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Osvaldo De Santis
poste italiane spa. - spedizione in abbonamento postale - 70% - dcb roma
De Santis - Da Stone a Placido
Maccanico - Obiettivo 100 Milioni di Euro
Guerra - Il marketing nell'era di Internet
Di Sarro - Nicchie digitali
Cordeddu - Mikado: ricomincio da tre
Convention Disney
a n n o 6 ot to b r e- n o vem b r e 2 0 1 0
Mattia Guerra
Osvaldo De Santis
Presidente e A.D.
20th Century Fox Italy
4
Direttore Marketing
Eagle Pictures
Nicola Maccanico
Franco Di Sarro
Direttore Generale Warner Bros
Amministratore delegato
Entertainment
Nexo Digital
6
Marco Cordeddu
Riccardo Tozzi
Direttore Generale Mikado
vicepresidente dell’ANICA
9
I giovani leoni della Warner Bros.
8
Convention Disney
10
12
14
16
Gabriele Salvatores
Regista
17
Anticipazioni
Ti presento un amico
Noi Credevamo
La donna della mia vita
Vallanzasca
Periodico digitale inviato agli iscritti alla newsletter e scaricabile, sfogliabile e stampabile dal sito www. primissima.it
Reg. Trib. Roma n. 103 del 24/03/2005
direttore responsabile
pi e ro c i n e l l i
condirettore
MARCO SPAG N OLI
Direttore editoriale
Paol o S i v o r i
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PRIMISSIMA
editore
Multivisio n S.r.l.
Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma
tel. fax. +39 0645437670
hanno collaborato a questo numero
Nicoletta gemmi
ma ssimo r a iner i
Cr istina ma r ella pa lmier i
art & grafica
luca fod d is
[email protected]
Patr izia Mor fù
[email protected]
a n n o 6 o tto b r e- n o vem b r e 2 0 10
intervista
Osvaldo De Santis
Da Stone a Placido
di Piero Cinelli
Avatar è già storia. Adesso la macchina della 20th Century Fox
è concentrata a breve su Wall Street Il denaro non dorme mai, e
su Vallanzasca Gli Angeli del Male, che la major ha coprodotto
con la Cosmo di Elide Melli. Ne parliamo con Osvaldo De Santis,
Presidente e AD di 20th Century Fox Italia.
Osvaldo De Santis
Presidente A.D. di 20th Century
Fox Italy
Unstoppable
E
’ soddisfatto di come sono andate le cose a
Venezia?
Credo che la presentazione di Venezia sia andata
bene. Quello che c’interessava maggiormente erano i
commenti e la reazione del pubblico, e possiamo ritenerci soddisfatti. La polemica invece che ha investito il
personaggio, l’uomo Vallanzasca a noi non interessa.
Ed il film in realtà ha poco a che vedere con la vita vera
del protagonista. Non abbiamo fatto il film per esprimere un giudizio su di lui. Il giudizio su Vallanzasca è
scritto nei registri dei tribunali. Il film non ha intenzione
né di assolverlo né di condannarlo, solamente raccontare una storia che possa piacere al pubblico. E’ una
storia romanzata, con molti elementi inventati, dal personaggio di Enzo, che esiste solo nel film e non nella
realtà, ai famosi quattro rapimenti, di cui nel film ne
accenniamo solo due, alla evasione da San Vittore, una
tra le più impressionanti azioni che ha fatto lievitare il
mito di Vallanzasca, di cui nel film non c’è traccia. La
nostra intenzione è sempre stata quella di fare un film
che piacesse al pubblico e sono convinto che ci siamo
riusciti. Tutta il resto non ci riguarda.
Ciònonostante l’eco veneziana è stata piuttosto
forte.
Se la domanda vuole essere sull’uscita ad effetto
contro i politici di Michele Placido in conferenza
stampa, credo che la sua intenzione fosse di fare
una battuta paradosso. Purtroppo è stata percepita
come una provocazione, ma sono convinto che neanche lui intendesse dire quello che ha detto.
Forse si è innervosito per il tono della polemica
e la lettera dei familiari delle vittime, pubblicata sul Corriere della Sera il giorno stesso della
presentazione.
Quando parliamo dei familiari delle vittime del bandito Vallanzasca dovremmo alzarci in piedi, perché
i poliziotti sono morti per difendere noi. Ma non è
questo il punto. Il film non segue il punto di vista
di Vallanzasca, che ad esempio ha sempre sostenuto di non aver mai ucciso poliziotti, mentre noi
facciamo vedere proprio questi omicidi. Capisco la
preoccupazione dei familiari delle vittime ma forse
queste persone dovrebbero andare a vedere il film.
Loro ne fanno una questione di principio, dicendo
che un film su Vallanzasca non avrebbe dovuto
essere fatto, ma questa non è certamente la prima
pellicola, e nemmeno sarà l’ultima, che racconta
la vita di banditi. E’ un vero e proprio genere cinematografico, con dei capolavori come Bonnie e
Clyde, e ad esempio, un numero impressionante di
film su Al Capone, il primo dei quali fatto quando
Al Capone era ancora in vita.
Non pensa che l’opinione pubblica più moderata
abbia paura di veder sdoganato Vallanzasca?
Il nostro film non vuole assolvere Vallanzasca o
dipingerlo come una vittima. Vallanzasca è un de-
4 primissimatrade
re il film a Natale. Ritengo di aver fatto la scelta
più giusta.
Vallanzasca - Gli angeli del male
linquente condannato a quattro ergastoli e 260
anni di reclusione e questo non è minimamente
messo in discussione nel film. Vallanzasca spara
ed uccide, addirittura uccide con le sue mani il
suo migliore amico. Nel film è lui che da il via
alla strage delle carceri e che dice testualmente
durante il processo: “questi infami li dobbiamo
scovare ovunque ed ammazzarli tutti”.
Riteniamo di aver fatto un film obiettivo, nei limiti
della libertà artistica. Se poi qualcuno protesta
perché Kim Rossi Stuart ha una faccia troppo
accattivante, francamente ci sembra eccessivo.
Sicuramente non potevamo metterci un mostro,
perché Vallanzasca a suo tempo era un bell’uomo. Addirittura è stato scritto un intero libro “Lettere a Vallanzasca” con le centinaia di lettere che
le ammiratrici gli mandavano in carcere.
Per molti giornalisti Vallanzasca Gli Angeli del
Male era il miglior film italiano presentato a
Venezia, eppure è quello che ha suscitato più
polemiche.
Forse anche la disattenzione di Michele Placido
durante la conferenza stampa ha contribuito a
spostare l’attenzione sul personaggio Vallanzasca
e non sul film. Ma considerando le straordinarie
critiche dei maggiori giornali stranieri, e le vendite
all’estero che sono state finalizzate a Venezia, vedi
Inghilterra, Germania, Spagna, Australia, possiamo
ritenerci soddisfatti. Poi c’è da dire che i Festival,
e Venezia non fa certo eccezione, vivono anche
sulle polemiche. Che sono strumentali per una
maggiore visibilità, anche presso il pubblico non
cinematografico.
Perché la scelta di spostare l’uscita di Vallanzasca a gennaio?
Vorrei evitare di far nascere nuove polemiche ed
anche per una forma di rispetto nei confronti dei
familiari delle vittime di Vallanzasca, ho pensato
che potesse essere considerato indelicato far usci-
Un commento sulle prossime uscite?
Credo che su Innocenti Bugie e Wall Street 2
ci sia poco da aggiungere. Due film impeccabili,
ognuno nel suo genere, e con un grande potenziale
commerciale. Ed anche le altre uscite di fine anno
sono tutte molto ben posizionate. A cominciare
da My name is Khan, in uscita a novembre, che
andrà al Festival di Roma. Sempre a novembre
Unstoppable, un action molto adrenalinico firmato
da Tony Scott e interpretato da Denzel Washington e infine, a Natale, Le Cronache di Narnia Il
viaggio del veliero, in 3D.
Con il nuovo anno invece mi sembra ci siano
molti titoli di qualità.
A gennaio uscirà Vallanzasca Gli Angeli del Male
e poi una serie di film meno conosciuti ma molto
belli come per esempio Non lasciarmi, una storia straordinariamente bella che speriamo possa
concorrere agli Oscar.
A proposito di Oscar mi sembra che anche altri
titoli, in odore di nomination, sono stati posizionati in quel periodo?
Con il Cigno Nero ci avviciniamo molto agli Oscar
ed anche 127 Hours potrebbe essere un grandissimo film, staremo a vedere!
Poi ad aprile arriverà Rio, un cartone animato in
3D ideato dai geni dell’Era Glaciale, che racconta
la storia di un pappagallo innamorato che abbandona la sua gabbia nel Minnesota per raggiungere
una splendida pappagallina nella foresta pluviale.
