art nouveau - viva la cicchi

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art nouveau - viva la cicchi
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ART NOUVEAU
LA BELLE EPOQUE E L’ARTE IN UN MONDO CHE
CAMBIA
Gli ultimi anni del 1800 e i primi del 1900 sono anni di relativa pace fra le
potenze europee,tanto da essere indicati genericamente come la Belle
Epoque.Tuttavia questi anni sono contrassegnati anche da una profonda crisi
Le cui conseguenze toccano quasi tutti gli artisti.
Da un lato prosegue l’ottimistica fede nel progresso scientifico,che appare
inarrestabile e tale da portare a soluzione oni problema umano,dall’altro ci si
rende conto che questa felicità universale è solo apparente : la borghesia si
arricchisce sfruttando i lavoratori,la cui spiritualità è uccisa dalla
meccanizzazione.
Il DECADENTISMO è la risposta : per evadere la materialità volgare della
realtà ci si rifugia in un mondo immaginario,intimo e raffinato.
Ed è in questo clima decadente che nasce in Europa il Movimento detto :
Art Nouveau in Francia,Modern Style in Inghilterra,Modernismo in Spagna,
Jugendstil in Germania,Secessione in Austria e Liberty o Floreale in ItaliaLa definizione italiana di Liberty fa riferimento al nome dell’inglese Arthur
Liberty,il quale,fin dal 1875 aveva fondato a Londra una ditta che
commerciava arredi di alto livello qualitativo,ma nel contempo destinati ad un
vasto pubblico.
Questa accezione sottolinea una delle caratteristiche della corrente : rendere
esteticamente validi gli oggetti di uso comune che le industrie diffondono,
per slavaguardarli dall’appiattimento e dalla banalizzazione della produzione
in serie.
Gli elementi che caratterizzano questo stile sono :
- l’uso della Linea Curva
- l’uso del Colore Piatto
- il Decorativismo
- l’aspirazione alla modernità
- il riferimento al mondo vegetale(forme fitomorfe)
- la ricerca di una nuova bellezza nei prodotti industriali ;
- l’applicazione di questo stile in una vasta gamma di produzioni
artistiche(architettura,pittura,scultura,arredi,monili,oggetti d’uso,
abbigliamento…..)
- la Stilizzazione dei motivi ornamentali.
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L’Art Nouveau trovò alcune delle sue espressioni più significative nel campo
dell’architettura.In Belgio si trovano le prime costruzioni Liberty ad opera di
Victor Horta(1861-1947).Nei suoi palazzi Solvay e Tassel gli elementi
strutturali a vista divengono contemporaneamente elementi
decorativi(Funzionalità che sposa l’Estetica).
Prevalgono le superfici vetrate che creano un dialogo fra interno ed esterno,
la linea curva che flette le pareti e informa anche il più piccolo dettaglio.
Casa Solvay(oggi Hotel)
La casa venne commissionata da Armand Solvay, figlio del ricco farmacista
ed industriale Ernest Solvay. Per questo facoltoso cliente Horta spese una
fortuna nell'uso di materiali preziosi. Anche per questo edificio Horta si prese
la briga di progettare ogni singolo dettaglio. Vennero usati marmo, onice,
bronzo, legni tropicali, ecc. Per la decorazione delle scale collaborò con il
pittore Théo van Rysselberghe. Buona parte dell' "Hotel Solvay" è rimasto
intatto grazie alla famiglia Wittamer che lo acquistò nel 1950.
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V. Horta, Balaustra della scala della Casa Solvay a Bruxelles, 1894-99
Casa Tassel
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l’ “Hôtel Tassel” è da considerare l’esempio più fulgido di questa nuova
“Weltanschauung” fiorita ovunque in Europa dal seme parigino
dell’Esposizione Universale del 1900. La facciata con due ali in pietra è
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magico connubio di colori blu e ocra incastonati in flessuosi rivoli di ferro
piatto e forgiato. La struttura, aperta in una controcurva concentrica, presenta
sopra le finestre del mezzanino un elegante bovindo loggiato (da “bow” e
“window”: finestra ad arco) sormontato da un balcone a forma di trifora. Uno
scorcio fiabesco da ammirare e su cui fantasticare che introduce il visitatore
in un percorso estetico affascinante, nell‘aura dorata del pianerottolo nel
piano nobile dell’Hôtel, su cui sembra arrampicarsi come un’edera fatata o un
prezioso ruscello da sogno la grande scala in legno di mogano e ferro battuto
puntellata da ghirigori artistici. Intrichi capricciosi di linee avvolgono
l’atmosfera di un luogo che sembra crescere con il ritmo silente e catartico di
una natura boscosa che strega la psiche. Un luogo che condensa in sé
l’innovazione ancora attuale delle intuizioni architettoniche di Victor Horta,
artista liberty
ESEMPIO DI SCALINATA LIBERTY
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In Francia l'Art Nouveau prese il suo nome dall'insegna del negozio che aprì
Samuel Bing nel 1895 a Parigi. intorno a questa curiosa figura di
imprenditore, si radunarono artisti del calibro di, Pissarro, Seurat, Toulouse-
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Lautrec e nella grande Esposizione Universale di Parigi del 1900 la ditta
Bing registrò un successo a dir poco strepitoso.
