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Amelia dolce Amelia Romanzo di Roberto Girardi Parole: 77.381 Caratteri (spazi compresi): 474.425 Scheda Il testo è narrato in terza persona al passato; il punto di vista è variabile, ma segue più da vicino quello del narratore che rimane esterno alle vicende. La suddivisione è ad episodi che, pur concludendosi ogni volta, portano avanti una trama unica, basata sulla finta biografia di Amelia. Il genere è decisamente umoristico, sostenuto da una prosa agile e vivace, che si adatta ai differenti temi. Molti i dialoghi brillanti. Le tematiche affrontate sono leggere e le situazioni da commedia popolare. L’ambientazione, pur situata geograficamente in Sant’Ambrogio, cittadina della Val di Susa, non è localizzata e le situazioni possono essere estese a qualunque città di provincia. Sinossi Siamo nel 1950. Elide è la più bella ragazza del paese; fa la pettinatrice, mestiere che le dà modo di frequentare parecchie persone e conoscere i particolari della loro vita privata. Ma Elide non è una persona frivola e pettegola, al contrario di sua madre, Rita. Nunzio è un calabrese da poco immigrato a Torino, splendido ragazzo che in pochissimo tempo è stato bene accolto tra le braccia di una procace e generosa lattaia. Conosce Elide in una gelateria di via Roma e, dopo un fidanzamento veloce e invidiato, si sposano. Soprannominata Bela Cita in riferimento alle mille volte che così definisce sua figlia, Rita, la madre di Elide, è stupida e vanesia, caratteristiche che trasmetterà ad Amelia, prima ed unica figlia della coppia, nonché protagonista degli episodi del romanzo. La bambina è già splendida alla nascita, ma ben presto dimostra scarse doti intellettive, unite ad una esplosiva gioia di vivere. Mentre Elide si impegna nel negozio e Nunzio si dedica, dopo l’esperienza in FIAT, ad una sua officina privata, Amelia viene avviata ad un futuro di grandi successi dalla nonna. I successi non verranno, ma le avventure sì. Tra recite scolastiche, primi amorazzi nei campi attorno al paese, gite catastrofiche ed esami di guida, Amelia arriva al diploma. Il suo primo ed unico colloquio di lavoro avviene, per sua fortuna, con un titolare d’azienda sensibile alle sue bellezze e Amelia viene assunta. Naturalmente comincia una relazione a singhiozzo con il suo datore di lavoro, che si trascina per anni e anni, senza mai concludersi. La sua collega d’ufficio, sveglia quanto laboriosa, la prende comunque in simpatia e la aiuta a non creare troppi disguidi in ufficio. Amelia, innamorata ma non monacale, non si toglie avventure e incontri; uno fra tutti resterà nei suoi ricordi: quello con il giovane impresario di Pompe funebri. Sarà lui che, quando Amelia è ormai vecchia e grassa, la rincontrerà, lasciando al lettore la speranza di una conclusione romantica. Punto di forza del romanzo è la protagonista Amelia, stupenda quanto sciocca ragazza, la cui vita viene suddivisa in momenti cruciali ed esilaranti. Le situazioni comiche di cui diviene suo malgrado protagonista riescono a coinvolgere il lettore. Lo stile vivace invoglia ad iniziare un nuovo capitolo al termine del precedente. Il romanzo può essere proposto più facilmente al lettore e alla lettrice di mezza età, amante delle commedie e del teatro. Maria Teresa Carpegna Editor professionista [email protected] 3383938543