Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro!

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Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro!
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 119
10 Agosto 1966: prosegue e volge al termine il primo corso estivo. Il
presidente Ikeda enuncia gli altri tre punti fondamentali che desidera
condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. (6) Ereditate
il tesoro Soka (7) Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo (8)
Mantenete viva l’eredità Soka.
Koichiro Matsumoto (vice presidente della Soka Gakkai): Ricordo ancora il
modo in cui il presidente Ikeda ci incoraggiò a superare tutti gli ostacoli
per realizzare la vittoria di kosen-rufu, anche se fossimo stati soli.
Ci incoraggiò anche dicendoci: “Se c’è qualcuno che cerca di farvi soffrire,
tutti i direttori della Soka Gakkai ed io saremo al vostro fianco, perciò
riposate tranquilli.”
In molti momenti di lotta, ho continuato a ricevere incoraggiamenti dal
presidente Ikeda. Sono convinto che la miglior vita possibile sia quella in
cui si ha un maestro che sia fonte d’ispirazione con il suo esempio.
Masakatsu Hamana (vice presidente della Soka Gakkai): Quando il presidente
Ikeda terminò di parlare, alcuni membri erano così eccitati che lo salutarono
con le mani e lo chiamarono. Parecchi di loro si alzarono in piedi. Erano di
Okinawa.
A quel tempo, Okinawa sottostava ancora alle leggi americane e i membri
avevano avuto bisogno del passaporto per recarsi sull’isola principale del
Giappone e partecipare al corso estivo. Gridarono qualcosa in direzione del
presidente Ikeda, ma le loro voci erano così strozzate dalle lacrime che
nessuno capì cosa stessero dicendo.
Il presidente Ikeda disse severamente: “Smettete di piangere! Non c’è bisogno
di piangere. La gente di Okinawa non deve piangere. Okinawa ha sofferto più
di qualsiasi altra parte del Giappone [durante e dopo la II Guerra mondiale]
e la sua gente merita di godere di una felicità ancora più grande. C’è
bisogno di voi perché questo accada. Vi prego di diventare forti e di
trasformare Okinawa nel posto più felice di tutti. Studiate a fondo,
diventate forti e capaci. Non piangete.”
Rimasi commosso e colpito dal tono così serio del presidente Ikeda. Il suo
spirito e la sua profonda compassione, che lo stimolavano a ispirare e
incoraggiare i giovani, erano evidenti.
Kyoji Saito (responsabile esecutivo di distretto): Il presidente Ikeda chiamò
diversi membri della Divisione scuole superiori sul palco, dove li incoraggio
e li incitò a parlare.
Uno di loro disse: “Vorrei scusarmi per essermi scontrato con lei durante la
partita di softball di oggi.”
Il presidente Ikeda rispose calorosamente con un sorriso: “Non ti
preoccupare. Sono contento di vedere che sei così energico!”
***
Il presidente Ikeda poi disse: “Cantiamo qualche canzone della Soka Gakkai,
iniziamo con la ‘Canzone della dignità indomita.’”
La musica partì subito, senza un minuto di pausa.
Successivamente, il presidente Ikeda così scrisse: “Miei discepoli, prego
perché durante tutte le vostre vite, con il ventaglio di kosen–rufu in mano,
voi guidiate la danza del nostro movimento, a volte con solennità, a volte
con vibrante coraggio.”
Hiromi Yabe (vice responsabile di capitolo): In chiusura del meeting, il
presidente Ikeda ci guidò in diverse canzoni della Soka Gakkai.
Non mostrava alcun segno di stanchezza dovuta al torneo sportivo o agli
impegni della giornata. Mise tutto se stesso nel guidarci nel canto.
Noi rispondemmo cantando con tutto il nostro cuore. Ricordo ancora la forte
determinazione che emerse dentro di me: di lavorare a fianco del presidente
Ikeda per la realizzazione di kosen-rufu per tutta la mia vita.
***
Il meeting volse al termine.
Kazue Izumi (vice responsabile di regione Divisione donne): Quando tornammo
ai nostri alloggi, euforici per il meeting, trovammo dell’anguria tagliata a
fette che ci aspettava.
Durante tutto il corso estivo fummo continuamente riforniti di snack. Non
potevo fare a meno di considerarli come l’espressione della preoccupazione
sincera del presidente Ikeda per noi.
Seiko Tsuzuki (responsabile di distretto Divisione artisti): Quello stesso
giorno, dopo il meeting mi diressi con il mio flauto verso la Grand Reception
Hall. Avevo promesso di suonare per un membro della corporazione dei
suonatori di piffero e percussionisti della prefettura di Niigata, con il
quale mi ero scambiata delle lettere. Ci incontrammo nella piazza al fuori
dall’edificio, dove ora regnava la tranquillità, e per lei suonai la sonata
N. 7 di Handel, uno dei miei brani preferiti.
La mattina seguente venne a trovarmi il responsabile della Divisione scuole
superiori. Mi disse che il presidente Ikeda aveva sentito parlare della mia
performance con il flauto per la mia amica e aveva detto: “I nostri membri
della Divisione scuole superiori sono molto colti. Che bello spettacolo!” Il
presidente Ikeda inoltre inviò a ognuna di noi un Juzu.
A quel tempo, feci la promessa di dare il mio contributo al mondo attraverso
la musica e sono stata in grado di realizzare quel desiderio. Tutto questo
grazie al sostegno sincero del presidente Ikeda.
Kimiyo Muto (vice responsabile di distretto Divisione donne): Alla fine del
corso, il presidente Ikeda ci offrì dei regali e ci riservò delle adorabili
sorprese.
L’ultima di queste fu quella di organizzare per noi membri dell’area
metropolitana di Tokyo il ritorno a casa con il battello Fuji. Salimmo a
bordo con grande eccitazione.
Inoltre, al porto della prefettura di Shizuoka, per salutarci, aveva
organizzato una performance di 200 suonatori di piffero e percussionisti. Il
battello era decorato con tantissime stelle filanti.
Partimmo colmi delle immense speranze che il presidente Ikeda riponeva in
noi.
Hiroshi Fujiwara (vice responsabile di distretto): Il battello lasciò noi
membri di Kanagawa a Yokohama.
Prima che il battello ripartisse con i passeggeri destinati a Tokyo, insieme
ai membri che erano a bordo cantammo più e più volte la canzone della
Divisione scuole superiori, finché le nostre gole riuscirono a reggere lo
sforzo.
