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AG
GA
N o 183- 2015
Z E TT E
ttivi.
Lettera del Direttore.
Carissime amiche e cari amici, spero di farvi cosa
gradita annunciando che, a partire da domenica 18
ottobre, la AGgazette verrà affiancata e completata dalla AGgazette servizi speciali, che fin qui hanno fatto oggetto di pubblicazione random. La novità è resa possibile dal contributo fondamentale e
indispensabile di quelli di voi che arricchiscono il
catalogo dei “servizi speciali” e ai quali va il mio e
vostro doveroso ringraziamento. “Ad majora !”
Mecenate e filantropo.
Il suo nome è Marino Golinelli, protagonista del
mondo farmaceutico italiano e, a 95 anni, promotore di un’iniziativa che merita di essere citata.
Nell’area industriale di Bologna, dove c’era una
fonderia, oggi c’è un centro culturale privato che è
stato inaugurato il 3 ottobre.
Il progetto è degli architetti dello studio bolognese
diverserighestudio, ed è stato realizzato su incarico
della Fondazione promossa da Golinelli, che ha voluto creare questa “cittadella per la cultura e la conoscenza”. La struttura è una raffinata “scatola”
che consente la massima libertà per varie attività.
La Fondazione Golinelli è infatti fonte di attività
formative, didattiche, culturali, innovative e aveva
bisogno di una sede che ne favorisse la creatività e
lo sviluppo.
Saggezza toscana.
Nei mesi scorsi i due aeroporti toscani, Firenze e
Pisa, avevano deciso di fondersi nella Toscana Aeroporti. Il bilancio della prima semestrale, presentato dopo l’operazione, evidenzia risultati interessanti. Passeggeri : 3,3 milioni transitati (+ 7,3% )
Ricavi consolidati : 63,2 milioni ( + 19%)
Margine operativo lordo : 10 milioni ( + 14,5%)
Utile netto : 3,4 milioni ( +75%)
I risultati sono nettamente positivi, anche se l’indebitamento è salito da1 12,5 milioni, a fine 2014, ai
32,5 di giugno 2015.
PS - Riusciranno gli aeroporti lombardi a seguire
l’esempio dei propropronipoti dei Medici?
Una legittima lagnanza …
e una interessante proposta.
Il caro ed affezionato lettore Carlo G. , nato il 4
Agosto di un non precisato anno, esprime le sue
gentili ma accorate rimostranze per una grave
mancanza contenuta nella rubrica Anniversari
del numero 182, relativi al mese di Agosto.
Rimarca il lettore che il 4 Agosto sono nati,
oltre a lui, Barack Obama, (1961), Louis
Armstrong (1901) e nientepopodimeno che The
Queen Mother - Elisabeth Bowes-Lyon– regina
dal 1936 al 1947, nata nel 1900.
La proposta che ne può derivare, interessante a
parere della Direzione della AGgazette per i tre
famosi nominativi che già ne fanno parte, è
quella di dare vita all’ “Associazione nati il 4
Agosto”, confidando che in tale fatidica data
siano nati altri importanti personaggi, compresi naturalmente i lettori della Gazette che ne
dimostrino il diritto, che potranno ogni anno
essere oggetto di un indirizzo di auguri e felicitazioni.
NB - Sono aperte le segnalazioni e le iscrizioni
presso la Redazione della Gazette.
Scoperte letterarie.
Una piccola casa editrice pordenonese, la Biblioteca dell’Immagine, ha rinvenuto in un vecchio magazzino dei Navigli milanesi una ricca serie di libri
di viaggio, scritti da viaggiatori della Belle époque
e pubblicati anni fa da Treves e altri editori. Sono
testimonianze di grande interesse e, talvolta di
grande attualità.
