Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro!
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Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro!
Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 119 10 Agosto 1966: prosegue e volge al termine il primo corso estivo. Il presidente Ikeda enuncia gli altri tre punti fondamentali che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. (6) Ereditate il tesoro Soka (7) Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo (8) Mantenete viva l’eredità Soka. Koichiro Matsumoto (vice presidente della Soka Gakkai): Ricordo ancora il modo in cui il presidente Ikeda ci incoraggiò a superare tutti gli ostacoli per realizzare la vittoria di kosen-rufu, anche se fossimo stati soli. Ci incoraggiò anche dicendoci: “Se c’è qualcuno che cerca di farvi soffrire, tutti i direttori della Soka Gakkai ed io saremo al vostro fianco, perciò riposate tranquilli.” In molti momenti di lotta, ho continuato a ricevere incoraggiamenti dal presidente Ikeda. Sono convinto che la miglior vita possibile sia quella in cui si ha un maestro che sia fonte d’ispirazione con il suo esempio. Masakatsu Hamana (vice presidente della Soka Gakkai): Quando il presidente Ikeda terminò di parlare, alcuni membri erano così eccitati che lo salutarono con le mani e lo chiamarono. Parecchi di loro si alzarono in piedi. Erano di Okinawa. A quel tempo, Okinawa sottostava ancora alle leggi americane e i membri avevano avuto bisogno del passaporto per recarsi sull’isola principale del Giappone e partecipare al corso estivo. Gridarono qualcosa in direzione del presidente Ikeda, ma le loro voci erano così strozzate dalle lacrime che nessuno capì cosa stessero dicendo. Il presidente Ikeda disse severamente: “Smettete di piangere! Non c’è bisogno di piangere. La gente di Okinawa non deve piangere. Okinawa ha sofferto più di qualsiasi altra parte del Giappone [durante e dopo la II Guerra mondiale] e la sua gente merita di godere di una felicità ancora più grande. C’è bisogno di voi perché questo accada. Vi prego di diventare forti e di trasformare Okinawa nel posto più felice di tutti. Studiate a fondo, diventate forti e capaci. Non piangete.” Rimasi commosso e colpito dal tono così serio del presidente Ikeda. Il suo spirito e la sua profonda compassione, che lo stimolavano a ispirare e incoraggiare i giovani, erano evidenti. Kyoji Saito (responsabile esecutivo di distretto): Il presidente Ikeda chiamò diversi membri della Divisione scuole superiori sul palco, dove li incoraggio e li incitò a parlare. Uno di loro disse: “Vorrei scusarmi per essermi scontrato con lei durante la partita di softball di oggi.” Il presidente Ikeda rispose calorosamente con un sorriso: “Non ti preoccupare. Sono contento di vedere che sei così energico!” *** Il presidente Ikeda poi disse: “Cantiamo qualche canzone della Soka Gakkai, iniziamo con la ‘Canzone della dignità indomita.’” La musica partì subito, senza un minuto di pausa. Successivamente, il presidente Ikeda così scrisse: “Miei discepoli, prego perché durante tutte le vostre vite, con il ventaglio di kosen–rufu in mano, voi guidiate la danza del nostro movimento, a volte con solennità, a volte con vibrante coraggio.” Hiromi Yabe (vice responsabile di capitolo): In chiusura del meeting, il presidente Ikeda ci guidò in diverse canzoni della Soka Gakkai. Non mostrava alcun segno di stanchezza dovuta al torneo sportivo o agli impegni della giornata. Mise tutto se stesso nel guidarci nel canto. Noi rispondemmo cantando con tutto il nostro cuore. Ricordo ancora la forte determinazione che emerse dentro di me: di lavorare a fianco del presidente Ikeda per la realizzazione di kosen-rufu per tutta la mia vita. *** Il meeting volse al termine. Kazue Izumi (vice responsabile di regione Divisione donne): Quando tornammo ai nostri alloggi, euforici per il meeting, trovammo dell’anguria tagliata a fette che ci aspettava. Durante tutto il corso estivo fummo continuamente riforniti di snack. Non potevo fare a meno di considerarli come l’espressione della preoccupazione sincera del presidente Ikeda per noi. Seiko Tsuzuki (responsabile di distretto Divisione artisti): Quello stesso giorno, dopo il meeting mi diressi con il mio flauto verso la Grand Reception Hall. Avevo promesso di suonare per un membro della corporazione dei suonatori di piffero e percussionisti della prefettura di Niigata, con il quale mi ero scambiata delle lettere. Ci incontrammo nella piazza al fuori dall’edificio, dove ora regnava la tranquillità, e per lei suonai la sonata N. 7 di Handel, uno dei miei brani preferiti. La mattina seguente venne a trovarmi il responsabile della Divisione scuole superiori. Mi disse che il presidente Ikeda aveva sentito parlare della mia performance con il flauto per la mia amica e aveva detto: “I nostri membri della Divisione scuole superiori sono molto colti. Che bello spettacolo!” Il presidente Ikeda inoltre inviò a ognuna di noi un Juzu. A quel tempo, feci la promessa di dare il mio contributo al mondo attraverso la musica e sono stata in grado di realizzare quel desiderio. Tutto questo grazie al sostegno sincero del presidente Ikeda. Kimiyo Muto (vice responsabile di distretto Divisione donne): Alla fine del corso, il presidente Ikeda ci offrì dei regali e ci riservò delle adorabili sorprese. L’ultima di queste fu quella di organizzare per noi membri dell’area metropolitana di Tokyo il ritorno a casa con il battello Fuji. Salimmo a bordo con grande eccitazione. Inoltre, al porto della prefettura di Shizuoka, per salutarci, aveva organizzato una performance di 200 suonatori di piffero e percussionisti. Il battello era decorato con tantissime stelle filanti. Partimmo colmi delle immense speranze che il presidente Ikeda riponeva in noi. Hiroshi Fujiwara (vice responsabile di distretto): Il battello lasciò noi membri di Kanagawa a Yokohama. Prima che il battello ripartisse con i passeggeri destinati a Tokyo, insieme ai membri che erano a bordo cantammo più e più volte la canzone della Divisione scuole superiori, finché le nostre gole riuscirono a reggere lo sforzo. Proprio in quel momento guardai verso l’alto e in cielo vidi un grande arcobaleno. *** Quarantacinque anni dopo il corso estivo durante il quale così tanti giovani avevano fatto un voto solenne per la realizzazione di kosen-rufu, il presidente Ikeda inviò un messaggio ai membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu del Kansai (nel 2011). Scrisse: “I prossimi cinque anni [verso il 2016, cinquantesimo anniversario del corso estivo del 1966] sono cruciali. Vi prego di non essere lassisti o negligenti! Rimanete fedeli al voto che avete fatto nella vostra gioventù e prendete la guida del nostro movimento con energia, creando una nuova ondata di eterna vittoria per la realizzazione di kosenrufu.” Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 118 10 Agosto 1966: prosegue e volge al termine il primo corso estivo. Il presidente Ikeda enuncia gli altri tre punti fondamentali che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. (6) Ereditate il tesoro Soka (7) Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo (8) Mantenete viva l’eredità Soka. 7) “Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo” Passando al settimo punto, il presidente Ikeda disse: “Vi prego, quando diventerete adulti, ricordate che solo attraverso il Buddismo del Daishonin si potrà realizzare la sicurezza del Giappone e la pace in tutto il mondo, in altre parole kosen-rufu mondiale. Solo voi potete portare felicità al mondo! Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo. Io sto ponendo le basi perché ciò avvenga. Quando arriverà il momento, sarete voi i protagonisti ad agire sul palcoscenico che io sto preparando.” “Non c’è motivo di avere fretta. È una lunga battaglia. Ora per voi è il momento di concentrarvi sugli studi.” Tutti risposero di sì con entusiasmo. Mitsuo Kihara (responsabile centrale): Le parole guida del presidente Ikeda “Il mondo è il palcoscenico per le vostre azioni!” sono ancora impresse nel mio cuore. Vivevo in un’area remota nella prefettura di Yamaguchi, ma da quel momento, divenni consapevole della mia missione di agire sul palcoscenico del mondo. Dopo essermi laureato, trovai lavoro in un’azienda che produceva macchinari per le costruzioni. Ero responsabile del design. Promisi che avrei dato prova della grandezza del Buddismo del Daishonin sul mio posto di lavoro. Lavorai in diversi paesi all’estero – Italia, Germania, Paesi Bassi e Francia. A quel tempo, furono le parole del presidente Ikeda a ispirarmi e incoraggiarmi ad andare là fuori nel mondo. 8) “Mantenete viva l’eredità Soka” Il presidente Ikeda introdusse l’ottavo e ultimo punto facendo riferimento alle parole di una canzone popolare giapponese, “Tabaruzaka”, che racconta di un messaggero a cavallo durante la “Ribellione Satsuma” (nel 1877). Nella canzone, a un giovane uomo di circa 20 anni, che faceva parte delle forze ribelli, viene affidato il compito di far pervenire la notizia della loro sconfitta. Il giovane uomo raccoglie le sue ultime forze e cerca di fuggire dall’accampamento nemico, giurando a se stesso di rimanere vivo e vincere per il bene dei suoi compagni caduti. Il presidente Ikeda disse: “I giovani coinvolti nella “Ribellione di Satsuma” possono aver perso la battaglia, ma erano dei giovani uomini di valore.” Il presidente Toda era un appassionato della canzone “Tabaruzaka”. Due mesi prima di morire, riferendosi a essa disse: “Spero che voi della Divisione giovani viviate le vostre vite pienamente, sino in fondo e creiate per la gente un regno di felicità. Per realizzare un così nobile obiettivo, vi prego di non fare passi falsi che potrebbero rovinare la vostra vita.” Facendo appello ai giovani perché vivessero a lungo, il presidente Ikeda continuò: “Potranno esserci momenti in cui dovrete andare avanti e lasciare indietro coloro che abbandonano la fede. Alcuni potrebbero lasciare la Soka Gakkai in periodi di crisi o a seguito di particolari eventi. Si potranno verificare casi in cui compagni più anziani nella fede diventano apatici e cinici, e voi potreste sentirvi delusi del fatto che persone del genere facciano parte della Soka Gakkai. La battaglia per kosen-rufu è lunga.” Dopo una pausa per prendere fiato, il presidente Ikeda aggiunse: “Ma proprio in momenti come questi, quando sembra che non ci sia nessuno al vostro fianco, quando tutti sembrano aver fatto compromessi con le autorità o coi tempi, tutto quello che serve è uno solo di voi.” “Anche se vi sono solo due, cinque o dieci di voi che hanno ereditato il vero spirito del Buddismo del Daishonin, l’eredità della Soka Gakkai e lo spirito condiviso dal presidente Makiguchi, dal presidente Toda e da me, desidero che lottiate al massimo delle vostre forze!” “Finché ci sarà almeno uno di voi, la Soka Gakkai e il Buddismo di Nichiren potranno continuare a crescere a un ritmo vigoroso. Vi prego e vi incoraggio perché viviate appieno le vostre vite nell’era di kosen-rufu.” Il presidente Ikeda aveva parlato lungamente e ampiamente ai giovani partecipanti per 50 minuti. Alla fine del suo discorso la Grand Reception Hall vibrò dei loro applausi. Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 117 10 Agosto 1966: prosegue e volge al termine il primo corso estivo. Il presidente Ikeda enuncia gli altri tre punti fondamentali che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. (6) Ereditate il tesoro Soka (7) Affido a voi la realizzazione di kosen-rufu nel mondo (8) Mantenete viva l’eredità Soka. 6) “Ereditate il tesoro Soka” Il presidente Ikeda continuò: “Desidero annunciarvi che il 18 novembre di quest’anno si terrà la cerimonia per la posa della prima pietra che segnerà l’inizio della costruzione delle Scuole Medie e Superiori Soka.” Sentendo ciò, i membri in sala esultarono e applaudirono. Si trattò del primo annuncio pubblico di quell’evento. Nell’immediato futuro, le Scuole medie e superiori Soka sarebbero state inaugurate. Gli occhi di molti partecipanti brillavano, pensando a quel momento meraviglioso, nella speranza di poterle frequentare. “Dopo il completamento delle Scuole Medie e Superiori Soka, costituirò l’Università Soka. Continuerò a compiere queste azioni per il futuro, sia in Giappone che al di fuori del nostro paese. Tutto quello che farò diventerà la vostra eredità. Con un trampolino del genere spero che voi raggiungiate grandi traguardi!” Masaichi Ueda (membro anziano; ex responsabile nazionale Divisione scuole superiori e responsabile nazionale Divisione giovani uomini): Con l’annuncio da parte del presidente Ikeda della cerimonia per la posa della prima pietra, le Scuole Medie e Superiori Soka divennero fonte di speranza, aspirazione oltre che una concreta e fiorente possibilità per i 5.000 studenti riuniti lì quel giorno, ma anche per gli oltre 100.