Proprio in quel momento guardai verso l’alto e in cielo vidi un grande
arcobaleno.
***
Quarantacinque anni dopo il corso estivo durante il quale così tanti giovani
avevano fatto un voto solenne per la realizzazione di kosen-rufu, il
presidente Ikeda inviò un messaggio ai membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu del
Kansai (nel 2011). Scrisse: “I prossimi cinque anni [verso il 2016,
cinquantesimo anniversario del corso estivo del 1966] sono cruciali. Vi prego
di non essere lassisti o negligenti! Rimanete fedeli al voto che avete fatto
nella vostra gioventù e prendete la guida del nostro movimento con energia,
creando una nuova ondata di eterna vittoria per la realizzazione di kosenrufu.”
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 118
10 Agosto 1966: prosegue e volge al termine il primo corso estivo. Il
presidente Ikeda enuncia gli altri tre punti fondamentali che desidera
condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. (6) Ereditate
il tesoro Soka (7) Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo (8)
Mantenete viva l’eredità Soka.
7) “Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo”
Passando al settimo punto, il presidente Ikeda disse: “Vi prego, quando
diventerete adulti, ricordate che solo attraverso il Buddismo del Daishonin
si potrà realizzare la sicurezza del Giappone e la pace in tutto il mondo, in
altre parole kosen-rufu mondiale. Solo voi potete portare felicità al mondo!
Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo. Io sto ponendo le basi
perché ciò avvenga. Quando arriverà il momento, sarete voi i protagonisti ad
agire sul palcoscenico che io sto preparando.”
“Non c’è motivo di avere fretta. È una lunga battaglia. Ora per voi è il
momento di concentrarvi sugli studi.”
Tutti risposero di sì con entusiasmo.
Mitsuo Kihara (responsabile centrale): Le parole guida del presidente Ikeda
“Il mondo è il palcoscenico per le vostre azioni!” sono ancora impresse nel
mio cuore.
Vivevo in un’area remota nella prefettura di Yamaguchi, ma da quel momento,
divenni consapevole della mia missione di agire sul palcoscenico del mondo.
Dopo essermi laureato, trovai lavoro in un’azienda che produceva macchinari
per le costruzioni. Ero responsabile del design. Promisi che avrei dato prova
della grandezza del Buddismo del Daishonin sul mio posto di lavoro.
Lavorai in diversi paesi all’estero – Italia, Germania, Paesi Bassi e
Francia. A quel tempo, furono le parole del presidente Ikeda a ispirarmi e
incoraggiarmi ad andare là fuori nel mondo.
8) “Mantenete viva l’eredità Soka”
Il presidente Ikeda introdusse l’ottavo e ultimo punto facendo riferimento
alle parole di una canzone popolare giapponese, “Tabaruzaka”, che racconta di
un messaggero a cavallo durante la “Ribellione Satsuma” (nel 1877). Nella
canzone, a un giovane uomo di circa 20 anni, che faceva parte delle forze
ribelli, viene affidato il compito di far pervenire la notizia della loro
sconfitta. Il giovane uomo raccoglie le sue ultime forze e cerca di fuggire
dall’accampamento nemico, giurando a se stesso di rimanere vivo e vincere per
il bene dei suoi compagni caduti.
Il presidente Ikeda disse: “I giovani coinvolti nella “Ribellione di Satsuma”
possono aver perso la battaglia, ma erano dei giovani uomini di valore.”
Il presidente Toda era un appassionato della canzone “Tabaruzaka”. Due mesi
prima di morire, riferendosi a essa disse: “Spero che voi della Divisione
giovani viviate le vostre vite pienamente, sino in fondo e creiate per la
gente un regno di felicità. Per realizzare un così nobile obiettivo, vi prego
di non fare passi falsi che potrebbero rovinare la vostra vita.”
Facendo appello ai giovani perché vivessero a lungo, il presidente Ikeda
continuò: “Potranno esserci momenti in cui dovrete andare avanti e lasciare
indietro coloro che abbandonano la fede. Alcuni potrebbero lasciare la Soka
Gakkai in periodi di crisi o a seguito di particolari eventi. Si potranno
verificare casi in cui compagni più anziani nella fede diventano apatici e
cinici, e voi potreste sentirvi delusi del fatto che persone del genere
facciano parte della Soka Gakkai. La battaglia per kosen-rufu è lunga.”
Dopo una pausa per prendere fiato, il presidente Ikeda aggiunse: “Ma proprio
in momenti come questi, quando sembra che non ci sia nessuno al vostro
fianco, quando tutti sembrano aver fatto compromessi con le autorità o coi
tempi, tutto quello che serve è uno solo di voi.”
“Anche se vi sono solo due, cinque o dieci di voi che hanno ereditato il vero
spirito del Buddismo del Daishonin, l’eredità della Soka Gakkai e lo spirito
condiviso dal presidente Makiguchi, dal presidente Toda e da me, desidero che
lottiate al massimo delle vostre forze!”
“Finché ci sarà almeno uno di voi, la Soka Gakkai e il Buddismo di Nichiren
potranno continuare a crescere a un ritmo vigoroso. Vi prego e vi incoraggio
perché viviate appieno le vostre vite nell’era di kosen-rufu.”
Il presidente Ikeda aveva parlato lungamente e ampiamente ai giovani
partecipanti per 50 minuti. Alla fine del suo discorso la Grand Reception
Hall vibrò dei loro applausi.
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 117
10 Agosto 1966: prosegue e volge al termine il primo corso estivo. Il
presidente Ikeda enuncia gli altri tre punti fondamentali che desidera
condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. (6) Ereditate
il tesoro Soka (7) Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo (8)
Mantenete viva l’eredità Soka.
6) “Ereditate il tesoro Soka”
Il presidente Ikeda continuò: “Desidero annunciarvi che il 18 novembre di
quest’anno si terrà la cerimonia per la posa della prima pietra che segnerà
l’inizio della costruzione delle Scuole Medie e Superiori Soka.” Sentendo
ciò, i membri in sala esultarono e applaudirono.
Si trattò del primo annuncio pubblico di quell’evento. Nell’immediato futuro,
le Scuole medie e superiori Soka sarebbero state inaugurate. Gli occhi di
molti partecipanti brillavano, pensando a quel momento meraviglioso, nella
speranza di poterle frequentare.
