2 - APRI SONO IO - Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista
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2 - APRI SONO IO - Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista
Incontro Gruppo Data Titolo GIOVANISSIMI II fascia 20 ottobre 2014 APRI SONO IO Obiettivi - Riscoprire il significato di intraprendere un cammino insieme. - Accompagnare i giovanissimi a leggere e a fare il punto sulla propria vita per avviare un cammino di discernimento. Attività Ai giovanissimi vengono consegnati diversi documenti (storie, canzoni, poesie, passi delle Sacre Scritture). A partire dalla lettura di tali documenti e dalla riflessione su di essi, ciascun giovanissimo condivide una parola, un atteggiamento,… sul tema dell’accoglienza e dell’appartenenza a un gruppo. Gli educatori guidano i ragazzi a comprendere il significato di far parte di un gruppo di AC e di cosa esso comporti. Responsabilità Spazi e Materiali Documenti allegati Materiali 1 – LA STORIA DELLA MATITA La storia della matita da “Sono come il fiume che scorre” di Paulo Coelho Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera. A un certo punto, le domandò: "Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me." La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: "È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto." Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. "Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!" "Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo. "Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. "Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura ed usare il temperino. È un'operazione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. "Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. "Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te. "Quinta qualità: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione." Materiali 2 – SAN PAOLO Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi! Materiali 3 – VITA SPERICOLATA Questa si che è vita! Finalmente! Finalmente i miei genitori mi hanno autorizzato a non andare a scuola. Cosa ci vado a fare li? Non mi diverto, mi annoio, quel posto è terribilmente desolante. Ora a casa! Che bello! Tutte le mattine mi alzo tardi, faccio colazione, guardo la tv. Poi pranzo, gioco al pc, un’occhiata a Facebook e poi un pisolino, giusto per riposarmi un po’. Nel pomeriggio esco un po’ con i miei amici e la sera torno a casa. Questa si che è vita! Ora si che sono davvero lieto per tutto ciò che faccio.. o non faccio? Beh non è questo il punto. L’importante che io, ora ed in questo momento, sia contento. Luca, 17 anni. Materiali 4 – LIGABUE E MAX GAZZÈ Ligabue, ATTO DI FEDE Ho visto belle donne spesso da lontano ognuno ha il proprio modo di tirarsele vicino e ho visto da vicino chi c'era da vedere e ho visto che l'amore cambia il modo di guardare ho visto film di guerra e quelli dell'orrore e si vedeva bene che non erano invenzione ho visto mari calmi e mari tempestosi e ho visto in sala parto la potenza delle cose è tutto scritto ed è qui dentro e viene tutto via con me tu che cosa vedi tu che cosa vedi c'è ancora un orizzonte lì con te di tutta la vita passata questo è il momento di tutta la vita davanti questo è il momento vivere è un atto di fede mica un complimento questo è il mio atto di fede questo è il tuo momento Ho visto tanti giuda tutti in buona fede e ho visto cani e porci fatturare a chi gli crede ho visto la bellezza che ti spacca il cuore e occhi come il mare nel momento del piacere è tutto scritto ed è qui dentro e viene tutto via con me tu che cosa vedi tu che cosa vedi c'è ancora un orizzonte lì con te di tutta la vita passata questo è il momento di tutta la vita davanti questo è il momento vivere è un atto di fede mica un complimento questo è il mio atto di fede questo è il tuo momento E come la vedi la vedi ma è tutto come la vedi c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto ho visto tanti pezzi per un mosaico solo e certi giorni ho visto che c'è niente da capire ho visto solo per come io sapevo che c'era luce anche nelle notti più cattive è tutto scritto ed è qui dentro e viene tutto via con me tu che cosa vedi tu che cosa vedi c'è ancora un orizzonte lì con te vivere è un atto di fede mica un complimento questo è il mio atto di fede questo è il tuo momento e come la vedi la vedi ma è tutto in come la vedi c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto vivere è un atto di fede nello sbattimento questo è il mio atto di fede questo è un giuramento Max Gazzé, SPLENDERE OGNI GIORNO IL SOLE Ogni pensiero può cambiare il destino, persino un bambino sa farlo, basta avere un sogno, e poi stringerlo in pugno, vedrai si avvererà. Mio caro amico, ti ritrovo deluso per qualche casino e fai il muso Tu dimmi chi è stato come ha potuto vedrai si risolverà Adesso fermati e non ci pensare più però ricordati che a decidere sei solo tu Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone Davanti a un muro c'è chi fischia e fa il giro lamenta che il mondo è cattivo Non è nel mio stile bisogna salire chi non prova ha perso già Niente è per caso ogni nuovo secondo ha il suo peso se lo stai vivendo così vive il fiore che sceglie di non appassire di non appassire Adesso fermati e non ci pensare più però ricordati che a decidere sei solo tu Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone Tu farai splendere ogni giorno il sole Guarda intorno, sta negli occhi delle