Comunicato stampa

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Emigrazione: garantire i diritti fondamentali grazie ad un giusto equilibrio sui
respingimenti.
Si è tenuta, nei giorni scorsi a Napoli, la conferenza nazionale dell’immigrazione del Movimento
Cristiano Lavoratori, organizzato dalla Fondazione Italiana Europa popolare, mentre sulle coste
italiane si susseguiva una serie impressionante di sbarchi con tutti i problemi, le preoccupazioni
umanitarie e di sicurezza.
Gli oratori convenuti nell’assise Mcl hanno avuto modo di confrontare idee e proposte con
l’attualità e su un tema delicato: “l’immigrazione nella legalità quindi integrazione basata su diritti e
doveri per una vera cittadinanza”.
Il Presidente Nazionale Mcl Carlo Costalli, nel suo intervento ha sostenuto: “Ci troviamo davanti a
tre distinti livelli del problema, i diritti umani elementari che vanno garantiti a tutti anche agli
irregolari, i diritti del lavoro e sociali vanno garantiti subito ai regolari, i diritti politici la cui
acquisizione deve richiedere un giusto periodo”. Non è sufficiente – rimarca Costalli – che si impari
la lingua o la carta Costituzionale, bisogna che si condividano i valori di fondo della società che si
pretende di contribuire ad orientare con un forte senso di appartenenza. Il Mcl è accanto agli
immigrati con le scuole di italiano, gli sportelli informativi, la recente costituzione dell’Als
(Associazione Lavoratori Stranieri), l’allestimento di alloggi, progetti già sperimentati in alcune
grandi città Italiane, prossimamente attivi anche nella città Partenopea ma, soprattutto, servizi che
toccano la priorità degli immigrati stranieri: istruzione, comunicazione, lavoro, casa a cui si
aggiunge l’accesso al credito ed al risparmio.
E’ intervenuto, successivamente, il Direttore generale dell’immigrazione del Ministero del Lavoro e
delle politiche sociali che, riferendosi alla parte finale del discorso del Presidente Costalli, ha
annunciato alcune novità. Gli accordi bilaterali con i paesi con maggiori emigrazione vede la
formazione in loco delle persone, in modo da elevare la qualità dell’immigrazione e, perciò, della
successiva integrazione. Innovativa è la direttiva presto in vigore che consentirà agli immigrati
stagionali che abbiano lavorati in Italia per almeno due anni, di entrare extra decreto flussi. Ha
concluso poi Forlani: “Occorre maggiore cooperazione sia internazionale sia tra le Istituzioni
Italiane.
Le nostre comunità accoglienti hanno supplito ai buchi istituzionali: una dimensione di sussidiarietà
mai riconosciuta e che, invece, va qualificata”:
Successivamente è intervenuto il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe che ha portato il saluto della
Diocesi locale e che ha sostenuto: “Dell’unità della famiglia umana, che è una sola e si realizza
nella diversità dei popoli e della sua cultura”
E’ intervenuto poi il Vice Presidente Nazionale Mcl Noè Ghidoni che, nel proprio intervento, ha
ricordato che per i Cattolici “la pietà, la compassione si traducono necessariamente in un dovere
attivo di solidarietà e di accoglienza. Tutto il resto viene dopo”
Ghidoni ha rilevato che c’è una tendenza generalizzata allo sfruttamento del fenomeno
immigrazione: da un lato chi pensa ad avvantaggiarsi di nuove braccia, dall’altra chi pensa di
sfruttarne i vantaggi sul piano elettorale.
“Le migrazioni sono un fenomeno che non può essere arrestato ma va gestito, nel quale la legalità e
la questione centrale come pure il tema dell’identità e dell’appartenenza, cui non è possibile
rinunciare ma che va piuttosto valorizzata.
All’assemblea è intervenuto anche l’assistente ecclesiale nazionale Mcl Mons. Francesco Rosso che
ha esortato la folta platea presente all’assise Mcl a cambiare innanzitutto il proprio cuore ed il
proprio sguardo sugli altri, mettendo il nostro cuore a disposizione del prossimo.
