copione musical peter pan prima parte

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copione musical peter pan prima parte
COPIONE MUSICAL PETER PAN
PRIMA PARTE
Personaggi: narratore,Gianni,Michele,Wendy,Peter Pan,Trilli, Ombra, Nana, mamma Mary e papà
Agenore.
Scenografia: camera da letto di Gianni,Michele e Wendy.
Narratore: La nostra storia ha inizio in un elegante quartiere della città di Londra dove vive la
famiglia Darling: papà Agenore, mamma Mary e i loro tre figli Wendy, Gianni e Michele. Wendy era
solita raccontare ai suoi fratelli la storia di un ragazzo in grado di volare che viveva in un’isola
circondato da bambini che non crescono mai, indiani e pirati.
(Michele e Gianni combattono. Michele finge di essere Peter Pan. Gianni fa la parte di Uncino)
Michele: Sarai infilzato e poi ti darò in pasto al coccodrillo.
Gianni: Ora vedrai il mio colpo segreto.
Michele: Io non ho paura, non mi puoi battere!
Gianni: Assaggia il mio uncino e dimmi se ti piace!
Wendy: Gianni! Capitano Uncino ha perso la mano sinistra ed invece tu tieni l’uncino nella mano destra.
Gianni: è vero. Uffa però, Capitano Uncino perde sempre.
Wendy: Vorrà dire che stasera faremo vincere Capitan Uncino e faremo catturare Peter Pan.
(entra Nana, e i due fratelli continuano a combattere, poco dopo entra anche mamma Mary)
Mary: Wendy, lo sai che tua padre ti ha impedito di raccontare queste storie ai ragazzi!
Wendy:Sì, lo so mamma; ma ci piace così tanto immaginare le avventure di Peter Pan. Lo sai che Pet..
Mary: Basta Wendy!
(Entra Agenore con una sola scarpa ai piedi)
Agenore: Bambini avete visto la mia camicia?
(I bambini che ancora combattono, sollevano con la spada la camicia, sopra la quale c’è disegnata
una mappa)
Agenore: Aaaaaah! Chi ha ridotto così la mia camicia? Arriveremo in ritardo e verrò licenziato!
(Tutti si bloccano e lo guardano)
Gianni: Papà, è solo gesso.
Michele: è la mappa di Peter Pan.
Agenore:Non trovo più la mia scarpa di vernice, eppure l’avevo riposta sotto il letto, come tutte le
sere, vicino alla scarpa destra.
Mary: Che cosa vuoi che sia?
Agenore (innervosito) Che cosa vuoi che sia? Se non trovo la mia scarpa, noi non possiamo uscire a
cena questa sera, se non posso uscire questa sera non avrò mai più il coraggio di presentarmi in ufficio
e se non avrò più il coraggio di presentarmi in ufficio non guadagnerò più uno stipendio e perciò..
moriremo tutti di fame!
Mary: Bambini, qualcuno ha visto la scarpa di papà?
(i 3 scuotono la testa insieme)
Wendy: Vado a chiedere alla zia se l’ha vista.
(Wendy esce di scena)
Michele: Lo so io chi l’ha presa la tua scarpa, è stato Capitan Uncino.
Mary: Michele, Gianni, non adesso per favore.
Gianni: Oh, no! Forse è stato il coccodrillo!
Mary: Bambini fate silenzio. Caro, adesso la troveremo.
(Tornano Wendy e la zia con la scarpa in mano)
Zia:Eccola, trovata. Era in cucina.
Agenore: Vuol dire che non moriremo più di fame!
Michele: Papà anche Uncino ha perso la mano. Tu hai perso la scarpa e lui la mano.
Agenore: Wendy, non ti avevo chiesto di non raccontare più storie inutili ai tuoi fratelli come quelle di
…Capitan PULcino e di quel PREte Pane?
Wendy: Papà, Capitan Uncino e Peter Pan esistono!
Agenore: Ormai sei diventata grande, è ora di crescere. Basta raccontare storie ai tuoi fratelli.
