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AIDAinformazioni 4/2002 - Maria Pia Carosella
http://www.aidainformazioni.it/pub/
AIDAinformazioni
ISSN 1121-0095, trimestrale
anno 20, numero 4, ottobre-dicembre
2002
Recensioni
A cura di Anna Baldazzi
Serge Cacaly [et alii], Dictionnaire encyclopédique de
l’information et de la documentation. Nathan, 2001, 634 p.
Recensita da Maria Pia Carosella, consulente, Roma
«Primo dizionario enciclopedico francofono dedicato alle scienze dell'informazione e della
documentazione», recitano la pagina promozionale inserita in riviste francesi e la quarta di copertina del
volume, da noi considerato con entusiasmo già prima di averlo in mano, anche perché ci venivano
indicati i nomi di Serge Cacaly come direttore del Comitato di redazione e degli altri suoi componenti:
Yves F. Le Coadic, Michel Merlot, Paul-Dominique Pomart, Eric Sutter, tutti ben noti specialisti del
settore.
Il giudizio positivo sul Dizionario, compatto e ben orchestrato, non è diminuito, nonostante una piccola
delusione iniziale; e cominciamo da questa.
Non essendoci arrivata all'orecchio negli anni precedenti, forse per nostra distrazione, l'esistenza di un
repertorio del genere, quel «primo» ci aveva fatto supporre che il dizionario datasse al nuovo secolo, e
pertanto fosse "super-aggiornato". Abbiamo però constatato che il 2001 è la data di copyright della
«présente impression», mentre «pour la prèmiere édition» è il 1997. Non sappiamo quale ne sia
l'incremento dopo quest'ultimo anno: abbiamo però riscontrato ad esempio che è considerato esistente un
importante ente internazionale del nostro settore che purtroppo non lo è più; che nelle varie voci la
bibliografia citata - sempre molto recente - non oltrepassa il 1996; mentre non siamo riusciti a trovare
traccia di nozioni "nuove" come il knowledge management, sia pure espresso in francese. Ci siamo
permessi di iniziare con questa osservazione per non essere accusati di avere in cauda venenum: per
contro, gli apprezzamenti che il Dizionario merita sono molti, di vario tipo e... sentiti.
Ad apertura di volume dànno fiducia i nomi del centinaio di esperti dell'«Elenco dei redattori», che si
sono sempre assunti la responsabilità di firmare i propri pezzi. Sono per lo più di nazionalità francese, ma
provengono pure da Belgio, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Stati Uniti, Svizzera, Tunisia. Contribuiscono
alla dimensione internazionale dell'opera, che si manifesta però soprattutto nel contenuto, anche se,
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ovviamente, l'aspetto francese è privilegiato. Sono per lo più professionisti dei differenti "mestieri" di
I&D, ma anche insegnanti o ricercatori del settore.
La stessa soddisfacente sensazione proviene dal Plan de classement des articles, piano di ordinamento
degli articoli secondo logica, che ci dimostra, nonostante l'ovvia frammentazione del contenuto
complessivo dovuto alla disposizione alfabetica dei 307 articoli (consultabili perciò anche
indipendentemente l'uno dall'altro), che «l'opera è stata concepita con una strategia narrativa globale» (p.
13). Al limite, la potremmo persino trasformare in un manuale organico, solo che consultassimo
nell'ordine logico (e pertanto non alfabetico) del Plan le sottovoci indicate in terza ed ultima istanza. Il
Piano infatti individua 9 raggruppamenti principali, suddivisi a loro volta in sotto-gruppi per i quali è
prevista un'ulteriore suddivisione. I 9 raggruppamenti principali sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
L'informazione
Organismi di informazione e di documentazione
Metodi
Trattamento dell'informazione e della documentazione
Tecniche elettroniche
Supporti dell'informazione
Applicazioni specifiche
Mestieri e formazioni
Personalità (ove sono inserite una ventina di biografie dei cultori dei vari aspetti dell'I&D,
deceduti, francesi e non).
Prendiamo ad esempio il citato raggruppamento principale del Piano «Trattamento dell'I&D»; è
suddiviso nelle categorie: Strumenti documentari; Operazioni documentarie; Prodotti e servizi di
informazione.
