Relazione sulle attività del progetto
Transcript
Relazione sulle attività del progetto
ISG rum ISTI DERMATOLOGICO IC" '"'\TC·) LAl\: S"' .(-...JALL"Al ISTITUTO 01 RICOVERO E CURA A CARATI ERE SCIENT!F: CO u.o.c. Dermatologia Infettiva ed Allergologica Direzione Scientifica ISG Prof. Aldo Di Carlo Roma, 19 dicembre 2013 Prot. n. d-0 s3 Si trasmette la relazione finale riguardante le attività del Proget to \\ Screening a t ti vo per l' infe z ione da HIV e le infezioni sessualmente trasmesse (1ST) mirato alla p o polazione di maschi che fanno sesso con maschi (MSM) a Roma (Progetto COROH)". Distinti saluti. Il Direttore U. Dermatologia Infettiva e Dott. Ant o nio Cr's au Vi a Ello Ch iane s i, 53 - 001 44 Roma Tei . 06 5266 6906 Fa x O 5266 28 04 cristaudo@i fo.it w~• . lfo.lt , ., ~ ~~ER",mLOGICO SAI\f GALLICANO ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATIERE SCIENTIFICO Fellowship GILEAD 2011 Report finale Titolo del Progetto: Screening attivo per l'infezione da HIV e le infezioni sessualmente trasmesse (1ST) mirato alla popolazione di maschi che fanno sesso con maschi (MSM) a Roma (Progetto COROH) Responsabile Scientifico: Antonio CRISTAUDO Ente Destinatario: Cod. ricerca IFO: CUP: Finanziamento totale ricevuto: Istituto Dermatologico San Gallicano-IFO (lRCCS). 12/09/G/2 H51J110005200007 Euro 30.000 1 Introduzione Negli ultimi vent'anni, nei diversi paesi occidentali, l'epidemia di infezione da HIV ha avuto un impatto enorme sulla salute dei maschi che fanno sesso con maschi (MSM), che in molti paesi ancora oggi fanno registrare le incidenze HIV -1 più elevate e il maggior numero di nuovi casi di AIDS. In Europa dopo il 2000, dati da studi osservazionali e da Sistemi di Sorveglianza hanno mostrato tra gli MSM un significativo aumento dell'incidenza HIV -1 in parallelo con un aumento dell'incidenza di altre infezioni sessualmente trasmissibili (1ST), soprattutto sifilide, gonorrea, e linfogranuloma venereo. Questi dati hanno suggerito come anche in Italia stia aumentando la velocità di circolazione di HIV-1 nelle comunità urbane omosessuali e come sia necessario condurre programmi avanzati di prevenzione a livello locale, diretti al monitoraggio e al controllo de 11' epidemia in questa popolazione, soprattutto mirando a strategie di screening op-out e di offerta attiva del test HIV che consentano di far emergere il sommerso (individui inconsapevoli dell 'infezione) e che limitino la diffusione anche di altre 1ST. Il progetto COROH riassume un programma di sorveglianza ed intervento educativo mirato alla comunità MSM di Roma e del Lazio finalizzato a: 1. aumentare la copertura dello screening HIV nella popolazione di MSM di Roma e Lazio; 2. trasferire conoscenze ed attitudini per un cambio verso comportamenti sessuali sicuri; 3. valutare la prevalenza e incidenza dell'infezione da HIV -1 nella comunità romana di MSM; 4. identificare fattori ecologici e individuali associati alla attuale circolazione dell'infezione da HIV e delle altre MST e al ritardo di diagnosi; 5. valutare la circolazione dei diversi sottotipi HIV tra gli MSM con nuova diagnosi. Metodologia del Progetto Il progetto è stato basato su un'offerta attiva del test HIV mediante un programma di screening allargato anche ad altre infezioni sessualmente trasmissibili (Tabella 1) e ha previsto controlli periodici, almeno semestrali, durante i quali sono state effettuate analisi di laboratorio e condotte sedute di counselling specialistico mirate alla riduzione del rischio di esposizione sessuale. L'offerta dello screening allargato da parte dell'Istituto S.Gallicano, è stata divulgata mediante manifesti, poster, cartoline, opuscoli e appositi banner presenti in numerosi siti Internet rivolti alla comunità di MSM nazionale e locale. Le attività di pubblicizzazione del programma sono state condotte in stretta collaborazione con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che ne ha curato la conduzione nei luoghi di ritrovo della comunità di Roma; come bar, discoteche, saune, eventi periodici e luoghi all'aperto. 