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Source: Ansa
Printed: 13:33 05 Feb 2014
Carceri: Icsa, liberazione condizionale per decongestionarle
Per chi deve scontare pena residua sotto 4 anni, no reati gravi
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Una "sospensione condizionale
speciale" per decongestionare le carceri. E' una delle proposte
avanzate dalla Fondazione Icsa che ha analizzato i dati sulle
carceri e indicato una serie di possibili misure.
Al 27 gennaio 2014, su un totale di 61.709 detenuti, pi di
un terzo, e cio22.409, hanno da scontare pene inferiori a 4
anni e, oltre ai reati relativi alle sostanze stupefacenti, il
maggiore numero di detenuti sta scontando la condanna per reati
contro il patrimonio, contro la persona, contro la pubblica
amministrazione. Partendo da questi dati, la Fondazione Icsa
respinge ogni soluzione che costituisca semplicemente un
"regalo" ai detenuti a costo zero, ma avanza la proposta di una
sospensione condizionale speciale, consistente nella sospensione
dell'esecuzione della pena detentiva per tutti i detenuti che
hanno da scontare una pena residua inferiore a quattro anni con
la esclusione di coloro che sono stati condannati per alcuni
reati di particolare gravite dei recidivi ex art. 99 ultimo
comma c.p. L'ammissione al beneficio sarebbe affidata alla
magistratura di sorveglianza che dovrebbe, per concederla,
escludere la pericolositattuale del detenuto.
Il beneficio non verrebbe concesso automaticamente, ma a
domanda dell'interessato, al quale saranno di regola applicate
dal magistrato di sorveglianza le misure di prevenzione
personali ritenute pi adeguate, per un periodo pari a quello
della pena di cui stata sospesa l'esecuzione.
Il beneficio, si spiega nella relazione Icsa redatta dal
prefetto Caro De Stefano e dal procuratore aggiunto di Roma
Giancarlo Capaldo, dovrebbe essere revocato se il detenuto viene
condannato per inosservanza delle misure di prevenzione
applicate e per qualunque altro delitto doloso commesso nei
dieci anni successivi alla sospensione.
BOS
05-FEB-14 13:06 NNNN
Received by way of Telpress NewsReader at: 13:07 (GMT+1) in date: 05/02/2014
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Source: Ansa
Printed: 16:39 05 Feb 2014
Carceri:Icsa,da'Fini-Giovanardi'effetti contrari a obiettivi
Serve intervento ampio e urgente per modificare legge droga
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Per incidere positivamente sul
sovraffollamento carcerazione serve un intervento pi ampio e
urgente sulla disciplina dei reati in materia di stupefacenti.
Il provvedimento Cancellieri infatti "appare condivisibile, ma
non risolutivo". Lo rileva la Fondazione Icsa nella sua proposta
per decongestionare gli istituti di pena.
Il 30-40% dei detenuti, si osserva, ha subito una condanna
per violazione della legge Fini-Giovanardi. Al 31 dicembre
scorso erano il 38,8% per un totale di 24.273 persone. Un numero
costante nel tempo anche perchspesso chi termina di scontare
la pena torna facilmente in galera per aver reiterato lo stesso
tipo di reato, proprio per la peculiaritdello stesso.
L'ipotesi che in ordine a queste tipologie di reato ci si
trovi continuamente di fronte sia a nuovi soggetti che
delinquono sia a recidivi e che il dato numerico relativo ai
detenuti in carcere per motivi di droga sia estremamente
fluttuante e soggetto a rapido turn over.
"A sette anni dall'entrata in vigore della legge
Fini-Giovanardi, possiamo quindi affermare - spiega l'Icsa - che
la legge ha ottenuto effetti contrari all'obiettivo principale
che si era prefissata, ossia il contrasto dell'uso e della
diffusione di sostanze stupefacenti, nonchquello di esercitare
una funzione deterrente".(ANSA).
AU
05-FEB-14 16:14 NNNN
Received by way of Telpress NewsReader at: 16:15 (GMT+1) in date: 05/02/2014
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Source: Ansa
Printed: 14:35 05 Feb 2014
Carceri: Icsa,per 22.409 detenuti residuo pena fino a 4 anni
Su 61.709 reclusi, 24 mila per reati patrimonio e 10mila droga
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Sono 61.709 i detenuti nelle carceri
italiane su un totale di 47.716 posti regolamentari, secondo i
dati del Dap elaborati dalla Fondazione Icsa che oggi ha
presentato una proposta contro il sovraffollamento negli
istituti di pena. I reclusi con un residuo di pena fino a 4
anni, che potrebbero usufruire della liberazione condizionale,
secondo la proposta della fondazione Icsa, sono 22.409 di cui:
7.319 fino ad un anno ancora da scontare, 6.536 da uno a due
anni, 5.153 da due a tre anni e 3.401 da tre a quattro anni.
