n. 246 ottobre 2011 - Legacoop Reggio Emilia

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n. 246 ottobre 2011 - Legacoop Reggio Emilia
N. 246 – 1 ottobre 2011
Legacoop Reggio Emilia è su
Da settembre anche Legacoop Reggio Emilia è su Facebook, il social network più visitato al mondo. Facebook
è un sito web di reti sociali, una piattaforma che consente di connettersi con amici e colleghi. Il profilo verrà
utilizzato da Legacoop per attività di comunicazione su iniziative, seminari, convegni, e per informative varie
che possano interessare la rete dei contatti. Per visitare la pagina www.facebook.com.
Legacoop Emilia-Romagna: giusta la protesta
di sindaci, Province e Regioni.
Legacoop Emilia-Romagna, in una nota del 15 settembre, ha manifestato la propria adesione e il proprio sostegno allo sciopero dei sindaci e alla contestuale protesta di Regioni e Province contro la
manovra governativa. La morsa sempre più stringente sulla finanza locale, costituita dai pesanti tagli sui
trasferimenti e dai vincoli del Patto di Stabilità,
paralizza di fatto l’attività degli Enti locali, blocca ogni
possibilità di crescita dei territori e lede l’autonomia
anziché favorire l’avvio del federalismo.
Il presidente regionale di Legacoop Paolo Cattabiani
“In questo contesto - afferma il presidente di
Legacoop Emilia-Romagna, Paolo Cattabiani - rischia
di essere fortemente compromessa l’erogazione dei
servizi principali a sostegno della persona, così come
il servizio di trasporto locale e, più in generale, le
politiche di welfare a favore delle fasce più deboli, da
sempre impegno prioritario della nostra regione.
L’appesantimento del “Patto” provocherà, inoltre, una
ulteriore contrazione degli investimenti, inibendo ogni
possibilità di crescita dell’economia locale e regionale
in un momento in cui, al contrario, sarebbe necessario sostenere le imprese per scongiurare la recessione e la perdita dei posti di lavoro”.
Legacoop Emilia-Romagna, esprime forte preoccupazione per il quadro che va via via delineandosi,
(blocco degli investimenti, riduzione capacità di spesa
degli enti locali, ecc.), che potrebbe compromettere la
tenuta della stessa coesione sociale. “Il paradosso –
conclude Cattabiani – è che a essere più colpiti sono
proprio i Comuni e le Regioni più virtuose, come
l’Emilia-Romagna, in regola con i conti pubblici, che
hanno fatto dei servizi sociali, del welfare, della
qualità di vita e ambientale i tratti distintivi delle proprie comunità”.
Cooperazione sociale in Appennino: il 4 ottobre
un convegno promosso da Legacoop e Coopselios
Ricordiamo che martedì 4 ottobre dalle 9:30 alle
13:00 al Foyer Teatro Bismantova di Castelnovo ne’
Monti si terrà il convegno “La sostenibilità della
qualità sociale in Appennino. La cooperazione sociale
come risorsa”, promosso da Legacoop Reggio Emilia
e dalla cooperativa sociale Coopselios con il patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti. Il convegno
sarà una riflessione sul ruolo importante che la
cooperazione sociale ha avuto per le politiche sociali
nell’Appennino reggiano, e servirà per approfondire i
possibili sviluppi del rapporto tra le amministrazioni
pubbliche e la cooperazione nella ricerca di un nuovo
welfare possibile. (Segue in 2.a)
W&W 1
(Segue dalla 1.a) Introdurrà i lavori Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti e responsabile
del coordinamento dei sindaci del Distretto Montano
Ausl. Seguiranno la relazione di Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, gli interventi delle
cooperative sociali aderenti a Legacoop, Coopselios,
Il Ginepro e Alti Monti, l’intervento di Fausto Nicolini,
direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia, e quello
di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio
Emilia. Dopo il dibattito concluderà i lavori Teresa
Marzocchi, assessore alle Politiche sociali della
Regione Emilia-Romagna.
Legacoop Reggio Emilia: il 12 ottobre
un seminario sulla Manovra economica 2011
Legacoop Reggio Emilia organizza per mercoledì 12 ottobre 2011 alle 14:30 un incontro di studio sul tema “La
Manovra economica 2011”, con speciale riferimento alle cooperative. L’incontro si terrà presso l’Ente Fiera, in
via Filangieri n. 15 a Reggio Emilia (Sala Conferenze).
Relatore sarà Gian Paolo Tosoni, uno dei massimi esperti di cooperazione e collaboratore fisso de Il Sole 24
Ore, sempre in materia di cooperazione. Per motivi organizzativi si chiede l’iscrizione via fax al n. 0522 530900
oppure via e-mail all’indirizzo [email protected].
Un incontro sulla sicurezza del lavoro nei caseifici
Legacoop Reggio Emilia e Confcooperative organizzano il 21 ottobre un incontro con gli operatori del
Servizio Prevenzione Sicurezza del Lavoro (Spsal)
dell’Ausl di Reggio Emilia sulla "Sicurezza del lavoro
nei caseifici". L'iniziativa si terrà dalle ore 10:00 alle
13:00 presso il Consorzio del Formaggio ParmigianoReggiano (Sala Auditorium) in Via Kennedy 18 a
Reggio Emilia.