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie ed elementari e in realtà non solo per loro, ma per tutti i membri della Soka Gakkai in Giappone. Nobuhiro Miura (vice responsabile di distretto): Sfortunatamente data la mia età di allora, non sarei stato in grado di frequentare le Scuole Soka, ma promisi dal profondo del mio cuore di trovare un modo per rispondere all’impegno del presidente Ikeda nel campo dell’educazione. Al trascorrere di ogni anno, questo desiderio diventava sempre più forte. All’età di 45 anni, avendo acquisito una considerevole esperienza nel campo della formazione all’interno della mia azienda, all’improvviso mi venne offerta la possibilità di diventare docente con un contratto part-time presso l’Università Soka. Toshio Fuse (responsabile di regione Dipartimento educatori): Quel giorno, incontrai per caso il presidente Ikeda dopo il meeting. Ero eccitato e d’impulso dissi, “Presidente Ikeda, voglio diventare un insegnante delle Scuole Superiori Soka.” “Quanti anni hai?” mi chiese. “Sono al secondo anno della Scuola superiore ” risposi. “Bene” disse sorridendo, “Penso che ora tu sia un po’ troppo giovane per avere il titolo per essere un insegnante delle Scuole Superiori.” “Andrò all’università e prenderò l’abilitazione!” “Grazie” rispose. “Apprezzo il tuo entusiasmo. Desidero che tu mi faccia due promesse. La prima, di non far mai preoccupare i tuoi genitori e la seconda, di fare in modo di andare all’università. Questa è la cosa più importante per te.” Diventai un educatore nella regione del Tohoku e tutto ciò grazie a quell’incoraggiamento del presidente Ikeda. Masayuki Umai (vice responsabile di prefettura Divisione accademici e scienziati): Ho sempre voluto essere un educatore e quando sentii della cerimonia per la posa della prima pietra delle Scuole Soka il mio desidero diventò più forte. Ho conseguito un master e un dottorato e, per un breve periodo, ho lavorato part-time come insegnante alle Scuole Superiori Soka. Oggi sono docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione in un‘università di Shizuoka e sto conducendo ricerche sulla sociologia della formazione. Mi sento come se stessi avanzando proprio sulle orme del presidente Ikeda, il più grande educatore del mondo. Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 116 10 Agosto 1966: si entra nel vivo del corso estivo. Nel suo intervento alla riunione, il presidente Ikeda enuncia otto punti di fondamentale importanza che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. Ecco i primi cinque: (1) Voi siete i miei successori (2) Coltivate un vigoroso spirito di ricerca (3) Non fate preoccupare i vostri genitori (4) Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin (5) Diventate i leader della prossima generazione. 4) “Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin ” Il presidente Ikeda espose il quarto punto: “Prossimo punto: vi esorto a studiare a fondo il Buddismo del Daishonin. In particolar modo desidero che voi che siete il cuore della Divisione scuole superiori studiate duramente e diventiate componenti del Dipartimento di studio. Studiare gli insegnamenti del Daishonin farà da slancio anche ai vostri studi accademici. Sarà una sorgente di forza.” Il presidente Ikeda poi dichiarò: “Lo studio degli scritti del Daishonin non ritarderà i vostri studi scolastici né interferirà con essi. Questo può accadere solo se voi permettete che ciò avvenga. ” “La saggezza attiva la conoscenza, mentre la conoscenza rafforza ulteriormente la saggezza.” Cercando di far crescere i giovani studenti presenti alla riunione e metterli nella condizione di poter superare le ondate di avversità e difficoltà che, sicuramente, avrebbero dovuto fronteggiare nelle loro vite, il presidente Ikeda rimarcò: “Senza lo studio del Buddismo, la vostra fede giungerà a un punto morto. Se doveste avere un incidente o fronteggiare un problema apparentemente insormontabile, è molto probabile che abbandoniate la vostra fede. In definitiva, lo studio del Buddismo contribuisce ad approfondire la fede.” 5) “Diventate i leader della prossima generazione” Il quinto punto del presidente Ikeda riguardava i membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu che egli aveva istruito e formato personalmente. Disse: “Ho fondato questi gruppi mettendo insieme i rappresentanti della Divisione scuole superiori. L’adesione è limitata, e ad alcuni ciò potrà sembrare ingiusto, ma il punto cruciale è che i miei insegnamenti ai rappresentanti della Divisione scuole superiori possono essere applicati a tutti i membri della Divisione. In fin dei conti, i gruppi Hosu-kai e Hosu abbracciano lo stesso obiettivo di tutta la Divisione scuole superiori. “Il mio desiderio è quello di far crescere un gruppo di leader che possano costituire la prossima generazione della Soka Gakkai e a cui passare il testimone. Questa è la ragione che ha portato alla costituzione dei gruppi Hosu-kai e Hosu.” Esprimendo le sue speranze per il futuro, il presidente Ikeda aggiunse: “Desidero coltivare i vostri talenti e sviluppare in ciascuno la consapevolezza che ognuno di voi è il presidente della nostra organizzazione. Solo così raggiungeremo l’unità di ‘diversi corpi, stessa mente’. Kosen-rufu mondiale potrà essere realizzato solo se avanziamo uniti con lo stesso obiettivo, lo stesso spirito e la stessa consapevolezza.” “Ecco perché desidero che tutti voi siate miei discepoli. Spero che farete di ciò la fonte della vostra forza e avanzerete armoniosamente con questa dedizione, per sempre nello spirito di ‘diversi corpi, stessa mente.” Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 115 10 Agosto 1966: si entra nel vivo del corso estivo. Nel suo intervento alla riunione, il presidente Ikeda enuncia otto punti di fondamentale importanza che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. Ecco i primi cinque: (1) Voi siete i miei successori (2) Coltivate un vigoroso spirito di ricerca (3) Non fate preoccupare i vostri genitori (4) Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin (5) Diventate i leader della prossima generazione. 2) “Coltivate un vigoroso spirito di ricerca” Il presidente Ikeda passò al secondo punto: “Per il bene e per il futuro di questa organizzazione spero che voi coltiviate un vigoroso spirito di ricerca e chiediate guida ai compagni di fede più anziani. È stupido soffrire da soli, senza chiedere sostegno.” “La gioventù è una fase della vita colma di preoccupazioni e problemi. Dal punto di vista del Buddismo di Nichiren Daishonin, siamo tutti fratelli e sorelle e possiamo parlare insieme di qualsiasi cosa. Se vi sentite a disagio nel parlare di alcuni aspetti della vostra vita con i vostri genitori, spero ne parliate con i membri più anziani o con i compagni di fede della vostra età, cercando di praticare come vi suggeriscono di fare e superando con coraggio ogni problema.” Kyoko Okada (vice responsabile di prefettura Divisione donne): “Coltivare un vigoroso spirito di ricerca” divenne la guida di tutta la mia vita. Al corso estivo di due anni dopo (Agosto 1968), un gruppo di noi membri provenienti dal Kansai andò a trovare il presidente Ikeda nel suo alloggio. Ci diede il benvenuto e a me disse: “Non sembri in gran forma. Devi mangiare bene. Per favore abbi cura della tua salute.” Poi mi diede un buono pasto da utilizzare al bar. Da allora ho recitato per fare in modo che il presidente Ikeda non si preoccupasse più per me. Da bambina ero cagionevole di salute e spesso assente a scuola, più di qualsiasi altro studente nella mia classe. Da adulta, però, sono riuscita a superare gravi problemi di salute e a continuare a lottare mantenendomi in buona salute. Penso che avere uno spirito di ricerca significhi seguire gli insegnamenti del proprio maestro sino alla fine. Setsuko Mano (vice responsabile di zona Divisione donne): Quando, il Capodanno dell’anno dopo (1967), il presidente Ikeda si unì a noi per scattare una foto di gruppo, ci disse: “Non smettete mai di praticare il Buddismo del Daishonin. Non abbandonate mai la Soka Gakkai. Questa pratica Buddista è l’unica strada per realizzare la vera felicità. Riesco ancora a sentire la sua voce come se fosse ieri. Per tutta la mia vita ho fatto tesoro di queste parole. 3) “Non fate preoccupare i vostri genitori” Il presidente Ikeda introdusse il terzo punto parlando con tono severo ma anche compassionevole: “Per favore non fate mai nulla che possa far preoccupare i vostri genitori! Il presidente Toda diceva sempre che coloro che non erano in grado di essere buoni figli e figlie con i loro genitori non erano suoi veri discepoli.” “Come può una persona che non si cura dei propri genitori diventare un leader dal valore inestimabile? Spero che soprattutto coloro che hanno perduto il proprio padre siano particolarmente buoni con le loro madri. Recitate Daimoku, studiate duramente, diventate adulti di grande valore, e comportatevi in maniera tale da rendere vostra madre orgogliosa. Trattatela bene e non fatela mai preoccupare. I bambini senza genitori affrontano molte difficoltà, lo so, ma da situazioni così sfidanti sono emersi molti grandi individui.” Alcuni membri rimasero così commossi da questo incoraggiamento che cominciarono a piangere dall’emozione, la sala cadde improvvisamente nel silenzio. Con uno sguardo caloroso, il presidente Ikeda continuò: “Spero che diventerete dei meravigliosi esempi di comportamento per i compagni di fede che hanno perso uno o entrambi i genitori. Se praticate il Buddismo del Daishonin sinceramente, riuscirete a cambiare per il meglio qualsiasi situazione e non vi troverete mai nella direzione sbagliata. In questo modo riuscirete a essere anche dei buoni figli e delle buone figlie. ” Masakuni Hirano (vice responsabile di capitolo): Frequentavo la scuola serale mentre lavoravo. Mio padre soffriva di una grave malattia. Le grandi speranze che il presidente Ikeda riponeva nei nostri confronti mi riscaldarono il cuore. Desideravo rispondere alle sue aspettative. Questo mi diede la motivazione per studiare duramente e diventai il primo della classe. Quando la mia esperienza venne pubblicata sul Seikyo Shimbun (il quotidiano della Soka Gakkai), il presidente Ikeda mi inviò una copia del suo Diario Giovanile. Rimasi senza fiato quando aprii il libro e lessi questo messaggio scritto in inglese: “Ti dono questo libro con l’augurio di fare la tua grande rivoluzione umana”. La sincerità del presidente Ikeda mi commosse sino alle lacrime. Studiai duramente, riuscii ad andare all’università e, dopo aver conseguito la laurea, diventai notaio. Successivamente aprii il mio studio privato. Tutto questo grazie all’incoraggiamento del presidente Ikeda. Takashi Tashiro (vice responsabile di prefettura): La voce del presidente Ikeda mi riempì di una forte emozione. Presi la decisione di trattare i miei genitori con il massimo rispetto e con amore. Mio padre aveva lavorato in una miniera di carbone a Kitakyushu, nella prefettura di Fukuoka, ma si era ammalato e la mia famiglia stava affrontando una situazione di grave povertà. Lasciai la mia città natale e trovai lavoro in una fabbrica a Yokohama, nella prefettura di Kanagawa, dove mi iscrissi alla scuola serale. Un giorno ricevetti una lettera da mia madre. Era solita spedirmi maglie e calzini, o altre cose, ma in questa lettera confessava