2 Ogni individuo arruolato nella fase longitudinale e nei controlli semestrali è stato sottoposto, dietro consenso informato, a visita di screening per la diagnosi clinica di alcune 1ST (condilomatosi genitale, herpes genitale, mollusco contagioso e parassi tosi) e ai prelievi sierologici, batteriologici, virologici e citologici previsti dal Programma. II supporto statistico per l'analisi dei dati del Progetto è stato garantito anche dalla collaborazione con il Reparto di Epidemiologia del Dipartimento delle Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità (MIPI-ISS). Tabella 1. Tipologia delle indagini di laboratorio previste dal Programma COROH-ISG. TIPOLOGIA ANALISI TECNICA DIAGNOSTICA Ricerca anticorpi anti HIV Test Elisa + W.B. (sui casi Elisa +). Genotipizzazione HIV-l nei casi di infezione. Ricerca anticorpi anti sifilide RPR, TPHA, IgG-Ab e IgM-Ab Ricerca N. gonorrhoeae Ricerca colturale da tampone rettale e faringeo di N. gonorrhoeae Ricerca anticorpi anti Herpes HSVI e2 Ab Ricerca HPV anale HPVDNA + tipizzazione + Pap Test anale Ricerca C. trachomatis EJisa IgG IgM e IgA - Ab Raccolta e archiviazione dati È stato creato un archivio elettronico per la raccolta e la gestione/analisi longitudinale dei dati clinici e comportamentali dei partecipanti. I dati clinici e di laboratorio di ogni individuo arruolato, sono stati inseriti nell'archivio sulla base delle refertazioni individuali fomite dal Laboratorio di Patologia Clinica e Microbiologia-ISG. I dati comportamentali sono stati raccolti mediante intervista strutturata, faccia a faccia, basata su una scheda di accesso al test HIV e su due questionari di investigazione dei comportamenti sessuali: uno somministrabile all'arruolamento, l'altro alle visite di follow-up periodico. Questi supporti dati hanno consentito di raccogliere informazioni dettagliate socio-demografiche e comportamentali nelle seguenti aree: storia del comportamento sessuale (preferenze sessuali, età di inizio attività sessuale, partner lifetime, attività ultimi 5 anni e ultimo anno, storia delle partnership stabili, 1ST nel passato; storia del ricorso al test HIV, ecc.); comportamento e pratiche sessuali nei precedenti sei mesi e caratteristiche socio demografiche dei partner e dei luoghi di conduzione dei rapporti; modalità e frequenza d'uso del 3 profilattico per pratica; pratiche e uso profilattico con il partner stabile; uso di sostanze di abuso e di alcol e di farmaci stimolanti l'attività sessuale. AI termine della somministrazione dei questionari ogni partecipante è stato esposto ad una seduta di counseling HIV -1ST della durata di circa 20 minuti durante la quale è stato valutato il rischio sessuale individuale e proposte strategie per la riduzione mirata del rischio di esposizione. Popolazione in studio Nel periodo compreso tra gennaio 2012 e luglio 2013, presso la UOC di Dermatologia Infettiva-ISO hanno aderito al Programma COROH 325 MSM. Oli individui arruolati erano di età compresa tra 19 e 64 anni (età mediana: 32,5 anni, IQR 27-39) e il 96,8% dei partecipanti era di origine Caucasica. La tabella 2 mostra le caratteristiche socio-demografiche e comportamentali dei partecipanti al Progetto. Si tratta di maschi adulti, 1'85% dei quali ha almeno un diploma di scuola superiore e oltre il 50% ha un reddito annuo medio-alto. Solo il 15% di loro ha un solo partner sessuale stabile. Oltre due terzi ha rapporti anali sia attivi che passivi e oltre tre quarti di loro usa sempre il preservativo nei rapporti anali recettivi. Tuttavia oltre il 40% di loro ha già avuto una 1ST nel passato soprattutto condilomi genitali e gonorrea, ma circa un terzo la sifilide. Solo il 63% di loro ha già effettuato un test HIV nel passato e tra chi lo ha fatto il 32% lo ha fatto solo una volta, il 26% tra due e tre volte, il 