Interverranno gli operatori dello Spsal Giorgio Zecchi
(tecnico prevenzione) e Edi Venturi (direttore area
territoriale Reggio Nord). Si parlerà del D.lgs. 81/08,
dell’importanza della materia e della possibilità del
confronto e della verifica delle misure tecniche
proposte e adottate con l’accordo tra le parti sociali e
lo Spsal di Reggio Emilia del 6 settembre 2004.
Sicurezza nei luoghi di lavoro e ambiente: estensione
della convenzione tra Legacoop Reggio Emilia e Studio Alfa
Tra Legacoop Reggio Emilia e Studio Alfa, pur nella
libertà di scelta delle associate, è in essere una
convenzione per la fornitura di servizi in materia di
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, prevenzione
incendi, ambienti in generale; igiene dei prodotti alimentari; sistema di gestione ambientale; formazione
professionale sui temi citati; poi svolta, nel decorso
del tempo, in collaborazione e riferimento da CESVIP
(Ente di Formazione professionale di Legacoop).
In considerazione delle nuove esigenze maturate, si
è convenuto di integrare la precedente convenzione
estendendo la possibilità di assistenza alle associate
ad audit energetici e studi di riqualificazione, certificazione energetica, studi, progettazione, iter autorizzativi di impianti a fonti rinnovabili, collaudo in opera,
certificazione.
Lo scopo della convenzione è quello di creare un
riferimento di assistenza certo e qualificato che le
aziende possono scegliere liberamente nel variegato
e incontrollato mercato delle offerte.
Con Studio Alfa Legacoop Reggio Emilia creerà
inoltre un osservatorio “condiviso” sulle politiche e sui
trend energetici per aggiornare e informare le associate.
Festival dell'Architettura:
un seminario sulle esperienze delle cooperative reggiane
Nell'ambito del Festival dell'Architettura, organizzato
nelle città di Parma, Reggio Emilia e Modena, il 22
ottobre 2011 si terrà il convegno "Normativa, amministrazioni, progetti, realizzazioni. Riflessioni sugli strumenti per la costruzione del territorio. Dall'ideazione
all'esecuzione: le esperienze delle cooperative".
L'iniziativa si terrà a partire dalle 9:30 nella ex
Sinagoga di Reggio Emilia, in via dell'Aquila 3/a.
La prima sessione della mattinata sarà dedicata al
tema "Regole, norme e strumenti attraverso i quali si
costruisce il territorio". Dalle 11:30 alle 13:00 si svolgerà una tavola rotonda aperta da Carlo Quintelli,
della Facoltà di Architettura di Parma, e Simona
Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, a cui
interverranno Elisabetta Valla, tecnico Uffici Preventivi di Orion, Marco Ughini, responsabile commerciale
Divisione Costruzioni di Unieco, Roberta Zanaboni,
consulente legale Divisione Lavori del Consorzio
Cooperative Costruzioni, Massimo Tirabassi, presidente di Orion.
Alle 15:00 è in programma il seminario "Costruire nel
costruito: esperienze di recupero o trasformazione
urbana e strumenti relativi", a cura di Elisabetta Valla.
Alle 17:30 seguirà una tavola rotonda, aperta da
Carlo Quintelli e Simona Caselli, con gli interventi di
Paolo Lusenti, presidente di Tecton, Silvia Bianchini,
capo commessa Consorzio Cooperative Costruzioni,
Fabrizio Vezzani, direttore dell’Area Sviluppo Immobiliare di Coopsette, Alberto Beggi, direttore Immobiliare Divisione Costruzioni di Unieco, Everardo
Borciani, responsabile Immobiliare di Orion.
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La scomparsa di Oscar Serri,
amministratore pubblico e dirigente cooperativo
Nei giorni scorsi è scomparso Oscar Serri, per anni
importante e stimato dirigente cooperativo. Prima
della sua esperienza cooperativa aveva ricoperto
significativi incarichi politici e amministrativi, anche
come assessore della Giunta Benassi. Serri è morto
a 65 anni proprio il giorno dopo la scomparsa del sen.
Ugo Benassi, di cui era stato stretto collaboratore.
Dopo la sua esperienza amministrativa Serri era
entrato nella cooperazione, dove era stato vicepresi-
dente di Orion e poi dirigente del Ccc di Bologna.
Persona riservata e con tantissimi interessi, era
profondamente stimato da tutti coloro che lo conoscevano. Particolarmente toccanti le parole con cui
l'hanno ricordato i suoi amici più cari, tra cui diversi
dirigenti cooperativi: "Ha coltivato e alimentato per
tutta la sua vita, troppo breve, gli ideali forti di libertà
e solidarietà umana della sua gioventù: una vita
piena vissuta e goduta intensamente".
La Conad ricorda Leo Casoli
E’ scomparso recentemente Leandro “Leo” Casoli,
già presidente di Conad. Così lo ricorda Sergio
Manfredini, socio fondatore di Conad e direttore
generale fino al 1993. “Casoli ha gestito per anni un
negozio di Gattaglio, contribuendo alla crescita della
cooperativa e ricoprendo ruoli rilevanti in consiglio di
amministrazione, fino ad assumere la carica di presidente negli anni Ottanta.
“Era un uomo solare – afferma Manfredini – ed era
sempre pronto a partecipare alle attività della
cooperativa. Anche negli ultimi anni, da pensionato,
era sempre presente come volontario alle varie
iniziative sociali. Abbiamo perso prima di tutto un
grande uomo, stimato e rispettato dai tanti che lo
hanno conosciuto e incontrato in questi anni”.
