Intervista a Carlo Ratti, direttore del Senseable City Laboratory del

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Intervista a Carlo Ratti, direttore del Senseable City Laboratory del
19/3/2014
Intervista a Carlo Ratti, direttore del Senseable City Laboratory del MIT, Massachusetts Institute of Technology di Boston | IPMAGAZINE | le imprese…
Intervista a Carlo Ratti, direttore del Senseable
City Laboratory del MIT, Massachusetts Institute
of Technology di Boston
MAG 30 • CARLO RATTI • 316 VIEWS • COMMENTI DISABILITATI
“Curiosità, apertura, e consapevolezza dei cittadini per costruire città più sensibili”
Carlo Ratti, architetto, ingegnere, ed insegnante negli Stati Uniti, traccia la strada per l’innovazione tecnologica ed intelligente delle città
italiane
di Patrizia Scifo
Lei è ideatore e direttore del Senseable City Laboratory del MIT, Massachusetts Institute of Technology di Boston: in che consiste
l’attività del gruppo di ricerca?
La città di Latina sta raccogliendo i primi consensi verso la cosiddetta Smart City. So che non le piace questo termine: in cosa consiste
e soprattutto, da cosa partirebbe per la definizione di un obiettivo così ambizioso, per moltiplicarne i benefici in direzione virtuosa?
Quali sono gli elementi correttivi per ottenere i maggiori risultati?
La cultura digitale e la tecnologia influenzano l’accelerazione del cambiamento delle città: qual è il ruolo dei cittadini per costruire «città
intelligenti»?
Qual’è l’approccio che le imprese e i professionisti dovrebbero avere al riguardo?
Il nostro obiettivo al Senseable City Laboratory è cercare di comprendere come la tecnologia stia cambiando il nostro modo di capire la
città, di progettarla ed, in ultima analisi, di viverla.
Effettivamente, preferiamo parlare di “città sensibili” o “senseable cities”, nome del nostro gruppo di ricerca. “Senseable” e’ un termine
che a nostro avviso mette in luce una dimensione più umana della città di domani. Su Latina posso difficilmente pronunciarmi, perchè
non la conosco abbastanza. Tuttavia, quello che sta succedendo è che le città di oggi ci parlano e ci forniscono continuamente,
attraverso le reti, dati da elaborare ed incrociare. Le informazioni ottenute da queste analisi possono avere infinite applicazioni: dalla
riduzione dei consumi energetici, allo snellimento del traffico, fino al miglioramento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Insomma,
tutti gli aspetti e le dimensioni delle città possono essere trasformati e migliorati grazie a questa maggiore conoscenza derivata dalla
raccolta dei dati e dalle reti.
I risultati migliori si ottengono nel momento i cui i cittadini, che sono i veri attori, acquistano consapevolezza di quello che gli accade
attorno e, ottenendo informazioni in tempo reale, prendono decisioni tali da modificare le loro città. Le faccio un esempio che si usa
spesso: il traffico. Attraverso le informazioni in tempo reale ottenute dalle reti possiamo ottimizzare tempo e benzina alla ricerca di un
parcheggio o modificare la strada per tornare a casa in modo da evitare inutili ingorghi. Dunque, molti dei problemi si possono risolvere
sfruttando meglio le infrastrutture che già esistono grazie all’applicazione delle nuove tecnologie. Con meno asfalto e più silicio!
Nelle “città intelligenti”, è’ il cittadino stesso che, con le sue esigenze e richieste, influenza e modifica la città. Dunque lo definirei un ruolo
fondamentale.
Curiosità ed apertura! Il tema delle smart (o senseable) cities sta aprendo nuove potenzialità per tutti loro. E per tutti noi.