“Dopo il completamento delle Scuole Medie e Superiori Soka, costituirò
l’Università Soka. Continuerò a compiere queste azioni per il futuro, sia in
Giappone che al di fuori del nostro paese. Tutto quello che farò diventerà la
vostra eredità. Con un trampolino del genere spero che voi raggiungiate
grandi traguardi!”
Masaichi Ueda (membro anziano; ex responsabile nazionale Divisione scuole
superiori e responsabile nazionale Divisione giovani uomini): Con l’annuncio
da parte del presidente Ikeda della cerimonia per la posa della prima pietra,
le Scuole Medie e Superiori Soka divennero fonte di speranza, aspirazione
oltre che una concreta e fiorente possibilità per i 5.000 studenti riuniti lì
quel giorno, ma anche per gli oltre 100.000 membri delle Divisioni scuole
superiori, scuole medie ed elementari e in realtà non solo per loro, ma per
tutti i membri della Soka Gakkai in Giappone.
Nobuhiro Miura (vice responsabile di distretto): Sfortunatamente data la mia
età di allora, non sarei stato in grado di frequentare le Scuole Soka, ma
promisi dal profondo del mio cuore di trovare un modo per rispondere
all’impegno del presidente Ikeda nel campo dell’educazione. Al trascorrere di
ogni anno, questo desiderio diventava sempre più forte.
All’età di 45 anni, avendo acquisito una considerevole esperienza nel campo
della formazione all’interno della mia azienda, all’improvviso mi venne
offerta la possibilità di diventare docente con un contratto part-time presso
l’Università Soka.
Toshio Fuse (responsabile di regione Dipartimento educatori): Quel giorno,
incontrai per caso il presidente Ikeda dopo il meeting. Ero eccitato e
d’impulso dissi, “Presidente Ikeda, voglio diventare un insegnante delle
Scuole Superiori Soka.”
“Quanti anni hai?” mi chiese.
“Sono al secondo anno della Scuola superiore ” risposi.
“Bene” disse sorridendo, “Penso che ora tu sia un po’ troppo giovane per
avere il titolo per essere un insegnante delle Scuole Superiori.”
“Andrò all’università e prenderò l’abilitazione!”
“Grazie” rispose. “Apprezzo il tuo entusiasmo. Desidero che tu mi faccia due
promesse. La prima, di non far mai preoccupare i tuoi genitori e la seconda,
di fare in modo di andare all’università. Questa è la cosa più importante per
te.”
Diventai un educatore nella regione del Tohoku e tutto ciò grazie a
quell’incoraggiamento del presidente Ikeda.
Masayuki Umai (vice responsabile di prefettura Divisione accademici e
scienziati): Ho sempre voluto essere un educatore e quando sentii della
cerimonia per la posa della prima pietra delle Scuole Soka il mio desidero
diventò più forte.
Ho conseguito un master e un dottorato e, per un breve periodo, ho lavorato
part-time come insegnante alle Scuole Superiori Soka.
Oggi sono docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione in
un‘università di Shizuoka e sto conducendo ricerche sulla sociologia della
formazione. Mi sento come se stessi avanzando proprio sulle orme del
presidente Ikeda, il più grande educatore del mondo.
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 116
10 Agosto 1966: si entra nel vivo del corso estivo. Nel suo intervento alla
riunione, il presidente Ikeda enuncia otto punti di fondamentale importanza
che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori.
Ecco i primi cinque: (1) Voi siete i miei successori (2) Coltivate un
vigoroso spirito di ricerca (3) Non fate preoccupare i vostri genitori (4)
Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin (5) Diventate i leader della
prossima generazione.
4) “Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin ”
Il presidente Ikeda espose il quarto punto: “Prossimo punto: vi esorto a
studiare a fondo il Buddismo del Daishonin. In particolar modo desidero che
voi che siete il cuore della Divisione scuole superiori studiate duramente e
diventiate componenti del Dipartimento di studio. Studiare gli insegnamenti
del Daishonin farà da slancio anche ai vostri studi accademici. Sarà una
sorgente di forza.”
Il presidente Ikeda poi dichiarò: “Lo studio degli scritti del Daishonin non
ritarderà i vostri studi scolastici né interferirà con essi. Questo può
accadere solo se voi permettete che ciò avvenga. ”
“La saggezza attiva la conoscenza, mentre la conoscenza rafforza
ulteriormente la saggezza.”
Cercando di far crescere i giovani studenti presenti alla riunione e metterli
nella condizione di poter superare le ondate di avversità e difficoltà che,
sicuramente, avrebbero dovuto fronteggiare nelle loro vite, il presidente
Ikeda rimarcò: “Senza lo studio del Buddismo, la vostra fede giungerà a un
punto morto. Se doveste avere un incidente o fronteggiare un problema
apparentemente insormontabile, è molto probabile che abbandoniate la vostra
fede. In definitiva, lo studio del Buddismo contribuisce ad approfondire la
fede.”
5) “Diventate i leader della prossima generazione”
Il quinto punto del presidente Ikeda riguardava i membri dei gruppi Hosu-kai
e Hosu che egli aveva istruito e formato personalmente. Disse: “Ho fondato
questi gruppi mettendo insieme i rappresentanti della Divisione scuole
superiori. L’adesione è limitata, e ad alcuni ciò potrà sembrare ingiusto, ma
il punto cruciale è che i miei insegnamenti ai rappresentanti della Divisione
scuole superiori possono essere applicati a tutti i membri della Divisione.
In fin dei conti, i gruppi Hosu-kai e Hosu abbracciano lo stesso obiettivo di
tutta la Divisione scuole superiori.
“Il mio desiderio è quello di far crescere un gruppo di leader che possano
costituire la prossima generazione della Soka Gakkai e a cui passare il
testimone. Questa è la ragione che ha portato alla costituzione dei gruppi
Hosu-kai e Hosu.”
Esprimendo le sue speranze per il futuro, il presidente Ikeda aggiunse:
“Desidero coltivare i vostri talenti e sviluppare in ciascuno la
consapevolezza che ognuno di voi è il presidente della nostra organizzazione.
Solo così raggiungeremo l’unità di ‘diversi corpi, stessa mente’. Kosen-rufu
mondiale potrà essere realizzato solo se avanziamo uniti con lo stesso
obiettivo, lo stesso spirito e la stessa consapevolezza.”
