giornalino chiaramonte marzo 2015
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giornalino chiaramonte marzo 2015
NUMERO 0 Gusto, arte e divertimento Viaggio di istruzione al Salone Internazionale di Rimini FEBBRAIO 2015 di Irina Assenza Venerdì, 16 Gennaio, dopo una notte in autobus eccoci già per le vie della Capitale. Roma, una città enorme che in molti non avevano mai visto. quello al gusto cubaita; le macchine per caffè eco sostenibili a risparmio energetico, il gelato a basso carico glicemico e il cioccolato al il Giornalino I.P.S.S.A.R. NEWS Due giorni fantastici per le vie della Città eterna; anche se abbiamo avuto appena il tempo di visitare i monumenti e le piazze principali, una grande occasione per uscire dalle piccole realtà dei nostri paesini. Prime ore del mattino del terzo giorno partenza per San Marino, grazie alla stanchezza di una notte nella movida romana il viaggio in autobus è volato. La Repubblica di San Marino è la più antica d'Europa, è lo stato che in proporzione ai suoi abitanti ospita il più grande numero di visitatori attratti dal suo centro storico con innumerevoli negozi, le antiche piazze, i palazzi e i musei. Sulla vetta del Monte Titano si ergono le tre torri fortificate dalle quali abbiamo ammirato uno splendido panorama. Nel tardo pomeriggio ci spostiamo verso Rimini, dove dopo esserci sistemati in albergo e aver cenato, siamo andati in un disco-pub molto caratteristico e carino. La mattina dopo eccoci finalmente in fiera. La fiera SIGEP giunta alla 36esima edizione, si è confermata tra le più importanti al mondo nel settore della gelateria artigianale. Ha ospitato nei 16 padiglioni oltre mille aziende espositrici. In mostra tutte le novità quanto a materie prime e ingredienti, impianti e attrezzature, arredamento e servizi per gelateria, pasticceria e panificazione. Tra le centinai di novità in esposizione, il gelato vegano, miele. Tante anche le gare e i concorsi, dal Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores al Campionato Italiano di Cioccolateria, dal Campionato Italiano Baristi al Bread Talent Show. Le parole chiave di questa edizione della fiera sono state: gusto, arte e divertimento, ma anche solidarietà; infatti al termine delle 5 giornate, il gelato non utilizzato, è stato suddiviso in vaschette e distribuito agli acquirenti, che con un'offerta libera hanno contribuito all'acquisto di derrate alimentari destinate ai più bisognosi. Per noi studenti è stata un'occasione unica per conoscere nuove tecnologie, tecniche di lavorazione, nuovi modi di presentare i prodotti. Prima di ritornare a casa siamo andati a Modena in un caseificio, la cui visita guidata a cura degli esperti è stata molto interessante, soprattutto per confrontare il metodo di produzione del Parmigiano Reggiano con quello dei formaggi nostrani. Per me è stata una bellissima esperienza sia dal punto di vista culturale che professionale, inoltre ci siamo divertiti tantissimo e ci siamo conosciuti meglio con gli altri LE ESPERIENZE Alessandro VA; È stata una bella esperienza perché non avevo mai visitato Roma, è stato molto interessante visitare l'Eataly, un punto vendita di prodotti di altissima qualità, molto istruttivo per il nostro settore professionale; il posto più bello è stata la fiera di Rimini e anche le serate con i compagni sono state bellissime! Giada IIIFC: La cosa che mi è piaciuta di più della SIGEP è stato il Campionato Italiano Barman che si è svolto all'interno della fiera, le esibizioni dei migliori pasticceri d'Italia che hanno creato delle sculture dolciarie meravigliose. Da non dimenticare le fantastiche attrezzature innovative e la degustazione del gelato.....”Non avevo mai mangiato un gelato così buono e delicato!” Francesco VA: Pochi gli aspetti negativi. Ma se dovessi dirne uno direi che purtroppo a causa della cattiva organizzazione dei