“Ciò che ha sempre contraddistinto la figura di
Leandro – aggiunge l’attuale direttore generale di
Conad, Ivano Ferrarini – è il forte legame con i valori
fondanti della cooperativa, la disponibilità e la collaborazione verso gli altri soci e la capacità di ascoltare
tutti e trovare un punto di incontro fra le diverse
componenti della cooperativa.”
Al Congresso Nazionale di e-Learning
l’esperienza della cooperazione nella formazione a distanza
Dal 14 al 16 settembre si è svolto a Reggio Emilia
l’VIII Congresso Nazionale della Società Italiana di eLearning. Nell’ambito di questa importante iniziativa,
il 14 settembre è stato organizzata “Siel 2011”, una
sezione del convegno dedicata appositamente alla
esperienza della cooperazione nella formazione a
distanza, organizzata dalla cooperativa Manta Communications e da Legacoop Reggio Emilia.
La sessione, presieduta da Tania Platani, presidente
di Manta, è stata aperta da Tommaso Minerva, direttore del Cea (Centro di e-Learning dell’Università di
Modena e Reggio Emilia) e da Simona Caselli,
presidente di Legacoop Reggio Emilia.
Tania Platani (Manta Communications) e Gabriele Gala
(Coopservice)
Nell’incontro si è parlato di formazione a distanza nel
mondo cooperativo, in relazione alle tecnologie e alle
metodologie, ma con una specificità particolare: nel
sistema cooperativo può la formazione e la FAD in
particolare essere strumento di partecipazione e di
condivisione di conoscenza?
“La formazione e la formazione a distanza – ha detto
Simona Caselli – possono assumere un ruolo nuovo,
esulando dai contenuti tecnico/professionali e diven-
tando strumento partecipativo per l’acquisizione di
consapevolezza da parte dei soci delle cooperative
del ruolo che esercitano e devono esercitare nel
governo delle organizzazioni cooperative? E’ una
nuova sfida – ha proseguito la Caselli – a un sistema
cooperativo che sa fare innovazione di processo e
tecnologica, ma non sempre sa fare innovazione
organizzativa”.
Nel corso della sessione sono state illustrate tre
significative esperienze che si sono sviluppate nel
mondo cooperativo. Gabriele Gala, responsabile
Sicurezza Prevenzione e Protezione di Coopservice,
ha affrontato il tema della sicurezza lavorativa in
cooperativa. Ariella Ghezzi, responsabile Sistemi
Informativi della Coop Eridana di Piacenza, ha parlato di Haccp, pacchetto igiene e sicurezza alimentare.
Gianni Tasselli, responsabile Formazione di Coop
Consumatori Nordest, ha affrontato il tema del
customare care. Si è poi svolta una interessante
tavola rotonda sul tema “la FAD nella formazione
obbligatoria”, a cui sono intervenuti Carlo Veronesi,
direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl
Reggio Emilia, Marco Pecorari responsabile del
Servizio Ambiente, Sicurezza e Privacy di Legacoop
Reggio Emilia e Lorenza Davoli, responsabile della
sede reggiana del Cesvip, l’ente formativo di
Legacoop.
“Questo seminario – spiega Tania Platani – si può
dire che sia stato l’unico del convegno in cui si è affrontato il tema dell’e-Learning applicato alla formazione obbligatoria, e in particolare su materie estremamente importanti e delicate come la sicurezza sul
lavoro. Il confronto utile e stimolante tra il mondo
delle imprese e gli enti preposti ai controlli è stato
molto apprezzato dai partecipanti. (Segue in 4.a)
W&W 3
(Segue dalla 3.a) La sessione – prosegue Tania
Platani – era finalizzata a ‘”stanare” le eccellenze del
mondo cooperativo che abbracciano l'innovazione:
non solo tecnologica e metodologica, ma di habitus
mentale, che significa: abbracciare il cambiamento
anziché temerlo e rifuggirlo. E' assurdo tenere fuori
l'innovazione solo perché non si è mai applicata
prima o perché si teme che venga sfruttata in modo
negativo. Nel nostro convegno si è dimostrato che la
formazione a distanza è possibile, ed è possibile
strutturarla senza costi astronomici. Attenzione: eLearnig non significa solo risparmio economico. La
costruzione deve essere un sapiente mix di variabili,
dai contenuti (scritti per essere veicolati dal net) alla
tutorship (mai abbandonare l'utente davanti allo
strumento) e dal processo di qualità: l'e-Learning non
è qualcosa che si compra e che gira da solo... il
processo va monitorato e gestito. Le cooperative
hanno condiviso conoscenze, eccellenze dubbi e
anche alla presenza della “controparte” ossia del
responsabile del Dipartimento di Sanità Pubblica,
Carlo Veronesi, che ha partecipato esprimendo il suo
punto di vista in merito alla formazione a distanza”.
L'esperienza delle cooperative di comunità reggiane
il 7 ottobre al MADE di Milano
Venerdì 7 ottobre alle 14:30, nell’ambito della Fiera
MADE Expo, si terrà un convegno, organizzato da
Legacoop Nazionale in collaborazione con FederlegnoArredo e Borghi srl, sul tema delle cooperative di
comunità.