Il calendario 20th Century Fox
WALL STREET: IL DENARO NON DORME MAI - 22-ott-10
UNSTOPPABLE -Fuori controllo - 12-nov-10
MY NAME IS KHAN - 26-nov-10
CYRUS - 10-dic-10
LE CRONACHE DI NARNIA: IL VIAGGIO DEL VELIERO (3D) - 17-dic-10
VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE - 21-gen-11
AMORE ED ALTRE DROGHE - 04-feb-11
I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER (3D)- 18-feb-11
NEVER LET ME GO - 25-feb-11
RAMONA AND BEEZUS - 25-feb-11
My name is Khan
CIGNO NERO - Black Swan - 11-mar-11
127 HOURS - 25-mar-11
RIO (3D) - 08-apr-11
primissimatrade
5
intervista
Nicola Maccanico
di Marco Spagnoli
Obiettivo 100 Milioni di euro
“La prima parte di Harry Potter e i doni della Morte, pur non essendo
in 3D, resta il nostro film più importante dei prossimi mesi. E’ l’inizio
della fine di una saga che ha appassionato un pubblico immenso in
tutto il mondo e non deluderà i suoi appassionati.”
Nicola Maccanico
Direttore Generale Warner Bros
Entertainment
Sucker Punch
6 primissimatrade
N
icola Maccanico, Direttore
Generale di Warner Bros. è
entusiasta del blockbuster
in uscita il 19 novembre “E’ un film
interessante e coinvolgente con una
grande storia interpretata da attori
ulteriormente maturati non solo anagraficamente.” Spiega l’Executive
della Major guidata da Paolo Ferrari che distribuirà il secondo capitolo
dell’ultima avventura di Harry Potter a metà luglio dell’anno prossimo.
“Avremo inoltre Il Regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani
una storia che fa sognare diretta dal
regista di 300 Zack Snyder. Il film ha
una potenza visiva unica, espressione del talento di un artista straordinario che utilizza il 3D con grande
proprietà e capacità espressiva: una
storia sull’eterno confronto tra Bene
e Male, con la vittoria del primo come esemplificazione dei suoi valori
più importanti e profondi. Snyder è
un talento su cui Warner vuole puntare in futuro, come dimostrano
il suo prossimo film Sucker Punch
che distribuiremo la prossima primavera e la recente “investitura” per il
nuovo Superman”. A dicembre invece usciremo con una commedia
contemporanea con protagonista
Katherine Heigl, intitolata Tre all’improvviso, storia di due giovani che
inaspettatamente si troveranno a
dover vivere insieme. Una commedia che esalta il ruolo dei bambini e
di come possono cambiare in meglio
la vita.
Parliamo, invece, dei film italiani
in uscita fino alla fine dell’anno?
Il 22 ottobre usciremo con Figli delle
Stelle di Lucio Pellegrini che propone un cast originale ed interessante
composto da Pierfrancesco Favino,
Giuseppe Battiston, Fabio Volo, Claudia Pandolfi, Paolo Sassanelli e Giorgio Tirabassi. La storia è quella di un
gruppo di persone che vuole rapire
un ministro “nemico” del popolo
e che, invece, si trova per le mani
“solo” un sottosegretario, in più di
scarso peso. Una commedia degli
equivoci, molto divertente che farà
anche pensare il pubblico. Il film è
una coproduzione Warner con ITC
e Pupkin. A seguire arriverà Ti presento un Amico in uscita il 12 novembre. Il film è il frutto della nostra
seconda collaborazione con i Fratelli
Vanzina dopo Febbre da Cavallo
2 – La Mandrakata ed è una commedia romantica con protagonista
Raoul Bova circondato da un gruppo
di donne bellissime come Martina
Stella, Barbora Bobulova, Kelly Reilly
(che abbiamo già visto in Sherlock
Holmes) e Sarah Felberbaum. Il film
è pieno di molte sorprese ed affronta
la complessità dei rapporti tra uomini
e donne nella nostra società. A Natale avremo La bellezza del Somaro
una commedia sofisticata ed intelligente scritta da Margareth Mazzantini, diretta ed interpretata da Sergio
Castellitto insieme a Laura Morante,
Enzo Jannacci e Marco Giallini. Una
storia in grado di generare interesse
e identificazione perché affronta il
tema del confronto tra generazioni
e dell’inversione dei ruoli tra giovani
e adulti.
La data è stata scelta con grande attenzione, perché siamo convinti che
durante le feste le opportunità per il
cinema italiano possano travalicare
le tradizionali commedie natalizie.
Più ampia è l’offerta cinematografica, più è possibile sfruttare la disponibilità della gente ad andare al
cinema in quel periodo dell’anno.
Il vostro obiettivo, quest’anno, è
quello di toccare quota cento milioni di Euro di BO solo in Italia…
Se così fosse sarebbe il più alto risultato raggiunto dalla nostra società
da quando opera in Italia.
Il fatto che questo possa accadere
nello stesso anno in cui voi avete distribuito sei film italiani è soltanto
un caso?
E’ la dimostrazione del ruolo assai positivo che può giocare la produzione
locale per uno Studio hollywoodiano operante in Europa. Se rispetteremo le
nostre aspettative l’incidenza dei film italiani sul nostro fatturato complessivo
potrebbe superare il 25%. Tutto questo a conferma di come la partecipazione alla produzione locale di un paese per una major è principalmente una
scelta economica. Intuizione avuta prima di tutti da Paolo Ferrari, quando
immaginare che Warner potesse distribuire sei film in un anno sembrava
un’utopia.
possibile entrare in contatto con un tipo di film dalle problematiche più adulte. L’unica maniera per riuscirci è fare in modo che gli esercenti facciano loro
questa idea di rinnovamento e che le istituzioni contribuiscano attivamente
alla tutela delle sale di città, ma per riuscire è necessario che la pubblica
amministrazione e i privati trovino il modo per investire insieme.
La Bellezza del Somaro
Cosa accadrà nel 2011 per quanto riguarda la produzione italiana?
L’esperienza di quest’anno sembra dimostrare che siamo in grado di gestire un numero significativo di film italiani. Vorremmo quindi consolidare la
nostra partecipazione al prodotto locale e continuare a fare questo lavoro
sempre meglio, attraverso una maggiore programmazione e ad una minore
episodicità. Il 2011 sarà un anno di transizione per arrivare al 2012, quando
avremo consolidato la nostra strategia di lavoro. L’anno prossimo, per quanto
riguarda la produzione europea ed italiana, avremo il nuovo film di Pedro
Almodovar, ma anche sul fronte italiano qualcosa si sta muovendo...
In questo senso qual è la vostra posizione riguardo le sale cinematografiche? Qualcuno dei vostri competitor lamenta il fatto che certi
risultati di titoli italiani siano possibili soltanto nei cinema tradizionali e
non nei Multiplex dove risulterebbe inutile perfino tentare di distribuire
alcuni prodotti…
All’inizio di quest’anno ho girato i Multiplex insieme a Carlo Verdone incontrando un pubblico di tutte le età. E’ vero, c’era l’attrattiva di potere
incontrare una Star e un talento come quello di Carlo, ma vi ho colto anche
un segnale diverso: è possibile portare un pubblico più adulto nei Multiplex.
Questo obiettivo è ancora più concreto se lo valutiamo in prospettiva: chi avrà
cinquanta o sessanta anni domani sarà cresciuto frequentando i Multiplex e
sarà più disponibile nel continuare a farlo. Non va certo sottovalutato nemmeno il “rovescio” della medaglia: è necessario migliorare la qualità delle
sale di città, per interrompere l’emorragia di pubblico adulto e perché così
facendo i giovani potrebbero scoprire il gusto di frequentare cinema dove è
Figli delle Stelle
Il calendario Warner Bros.
Figli delle stelle - 22 ottobre
I Guardiani di Ga Hoole (3D) -29 ottobre
Ti presento un amico -12 novembre
Harry Potter e la - 19 novembre
Life as we know it - 3 dicembre
La bellezza del somaro - 17 dicembre
Hereafter - 5 gennaio 2011
Jogi Bear (3D) - 14 gennaio 2011
Due date - 21 gennaio 2011
The rite - 4 febbraio 2011
Unknown white male - 25 febbraio 2011
Drive angry (3D) - 11 marzo 2011
Sucker Punch (3D) - 25 marzo 2011
Hall Pass - 8 aprile 2011
Red Riding Hood - 22 aprile 2011
Crazy stupid love - 6 maggio 2011
Hangover 2 - 27 maggio 2011
Green Lantern (3D) - 17 giugno 2011
Harry Potter and - 15 luglio 2011
Horrible bosses - 19 agosto 2011
Final destination 5 (3D) - 26 agosto
The Apparition - 9 settembre 2011
Journey to the center of the earth (3D) - 23 settembre
2011
Contagion - 4 novembre 2011
Happy Feet 2 (3D) - 2 dicembre 2011
Sherlock Holmes 2 - 16 dicembre
New Year’s Eve - 28 dicembre 2011
primissimatrade
7
Produzione
Nolan, Snyder,Affleck:
I giovani leoni della Warner Bros.
