LEZIONE IMMI - TISS_ISPRA_ORTICA - ISPRA
Transcript
LEZIONE IMMI - TISS_ISPRA_ORTICA - ISPRA
L’uso dei modelli previsionali nelle valutazioni di impatto acustico. Modello per rumore industriale (IMMI) Lezione introduttiva alla modellazione di una sorgente di rumore di tipo industriale. Ing. Stefano Ortica ARPA Umbria Servizio Aria e Agenti Fisici Dipartimento Provinciale di Perugia [email protected] – 075/51596332 1 Questo esercizio illustra come modellare il rumore generato all’interno di un capannone industriale e propagato nell’ambiente esterno attraverso le pareti del capannone stesso. Nell’esercizio viene considerata anche una sorgente di rumore esterna al capannone (gruppo di raffreddamento di un impianto di condizionamento dell’aria). Per tale sorgente è prevista l’installazione di una barriera acustica. Il risultato finale dell’esercizio è la redazione della mappatura acustica in diverse condizioni di emissione. Una volta lanciato il programma si apre questa finestra di dialogo. Cliccare su “Crea Nuovo Progetto”. 2 Nella finestra che si apre subito dopo, nella pagina “Specifiche”, impostare come indicato nella finestra seguente. Cliccare sulla pagina “Area di lavoro”e definire l’area di lavoro come indicato nella finestra seguente. 3 Cliccare su OK e si aprirà la schermata base di IMMI. 4 E’ necessario fare un cenno alla descrizione della gerarchia delle funzioni di IMMI. Ogni oggetto (curve di livello, punti quotati, edifici, sorgenti, …) può essere sempre inserito in IMMI per via grafica. Ogni oggetto è un ELEMENTO ed appartiene alla sua categoria specifica: ciascun edificio appartiene alla categoria di elementi HAUS, ciascuna curva di livello appartiene alla categoria di elementi HOEL, ciascun punto quotato appartiene alla categoria di elementi HOEP e così analogamente per gli altri elementi. Quindi si definiscono i GRUPPI, che possono contenere uno o più elementi. Infine si definiscono le VARIANTI. Le VARIANTI sono degli scenari, ovvero condizioni di emissione specifiche che si vogliono simulare. Se ad esempio occorre valutare l’effetto di un nuovo insediamento industriale e confrontarlo con l’impatto acustico attualmente esistente, si può ragionare in questo modo: si definisce un GRUPPO, nominato per esempio ANTE OPERAM, in cui sono compresi tutti gli elementi preesistenti alla realizzazione del nuovo impianto industriale; 5 si definisce un GRUPPO, nominato per analogia POST OPERAM, dove saranno compresi tutti gli elementi pertinenti al nuovo impianto industriale da costruire (per esempio: l’elemento edificio del nuovo stabilimento; gli elementi sorgenti di rumore del nuovo stabilimento; le barriere acustiche previste a schermatura di queste sorgenti, …); si definiscono due VARIANTI, chiamate per esempio, Scenario Attuale e Scenario Futuro. La Variante Scenario Attuale considera solo il Gruppo Ante Operam; la variante Scenario Futuro considera sia il Gruppo Ante Operam sia il Gruppo Post Operam. 6 BARRA MENù: Progetto >> Gruppi Elementi + Varianti Con questa finestra definiamo i Gruppi che ci occorrono, cui assegnare ciascun elemento che inseriremo durante l’esercizio. Cliccare Aggiungi. Si apre la finestra Gruppo Elementi. Inserire il nome del Gruppo che ci occorre definire. Definiamo il Gruppo Edifici. 7 Ripetiamo la medesima operazione per la definizione degli altri gruppi che ci servono: Curve Livello; Sorgenti Attuali; Sorgenti Progetto; Barriera. 