Gaston Vuillier, autore e pittore francese, analizza
nel 1893, il fenomeno mafia in Sicilia con grande
efficacia e acume. Carlo Yriarte, inviato di Le
Monde, “sente” l’Italia davanti alla tomba di Dante e definisce Ravenna un “museo vivente”. Francis
Wey, amico di Victor Hugo, immortala il Vaticano
nel 1868; l’alsaziano Eugenio Muntz si lamenta
dell’eccessivo statalismo e della ridondante burocrazia. Il litografo tedesco Christian Wihlelm Allers accusa i nobili napoletani di vivere come falene, tra il tramonto e la mezzanotte. “Ecco perché le
rappresentazioni teatrali cominciano così tardi, tra
le otto e mezza e le nove”. E poi una serie di annotazioni attualissime e disarmanti, da gustare.
Le donne più potenti del mondo.
La classifica annuale di Fortune , pubblicata recentemente, contiene 50 nomi di amministratori delegati donne ,
che insieme controllano 1.000 miliardi di dollari di azioni, facendo riferimento ai valori di mercato.
Al primo posto la Ceo di General Motors, Mary Barra (53). Seguono Indra Nooyi, della Pepsi Cola,
Ginny Romerty (59), della IBM. Altri nomi citati, e da ricordare, sono Sheryl Sandberg, della Facebook, e Marissa
Mayer della Yahoo. Nella classifica non compaiono le italiane.
Le donne più pagate del mondo. (sempre secondo la classifica di Fortune
- valori in dollari USA)
Al primo posto Safra Calz, Presidente e Ceo di Oracle, con 43.590.605 .
Segue Marissa Mayer, Presidente e Ceo di Yahoo, con 36.615.404 . (Oggi a rischio di dimissioni).
Terza si piazza Sheryl Sandberg, Ceo di Facebook, con 26.216.173.
Quarta è Wellington Denahan, Presidente e Ceo della società finanziaria Annaly Capital, con 25.810.129.
La quinta posizione è tenuta da Sharen Turney, Presidente e Ceo di Victoria Secret, con 25.410.052.
Al sesto posto troviamo Elizabeth Smith, Presidente e Ceo di Bloomin’ Brands, con 24.450.233.
Al settimo Irene Rosenfeld, Presidente e Ceo di Mondelez Int. Inc. , con 22.034.929.
All’ottavo si piazza Carol Meyrowitz, Presedente e Ceo di TYX Companies, con 19.052.474.
Al nono posto ecco Jane Elfers, Presidente e Ceo di Children’s Place Retail Stores, con 17.212.902.
E, finalmente, in decima posizione, Margaret Whitman, Presidente e Ceo di Hewlett-Packard, con 15.362.142.
Le dieci donne italiane più importanti. ( in ordine alfabetico)
Anna Amati . Vice presidente di Meta Group
Ornella Barra . Vice presidente di Wallgreen Boots Alliance e presidente e chief executive di Global Wholesales.
Marina Elvira Berlusconi . Presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori , membro del Cda di Mediaset.
Silvia Candiani. General Manager Consumer Channel Group per l’area dell’Europa centrale e dell’Est.
Elena David . Presidente dell’Associazione italiana chief executive officer e Amministratore delegato del gruppo
UNA Hotel & Resort.
Fabiola Gianotti. La fisica italiana più famosa al mondo. Dal 1° gennaio 2016 e per cinque anni dirigerà l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, con sede a Ginevra. Membro dell’Accademia dei Lincei.
Laura Iris Ferro. Nome importante nel campo delle biotecnologie. Dalla Crinos, piccola azienda farmaceutica di
famiglia in crisi, nel 2009 ha creato la Gentium, azienda quotata al Nasdaq di New York. Nel 2013 ha avuto la
quotazione rivalutata del 600%.
Emma Marcegaglia . Prima donna al vertice di Confindustria. Dal maggio 2014 presidente dell’ENI, 39esima azienda tra le più potenti al mondo (secondo Forbes).
Miuccia Prada . Non solo ha difeso l’italianità del suo marchio, ma ha saputo portare al vertice della moda internazionale l’azienda di suo nonno Mario. Totale il suo approccio innovativo nella gestione aziendale, dalle vendite al design.
Lucrezia Reichlin . Fino al 2008 Direttore centrale della BCE. Professore alla London Business School. Ha sviluppato modelli econometrici utilizzati in tutto il mondo da banche centrali e investitori privati di tutto il mondo.
Le sportive più pagate.