trasporti abbiamo camminato più del previsto. Nella vita accade tutto, ma con un significato. di Krizia Fidone La vita è un meraviglioso regalo che ci è stato donato. Per me la vita è imprevedibile, possono succedere cose brutte, che hanno sempre un loro significato, e spesso, un lieto fine, anche se noi, nel momento della tristezza, non lo comprendiamo. Come si dice, la vita è solo una e non bisogna sprecarla in stupidaggini. Bisogna godersi ogni giorno senza nessun rimpianto. Per me, tutta la mia vita sono la famiglia, e i miei cani. Di loro posso sempre fidarmi perché so che non mi tradiranno mai. Ma poi ci sono pure gli amici che mi capiscono sempre e mi aiutano nel tempo del bisogno. Anche grazie all'aiuto della fede, che non mi ha mai lasciata sono riuscita ad andare avanti. La vita non smette mai di sorprendermi perché mi fa conoscere sempre persone fantastiche, e anche se a volte ho attraversato brutti periodi come perdite in famiglia o altro, grazie alle persone meravigliose che ho a fianco e che la vita mi ha donato sono riuscita a rialzarmi e ad affrontarla giorno dopo giorno e ritornare a sorridere come prima. Quindi la vita per me non ha aggettivi, non si può descrivere, può essere bella, ma imprevedibile, brutta, triste e malinconica, ma in tutto questo sempre molto sorprendente. Ma per realizzare tutto questo è necessaria una cosa fondamentale bisogna crederci, credere in se stessi e credere nella vita. La vita: favolosa e di merda come i nostri stati d’animo. di Noemi Petino Com'è per me la vita? Beh.. in questo momento direi che è una merda, ma ci sono certi momenti che la rendono favolosa, incredibile, come gli stati d'animo di un adolescente che variano così velocemente da farti confondere... La vita non è soltanto: feste droghe e alcool, la vita è rialzarsi tutti i santi giorni da quel maledetto letto e SOPRAVVIVERE! Sopravvivere ogni giorno davanti ad infinite difficoltà che possibil- mente ti fanno star male, ma il potere di sopravvivere consiste nel rialzarsi e continuare il proprio percorso affrontando tutti i dispiaceri. La cosa che mi spaventa di più dalla vita è che non sai mai cosa aspettarti : momenti che ti mandano in paradiso ed altri che ti mandano sottoterra. Quando la vita decide di farti un bel regalo! di Alice Grosso La vita è il bene più importante e può essere anche molto breve, ricca di momenti brutti che ricorderai e belli che, magari, dimenticherai, quindi bisogna sempre cogliere l'attimo, non avere rimpianti, non aspettarsi niente da nessuno e soprattutto non fare previsioni, perché quasi sempre si rimane delusi perché non succede ciò desiderato che avevi tanto desiderato. Pagina 2 Bisogna rispettare tutte le persone e amare chi ci sta vicino. La cosa più bella e importante è l'amicizia perché gli amici ci saranno sempre, soprattutto nei momenti più bui e più brutti, avranno sempre tempo per aiutarti. La vita è un ottimo insegnante perché ti aiuta a sopravvivere a tutto quello che ti succederà. A me la vita a insegnato che dopo i momenti brutti che saranno un'esperienza vissuta che aiuta a crescere e ci saranno pure quelli belli. In questo ultimo periodo ho incontrato una persona molto importante che c'è e ci sarà sempre e che io non voglio perdere mai al mondo. Queste persone arrivano quando la vita decide di farti un regalo. Alzarsi ogni giorno e lottare per i momenti belli. Rosalinda Pinnisi Per me la vita è una parola che racchiude molti altri fattori che avvengono nell'arco dell’esistenza di una persona, quali l'amicizia, l'amore, la solitudine, la paura, il dolore, la fratellanza, la solidarietà, ecc. La vita va vissuta come viene, sia nei casi positivi che negativi. Non va progettata, perché una vita progettata non sarà mai sodisfacente. Nella vita ci vogliono anche i mo- menti brutti perché ci fanno capire dove sbagliamo, cresciamo attraverso