L’incontro intende presentare i contenuti del progetto
promosso da Legacoop per la valorizzazione delle
risorse dei piccoli centri attraverso la promozione di
reti di comunità locali. L’idea è quella di supportare
territori soggetti a spopolamento e impoverimento
delle risorse attraverso forme di cooperazione per la
realizzazione di servizi necessari alla comunità,
recupero di produzioni e mestieri, valorizzazione del
profilo turistico e ambientale. Nell’ambito dell’incontro
saranno presentati metodologie e obiettivi, casi pilota
e potenzialità del progetto.
L’iniziativa, che si svolgerà presso la Fiera di Milano,
vede la partecipazione oltre che del presidente di
Legacoop Giuliano Poletti, anche dei presidenti delle
organizzazioni con le quali Legacoop ha protocolli di
collaborazione per la realizzazione del progetto
“Cooperative di Comunità” (FederlegnoArredo, Associazione Borghi Autentici, Legambiente e Borghi srl).
Il convegno sarà presieduto da Demos Salardi, presidente della cooperativa Cormo, e vedrà l’intervento di
Renato Farina della cooperativa I Briganti di Cerreto,
che parlerà della esperienza delle cooperative di
comunità reggiane.
I Briganti di Cerreto / 1:
il 22 e 23 ottobre un week-end dedicato alla castagna
La cooperativa I Briganti di Cerreto organizza il 22 e
23 ottobre un week-end dedicato alla castagna.
La sera di sabato 22, alle 21:00, si raccontano le fole
al metato di Cerreto Alpi, con caldarroste e vin brulè.
Domenica 23 "Castagneto in festa" con ritrovo a
Cerreto Alpi, presso il Rifugio dei Briganti alle 8:30
con una escursione guidata per ammirare i colori
d’autunno alla ricerca di funghi accompagnati da
esperti, con visita al castagneto. Seguirà il pranzo a
base di castagne funghi e prodotti tipici. Nel pomeriggio caldarroste, frittelle di farina di castagne con
panna e ricotta, vin brulè accompagnati da tanta
buona musica con i menestrelli della Garfagnana.
I Briganti di Cerreto / 2:
l’esperienza del turismo di comunità presentata in Trentino
Il 27 settembre, nella Giornata Mondiale del Turismo,
si è tenuta a Rabbi (TN) la Conferenza di presentazione del progetto "Turismo di comunità a Rabbi"
aperta dal Sindaco Lorenzo Cicolini. Il presidente di
AITR Maurizio Davolio e Renato Farina, della cooperativa I Briganti di Cerreto hanno illustrato i fondamenti teorici del turismo di comunità e l'esperienza di
Cerreto, che sta producendo ricadute interessanti in
termini economici e sociali nel territorio della piccola
località dell'Appennino Reggiano. Davolio ha parlato
del legame fra il turismo responsabile e il turismo di
comunità, che ne costituisce una declinazione; si è
soffermato sugli aspetti della sovranità della comunità
locale e del processo partecipativo democratico,
sull'equità nelle opportunità economiche e imprenditoriali, sul rapporto fra i turisti e i loro ospiti, cittadini
temporanei della località che stanno visitando. Farina
ha illustrato l'esperienza di Cerreto, il sistema di
alleanze costruito, le realizzazioni compiute, i van-
taggi prodotti per la popolazione locale, il gradimento
degli ospiti e persino il netto aumento del valore
patrimoniale delle case. Il consulente Filippo Lenzerini ha invece illustrato il progetto che seguirà una
metodologia bottom up, con un forte coinvolgimento
di tutti i soggetti interessati attraverso incontri
periodici tematici. Le conclusioni sono state tratte
dall'Assessore provinciale di Trento Tiziano Mellarini
che ha assicurato l'interesse e il sostegno della
Provincia, a sua volta impegnata sui temi della sostenibilità e della tutela degli aspetti identitari dell'offerta
turistica e dell'autenticità. Alla Conferenza hanno
preso parte circa 120 persone, fra cui i rappresentanti
del Parco Nazionale dello Stelvio, delle Terme, delle
amministrazioni comunali, del Gal, albergatori, agricoltori e allevatori, gestori di aziende agrituristiche,
titolari di B&B, commercianti, dirigenti delle cooperative locali e delle associazioni sportive, culturali e del
tempo libero.
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Latteria Sociale Il Fornacione: inaugurati a Felina
il locale per la degustazione e il museo della cooperativa
Il Fornacione in festa il 19 settembre per l'inaugurazione nella sede della Latteria sociale di Felina di
un ampio locale per la degustazione dei prodotti e del
museo sulla storia della cooperativa (nata nel 1933) e
del mondo agricolo.
Le opere sono state rese possibili grazie ad un
finanziamento del Gal Antico Frignano e Appennino
Reggiano. Negli spazi che tanti anni fa ospitavano la
porcilaia, la cui edificazione risale ai primi anni ‘50 e
contraddistinti da una struttura che conserva ancora
le travi originali in legno del tetto e la copertura
leggermente arcuata del piano terra, è stata ricavata
un’ampia sala, con un bel soppalco, che sarà l’ideale
per convegni, degustazioni e per accogliere i tanti
gruppi che si recano ogni anno in visita alla latteria,
desiderosi di visionare i luoghi dove viene prodotto il
“re dei formaggi”. L'operazione si inserisce infatti
nella scelta già da tempo attuata dal Fornacione, una
delle latterie sociali più importanti della provincia, di
essere anche presidio di accoglienza turistica per il
territorio montano.