Questa sarà l’ultima notte che passerai nella camera dei bambini.
Wendy: Ma papàà!
(Agenore inciampa in Nana e cade, tutti corrono verso Nana)
Tutti (tranne Agenore): Oh povera Nana!
Agenore: Ma come povera Nana? Sono caduto anch’io! Non c’è rispetto per chi porta lo stipendio a
casa?! Cara, secondo me è un errore tenere il cane in camera con i bambini, e ho l’impressione che
tenga a loro come se fossero dei cuccioli, quindi Nana questa sera starà fuori! Nana vieni qui.
(Nana si rifiuta di andare da Agenore)
Agenore: Ho detto vieni qui!
(Nana si rifiuta di nuovo)
Agenore: Nana, biscottino.
(Nana corre verso Agenore)
Mary: Ma sei sicuro di voler tenere Nana in giardino? Prima mi è sembrato di vedere una strana figura
alla finestra.
Agenore: La zia Lucy è molto più responsabile di un cane. Buonanotte figlioli.
Bambini: Buonanotte papà, addio nana.
(Agenore porta Nana fuori dalla scena)
Mary: Forza bambini andiamo a letto.
(Mary mette a letto i bambini e raccomanda di addormentarsi presto)
Michele: Mamma ci canti la ninna nanna.
Mary: Va bene, ma adesso cerca di dormire!
CANZONE - FANTASIA
Wendy: Mamma, lascia la finestra aperta. Peter Pan ha lasciato qui la sua ombra e tornerà per
cercarla. (Intanto si rigira nel suo letto)
(Trilli entra nella camera dei ragazzi, poi entra Peter Pan)
Peter Pan: Guarda bene dappertutto. (intanto cerca la sua ombra)
(Trilli indica un cassetto)
Peter Pan: Cosa nel cassetto? Ma quale cassetto? Va bene, adesso lo apro: 1…2…3…
(L’ombra fugge e Peter Pan cerca di fermarla. L’ombra prende in giro Peter ma dopo un po’
Peter la cattura. Peter prova ad attaccare l’ombra, e intanto Wendy si sveglia)
Wendy: Oh, Peter Pan! Sapevo che saresti tornato!
Peter Pan: Sto provando ad attaccare la mia ombra.
Wendy: Vieni qui che ci penso io a ricucirti la tua ombra. Sai Peter, so cucire molto bene,ho fatto
l’orlo a tutti i vestiti delle mie bambole, così sono sempre le più belle. Ho detto alle mie amiche che
sarebbero potute venire da me così avrei imparato loro a cucire ma non sono venute e le loro bambole
hanno tutti i vestitini sgualciti.
Peter Pan: Ma quanto parli?!
Wendy: Bhe sì..Però non riesco a capire come ha fatto Nana a strapparti l’ombra di dosso!
Peter Pan: Stavo ascoltando le tue fiabe e lei me l’ha addentata.
Wendy: Le mie fiabe?
Peter Pan: Beh, sì. Poi io le racconto ai bimbi sperduti.
(Wendy ricuce l’ombra a Peter)
Wendy: Sai Peter, sono contento di averti conosciuto questa sera perché altrimenti non l’avrei più
fatto. Io da domani dovrò crescere! Non potrò nemmeno raccontare più favole.
Peter Pan: Crescere? Diventare grande? Wendy, vieni con me, all’isola che non c’è! Là non crescerai
mai.
Wendy: Vorrei, ma cosa dirà la mia mamma?
Peter Pan: La mamma? Cos’è la mamma?
Wendy: è una persona che ti vuole bene, che ti racconta le favole, che ti rimbocca le coperte..
Peter Pan: Dai vieni all’isola che non c’è!! Sarai tu la nostra mamma!
Wendy: sarebbe bello, ma non posso.
Peter Pan: non è bello, è fantastico.
Wendy: Ma sei sicuro che ci sia?