persone Materiali 5 – JOVANOTTI E VASCO ROSSI Jovanotti, MI FIDO DI TE Case di pane, riunioni di rane vecchie che ballano nelle cadillac muscoli d'oro, corone d'alloro canzoni d'amore per bimbi col frack musica seria, luce che varia pioggia che cade, vita che scorre cani randagi, cammelli e re magi forse fa male eppure mi va Di stare collegato di vivere di un fiato di stendermi sopra al burrone di guardare giù la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare Mi fido di te mi fido di te mi fido di te mi fido di te io mi fido di te ehi mi fido di te cosa sei disposto a perdere Lampi di luce, al collo una croce la dea dell'amore si muove nei jeans culi e catene, assassini per bene la radio si accende su un pezzo funky teste fasciate, ferite curate l'affitto del sole si paga in anticipo prego arcobaleno, più per meno meno forse fa male eppure mi va Di stare collegato di vivere di un fiato di stendermi sopra al burrone di guardare giù la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare Mi fido di te mi fido di te mi fido di te cosa sei disposto a perdere mi fido di te mi fido di te io mi fido di te cosa sei disposto a perdere Rabbia stupore la parte l'attore dottore che sintomi ha la felicità evoluzione il cielo in prigione questa non è un'esercitazione forza e coraggio la sete il miraggio la luna nell'altra metà lupi in agguato il peggio è passato forse fa male eppure mi va Di stare collegato di vivere di un fiato di stendermi sopra al burrone di guardare giù la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare Mi fido di te mi fido di te mi fido di te cosa sei disposto a perdere eh mi fido di te mi fido di te mi fido di te cosa sei disposto a perdere Vasco Rossi, VITA SPERICOLATA Voglio una vita maleducata di quelle vite fatte fatte cosi' voglio una vita che se ne frega che se ne frega di tutto si' voglio una vita che non e' mai tardi di quelle che non dormo mai voglio una vita di quelle che non si sa mai e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al roxy bar o forse non c'incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai ognuno col suo viaggio ognuno diverso e ognuno in fondo perso dentro i cazzi suoi voglio una vita spericolata voglio una vita come quelle dei film voglio una vita esagerata voglio una vita come steve mcqueen voglio una vita che non e' mai tardi di quelle che non dormi mai voglio una vita, la voglio piena di guai e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al roxy bar oppure non c'incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai ognuno col suo viaggio ognuno diverso e ognuno in fondo perso dentro i cazzi suoi voglio una vita maleducata di quelle vite fatte fatte cosi' voglio una vita che se ne frega che se ne frega di tutto si' voglio una vita che non e' mai tardi di quelle che non dormi mai voglio una vita vedrai che vita vedrai e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al roxy bar oppure non c'incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai... Materiali 6 – POESIE Se non puoi… (Madre Teresa) Se non puoi essere un pino sul monte, sii un filo d'erba nella valle, ma sii il miglior filo d'erba sulla sponda del ruscello. Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio. Se non puoi essere una strada maestra, sii un sentiero. Se non puoi essere un sole, sii una stella. Ma sii sempre il meglio di ciò che sei. Sii te stesso (A’isha Arna’ut) La luce non ha forma l’onda non ha confini l’io non ha facciate la passione non ha orizzonti. Sii luce onda passione. Sii te stesso! Materiali 7 – LA MATASSA DI LANA La matassa di lana (da Il segreto dei pesci rossi di Bruno Ferrero) Si fece una gran festa alla corte del re, per celebrare il suo ingresso nella città capitale. Il re riceveva nel salone delle feste i doni e gli omaggi. Erano tutti doni preziosi: armi cesellate, coppe d'argento, tessuti di broccato ricamato d'oro. Il corteo dei donatori stava esaurendosi, quando apparve, zoppicando e appoggiandosi pesantemente ad un bastone, una vecchia contadina con i pesanti zoccoli di legno. In silenzio trasse dalla gerla un pacchetto accuratamente avvolto in un telo. Uno scoppio di risate accompagnò il movimento della donna che depose ai piedi del trono una matassa di lana bianca, ricavata dalle due pecore che erano tutta la sua fortuna e filata nelle lunghe sere d'inverno. Senza una parola, il re si inchinò dignitosamente poi diede il segnale di incominciare la festa mentre l'anziana contadina attraversava lentamente la sala, scorticata dalle occhiate beffarde dei cortigiani. Riprese penosamente il suo lungo cammino, di notte per tornare alla sua baita costruita nella foresta reale dove fino a quel momento la sua presenza era stata tollerata. Ma quando arrivò in vista della sua casa si fermò invasa dal panico. La baita era circondata dai soldati del re. Stavano piantando dei picchetti tutt'intorno alla povera abitazione, e sui paletti stendevano il filo di lana bianca. "Mio Dio", pensò la povera donna, con il cuore piccolo piccolo, "il re si è offeso per il mio dono... Le guardie mi arresteranno e mi porteranno in prigione...". Quando la vide, il comandante delle guardie si inchinò cortesemente e disse: "Signora, per ordine del nostro buon re, tutta la terra che può essere circondata dal vostro filo di lana d'ora in poi vi appartiene". Il perimetro della sua nuova proprietà corrispondeva esattamente alla lunghezza della sua matassa di lana. Aveva ricevuto con la stessa misura con cui aveva donato.