“Ecco perché desidero che tutti voi siate miei discepoli. Spero che farete di
ciò la fonte della vostra forza e avanzerete armoniosamente con questa
dedizione, per sempre nello spirito di ‘diversi corpi, stessa mente.”
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 115
10 Agosto 1966: si entra nel vivo del corso estivo. Nel suo intervento alla
riunione, il presidente Ikeda enuncia otto punti di fondamentale importanza
che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori.
Ecco i primi cinque: (1) Voi siete i miei successori (2) Coltivate un
vigoroso spirito di ricerca (3) Non fate preoccupare i vostri genitori (4)
Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin (5) Diventate i leader della
prossima generazione.
2) “Coltivate un vigoroso spirito di ricerca”
Il presidente Ikeda passò al secondo punto: “Per il bene e per il futuro di
questa organizzazione spero che voi coltiviate un vigoroso spirito di ricerca
e chiediate guida ai compagni di fede più anziani. È stupido soffrire da
soli, senza chiedere sostegno.”
“La gioventù è una fase della vita colma di preoccupazioni e problemi. Dal
punto di vista del Buddismo di Nichiren Daishonin, siamo tutti fratelli e
sorelle e possiamo parlare insieme di qualsiasi cosa. Se vi sentite a disagio
nel parlare di alcuni aspetti della vostra vita con i vostri genitori, spero
ne parliate con i membri più anziani o con i compagni di fede della vostra
età, cercando di praticare come vi suggeriscono di fare e superando con
coraggio ogni problema.”
Kyoko Okada (vice responsabile di prefettura Divisione donne): “Coltivare un
vigoroso spirito di ricerca” divenne la guida di tutta la mia vita.
Al corso estivo di due anni dopo (Agosto 1968), un gruppo di noi membri
provenienti dal Kansai andò a trovare il presidente Ikeda nel suo alloggio.
Ci diede il benvenuto e a me disse: “Non sembri in gran forma. Devi mangiare
bene. Per favore abbi cura della tua salute.” Poi mi diede un buono pasto da
utilizzare al bar.
Da allora ho recitato per fare in modo che il presidente Ikeda non si
preoccupasse più per me.
Da bambina ero cagionevole di salute e spesso assente a scuola, più di
qualsiasi altro studente nella mia classe. Da adulta, però, sono riuscita a
superare gravi problemi di salute e a continuare a lottare mantenendomi in
buona salute. Penso che avere uno spirito di ricerca significhi seguire gli
insegnamenti del proprio maestro sino alla fine.
Setsuko Mano (vice responsabile di zona Divisione donne): Quando, il
Capodanno dell’anno dopo (1967), il presidente Ikeda si unì a noi per
scattare una foto di gruppo, ci disse: “Non smettete mai di praticare il
Buddismo del Daishonin. Non abbandonate mai la Soka Gakkai. Questa pratica
Buddista è l’unica strada per realizzare la vera felicità. Riesco ancora a
sentire la sua voce come se fosse ieri. Per tutta la mia vita ho fatto tesoro
di queste parole.
3) “Non fate preoccupare i vostri genitori”
Il presidente Ikeda introdusse il terzo punto parlando con tono severo ma
anche compassionevole: “Per favore non fate mai nulla che possa far
preoccupare i vostri genitori! Il presidente Toda diceva sempre che coloro
che non erano in grado di essere buoni figli e figlie con i loro genitori non
erano suoi veri discepoli.”
“Come può una persona che non si cura dei propri genitori diventare un leader
dal valore inestimabile? Spero che soprattutto coloro che hanno perduto il
proprio padre siano particolarmente buoni con le loro madri. Recitate
Daimoku, studiate duramente, diventate adulti di grande valore, e
comportatevi in maniera tale da rendere vostra madre orgogliosa. Trattatela
bene e non fatela mai preoccupare. I bambini senza genitori affrontano molte
difficoltà, lo so, ma da situazioni così sfidanti sono emersi molti grandi
individui.”
Alcuni membri rimasero così commossi da questo incoraggiamento che
cominciarono a piangere dall’emozione, la sala cadde improvvisamente nel
silenzio.
Con uno sguardo caloroso, il presidente Ikeda continuò: “Spero che
diventerete dei meravigliosi esempi di comportamento per i compagni di fede
che hanno perso uno o entrambi i genitori. Se praticate il Buddismo del
Daishonin sinceramente, riuscirete a cambiare per il meglio qualsiasi
situazione e non vi troverete mai nella direzione sbagliata. In questo modo
riuscirete a essere anche dei buoni figli e delle buone figlie. ”
Masakuni Hirano (vice responsabile di capitolo): Frequentavo la scuola serale
mentre lavoravo. Mio padre soffriva di una grave malattia.
Le grandi speranze che il presidente Ikeda riponeva nei nostri confronti mi
riscaldarono il cuore. Desideravo rispondere alle sue aspettative. Questo mi
diede la motivazione per studiare duramente e diventai il primo della classe.
Quando la mia esperienza venne pubblicata sul Seikyo Shimbun (il quotidiano
della Soka Gakkai), il presidente Ikeda mi inviò una copia del suo Diario
Giovanile. Rimasi senza fiato quando aprii il libro e lessi questo messaggio
scritto in inglese: “Ti dono questo libro con l’augurio di fare la tua grande
rivoluzione umana”. La sincerità del presidente Ikeda mi commosse sino alle
lacrime.
Studiai duramente, riuscii ad andare all’università e, dopo aver conseguito
la laurea, diventai notaio. Successivamente aprii il mio studio privato.
Tutto questo grazie all’incoraggiamento del presidente Ikeda.
Takashi Tashiro (vice responsabile di prefettura): La voce del presidente
Ikeda mi riempì di una forte emozione. Presi la decisione di trattare i miei
genitori con il massimo rispetto e con amore.
Mio padre aveva lavorato in una miniera di carbone a Kitakyushu, nella
prefettura di Fukuoka, ma si era ammalato e la mia famiglia stava affrontando
una situazione di grave povertà. Lasciai la mia città natale e trovai lavoro
in una fabbrica a Yokohama, nella prefettura di Kanagawa, dove mi iscrissi
alla scuola serale. Un giorno ricevetti una lettera da mia madre. Era solita
spedirmi maglie e calzini, o altre cose, ma in questa lettera confessava di
non avere denaro. Era la prima volta che accadeva. Raccolsi tutto il denaro
che riuscii a trovare e glielo spedii. Parecchi giorni dopo arrivò un’altra
lettera da casa. Diceva: “Grazie. È stato di grosso aiuto.” Era scritta da
mio padre, che non scriveva mai. Quando la lessi non riuscii più a smettere
di piangere.