Peter Pan: Certo, tutti sono convinti che non c’è perché si chiama isola che non c’è ma invece c’è.
Là non crescerai mai!
Wendy: Peter, per favore, questo posto mi dici dov’è?
CANZONE – L’ISOLA CHE NON C’E’
Peter Pan: Dai andiamo.
Wendy: Ma come?
Peter Pan: Ti insegnerò a volare!
Wendy: Ma possono venire anche Gianni e Michele?
Peter Pan: si si,…e va bene!
(Wendy sveglia i fratelli che si accorgono subito della presenza di Peter Pan)
Michele: c’è…c’è Peter Pan, evviva!
Gianni: wow, ma davvero sai volare? Ma quanti anni hai?
Peter Pan: non so, ma sono abbastanza piccolo per essere grande
Wendy: e la tua famiglia?
Peter Pan: non lo so, sono scappato quando ero piccolo
Wendy: e non ti ricordi proprio nulla?
Peter Pan: bè si, qualcosa la ricordo..
CANZONE – SONO SOLO CANZONETTE
Wendy: Ma come hai fatto tutto solo?
Peter Pan: Ho incontrato Trilli, lei è una fata.
Wendy: Ma le fate non esis……
Peter: Non dirlo! Ogni volta che qualcuno lo dice una fata muore da qualche parte del mondo.
(Peter e i bambini trovano Trilli. Trilli prende in giro Wendy)
Gianni: Ma Peter come facciamo ad arrivare all’isola che non c’è?
Peter Pan: Basta volare!
Michele: Volare? E come si fa?
Peter Pan: Basta pensare a qualcosa che vi rende veramente felici e un pizzico di polvere di fata!
Seguitemi. Vi porterò all’isola che non c’è!
SECONDA PARTE
Personaggi: Capitan Uncino, Spugna, pirati
Scenografia: Nave dei pirati
Narratore: Peter e i ragazzi sono in volo verso l’Isola. Ad un certo punto, zigzagando tra le stelle,
entrano in una sorta di tunnel luminoso e quando ne escono… ecco comparire davanti ai loro occhi
l’Isola che non c’è! Sorvolando una montagna, dall’alto vedono un’insenatura e lì, in un mare
azzurrissimo, è ancorata una nave… è quella di Capitan Uncino!!
CANZONE – IL ROCK DI CAPITAN UNCINO
Capitan Uncino: dove sarà il nascondiglio di Peter Pan? SPUGNA! Dove sei?
(Spugna entra da dietro e non si trovano uno va a destra uno a sinistra, a destra e poi si
scontrano e si spaventano!)
Spugna: Capitano! Sono qui
Capitan uncino: che hai mangiato un topo morto?
Spugna: no era vivo.
Capitan Uncino: Spugna, notizie di Peter Pan? Abbiamo cercato da cima a fondo ma di quei mocciosi
neanche l’ombra!
Spugna: pare sia tornato sull’isola. Hmm, giglio zebrato, hmm, giglio spettinato…
Capitan Uncino: Idiota! Giglio tigrato!
Spugna: Bravo! Lei ci condurrà da Peter Pan! C’è un problemino capitano, nessuno sa dov’è
l’accampamento di giglio sgangherato!
Capitan Uncino:Ma perché sono circondato da idioti come te?
Spugna: Pare che però passi il fine settimana all’accampamento di un certo Toro Seduto.
Capitan Uncino: Bene, allora andate e catturatelo!
Spugna (rivolgendosi ai pirati): adesso come glielo dico? Qualcuno di voi sa dov’è l’accampamento di
Toro Seduto?
(Capitan Uncino afferra con l’uncino alla gola Spugna)
Capitan Uncino: Peter ha tagliato la mia mano, ed io voglio tagliare la sua gola!
Spugna: La mano, la mano. Capitano, ormai è solo un ricordo che avrebbe già dovuto rimuovere.