di non avere denaro. Era la prima volta che accadeva. Raccolsi tutto il denaro che riuscii a trovare e glielo spedii. Parecchi giorni dopo arrivò un’altra lettera da casa. Diceva: “Grazie. È stato di grosso aiuto.” Era scritta da mio padre, che non scriveva mai. Quando la lessi non riuscii più a smettere di piangere. Subito dopo il presidente Ikeda mi spedì una calligrafia scritta a mano che diceva: “Grandi Aspirazioni.” Yuji Sawa (responsabile di distretto Divisione uomini): Il presidente Ikeda una volta così disse ai membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu: “Più che proclamare le vostre determinazioni è importante che compiate azioni e mostriate la prova concreta!” Da quel momento, mi sforzai di ottenere risultati concreti. Quando iniziai l’università, mentre con la massima serietà cercavo di stare al passo con i miei studi e fare attività nella Divisione studenti, il presidente Ikeda mi inviò una copia del suo Diario Giovanile. All’interno, trovai una sua dedica in cui scrisse, “Prego perché tu e tua madre conduciate le vite più meravigliose di tutto il Giappone.” Mia madre pianse di gioia quando la lesse. Mio padre morì quando avevo cinque anni e mia madre e io fummo costretti a levare le tende praticamente nel giro di una notte, lasciare Osaka e trasferirci a Tokyo. Mia madre lavorò molto duramente per tirarmi su da sola. Con il suo messaggio il presidente Ikeda riconobbe i suoi sforzi e la incoraggiò calorosamente. Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 114 10 Agosto 1966: si entra nel vivo del corso estivo. Nel suo intervento alla riunione, il presidente Ikeda enuncia otto punti di fondamentale importanza che desidera condividere con gli studenti della Divisione scuole superiori. Ecco i primi cinque: (1) Voi siete i miei successori (2) Coltivate un vigoroso spirito di ricerca (3) Non fate preoccupare i vostri genitori (4) Studiate a fondo il Buddismo del Daishonin (5) Diventate i leader della prossima generazione. Nel suo discorso durante il meeting del 10 agosto, il presidente Ikeda disse: “Ci sono diversi punti importanti che desidero condividere con voi oggi”. Enunciò quindi otto punti che delineavano la missione e lo spirito dei suoi diretti successori nella Soka Gakkai. 1) “Voi siete i miei successori” Il primo punto descritto dal presidente Ikeda riguardava lo spirito fondamentale dei successori. Ci disse: “Voi siete i discepoli di Nichiren Daishonin e i successori della Soka Gakkai. Andate sempre avanti con questa convinzione e fierezza”. “Lo faremo!” risposero i giovani studenti senza perdere una battuta. “Sono determinato a continuare a lottare e ad aprire la strada per voi. Reciterò davanti al Gohonzon per vivere abbastanza a lungo da poter vedere tutti voi diventare degli individui capaci e assumere il vostro ruolo nella società; in quel momento passerò il testimone del nostro movimento a voi. Tutto ciò che faccio è per voi e per nessun altro. Combatterò coraggiosamente per voi. Aprirò la strada per voi. Darò la mia vita per voi! Tutto ciò che chiedo è che voi rimaniate nel puro regno della Soka Gakkai, che dedichiate le vostre vite ad aiutare tutte le persone dell’Ultimo Giorno della Legge affinché diventino felici, che vi alziate per portare avanti la vostra missione di realizzare una pace duratura. Farò del mio meglio per voi!” Poi esortò: “Per ora, vi prego di concentrarvi sui vostri studi. Migliorare voi stessi attraverso lo studio e l’apprendimento vi permetterà di trionfare in altri settori della vostra vita. È questo il modo in cui potete dare prova concreta della pratica buddista nella vostra vita quotidiana come studenti.” Kiyoshi Nakaoka (responsabile di distretto Dipartimento educatori): A quel tempo, frequentavo il secondo anno in un istituto tecnico. Stavo pensando di cominciare a lavorare dopo il diploma. Il presidente Ikeda disse che avremmo dovuto provare ad andare all’università e che, come studenti, lo studio doveva essere il nostro compito fondamentale e la nostra missione. Rimasi sorpreso quando ascoltai le sue parole. Da quel momento, mi gettai a capofitto nello studio per superare i test di ammissione all’università e riuscii ad adempiere la promessa fatta al mio maestro di proseguire gli studi. Poi diventai un insegnante e, nel 1990, del tutto inaspettatamente, ebbi l’occasione di incontrare il presidente Ikeda a una riunione generale del Dipartimento educatori della Soka Gakkai. Guardò dritto verso di me e disse: “Vedo che stai lottando con tutto il cuore”. Era come se il presidente Ikeda fosse rimasto a vegliare su di me per tutto quel tempo, non riuscii a fare a meno di percepire questo. Seiichi Yanagihara (vice responsabile centrale): Ero in terza media quando mio padre morì. Quando iniziai le scuole superiori, dovevo svegliarmi alle 3 di mattina per consegnare il latte e i giornali per poter aiutare finanziariamente la mia famiglia. Andare all’università era un sogno che sembrava impossibile. Ma l’incoraggiamento del presidente Ikeda a provare assolutamente ad andare all’università cambiò la mia vita. Fui così felice quando lo sentii dire: “Vi sostengo con tutto il mio cuore, proprio come un genitore.” Basandomi su questa sua guida: “Non importa quanto tu sia impegnato con lo studio e tutte le altre cose, se non reciti Daimoku non potrai vincere”, continuai a lottare per la mia situazione finanziaria e per proseguire i miei studi. Fui ammesso all’università e andai avanti sino a diventare vice preside di una scuola media e in seguito preside di una scuola elementare. L’incoraggiamento del presidente Ikeda mi ha aperto a tutte queste possibilità e mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Kenji Komatsu (vice responsabile di capitolo): La sera prima della riunione, per caso mi capitò di incontrare il presidente Ikeda. “Da dove vieni?” mi chiese. Quando dissi che venivo da Sendai, nella regione del Tohoku, rispose: “Che bel posto. Quale università speri di poter frequentare?” Era così aperto e amichevole che finii col chiedergli: “Non pensa che sia troppo tardi per me cominciare a studiare ora per i test di ammissione all’università?” “Assolutamente no!” mi rispose con decisione. “Tutti i tuoi sogni possono realizzarsi. Tu hai il Gohonzon, la manifestazione di tutto il potere racchiuso nell’universo.” Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 113 Il 10 agosto 1966 segnò una data storica per la Divisione futuro. È infatti il giorno in cui si svolse il primo corso estivo, che riunì ai piedi del Monte Fuji 5.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari. Prima di entrare nel vivo della riunione, i partecipanti si divertono in un torneo sportivo di softball al quale partecipa anche il presidente Ikeda. Dopo aver visto tutti uscire e dirigersi verso gli alloggi, gli unici che rimasero sul campo furono i membri del team dei responsabili e quelli dei gruppi Hosu-kai e Hosu che facevano parte dello staff. “Attraversiamo il ruscello e torniamo indietro”, disse loro il presidente Ikeda. Un ruscello piccolo e poco profondo separava il campo dal Sessen-bo Lodging dove il presidente Ikeda alloggiava. Il presidente Ikeda scese lungo la riva, si sedette su una grande roccia, si tolse le scarpe e le calze e cominciò a rinfrescarsi i piedi in acqua. In quel momento, un responsabile si rivolse a lui. Muneyoshi Ichiyanagi (vice presidente Soka Gakkai): Quel giorno accompagnavo il presidente Ikeda come membro dello staff. Mentre era seduto sulla roccia a bordo del ruscello, un responsabile gli si avvicinò e disse con un’espressione seria: “Non si preoccupi per l’incontro di stasera, faremo del nostro meglio per incoraggiare i membri. Sono preoccupato per il suo stato di salute in seguito alla caduta. La prego di riposare e di non sforzarsi troppo.” Tutti rivolsero l’attenzione verso il presidente Ikeda per sentire la sua risposta. Egli disse con fermezza: “Ho intenzione di partecipare alla riunione di stasera!” Parlò con incredibile determinazione. Il responsabile non fu in grado di dire nient’altro. Fui molto felice di sentire che avrebbe partecipato al nostro meeting e la sua compassione mi commosse profondamente. Poi il presidente Ikeda si alzò e cominciò ad attraversare il ruscello. Mentre guadava il corso d’acqua, disse: “Una corrente non può essere fermata. La Soka Gakkai rappresenta la corrente del Giappone”. Non potei fare a meno di pensare: “Io sono nel mezzo di questo magnifico flusso che il presidente Ikeda ha messo in moto verso il futuro!”. *** Il meeting congiunto delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari prese avvio poco dopo le 18:00 presso la Grand Reception Hall. Cinquemila membri fecero Gongyo e recitarono Daimoku all’unisono con il presidente Ikeda. Alla cerimonia di Gongyo seguì l’annuncio delle nomine di alcuni responsabili, tra cui quattro vice responsabili nazionali della Divisione scuole superiori e un responsabile di regione della Divisione scuole superiori del Kansai. Inoltre, nella Divisione scuole superiori furono nominati 358 nuovi responsabili di corporazione tra i giovani uomini e 360 tra le giovani donne. Il presidente Ikeda consegnò quindi le bandiere delle corporazioni ai 10 nuovi responsabili rappresentanti dei giovani uomini e alle 10 nuove responsabili rappresentanti delle giovani donne. Hiroyuki Nakata (vice responsabile di distretto): In qualità di rappresentante dell’Hokkaido, ricevetti la bandiera della nostra corporazione direttamente dal presidente Ikeda. Mentre prendevo con entrambe le mani quella bandiera di un verde vivace, il presidente Ikeda mi disse con voce solenne: “Fai del tuo meglio!” In quel momento, promisi di dedicare tutta la mia vita a fare del mio meglio accanto al presidente Ikeda. Mariko Yoko’o (vice responsabile di distretto Divisione donne): Io ricevetti la bandiera dal presidente Ikeda come rappresentante del Kyushu. Riesco ancora a ricordare quanto pesasse mentre la prendevo. Sentii come se quella bandiera rappresentasse il peso della responsabilità di realizzare kosenrufu, la missione che il presidente Ikeda stava affidandoci. Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 112 Il 10 agosto 1966 segnò una data storica per la Divisione futuro. È infatti il giorno in cui si svolse il primo corso estivo, che riunì ai piedi del Monte Fuji 5.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari. Prima di entrare nel vivo della riunione, i partecipanti si divertono in un torneo sportivo di softball al quale partecipa anche il presidente Ikeda. La mattina del 10 Agosto 1966 vide l’arrivo di 350 membri dalle regioni del Chugoku e Shikoku, circa 3.500 della Divisione scuole superiori, 1.100 della Divisione scuole medie e 240 della Divisione scuole elementari, tutti radunati per il corso estivo. Questi emissari del futuro provenienti da ogni parte del Giappone si riunirono ai piedi del monte Fuji, nella prefettura di Shizuoka. Lo storico corso estivo stava avendo inizio. *** Il pomeriggio del secondo giorno, l’11 agosto, la Divisione scuole superiori tenne un torneo di softball. Al termine della prima partita, molto combattuta, il presidente Ikeda arrivò sul campo e i giovani membri tra il pubblico cominciarono a chiamarlo a gran voce con entusiasmo. Non appena capirono che il presidente Ikeda avrebbe giocato nella partita successiva, iniziarono ad applaudire con ancora maggiore entusiasmo. La seconda partita del torneo fu fra i membri del gruppo Hosu-kai e i responsabili, inclusi gli amministratori generali della Soka Gakkai e i responsabili della Divisione giovani. Il team Hosu-kai salì per primo in battuta. Il presidente Ikeda copriva la prima base. Atsuko Sasaki (vice responsabile di prefettura Divisione donne): Avevo viaggiato in treno per diversi giorni da Abashiri, Hokkaido, per frequentare il corso estivo. Fra tutti i partecipanti, ero quella che abitava nella parte nord più lontana. Durante la partita di softball, noi membri dell’Hokkaido acclamavamo a gran voce il presidente Ikeda, che riconobbe il nostro supporto e rispose con un gesto. Mentre la sua squadra era in campo, uno dei suoi