22% tra le quattro e le cinque volte e il 20% più di cinque volte. Il materiale informativo Il progetto ha previsto per ogni partecipante la consegna di materiale informativo sotto forma di una card, di un opuscolo a libretto e di una cartolina pubblicitaria. Con la card ogni partecipante riceve un numero progressivo di archivio e dove oltre al nome e cognome viene indicato il calendario dei controlli successivi (Fig. 1). E'stato consegnato anche un opuscolo informativo a colori di 24 pagine, dal titolo Una guida alla salute sessuale che spiegava le finalità del Programma e che conteneva numerose schede illustrate sulle principali 1ST e sull'uso appropriato del preservativo, insieme ad un miniquestionario di autovalutazione del rischio sessuale di HIV (Fig 2). 4 m · . . ." u Prossimi appuntamenti Centro clinico: M "" s." .• ! , ,-, COROH 1001 Cognome _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ Nome _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ l__ l____ I__I____ Data l ° visita _ _ Data contatto _ _ Luogo contatto _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ Data e ora l. Data e ora 9. 2. 3. 4 6. 10. ll. 12. 13. 14. 7. 8. 16. 5 is. Fig.1 Card di fidelizzazione Progetto COROH (fronte e retro) Prendersi cura di sè migliora la salute di tutti UHm~I Circ ol di cl," t ura PROGETTO COROH ... O",0 !1 lu-.ua I6 , \. (; " I jl Mlin o ,-t i.611 \'4,J .. Le infezioni sessualmente trasmissibili e l'infezione da HIV Una guida a1la salute sessuale Fig. 2 Opuscolo informativo Progetto COROH (prima e ultima di copertina) 5 Tabella 2. Caratteristiche demografiche e comportamentali di 325 pazienti arruolati nel Programma COROH-ISG Periodo gennaio 2012 -luglio 2013. Caratteristiche socio-demografiche Età mediana (range interquartile) Etnia Caucasica Ispanica Scolarità Scuola dell'obbligo Diploma scuola superiore Diploma Universitario Reddito R Basso Medio Alto Età mediana al primo rapporto omosessuale (IQR) Partner lifetime, numero mediano (IQR) Partner precedenti 6 mesi b , numero mediano (IQR) Tipo di partnership sessuale b Solo partner fisso Partner fisso e occasionai i Solo partner occasionai i Tipo di rapporti anali b Solo insertivi Solo recettivi Rapporti insertivi e recettivi Frequenza d'uso del condom nei rapporti anali recettivi b Sempre Spesso (più del 50% delle volte) Raramente (meno del 50% delle volte) Mai Storia di 1ST No Herpes genitale Sifilide Gonorrea (qulunque sito) Condi/orni genitali % 32,5 (26-39) 96,8 3,2 15.0 40,9 44.1 45.7 42.5 11.8 19 (16.5-24) 48 (22-200) 4 (2-11) 15.2 24.3 60.5 25.2 7.8 67.0 76.0 17.0 4.1 2.9 57.0 43.0 5.5 28.8 34.2 44.2 NOTE. IQR, range interquartile 1ST, infezioni sessualmente trasmissibili. • Basso: < 12,000 ;€ medio: 12,000-24,000 ;€ alto: > 24,000 € . bOurante I sei mesi precedenti l'arruolamento. c La proporzione è calcolata solo per i pazienti con storia positive per 1ST. 11 totale eccede 100% perchè un paziente può aver avuto più di una 1ST. Lo screening per le 1ST -non HIV L' attività di screening per le diverse infezioni ha mostrato che circa un terzo dei partecipanti ha anticorpi anti T. pallidum e circa il 10% ha anticorpi anti HSV2 e anti C. trachomatis (Figura 3). 6 Durante il periodo gennaio 2012 - 15 giugno 2013, sono stati identificati 49 casi di sifilide infettiva (primaria, secondaria e sieropositiva recente) e 34 casi di infezione sub-acuta da N. gonorrhoeae. I pazienti con diagnosi di sifilide sono stati inseriti in un più stretto programma di controllo periodico dell'infezione da HIV e sottoposti a più regolare esposizione a sedute di Counseling per la riduzione del rischio. Il progetto ha consentito di sottoporre 292 dei 325 MSM a screening per le infezioni da HAV, HBV, HCV. Il 58% dei partecipanti è risultato suscettibile all'infezione da HBV, il 69% risultato suscettibile all'epatite da HA V e il 98,5% all' infezione da HCV (Figura 4). I partecipanti risultati suscettibili alle