BOX: Chi è Carlo Ratti?
http://www.ipmagazine.it/ipmagazine/?p=446
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Nato a Torino il 7 gennaio 1971, è partner di uno studio con sede a Torino e insegna al Massachusetts Institute of Technology, dove
dirige il MIT Senseable City Lab, da lui fondato nel 2004. La formazione di Ratti è avvenuta anche all’estero, ha infatti conseguito la
doppia laurea europea in Ingegneria presso il Politecnico di Torino e l’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi.
Successivamente ha ottenuto un Master of Philosophy e un PhD in Architettura all’Università di Cambridge. Dal 2001 al 2002 è stato
Fulbright Senior Scholar al MIT, lavorando con Hiroshi Ishii al MIT Media Lab. Nel 2002 Ratti ha aperto a Torino lo studio di design
“carlorattiassociati – walter nicolino & carlo ratti” ( HYPERLINK “http://www.carloratti.com/”www.carloratti.com). Lo studio è stato
considerato alla Biennale di Venezia del 2004 come uno dei migliori in Italia. Nel maggio 2007 ha presentato il progetto di un padiglione
caratterizzato da pareti fatte di “acqua digitale” all’ingresso della Expo 2008 a Saragozza. Il loro Digital Water Pavilion, segnalato da
TIME Magazine come una delle migliori invenzioni del 2007, è stato svelato all’apertura ufficiale dell’evento il 12 giugno 2008. Durante la
Settimana della Moda di Milano, nell’aprile del 2008, è stata presentata l’area outdoor glass­and­green del Trussardi Cafè, ideata dallo
studio Ratti in collaborazione con il paesaggista francese Patrick Blanc. Nel 2004 Ratti ha creato il MIT Senseable City Lab, un gruppo di
ricerca che esplora le “real­time city” studiando il crescente sviluppo di sensori e di dispositivi elettronici portatili, insieme alle loro
relazioni con l’ambiente. Nel febbraio del 2008 il Senseable City Lab ha presentato un’installazione al MoMA di New York come parte
della mostra Design and the Elastic Mind. Chiamata NYTE (“New York Talk Exchange”), il progetto illustra lo scambio globale di
informazioni in tempo reale, visualizzando volumi di telefonate a lunga distanza e flusso di dati Internet fra New York ed altre città intorno
al globo. Il lavoro del gruppo sulle città e la tecnologia è stato rappresentato in un intero padiglione alla Biennale di Venezia del 2006,
includendo un progetto ampiamente apprezzato che ha mostrato il “battito cardiaco” della città di Roma mappato attraverso l’analisi di
reti cellulari. Precedentemente, il gruppo di ricerca è stato impegnato nello sviluppo di 1000 case anti­tsunami in Sri Lanka per la
Fondazione Prajnopaya. Ratti ha firmato oltre 100 pubblicazioni accademiche. Una di queste, pubblicata sulla rivista Environment and
Planning B nel 2004, ha stimolato un acceso dibattito di studiosi sui meriti della Space Syntax. L’attività di Ratti in Italia ha abbracciato un
numero di progetti consultivi civici, incluso il Progetto Collegium per la riforma delle università europee (in associazione, fra gli altri, con lo
scrittore Umberto Eco) ed il Comitato Valdo Fusi per il rinnovo di una piazza nel centro di Torino. Nel giugno 2007 il Ministro della Cultura
italiano Francesco Rutelli ha selezionato Ratti come membro del Consiglio italiano di Design – un organo consultivo del Governo italiano
che include 25 leader del design in Italia. Ratti ha tenuto una presentazione al “2008 Metropolis Congress” di Sydney nell’ottobre del
2008, indirizzando i sindaci mondiali e le industrie leader nel “connettere le città”. Nel dicembre del 2008 è stato incluso nella lista “Best
and Brightest” della rivista Esquire ed è apparso nel salone della rivista Seed, insieme al matematico Steven Strogatz. Nel gennaio 2009
è stato uno dei delegati al Forum Economico Mondiale di Davos.
http://www.ipmagazine.it/ipmagazine/?p=446
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