i momenti più faticosi, diventiamo anche più forti, e solo grazia ai momenti in cui vorremmo scappare, quando si sta male, quando vengono in mente solo cose negative anche su di se, a un certo punto, quando siamo stanchi di essere tristi, è solo allora che ci alziamo e lottiamo per i momenti belli. Ecco quello che penso io della vita che dopo ogni momento brutto ci saranno sempre momenti belli anche se durano poco, ma quel poco resterà per sempre in te. Anche grazie a qualcosa che te lo farà ricordare per sempre come: un semplice abbraccio, un sorriso, uno sguardo. I cinque principi per realizzare i nostri sogni di Martina Rimmaudo La vita è una catena piena di anelli, ognuno dei quali indica un giorno. La vita è imprevedibile. E' piena di attimi da vivere insieme a qualcuno uguale, simile o totalmente diverso da te, ma cui gesti rimarranno sempre impressi in memoria. La nostra vita è affollata da tante persone, ma non tutte si potranno definire "amici", capiterà che ti abbandoneranno, ecco, quelli non sono veri amici. Tante persone ci diranno "ti voglio bene" ma non tutte sono sincere. La vita è bella sì, ma bisogna saperla prendere sempre per il verso giusto. Saremo noi a decidere quali persone vorremo avere accanto. La vita è una lotta, una conquista. E' una corsa ad ostacoli che devono sempre essere superati. Bisogna sempre COMBATTERE non bisogna MAI ARRENDERSI. Talvolta capiterà che qualcuno a cui noi vorremo bene verrà "colpito” perché giudicato diverso dagli NUMERO 0 altri e toccherà a noi, veri amici, difenderlo. Sarà triste e si sentirà inutile. Ma, nessuno è superiore ad un altro. Non possiamo penso valga anche nel caso di una persona cara, ti cade il mondo addosso. Ma quando poi capisci che stava soffrendo e che si è liberata dalle sue sofferenze lì capisci che è stato un bene e non un male, anche se poi non lo rivedrai tutti i giorni come accadeva prima. Però, secondo me, in questi casi non ci dovremmo rassegnare. alla tristezza, dovremmo invece continuare a vivere perché, appunto, nella vita non bisogna mai arrendersi. perderci così, l’altro si deve accettare così com’è. Si è lottato tanto per essere tutti uguali! LA VITA E' UN SOGNO TRASFORMALO IN UNA REALTÀ', secondo cinque principi: AMORE, RISPETTO , FIDUCIA, AMICIZIA e LEALTÀ'. La vita può essere bella o brutta, dipende da come la guardiamo. Quando ad esempio ti muore un cane, come è successo a me, ma Pagina 3 “Mamma perché mi hanno torturato?” La mia indignazione per chi gode della sofferenza altrui. di Roberta Salito Mamma perché mi hanno torturato? Come rispondere ad una domanda del genere? Come deve spiegare una madre al figlio 14enne cosa gli è successo? Il perché? Ed io come risponderei? Da 3 giorni queste domande mi frullano in testa. Era un mercoledì sera quando, durante un programma, fu data la notizia di un ragazzino che era stato seviziato con un compressore d’aria da alcuni giovani di ventiquattro anni. Il ragazzino di soli quattordici anni era andato a fare lavare la moto presso un autolavaggio e stava seduto nelle poltroncine ad aspettare che la Le condizioni del quattordicenne sono apparse subito critiche. Infatti, una volta in sala operatoria, ha dovuto subire 7 ore d’intervento con esportazione del colon e dell’ intestino perforato. Per fortuna oggi ci sono dei segni di miglioramento. Questo fatto, o come lo definirei io, “questo schifo”, è così grave che non riesco a capire come i genitori, i parenti delle persone incriminate dicano che si trattava di solo “un gioco”, di “uno scherzo”. Ma come si può giocare così, come si può scherzare così? Torturare un ragazzino di 14 anni la cui unica colpa è essere solo un po’ “in carne” Il ragazzo avrà problemi psicologici per il resto della vita, ma chi gli ha voluto fare del male, secondo me, non puoi definirsi più un uomo, nemmeno dovrebbe avere il coraggio di farsi