Capitano Uncino: Spugna! È la mia mano, e lui l’ha dato in pasto a quel dannato co..co..co (inizia a fare
la gallina, Spugna lo guarda e scuote il capo divertito)
Spugna:Meno male che quel giorno il coccodrillo ha ingoiato anche una sveglia, così se si avvicina lo può
anche sentire, tic-tac, tic-tac.
Capitan Uncino: Spugnaaa! Qua le mani.
(Spugna mette le mani sotto le spalle di Uncino, come a sembrare che fossero braccia e mani di
Uncino)
Capitan Uncino: ricapitolando, andiamo da Toro Seduto, troviamo Giglio tigrato, la prendiamo, la
torturiamo e ci facciamo dire dove si trova Peter Pan.
Pirata: Capitano, capitano. Peter Pan in vista!
(Capitan Uncino prende un canocchiale, va verso destra per vedere se c’è qualcosa, poi va verso
sinistra per vedere ed i pirati lo seguono)
Capitan Uncino: ci sono dei bambini, e c’è anche una ragazza! Eccolo, c’è pure Peter Pan. Caricate,
mirate, fuoco!
(I pirati sparano dai cannoni)
Spugna: mi sa tanto che non li abbiamo presi.
TERZA PARTE
Personaggi: Peter Pan, Wendy, Trilli, Bimbi sperduti, Gianni, Michele, Capitan Uncino, Spugna, Indiani
Scenografia: Foresta
Narratore: Nella foresta i bimbi sperduti stano giocando e scherzando, è così che passano le loro
giornate nell’attesa che Peter ritorni dal suo viaggio, e ad un tratto arriva Trilli.
Pennino: Trilli? Qualcosa non va?
Trilli: Dovete sparare a Wendy!
Bombolone: è un orso?
Gemello 1: ma noo, è un uccello!
Trilli: Esatto! Ha detto Peter di farlo.
Gemello 2: Sìì, andiamo ragazziii!
(arriva Wendy che viene colpita da un bambino)
Pochino: ma questo non sembra un uccello, sembra una mamma!
Bombolone: E adesso? Vuoi vedere che l’abbiamo uccisa!
Pennino: Metti che Peter aveva portato una mamma per noi? Ma ormai l’abbiamo uccisa.
(entra Peter Pan in scena correndo)
Peter Pan: Eeeei ragazzi! Son tornato, e vi ho portato..Una mamma! Dovrebbe essere atterrata da
queste parti. (Peter inizia a cercare Wendy, mentre i bimbi sperduti le stanno davanti per
cercare di nasconderla, e dopo un po’…)
Gemello 1: ma non sarà mica quell’uccellaccio lì a terra?
Peter Pan (avvicinandosi a Wendy): Wendy, Wendy! Ma come io vi porto una mamma per raccontarvi
le favole e voi la uccidete? Chi è stato?
(tutti i bambini indicano il bambino che l’ha colpita)
Gemello 2: è vero. Sono stato io. Ma Trilli aveva detto che era un uccello!
Gemello 1: e ci ha ordinato di abbatterlo!
Peter Pan: Trilli, vieni subito qui! Tu hai detto questo?
Trilli: Sì.
Peter Pan: sei colpevole di alto tradimento, sarai bandita per sempre dall’isola.
Pochino: Adesso piange, e dice che è la tua fatina.
Peter: Va bene, allora non per sempre, ma per una settimana!
(Trilli esce dalla scena. Wendy si sveglia e Peter va a cercare Gianni e Michele)
Bombolone: Wendy, sai raccontare le storie?
Wendy: ma certo!
Pochino: e allora sei perfetta per fare la mamma!
Wendy: Anche la mia mamma dice sempre che sarò una brava mamma. So raccontare bene le storie ma
ancora sono piccola, però faccio il letto ai miei fratelli perché loro sono maschi ed io femmina. Cucio i
vestiti di tutte le mie bambole e l’ho detto a Peter.
Bambini sperduti: Ma quanto parlaaaa!
(tornano Peter, Gianni e Michele che si presentano ai bambini sperduti)
Pennino: Hei mamma, ci avevi promesso una storia!