compagni di squadra commise un errore. Gli spettatori reagirono schernendolo. Il presidente Ikeda si voltò e s’inchinò di fronte a loro in segno di scusa a nome del suo compagno di squadra. Rimasi sorpresa dal gesto del presidente Ikeda: dimostrò che un leader protegge sempre i propri membri. In quel momento imparai qualcosa di molto importante. *** Verso la fine del secondo inning, il presidente Ikeda era il terzo a battere. I giovani guardavano con trepidazione mentre il lanciatore lanciava la palla. Con un rumore secco, la mazza colpì e spedì la palla tra la terza base e l’interbase. Fra gli spettatori partì un grande applauso. L’outfielder non riuscì a prendere la palla. Fu un colpo che la lanciò nel campo di sinistra. Nel frattempo, due corridori arrivarono in casa base. Il presidente Ikeda riuscì ad arrivare alla seconda base, sollevò il cappello e lo agitò per rispondere agli applausi. Ken’ichi Hanyu (vice responsabile di zona): Il presidente Ikeda era fiero mentre teneva la mazza in alto. All’inizio del quarto inning, la squadra Hosu-kai, che era sotto di 9 punti a 6, andò all’attacco. Il lanciatore catturò una palla bassa e la lanciò al presidente Ikeda in prima base. Il presidente Ikeda balzò in piedi per prendere la palla e, in quel momento, si scontrò con il battitore, che stava correndo verso di lui. Il presidente Ikeda fu gettato a terra. “Mi dispiace molto presidente Ikeda! Sta bene?”, si scusò il battitore. “Non preoccuparti, sto bene”, rispose il presidente Ikeda con un sorriso. Si diresse verso la panchina per farsi curare l’infortunio. Kuniko Nakanishi (vice segretario nazionale Divisione donne; responsabile Dipartimento di studio Divisione donne): Il presidente Ikeda rimase con noi fino alla fine della partita, continuando a tifare per i giocatori. Ero così impressionata dalla dedizione con la quale il presidente Ikeda serviva e sosteneva tutti noi che giurai di dimostrargli la mia gratitudine attraverso le mie stesse azioni. *** La partita di softball finì. Il team Hosu-kai, che aveva fatto una grossa rimonta nel secondo tempo, ottenne una sorprendente vittoria: 19 a 15. Il presidente Ikeda diede indicazioni per offrire alle squadre anguria e succo di frutta. Con un’espressione di rammarico, il presidente Ikeda disse scherzosamente agli altri responsabili: “Ci hanno lasciato fare dei punti all’inizio, ma poi ci hanno ucciso nella seconda metà! La Divisione scuole superiori è una forza da tener presente!” Anche se si trattava solo di una partita di softball, il presidente Ikeda si rallegrò della vittoria dei giovani. Era chiaro che riponeva in loro grandi aspettative. Disse quindi a suoi compagni di squadra: “Adesso andiamo a vedere che escano tutti!”. Shigeru Asami (vice presidente Soka Gakkai; ex responsabile nazionale Divisione giovani): Il presidente Ikeda sventolò vigorosamente il suo cappello mentre vedeva i membri entrare nei loro alloggi e rimase sino a quando non vide l’ultimo entrare. A noi membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu era stata data la possibilità di contribuire all’organizzazione e allo svolgimento del corso estivo. Tra le nostre responsabilità – che ci furono assegnate alla fine dei nostri sei mesi di formazione con il presidente Ikeda – vi era l’organizzazione di un dibattito, di un torneo sportivo e di un meeting congiunto delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari – tutte attività da tenersi durante il corso estivo. Il presidente Ikeda ci inviava continuamente indicazioni su come svolgere l’attività, come ad esempio consegnare i libri con le sue parole d’incoraggiamento ai membri che avevano un genitore malato o offrire latte e dolci ai partecipanti. Scoprimmo quanto duramente il presidente Ikeda lavorasse dietro le quinte, per garantire il successo delle grandi riunioni, e quanto importante fosse prendersi cura di ogni singola persona. Ci mostrò infatti quanto gli sforzi fatti dietro le quinte siano i più importanti. Capimmo che, finché avremmo ricordato questo, la Soka Gakkai avrebbe continuato a crescere. Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 111 Il 10 agosto 1966 segnò una data storica per la Divisione futuro. È infatti il giorno in cui si svolse il primo corso estivo, che riunì ai piedi del Monte Fuji 5.000 membri delle Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari. Prima di entrare nel vivo della riunione, i partecipanti si divertono in un torneo sportivo di softball al quale partecipa anche il presidente Ikeda. Il corso estivo del 1966 Il sogno tanto atteso di creare una scuola basata sull’educazione Soka stava per diventare realtà. Un progetto che tutti e tre i presidenti fondatori della Soka Gakkai avevano coltivato nel loro cuore. Il primo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi aveva parlato del suo sogno al suo discepolo, il secondo presidente Josei Toda: “In futuro, io – o se non mi sarà possibile nel corso di questa vita, allora tu – dovremo aprire una scuola basata sulle mie teorie di creazione di valore (in giapponese Soka)[ref]Tradotto dal giapponese. Tsunesaburo Makiguchi, Makiguchi Tsunesaburo Zenshu (Raccolta degli scritti di Tsunesaburo Makiguchi), Tokyo, Daisanbunmei-sha, 1983, vol. 6[/ref] nell’educazione. E il presidente Toda aveva a sua volta passato il testimone al suo discepolo, un giovane Daisaku Ikeda, che in seguito divenne terzo presidente: “Se non riuscirò a compiere ciò nel corso della mia vita, chiedo a te di farlo nella tua.” *** A partire dal 1966, il presidente Ikeda impiegò tutte le sue energie per far crescere i membri della Divisione scuole superiori. Il presidente Ikeda decise di annunciare il suo progetto di creazione delle scuole Soka medie e superiori al corso estivo per le Divisioni scuole superiori, scuole medie e scuole elementari che si tenne ad Agosto. Masaichi Ueda (membro anziano; ex responsabile nazionale Divisione scuole superiori e responsabile nazionale Divisione giovani uomini): Sono sicuro che quando il presidente Ikeda decise di costituire la Divisione scuole superiori