade cantonali, il Parlamento ha deciso di aumentare il prezzo del contrassegno stradale da 40 a 100 franchi all’anno e di introdurre un contrassegno bimestrale al prezzo di 40 franchi. Tali modifiche sono previste dalla legge sul contrassegno stradale. Contro l’aumento del prezzo è stato lanciato un referendum che, pur riguardando soltanto questa modifica, si ripercuote anche sul predetto decreto, essendo i due progetti legati sotto il profilo giuridico: il Consiglio federale, infatti, può porre in vigore il nuovo decreto solamente se il progetto relativo al contrassegno è accettato in votazione popolare. Un no alle urne comporterebbe l’impossibilità di attuare i miglioramenti: la Confederazione non potrebbe né riprendere i 383 chilometri di strade dai Cantoni né realizzare le circonvallazioni di La Chaux-de-Fonds, Le Locle e Näfels o altre. Inoltre, non potrebbero essere risolti i problemi di capacità nell’area di Morges-Losanna e nella regione zurighese del Glatttal. 2/5 Circonvallazioni e attraversamenti di abitati pianificati Progetti pronti per la realizzazione in conformità con il decreto sulla rete stradale 1 2 3 Progetti Circonvallazione di Le Locle Circonvallazione di La Chaux-de-Fonds Circonvallazione di Näfels Tratto NEB corrispondente Le Locle - La Chaux-de-Fonds - Neuchâtel Le Locle - La Chaux-de-Fonds - Neuchâtel Niederurnen - Glarona Progetti predisposti dai Cantoni 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Progetti Sistemazione Lyss Nord – Bienne Circonvallazione di Delémont Circonvallazione di Laufen e Zwingen Svincolo Aesch galleria Muggenberg Collegamento N4-A81 Collegamento di Hirzel Completamento dell’autostrada dell’Oberland zurighese Sistemazione Schmerikon-Rüti Circonvallazione di Netstal Strada tra il lago di Costanza e la valle della Thur Collegamento di Appenzello alla rete delle strade nazionali / circonvallazione di Herisau Circonvallazione di Cunter / Savognin Circonvallazione di Mulegns Circonvallazione di Bivio Collegamento viario N2-N13 (Magadino) Circonvallazione di Stabio fino al confine di Gaggiolo Miglioramento della rete viaria nell’attraversamento di Reichenbach Collegamento T9 rotatoria Galdikanal - svincolo H509 Circonvallazione di Liddes Tratto NEB corrispondente Bienne – Schönbühl Delémont Est – Hagnau Delémont Est – Hagnau Delémont Est – Hagnau Sciaffusa – Thayngen Baar - Wädenswil Brüttisellen - Rüti - Reichenburg Brüttisellen - Rüti - Reichenburg Niederurnen – Glarona Grüneck - Meggenhus San Gallo Winkeln – Appenzell Thusis – Silvaplana Thusis – Silvaplana Thusis – Silvaplana Bellinzona - Locarno Mendrisio - Gaggiolo Spiez – Kandersteg – Goppenstein – Gampel Spiez – Kandersteg – Goppenstein – Gampel Martigny - Comune di St. Bernard 3/5 Con il trasferimento dei tratti in questione nella rete delle strade nazionali e la costruzione di circonvallazioni sarà possibile decongestionare le strade all’interno delle località. Fuori delle località, la costruzione di un maggior numero di corsie e infrastrutture separate per pedoni, ciclisti e veicoli agricoli (ad es. sovra- o sottopassi) permetterà di aumentare la sicurezza. Su tutti i tratti ripresi dalla Confederazione varranno, in linea generale, gli stessi elevati standard di sicurezza applicati alle strade nazionali. Il trasferimento delle strade cantonali di importanza nazionale nella rete delle strade nazionali è conforme alla separazione dei compiti perseguita con la Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC): la responsabilità della sistemazione, della manutenzione e dell’esercizio della rete delle strade nazionali incombe alla Confederazione. L’anno scorso sono stati venduti circa 9 milioni di contrassegni autostradali, di cui 3,2 acquistati al confine o nei punti vendita all’estero da automobilisti stranieri. Questi ultimi hanno concorso con 132 milioni di franchi alle entrate lorde, che si sono aggirate sui 361 milioni. I proventi della Confederazione sul contrassegno stradale sono destinati interamente al finanziamento speciale del traffico stradale («cassa delle strade»). Il prezzo del contrassegno verrà aumentato soltanto a partire dal momento in cui le riserve di tale fonte di finanziamento saranno inferiori a un miliardo di franchi, ovvero, stando alla pianificazione finanziaria, verosimilmente all’inizio del 2016. Con questo vincolo, il Parlamento garantisce che la tassa non venga prelevata in anticipo. In Svizzera è necessario acquistare un contrassegno per utilizzare le strade nazionali dal 1985. Anche altri Paesi, quali Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca o Ungheria, puntano su un sistema di questo tipo. In altri, come Francia, Italia, Spagna o Portogallo, gli utenti devono pagare una tassa commisurata alla distanza percorsa. In alcuni Paesi, vi si aggiungono pedaggi per l’utilizzo di gallerie o ponti. 