chiamare padre . Si tratta solamente un essere senza cuore e senza cervello. Come spiegare una cosa del genere a chi l’ha subita? Non saprei cosa direi, so soltanto, gli starei accanto e gli darei tutto l’affetto possibile e chi ha fatto questo è una persona senza cervello e che lui non ha nessuna moto si asciugasse. Ad un tratto il gruppo degli adulti gli si è avvicinato e ha iniziato a disturbarlo e, per un bel po’, sono andati avanti a prenderlo in giro e stuzzicarlo. Il ragazzino non capiva cosa stesse succedendo, ma da lì a poco è successo l’irreparabile. Dopo alcuni minuti di sevizie cominciato ad avvertire dei dolori fortissimi seguiti subito da uno svenimento. Gli adulti, spaventati, hanno subito accompagnato il ragazzino in ospedale e hanno avvisato i familiari dicendo che si trattava di un problema di cattiva digestione e alla vista dei familiari sono scappati via. Pagina 4 IL G I O R N AL I N O Cos’è l’uomo oggi? Cinque minuti di inferno solo per il piacere di fare del male. di Andrea Lentini Cosa è diventato l’uomo oggi? Questa domanda mi gira in testa da giorni. Cosa è l’uomo oggi? e forse mi sono dato una risposta. La risposta che cercavo l’ho trovata solo quando ho letto il testo di Roberta di VA, riportato qui a fianco. Il suo articolo parla di un ragaz- zino di Napoli seviziato per didal piangere. vertimento; solo per il piacere di Quando penso che di mezzo c’era fare del male. un uomo di ventiquattro anni che Avevo già sentito parlare di quelè pure padre, mi viene una rabbia lo che era successo a questo rada non poterla esprimere. Lo gazzo, ma ancora non avevo capistesso succede quando penso che to cosa aveva passato realmente i genitori di questo signore lo in quei cinque minuti di inferno. difendono dicendo che, in fondo Solo quando ho letto l’articolo si trattava solo di uno scherzo. scritto da Roberta ho capito che a lei questa vicenda stava davve- Ma una cosa così, non si può chiaro a cuore, ho capito i suoi senti- mare “scherzo”. Penso a quel ramenti di rabbia, dolore e tristez- gazzo che forse non potrà più fare una vita normale, mentre za. In quei due minuti in cui mi sono messo a leggere quelle pa- quelli che gli hanno fatto del marole, è come se mi fossero appar- le potranno ancora continuare a vivere come se non fosse accaduse davanti quelle immagini treto nulla. Ma cosa resta a una mende di quel ragazzino di soli quattordici anni che veniva tor- persona dopo che ha torturato turato e ho dovuto trattenermi un altro? L’amore che non usa le parole. di Romilda Schembri Con questo articolo voglio condividere con tutti la mia esperienza di volontariato. All’inizio ero titubante, ma grazie ad una amica che ha una figlia disabile mi sono convinta a frequentare una associazione ON- NUMERO 0 LUS che aiuta bambini e ragazzi in difficoltà. Io li aiuto, ognuno di loro ha una storia … Nei pomeriggi di lunedì e di martedì, insieme a questi ragazzi, facciamo delle attività artistiche: pittura, disegno, etc. Per Natale oltre ad avere preparato degli oggetti come statuine di gesso, sfere natalizie, abbiamo preparato anche uno spettacolo in cui abbiamo coinvolto tutti i ragazzi e gli operatori dell’associazione. Tutto questo mi dà tanti stimoli e mi piacerebbe che continuasse così. Tra questi ragazzi ce n’è una alla quale mi sono più affezionata, Nicoletta. Nicoletta ha 12 anni, ma nella sua mente è come se ne avesse tre. Lei non riesce a parlare, eppure comunichiamo! Con i miei gesti e con la gioia che provo nello stare con lei. Questo mi rende felice, mi dà la carica per continuare nella mia esperienza che consiglierei a tutti. Pagina 5 Viaggio “fenomenale” in un mondo da ammirare Quattro settimane indimenticabili al centro dell’Europa di Irina Assenza Non sapendo come iniziare questo articolo, volevo racchiudere questo viaggio in una sola parola: FENOMENALE. Una parola che ne