Subito dopo il presidente Ikeda mi spedì una calligrafia scritta a mano che
diceva: “Grandi Aspirazioni.”
Yuji Sawa (responsabile di distretto Divisione uomini): Il presidente Ikeda
una volta così disse ai membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu: “Più che
proclamare le vostre determinazioni è importante che compiate azioni e
mostriate la prova concreta!” Da quel momento, mi sforzai di ottenere
risultati concreti.
Quando iniziai l’università, mentre con la massima serietà cercavo di stare
al passo con i miei studi e fare attività nella Divisione studenti, il
presidente Ikeda mi inviò una copia del suo Diario Giovanile. All’interno,
trovai una sua dedica in cui scrisse, “Prego perché tu e tua madre conduciate
le vite più meravigliose di tutto il Giappone.” Mia madre pianse di gioia
quando la lesse.
Mio padre morì quando avevo cinque anni e mia madre e io fummo costretti a
levare le tende praticamente nel giro di una notte, lasciare Osaka e
trasferirci a Tokyo. Mia madre lavorò molto duramente per tirarmi su da sola.
Con il suo messaggio il presidente Ikeda riconobbe i suoi sforzi e la
incoraggiò calorosamente.
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 114
10 Agosto 1966: si entra nel vivo del corso estivo. Nel suo intervento alla
riunione, il presidente Ikeda enuncia otto punti di fondamentale importanza
che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori.
Ecco i primi cinque: (1) Voi siete i miei successori (2) Coltivate un
vigoroso spirito di ricerca (3) Non fate preoccupare i vostri genitori (4)
Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin (5) Diventate i leader della
prossima generazione.
Nel suo discorso durante il meeting del 10 agosto, il presidente Ikeda disse:
“Ci sono diversi punti importanti che desidero condividere con voi oggi”.
Enunciò quindi otto punti che delineavano la missione e lo spirito dei suoi
diretti successori nella Soka Gakkai.
1) “Voi siete i miei successori”
Il primo punto descritto dal presidente Ikeda riguardava lo spirito
fondamentale dei successori.
Ci disse: “Voi siete i discepoli di Nichiren Daishonin e i successori della
Soka Gakkai. Andate sempre avanti con questa convinzione e fierezza”.
“Lo faremo!” risposero i giovani studenti senza perdere una battuta.
“Sono determinato a continuare a lottare e ad aprire la strada per voi.
Reciterò davanti al Gohonzon per vivere abbastanza a lungo da poter vedere
tutti voi diventare degli individui capaci e assumere il vostro ruolo nella
società; in quel momento passerò il testimone del nostro movimento a voi.
Tutto ciò che faccio è per voi e per nessun altro. Combatterò coraggiosamente
per voi. Aprirò la strada per voi. Darò la mia vita per voi! Tutto ciò che
chiedo è che voi rimaniate nel puro regno della Soka Gakkai, che dedichiate
le vostre vite ad aiutare tutte le persone dell’Ultimo Giorno della Legge
affinché diventino felici, che vi alziate per portare avanti la vostra
missione di realizzare una pace duratura. Farò del mio meglio per voi!”
Poi esortò: “Per ora, vi prego di concentrarvi sui vostri studi. Migliorare
voi stessi attraverso lo studio e l’apprendimento vi permetterà di trionfare
in altri settori della vostra vita. È questo il modo in cui potete dare prova
concreta della pratica buddista nella vostra vita quotidiana come studenti.”
Kiyoshi Nakaoka (responsabile di distretto Dipartimento educatori): A quel
tempo, frequentavo il secondo anno in un istituto tecnico. Stavo pensando di
cominciare a lavorare dopo il diploma.
Il presidente Ikeda disse che avremmo dovuto provare ad andare all’università
e che, come studenti, lo studio doveva essere il nostro compito fondamentale
e la nostra missione. Rimasi sorpreso quando ascoltai le sue parole. Da quel
momento, mi gettai a capofitto nello studio per superare i test di ammissione
all’università e riuscii ad adempiere la promessa fatta al mio maestro di
proseguire gli studi.
Poi diventai un insegnante e, nel 1990, del tutto inaspettatamente, ebbi
l’occasione di incontrare il presidente Ikeda a una riunione generale del
Dipartimento educatori della Soka Gakkai. Guardò dritto verso di me e disse:
“Vedo che stai lottando con tutto il cuore”. Era come se il presidente Ikeda
fosse rimasto a vegliare su di me per tutto quel tempo, non riuscii a fare a
meno di percepire questo.
Seiichi Yanagihara (vice responsabile centrale): Ero in terza media quando
mio padre morì. Quando iniziai le scuole superiori, dovevo svegliarmi alle 3
di mattina per consegnare il latte e i giornali per poter aiutare
finanziariamente la mia famiglia.
Andare all’università era un sogno che sembrava impossibile. Ma
l’incoraggiamento del presidente Ikeda a provare assolutamente ad andare
all’università cambiò la mia vita. Fui così felice quando lo sentii dire: “Vi
sostengo con tutto il mio cuore, proprio come un genitore.” Basandomi su
questa sua guida: “Non importa quanto tu sia impegnato con lo studio e tutte
le altre cose, se non reciti Daimoku non potrai vincere”, continuai a lottare
per la mia situazione finanziaria e per proseguire i miei studi.
Fui ammesso all’università e andai avanti sino a diventare vice preside di
una scuola media e in seguito preside di una scuola elementare.
L’incoraggiamento del presidente Ikeda mi ha aperto a tutte queste
possibilità e mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi.
Kenji Komatsu (vice responsabile di capitolo): La sera prima della riunione,
per caso mi capitò di incontrare il presidente Ikeda.
“Da dove vieni?” mi chiese.
Quando dissi che venivo da Sendai, nella regione del Tohoku, rispose: “Che
bel posto. Quale università speri di poter frequentare?”
Era così aperto e amichevole che finii col chiedergli: “Non pensa che sia
troppo tardi per me cominciare a studiare ora per i test di ammissione
all’università?”
“Assolutamente no!” mi rispose con decisione. “Tutti i tuoi sogni possono
realizzarsi. Tu hai il Gohonzon, la manifestazione di tutto il potere
racchiuso nell’universo.”