N
on è certamente da considerarsi un caso il fatto che il line up di
Warner Bros dei prossimi anni faccia, in parte, affidamento, insieme
ad autori affermati come Clint Eastwood, su nuovi talenti cui sono
state affidate le sorti di importanti franchise e che nel recente passato hanno letteralmente colto di sorpresa la critica e il Box Office internazionali. Il
recente successo di Ben Affleck come regista di The Town va ad affiancarsi a quello di altri giovani talenti come , Zack Snyder e Todd Phillips.
In particolare, gli ultimi tre, sono amici e si frequentano insieme a mogli e
figli anche nella vita privata. Tutti insieme forniranno a Warner, entro il 2013,
almeno altri sei film di cui quattro in uscita tra la fine di quest’anno e i primi
sei mesi del 2011. Phillips, infatti, dopo il successo di Una notte da leoni
tornerà con il suo sequel l’estate prossima, mentre a gennaio proporrà la
commedia sofisticata Due Date di cui sono protagonisti Robert Downey Jr.
e quel Zack Galifianakis rivelato al grande pubblico dal film con la tigre di
Mike Tyson ‘rapita’ in una camera d’albergo distrutta di Las Vegas.
Dopo Il Cavaliere Oscuro e Inception, l’inglese Christopher Nolan è, invece, diventato ‘la gallina dalle uova d’oro’ di casa Warner. L’uomo cui non
si può rifiutare nulla e che perfino una sceneggiatura concettuale come
Inception ha visto trionfante al botteghino. “Mentre noi siamo in cerca di
finanziatori e di distributori e i cineasti indipendenti si dannano per realizzare
i loro film, solo una persona ha tutto quello che vuole a disposizione per fare
il cinema che ama e in cui crede ed è Christopher Nolan.” Ha detto non
senza una punta di sana invidia a Venezia, presentando il suo notevolissimo
Black Swan, il regista Darren Aronofsky. Una considerazione che non
coglie di sorpresa, né sembra smuovere più di tanto il diretto interessato
che replica “Dopo il successo di Il cavaliere oscuro mi sono trovato dinanzi
all’opportunità unica di realizzare un film come Inception che consideravo molto ‘personale’e che conteneva temi di particolare interesse ai miei
occhi. Visto che avevo tale opportunità mi sentivo come responsabilizzato
a spingere il più possibile in avanti il mio lavoro alla ricerca di qualcosa di
nuovo e diverso. Inception doveva essere il film che volevo fare.” Sottolinea
Nolan “ Il suo successo è stato una bella ricompensa per questo sforzo
e la mia speranza è che incoraggi gli
Studios a dare maggiori opportunità ai
registi e cineasti. Forse se questi ultimi
avessero più potere e voce in capitolo
vedremmo dei film migliori…chissà?
Certo sarebbe eccitante provarci, e
sicuramente sarebbe splendido potere
vedere più Major hollywoodiane come
Warner sostenere il lavoro e le idee originali dei suoi registi.”
E mentre l’arrivo di Batman 3 è previsto per il 2012, un anno più tardi,
dovrebbe arrivare il nuovo Superman
scritto e prodotto proprio dalla famiglia
Nolan (Christopher scrive con suo fratello Jonathan e produce insieme alla
moglie Emma, ma coprodotto dalla
famiglia Snyder (Zack lavora con sua
moglie la produttrice Deborah) e diretto
Christopher Nolan
dal regista di 300 e di Watchmen che
racconta “Lavorare con Chris ed Emma
8 primissimatrade
Ben Affleck
per me e Debbie è una cosa fantastica.”dice Zack Snyder “Sono due persone
molto intelligenti e in gamba e portare avanti insieme a loro questo progetto
appare come una possibilità straordinaria per sfruttarli come una risorsa,
dando vita ad una collaborazione molto rilevante.” Snyder che, nel frattempo
per la Major guidata in Italia dal suo Presidente Paolo Ferrari ha già realizzato il film d’animazione in 3D Il Regno di Ga’Hoole – La leggenda dei
guardiani e Sucker Punch con un cast di bellissime donne come Emily
Browning, Abbie Cornish, Jena Malone e Carla Gugino in uscita a fine
marzo, promette “Vedrete un Superman molto interessante: io ho sempre
avuto un’enorme passione per il personaggio e per il materiale. Stiamo
lavorando per realizzare un film originale, ma anche molto rispettoso della
storia di questa grande icona proveniente dal mondo dei fumetti.”
Zack Snyder
intervista
Marco Cordeddu
di Marco Spagnoli
Mikado: ricomincio da tre
Marco Cordeddu
Direttore Generale Mikado
Dopo una lunga esperienza nel settore audiovisivo, Marco Cordeddu è il nuovo
Direttore Generale di Mikado. Un esordio felice quello dell’executive proveniente
dalla londinese Zodiac Entertainment la società, sempre del Gruppo De Agostini,
che si è occupata delle vendite internazionali della fortunata trilogia Millennium. A
Venezia Mikado ha ottenuto un eccellente risultato con il nuovo film di Alex De La
Iglesia Ballata dell’Odio e dell’Amore in uscita in Italia a febbraio e, in seguito, ha
avuto due film selezionati dal Festival di Roma: il vincitore del Sundance Animal
Kingdom (30 ottobre) e il documentario Bhutto in arrivo il 5 novembre. “Segnali
importanti - sottolinea Cordeddu - che confermano la qualità delle persone che
costituiscono la nostra squadra e la nostra capacità di selezionare i film giusti.”
B
allata dell’Odio e dell’Amore è uno dei film più
interessanti di Venezia.
Marco Muller aveva visto solo un pezzo del film e
aveva incoraggiato Alex a finirlo in tempo per il Festival.
Il regista ha lavorato giorno e notte fino ad una settimana
prima, ottenendo un risultato notevole con grande professionalità e impegno. Il film è molto originale e particolare
e adesso la sfida davvero interessante è quella di ottenere
un buon riconoscimento commerciale. Alla Mostra del Cinema Ballata dell’Odio e dell’Amore ha polarizzato sia
la critica che il pubblico, guardiamo alla sua release con
entusiasmo e fiducia.
Ballata dell’Odio e dell’Amore
La scomparsa di Alice Creed
Mikado distribuirà a dicembre la commedia Infedele
per caso e, nel 2011, sono annunciati oltre a La Ballata dell’odio e dell’amore, La scomparsa di Alice
Creed con Gemma Arterton, Hesher – Bastardo Dentro
con Joseph Gordon-Levitt e Natalie Portman, nonché
I Jones con David Duchovny e Demi Moore. Qual è
la linea editoriale che il mercato può attendersi dai
nuovi vertici di Mikado?
Intendiamo riportare Mikado a quello che, storicamente, la nostra società ha sempre fatto: ovvero distribuire
film d’autore e film di qualità. Sappiamo di rivolgerci ad
un target di nicchia, al tempo stesso, però, composto da
appassionati, da persone che credono nel cinema. Un
gruppo che, sebbene numericamente più basso, molto
fidelizzato che può dare grandi soddisfazioni. Abbandoneremo i tentativi del passato di allargare Mikado ad un’area
più commerciale, perché non li consideriamo coerenti con
il nostro brand e perché preferiamo restare un distributore
indipendente di taglia piccola. Gli investimenti che faremo
sono in linea con il nostro obiettivo. Ovviamente questo
non è un limite, ma una demarcazione dell’area del nostro lavoro dove intendiamo metterci alla prova rispetto a
quanto siamo in grado di fare. Vogliamo, prima ancora che
da parte del pubblico, ottenere un riconoscimento dagli
addetti ai lavori ovvero esercenti, produttori, buyers televisivi per la cura maniacale del prodotto, del suo lancio,
delle relazioni con la stampa e di quelle commerciali. Il
nostro è un approccio quasi ‘sartoriale’, non abbiamo un
numero definito di titoli all’anno, ma quelli che distribuiremo saranno lanciati a fronte di un grande investimento
di tempo e di risorse. Siamo fuori dalla competizione per
l’acquisizione di film a valori altissimi e puntiamo ad altri
obiettivi.
Quanto conta, in questo modello di business, la televisione?
Il box office theatrical non consente a nessuno di fare
quadrare i conti: nella mia esperienza internazionale in
tutti i paesi europei c’è una pluralità di soggetti che portano la competizione ad un livello alto consentendo a distributori di taglia analoga alla nostra di lavorare molto bene.