8 Cliccare ora la linguetta Varianti per definire gli scenari di emissione che vogliamo valutare. Clicca Aggiungi; definire il nome della variante (Attuale); e specificare quali Gruppi di elementi devono essere considerati in questa variante (Edifici; Curve Livello, Sorgenti Attuali). 9 Ripetere la medesima operazione definendo la Variante Progetto alla quale saranno associati i gruppi degli edifici, curve di livello, sorgenti attuali e sorgenti di progetto. A questa variante non appartiene il gruppo barriera, perché l’effetto della barriera lo vogliamo valutare in una variante specifica a parte. Definiamo infine la terza ed ultima variante Progetto+Mitigazione che contempla tutti i gruppi 10 compreso quello della Barriera. Se volessimo valutare l’effetto delle sole sorgenti future da installare (gruppo Sorgenti Progetto) basta definire un'altra Variante nella quale saranno compresi i gruppi: 1. edifici, 2. curve di livello, 3. sorgenti di progetto. Saranno esclusi i gruppi Sorgenti Attuali e Barriera. La matrice, selezionabile cliccando sulla relativa linguetta, è di aiuto per avere uno sguardo d’insieme sulle varianti definite e su quali gruppi di elementi siano attivi in ciascuna variante. 11 12 Iniziamo a definire l’altimetria del terreno disegnando le curve di livello. Cliccare l’icona disegna e l’icona della curva di livello. La curva di livello si disegna direttamente sulla tavola; una volta completata si apre la finestra di dialogo relativa per specificare con più precisione le quote (x, y, z) dei nodi che la compongono. Per aprire questa ulteriore finestra di dialogo cliccare su Dati Geometrici. Definire la curva di livello con i parametri indicati nella finestra seguente. 13 Costruire altre due curve di livello, a questa parallela, distanti rispettivamente 5 (y=155) e 10 (y=160) metri (sul piano orizzontale), poste a quota rispettivamente 2 metri e 3,5 metri. 14 15 Costruire altre tre curve di livello così fatte: Curva n. 1 2 3 X1 160 160 160 Y1 150 155 160 X2 250 250 250 Y2 150 155 160 Z 0 2 3.5 Costruire altre due curve altimetriche così fatte: Curva n. 1 2 X1 Y1 Z1 X2 Y2 Z2 150.1 159.9 150 150 0 0 150.1 159.9 190 190 3.5 3.5 16 Costruire queste quattro curve altimetriche Curva n. 1 2 3 4 X1 Y1 Z1 X2 Y2 Z2 0 130 0 130 120 120 100 100 0 0 -3.5 -3.5 120 250 120 250 120 120 100 100 0 0 -3.5 -3.5 Costruire infine queste due curve altimetriche Curva n. 1 2 X1 Y1 Z1 X2 Y2 Z2 120.1 129.9 120 120 0 0 120.1 129.9 20 20 -3.5 -3.5 Apparirà una schermata come la seguente. 17 Comando GENERA VISTA 3D (per Controllo del modello del terreno in 3D) 18 COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI Disegnare il perimetro dell’edificio direttamente sulla tavola di IMMI. Come per le curve di livello, cliccando su dati geometrici si possono definire meglio le quote di ciascun vertice di ciascun edificio. EDIFICIO N.1 19 EDIFICIO N.2 EDIFICIO N.3 20 COSTRUZIONE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE MODELLAZIONE DEL RUMORE EMESSO DALLE SORGENTI INTERNE AL CAPANNONE CHE SI PROPAGA ATTRAVERSO LE SUPERFICI OPACHE E VETRATE DEL CAPANNONE Tracciare la pianta dell’edificio utilizzando la linea d’aiuto (Helpline). Le quote dei vertici della pianta del capannone sono quelli indicati nella finestra sottostante. 21 Assegnare al Gruppo Sorgenti Attuali Cliccare Costruisci Edificio per definire un edificio sulla pianta disegnata con le linee di aiuto. In questo modo viene costruito un edificio (elemento HAUS) avente sulle quattro facciate e sul tetto delle sorgenti areali (elemento FLQi Area Sorg/ISO 9613) che simulano il rumore che esce da queste facce. 