La prima è la tennista russa Maria Sharapova, con 26,1 milioni di euro, seconda la statunitense Serena Williams
con 22 milioni, terza la danese Caroline Wozniacki con 13 milioni.
Burocrazia? Ma mi faccia il piacere!
Più che una storia, un mito.
* TG1 - Al TG1 su 113 giornalisti i dirigenti
sono 40, per l’esattezza un direttore, cinque vicedirettori e 34 redattori capo. Ovvero un dirigente ogni 2,4 giornalisti “normali”.
* Servizio sanitario nazionale. Comprende più
dirigenti di qualsiasi altro comparto: 33mila.
* Retribuzioni. Uno studio dell’Ocse, Government at a glance, diffuso nel 2013, svela che ai
nostri superburocrati vengono attribuiti in media a testa 650mila dollari l’anno, contro i 397mila dei neozelandesi, 348mila dei britannici e
257mila degli statunitensi. Francesi e tedeschi
non classificati !
* Confronti. I dirigenti apicali dei ministeri italiani guadagnano 2,5 volte i loro colleghi tedeschi, 2 volte i francesi, un terzo in più dei britannici.
* Rapporti. Nel 2013 i compensi dei nostri massimi dirigenti pubblici veleggiavano a 12,6 volte
il reddito medio pro capite italiano. Quelli tedeschi si piazzavano a 4,97 volte nel contesto del
loro Paese.
*Rewarding regionale. Nel dicembre 2014 è stato rilevato uno dei parametri al quale faceva
riferimento la Regione Toscana per misurare la
performance dei dirigenti: obbligo di ridurre
del 5% l’uso della carta, incentivando l’uso delle e-mail.
* Permessi. Per allacciarsi alla rete elettrica in
Germania ci vogliono 17 giorni, in Italia 124.
Per un permesso di costruzione in Finlandia 66
giorni, in Germania 97, in Italia 234. Per il pagamento delle tasse di un’impresa in Italia occorrono 269 ore di lavoro all’anno mentre la
media europea è di 163 ore.
* 136mila euro/anno? The Economist nell’agosto 2014 ha scritto che “bisogna diventare il direttore dell’info technology di una ditta inglese,
il Governatore dello Stato di NewYork oppure..
un usciere del Parlamento italiano, con distinta
uniforme, ricca di fregi dorati”.
Nel 1835 il figlio di un falegname e orfano di madre, il
quattordicenne Louis Vuitton lascia, a piedi, il villaggio
di Anchay, nelle montagne dello Jura, per raggiungere
Parigi. Vi arriva dopo 450 chilometri.
Inizia a lavorare come garzone di bottega presso il signor Maréchal, che si occupa di imballaggi e bauli. Louis
è volenteroso e gli vengono affidati lavori sempre più
importanti. Nel 1852 Louis confeziona un nécessaire da
viaggio per l’Imperatrice Eugenia. Due anni dopo si sposa, si mette in proprio e apre un laboratorio al 4 di rue
Neuve-des-Capucines, dove produce bauli che diventeranno presto celebri. Ha un’idea che a posteriori sembrerà banale: la forma quadrata. Ma allora i bauli avevano la parte superiore a forma bombata e con l’avvento delle auto nella seconda metà dell’Ottocento i bauli a
forma quadrata erano più facili da impilare e trasportare. Nel 1859 la sede viene trasferita ad Asnières, e il laboratorio ingrandito per far fronte alle richieste.
Louis pensa in grande e, a differenza dei suoi concorrenti che si limitano al mercato parigino, si lancia sui mercati inglese e americano. Nel 1867 è uno dei 52.500
espositori all’Esposizione universale di Parigi, che vede
15 milioni di visitatori.
Nel 1871 apre il primo negozio a Parigi, al numero 1 di
rue de Scribe. Da allora lo affianca il figlio George; è lui a
occuparsi del primo negozio a Londra, in Oxford Street,
nel 1885, e poi di quelli di New York e di Philadelphia.
Il fondatore muore nel 1892, a 71anni.
