230-232 Tagliaferri

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230-232 Tagliaferri
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Schedario/ In rete
Federico Tagliaferri
L’islamismo in Italia
Giornalista professionista
Un panorama profondamente diverso
rispetto all’ebraismo (cfr Aggiornamenti
Sociali, 1 [2004] 74-76) si presenta a chi
voglia documentarsi sull’Islam in Italia
ricorrendo al web. Anzitutto il numero
dei siti è più limitato (anche se in crescita), gli argomenti sono di carattere più
spirituale, l’intento didattico e catechistico è più evidente e vi predomina l’apologetica. I siti hanno tutti una parte comune, più o meno estesa e approfondita,
dedicata all’esposizione dei principi fondamentali dell’Islam: il profeta, la dottrina, il sacro Corano, i «pilastri» (cioè gli
obblighi fondamentali per ogni musulmano). Altri elementi comuni sono le pagine
dedicate agli orari della preghiera, alle
feste, al ramadan, al pellegrinaggio alla
Mecca, alla condizione della donna nell’Islam, ecc.
Nel complesso, i siti a disposizione di
chi voglia farsi un’idea dell’Islam in rete
non rendono giustizia alla sua grande tradizione culturale, filosofica e scientifica,
limitandosi a un approccio soprattutto
propagandistico (a volte addirittura ingenuo o elementare), senza riferimenti alla
sua concreta collocazione all’interno della società italiana. Quasi del tutto assenti
sono argomenti come il dialogo interreligioso, i rapporti con le altre grandi tradi-
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zioni religiose, il legame con l’attualità
quotidiana. Un’ultima annotazione riguarda l’aspetto tecnico: spesso i siti funzionano in maniera imperfetta, con pagine che non si aprono o non sono aggiornate, link inesistenti, fotografie che non
compaiono, il tutto indice di un certo
pionierismo ancora predominante, anche
se va in generale riconosciuto l’entusiasmo nel tentativo di testimoniare la fede,
la presenza e l’identità religiosa dei musulmani in Italia.
www.islam-ucoii.it
Quello dell’ UCOII – ONLUS (Unione
delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia) è il sito da cui partire per
un’esplorazione dell’Islam italiano in rete. Espressione «storica» del primo tentativo di dare un’organizzazione compiuta ai musulmani italiani, l’UCOII, fondata
nel 1990, è solo parzialmente riuscita nel
suo intento, perché essi rimangono quanto mai divisi e frammentati, come forse è
inevitabile considerato il fatto che la
quasi totalità dei fedeli è composta da
immigrati provenienti da Paesi diversi.
Tra gli scopi che essa stessa dichiara vi
sono «favorire il processo di diffusione e
approfondimento della cultura e della fede islamica, rafforzare i rapporti tra le
L’islamismo in Italia
associazioni e le comunità, rappresentare
la comunità islamica nei confronti delle
istituzioni, operare per la stipula di
un’intesa fra Repubblica italiana e Comunità islamica (a tutt’oggi mai conclusa, N.d.A.), tutelare i diritti dei musulmani italiani e residenti». Da molti ritenuta
«vicina» ai Fratelli Musulmani, il movimento radicale fondato in Egitto da Hassan el-Banna nel 1929, l’UCOII offre un
sito sobrio e improntato alla praticità:
una breve storia dell’organizzazione, delle sue realizzazioni e della sua struttura,
un chiaro elenco dei responsabili, una
parte ben più vasta denominata «Le nostre basi» dedicata all’Islam, al profeta
Muhammad, alle domande e risposte sull’Islam. Seguono una panoramica sulla
storia e le caratteristiche dei musulmani
presenti in Italia.
www.islam.it
Il sito del Centro islamico di Milano e
Lombardia si presenta con una precisa
identità, dovuta alla storia stessa del
Centro, che ha svolto e tuttora svolge un
ruolo di primo piano nel panorama dell’Islam italiano fin dalle sue origini nel
1977. Molto attivo, frequentato da immigrati e animato da convertiti all’Islam, il
Centro è tra i pochi in Italia a poter vantare una sede appositamente costruita (a
Segrate, presso Milano) che comprende
una vera e propria moschea con minare-
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to, una delle tre esistenti in Italia (le altre sono quelle di Monte Antenne a Roma e di Catania). La documentazione offerta in rete testimonia l’impegno del
Centro nel far conoscere l’Islam: elenchi
di conferenze, incontri, seminari, iniziative per le scuole, ecc. Una sezione è dedicata al battagliero periodico Il Messaggero dell’Islam, che in varie occasioni ha
suscitato vivaci polemiche, tra cui quella
nei confronti dell’allora arcivescovo di
Milano, card. Martini, dopo la pubblicazione del discorso tenuto in occasione
della festa di S. Ambrogio del 1990, dal
titolo Noi e l’Islam.
