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Il relitto della nave Caterina Madre
"La signora in giallo"
Uno dei relitti più belli che la Puglia, e il Salento
in particolare, possa vantare è sicuramente quello
del Piroscafo Caterina Madre che giace sui fondali
tra Gallipoli e Santa Caterina di Nardò in provincia
di Lecce. I fondali in oggetto non sono nuovi a
questo tipo di presenza, infatti,possono vantare
diversi relitti della seconda guerra mondiale di
diverse nazionalità. Inizialmente adibito a
mercantile viene requisito dalla Regia Marina
Italiana a per scopi militari.
Caterina Madre prima della conversione
La nave nacque nel 1904 con il nome di Iddesleigh nel cantiere di Richardson Duck a Thornaby-on-Tees nel
Regno Unito per la famosa Tatem Line.
Caterina Madre dopo la conversione
La Iddelsleigh aveva una stazza lorda di 4027 tonnellate, lunga circa 110mt e larga 15mt, poteva
raggiungere la velocità massima di 11 nodi.
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Nel 1917 la nave fu venduta alla Lloyd Mediterraneo di Roma prendendo il nome di Valnoce;
1927 divenne proprietà della ditta Andrea Corrado di Genova, dove prese il nome di Caterina
Madre, in onore della madre dell’armatore ligure. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale la nave
rimase bloccata a Galati, sul Mar Nero, ma con l’entrata in guerra della Romania rientrò in Italia;
Il 9 settembre del 1942 fu requisita dalla Regia Marina Italiana e armata con un imponente
cannone contraereo a poppa e convertita in nave da guerra in occasione della Seconda Guerra
Mondiale.
il 13 settembre 1943 dopo essersi imbattuto in una mina al largo di Gallipoli affonda
inesorabilmente su un fondale di circa 80mt di profondità a circa 6,14 miglia dalla costa.
Il relitto nonostante fosse segnato sulle carte nautiche da diverso tempo è rimasto nell'oblio fino alla sua
precisa localizzazione e successiva esplorazione avvenuta nel 2010 ad opera di alcuni validi subacquei
tecnici della zona.
All'identificazione del nome della nave si è arrivato dopo numerose ricerche negli archivi storici della
Marina Militare Italiana e tante immersioni sul relitto per poter confrontare i vari dati che man mano
venivano a galla.
Giace in perfetto assetto di navigazione su un fondale sabbioso e in ottimo stato di conservazione. La
particolarità di questo relitto è la quantità di spugne gialle che lo ricopre in maniera quasi totale.
Spugne gialle in zona poppa, si intravede la sagoma del cannone
Particolarità che lo rende unico, infatti gli altri relitti in zona anche se fondi non presentano questa
abbondanza di spugne gialle. Ai sub che hanno la fortuna, o meglio le capacità tecniche, di poterlo visitare,
si prospetta una visione sublime di una esplosione di colori spettacolari.
Particolare del Cannone
La struttura è ben visibile come lo spettacolare cannone di poppa anch'esso ricoperto di spugne gialle.
Sono visibili le due ancore a prua , la grande elica a quattro pale e il timone. Si riconoscono benissimo
anche i bighi di carico e quelli delle scialuppe di salvataggio e le imponenti maniche a vento che si stagliano
sulla coperta.
Scaletta 1
Scaletta 2
La prua è orientata verso nord, leggermente spostata a ovest. Il relitto non presenta reti impigliate grazie,
forse, al fatto che essendo segnato sulle carte nautiche i pescatori professionisti hanno sempre evitato di
calare le loro reti in questa zona per scongiurare impigliamenti dannosi per le loro tasche.
Come del resto tutti i relitti adagiati su fondali sabbiosi il Caterina Madre è come un'oasi nel deserto e
quindi la panacea per tantissime specie di pesci tra i quali ricciole, dentici, cernie, gronchi,
aragoste,castagnole rosa ,ecc. che al suo interno hanno trovato rifugio.
©2015 Franco Antonio