4/5 Perché il Consiglio federale sostiene il progetto Un buon sistema di vie di comunicazione rafforza la Svizzera Le strade nazionali servono a collegare tra loro tutte le regioni e i centri economici del Paese. Poiché i requisiti posti alla rete delle strade nazionali, dalla sua definizione originale nel 1960 a oggi, sono fortemente mutati, occorre un adeguamento: con il trasferimento di 383 chilometri di strade esistenti nella rete delle strade nazionali sarà migliorata l’accessibilità di molte regioni e tutti i capoluoghi cantonali saranno collegati direttamente alla rete delle strade nazionali. Perciò anche i Cantoni sostengono la nuova soluzione. Un buon sistema di vie di comunicazione rafforza la Svizzera. Il contrassegno stradale consente opportuni ampliamenti e circonvallazioni - e aumenta la sicurezza Il nuovo decreto federale consente di integrare nella rete delle strade nazionali tratti che hanno conseguito importanza nazionale e di realizzare alcune circonvallazioni divenute urgenti: in primo luogo a La Chaux-de-Fonds, Le Locle e Näfels, ma ne seguiranno altre. Inoltre, getta le basi per risolvere i gravi problemi di capacità nell’area di Morges-Losanna e nella regione zurighese della Glatttal. In questo modo la popolazione sarà sgravata dal rumore e dal traffico e beneficerà di una maggiore sicurezza, poiché sulle strade trasferite alla Confederazione si applicheranno gli stessi elevati standard di sicurezza validi per le strade nazionali. Il prezzo del contrassegno resta moderato Il Consiglio federale ritiene che 100 franchi siano un prezzo accettabile per il contrassegno stradale, considerata l’accresciuta utilità: l’aumento del prezzo assicura una buona rete delle strade nazionali con collegamenti interessanti. L’ultimo adeguamento del prezzo risale a quasi 20 anni fa e da allora i costi per l’esercizio e la manutenzione delle strade nazionali sono notevolmente aumentati. Inoltre, esso rimane moderato anche rispetto a quanto avviene all’estero: spesso, in Francia, Italia o Spagna, già soltanto per utilizzare l’autostrada durante una vacanza si pagano pedaggi ben più elevati di quanto si spende in Svizzera per utilizzare le strade nazionali per un anno intero. Anche i conducenti stranieri pagano la loro parte Il contrassegno garantisce che anche i conducenti provenienti dall’estero contribuiscano al finanziamento della rete delle strade nazionali: l’anno scorso hanno versato 130 milioni di franchi, ovvero più di un terzo dei proventi complessivi. Senza finanziamento nessun ampliamento della rete L’ampliamento della rete delle strade nazionali potrà avere luogo solamente se l’aumento del prezzo del contrassegno stradale sarà approvato dal Popolo. I due progetti infatti sono vincolati sotto il profilo giuridico. In caso di un no all’aumento del contrassegno non si potranno riprendere i 383 chilometri di strade cantonali né tantomeno i progetti di circonvallazione previsti. Sarebbe altresì impossibile proseguire i lavori di pianificazione dei nuovi tratti di strada nazionale e l’ampliamento e l’integrazione della rete rimarrebbero quindi bloccati. Conclusioni Per tutte queste ragioni, il Consiglio federale raccomanda di accettare la modifica della legge sul contrassegno stradale. Un sì al progetto relativo al contrassegno stradale significa… sì al collegamento di tutte le regioni sì a una buona rete di trasporti e a una maggiore sicurezza sì a un finanziamento di provata efficacia 5/5 Argomentario: Per strade nazionali sicure in tutta la Svizzera 1. Per la coesione della Svizzera • • • • • L’attuale rete delle strade