In controtendenza al naturalismo floreale perorato da Gallé, l'atelier di Bing
spicca per un estremo rigore lineare, in cui ogni compiacenza decorativa
viene ridotta, e si perviene a un'eleganza tanto incisiva quanto spoglia.
Hector Guimard(1867-1942) si riallaccia alla tendenza del naturalismo
floreale.
Egli ridisegna le entrate della Metropolitana(ancor oggi esistenti) con
elementi in ghisa ondulati come fiori,conferendo loro un aspetto organico e
vitale.
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Ingressi della Metroplitana
a Parigi
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In Spagna operò Antoni Gaudì(1852-1926),una delle personalità più
indipendenti,estrose e creative.La sua figura è difficilmente riconducibile alle
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principali correnti europee,ma è coerente con lo sviluppo culturale
spagnolo,nel quale,nel corso dei secoli,sono confluiti elementi islamici e
zingareschi su un substrato popolare già di per se ricco di colore.
Gaudì plasma le forme in modo indipendente dalle geometrie obbligate dalla
struttura architettonica,ottenendo degli oggetti scultorei e fantasiosi.
Esemplare è la Casa Milà detta La Pedrera(1910,Patrimonio Unesco).
I suoi prospetti ondulati proiettano all’esterno la dilatazione degli ambienti
interni e ogni piccolo dettaglio è mosso e organico.
Molte le fonti ispirative suggerite: dalle chiese in Cappadocia ricavate nelle
roccie scavate dal vento alle torri di grano del Sudan, alle torri coniche in
argilla del Togo. Il gusto del primitivo stava iniziando a imperversare in tutti i
settori artistici.
La grande innovazione di Casa Milà è la pianta libera, organica, senza
simmetrie, angoli e linee rette. Altrettanto libera e organica è la facciata.
Gaudí progetta la facciata con un’ossatura in ferro che gli consentiva
un’ampia libertà formale. Il gioco dei balconi è stato paragonato ad una jazzsession. Il tetto dell'edificio è un opera nell’opera. Camini, ventilatori, torri
degli ascensori sono sculture danzanti, alla Henry Moore. Qualcuno ha scritto
che l’edificio più che una montagna era un vulcano formato dal movimento
della lava.
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Casa Batllò(1904-1907,
Barcellona)
A Casa Batllò Gaudì opera la
ristrutturazione di un preesistente edificio in cui viene annullato
ogni spigolo a favore di un
esuberante dinamismo e forme
morbide e flessuose.
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L’ultima opera di Gaudì ancora incompiuta è la Sagrada Familia(1883-1926),
a Barcellona-Quest’opera,pur riallacciandosi al neogotico ottocentesco,nasce
dalla fantasia come un castello di sabbia.Una struttura che è medioevale
solo all’apparenza poiché l’autore spinge all’estremo delle loro possibilità le
leggi statiche dell’architettura gotica con membrature fantastiche ricche di
significati gotici.
Una delle esigenze primarie di Gaudì era di realizzare un’opera aperta in
perpetua costruzione.Quindi,non una semplice architettura sacra,ma un omaggio
a Dio.Il compimento della Sagrada Familia avrebbe dovuto fondarsi su
principi teorici secondo cui . la linea dritta sarebbe propria dell’uomo,quella
curva della natura e soprattutto di Dio
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In Italia,ed in particolar modo in Sicilia,opera uno dei più autorevoli architetti
Liberty,il palermitano Ernesto Basile(1857-1932).Uomo assai colto,studioso
raffinato e sensibile dell’architettura siciliana,arabo-normanna e rinascimentale,dopo un primo periodo di eclettismo,Basile giunge ad un linguaggio più
autonomo,un floreale ricco ed estremamente colto in cui decorazione e
architettura si fondono in un unicum,come negli interni di Villa Igea.
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Villa Igea esterno
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Salone dell’Hotel Villa Igea
Basile diede un contributo originale anche nel campo
degli arredi realizzati come designer della Ditta
Ducrot che si distinguono per la raffinatezza
espressiva.
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Basile : tavolini da thè per
la ditta Ducrot