In Italia non è così: il problema dei diritti televisivi resta
complesso e il mercato, per il momento, è bloccato.
Siete interessati al prodotto italiano?
Molto, ma il problema è che quando un autore, in Italia, ha
successo, diventa inavvicinabile per costi e aspettative.
Noi siamo interessati a registi e produttori all’inizio della
loro carriera che vogliono scommettere insieme a noi.
Anche per quanto riguarda le coproduzioni, per il momento, non abbiamo ancora le competenze sufficienti per
occuparcene nella maniera adeguata alla grande qualità
di lavoro che intendiamo portare avanti. Se ci saranno
delle opportunità dove collaborare, non ci tireremo indietro, ma si tratta di una questione differente rispetto ad
un approccio strategico e continuativo. Per il momento
preferiamo concentrarci sulla distribuzione.
primissimatrade
9
Convention
di Marco Spagnoli
Disney a tutto 3D
Paul Zonderland
Vice Presidente e Direttore
Generale di Walt Disney Motion
Pictures
Una raffica di novità in casa Disney, annunciate dal Vice Presidente e
Direttore Generale di Walt Disney Motion Pictures Paul Zonderland. Il
cartone Rapunzel – L’intreccio della torre uscirà in esclusiva nelle
sale 3D da venerdì 26 novembre, ferma restando l’uscita in 2D al 3
dicembre, stesso discorso per Tron Legacy che uscirà nelle sale 3D
mercoledì 29 dicembre, ed il 5 gennaio nelle altre sale. Nel corso
della Convention Disney, che ha avuto luogo presso la Casa del Cinema di Roma, sono stati presentati otto minuti di Tron Legacy film di
cui, il 28 ottobre, saranno presentati in anteprima mondiale ventitre
minuti al Festival di Roma, nell’ambito di una Tron: Night globale che
vedrà, sempre il 28 ottobre, la proiezione di un’anticipazione del film
in molte sale del pianeta selezionate dalla Walrt Disney.
U
scirà invece il 18 maggio 2011
il quarto capitolo de I Pirati dei
Caraibi, primo in 3D, dal regista Rob Marshall, autore di Chicago,
Memorie di una Geisha e di Nine.
“Un film da cui ci attendiamo trenta
milioni di Euro di risultato.” Dice Paul
Pirati dei Caraibi 4 – On Stranger Tides
10 primissimatrade
Zonderland. “Una pellicola certamente all’altezza dei suoi predecessori,
impreziosita, però, da un utilizzo sorprendente della tecnologia di ripresa
in 3D.”
Pirati dei Caraibi 4 – On Stranger
Tides non sarà, però, un prequel della trilogia proposta negli anni scorsi.
Questa volta Jack Sparrow è alle prese con la ricerca della fonte dell’eterna
giovinezza e sul suo cammino avrà un
duplice ostacolo: da un lato il Capitano
Barbossa interpretato ancora una volta
da Geoffrey Rush che non ha più una
nave sua, ma è passato, incredibilmente, al servizio di sua maestà; dall’altro
ci sarà il pericolosissimo pirata Barbanera (Ian McShane) la cui figlia
interpretata da Penelope Cruz sembra avere un interesse ‘speciale’ per il
sempre fascinoso Jack Sparrow. Come
al solito le avventure dei Pirati dei Caraibi saranno popolate da personaggi
fantastici come sirene e zombies. “Dopo il successo dell’estate 2010 durante la quale abbiamo raggiunto la quota
del 25% del mercato con un aumento
del 12% rispetto all’anno precedente,
intendiamo insistere in questo percorso virtuoso che fa bene al mercato e
all’esercizio.” Continua Zonderland
che per il Natale 2010 di casa Disney
propone il film d’animazione tridimensionale Rapunzel – L’intreccio
della Torre e la produzione italiana
diretta da Laura Luchetti, Febbre da
Fieno. “E’ un piccolo film sull’amore
dove i personaggi ruotano intorno ad
un negozio un po’ magico di modernariato.” Spiega la regista esordiente
“Un luogo dove gli oggetti hanno una
seconda occasione di vita, evitando di
essere buttati. Uno spazio fisico che
rappresenta un po’ il senso di un film
che racconta le seconde occasioni. Le
nuove opportunità d’amore che spesso
le persone non riescono ad avere.” Il
cast è composto da giovani attori di
grande talento e spessore: Diane Fleri, Camilla Filippi, Giulia Michelini,
Andrea Bosca. “Febbre da Fieno è
un film sui sentimenti in cui tutti quanti
noi abbiamo riposto una grande passione.” Conclude Laura Luchetti. Il 5 gennaio
2011 arriverà sugli schermi italiani Tron Legacy di cui, il 28 ottobre, saranno
presentati in anteprima mondiale ventiquattro minuti al Festival di Roma e che
uscirà nelle sale italiane dopo una settimana di anteprima solo nel circuito 3D
a partire dal 29 dicembre. Il sequel dell’originale del 1982 è diretto da Joseph
Kosinski, già al lavoro su un’altra property Disney ovvero quel Black Hole di
cui dirigerà il remake. Nel cast oltre Jeff Bridges che riprende il ruolo del film
di ventotto anni fa, troviamo Michael Sheen, la giovane e apprezzata Olivia
Wilde vista nell’horror Turistas e nella serie Dottor House: Garret Hedlund
(Troy, Eragon) è il giovane protagonista di quella che potrebbe essere una nuova
importantissima franchise per lo Studio hollywoodiano.
“Tron Legacy ha le stesse potenzialità di Alice in Wonderland che ha aperto
un anno dove abbiamo superato i centoventi milioni di incasso complessivo.”
Rileva Zonderland “Un risultato che siamo certi di potere ripetere con i tioli del
nuovo line up cui se ne aggiungeranno anche altri di cui, però, è ancora troppo
presto parlare.” Dopo Tron Legacy le cui musiche sono state composte dai
francesi Daft Punk, il 2011 Disney continua con il thriller fantascientifico Io sono
il numero quattro, il film d’animazione Gnomeo & Juliet in cui troviamo un’esilarante rilettura del classico shakespeariano nel mondo dei nani da giardino, lo
spettacolare documentario African Cats in uscita per l’Earth Day il 22 aprile e
prodotto ancora da Disneynature, nonché la produzione 3D di Robert Zemeckis
Mars needs Moms e il nuovo attesissimo film Pixar, Cars 2 in 3D in uscita il 17
agosto con le macchine protagoniste del primo capitolo in tour in Giappone, ma
anche in Italia. In autunno, tra gli altri titoli, arriveranno il nuovo film di Steven
Spielberg la cui uscita è prevista per Natale 2011, periodo quando, il 23 dicembre
uscirà anche il terzo capitolo della saga de Il Mistero dei Templari con Nicolas
Cage prodotto da Jerry Bruckheimer e per la regia di Jon Turtletaub.
Anteprima – Rapunzel L’intreccio della Torre: campagna marketing digitale
per un film d’amore, ma anche di avventura e molto comico.
Il cinquantesimo classico Disney si basa sulla fiaba tedesca Raperonzolo, scritta
dai Fratelli Grimm e racconta la storia del furfante Flynn Rider, che dopo averne
combinate una delle sue, si rifugia in una torre senza sapere che è abitata da
Raperonzolo, una principessa rapita, quando era ancora piccola da Madame
Gothel. La ragazza vede l’ intruso come l’opportunità di fuggire dalla torre e
andare a cercare la propria famiglia.
“Il film è stato presentato a metà ottobre a Orlando durante lo Show East e
ha ottenuto un grande consenso da parte degli esercenti e dell’industria più in
generale, che lo considerano molto più commerciale rispetto a La Principessa
Rapunzel L’intreccio della Torre
e il Ranocchio.” Sostiene Paul Zonderland “Innanzitutto perché è stato interamente concepito e realizzato in 3D eppoi perché pur essendo ispirato ad una
fiaba molto classica è soprattutto una grande avventura che, dal punto di vista
tecnico - qualitativo, non ha nulla da invidiare ad Avatar. Per le sale tridimensionali avremo molto più spazio dopo l’annuncio che Harry Potter e i Doni della
Morte non sarà più in 3D.” Rapunzel – L’Intreccio della Torre ha già coinvolto
un enorme numero di marchi e di brand che saranno partner del lancio a fine
novembre. “E’ un film spettacolare e di grande impatto - continua il Direttore
Marketing Kristin Greiner - che si rivolge sia alle femmine che ai maschi. Una
commedia con personaggi divertenti e piena di situazioni esilaranti e con alcuni
personaggi destinati a incantare soprattutto i bambini, come il cavallo Maximus
e il camaleonte Pascal.” “Avremo il supporto - continua Kristin Greiner - di numerose licenze in diverse categorie che garantiranno tantissime attività, oltre ad un
forte impegno da parte delle divisioni editoriali della nostra società sia sul fronte
libri, che magazines che sui canali Disney. Tutte le vetrine dei Disney Stores a
dicembre saranno dedicati a questo film. Come tradizione per il nostro film di
Natale, la campagna promozionale sarà molto importante. Gran parte del nostro
investimento verrà destinato all’ on line e al marketing digitale.”