Wendy: posso raccontarvi come sono le mamme.
CANZONE – VIVA LA MAMMA
Peter: Wendy vieni, ti mostro l’isola.
Bambini sperduti: e noi andiamo a caccia di indiani!
(i bambini partono in fila, davanti a tutti Gianni)
Scenografia: Foresta
Narratore: Peter sta mostrando l’isola a Wendy quando vedono Capitan Uncino e Spugna parlare con
Giglio Tigrato. Non sembrano affatto amichevoli!
(Peter e Wendy sono dietro ad un albero)
Capitan Uncino: Allora, Giglio tigrato..Vuoi dirci dove si trova quello stramaledetto Peter Pan?
Giglio tigrato: Giglio tigrato non avere paura!
Spugna: stai per morire come un grande pirata e ti taglio anche le manine e i piedini..
Giglio tigrato: Io non parlare!
(Capitan Uncino e Spugna portano via Giglio Tigrato)
Peter Pan: Hai visto Wendy? Capitan Uncino ha rapito Giglio tigrato! Andiamo a salvarla!
(anche loro due se ne vanno dalla scena seguendo Capitan Uncino e Spugna)
Scenografia: accampamento indiano (foresta più totem), musica indiana di sottofondo.
Narratore: Gianni, Michele e i bambini sperduti arrivano all’accampamento indiano ma non sanno cosa li
attende..
Gianni: ho capito, questo è un gioco!
Capo indiano: Questa volta noi no scherzare! Se Giglio tigrato no tornare bambini sperduti
scotennare!
Pochino: Zitto Gianni! Giglio tigrato è stata rapita e se non tornerà noi siamo morti.
Gianni: non vi preoccupate ragazzi. Vi salverò io!
(arrivano Peter Pan e Wendy, con Giglio tigrato)
Giglio tigrato: Augh! Peter Pan aver salvato me da pirati. Mio grande amico Peter Pan! Peter Pan mio
eroe!
CANZONE –DANZA SAGRADA
QUARTA PARTE
Personaggi: Peter Pan, Wendy, Trilli, Bimbi sperduti, Gianni, Michele
Scenografia: Albero dell’impiccato (foresta più “casa” peter)
(I bambini stanno litigando)
Narratore: All’albero dell’impiccato i bimbi sperduti stanno litigando e Wendy interviene per farli
smettere.
Wendy: Ragazzi, mettetevi a letto e vi racconterò una storia!
(i bambini si sdraiano tutti per terra)
Wendy: c’era una volta una bellissima signora..
Gemello 1: non può essere un mago?
Gemello 2: sì raccontaci quella del mago!
Wendy: bambini le favole, se volete sognarle, bisogna ascoltarle e immaginarle.
CANZONE – OGNI FAVOLA E’ UN GIOCO
Wendy: In questa fiaba c’era anche una bellissima famiglia. Una notte i bambini di questa famiglia
scapparono via verso l’isola che non c’è dove incontrarono i bambini sperduti. Ora provate ad
immaginare la tristezza dei loro genitori quando videro i letti senza i loro figli.
Bombolone: ma sono mai tornati?
Wendy: Rimasero per molto tempo fuori di casa. La madre lasciò ogni giorno la finestra aperta
nell’attesa che i bambini tornassero.
Peter Pan: Basta Wendy! Anche io credevo in questa storia della finestra. Poi un giorno sono tornato a
casa la finestra era sbarrata e nel mio letto dormiva un altro bambino.
Gianni: Wendy, torniamo a casa.
Wendy: Peter possiamo andare?
Peter Pan: Dirò alle fate di guidarvi fino a casa.
Wendy: Grazie! Ma i bambini? Bambini, forse posso farvi adottare dalla mia famiglia.
Peter Pan: Ricordate se partite, non potrete più tornare.
Wendy: Peter e tu?
Peter Pan: Io resto qui. Non ho intenzione di venire.