e i gruppi Hosu-kai e Hosu e di far crescere vigorosamente i loro membri, il suo scopo era ben chiaro. Era tutto per il futuro. Era tutto per il bene dell’umanità, per la pace e per la felicità di ogni singolo individuo. Voleva creare un flusso costante di persone capaci che avrebbero contribuito a tali obiettivi. Iniziò costituendo, dal nulla, una nuova corrente di persone di talento della Divisione scuole superiori. In ogni sfida, la parte cruciale è la partenza. È fondamentale chiarire sin dall’inizio l’intenzione di ogni impresa. Con questo in mente, il presidente Ikeda dedicò tutto se stesso alla crescita dei membri della Divisione scuole superiori. Attraverso il contatto diretto con i membri della Divisione scuole superiori, il presidente Ikeda fu in grado di cogliere ciò di cui avevano bisogno e comprendere il modo migliore per far emergere il loro potenziale. Quando annunciò la sua decisione di costituire i gruppi Hosu-kai e Hosu, disse che oltre a voler trasmettere i suoi insegnamenti desiderava imparare dai membri. In definitiva, il risultato di questo suo profondo impegno con i membri dei gruppi Hosu-kai e Hosu divenne il cuore dell’educazione Soka. Giovani Fenici, spiccate il volo verso il futuro! – Puntata 110 Il corso del presidente Ikeda per le Giovani Fenici si conclude con una riunione all’aperto il 16 luglio del 1966. Il presidente Ikeda si sforza con tutto se stesso per trasmettere ai giovani membri della Divisione scuole superiori lo spirito fondamentale di maestro e discepolo e lo spirito della Soka Gakkai di adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese. Il presidente Ikeda li incoraggia ad abbracciare il Gohonzon per tutta la loro vita e a continuare a proteggere e costruire la Soka Gakkai. L’aria della sera cominciava a farsi fredda. Il presidente Ikeda, come se stesse parlando a ciascuno di noi singolarmente, disse: “Avanzate sempre con me. Non abbandonate mai la vostra fede o lasciate la Soka Gakkai.” Tutti rimasero attorno al presidente Ikeda. Nessuno voleva andare via. “È ora che io scriva un po’, devo andare” aggiunse “Il giardino è grande, fate una bella passeggiata.” “Grazie!” Le voci allegre dei giovani studenti che risuonarono nell’aria della sera risplendevano del loro voto per kosen-rufu. La nebbia si era dissolta e si riusciva a scorgere in lontananza il profilo delle vette delle montagne. Muneyoshi Ichiyanagi (vice presidente Soka Gakkai): Mentre tutti cantavano e mangiavano, io avevo continuato ad andare avanti e indietro tra la cucina e il giardino per portare il cibo. Poi in lontananza sentii qualcuno dire: “Arrivederci!”. È tutto finito, pensai, e poi vidi qualcuno camminare verso di me. Era il presidente Ikeda. Mi porse la mano e disse: “Grazie. Apprezzo i tuoi sforzi.” Riesco ancora a ricordare vividamente quanto fossi emozionato e la stretta della sua mano. Mi insegnò quanto fosse importante dare valore a coloro che lavoravano dietro le quinte. Quando ritornai nella mia stanza, trovai del succo di frutta che mi aveva fatto portare nel caso mi fossi sentito stanco. Sino alla fine, quella riunione all’aperto era stata avvolta dalla compassione e dal grande calore del presidente Ikeda. Noi tutti fummo testimoni della straordinaria dedizione con cui il presidente Ikeda faceva crescere i giovani. *** Il corso del presidente Ikeda per i gruppi Hosu-kai e Hosu che era iniziato l’8 gennaio 1966 con la lezione sul Gosho, volse al termine con la riunione all’aperto del 16 luglio. L’8 gennaio (del 1945) fu il giorno in cui il presidente Toda apprese della morte in carcere del suo maestro. Fu il giorno in cui fece la promessa di riscattare il presidente Makiguchi, dimostrando la validità delle idee del suo maestro e rivelando l’ingiustizia della sua persecuzione per mano delle autorità militari giapponesi. Il 16 luglio, invece, fu il giorno in cui, nel 1260, Nichiren Daishonin sottopose il suo trattato “Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” alle autorità di governo giapponesi. Quindi, il corso che il presidente Ikeda rivolse alle Giovani Fenici prese avvio il giorno in cui Josei Toda fece il voto di riscattare il suo maestro e si concluse il giorno delle rimostranze di Nichiren Daishonin alle autorità. Nello scegliere queste date le intenzioni del presidente Ikeda erano chiare. Masaichi Ueda (membro anziano; ex responsabile nazionale Divisione scuole superiori e responsabile nazionale Divisione giovani uomini): Cosa stava cercando di affidare il presidente Ikeda ai membri della Divisione scuole superiori? Io credo che stesse cercando di affidare loro la realizzazione concreta dello spirito di adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese così da eliminare la miseria dal mondo. Ma durante il percorso, si sarebbero scatenate potenti tempeste di persecuzioni. Solo i discepoli completamente uniti al loro maestro sarebbero stati in grado di resistere a tali violenti ondate di oppressione. Il presidente Ikeda stava sforzandosi con tutto se stesso per costruire una forte rete di discepoli uniti tra loro e determinati a dedicare le loro vite ad adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese. *** Quest’anno (2011) segna il 45esimo anniversario di quella riunione all’aperto a Haikone, in cui i membri della Divisione scuole superiori fecero la promessa di avanzare accanto al loro maestro. In un saggio (nel 2005) il presidente Ikeda, parlando dei membri dei gruppi originali Hosu-kai e Hosu scrisse così: Ogni anno brilla sempre più nei vostri occhi la più sincera determinazione. Quando sento la parola Hosu (Giovani Fenici) il mio essere si riempie di giovane vigore. È giunto il momento per voi di adempiere al vostro voto e rivelare ancora di più il vostro vero potenziale. È giunto il tempo in cui i vostri completi sforzi consentano a tutti di godere di splendide vittorie.” Un voto autentico è quello al quale decidiamo di dedicare tutta la nostra vita. Avere un simile voto ci permetterà di celebrare con trionfo il 100° anniversario del nostro movimento (nel 2030).