nazionali risale al 1960. Da allora la Svizzera è fortemente mutata. È giunto il momento di adeguare la sua rete di strade, che completi i tratti mancanti in modo da alleggerire il traffico tra le regioni del paese. Le strade nazionali assicurano un collegamento tra tutte le regioni della Svizzera. Tutti i capoluoghi cantonali verranno collegati alla rete di strade nazionali. Le strade che grazie alla decisione del Parlamento vengono aggiunte nella rete delle strade nazionali assicurano un collegamento tra i centri regionali e le regioni. La rete di strade nazionali viene ampliata allo scopo di collegare le zone urbane con quelle rurali. 2. Per più sicurezza sulle strade • Una migliore manutenzione delle strade ne aumenta la sicurezza. La realizzazione di corsie separate per biciclette e automobili comporta una diminuzione degli incidenti. Migliori protezioni contro i pericoli della natura, come ad esempio il rischio di valanghe, nonché le corsie di emergenza per i camion, permettono di evitare incidenti. • L’eliminazione dei problemi di capacità di talune tratte autostradali riduce i rischi di incidenti. • Le circonvallazioni consentiranno di sgravare il traffico di città e capoluoghi, riducendo così il rischio di incidenti, in particolare di pedoni e ciclisti. 3. Per un traffico fluido • La rete di strade nazionali comprende importanti nuovi progetti in fase di costruzione che renderanno più fluido il traffico. In particolare, la risoluzione dei problemi di capacità che gravano sull’area di Losanna-Morges e il decongestionamento del segmento autostradale della Glattal agevoleranno il transito di migliaia di pendolari. • Grazie alla legge federale sulle strade nazionali potranno essere realizzate diverse circonvallazioni di città e piccoli abitati. In questo modo gli automobilisti potranno guadagnare tempo e gli abitanti verranno sgravati dall’eccessivo volume di traffico. • Una volta elevate al rango di strade nazionali, le strade beneficiano di una migliore manutenzione. La chiara delimitazione tra la circolazione di biciclette e automobili, nonché la separazione tra corsie, rendono più fluido e sicuro il traffico. 4. Per un finanziamento durevole della rete stradale • • • • • • I cantoni hanno sempre più difficoltà a finanziare i collegamenti necessari al funzionamento della nostra rete di strade e la loro manutenzione. Negli ultimi 20 anni il volume di traffico nelle strade nazionali è più che raddoppiato. Al contrario il prezzo della vignetta è rimasto costante dal 1995, così come l’imposta sugli oli minorali è rimasta immutata sin dal 1974. In raffronto con l’estero il costo per l’utilizzo delle nostre strade è conveniente. Le entrate supplementari derivate dalla vignetta sono investite esclusivamente nelle infrastrutture stradali (non è previsto alcun finanziamento trasversale del traffico pubblico). Dal momento che i veicoli consumano sempre meno benzina, le entrate per la Confederazione derivate dai dazi sui carburanti diminuiscono sempre di più. L’aumento delle entrate derivate dall’aumento della vignetta è poco oneroso dal profilo burocratico. Argomenti contrari e come controbatterli L’aumento del prezzo della vignetta è esagerato. Passare dagli attuali 40 a 100 franchi significa un aumento di circa 150%! • • • • • Gli utenti ottengono in contropartita di questo aumento una migliore manutenzione delle strade e delle circonvallazioni che sgraveranno le città di parte del traffico. Strade sicure e percorribili non sono a gratis! L’aumento di 60 franchi è quindi moderato e corrisponde a un pieno di benzina l’anno. Nel confronto internazionale, viaggiare sulle strade svizzere rimane conveniente. Negli ultimi 18 anni tasse e dazi per l’utilizzo delle strade non sono mai aumentati e questo nonostante il fatto che negli ultimi 20 anni il volume di traffico sulle strade nazionali sia raddoppiato. Non si tratta di un aumento volto a creare delle riserve. L’aumento del prezzo della vignetta entrerà in vigore appena le casse alimentate dai proventi delle strade scenderanno al di sotto di un miliardo di franchi e ciò non avverrà prima del 2016. Le entrate generate dall’aumento della vignetta non sono destinate all’infrastruttura stradale, ma