Nel dizionario alfabetico non troviamo articoli intestati al «Trattamento dell'I&D», né alle sue tre
suddivisioni relative a Strumenti, Operazioni e Prodotti e servizi. Sono invece presenti articoli
riguardanti la quasi cinquantina di voci considerate nel terzo livello di suddivisione logica del Plan, ma
rispettando il posto assegnato loro dall'ordinamento alfabetico; cioè, ad esempio, per il gruppo
«Strumenti documentari»: Ordinamento dei documenti («Classement»); Classificazione; Classificazione
decimale Dewey; Classificazione decimale universale; Formato; Linguaggio documentario;
Nomenclatura; Terminologia; Thesaurus. Arrivando così alla trattazione complessiva del tema
«Strumenti documentari». Un discorso, questo, lungo sulla carta, ma agevole in pratica.
Un raccordo diverso, più facile ed usuale tra argomenti affini, è d'altronde assicurato dai rimandi tra
pezzi che considerano argomenti consimili.
Come sostenuto nella Presentazione (p. 11), il Dizionario enciclopedico con il suo approccio globale
«all'insieme del settore dell'informazione e della documentazione: archivi, biblioteche, centri di
documentazione e musei... agisce a favore di una viva presa di coscienza dell'esistenza di una cultura
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dell'informazione» e riflette «tutta la diversità attuale del settore» nonché «la trasversalità delle tecniche,
degli strumenti, delle pratiche e dei metodi». Stabilitane «l'emergenza», «la giovane scienza
dell'informazione trova qui un progetto di valutazione dei suoi contorni che rasentano altri aspetti:
comunicazione, informatica, linguistica, sociologia, elettronica, logica».
Chi conosce meglio la terminologia inglese specifica della nostra professione troverà nel corpo del
dizionario alfabetico la traduzione delle varie voci in questa lingua. Si potrebbe ipotizzare l'esistenza di
una sorta di parziale dizionario francese-inglese di termini delle scienze dell'I&D. Ne menzioniamo
soltanto qualche coppia significativa: Numérisation (fr.) - Digitization (ingl.); Chaine éditoriale (fr.) Publishing process (ingl.), e così via.
Ogni articolo del dizionario, oltre che dalla traduzione in inglese del suo "titolo", è accompagnato - come
si è accennato - da rimandi ad altre voci e da bibliografia scelta per lo più di autori francofoni.
Quanto al contenuto e alla lunghezza dei 307 articoli, citiamo dalla Presentazione (p. 13): «Numerosi
articoli più lunghi di altri abbracciano l'insieme di una nozione in cui sono assemblati un certo numero di
concetti. Inversamente, taluni concetti inerenti al nostro soggetto irrigano l'insieme dell'opera e sono
allora oggetto sia di un breve articolo, sia di una semplice menzione nell'Indice. Questo è il caso delle
nozioni di "Informazione" e di "Informazione scientifica e tecnica"». Ed infatti nel primo caso alla
nozione "informazione" sono dedicate soltanto una decina di righe (p. 297), nel secondo da
"informazione scientifica e tecnica - IST" nell'Indice sono fatti ben 11 rimandi a voci esistenti nel
dizionario (a "base di dati" come a "INIST", a "politica francese" come a "scienza dell'informazione"),
mentre non esiste un articolo specifico sull'IST.
L'Indice di un migliaio di termini (p. 605-624) comprende sia le voci-titolo degli articoli sia gli eventuali
loro sinonimi con il rinvio al termine prescelto nel corpo alfabetico del repertorio.
In un Elenco delle sigle (p. 627-634) quelle presenti nel dizionario vengono "sciolte". Vi abbiamo trovato
l'acronimo AIDA - Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata (p. 627). Per contro, nel testo
l'abbiamo individuata (p. 48) dopo qualche ricerca, inserita nell'elenco delle altre associazioni europee
che fanno parte dell'ECIA, e pertanto sotto la voce «Associations internationales», la quale a sua volta
(insieme alle Associazioni di utenti, alle Associazioni professionali francesi; alle Società di gestione dei
diritti letterari e artistici) nel Plan de classement è inserita nella suddivisione di secondo livello
«Associazioni professionali» (che rientra nel raggruppamento principale «Mestieri e formazioni»).
Le parole di Serge Cacaly (p. 14) sono le più chiare per esprimere anche la nostra conclusione: «Il
dizionario è destinato ad essere utile, utile per apprendere e comprendere, utile per ritrovarsi e
identificare questo mondo familiare ed enigmatico, erede di Naudé e di Bradford, fatto di virtualità e di
scaffali, di elettroni e di cemento».
Un repertorio dalle molteplici possibilità - aggiungiamo noi - che se ben sfruttato può rivelarsi molto più
utile di quanto appaia a prima vista (e la cui consultazione è più agevole della sua recensione).
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