22 Utilizzare l’editor di Testo per Indicare le pareti del capannone attraverso le quali si propaga il rumore generato all’interno. 23 24 A ciascuna parete del capannone assegniamo la rumorosità che proviene dall’interno. I dati della rumorosità interna si riferiscono ad un caso reale, ovvero all’attività lavorativa di una fabbrica che produce la struttura in cemento dei termo caminetti. Il rumore prodotto all’interno del capannone deriva dal funzionamento di banchi vibranti sopra i quali sono poste le casseforme dei caminetti che, una volta colato al loro interno una miscela di cemento ed argilla espansa, vengono fatte vibrare. Nelle tabelle seguenti sono riportati gli spettri (bande di ottava e terzi di ottava) di emissione del rumore prodotto durante un ciclo di vibrazione dei banchi vibranti. 25 SPETTRO COMPLESSIVO DEL RUMORE INTERNO AL CAPANNONE GENERATO DAL FUNZIONAMENTO CONTEMPORANEO DEL BANCO VIBRANTE DELLA PRESSA PRINCIPALE (Lp1) E DI QUELLO PRESSO LA PORTA CARRAIA (Lp2). Spettro in bande 1/1 Ottava Hertz Lp1 (lin) Lp2 (lin) Lpsomma (lin) 16 61,9 60,1 64,1 31,5 67,9 62 68,9 63 82,9 88,1 89,2 125 82,4 94 94,3 250 83,8 82,6 86,3 500 82,2 86,4 87,8 1k 80,7 81,8 84,3 2k 75,9 76,3 79,1 4k 68,9 65,9 70,7 8k 62 54,6 62,7 16 k 50,2 45,6 51,5 26 Lpsomma (lin) 100,0 90,0 80,0 70,0 dB 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 16 31,5 63 125 250 500 1k 2k 4k 8k 16 k Hertz 27 Cliccare su ciascuna parete del capannone e definire il livello di rumore generato al suo interno che attraversa la parete. Definire anche le proprietà fonoisolanti della parete. 28 Ripetere l’inserimento dei dati del livello di rumore interno Lp(lin) e del potere fonoisolante (Transm Loss) delle pareti del capannone (le quattro pareti e il tetto del capannone). 29 Ora sarà modellata la presenza di aperture sulle facciata. Sulla parete_4 saranno inserite finestrature con specifico potere fonoisolante; sulla parete_3 e parete_2 saranno create della aperture senza alcun potere fonoisolante (assenza di infissi). 30 Inserisci dati di emissione Mantenere i livelli di rumore definiti per la parete_4 e cambiare i valori della Transm. Loss, per tenere conto degli infissi in vetro. 31 32 Parete_3 Inserisci dati di emissione Poiché simuliamo la presenza di una porta carraia aperta, dovremo specificare un valore della transm. Loss pari a zero. 33 Apertura sulla Parete_2 34 Anche in questo caso occorre non considerare la Transm. Loss per simulare l’effetto di finestre aperte. 35 Ora inseriamo una sorgente da installare in futuro, considerata nello scenario di progetto. Si tratta di un Refrigeratore a servizio di una Unità Trattamento Aria (U.T.A.) 36 37 38 Inseriamo infine una barriera acustica a ridosso della sorgente ora definita. La presenza di questa barriera sarà considerata SOLAMENTE nello scenario PROGETTO + MITIGAZIONE. 39 40 41 LANCIAMO ORA LA SEZIONE RELATIVA ALLA MAPPATURA ACUSTICA. Occorre definire la griglia di calcolo. Barra del Menù: Calcola >> Definizione >> Calcolo di Griglia 42 Barra del Menù: Calcola >> Calcolo griglia Lanciare il calcolo per ogni variante che si vuole analizzare. In questo caso il calcolo sarà lanciato per tre volte: una per la variante Attuale, una per quella di Progetto e una per quella di Progetto + Mitigazione. 43