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 113
Il 10 agosto 1966 segnò una data storica per la Divisione futuro. È infatti
il giorno in cui si svolse il primo corso estivo, che riunì ai piedi del
Monte Fuji 5.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e
scuole elementari. Prima di entrare nel vivo della riunione, i partecipanti
si divertono in un torneo sportivo di softball al quale partecipa anche il
presidente Ikeda.
Dopo aver visto tutti uscire e dirigersi verso gli alloggi, gli unici che
rimasero sul campo furono i membri del team dei responsabili e quelli dei
gruppi Hosu-kai e Hosu che facevano parte dello staff.
“Attraversiamo il ruscello e torniamo indietro”, disse loro il presidente
Ikeda.
Un ruscello piccolo e poco profondo separava il campo dal Sessen-bo Lodging
dove il presidente Ikeda alloggiava.
Il presidente Ikeda scese lungo la riva, si sedette su una grande roccia, si
tolse le scarpe e le calze e cominciò a rinfrescarsi i piedi in acqua. In
quel momento, un responsabile si rivolse a lui.
Muneyoshi Ichiyanagi (vice presidente Soka Gakkai): Quel giorno accompagnavo
il presidente Ikeda come membro dello staff. Mentre era seduto sulla roccia a
bordo del ruscello, un responsabile gli si avvicinò e disse con
un’espressione seria: “Non si preoccupi per l’incontro di stasera, faremo del
nostro meglio per incoraggiare i membri. Sono preoccupato per il suo stato di
salute in seguito alla caduta. La prego di riposare e di non sforzarsi
troppo.”
Tutti rivolsero l’attenzione verso il presidente Ikeda per sentire la sua
risposta. Egli disse con fermezza: “Ho intenzione di partecipare alla
riunione di stasera!”
Parlò con incredibile determinazione. Il responsabile non fu in grado di dire
nient’altro. Fui molto felice di sentire che avrebbe partecipato al nostro
meeting e la sua compassione mi commosse profondamente.
Poi il presidente Ikeda si alzò e cominciò ad attraversare il ruscello.
Mentre guadava il corso d’acqua, disse: “Una corrente non può essere fermata.
La Soka Gakkai rappresenta la corrente del Giappone”.
Non potei fare a meno di pensare: “Io sono nel mezzo di questo magnifico
flusso che il presidente Ikeda ha messo in moto verso il futuro!”.
***
Il meeting congiunto delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole
elementari prese avvio poco dopo le 18:00 presso la Grand Reception Hall.
Cinquemila membri fecero Gongyo e recitarono Daimoku all’unisono con il
presidente Ikeda.
Alla cerimonia di Gongyo seguì l’annuncio delle nomine di alcuni
responsabili, tra cui quattro vice responsabili nazionali della Divisione
scuole superiori e un responsabile di regione della Divisione scuole
superiori del Kansai. Inoltre, nella Divisione scuole superiori furono
nominati 358 nuovi responsabili di corporazione tra i giovani uomini e 360
tra le giovani donne.
Il presidente Ikeda consegnò quindi le bandiere delle corporazioni ai 10
nuovi responsabili rappresentanti dei giovani uomini e alle 10 nuove
responsabili rappresentanti delle giovani donne.
Hiroyuki Nakata (vice responsabile di distretto): In qualità di
rappresentante dell’Hokkaido, ricevetti la bandiera della nostra corporazione
direttamente dal presidente Ikeda. Mentre prendevo con entrambe le mani
quella bandiera di un verde vivace, il presidente Ikeda mi disse con voce
solenne: “Fai del tuo meglio!” In quel momento, promisi di dedicare tutta la
mia vita a fare del mio meglio accanto al presidente Ikeda.
Mariko Yoko’o (vice responsabile di distretto Divisione donne): Io ricevetti
la bandiera dal presidente Ikeda come rappresentante del Kyushu. Riesco
ancora a ricordare quanto pesasse mentre la prendevo. Sentii come se quella
bandiera rappresentasse il peso della responsabilità di realizzare kosenrufu, la missione che il presidente Ikeda stava affidandoci.
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 112
Il 10 agosto 1966 segnò una data storica per la Divisione futuro. È infatti
il giorno in cui si svolse il primo corso estivo, che riunì ai piedi del
Monte Fuji 5.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e
scuole elementari. Prima di entrare nel vivo della riunione, i partecipanti
si divertono in un torneo sportivo di softball al quale partecipa anche il
presidente Ikeda.
La mattina del 10 Agosto 1966 vide l’arrivo di 350 membri dalle regioni del
Chugoku e Shikoku, circa 3.500 della Divisione scuole superiori, 1.100 della
Divisione scuole medie e 240 della Divisione scuole elementari, tutti
radunati per il corso estivo. Questi emissari del futuro provenienti da ogni
parte del Giappone si riunirono ai piedi del monte Fuji, nella prefettura di
Shizuoka.
Lo storico corso estivo stava avendo inizio.
***
Il pomeriggio del secondo giorno, l’11 agosto, la Divisione scuole superiori
tenne un torneo di softball.
Al termine della prima partita, molto combattuta, il presidente Ikeda arrivò
sul campo e i giovani membri tra il pubblico cominciarono a chiamarlo a gran
voce con entusiasmo. Non appena capirono che il presidente Ikeda avrebbe
giocato nella partita successiva, iniziarono ad applaudire con ancora
maggiore entusiasmo.
La seconda partita del torneo fu fra i membri del gruppo Hosu-kai e i
responsabili, inclusi gli amministratori generali della Soka Gakkai e i
responsabili della Divisione giovani.
Il team Hosu-kai salì per primo in battuta.
Il presidente Ikeda copriva la prima base.
Atsuko Sasaki (vice responsabile di prefettura Divisione donne): Avevo
viaggiato in treno per diversi giorni da Abashiri, Hokkaido, per frequentare
il corso estivo. Fra tutti i partecipanti, ero quella che abitava nella parte
nord più lontana.
Durante la partita di softball, noi membri dell’Hokkaido acclamavamo a gran
voce il presidente Ikeda, che riconobbe il nostro supporto e rispose con un
gesto.
Mentre la sua squadra era in campo, uno dei suoi compagni di squadra commise
un errore. Gli spettatori reagirono schernendolo. Il presidente Ikeda si
voltò e s’inchinò di fronte a loro in segno di scusa a nome del suo compagno
di squadra. Rimasi sorpresa dal gesto del presidente Ikeda: dimostrò che un
leader protegge sempre i propri membri. In quel momento imparai qualcosa di
molto importante.