Il calendario Disney
Kristin Greiner
Direttore Marketing
di Walt Disney Motion
Pictures
Rapuntzel L’intreccio della torre - 26 novembre (solo 3D) - 3 dicembre
Febbre da fieno - dicembre 2010
Tron: Legacy - 29 dicembre (solo 3D) - 5 gennaio
Sono il numero quattro - febbraio 2011
Gnomeo e Giuliatta (3D)- aprile 2011
Il debito - Aprile 2011
Winnie the Pooh - Aprile 2011
Mars needs Moms (3D)- giugno 2011
Cars 2 (3D)- 17 agosto
Fright Night (3D)- Novembre 2011
War Horse - Natale 2011
National Treasure (3D)- Natale 2011
primissimatrade
11
intervista
Mattia Guerra
di Marco Spagnoli
Il marketing nell'era
di Internet
Mattia Guerra
Direttore Marketing
Eagle Pictures
Minimajor a tutti gli effetti, la Eagle Pictures occupa un posto importante nel mercato distributivo, un marchio molto aggressivo sia sul
piano promozionale che su quello commerciale, e molto attento ai
risultati. Di questo, alla luce della recenti e rilevanti evoluzioni delle
strategie di marketing, ne abbiamo parlato con il Direttore Marketing
Mattia Guerra.
U
sciamo con due film al mese
circa, più di 20 film all’anno,
cercando di offrire molto prodotto al mercato e soprattutto in modo continuativo. In estate siamo usciti
con Solomon Kane, Pandorum ed il
terzo capitolo di Twilight, investimenti importanti che hanno dato ottimi risultati. A prescindere dal terzo
capitolo della saga che ha incassato
più di sedici milioni, Solomon Kane
ha fatto due milioni, mentre Pandorum, un film dell’anno passato, ha
incassato quasi un milione, quindi
complessivamente possiamo ritenerci soddisfatti.
Solomon Kane
12 primissimatrade
Come vengono selezionati i film?
La valutazione a cui vengono sottoposti i film già durante la fase d’acquisto, comprende aspetti commerciali,
editoriali (il regista, il cast) e aspetti
di marketing. Quest’ultimo aspetto è
molto importante perché cerchiamo
di acquistare dei film che abbiano
degli elementi precisi d’attrazione, altrimenti diventa molto difficile
lanciarli. Se il film è originale e c’è
un’idea nuova il pubblico è invogliato
a vederlo ed il marketing deve solo
valorizzarlo. Se invece il prodotto ha
dei problemi, allora il marketing ha
un compito molto più complesso.
Può farci un esempio?
Un esempio in questo senso è stato
Oceani 3D, un documentario acquistato nel momento in cui il mercato
sembrava affamato di pellicole stereoscopiche. Girato molto bene, con
notevoli effetti 3D, una storia molto
semplice, ma con delle pecche a livello strutturale: c’erano molti, forse
troppi, elementi scientifici che creavano un certo contrasto tra il tipo
di narrazione ed il tipo di pubblico a
cui si rivolgeva. Abbiamo quindi fatto
due operazioni molto poco ortodosse. Un trailer con del materiale in 3D
realizzato da noi che rappresentava
l’interno di una sala cinematografica
In post-produzione poi, abbiamo ap-
plicato degli effetti speciali facendo
uscire l’acqua dallo schermo. Inoltre
abbiamo fatto dei cambiamenti alla
sceneggiatura. Da una voce femminile - in Francia la voce narrante era
di Marion Cotillard - siamo passati a
tre voci maschili, quelle di Aldo, Giovanni e Giacomo che, dalla pancia
della tartaruga, raccontavano il lungo
viaggio. Solo alla fine, quando le uova
si schiudevano il pubblico capiva da
dove arrivavano le voci. La stampa ci
ha criticato per aver ritoccato l’originale, ma il pubblico ci ha premiato,
facendo incassare al documentario
tre milioni di euro, una cifra enorme
per un prodotto del genere. Credo
che il pubblico ci abbia premiato per
l’originalità dell’operazione, perché
questo è quello che cerca. Novità e
originalità. Invece, a mio parere, i freq
uenti rimandi a prodotti passati, finiscono per banalizzare il prodotto.
Ci vuole riassumere i principali
cambiamenti in questo settore a
cui ha assistito nel corso della sua
carriera?
Fino ad una decina di anni fa era
tutto più semplice: lanciare un film
voleva dire investire sulla televisione, l’affissione e la flanistica. Per la
televisione c’erano Rai e Mediaset
e poi le rubriche televisive. Quindi il
budget veniva puntato su Mediaset
Oceani 3D
se il film era più commerciale e su Rai se il target era più alto. Poi con l’arrivo
di Sky le cose sono cambiate, perché Sky al suo interno si divide in altri 100
canali, ed ogni canale ha un suo segmento. Accanto a Sky, che nel frattempo
ha acquistato un notevole bacino di abbonati, è arrivato il digitale terrestre e
recentemente il rilancio de La7. Quindi un panorama televisivo molto variegato
e molto complesso. Ma sempre molto importante. Al contrario della flanistica e
dell’affissione che invece hanno perduto interesse. La flanistica perché i quotidiani non rappresentano più la fonte principale di informazione sulle notizie
e sugli spettacoli, e l’affissione perché con l’apertura dei multiplex, dislocati
in periferia e in provincia, quindi fuori dal circuito delle affissioni cittadine, la
campagna di lancio non è più localizzabile nei grandi centri. Il mezzo che invece ha acquistato sempre più importanza è internet. Anche qui c’è stata una
grande trasformazione. All’inizio si investiva in una decina di siti, ad esempio
Repubblica, la Gazzetta e i grandi portali delle e-mail, principalmente con dei
banner, con l’utilizzo di formati impattanti che col tempo sono diventati formati
video, poi i siti si sono moltiplicati e l’investimento si è dovuto adeguare. Da
un lato ciò consente con una attenta selezione di raggiungere il target più
profondamente, dall’altro però gli investimenti sono lievitati.
Poi sono arrivati i social network, con nuovi canali da coprire in maniera
differente rispetto all’internet classico. Una rivoluzione, anche nel modo di intendere la comunicazione del cinema. Perché gli utenti parlano, si scambiano
informazioni, e addirittura sanno prima di noi come è il film.
Mi sembra che sui social network e più in generale su internet stia
dilagando la tendenza a stroncare in modo brutale quasi ogni film.
I giudizi che prevalgono di gran lunga sono quelli negativi, rispetto a quelli
positivi, che forse spesso non vengono esplicitati perché si sentono in minoranza. Lo stesso Inception, che io considero un capolavoro, ha ricevuto su
internet commenti durissimi. E non c’è dubbio che questi commenti condizionino chi li legge. Credo che i social network abbiano acquistato un potere
enorme per decretare il successo o l’insuccesso di un film.
Come pensate di gestire questa situazione?
Questa è una bella sfida per il futuro perché il problema è che se il prodotto
non funziona gli utenti lo sanno già. Un marketing e una comunicazione efficace dovranno spingere sulle qualità principali del prodotto senza cercare di
truccare o prendere in giro il consumatore.
Oltre ad internet, ci sono altri nuovi mezzi che stanno acquistando importanza?
Il taglio dei budget - da un anno all’altro abbiamo dovuto ridurli del 10% - ci
ha spinto a cercare nuovi canali di comunicazione. Uno di questi è il cinema,
che si sta avvicinando sempre di più al concetto del supermercato. C’è un
certo tipo di pubblico che entra in una multisala senza sapere cosa andare
a vedere e che viene condizionato in loco, un pò come avviene con l’acquisto d’impulso nel supermercato. Quindi vogliamo essere più presenti nelle
strutture cinematografiche con pubblicità, trailer e materiali in sala. Fermo
restando che queste operazioni vanno definite con gli esercenti dai quali ci
aspettiamo la massima collaborazione nella promozione dei nostri film. Perché
non dobbiamo dimenticare che se noi dirottiamo una parte dell’investimento
all’interno delle loro sale cinematografiche, abbiamo meno budget per portare
la gente nei loro cinema.
Gli altri mezzi emergenti sono i telefonini che navigano su internet ed i tablet.