www.lega-musulmana.it
Il sito italiano (non aggiornato) della
Lega Musulmana Mondiale rispecchia gli
obiettivi di una delle maggiori organizzazioni internazionali islamiche, nota come
Rabita («lega», «unione»). Fondata nel
1962, la Lega — come si legge nel sito
— intende far conoscere gli insegnamenti dell’Islam; salvaguardare gli interessi e
le aspirazioni dei musulmani e risolvere i
loro problemi se sono in difficoltà; confutare le false accuse rivolte all’Islam e respingere le correnti e i falsi dogmi con i
quali i nemici dell’Islam cercano di distruggere l'unità dei musulmani e indurli
al dubbio nella loro fede. Intende inoltre
promuovere una presenza islamica in Italia e in Europa basata sul Corano, sull’osservanza dei precetti, sull’insegnamento e soprattutto sull’esempio di una
pacifica convivenza e fruttuosa collaborazione con l’intera società italiana. Nel
1997 la Lega ha deciso di istituire in Italia un’associazione autonoma, registrata
come ente morale senza fini di lucro.
Da segnalare la riproduzione di alcune
eleganti edizioni del Corano stampate in
vari Paesi, compreso un antico mano-
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scritto turco appartenuto al Sultano Solimano il Magnifico, e la dettagliata guida
(con carta topografica dei luoghi) per chi
si appresta al pellegrinaggio.
Federico Tagliaferri
Alì, genero del profeta. Il sito propone la
storia della nascita e dello sviluppo del
movimento sciita, i principi che lo distinguono dall’Islam sunnita, oltre a una
quantità di informazioni generali.
www.giovanimusulmani.it
Si discosta dall’immagine prevalente
degli altri siti islamici quello dell’Associazione Giovani Musulmani d’Italia
( GMI ), che utilizza il metodo della chat
per coinvolgere i giovani e mantenere il
contatto con loro, dando vita a vari forum
di discussione. La visita del sito, molto
semplice nel suo aspetto e senza pretese,
può essere interessante proprio per questo motivo: il tentativo di parlare con un
linguaggio nuovo e diverso, in sintonia
con le esigenze delle giovani generazioni
di musulmani che sono in grado di utilizzare più facilmente la lingua italiana. La
lettura dei messaggi pubblicati on-line
trasmette al visitatore in modo immediato
gli interrogativi, i gusti, le esperienze dei
giovani, con una libertà che conferisce
vivacità a tutto il sito. Non mancano
aspetti più tradizionali, come il «1° concorso del sacro Corano», che prevede lo
studio a memoria del testo e offre premi.
www.shia-islam.org
Questo sito rappresenta una particolarità, perché, a differenza degli altri sopra
illustrati, si richiama alla tradizione religiosa islamica sciita ed è voce dell’Associazione islamica Ahl al-Bayt («Gente
della Casa»). Lo sciismo rappresenta la
minoranza più numerosa nel mondo musulmano; la sua origine risale al conflitto
scoppiato all’interno della neonata comunità islamica sulla designazione del successore del profeta. Gli sciiti ritengono
che questi dovesse appartenere alla famiglia del profeta e sostennero il «partito» (shia significa appunto «partito») di
www.sufi.it
Il sito si propone di trasmettere il senso e il significato della corrente mistica
all’interno dell’Islam, il sufismo, e della
vita di una sua confraternita. Il termine
sufismo deriva da suf («lana») e si riferisce alla tunica di lana grezza indossata
dai primi seguaci di questa corrente. Da
notare che il sufismo conosce un notevole interesse da parte del pubblico occidentale, in quanto si richiama a esperienze spirituali più facilmente comprensibili nella prospettiva cristiana. Il sito
presta particolare attenzione all’arte islamica, con sezioni dedicate alla calligrafia
(nell’Islam è proibito l’uso delle immagini e la calligrafia supplisce alle esigenze
decorative) e all’architettura (con foto di
moschee e altri edifici e link a siti specializzati in storia dell’arte). Sul sito è
anche possibile ascoltare alcuni esempi
di dhikr («ricordo»), l’invocazione a Dio
che in ambito sufico assume forme particolari e costituisce la cerimonia centrale
del rituale. Sempre in ambito artistico,
altre sezioni sono dedicate alla letteratura e alla musica: anche in quest’ultimo
caso si possono ascoltare on-line alcuni
brani per flauto ney turco-ottomano.