al trasporto pubblico. Gli automobilisti si faranno spennare! • • • • È falso! La totalità delle entrate supplementari derivanti dall’aumento del prezzo della vignetta sarà versata esclusivamente nella cassa del fondo stradale. I 305 milioni di franchi l’anno supplementari andranno a coprire il maggior fabbisogno finanziario per l’esercizio, la manutenzione e la sistemazione delle nuove strade nazionali. La necessità di nuove risorse per il funzionamento e la manutenzione delle strade che saranno riprese nella rete delle strade nazionali è urgente. Inoltre, la legge prevede l’integrazione nella rete di strade nazionali di progetti rilevanti e la pianificazione e la concretizzazione di altri progetti. Consiglio federale e Parlamento hanno sin dall’inizio chiarito che le entrate supplementari derivanti dalla vignetta verranno destinate a questi scopi. È escluso che un Governo a chiara maggioranza borghese tradisca questa promessa. Il finanziamento trasversale della ferrovia per il tramite della strada non ha nulla a che vedere con questa proposta. Sul lungo termine il fondo per il finanziamento delle strade risolverà anche il problema del finanziamento trasversale. Sul medio termine in questo fondo confluiranno tutte le entrate derivanti dai dazi sui carburanti e dalla vignetta che saranno obbligatoriamente utilizzate per le infrastrutture stradali. Che le entrate supplementari non affluiranno nel trasporto pubblico, lo dimostra anche la posizione dai Verdi svizzeri, visto che all’unanimità si oppongono all’adeguamento della vignetta. L’aumento del prezzo della vignetta comporterà massicci oneri per le PMI! • • • Le PMI otterranno in cambio una contropartita importante: un’infrastruttura stradale ottimale in grado di facilitare le loro attività. La vignetta avrà comunque un prezzo conveniente anche per le PMI. Per un’azienda che possiede 10 veicoli i costi totali della vignetta ammontano a 600 franchi l’anno. Per un giardiniere o un elettricista che fa un’ora di colonna in meno l’anno e raggiunge le destinazioni più rapidamente, i 60 franchi per il prezzo di una vignetta sono facilmente ammortizzati. La nuova struttura tariffaria favorisce gli stranieri! • • • Sbagliato, non viene creato alcun privilegio. Per stranieri o svizzeri valgono le stesse condizioni: una vignetta costerà 100 franchi; una vignetta per due mesi 40 franchi. Le due tariffe graduate consentono ai veicoli stagionali, come ad esempio le roulotte o i rimorchi, di pagare soltanto 40 franchi. La vignetta per due mesi è principalmente prevista per i turisti. Infatti, una vignetta di 100 franchi, potrebbe indurre i viaggiatori o i turisti con destinazione europea a evitare la Svizzera, provocando una diminuzione delle entrate per il turismo elvetico. La proposta di aumento della vignetta autostradale è scorretta! La proposta concernente la vignetta nasconde altre finalità. La manutenzione delle nuove tratte stradali integrate nella rete costa solo 100 milioni di franchi l’anno. Le entrate annuali ricavate dall’aumento del prezzo della vignetta ammontano invece a 300 milioni! • • • L’aumento è necessario poiché i 300 milioni di franchi non sono solo destinati alla manutenzione, ma anche al finanziamento delle nuove tratte riprese dalla Confederazione. I numerosi progetti di costruzione di strade costeranno all’incirca 200 milioni (che aggiunti ai 100 milioni di manutenzione fanno un totale di 300 milioni di franchi). La Confederazione stima che il volume d’investimenti per la realizzazione dei nuovi elementi integrati nella rete stradale sarà di circa 8-10 miliardi di franchi. Nei prossimi 20 anni altri progetti dovranno essere realizzati per un investimento pari a 4 miliardi di franchi. Questi piani sono impossibili da realizzare, qualora il prezzo della vignetta non dovesse essere adeguato di conseguenza. L’aumento della vignetta non è necessario. I cantoni devono far fronte da soli ai costi di manutenzione e di funzionamento della strade, così come ai costi di estensione di taluni tratti. • Non si tratta solo di un semplice trasferimento di strade cantonali nelle mani della Confederazione, bensì di un miglioramento dei collegamenti stradali. Le nuove strade integrate nella rete