Wendy: sono sicura che anche tu potresti trovare una mamma.
Peter Pan: e mi manderà a scuola? Ad imparare cose serie? E poi andrò a lavorare? E presto diventerò
un uomo. Ma io non voglio diventare uomo, io voglio restare bambino e divertirmi ….con voi.. O da solo.
Wendy: Peter, fai bene a non fidarti dei grandi. Ma io non posso restare qui. Tu rifiuti la realtà. Io
invece voglio crescere, ho grandi sogni. Sogno il grande amore.
CANZONE – AFFERRARE UNA STELLA
(Capitan Uncino ed un pirata appaiono sullo sfondo e si nascondono)
Peter Pan: io rimango qui. Addio.
(tutti i bambini vanno a salutare Peter e quando si allontanano vengono catturati dai pirati)
Wendy: mi raccomando prendi la medicina. Addio Peter!
(anche Wendy viene catturata)
Capitan Uncino: Allora è questo il posto. Hai visto cosa succede a far ingelosire una fata? Wendy c’è
riuscita e Trilli ci ha portato fino a qui! Spugna, procediamo!
Spugna: in che senso?
Capitan Uncino: Veleno cretino!
(Capitan Uncino si avvicina e mette del veleno nella medicina di Peter Pan. Dopodiché lui, Spugna
ed i pirati se ne vanno)
(Arriva Trilli e sveglia Peter Pan)
Peter Pan: Che c’è? Basta Trilli!
Trilli: I bambini sperduti son stati catturati dai pirati. Insieme a loro anche Wendy.
Peter Pan: La salverò, la salverò io! Prima di andare prenderò la medicina. Gliel’ho promesso.
(Trilli beve tutta la medicina)
Peter Pan: perché ti sei bevuta tutta la mia medicina? Sei soltanto una fata invidiosa! Basta.
……Peter Pan: E adesso che c’è? Trilli, che c’è? Campanellino, ma tu tremi..Sei freddissima. Ah, era
avvelenata, un trucco d’Uncino.
(Peter si inginocchia davanti a Trilli piangendo e prova a farla svegliare)
Peter Pan: Non lasciarmi solo, non andartene. Rinuncerei a rimanere bambino, a volare ma
Campanellino deve vivere. Io credo alle fate, te lo giuro.
CANZONE – TU SEI QUELLA CHE AMA DI PIU’ fino min 1.47
(Trilli sta meglio)
Peter Pan: ma sei ancora viva? Cosa dici? Ah basterebbe che loro tutti urlassero insieme a me “io
credo alle fate”? Forza! Tutti, gridate con me: io credo alle fate! Alzatevi e urlate insieme a me.
CANZONE – TU SEI QUELLA CHE AMA DI PIU’ balla anche trilli
Peter Pan: ed ora Uncino a noi due!
QUINTA PARTE
Personaggi: Capitan Uncino, Wendy, Peter Pan, Pirati, Gianni, Michele, Bimbi sperduti, Coccodrillo
Scenografia: Nave dei pirati.
Narratore: Intanto, sulla nave di Capitan Uncino, i bimbi sperduti, Wendy e i suoi fratelli si trovano n
balia dei pirati, e sono spaventati a morte… urlano e piangono ininterrottamente.
(entrano in scena Capitan uncino, Spugna, i pirati con i bambini che hanno catturato)
Capitan Uncino: Cos’è tutto questo baccano? Fate silenzio! Allora silenzio. Forza andiamo.
Spugna: Son terrorizzati, capitano.
Capitan Uncino: da cosa?
Spugna: Da lei! Avete visto che paura che fa Capitan Uncino? (rivolgendosi ai bambini)
CANZONE – CHE PAURA CHE FA CAPITAN UNCINO
Capitan Uncino: Avanti portate la mamma!
(Un pirata porta Wendy da Capitan Uncino)
Capitan Uncino: Avanti, fatti vedere dal mio equipaggio.
Pirata : Una mamma vera!
Pirata: La mamma di tutti i pirati!