Già in Italia gli iPhone hanno superato un milione di unità e la previsione sui
tablet è di un milione alla fine del prossimo anno. Quindi qualche milione di
utenti avrà in tasca un device che gli consentirà di accedere a tutte quelle
informazioni che adesso sono disponibili sui giornali o sui computer.
Quindi in pratica come cambiano i vostri piani di lancio?
Gli investimenti saranno un po’ più bassi e sempre più mirati. Non ‘spareremo
nel mucchio’ ma cercheremo di individuare nel modo più preciso possibile
il target del film. I film vengono sottoposti ad una prima analisi interna, poi
il centro media incrocia i dati rispetto al tipo di pubblico e a quello che noi
pensiamo debba essere lo spettatore di riferimento. Il passo successivo è
raggiungere il nostro target con campagne televisive mirate. Pochi spot e
mirati al target di riferimento. Aumenterà invece la presenza sulla rete.
Come viene ripartito il bugdet in percentuale?
Prima si destinava alla televisione il 70-80% circa del budget, Adesso stiamo
cercando di arrivare al 60% ma anche al 50% su alcuni film. Quello che recuperiamo dalla televisione verrà investito su internet, dove abbiamo intenzione
di incrementare la nostra presenza.
The Twilight Saga - Eclipse
primissimatrade
13
intervista
Franco Di Sarro
di Piero Cinelli
Nicchie Digitali
Franco di Sarro
Amministratore delegato
Nexo Digital
Il mondo di Patty
Evento sotto tutti i punti di vista, sia sul piano tecnologico diretta satellitare in 200 cinema - che sul piano del coinvolgimento del pubblico, che ha partecipato alla gara di danza
tra le ‘Popolari’ di Patty e le ‘Divine’ di Antonella, il musical Il
mondo di Patty, uscito in 200 sale a date ‘bloccate’ (5-6-7
ottobre) ha incassato (dati Cinetel) 450mila euro. Una cifra
che conferma che l’offerta di contenuti extracinematografici,
peraltro una strada obbligata in un futuro prossimo in cui
tutte le sale saranno digitalizzate, rappresenta un ulteriore e
validissimo elemento di sviluppo del mercato. Ne parliamo
con Franco Di Sarro, Amministratore Delegato di Nexo Digital,
la società leader in questo settore emergente.
Nexo è la società più impegnata in questo nuovo
settore.
Il 15 aprile abbiamo lanciato nei cinema il Ligabue
Day, con una diretta satellitare del concerto dell’artista romagnolo. Questo primo esperimento anche
dal punto di vista produttivo, ha avuto molto successo. Abbiamo coinvolto più di 30mila persone in 100
città della penisola. Poi, a luglio, abbiamo distribuito
il concerto dei Metallica, ed inoltre abbiamo fatto
un’esperimento più mirato con una diretta della finale
di tennis del Roland Garros.
Cosa ha reso Il mondo di Patty ancora più appetibile per le sale cinematografiche?
Abbiamo ottenuto i diritti della produzione del musical quest’estate, e abbiamo organizzato questo primo
evento autunnale in modo molto accurato. Innanzitutto producendolo con telecamere ad alta definizione
per renderlo ancora più spettacolare e cinematografico. Inoltre abbiamo creato un format ‘La festa di
Patty’, realizzato con la collaborazione di Patty-Laura
Esquivel, in cui le ragazzine presenti in sala verranno
coinvolte in balli, canti, indovinelli.
Quali saranno gli eventi futuri?
I nostri prossimi eventi, invece, s'indirizzano ad un
14 primissimatrade
altro tipo di target. In collaborazione con il Maestro
Muti trasmetteremo via satellite tre concerti esclusivi,
il 16 novembre, il 30 novembre e il 14 dicembre.
Prima di ogni concerto il maestro illustrerà a tutto
il pubblico la performance, guidandolo come fosse
una lezione. Un contenuto inedito e molto esclusivo.
Saranno prodotti in alta definizione con il dolby digital, quindi con un'attenzione estrema al suono, per
dar vita ad un vero e proprio spettacolo sensoriale.
Il 27 ottobre invece, in occasione del 25° anniversario dell'uscita cinematografica di Ritorno al Futuro,
riporteremo su moltissimi schermi cinematografici
questo film. L'evento darà l'avvio ad un festival intitolato, Legend Film Festival, che sarà una specie di
mostra itinerante dei capolavori senza tempo che ci
vedrà coinvolti nella ridistribuzione e riproposizione
sul grande schermo, in alta definizione 2K, dei più
grandi film della storia del cinema.
Quando e come è iniziata questa nuova avventura
imprenditoriale, che sicuramente non ha modelli
precedenti da imitare?
Da circa due anni stiamo lavorando in questo settore
costruendoci letteralmente un know how specifico
sia in ambito produttivo che in ambito tecnico e tec-
nologico. L’obiettivo è di dar vita ad un nuovo mercato, ed offrire nuove e importanti opportunità alle
sale cinematografiche, nella prospettiva di rendenderle polifunzionali. Bisogna riuscire ad individuare
la tipologia di contenuti adatti. Stiamo cercando di
spaziare tra differenti generi, dal rock di Ligabue,
all'heavy dei Metallica, alla classica di Muti per finire al mondo delle teenager con il Mondo di Patty.
Contenuti molto differenti ma tutti con dei pubblici
di riferimento molto precisi.
La Nexo ha abbandonato la precedente attività
di distribuzione di film?
Diciamo che il nostro progetto attuale è Nexo Digital, ma ciò non toglie che possiamo continuare a
distribuire cinema.
Come procede la vostra storica attività di esercenti milanesi?
Milano negli ultimi anni è cambiata profondamente,
sono state chiuse molte strutture cinematografiche
tra cui anche alcune di nostra proprietà. Sono rimaste aperte 9 sale centrali a Milano di cui due nostre:
L'Arcobaleno Film Center e il Ducale Multisala, posizionate in due zone molto importanti della città.
Ligabue Day
Il mondo di Patty
Il Maestro Muti sul podio dei cinema
R
iccardo Muti, insieme alla Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, sarà
il protagonista di un ciclo di appuntamenti musicali dedicati a Mozart,
Jommelli e Donizetti in programmazione il 16 novembre, il 30 novembre
e il 14 dicembre nelle sale cinematografiche italiane (proiezione digitale 2K e
audio Dolby Digital 5.1).
La ‘Betulia liberata’ nella doppia lettura di Mozart e Jommelli, registrata live
al Ravenna Festival 2010, e il ‘Don Pasquale’ di Donizetti, eseguito in forma di
concerto al Teatro Sociale di Como, saranno i tre titoli di questa mini stagione
immaginata per le sale cinematografiche. Ogni proiezione sarà preceduta da
una presentazione-introduzione, che Muti ha registrato appositamente per
consentire allo spettatore una più approfondita comprensione del titolo
e dell'autore.
Sarà un'occasione unica per assistere, fuori dai Festival di Salisburgo e di
Ravenna, ad alcuni degli eventi che hanno caratterizzato il percorso avviato
da Riccardo Muti nel 2007 per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio
musicale del Settecento napoletano.
A Ravenna sono state effettuate, in Digital
HD mediante unità mobile Broadcasting con elaborazione audio multicanale
Dolby Digital, le riprese della ‘Betulia liberata’ nella versione musicata da Mozart
(azione sacra in due parti) andata in scena nella cornice dell'ottocentesco Teatro
Alighieri (regia di Marco Gandini, scene di Italo Grassi e costumi del premio
Oscar Gabriella Pescucci); mentre il precedente Oratorio per 4 voci, coro e strumenti di Jommelli è stato ripreso nella suggestiva cornice, dai mosaici dorati,
della Basilica di SantíApollinare in Classe. Ad aprire il ciclo il Don Pasquale di Donizetti registrato in alta definizione al Teatro
di Como: uníopera che ha segnato alcuni dei momenti salienti della carriera di
Riccardo Muti, dal debutto a Salisburgo invitato da Karajan - nell’ormai lontano
1971, e ancora l’anno successivo a Firenze, alla Scala nel 1994 e ancora al
Teatro Alighieri nel 2006.
Cuore del progetto è il desiderio di diffondere la cultura della grande musica
classica attraverso un ciclo dallíalto valore formativo e didattico che possa coinvolgere appieno il pubblico di tutta Italia offrendo per la prima volta al cinema
momenti unici e preziosi che allo stesso tempo sono strumenti di lettura e
comprensione della storia della musica.
L'elenco delle sale che programmeranno i tre appuntamenti (16 novembre: Don
Pasquale di Donizetti; 30 novembre: Betulia Liberata di Mozart; 14 dicembre:
Betulia Liberata di Jommelli) sarà disponibile su www.nexodigital.it.
primissimatrade
15
intervista
Riccardo Tozzi
di Marco Spagnoli
‘Benvenuti al Sud’
Dilaga in tutta la penisola
“
Riccardo Tozzi
vicepresidente dell’ANICA
La più grande soddisfazione di Benvenuti al Sud è
che vada ugualmente bene in tutta Italia, sia nelle
sale del Nord che in quelle del Meridione.”