***
Verso la fine del secondo inning, il presidente Ikeda era il terzo a battere.
I giovani guardavano con trepidazione mentre il lanciatore lanciava la palla.
Con un rumore secco, la mazza colpì e spedì la palla tra la terza base e
l’interbase. Fra gli spettatori partì un grande applauso. L’outfielder non
riuscì a prendere la palla. Fu un colpo che la lanciò nel campo di sinistra.
Nel frattempo, due corridori arrivarono in casa base. Il presidente Ikeda
riuscì ad arrivare alla seconda base, sollevò il cappello e lo agitò per
rispondere agli applausi.
Ken’ichi Hanyu (vice responsabile di zona): Il presidente Ikeda era fiero
mentre teneva la mazza in alto.
All’inizio del quarto inning, la squadra Hosu-kai, che era sotto di 9 punti a
6, andò all’attacco.
Il lanciatore catturò una palla bassa e la lanciò al presidente Ikeda in
prima base. Il presidente Ikeda balzò in piedi per prendere la palla e, in
quel momento, si scontrò con il battitore, che stava correndo verso di lui.
Il presidente Ikeda fu gettato a terra.
“Mi dispiace molto presidente Ikeda! Sta bene?”, si scusò il battitore.
“Non preoccuparti, sto bene”, rispose il presidente Ikeda con un sorriso. Si
diresse verso la panchina per farsi curare l’infortunio.
Kuniko Nakanishi (vice segretario nazionale Divisione donne; responsabile
Dipartimento di studio Divisione donne): Il presidente Ikeda rimase con noi
fino alla fine della partita, continuando a tifare per i giocatori.
Ero così impressionata dalla dedizione con la quale il presidente Ikeda
serviva e sosteneva tutti noi che giurai di dimostrargli la mia gratitudine
attraverso le mie stesse azioni.
***
La partita di softball finì. Il team Hosu-kai, che aveva fatto una grossa
rimonta nel secondo tempo, ottenne una sorprendente vittoria: 19 a 15. Il
presidente Ikeda diede indicazioni per offrire alle squadre anguria e succo
di frutta.
Con un’espressione di rammarico, il presidente Ikeda disse scherzosamente
agli altri responsabili: “Ci hanno lasciato fare dei punti all’inizio, ma poi
ci hanno ucciso nella seconda metà! La Divisione scuole superiori è una forza
da tener presente!”
Anche se si trattava solo di una partita di softball, il presidente Ikeda si
rallegrò della vittoria dei giovani. Era chiaro che riponeva in loro grandi
aspettative. Disse quindi a suoi compagni di squadra: “Adesso andiamo a
vedere che escano tutti!”.
Shigeru Asami (vice presidente Soka Gakkai; ex responsabile nazionale
Divisione giovani): Il presidente Ikeda sventolò vigorosamente il suo
cappello mentre vedeva i membri entrare nei loro alloggi e rimase sino a
quando non vide l’ultimo entrare.
A noi membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu era stata data la possibilità di
contribuire all’organizzazione e allo svolgimento del corso estivo. Tra le
nostre responsabilità – che ci furono assegnate alla fine dei nostri sei mesi
di formazione con il presidente Ikeda – vi era l’organizzazione di un
dibattito, di un torneo sportivo e di un meeting congiunto delle Divisioni
scuole superiori, scuole medie e scuole elementari – tutte attività da
tenersi durante il corso estivo.
Il presidente Ikeda ci inviava continuamente indicazioni su come svolgere
l’attività, come ad esempio consegnare i libri con le sue parole
d’incoraggiamento ai membri che avevano un genitore malato o offrire latte e
dolci ai partecipanti.
Scoprimmo quanto duramente il presidente Ikeda lavorasse dietro le quinte,
per garantire il successo delle grandi riunioni, e quanto importante fosse
prendersi cura di ogni singola persona. Ci mostrò infatti quanto gli sforzi
fatti dietro le quinte siano i più importanti. Capimmo che, finché avremmo
ricordato questo, la Soka Gakkai avrebbe continuato a crescere.
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 111
Il 10 agosto 1966 segnò una data storica per la Divisione futuro. È infatti
il giorno in cui si svolse il primo corso estivo, che riunì ai piedi del
Monte Fuji 5.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e
scuole elementari. Prima di entrare nel vivo della riunione, i partecipanti
si divertono in un torneo sportivo di softball al quale partecipa anche il
presidente Ikeda.
Il corso estivo del 1966
Il sogno tanto atteso di creare una scuola basata sull’educazione Soka stava
per diventare realtà. Un progetto che tutti e tre i presidenti fondatori
della Soka Gakkai avevano coltivato nel loro cuore.
Il primo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi aveva parlato
del suo sogno al suo discepolo, il secondo presidente Josei Toda: “In futuro,
io – o se non mi sarà possibile nel corso di questa vita, allora tu – dovremo
aprire una scuola basata sulle mie teorie di creazione di valore (in
giapponese Soka)[ref]Tradotto dal giapponese. Tsunesaburo Makiguchi,
Makiguchi Tsunesaburo Zenshu (Raccolta degli scritti di Tsunesaburo
Makiguchi), Tokyo, Daisanbunmei-sha, 1983, vol. 6[/ref] nell’educazione. E il
presidente Toda aveva a sua volta passato il testimone al suo discepolo, un
giovane Daisaku Ikeda, che in seguito divenne terzo presidente: “Se non
riuscirò a compiere ciò nel corso della mia vita, chiedo a te di farlo nella
tua.”
***
A partire dal 1966, il presidente Ikeda impiegò tutte le sue energie per far
crescere i membri della Divisione scuole superiori.
Il presidente Ikeda decise di annunciare il suo progetto di creazione delle
scuole Soka medie e superiori al corso estivo per le Divisioni scuole
superiori, scuole medie e scuole elementari che si tenne ad Agosto.