dovranno essere sicure e più moderne. Sono numerosi i nuovi progetti pianificati, in particolare le circonvallazioni che sgraveranno la popolazione delle regioni toccate. • Non dovesse essere approvato l’aumento della vignetta, anche i progetti di nuove costruzioni e di riclassificazione delle strade cadrebbero o verrebbero finanziati attraverso aumenti delle imposte da parte dei cantoni. • La rete delle strade nazionali viene adeguata all’evoluzione delle zone abitate svizzere. La Confederazione ha un grosso interesse affinché le tratte d’importanza nazionale siano integrate e gestite centralmente in modo coordinato. • Un aumento del contributo da parte dei cantoni non otterrebbe la maggioranza dei consensi. È quanto emerge dalla procedura di consultazione. Chi respinge l’aumento della vignetta, impedisce l’adeguamento della rete di strade nazionali alle mutate esigenze e con ciò vanifica i numerosi progetti volti ad eliminare i problemi di rallentamento e di code nella rete e che mirano anche a decongestionare l'attraversamento degli abitati. Non c’è nessuna urgenza di aumentare il prezzo della vignetta dal momento che il fondo stradale possiede giacenze per circa due miliardi di franchi. I progetti esistenti possono essere realizzati senza problemi. • Falso. È invece urgente agire subito. Le riserve si stanno vieppiù assottigliando perché i costi di manutenzione e di costruzione delle strade nazionali aumentano, a fronte di una diminuzione delle entrate dovute a veicoli sempre più efficienti. Occorrono quindi più mezzi finanziari per finanziare le nostre strade. • Gli oneri supplementari causati dall’integrazione di nuovi segmenti (per circa 400 chilometri di strade) nella rete nazionale sono ricorrenti. Per questo è necessario aumentare le entrate di conseguenza. • Se si considerano unicamente i progetti di tratti stradali in fase di costruzione, occorre prevedere un nuovo fabbisogno di circa 8-10 miliardi di franchi. A ciò si aggiungono le spese di sfruttamento e manutenzione che ogni anno la Confederazione si accolla per le nuove tratte riprese dai cantoni. Questi costi aggiuntivi non hanno alcun rapporto con le riserve attuali. • Anche nel caso in cui le riserve dovessero bastare, il prezzo della vignetta rimarrebbe invariato a 40 franchi, e questo a prescindere da un’accettazione dell’aumento del suo prezzo in sede di votazione popolare. In effetti, l’adeguamento del prezzo della vignetta diventerà effettivo solo quando il livello delle riserve del fondo stradale scenderà al di sotto del miliardo di franchi. Siccome negli ultimi 20 anni il traffico è raddoppiato, non è necessario adeguare il prezzo della vignetta. Un incremento del traffico aumenterebbe di riflesso le entrate del fondo stradale. • Falso. Le entrate derivanti dalla vignetta rimangono invariate sia nel caso in cui un veicolo percorra 10'000 o 20'000 chilometri. L’aumento di traffico non viene perciò compensato da entrate supplementari nel fondo. • L’imposta sugli oli minerali non è alimentata soltanto attraverso combustibili come il gasolio. Queste entrate sono infatti indipendenti dal livello di traffico. In maniera generale, sia per gli oli minerali che per la loro sovrattassa, le automobili utilizzano meno benzina che nel passato. Se da profilo ecologico è rallegrante, da quello finanziario ciò provoca una diminuzione delle entrate per il fondo stradale. 17 centesimi al giorno per più sicurezza e per il decongestionamento Chi guida paga. L’aumento di prezzo dà continuità al modello di successo della vignetta autostradale. Chi utilizza le strade, ne garantisce il finanziamento. L’aumento di 60 franchi è sopportabile: sono 17 centesimi in più al giorno ed a macchina. Chi paga ha un tornaconto. I 17 centesimi al giorno ed a macchina vanno a vantaggio di tutti. Finalmente potranno essere costruite le circonvallazioni tanto necessarie per paesi e città. Ne trarranno beneficio le persone che da anni soffrono per via del crescente traffico di transito (rumore, inquinamento, incidenti ecc.). Più sicurezza per tutti. Con 17 centesimi al giorno gli automobilisti contribuiscono al miglioramento della manutenzione, della sicurezza e della protezione contro l’inquinamento fonico