Quidditch, il gioco del best-seller Harry Potter, è
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Quidditch, il gioco del best-seller Harry Potter, è
Quidditch, il gioco del best-seller Harry Potter, è diventato realtà Martedì 15 Marzo 2011 Il quidditch per babbani – secondo il lessico di Harry Potter le persone non dotate di poteri magici – sta pian piano diventando un affare tremendamente serio Fonte: Blitzquotidiano.it Tra l’eterogenea gamma di prodotti messa in vendita da Alivan’s il cliente può scegliere tra la scopa «falcone scarlatto» a 59 dollari, e quelle «tempesta di terra» per 79 dollari. Lo strano acquisto potrà servire al campionato nazionale di quidditch, il gioco inventato da Joanne Rowling nel best-seller Harry Potter. Unico inconveniente, la tecnologia delle scope prevede uno strappo alle regole insegnate ad Howgarts, la celebre scuola di magia. Come precisa il sito internet di Alivan’s: «le scope non volano». Tra le molte ricadute sulla realtà causate dalla fervida fantasia della Rowling sarebbe stato difficile immaginare l’ideazione del quidditch, uno sport che si pratica volando. Eppure la fantasia può tutto, specie quando alberga nelle menti di due matricole al college, che occupano il loro tempo libero con profonde interrogazioni esistenziali, del tipo: «come si può giocare a Quidditch quando non puoi volare come Harry Potter?». Dopo essersi posta la domanda, Xander Manshel e i suoi compagni di corso al Middlebury College si sono perfino dati una risposta, trovando la soluzione: «correre qua e là a cavallo di una scopa vestiti con mantellina e occhialini, cercando di gettare una palla dentro un hula hoop». Questa le ben poco mitica origine di un gioco che ha rapidamente conquistato un’imprevedibile popolarità. Il quidditch per babbani – secondo il lessico di Harry Potter le persone non dotate di poteri magici – sta pian piano diventando un affare tremendamente serio. Ci sono oramai tornei in tutta America, regole che vengono aggiornate anno dopo anno (c’è stato qualche osso rotto di troppo), una coordinazione nazionale e perfino una coppa del mondo. 1/2 Quidditch, il gioco del best-seller Harry Potter, è diventato realtà Martedì 15 Marzo 2011 Quest’anno l’ambito trofeo è stato disputato a New York: nel parco di Manhattan più di 60, tra università e istituti superiori, si sono donati battaglia per lo sfuggente «boccino d’oro». Molte delle più importanti università, da Yale a Princeton, hanno mandato – anche sponsorizzate – le loro delegazioni. Si pone così il problema su quale sarà il futuro del quidditch per babbani. L’effetto palla di neve potrebbe continuare e contribuire a far entrare il gioco sempre più nei ranghi dell’ufficialità. Qualcuno pensa già di farlo diventare un vero e proprio sport: per registrarsi alla NCAA americana basterebbe infatti la richiesta da parte di 40 o 50 college o istituti superiori. Molti vogliono però che il quidditch conservi la sua magia e non si professionalizzi, perdendo le sue un po’ eccentriche radici. Qualunque sia il futuro di questo bizzarro sport, i babbani del quidditch continuano ad allenarsi in vista della prossima coppa del mondo. L’inventrice dello sport, invitata a più manifestazioni, non si è ancora fatta vedere, ma gli organizzatori l’hanno già invitata per la prossima edizione. Se sarà presente, potrà assistere alla consegna dell’ambitissimo trofeo: una coppa di plastica ricoperta di vernice spray rossa. Ad imperitura memoria, i nomi dei vincitori vi verranno inscritti sopra. Con un evidenziatore. 2/2