Dice il produttore e vicepresidente dell’Anica, Riccardo
Tozzi “Questo dimostra che gli odi di cui tanto sentiamo
parlare sono più un’invenzione dei politici che un sentimento della gente vera. Quest’ultima vuole, al limite
scherzare, sulle differenze piuttosto che creare dei conflitti. Benvenuti al Sud, come l’originale francese, esprime il desiderio ‘comunitario’ dell’Occidente di trovare
dei legami comunitari che uniscono le persone e non le
separano. Il successo in Francia e in Italia ne è la prova:
il film otterrà il favore del pubblico anche negli altri paesi
e credo che quando uscirà il remake americano anche
quello sarà testimonianza di questo desiderio di unione
e di pace, tra tante risate. Il film esprime un desiderio
di calore.”
Quarto rifacimento prodotto da Cattleya dopo Mari del
sud, L’uomo perfetto ed E’ già ieri, Benvenuti al Sud
è anche quello di maggiore successo mai realizzato in
Italia “Forse perché quando ho visto il film in Francia ho
pensato immediatamente che si trattasse di una storia
molto italiana.” Spiega il produttore “Nord e Sud sono
‘roba nostra’ e solo ‘per caso’ i Francesi hanno realizzato
loro questo remake ‘anticipato’ del nostro che è il vero
originale.” Conclude scherzando.
Il box office di Benvenuti al Sud
Con 17 milioni di euro realizzati in appena tre settimane,
ad una media per schermo, stabile, di circa 7mila euro,
Benvenuti al Sud ha già conquistato il titolo di film
italiano di maggior incasso, avendo superato i 16 milioni
di Io, Loro e Lara di Verdone. Un successo straordinario
e destinato a continuare, perché è già chiaro che questa
commedia, 'rifatta' su misura dal più grande successo
di pubblico della storia francese, sta trainando nelle sale
anche il pubblico saltuario, quello che va al cinema con
minore frequenza, e che, quando si muove, fa lievitare
in modo imprevedibile gli incassi.
Benvenuti al Sud
L’uomo perfetto
16 primissimatrade
intervista
Gabriele Salvatores
di Marco Spagnoli
Doppio Salvatores in Dvd:
pensando a Educazione Siberiana
“Non si può proiettare tutto in una dimensione fantastica, perché la
vita è qualcosa di molto reale e concreto. Meglio vivere che fare un
film. Di questo io sono sempre stato convinto. Poi i film aiutano a
vivere, ma questa è un’altra storia.”
Gabriele Salvatores
Happy Family
G
abriele Salvatores racconta così il suo approccio
artistico a Happy Family il film che 01 distribution
propone in una sofisticata edizione in Dvd, ma soprattutto in Blu-ray dove tutti gli attori e le attrici del film
vengono intervistati ‘in character’, ovvero come se a parlare
fossero i loro personaggi. “Lo spazio in più offerto dal disco
del Blu-ray rappresenta una possibilità molto interessante
per un regista. Si possono fare delle cose in più come il
videocommento e la traduzione delle canzoni con i sottotitoli. Il blu-ray è un supporto molto interessante su cui mi
piace lavorare appositamente.” Non sarà in Blu-ray, però,
il documentario 1960 presentato fuori concorso al Festival
di Venezia dove Salvatores era giurato. Gli straordinari materiali di Teche Rai restaurati con grande cura e attenzione,
avendo mezzo secolo, non consentono, almeno per il momento, una versione ad alta definizione.
A quali dei suoi film del passato ha già messo mano per
una riedizione in Blu-ray?
Come Dio comanda ha vinto il premio degli Italian Dvd
Awards e questo ha rappresentato un segnale importante
di attenzione al mio lavoro. E’ già uscito il Dvd di Mediterraneo, di Io non ho paura e stiamo lavorando al Dvd di
Marrakesch Express un film cui sono molto legato e che
mi ha interessato molto potere ‘rileggere’ per il pubblico attraverso la creazione di una serie di commenti audio. Credo
che la tecnologia sia una cosa molto buona se utilizzata con
delle idee interessanti.
Parliamo di 1960, il suo documentario sospeso tra fiction e realtà…
E’ in quei mesi che per la prima volta si è parlato di consumismo in Italia e le vetrine dei negozi di Milano sono
piene di cose da comprare. Il capo reparto di un’officina
dice ‘A Milano è scoppiato il boom, ma non l’avremmo
fatto senza i Terun…’
C’era un’Italia più ingenua, mentre oggi siamo più disillusi rispetto a quell’illusione di prosperità. Un anno straordinario e
irripetibile anche per il nostro cinema: con film come La Dolce
Vita, Rocco e i suoi fratelli, La Ciociara e L’Avventura.
1960 evidenzia una notevole differenza rispetto a quanto accade oggi sotto il profilo della documentazione
giornalistica…
Non solo: una volta c’era un rispetto dell’intervistato e
dell’inquadratura che oggi è un po’ scomparso. Allora, a
differenza di oggi, gli operatori sapevano davvero cosa
fosse la macchina da presa e conoscevano le regole della
cinematografia. Per quello che riguarda la scelta dei soggetti, evidentemente, quel ruolo è stato assunto da altri
media come Internet e in particolare YouTube che ha un
occhio sul mondo molto diverso e più ampio di quello della
televisione generalista. Detto questo, spero fortemente che
chi ha vent’anni oggi e guarda 1960 possa riconoscere le
illusioni e i desideri di quell’epoca come molto diversi da
quelli attuali.
A che punto è la preproduzione del suo prossimo film,
ovvero Educazione Siberiana tratta dal romanzo di Nicolai Lilin?
Rulli e Petraglia stanno lavorando sulla sceneggiatura e
l’adattamento risulta tutt’altro che semplice. Siamo alla
seconda stesura e l’inizio delle riprese è previsto per marzo
2011 anche in Siberia per cogliere le immagini dei ghiacci
che si sciolgono. Una pellicola prodotta da Cattleya che gireremo in location con attori presi sul posto.
Mettendo la giusta distanza temporale e ripensando
alla sua recente esperienza di giurato a Venezia, cosa
ne pensa?
Sono dispiaciuto, perché ho avuto delle discussioni con
amici che ammiro e rispetto, in particolare con un collega
come Mario Martone che ho sempre stimato e di cui sono
amico: un regista importante che ha fatto un bellissimo film
che tutti dovrebbero vedere, una lettura del Risorgimento
che non abbiamo mai visto. Detto questo è stata un’esperienza importante e interessante, decisamente più difficile
rispetto a tutte le altre che ho avuto come giurato in tanti
altri Festival in tutto il mondo.
primissimatrade
17
Ti presento un amico
di Marco Spagnoli
I
Fratelli Vanzina tornano al passato, realizzando una commedia sofisticata
con protagonista un ottimo Raoul Bova che mette in luce tutto il suo talento
come protagonista di una storia piena di ironia.
Manager di una società di cosmetici, l’uomo vola da Londra a Milano dove teme
di essere licenziato a causa della crisi che sta strangolando l’economia. Non
solo non viene mandato a casa, bensì promosso con il compito di tagliare il più
alto numero di posti di lavoro. Lasciato dalla fidanzata prima di partire per l’Italia, si trova invischiato con una serie di belle donne che, però, si portano dietro
una buona dose di guai e di pericoli. Commedia romantica ispirata più o meno
direttamente dal cinema della Working Title e da pellicole come Notting Hill, Ti
presento un amico è un film leggero in cui il cinema dei Vanzina è un ironico
elogio della bellezza e del fascino sullo sfondo di un mondo dominato da paure
molto contemporanee quali lo spettro della disoccupazione e della solitudine per
il non potere avere figli. Tra amanti e fidanzati gelosi, il personaggio pennellato
perfettamente sulla personalità timida e autoironica di Bova, si trova alle prese
con un mondo complicato dove fare una scelta ispirata dall’etica può diventare
quasi rivoluzionario. Ottimo il cast femminile su cui svettano la bellezza e il
fascino maturato di Martina Stella, il carisma di Barbora Bobulova e la simpatia
di Sarah Ferelbaum. Peccato che l’idea di doppiare il film dove tutti parlano (in
Italia e in Inghilterra) la stessa lingua come nelle coproduzioni del bel tempo
che fu, appesantisca significativamente l’azione e lasci molto perplessi rispetto
alla sua efficacia. Abituati alla presa diretta, infatti, Ti presento un amico ha un
suono ovattato che, in alcune circostanze, lede moltissimo all’apprezzamento
generale dell’azione e, in particolare, della recitazione dell’attrice inglese Kelly
Reilly. La scelta, poi, di utilizzare alcuni personaggi eccessivamente sopra le
righe come il tassista napoletano e il fidanzato geloso pugliese appare deci-
samente non in linea con il senso di un progetto altrimenti ispirato da un forte
desiderio di novità.