infezioni da HBV e HA V verso cui disponiamo di un vaccino, sono stati avviati alla vaccinazione in altro ambiente. Il prosieguo dell'attività di screening periodico consentirà per i vaccinati di verificare la risposta anticorpale protettiva. Lo screening per l'infezione da HPV I partecipanti sono stati anche sottoposti ad un prelievo citologico anale allo scopo di valutare la presenza dell'infezione da Papillomavirus umano (HPV) nonché quello di displasie anali. Il materiale prelevato è stato utilizzato per l'esecuzione di un test di genotipizzazione virale, che ha permesso di riconoscere fino a 37 diversi genotipi virali, inclusi tipi sia ad alto che basso rischio oncogeno. Questo screening ha mostrato una prevalenza dell'infezione anale da HPV nei partecipanti particolarmente elevata, pari al 72,2%. Più della metà degli individui testati (57,9%) era positiva a genotipi ad alto rischio oncogeno, mentre i genotipi a basso rischio sono stati rilevati nel 46.5% dei partecipanti. Tra gli MSM HPV-positivi, il 31,5% presentava un'infezione da HPV 16 e/o 18, i genotipi virali più diffusi nel carcinoma anale, del cui sviluppo l'HPV è responsabile. I genotipi a basso rischio HPV6 e HPVIl, responsabili invece della quasi totalità dei casi di condilomatosi ano-genitale, erano presenti nel 21,3% degli individui con infezione da HPV. Il materiale cellulare prelevato per il test HPV è stato inoltre utilizzato per l'esecuzione di un esame citologico, volto a rivelare la presenza di alterazioni cellulari a carico dell'epitelio anale. Tra i 233 casi con citologia valutabile, sono stati evidenziati 33 casi (14.2%) di ASC-US (cellule atipiche di significato indeterminato) e 23 casi (9.8%) di L-SIL (lesione squamo sa intraepiteliale di basso grado). Non è stato invece individuato nessuno caso di lesione anale di alto grado. I dati raccolti sulla citologia anale hanno consentito di redigere nel periodo dello studio un articolo scientifico pubblicato nel corso del 2012. L'estensione di questi risultati sono stati presentati al Congresso Internazionale sull'infezione da HPV (EUROGIN 2013, Firenze). Tra febbraio e aprile 2013 nella stessa popolazione di MSM è stata condotta una indagine sul livello di informazione sull'infezione da HPV i cui risultati preliminari sono stati presentati nello stesso Congresso. 7 Lo screening HIV Tra il 37% delle persone che ha effettuato il test HIV per la prima volta nel programma COROH, il 32% ha dichiarato che non aveva fatto il test perché credeva di non essere a rischio, il 24% perché aveva avuto una lunga relazione sessuale stabile, il 20% perché aveva timore di svelare al propria vita sessuale e il 16% per altre motivazioni (dati non mostrati). Durante i 18 mesi dello studio, l'attività di screening HIV ha consentito di misurare una prevalenza totale del 6,1% (20/325) e di effettuare circa 900 test anti-HIV, per un numero mediano di circa tre test (IQR: 2-4) per partecipante. Lo studio ha già consentito di aumentare dopo il 2011 il numero annuo di maschi MSM che hanno effettuato un test HIV nella struttura di screening del S.Gallicano, cosi pure la loro proporzione sul totale annuo di testati (Fig. 5). Inoltre il Progetto ha finora consentito di ri-testare molti MSM già testati come HIV -negativi nel passato, alimentando la coorte di suscettibili seguita per rischio di siero conversione HIV. Per questo una larga proporzione degli MSM HIV -negativi partecipanti al Progetto è stata inclusa nella coorte retrospettiva costituita da oltre 2.200 MSM avviata nel 1985 e che recentemente ha consentito di valutare l'andamento dell'incidenza HIV tra gli MSM a Roma negli ultimi 25 anni, e di mostrare un significativo aumento della circolazione dell' infezione HIV dopo il 2000 soprattutto tra i più giovani e in quelli con un livello culturale più basso. La coorte ha inoltre mostrato come tra i fattori indipendentemente associati all'aumento dell'incidenza HIV