racchiude molteplici significati. Vedi Dizionario: Fenomenale = che suscita meraviglia, eccezionale, fantastico, formidabile, impareggiabile, incomparabile, mitico, straordinario, strepitoso, stupefacente. Quale parola migliore di questa, allora, per descrivere 4 settimane insostituibili con altro in una delle capitali più visitate d'Europa. Quando verso la metà luglio mi chiamarono dalla segreteria scolastica per comunicarmi che ero rientrata nella graduatoria dei partecipanti al PON C1 per l’Inghilterra ero al “ settimo cielo”. Anche se non conoscevo nessuno, essendo tutti gli altri ragazzi di Modica, non vedevo l'ora di par- Pagina 6 tire. Ogni mia aspettativa riguardo la città, il viaggio, l'alloggio e tutto in generale si è realizzata. Ancora prima di atterrare i miei occhi si sono illuminati, dopo aver lasciato una i campi aridi e secchi della campagna iblea estiva, dopo poche ore, mi ritrovo a guardare distese di prati di tantissime sfumature di verde. La sera stessa dell'arrivo ci hanno dislocato nelle case. Io e la mia compagna, in effetti, siamo state condotte in una casa un po’ squallida, ma per fortuna dopo pochi giorni siamo riusciti a cambiarla. Quella sera era tutto strano, non conoscevo nessuno, la padrona di casa ci parlava da mezz'ora ma non capivamo niente, l'unica cosa che avevo capito era che l'indomani mattina dovevamo arrivare a scuola cambiando 4 linee di metropolitana ... però era ugualmente tutto bellissimo....e non pensavo sicuramente a tornare indietro! Le prime lezioni a scuola sono state traumatiche, immaginatevi un insegnante che non capisce nemmeno una parola di italiano, che inizia a parlare per 4 ore come se tu fossi madrelingua. Dopo qualche giorno ti ci abitui, ti sforzi e capisci, e credo sia proprio questo lo scopo di questi viaggi, sforzarsi di capire, trovarsi in una situazione tale da essere obbligati a capire e farsi capire. Ma gran parte di questa esperienza è stata dedicata al divertimento. Ogni mattina o pomeriggio, alternandoci con le lezioni, eravamo in giro, abbiamo visto ogni angolo, dal più famoso al più malfamato, dalla London Eye al quartiere di Jack lo squartatore, dal museo di Madame Tussaud, al meridiano di Greenwich, dalla “City” ( la parte della città dove si gestiscono gli affari) a China Town, da Stonehenge a Camden Town (anticamente l'entrata della città, ora un quartiere pieno di negozi originalissimi, di venditori ambulanti e persone con un estro particolare), e molto altro. È stata un'occasione unica per imparare ad essere autonomi, per uscire dalle piccole realtà dei nostri paesi, e per rendersi conto che fuori dalle nostre province c'è tutto un mondo da ammirare. IL G I O R N AL I N O #stateconnessi con la realtà! di Giuseppe Pavone e Irina Assenza Tutti quanti noi oggi, compresi bambini ed adolescenti, viviamo in un mondo virtuale in cui incontriamo migliaia di persone senza conoscerle realmente. “Ho 1400 amici, ma mi sento solo, parlo con tutti ogni giorno, ma nessuno mi conosce veramente”. Queste parole fanno parte di una poesia scritta da Gary Turk, un poeta londinese, il quale mette in evidenza l’asocialità causata, paradossalmente dai “social” network. Molti genitori, per far sì che i propri figli piccoli stiano tranquilli mettono loro in mano un giocattolo che si chiama “tecnologia” e che a quell’età, pian piano, rovina la vita al bambino. dovere aprire nessuna “applicazione”. Per combattere questa assuefaSenza demonizzare la tecnologia, zione sempre più diffusa che bisogna ritornare ad essere padroni di noi stessi, gestendo le risorse tecnologiche senza farci strumentalizzare dalle avide multinazionali della rete che hanno interesse a renderci schiavi del sistema sul quale condividiamo i momenti migliore della nostra vita, ma che non può darci le emozioni di un rapporto reale. passa per i cellulari e il pc