Particolarmente soddisfatto dei lavori si è dichiarato il
presidente della cooperativa, Nardo Ferrarini.
Presenti all'inaugurazione il sindaco di Castelnovo ne'
Monti Gianluca Marconi e il presidente del Gal
Luciano Correggi. Per Legacoop Reggio Emilia erano
presenti la presidente Simona Caselli oltre a Luigi
Tamburini e Sergio Fiorini.
E' poi seguito il concerto del Bozen Brass Quintet,
quintetto di ottoni altoatesino, con Norbert Fink al
corno, Stefan Mahlknecht al trombone, Robert
Neumair alla tromba, Toni Pichler alla tuba e Anton
Ludwig Wilhalm alla tromba. L'iniziativa era inserita
nel programma dei "Concerti della Via Lattea", che in
questi anni sta portando con successo la musica di
qualità nei caseifici della provincia.
La Sagra cooperativa alle Case Popolari di Mancasale
Si è svolta il 24 e 25 settembre la "Sagra cooperativa" organizzata dalla Cooperativa Case Popolari
di Mancasale e Coviolo, in collaborazione con
l'Associazione Eutopia e il laboratorio di architettura
Oltreluogo.
L'iniziativa si è svolta tra via Selo e via Candelù, dove
si trovano le Case Popolari di Mancasale, un
quartiere che ricopre una particolare importanza nella
vita sociale e politica di Reggio Emilia.
Nel corso delle due giornate si sono alternati
momenti musicali e gastronomici, giochi e incontri.
Nella saletta di via Selo è stata allestita una mostra di
artisti che gravitano intorno alle Case Popolari.
Particolarmente significativo, sabato 24, l'incontro
con Carine Reggiani, figlia del notissimo attore e
cantante italo-francese Serge Reggiani, reggiano di
origine e rimasto sempre legato alla sua città. Nella
sera di sabato si è svolto poi un recital di Carine
Reggiani, lei stessa cantante, accompagnata dal
musicista Tiziano Bellelli. Tra le altre iniziative una
performance artistica di strada del Collettivo FX, che
ha collocato su una delle storiche case di via Selo
una grande immagine di Camillo Prampolini.
E' intervenuta alla "Sagra cooperativa" anche la
presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona
Caselli.
Ambra / 1: alla Residenza per anziani di Cadelbosco
festeggiate due ospiti centenarie
“Se un aspetto del bene comune è rappresentato
dalla fiducia tra le persone, dall’impegno in favore di
chi più ha bisogno o è in condizione di fragilità fisica o
sociale, dal benessere complessivo che si difende o
si tenta di ampliare – spiega Roberto Mainardi, presidente della cooperativa sociale Ambra – crediamo
che da Villa Anna Rosa, la Residenza per anziani di
Cadelbosco gestita dalla nostra cooperativa, vengano
segnali importanti”.
Nella giornata di martedì 20 settembre sono infatti
stati festeggiati i cent’anni che due arzille signore
ospiti della Residenza hanno compiuto praticamente
insie-me, alla presenza di tantissimi famigliari, amici e
varie personalità della cittadina. Berenice e Dina
sono state mondine e contadine, mogli e madri, poi
nonne e una anche bis e trisnonna; hanno vissuto
degli affetti della loro famiglia e del loro lavoro.
Poi, da vari anni vivono di un affetto e di una
attenzione ulteriore, che proviene anche da una
famiglia allargata, molto composita e ogni tanto
anche mutevole, ma costantemente presente verso di
loro. (Segue in 6.a)
W&W 5
(Segue dalla 5.a) Si tratta dell’affetto e delle
attenzioni dei loro amici ospiti della Residenza Villa
Anna Rosa e delle operatrici che vi sono impegnate.
Quel pomeriggio, nel bel giardino, tra le note della
fisarmonica che suonava i canti delle mondine,
Fratelli d’Italia e Romagna mia, tra le torte e vari
dolcetti e “stuzzichini” preparati dalle cuoche, si è
parlato di come la vita a cent’anni possa – e in questo
caso sia – ancora proiettata al futuro e degna di
essere vissuta. E’ stata l’occasione per parlare, con
allegria e serenamente, di come sia ancora possibile
sostenere impegni tanto delicati e difficili come
l’assistenza agli anziani o ad ogni altra fascia d’età in
stato di bisogno, di quali valori e senso civico debba
animare chi, come i cooperatori, ogni giorno sono
chiamati a dare un senso concreto ai concetti di rispetto delle persone, di relazione umana e di profes-
sionalità, nell’epoca in cui il governo ha azzerato il
fondo per la non autosufficienza e ha tagliato le
risorse alle regioni e ai comuni ben oltre il sostenibile
ed ogni razionalità, in un epoca in cui si tenta di
affermare il concetto che i servizi si debbono offrire a
chi se li può permettere, mentre agli altri dovrà
bastare la generosità o il buon cuore di qualche
benefattore o ente caritatevole.
Il sindaco di Cadelbosco, due ospiti residenti a Villa
Anna Rosa, il rappresentante dei pensionati Cgil, il
presidente di Ambra, tanti famigliari e amici, hanno
parlato di una qualità di vita e di relazioni che dentro
la Residenza viene mantenuta e difesa e di come,
guardando al prossimo futuro, vi sia tanto impegno
da mettere in campo per non perdere questi livelli di
coesione e qualità sociale.