Secondo i dati del Dap sono inoltre 24.273 i reclusi per reati
di droga e 33.965 quelli che hanno commesso reati contro il
patrimonio, a fronte, ad esempio, dei detenuti per reati ben pi
importanti come l'associazione di stampo mafioso,6.744
persone.(ANSA).
AU
05-FEB-14 13:43 NNNN
Received by way of Telpress NewsReader at: 13:44 (GMT+1) in date: 05/02/2014
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Source: Ansa
Printed: 14:55 07 Feb 2014
ANSA-FOCUS/ Carceri:15mila fuori con'sospensione pena speciale'
Proposta Fondazione Icsa, 'patto' per condannati fino a 4 anni
(di Anna Lisa Antonucci)
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - E' una sorta di 'patteggiamento ex
post', un 'contratto' tra lo Stato, che cancella il residuo di
condanna fino a quattro anni, e il detenuto che si impegna a
rispettare certe regole, per almeno dieci anni, pena il ritorno
in carcere. La proposta per intervenire strutturalmente sul
problema del sovraffollamento carcerario, 61.709 detenuti per un
totale di 47.716 posti regolamentari, arriva da due esperti
della Fondazione Icsa, il prefetto Carlo De Stefano, per anni
responsabile dell'antiterrorismo, e il procuratore aggiunto di
Roma Giancarlo Capaldo.
"A differenza di quanto contenuto nel dl carceri in
discussione alla Camera - spiega Capaldo - la nostra proposta
non regala nulla al detenuto ma prevede una sua assunzione di
responsabilit. E' il recluso, infatti, come prima cosa a dover
avanzare la domanda per usufruire di questa "sospensione
condizionale speciale". L'ammissione al beneficio, da cui
escluso chi ha commesso reati gravissimi e i recidivi,
affidata comunque al tribunale di sorveglianza che la concede
dopo aver escluso la pericolositdel detenuto.
"La stima - spiega Carlo De Stefano - che con questa modifica
strutturale della gestione della pena potrebbero lasciare il
carcere da subito almeno 15 mila delle oltre 22 mila persone in
carcere con condanne fino a 4 anni".
Il detenuto che usufruisce della sospensione resta sotto
osservazione per dieci anni e si impegna a rispettare alcune
misure di prevenzione per il tempo della pena che avrebbe dovuto
scontare, come non lasciare il Paese, non frequentare ambienti
ambigui, e dimostrare sempre la provenienza dei suoi beni.
"E' un modo per cambiare radicalmente la filosofia della
gestione della pena", dicono gli esperti dell'Icsa, secondo i
quali per mettere mano all'emergenza carceri necessario fare
molto di pi e meglio di ciche contenuto nel provvedimento
'Cancellieri'. "L'impianto normativo predisposto dal ministro
Cancellieri - rilevano - risulterinefficace e destabilizzante
per il sistema dell'amministrazione della giustizia in Italia e
come sempre accaduto per i precedenti provvedimenti di
clemenza, finircon l'alimentare crescenti aspettative di
liberazione anticipata in tutti i segmenti della popolazione
carceraria, che potrebbero essere deluse con conseguenti
problemi di gestione della situazione all'interno dei
penitenziari". In ultimo, secondo De Stefano e Capaldo il
problema carceri non puprescindere da una ampia e urgente
modifica della legge sulla droga nei confronti della quale il
provvedimento 'Cancellieri' non appare risolutivo.
"A sette anni dall'entrata in vigore della legge
Fini-Giovanardi, possiamo quindi affermare - spiega l'Icsa - che
la legge ha ottenuto effetti contrari all'obiettivo principale
che si era prefissata, ossia il contrasto dell'uso e della
diffusione di sostanze stupefacenti, nonchquello di esercitare
una funzione deterrente". (ANSA).
AU
05-FEB-14 18:56 NNNN
Received by way of Telpress NewsReader at: 18:57 (GMT+1) in date: 05/02/2014