ed ambientale in riferimento alle strade nazionali. Una misura ragionevole ma anche necessaria. Il denaro sarà utilizzato per separare il traffico ciclistico da quello automobilistico. Quest’ultimo sarà condotto in maggior misura a due sensi di marcia. Le costruzioni di pareti antirumore e di attraversamenti per gli animali selvatici saranno pianificate e finanziate in modo unitario. Tutte queste misure costituiscono passi importanti verso una mobilità migliore. Strade migliori, mezzi pubblici migliori. I 17 centesimi al giorno saranno utilizzati per sgravare i Cantoni da un onere pari a trecento milioni di franchi l’anno. In caso di un No, questo denaro verrebbe a mancare. I Cantoni dovrebbero risparmiare, il che aumenterebbe la pressione su mezzi pubblici, scuole ed azione sociale nelle regioni. Con aumento del prezzo della vignetta anche gli autobus del traffico regionale beneficerebbero di strade buone e sicure. Un principio è fondamentale per il nostro comitato: il denaro derivante dalla vignetta non confluirà in nessun caso in un’eventuale seconda galleria autostradale del San Gottardo. A tale proposito saremo chiamati a votare separatamente. Per suggerimenti e maggiori informazioni Non esitate ad inviare un’e-mail a: [email protected] Desiderate sostenere finanziariamente il comitato a favore di «una vignetta equa»? Qui trovate la polizza di versamento. Menzione: Alleanza per maggiore sicurezza sulle strade Banca: Banca EEK SA, 3011 Berna CP 30-38155-7 IBAN: CH65 0839 4044 4421 0314 6 Grazie mille per il vostro contributo! Argomenti contro Perché coloro che sono contrari all’aumento sbagliano: L’aumento del prezzo è superiore al necessario. Non si tratta solo della manutenzione, bensì anche della sicurezza della rete delle strade nazionali e del finanziamento urgentissimo di circonvallazioni. A tal fine sono necessari nuovi mezzi finanziari. Il prezzo della vignetta aumenterà solo quando i fondi cominceranno a scarseggiare. Ciò sarà il caso presumibilmente nel 2016. Devono pagare i Cantoni, non gli automobilisti. Un cofinanziamento da parte degli automobilisti avviene in base al principio di causalità. Se il finanziamento non è garantito dalla vignetta, esso sarà a carico dei Cantoni. Così aumenterà la pressione sul finanziamento dei mezzi pubblici locali. Gli stranieri pagano meno degli svizzeri. Per tutti gli svizzeri e gli stranieri valgono le stesse regole: la vignetta per un anno intero costa 100 franchi. La vignetta per due mesi consecutivi (ad es. per veicoli stagionali o turisti) costa 40 franchi. Un aumento del prezzo del 150 percento è una «rapina». La rete autostradale svizzera costa già oggi miliardi di franchi. In futuro tali costi aumenteranno in maggiore misura. Al tempo stesso per gli automobilisti i costi sono rimasti complessivamente stabili, mentre i prezzi per ferrovia, autobus e tram sono saliti massicciamente negli ultimi due decenni. Gli automobilisti sono stati risparmiati per molto tempo. Il denaro della vignetta sarà destinato ai mezzi pubblici anziché alle strade. Tutto il denaro proveniente dalla vignetta sarà destinato alle strade. La sovvenzione trasversale della ferrovia con i fondi della strada non ha nulla a che vedere con la vignetta. In compenso si allevia la pressione fiscale sui mezzi pubblici locali. Il denaro viene utilizzato per costruire una seconda galleria autostradale del San Gottardo. Il denaro proveniente dalla vignetta non sarà utilizzato per scopi diversi da quelli previsti, ossia per la costruzione di un secondo inutile tunnel autostradale sotto il San Gottardo o per altri progetti non approvati dagli organi di competenza. Il Sì alla vignetta equivale a un Sì a un finanziamento equo delle autostrade e non a un Sì a più traffico. Chi dice Sì alla vignetta cade nel tranello. La votazione sulla vignetta è prevista per il 24 novembre. Il tema non è legato alle votazioni su altri dossier sui trasporti. L’aumento dell’imposta sugli oli minerali, il fondo per le strade, l’«iniziativa della vacca da mungere» o il finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF) o del secondo tunnel autostradale sotto il San Gottardo rientrano in altri ambiti, sui cui vi sarà una votazione separata.