ci sia l'aumento dell'incidenza della sifilide nella stessa popolazione. I dati di questa analisi sono stati sistematizzati in un articolo scientifico recentemente sottoposto alla rivista dell'European Centre for Diseases Control (ECDC). Tra i MSM con nuova diagnosi di infezione da HIV individuati dal Progetto, la maggior parte delle infezioni è stata determinata da un sottotipo B di HIV (74%) e dal sotto tipo ricombinante CRF02 _ AG (21,0%). I quattro casi di infezione da CRF02_AG sono stati inclusi in una casistica di 19 casi totali in MSM raccolti dal 2005 con infezione da questo sottotipo ricombinante e che ha costituito la base dati per uno studio multicentrico a Roma i cui risultati sono stati presentati di un articolo scientifico sull'analisi filogenetica di questo cluster di trasmissione causato da questo tipo ricombinante. Conclusioni Il modello di intervento proposto nel Progetto "Screening attivo per l'infezione da HIV e le infezioni sessualmente trasmesse (IST) mirato alla popolazione di maschi che fanno sesso con maschi (MSM) a Roma (Progetto COROH)", ha rappresentato un importante contributo alla Sorveglianza e controllo dell'infezione da HIV -1 e delle altre 1ST in una popolazione ad alto rischio come gli MSM, e in un'area ad importante significato epidemiologico come l'area di Roma. Il 8 modello di screening allargato alle altre 1ST sta costituendo una risposta operativa a quelle evidenze scientifiche che oggi legano l'aumento del rischio individuale per HIV alla circolazione di patologie infettive uicerative come sifilide e herpes genitale, e soprattutto in una popolazione come quella degli MSM che si sta rivelando particolarmente fragile, proprio nel terzo millennio, nel vasto panorama epidemiologico dell ' infezione da HIV. 9 PUBBLICAZIONI PRODOTTE Donà MG, Benevolo M, Vocaturo A, Palamara G, Latini A, Giglio A, Moretto D, Rollo F, Impara G, Ensoli F, Pimpinelli F, Di Carlo A, Giuliani M, Anal cytological abnormalities and epidemiological correlates among men who have sex with men at risk for HIV-I infection, 2012, BMC Cancer 476 Giuliani M, Santoro M M, Lo Presti A, Cella E, Scognamiglio P, Lai A, Latini A, et al. Circulation ofHN I CRF02_AG among MSM Population in Centralltaly: A Molecular Epidemiology-Based Study. Bio Med Res Intero, 2013 (in press). PUBBLICAZIONI SOTTOPOSTE A RIVISTA Giuliani M, Vescio MF, Latini A, Palamara G, Pimpinelli F, Donà M G, IMPARA G, Stivali F, Carduccelli F, Ensoli F, Di Carlo A, Rezza G. Continuous Increase in HIV-I Incidence after 2000 Among Men Who Have Sex With Men in Rome. Insights from a 25-year screening program. (submitted to Eurosurveillance). PARTECIPAZIONE A CONGRESSI: Donà MG, Latini G, Giglio A, Moretto D, Impara G, Palamara G, Benevolo M, Vocaturo A, Giuliani M. Prevalence of anal HPV infection and cytological abnormalities among HIV -I infected and uninfected men who have sex with men in Rome, ltaly. EUROGIN 2013 Firenze 3-6 novembre 2013 . Dona MG, Cristaudo A, Latini A, Imara G, Carduccelli F, Farinella M, Stivali F, Rezza G, Giuliani M. Knowledge of HPV infection and vaccine acceptability among males attending a sexually transmitted infections centre. EUROGIN 2013 Firenze 3-6 novembre 2013. 10 Prevalenze delle principali 1ST in MSM UOC Dermatologia Infettiva S.Gallicano (IRCCS) PROGETTO COROH gennaio 2012- luglio 2013 35 30 25 20 O/o 15 10 5 O C.trachomatis HSV2 Sifllide HIV Fig .3 Prevalenze anticorpi IgG verso virus epatotropi in MSM afferenti UOC Dermatologia Infettiva S.Gallicano (IRCCS) PROGETTO COROHgennaio 2012-luglio 2013 I_Non-susce! !il Suscettibili 1 40% t--- 30% t - - --j 20% t--- 10% + - - - 0% +-- -" HBV HAV HCV Fig. 4 11 Testati per infezione da HIV per anno e tipo di esposizione. UOC Dermatologia Infettiva ISG 2005-2013*. [] Eterosex . Omo-Bisex 10D% 80"/, 60"10 40"/, 20% 0% 2006 2006 2007 2008 2009 2010 \____ _ _2013* _I 2011 2012 V' Progetto COROH • gennaio-giugno 2013 FIG.5 12