bisogna, invece, uscire, divertirsi, giocare creare gruppi di amici reali con cui condividere le proprie emozioni, commentare le idee e i fatti, vivere la vita senza La ricetta dello chef : Riccardo Romano PASTA PATATE E CAPULIATO 300 gr di patate 4 cucchiai di “capuliato “ 2 spicchi di aglio 320 gr di pasta fusilli Sale q.b Pepe nero q.b Olio extra vergine di oliva q.b PROCEDIMENTO: Prendere le patate e sbucciarle, lavarle e tagliarle a cubetti da 1 cm circa, questo taglio viene chiamato patata rissolèe. Prendere una padella grande ed aggiungere olio e i due spicchi di aglio interi e farli dorare. Eliminare i due spicchi di aglio, aggiungere le patate precedentemente tagliate e 2 bicchieri di acqua, farle cuocere fino a quando non saranno cotte. Una volta cotte le patate, aggiungere il “capuliato” e fare cuocere il tutto per altri 3 minuti. Infine aggiungete il pepe nero e il sale quanto basta. Fate cuocere la pasta al dente e poi, quando sarà pronta, buttatela in padella con il condimento precedentemente preparato e facendola saltare per 2 minuti. Impiattare e … buon appetito! NUMERO 0 Pagina 7 Quando la vita e lo studio si toccano: L’amore tra Dante e Beatrice ... Un amore che non soffoca, proprio come il mio! Intervista raccolta da Irina Assenza Durante un’ora di lezione il no- da Benigni. stro compagno Giuseppe ha tira- to? travagliato, pieno di emozioni. Ho scoperto che la donna, per Ma perché un ragazzo di oggi Dante, era qualcosa di puro, che dovrebbe interessarsi a questo non si poteva nemmeno toccare. modo di amare? to fuori, per caso, una insospettabile passione per Dante Alighieri e per l’amore platonico che lega il grande poeta toscano a Beatrice. Come è accaduto? La spiegazione ha il fascino, l’umori- E cosa hai scoper- L’uomo aveva quasi timore a sfiorarla e persino a parlarle. Il Me- smo e la profondità di Roberto Un amore nuovo! Non carnale. Più Perché oggi l’amore non è fatto di emozioni autentiche, vere, ma è come un contratto a tempo de- Benigni. terminato, “una storia” piena di piccole, inutili gelosie, che può Giuseppe, come hai scoperto essere messa in crisi da un “mi Dante e il suo amore per Bea- piace” scritto su facebook. Ma trice? l’amore platonico non basta, biso- Ho scoperto l’amore platonico gna trovare il coraggio di esporsi innamorandomi di una ragazza. La all’altro. mia storia è stata simile a quella Che tipo di amore vorresti per di Dante e Beatrice e per questo te e cosa è per te il sesso? sto cercando di capire la Divina Comedia. dio Evo, poi, non è stato per nien- E l’incontro con Benigni? te un periodo buio. Invece ha Durante una lezione della nostra re, un mondo nuovo. Ad esempio, insegnante di Italiano, la prof.ssa Flaccavento, ci ha fatto vedere un Canto commentato da Roberto Benigni. Già in quella occasione mi aveva colpito il modo in cui dante parlava di Beatrice. E come stai coltivando questa passione? mostrato un modo nuovo di viveFirenze era il centro della cultura europea. La cultura greca e latina, il volgare, ma anche le cosa: l’amore è l’amore! Non hai paura del “per sempre”? trovavano lì. Firenze era la Wall porto per sempre, ci vuole tempo Street del suo tempo! Inoltre, la per costruirlo, ci vuole calma, e gente non si vestiva con le tuni- fede, fede nell’altro, fiducia. che di un solo colore con cui è Senza fiducia non si ama, perché rappresentato sempre Dante, cercherò di gestire l’altro come come era per i romani. Ma pro- voglio io, senza dargli fiato. stendo alla tenta- colori; indossavano calzoni e por- zione di facebook, tavano una specie di mocassini. media commentato ogni giorno, ma l’amore è un’altra È difficile fare durare un rap- prio in quell’epoca scoprirono i della Divina Com- re è purezza. Si può fare sesso banche e i grandi banchieri si Ogni sera , resi- guardo un Canto Il sesso è una cosa sporca, l’amo- Cosa ti ha insegnato Dante dell’amore?