Ambra / 2: formazione alla qualità
nei servizi di salute mentale
In questa aria di crisi si rischia concretamente che le
fasce deboli della società, le persone in situazione di
maggiore difficoltà o fragilità, siano le più colpite. Tra
queste le persone che vivono in stato di disagio
psichico (e le loro famiglie) sono certamente molto
esposte al pericolo che la riduzione di servizi e di
risorse, oltreché di attenzioni ed impegno solidaristico, si trasformi in una prospettiva di maggiore
isolamento e riduzione di opportunità di integrazione
e vita sociale.
Le cooperative sociali Ambra di Reggio Emilia e
Tragitti di Forlì, fortemente impegnate da anni nel
campo della riabilitazione psichiatrica hanno deciso
che a questa deriva sociale si debba rispondere con
un rinnovato impegno verso nuove progettualità
specifiche, con nuova attenzione alla formazione e
qualità degli operatori, con rinnovato impegno nel
rafforzamento delle reti sociali che accompagnano ed
arricchiscono il percorso riabilitativo. Con questo
spirito hanno organizzato un ciclo di seminari che
coinvolge una ventina di coordinatori di servizi,
educatori e psicologi e che serva inoltre allo scambio
di esperienze e “vissuti” nei percorsi che le due
cooperative. Il primo incontro si è tenuto mercoledì 21
settembre, sul tema “Sapere e saper essere” nei
locali della Legacoop di Forlì e ha visto tra i
protagonisti il direttore del Dsm di Forlì, Claudio
Ravani; i prossimi incontri si terranno a Ferrara e a
Bologna tra ottobre e dicembre.
L’esperienza intrapresa è significativa anche per
l’aspetto della condivisione di analisi ed obiettivi di
qualità che si manifesta nell’impegno a formare su
progetti concreti i quadri intermedi delle cooperative
che operano in varie province dell’Emilia-Romagna e
in Abruzzo. Ambra e Tragitti tra l’altro rappresentano
Legacoopsociali Emilia-Romagna nello specifico
gruppo di lavoro istituito dall’Assessorato Regionale
alla Sanità dell’Emilia-Romagna per la revisione dei
requisiti della normativa in merito di accreditamento
delle residenze per la riabilitazione psichiatrica;
questo percorso di formazione e di condivisione di
esperienze e obiettivi contribuirà certamente ad un
ulteriore qualificazione dell’apporto cooperativo alle
politiche regionali per la salute mentale.
Zora e Lo Stradello: una nuova scultura di Vasco Montecchi
per le due cooperative
Nel corso di Podere in Festa, l'iniziativa organizzata il
18 settembre a Pratissolo di Scandiano dalle cooperative Lo Stradello e Zora, è stata scoperta una
scultura di Vasco Montecchi, il grande scultore scandianese, che da anni collabora con le due cooperative. Infatti sono già tre le opere in marmo bianco di
Carrara che lo scultore ha donato a Zora e Lo
Stradello, tutte sistemate nel vasto podere di
Pratissolo. L'ultima scultura, "Volo" è stata collocata
lungo la strada che dalla serra porta al maneggio
coperto.
All'iniziativa ha preso parte, oltre allo stesso Montecchi, anche il sindaco di Scandiano Alessio Mammi.
Una volta scoperta l'opera, la presidente di Zora
Claudia Melli, anche a nome de Lo Stradello, ha
consegnato allo scultore una targa a ricordo della
decisione delle due cooperative di nominarlo socio.
La nomina a socio di Zora e dello Stradello ha preso
alla sprovvista un visibilmente commosso Vasco
Montecchi.
Vasco Montecchi e Claudia Melli. Alle loro spalle la scultura
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I cortometraggi dei ragazzi di Zora
al Cinema Boiardo di Scandiano
Il 5 ottobre è in programma al Cinema Boiardo di
Scandiano, in via XXV aprile 3, "Buona la prima!
L'abilità di raccontare con il cinema". Durante
l'iniziativa, che inizia alle 20:30, verranno presentati
quattro cortometraggi realizzati dai ragazzi dei centri
della cooperativa sociale Zora.
I cortometraggi sono il risultato di un percorso
formativo grazie al quale i ragazzi dei centri diurni
Odoardina e Benzi e dei centri residenziali Stradora,
La Manta e Zorella, hanno approcciato una sceneggiatura, recitato, preparato scene, location, musiche e
testi e hanno diretto i cortometraggi. Il risultato è stato
più che interessante, e la serata del 5 ottobre sarà
l'occasione per i genitori, i cittadini, gli operatori della
cooperativa e dei servizi pubblici di apprezzare il
lavoro dei ragazzi.
A Cuore & Salute presentato
il Congresso Nazionale di Cardiologia dello Sport
Si è tenuta il 20 settembre la conferenza stampa di
presentazione del 15° Congresso Nazionale della
Società Italiana di Cardiologia dello Sport (SIC sport)
che si svolgerà a Reggio Emilia il 22-23-24 novembre
2011 presso il Centro Internazionale dell’Infanzia
“Loris Malaguzzi”. Sarà anche l’occasione per ricordare il 30° anniversario della fondazione di questa
società scientifica.