Quattro anni dopo, George fa disegnare, in onore del
padre, il celebre monogramma, che diventa il logo della
maison. Nel 1897 viene presentato il primo baule da
auto da personalizzare.
Dopo la seconda guerra mondiale una delle figlie di Gaston-Louis, terza generazione, sposa Henry Recamier,
che trasforma la maison in un impero. Nel 1989 la cifra
di affari è moltiplicata per sessanta.
Nel 1997 avviene la fusione con Moet Hennesy dando
vita a Lvmh e due anni dopo Bernard Arnault prende il
controllo del gruppo, facendolo diventare il leader mondiale del lusso. Oggi Patrick, ultimo nipote, è il direttore della sezione ordini speciali.
La fotografia della prima pagina illustra
San Gimignano - vista dalla Galleria d’arte Moderna Raffaele De Grada
Luoghi da visitare, se avete tempo.
La Gipsoteca canoviana - Possagno (TV) Storia. La Gipsoteca fu voluta dal fratellastro dell’artista, Giovanni Battista Sartori,
per accogliere i modelli in gesso, i bozzetti in terracotta e alcuni marmi che si trovavano nello studio dell’artista al momento della sua morte (1822). L’edificio venne
progettato nel 1836 dall’architetto veneziano Francesco Lazzari. Quattro anni dopo
la morte dell’artista, nel 1826, lo studio romano fu chiuso da Sartori e le opere furono
trasferite a Possagno dopo settimane di trasporto via terra (con carri trainati da buoi)
e via mare. Nel 1853 gli edifici e le opere vennero donate dal Sartori al Comune di
Possagno.
La Gipsoteca venne ampliata nel 1957, nell’occasione delle celebrazioni del 200° anniversario della nascita del Canova, con una nuova e modernissima ala progettata
dall’architetto Carlo Scarpa (1906-1978).
Accanto alla gipsoteca, la casa natale del Canova raccoglie la pinacoteca (oli su tela
e tempere), alcuni disegni, le incisioni delle opere e numerosi cimeli.
La testimonianza. Le centinaia di gessi conservati a Possagno sono la testimonianza di un lavoro continuo e gravoso dell’artista. Le statue, infatti, non nascevano
quasi mai dalla lavorazione diretta e intuitiva del marmo, ma dopo un metodico e precisissimo studio, dal disegno all’argilla, dal gesso al marmo. Il modello in gesso, in
particolare, veniva realizzata con una colata in un calco ricavato dalla precedente
opera in argilla; nel gesso venivano applicate le “repère”, i chiodini di bronzo tuttora
visibili nelle statue di Possagno, che consentivano - con un apposito pantografo - di
trasferire le misure e le proporzioni dal gesso al marmo.
La raccolta. Nella sede della prima gipsoteca, quella voluta da Giovanni Battista
Sartori, sono confluite tutte le opere presenti nello studio romano nel 1822: modelli,
calchi in gesso, bozzetti in terracotta, marmi, gruppi statuari colossali, monumenti
funebri, bassorilievi; sono esposti nella suggestiva ala ottocentesca. L’edificio del
1832 si presenta coronato da un’alta e maestosa volta a botte cassettonata, nella
quale si aprono tre lucernari, dai quali si diffonde la luce naturale che illumina l’intero
ambiente; l’aula unica termina in un’ampia abside, dove si trova il maestoso modello
dell’Ercole e Lica.
Altre opere di rara bellezza, quali Le Grazie, Amore e Psiche, la Maddalena giacente,
le Danzatrici, possono essere ammirate nella luminosa ala progettata da Carlo Scarpa come ampliamento del Museo.
Nel complesso museale sono stati ristrutturati altri locali di Casa Canova, che ospitano la sezione multimediale e didattica, progettata dal’architetto Gemin, con le sale
adibite a mostre e convegni.
La pagina economico-finanziaria
Italdesign - Torino Il futuro. Dopo l’acquisizione totale da parte di Audi-Volkswagen della storica casa di
stilismo automobilisti-
co, fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro con Aldo Mantovani, il presidente della società, Walter de Silva, ha
annunciato l’intenzione di creare l’Accademia Italdesign. “Vogliamo creare un magistero della carrozzeria italiana a Torino” ha detto de Silva, affiancato nella conferenza stampa dal nuovo amministratore delegato Joerg Astalosch, 43 anni, e da Filippo Perini, provenienza Lamborghini, nuovo responsabile dello stile a Torino.