Come cristiani dobbiamo accogliere lo straniero, la Chiesa non è straniera a nessun uomo ed in
nessun luogo. Durante l’Assise Mcl è stato letto un messaggio giunto dal Ministro del lavoro On.
Maurizio Sacconi: “Identità e incontro è il cuore della visione proposta, laddove l’integrazione è
possibile solo se scatta un incontro umano tra persone con la propria identità e la propria storia.
L’incontro è la chiave di tutto e le Istituzioni sono chiamate a favorirlo in condizioni di sicurezza.
Un equilibrata politica dell’integrazione si compone necessariamente di due aspetti loro connessi:
oltre a quello della repressione dei flussi clandestini anche di quella della migliore integrazione e
dei comportamenti regolari.
Ai lavori è intervenuto anche Mons. Giancarlo Perego, Direttore della Fondazione Migrantes: “Tra i
fenomeni del cambiamento c’è la mobilità”, ha detto. “Un fenomeno complesso alimentato dalla
globalizzazione e dalla comunicazione, che interessa in prevalenza aree geografiche caratterizzate
da insufficienti risorse economiche e/o da economie in transazione”.
Impressionanti i numeri che ha associato: “Ogni anno nel mondo si mettono in moto un miliardo di
persone: 800 milioni all’interno del proprio Stato, 200 milioni che lasciano il proprio Paese per altri.
Questi dati ci devono indurre a leggere la mobilità all’interno di un discorso di cooperazione
internazionale. “La mobilità che ha avuto protagonista per diversi secoli l’ Europa, vede oggi
protagonista altre nazioni. L’Italia sta vivendo anch’essa già dagli anni ’80 il fenomeno
dell’immigrazione. E’ diventata, insieme agli Stati Uniti, il più grande Paese di pressione
migratoria. Una realtà migratoria molto forte: 5 milioni di persone, 1 persona su 12, con 198
nazionalità diverse, 140 lingue diverse”. Insomma, l’immigrazione sta cambiando la nostra vita, sta
strutturando diversamente la vita della città, delle famiglie e delle persone “soprattutto in cinque
ambiti: il mondo del lavoro, la famiglia, la scuola, la nazione, la comunità cristiana”. Allora come
affrontare questo cambiamento? Per mons. Perego “le piste di lavoro sono numerose:
dall’identità/incontro – relazione agli strumenti come il Patronato, centrale nell’attività del MCL. La
strada che insieme siamo invitati a percorrere è quella della interculturalità, che passa anche da una
consapevolezza nuova di incontri, relazioni, legami che comprendono persone, storie e popoli
nuovi, che toccano la nostra vita nei luoghi della quotidianità, dello sportello, del laboratorio, dove
sperimentare una santità laicale”.
Nel corso dei lavori sono intervenuti anche Armin Laschest, membro del Bundestag, Mons. Anton
Cosa, Vescovo di Chisinou – Moldavia ed il Presidente dell’Als – Mcl Avv. Vincenzo Massara.
Erano presenti inoltre 250 Dirigenti Mcl oltre ai responsabili delle sedi dei servizi Mcl in Romania,
Moldavia, Marocco, Bosnia, stati Uniti e Sud America.
Parte da qui il nostro impegno e la nostra nuova sfida associativa alla luce della Dottrina Sociale
della Chiesa, faro del nostro agire quotidiano che sostiene: “Esiste un diritto ad emigrare che deve
essere garantito a tutti: ognuno deve poter lasciare liberamente il proprio paese. Il diritto di emigrare
rientra nella libertà personale e ha a che vedere con la possibilità di fuggire a persecuzioni o
minacce per motivi politici o religioso,come pure il diritto di cercare il proprio benessere e quello
delle proprie famiglie”. Tocca a noi con il nostro entusiasmo, alla vigilia del 40° anno di fondazione
della nostra Associazione, accettare queste nuove sfide con lo spirito di servizio che ha sempre
contraddistinto la nostra azione al servizio della Chiesa locale ed universale, nei nostri primi 40 anni
di attività.
Umberto Morelli
Presidente Provinciale
Mcl Piacenza