Hanno collaborato alla realizzazione del Congresso
importanti imprese di Reggio Emilia e Modena impegnate nell’ambito della salute e dell’educazione alimentare: Centro Cuore & Salute, CIR food, Consorzio del Lambrusco di Modena, Cantine Riunite &
CIV, Consorzio del Parmigiano-Reggiano.
Il programma del Congresso dal titolo "Nel cuore
della prevenzione" è incentrato sulla correlazione tra
cuore, malattie cardiocircolatorie e attività fisica come
mezzo di prevenzione primaria e secondaria, tematica di interesse della Società Italiana di Medicina
dello Sport dalla sua fondazione. Altro momento interessante e qualificante del Congresso è un dibattito
sui prodotti alimentari emiliani, il cuore e l’attività
fisica. In particolare verranno valutate le proprietà del
Parmigiano-Reggiano e del Lambrusco in relazione ai
bisogni nutrizionali nella pratica dell’attività fisica e
sportiva. Nell’ambito del Congresso sarà affrontato
un altro argomento “sensibile” di cui la SIC sport ed in
particolare i cardiologi e i medici sportivi reggiani
sono antesignani: il “cuore” in palestra.
Da sinistra Daniela Fabbi, Giuseppe Alai, Umberto
Guiducci e Corrado Casoli
Anche nel 1999 i cardiologi reggiani organizzarono
nella nostra città il 9° congresso nazionale della SIC
sport discutendo di sedentarietà e di attività sportiva:
nell’attuale edizione si parla di riabilitazione cardiologica avanzata e di ricerca sistematica delle patologie cardiache rare nella visita di idoneità medicosportiva.
Erano presenti alla conferenza stampa Umberto
Guiducci, cardiologo, vicepresidente del centro Cuore
& Salute e presidente del Congresso, Daniela Fabbi
di CIR food, Giuseppe Alai, presidente del Consorzio
del formaggio Parmigiano-Reggiano e Corrado Casoli
presidente di Cantine Riunite & CIV.
Storie cooperative
“Infissi design”: la storia di una nuova cooperativa a Carpineti
Sull'ultimo numero di "Imprenditori" (www.imprenditori.it), la bella rivista pubblicata dall'editore Caiti, è apparso
un articolo dedicato alla nuova cooperativa "Infissi design" di Carpineti, nata dalla recente operazione di
workers buyout coordinata da Legacoop. Pubblichiamo di seguito l'articolo, ringraziando l'editore.
L’ultima traccia del passato campeggia sulla porta di uno degli uffici: presto, anche il logo della storica azienda
di falegnameria Ferri srl sarà sostituito da quello di Infissi design. Negli ultimi mesi, la ditta in provincia di
Reggio Emilia ha rivoluzionato molto più del suo nome: la crisi aveva costretto i lavoratori ad accettare la cassa
integrazione straordinaria, fino a quando non sono stati gli stessi operai a costituirsi in cooperativa e a portare
avanti l’azienda, rinnovandola. Proprio quando si vedeva la fine, insomma, l’attività dello stabilimento ex Ferri
srl ha trovato il modo di proseguire grazie a un’affittanza d’azienda, affidata proprio alla nuova cooperativa.
Quella di Carpineti è la terza operazione di workers buyout portata a termine negli ultimi mesi con l’aiuto di
Legacoop Reggio Emilia: ad aprire questa nuova strada – in cui gli ex-dipendenti diventano soci dell’azienda in
cui lavorano e, di fatto, la salvano – è stata la Art Lining di Calerno, che produce interni per cravatte per un
segmento alto, da Salvatore Ferragamo ad Armani. Pochi mesi dopo la stessa strada è stata percorsa dalla
cooperativa Greslab, la quale ha preso in affitto, per poi acquisirlo, il ramo d’azienda produttivo di Optima Spa
(ex Ceramica Magica). (Segue in 8.a)
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(Segue dalla 7.a) E’ il presidente della nuova cooperativa, Claudio Ronzoni, a raccontare come sono andate le
cose a Carpineti: “Nel 2005 la Ferri srl è entrata in crisi – spiega – Erano stati fatti investimenti molto onerosi
per l’acquisto di un capannone, e c’erano difficoltà nei pagamenti. A quel punto abbiamo chiesto aiuto allo
studio di associati ‘Labanti e Pasini’ per capire come proseguire: siamo andati avanti fino allo scorso anno,
quando l’ultima crisi ha portato a un aumento degli insoluti e a un ulteriore calo di lavoro. Non sapevamo più
cosa fare”. A quel punto i lavoratori, già in cassa integrazione, hanno iniziato a guardare al mondo delle
cooperative: un ambito nel quale Ronzoni ha grande esperienza, acquisita prima come direttore del settore
industriale di Ccpl e poi come direttore generale di Cantine Riunite. “Con l’aiuto di Legacoop, abbiamo chiesto
ai fondi istutuzionali (Coopfond, CFI) di intervenire come soci finanziatori – continua Ronzoni – Dei 25
dipendenti, 12 hanno fondato la cooperativa riscattando la cassa integrazione dall’Inps, investendo parte del Tfr
e aggiungendo soldi loro. Ogni socio ha messo sul piatto 15mila euro e con i soldi dei finanziatori in breve si è
arrivati ad avere un capitale sociale di 480mila euro. Dal 23 luglio siamo una cooperativa: e mentre la Ferri è in
liquidazione, la Infissi Design ha preso in affitto le macchine e l’azienda”.