Capitan Uncino: Adesso la mamma ci farà vedere come si muore!...Assieme ai suoi figlioletti!
Wendy: Allora bambini, queste sono le ultime parole che direbbe una vera mamma: Cari figli, spero
che riusciate a morire con onore e senza paura!
(i pirati son commossi)
Capitan Uncino: Basta, basta!
Wendy: Signor Capitano io le volevo dire una cosa imporante, sa io mi sento molto vicina a questi
bambini però io non sono la loro mamma. Stavamo solo giocando. Sa, io ad un certo punto stavo volando
su quest’isola e loro pensavano io fossi un uccello e perciò mi hanno colpita. Poi mi son risvegliata e
hanno detto che potevo fare la mamma perché secondo loro sarei perfetta per fare la mamma perché
faccio questi vestiti che nessuno sa fare. Poi faccio i lettini per i miei fratellini perché loro son maschi
ed io una femmina. E so anche cucire. E l’ho detto a Peter Pan ….
(mentre Wendy parla i pirati si disperano alle sue spalle)
Capitan Uncino ed i pirati : Ma quanto parlaa!
Wendy: Io lo so che parlo tanto ma..
Capitan Uncino: Basta! Avanti raccontaci una storia, e se ci piace ti uccideremo per ultima!
Wendy: C’era una volta la nave di Uncino e i suoi pirati. L’uncino del capitano era così terribile che
perfino Jack Sparrow era secondo a lui. L’uncino del capitano aveva terrorizzato tutti, grandi e piccoli.
Tra i pirati c’era Spugna e il terribile Tritabudella.
Pirata: Sono nella storiaaa!
Wendy: E poi c’era Cavatappi... Un giorno rapirono dei poveri bambini sperduti. Volevano gettarli in
mare e condannarli. Ma loro non avevano paura perché sapevano benissimo che sarebbe arrivato
qualcuno a salvarli. Sapevano che presto Peter Pan li avrebbe salvati!
(I pirati si guardano intorno per vedere se c’è Peter)
Capitan Uncino: Ma è impossibile!
(I pirati portano Wendy sul trampolino)
Capitan Uncino: Avanti Mamma dai, un bel saltino e passa la paura!
(Si sente il rumore della sveglia del coccodrillo e inizia a vedersi Peter Pan. Capitan Uncino inizia
ad aver paura. Peter Pan si nasconde nella stiva. Il rumore non si sente più)
Spugna: Non si sente più mi sa che è andato via.
Capitan Uncino: Non c’è più, non c’è piùùù!
Pirata: Capitano. Perché prima di buttarla in mare non le facciamo assaggiare un colpo della mia
frusta?
Capitano Uncino: Buona idea, bravo!
Pirata: Pronta mammina?! (e colpisce Wendy con la frusta)
Pirati: bel colpo!
(si sente un urlo)
Capitan Uncino: Andate a vedere se c’è qualcuno nella stiva!
Pirata: è impossibile che ci sia qualcuno. Siamo tutti qui. Questo è Jona, lo spirito maligno dei pirati.
Preferirei morire piuttosto che entrare là dentro!
Capitan Uncino: Ah si? Pistola!
(Capitan Uncino spara al pirata)
Capitan Uncino: Avanti portate la mamma in cabina, e tutto tornerà come prima! Questa volta nessuno
ti potrà salvare.
Peter Pan: E invece sì, qualcuno sì!
Spugna: Chi è?
(Peter esce dalla stiva)
Peter Pan: Sono io, Peter Pan!
(Battaglia tra Peter, Capitan Uncino e un po’ tutti quanti)
Peter Pan: Vittoriaaaa!
(Peter, i bambini e Wendy gioiscono, quando Uncino rientra in scena)
Capitan Uncino: indietroo! Razza di scarafaggi! Solo io potevo escogitare un piano così malefico, con la
morte dei bambini, dei loro sogni, delle loro fantasie, di Peter Pan. Muoriii!