Masaichi Ueda (membro anziano; ex responsabile nazionale Divisione scuole
superiori e responsabile nazionale Divisione giovani uomini): Sono sicuro che
quando il presidente Ikeda decise di costituire la Divisione scuole superiori
e i gruppi Hosu-kai e Hosu e di far crescere vigorosamente i loro membri, il
suo scopo era ben chiaro. Era tutto per il futuro. Era tutto per il bene
dell’umanità, per la pace e per la felicità di ogni singolo individuo. Voleva
creare un flusso costante di persone capaci che avrebbero contribuito a tali
obiettivi. Iniziò costituendo, dal nulla, una nuova corrente di persone di
talento della Divisione scuole superiori.
In ogni sfida, la parte cruciale è la partenza. È fondamentale chiarire sin
dall’inizio l’intenzione di ogni impresa. Con questo in mente, il presidente
Ikeda dedicò tutto se stesso alla crescita dei membri della Divisione scuole
superiori.
Attraverso il contatto diretto con i membri della Divisione scuole superiori,
il presidente Ikeda fu in grado di cogliere ciò di cui avevano bisogno e
comprendere il modo migliore per far emergere il loro potenziale. Quando
annunciò la sua decisione di costituire i gruppi Hosu-kai e Hosu, disse che
oltre a voler trasmettere i suoi insegnamenti desiderava imparare dai membri.
In definitiva, il risultato di questo suo profondo impegno con i membri dei
gruppi Hosu-kai e Hosu divenne il cuore dell’educazione Soka.
Giovani Fenici, spiccate il volo
verso il futuro! – Puntata 110
Il corso del presidente Ikeda per le Giovani Fenici si conclude con una
riunione all’aperto il 16 luglio del 1966. Il presidente Ikeda si sforza con
tutto se stesso per trasmettere ai giovani membri della Divisione scuole
superiori lo spirito fondamentale di maestro e discepolo e lo spirito della
Soka Gakkai di adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese. Il
presidente Ikeda li incoraggia ad abbracciare il Gohonzon per tutta la loro
vita e a continuare a proteggere e costruire la Soka Gakkai.
L’aria della sera cominciava a farsi fredda.
Il presidente Ikeda, come se stesse parlando a ciascuno di noi singolarmente,
disse: “Avanzate sempre con me. Non abbandonate mai la vostra fede o lasciate
la Soka Gakkai.”
Tutti rimasero attorno al presidente Ikeda. Nessuno voleva andare via.
“È ora che io scriva un po’, devo andare” aggiunse “Il giardino è grande,
fate una bella passeggiata.”
“Grazie!” Le voci allegre dei giovani studenti che risuonarono nell’aria
della sera risplendevano del loro voto per kosen-rufu. La nebbia si era
dissolta e si riusciva a scorgere in lontananza il profilo delle vette delle
montagne.
Muneyoshi Ichiyanagi (vice presidente Soka Gakkai): Mentre tutti cantavano e
mangiavano, io avevo continuato ad andare avanti e indietro tra la cucina e
il giardino per portare il cibo. Poi in lontananza sentii qualcuno dire:
“Arrivederci!”. È tutto finito, pensai, e poi vidi qualcuno camminare verso
di me. Era il presidente Ikeda. Mi porse la mano e disse: “Grazie. Apprezzo i
tuoi sforzi.”
Riesco ancora a ricordare vividamente quanto fossi emozionato e la stretta
della sua mano. Mi insegnò quanto fosse importante dare valore a coloro che
lavoravano dietro le quinte. Quando ritornai nella mia stanza, trovai del
succo di frutta che mi aveva fatto portare nel caso mi fossi sentito stanco.
Sino alla fine, quella riunione all’aperto era stata avvolta dalla
compassione e dal grande calore del presidente Ikeda. Noi tutti fummo
testimoni della straordinaria dedizione con cui il presidente Ikeda faceva
crescere i giovani.
***
Il corso del presidente Ikeda per i gruppi Hosu-kai e Hosu che era iniziato
l’8 gennaio 1966 con la lezione sul Gosho, volse al termine con la riunione
all’aperto del 16 luglio.
L’8 gennaio (del 1945) fu il giorno in cui il presidente Toda apprese della
morte in carcere del suo maestro. Fu il giorno in cui fece la promessa di
riscattare il presidente Makiguchi, dimostrando la validità delle idee del
suo maestro e rivelando l’ingiustizia della sua persecuzione per mano delle
autorità militari giapponesi.
Il 16 luglio, invece, fu il giorno in cui, nel 1260, Nichiren Daishonin
sottopose il suo trattato “Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel
paese” alle autorità di governo giapponesi.
Quindi, il corso che il presidente Ikeda rivolse alle Giovani Fenici prese
avvio il giorno in cui Josei Toda fece il voto di riscattare il suo maestro e
si concluse il giorno delle rimostranze di Nichiren Daishonin alle autorità.
Nello scegliere queste date le intenzioni del presidente Ikeda erano chiare.
Masaichi Ueda (membro anziano; ex responsabile nazionale Divisione scuole
superiori e responsabile nazionale Divisione giovani uomini): Cosa stava
cercando di affidare il presidente Ikeda ai membri della Divisione scuole
superiori? Io credo che stesse cercando di affidare loro la realizzazione
concreta dello spirito di adottare l’insegnamento corretto per la pace nel
paese così da eliminare la miseria dal mondo.
Ma durante il percorso, si sarebbero scatenate potenti tempeste di
persecuzioni. Solo i discepoli completamente uniti al loro maestro sarebbero
stati in grado di resistere a tali violenti ondate di oppressione.
Il presidente Ikeda stava sforzandosi con tutto se stesso per costruire una
forte rete di discepoli uniti tra loro e determinati a dedicare le loro vite
ad adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese.
***
Quest’anno (2011) segna il 45esimo anniversario di quella riunione all’aperto
a Haikone, in cui i membri della Divisione scuole superiori fecero la
promessa di avanzare accanto al loro maestro.
In un saggio (nel 2005) il presidente Ikeda, parlando dei membri dei gruppi
originali Hosu-kai e Hosu scrisse così: Ogni anno brilla sempre più nei
vostri occhi la più sincera determinazione. Quando sento la parola Hosu
(Giovani Fenici) il mio essere si riempie di giovane vigore. È giunto il
momento per voi di adempiere al vostro voto e rivelare ancora di più il
vostro vero potenziale. È giunto il tempo in cui i vostri completi sforzi
consentano a tutti di godere di splendide vittorie.”
Un voto autentico è quello al quale decidiamo di dedicare tutta la nostra
vita.
Avere un simile voto ci permetterà di celebrare con trionfo il 100°
anniversario del nostro movimento (nel 2030).