Ti presento un amico
Commedia. Regia di Carlo Vanzina con Raoul Bova, Barbora Bobulova,
Martina Stella, Kelly Reilly, Sarah Ferelbaum (Warner Bros. Data di uscita
12 novembre)
Noi Credevamo
Nonostante le sue tre ore e venti di durata, Noi Credevamo è un film che,
seguendo il lento e solenne crescendo dell’opera lirica, riesce a coinvolgere lo
spettatore trasportandolo in un’altra epoca.
Noi credevamo racconta la storia di una nazione giovane in un film che evita
ogni retorica e che si declina attraverso le drammatiche avventure di tre patrioti,
le cui personalità e azioni sono basate su uomini realmente esistiti, che vediamo
alle prese con le figure principali della storia d’Italia: Carlo Poerio, Giuseppe
Mazzini e Francesco Crispi. Uomini cui sono state dedicate piazze e strade, ma
i cui nomi risuonano, oggi, senza sollevare particolari emozioni e che, invece,
questo film restituisce in tutta la loro contraddittoria complessità.
Scritto con lungimiranza e intelligenza insieme a Giancarlo De Cataldo, Noi
Credevamo di Mario Martone è un film “necessario”: un utile punto di partenza
per il confronto ineludibile riguardo le celebrazioni del Centocinquantenario
dell’Unità di Italia. Interpretato da un cast importante ed efficace il film coinvolge il pubblico sul piano emotivo, mostrando ingenuità e speranze, esigenze
e dolori di diversi patrioti che tra le prigioni borboniche e Londra, tra Parigi e il
Cliento cercano di riprendersi dalla disperazione dei bagni di sangue legati alla
repressione dei moti carbonari.
Un film avvolto dalla freddezza che ha caratterizzato il diciannovesimo secolo
in cui condizioni climatiche e politiche avverse stringono d’assedio un popolo
oppresso dalla tirannia e dall’ignoranza, e dove le idee costituiscono una merce
pericolosa.
Vediamo roghi di libri, bombe costruite artigianalmente, dame darsi a sedicenti
patrioti coraggiosi con curiosità in un contesto di dubbio, lealtà, spionaggio
e terrore e, verso la fine, veniamo condotti verso luoghi segnati dalla guerra
senza quartiere al banditismo. Appartenenti alla stessa nazione che parlano
lingue differenti e che hanno storie e vite distanti, unite da un’idea unitaria non
18 primissimatrade
pienamente compiuta e mai del tutto condivisa.
Noi Credevamo è un’opera importante: il film più ambizioso e riuscito di Mario
Martone che mostra un Ottocento rurale in un film estremamente realistico
che, ogni tanto, si ‘apre’ alla modernità e alla realtà attraverso inedite fughe in
avanti che riguardano il nostro oggi, per un lavoro che tutti gli Italiani, almeno
una volta, dovrebbero guardare per capire qualcosa di più di loro stessi, della
loro storia e della propria lacerata quanto complessa identità politica.
Noi Credevamo
Drammatico / Storico. Regia di Mario Martone con Luigi Lo Cascio, Toni
Servillo, Andrea Renzi, Renato Carpentieri, Luca Zingaretti, Luca Barbareschi (01 distribution, Data di uscita 12 novembre)
La donna della mia vita
Luca Lucini conferma la sua notevole capacità di dirigere commedie corali
con un film ispirato da un soggetto di Cristina Comencini. La donna della
mia vita è una classica e riuscita storia dominata dagli equivoci in cui
troviamo come protagonisti principali due fratelli: uno timido ed imbranato
interpretato da Luca Argentero e l’altro disinvolto e sciupafemmine portato
sullo schermo da Alessandro Gassman. Quando il primo si fidanza inconsapevolmente con un’ex amante del secondo, sposato, ma infelice, una
serie di sconvolgimenti e di travagli inizia a scuotere la famiglia dei due
protagonisti a partire dai loro genitori interpretati con ironia e carisma da
Stefania Sandrelli e Giorgio Colangeli. Una situazione che metterà a dura
prova i nervi, ma anche le personalità di tutti, pronte a repentine quanto
sorprendenti mutazioni di pelle.
Vera stella del film è una affascinante Valentina Lodovini, molto apprezzata
recentemente anche in Benvenuti al Sud che con grazia e modestia, sublima il proprio fascino nell’oggetto del contendere tra due uomini su cui
ha lasciato un segno profondo e indelebile.
La donna della mia vita deve molto al talento di Lucini come regista e ai
suoi attori per la sua riuscita. Mentre la sceneggiatura sembra soffrire per
una mancanza di vera capacità introspettiva che superi in maniera decisa
il confine tra commedia sofisticata e la farsa, è il talentuoso cast a rendere
al meglio situazioni altrimenti deja vu e non del tutto credibili in cui i temi
principali quelli classici della commedia all’italiana come corna, tradimenti,
bugie e pulsioni smodate nell’ottica borghese di un mondo inevitabilmente
dominato dalle menzogne a fin di bene.
Una pellicola commerciale e gradevole che con uno script più radicato nella
nostra realtà avrebbe potuto farsi apprezzare ancora di più e che resta in
ogni caso una commedia divertente e scacciapensieri.
La donna della mia vita
Commedia. Regia di Luca Lucini con Alessandro Gassman, Luca Argentero, Valentina Lodovini, Stefania Sandrelli, Giorgio Colangeli, Sonia Bergamasco (Universal. Data di uscita 29 novembre)
Vallanzasca
Dopo Romanzo Criminale, Michele Placido torna agli anni Settanta con la
storia di Renato Vallanzasca fonte di ispirazione per un film di genere con
cui il regista sviluppa un divertente crossover narrativo.
Con la collaborazione diretta del suo straordinario protagonista Kim Rossi
Stuart ai dialoghi e alla sceneggiatura del film, Vallanzasca – Gli Angeli
del Male è un film dalla formidabile carica esplosiva e drammatica in cui
la cronaca diventa pretesto e occasione per una pellicola d’azione e non
certo per un’analisi sociale, nonostante, l’Italia degli anni Settanta resti
rigorosamente raccontata come un vivido sfondo.
L’evoluzione rispetto alla pellicola sulla Banda della Magliana tratta dal
romanzo di Giancarlo De Cataldo è evidente, sebbene i punti di contatto
restino tanti: a partire dalla storia di un piccolo criminale dai grandi sogni
che un po’ convinto di essere Robin Hood, un po’ gangster metropolitano ha temporaneamente ‘conquistato’ la Milano degli anni Settanta con
una serie di spettacolari rapine e sequestri. Placido conferma di essere un
grande regista di attori scegliendo un cast notevolissimo su cui svettano
un impressionante Filippo Timi e un affascinante quanto maturo Francesco
Scianna rivelatosi, proprio l’anno scorso con Baaria.
Violento, spettacolare, esplosivo, Vallanzasca – Gli Angeli del Male segue
la parabola del protagonista senza cercare facili assoluzioni e mostrandone
la fierezza e spietatezza nell’uccidere e – comunque – nel raggiungere
sempre lo scopo prefissatosi: ci sono i delitti e ci sono i castighi di Vallanzasca raccontato da Placido come un uomo pronto a tutto pur di difendere
le proprie scelte sbagliate e letali.
Un film decisamente nuovo nell’asfittico panorama del cinema italiano
legato al genere, che riprendendo la grande tradizione delle produzioni
degli anni Settanta, sorprende lo spettatore con la sua scansione temporale
perfetta, il suo ritmo e la sua capacità di messinscena di anni decisamente
ormai lontani della storia del nostro paese.
Una pellicola forte e travolgente che con tutto il suo carico di energia e di
violenza porta, comunque, il pubblico a riflettere sul senso di tante vite perdute e bruciate, nonché a rimanere spaventato dall’escalation di violenza di
un’epoca segnata dalle amare gesta di banditi senza scrupoli.
Un grande lavoro sulla recitazione degli attori, sulla cura del dettaglio, sulla
costruzione progressiva di una storia vintage che ha aperto ferite ancora
non del tutto rimarginate fa di questo film un lavoro importante per l’industria cinematografica di questo paese che, così, scopre come si possa fare
dell’ottimo cinema di genere anche in Italia.
Vallanzasca - gli angeli del male
Di Michele Placido con Kim Rossi Stuart, Francesco Scianna, Filippo Timi,
Valeria Solarino (20th Century Fox. Data di uscita 21 gennaio 2011)
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