(Capitan Uncino lancia una bomba. Entra in scena Spugna)
Spugna: stavo mangiando e mi son trovato questa tra le mani!
(i bambini iniziano a passarsi la bomba tra di loro e dopo un po’ Peter pan la butta in mare, si
sente uno scoppio)
Capitan Uncino: E va bene, questa volta hai vinto tu. Ma dalla prossima volta..
Peter Pan: Non ci sarà una prossima volta! Bambini, che ne facciamo di Uncino?
Bambini: Coccodrillo!Coccodrillo!
CANZONE - ROCKOCCODRILLO
ULTIMA PARTE
Personaggi: Trilli, Peter Pan, Wendy, Gianni, Michele, Agenore, Mary, Nana, Zia, Bimbi sperduti,
Spugna
Scenografia: camera da letto
Narratore: Peter e Trilli hanno volato più veloci dei bambini e sono arrivati a Londra, a casa della
famiglia Darling..
(Trilli e Peter Pan entrano in scena)
Peter Pan: Campanellino, chiudi la finestra. Ma chiudila bene. Così quando Wendy tornerà penserà che
si son dimenticati di lei. E resterà con noi, all’isola che non c’è!
(Intanto fuori scena) Mary: caro ma dov’è Nana?
Peter Pan: Avanti c’è qualcuno. Nascondiamoci!
Zia: Nana, hai messo apposto i letti. Mi commuove vedere che lo fai notte dopo notte. Sai, anch’io ho
perso il mio bambino. Lo sto aspettando da tanto tempo, ma lui non tornerà mai più e così anche
Michele, Gianni e Wendy.
(Entra Mary)
Mary: Ciao Nana, ma, ma chi ha chiuso la finestra? Agenore, vieni!
(Agenore entra)
Mary: Guarda caro, la finestra è chiusa. Invece deve rimanere sempre aperta. Se dovessero tornare,
non possono trovarla chiusa!
Zia: Su ora riposatevi. (ed esce dalla scena)
(Agenore e Mary restano nella stanza e si addormentano)
(Entrano Wendy, Gianni e Michele)
Wendy: Nanaa! Papà, mamma. Bambini, aspettate. Lasciamo che se ne accorgano dolcemente. Andiamo
a dormire.
Mary: Mi era sembrato di sentire la voce di Wendy, come ogni sera. Ma loro non torneranno più.
Wendy : Mamminaa!
Gianni: Siamo tornati!
Michele: Siamo a casa mamma!
Mary: Bambini. Agenore sveglia, sono tornati!
Gianni: ti siamo mancati papà?
Agenore: Wendy, ti avevo detto di non raccontare più frottole!........... Mi siete mancati tantissimo!
Zia: ma cosa succede qui? O mio dio, sono tornati! Sono tornati! Ma dove siete stati?
Wendy: Devo dirvi una cosa importantissima. Ho portato con noi anche i bimbi sperduti!
Gianni: Io sono stato anche il loro comandante!
Wendy: Ed io la mamma. Bambini venite!
(i bambini entrano dalla finestra)
Wendy: Mamma, papà possono restare con noi?
Mamma : Beh sono carini, ma..
Bambini: Mamma, papààà!
Agenore: No, no, no. Assolutamente no! Scherzetto! Benvenuti in famiglia! (e tutti si abbracciano)
(entra dalla finestra un altro bambino)
Zia: e tu chi sei?
Pochino: Io sono rimasto indietro e mi sono perso. Ed ora tutti hanno una mamma e un papà ed io no.
Zia: ma il tuo nome non sarà mica Pochino?
Pochino: Sì !
Zia: Ma sono io la tua mammaaa! Finalmente!
(Entra Spugna dalla finestra!)
Mary: E lui chi è?
Bambini: Spugnaaa!
Wendy: Mamma lui è Spugna, può restare con noi?
Mary: Ma come? È troppo grande!
CANZONE – OGNI FAVOLA E’ UN GIOCO
-FINE-