L’auspicio espresso è che il progetto possa vedere in futuro un interesse favorevole anche da parte di Fiat
Chrysler.
Il progetto vede la ricerca di uno spazio di 10-12.000 mq., l’organizzazione del corpo docente e la costruzione
della sede. L’inizio dell’attività è prevista per il 2018 e si tratterà di un master, corso annuale post laurea, per 5060 partecipanti. Al termine della conferenza stampa Astalosch ha sottolineato che dal 2010, anno di entrata del
gruppo tedesco nella Italdesign, l’organico dell’azienda è cresciuto del 27%, pari a 200 unità e che per la fine del
2015 sono previsti altri 50 nuovi addetti.
Il passato. A Chantilly, il 5 settembre, è stata aggiudicata all’asta la Maserati Boomerang , anni ’70, per
3.289.500 euro. E’ una concept-car unica al mondo e totalmente funzionante, motore V8 di 320 CV, velocità fino
a 300 km/ora. Concepita e disegnata da Giorgetto Giugiaro.
I partecipanti all’asta hanno commentato: Chapeaux!
Bellezza italiana.
LO SHOPPING CONTINUA.
Lo Studio Pambianco ha pubblicato i dati del fatturato del 2014 della aziende operanti in Italia nel settore del beauty.
Le aziende italiane assorbono il 70% del fatturato: in
testa si trova Kiko, del gruppo Percassi, con 432 milioni, seguono Manetti & Roberts con 284, Euroitalia
con 247, Beauty Business con 207, Conter con 154.
Tra le aziende straniere guida la classifica il Gruppo
L’Oreal con 1.113 milioni, seguono Johnson & Johnson con 169, Avon Italia con 152, Just Italia con
135 e Estéè Lauder con 128.
La somma della cifra di affari delle prime dieci italiane e delle prime dieci straniere è di 3.904 milioni.
Secondo Cosmetic Italia il totale del fatturato del
settore ha segnato 9,4 miliardi di euro.
E’ quello del Qatar. L’ultimo acquisto è quello dell’Hotel Westin Excelsior di Roma, via Veneto, per un
controvalore di 225 milioni di euro. Lo ha firmato il
Katara Hospitality che nel nostro Paese già possiede
il Gallia di Milano e l’Intercontinental De la Ville di
Roma, in cima alla scalinata di Trinità dei Monti. Per
l’acquisto del Gallia aveva messo sul piatto 130 milioni e per la ristrutturazione due milioni di euro per
stanza, tra le quali cinque luxory suite. .
La strategie del gruppo è di arrivare a possedere nel
mondo 60 hotel di lusso nel 2026 (oggi sono 30). Al
momento in Europa sono quattro a Parigi, quattro in
Svizzera, tre in Italia. In totale oggi il gruppo possiede
e gestisce 6.500 camere d’hotel a quattro e cinque
stelle in Europa, Asia e Africa.
Made in Italy. Piastrelle.
Continua il successo delle piastrelle italiane nel mondo. Il primo semestre del 2015 segna un +5% del fatturato
export, per un valore di 1.248 milioni di euro nei Paesi UE, e per pochi meno per Paesi extra UE.
Le previsioni, presentate al Cersaie di Bologna, stimano il valore del fatturato del settore per il 2015 intorno ai 5
miliardi di euro, livello perso nel 2008 e mai più ritrovato. Importante l’effetto “dollaro forte” che ha permesso
di consolidare le entrate in euro e di limare di qualche dollaro i listini, guadagnando quote di mercato.
La classifica dei Paesi importatori vede in testa la Francia con 368 milioni (- 6,38%), poi la Germania con 362
(+6,49%), gli USA con 319 (+32,38%), il Belgio Lussemburgo con 94,8 (+5,05), la Svizzera con 85,8 (+3,49%),
l’Inghilterra con 67,5 (+15%).