Un’operazione piuttosto complessa, diretta da Legacoop Reggio Emilia, che deve il suo successo agli interventi
di sindacato, Servizio Lavoro della Provincia di Reggio e del sindaco di Carpineti Nilde Montemerli: “Tutti gli
accordi sindacali sono stati fatti in Comune – continua il presidente della cooperativa – Il sindaco ci ha aiutato a
bussare alle porte giuste, e ha contribuito a salvare posti di lavoro in una zona, come quella della montagna, in
cui il mondo del lavoro presenta non poche criticità”. Non tutti i lavoratori della Ferri, però, sono rientrati nella
cooperativa: “Grazie alla cassa integrazione straordinaria a zero ore viene comunque garantito loro un salario
per due anni – afferma Ronzoni – Abbiamo con tutti loro un impegno verbale: se gli affari dovessero andare
bene e si pensasse a nuove assunzioni, le prime scelte verranno fatte tra i 13 che al momento non fanno parte
della Infissi Design”.
Dopo un mutamento tanto radicale, anche il lavoro è cambiato. In primo luogo, si è deciso di puntare a un
nuovo target: “Abbiamo smesso di lavorare con le grandi imprese di costruzione – racconta Ronzoni – e ci
siamo buttati sui privati. Ora abbiamo rapporti soprattutto con piccoli clienti, aziende e studi di architettura, ai
quali possiamo garantire la competenza e la professionalità che potrebbero trovare da un vecchio falegname”.
Si punta a un mercato medio-alto e, nonostante la crisi, le commesse non mancano: “Abbiamo già lavoro fino
al prossimo gennaio – racconta Marco Marioni, vicepresidente della cooperativa – Per ora sta andando tutto
molto bene”. A cambiare non è solo il target: non deve essere stato facile passare da dipendenti a soci, né farlo
spinti dalla mancanza di alternative e dalla necessità di salvare il proprio posto di lavoro. “Prima ero più
spensierato – ammette con un sorriso Marioni, che lavorava alla Ferri dal 1999 – Adesso abbiamo più
responsabilità. Ma abbiamo risposto tutti molto bene alle nuove esigenze. Siamo tranquilli, ma anche se il
peggio sembra passato, sappiamo che la crisi è sempre là fuori: le commesse stanno entrando, ma se fossimo
rimasti in 25 come ai tempi della Ferri, ora come ora non ci sarebbe abbastanza da lavorare per tutti”. Sarà
anche suggestione, ma all’interno del capannone – tra scheletri di finestre e gigantesche macchine lasciate a
riposo – il clima non potrebbe essere migliore. Tutti sembrano concentrati e ben disposti a collaborare tra loro,
consapevoli del fatto di essersi impegnati in prima persona: “Questo cambiamento si doveva fare, non c’erano
altri modi per andare avanti – racconta Renard Lamai – E per farlo, dobbiamo darci una mano a vicenda”. Il
passaggio dall’essere dipendenti a soci si è avvertito, ma non ha frenato nessuno: “Io sono un’ottimista di
natura – racconta Prima Alba Croci Olandieri – Il cambiamento non è stato pesante: questo è un lavoro che ho
sempre fatto con passione, e adesso lo sento ancora più mio”.
DOCUMENTI Raccontiamo storie, ma non raccontiamoci delle storie
Sull’ultimo numero di DarVoce Informa, dedicato in particolare al rapporto tra comunicazione e volontariato, è
stato pubblicato un articolo di Carlo Possa, responsabile comunicazione di Legacoop Reggio Emilia, che
riportiamo qui sotto. DarVoce è il Centro servizi per il volontariato di Reggio Emilia.
“C'è una cooperativa reggiana che ha oltre 100 anni vita: la sua è una storia intensa di lotte, di scelte difficili e
importanti, di risultati di rilievo, di un patrimonio che è cresciuto e di gesti di solidarietà. Una bella storia che,
chissà perchè, per molto tempo è sfuggita agli economisti, ai sociologi, agli amministratori pubblici, e che
rischiava di sfuggire di mano agli stessi soci. Era una cooperativa che pur avendo fatto cose egregie non aveva
sviluppato la capacità di narrarsi. Ad un certo punto ha capito che la necessità di narrarsi, anche per non
perdere la propria identità, era fondamentale. Ha seguito, immagino senza saperlo, l’insegnamento di un
grande esperto di comunicazione, David Bernstein: “Dobbiamo occuparci dell’immagine non allo scopo di
manipolarla, ma perché abbiamo bisogno di capire come i nostri segnali (e anche se i nostri segnali) vengono
recepiti, e come si combinano queste percezioni con l’immagine che abbiamo di noi stessi”.
Così ha deciso di scrivere la sua storia, facendola raccontare proprio ai protagonisti della storia, i suoi soci, e
ha deciso anche di farsi vedere. Qui ci hanno pensato alcuni giovani artisti, che hanno realizzato sulle case
della cooperativa (che è una cooperativa di abitazione indivisa) dei grandi e vistosi murales. Oggi la
cooperativa è più conosciuta, è rientrata in possesso della propria storia e può pensare di realizzare nuove
storie, e i soci hanno riscoperto il valore del loro ruolo, un ruolo che va molto oltre quello di cooperatori e
abitanti. Un giorno sono capitato ad un incontro promosso dalla cooperativa. (Segue in 9.a)
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(Segue dall’8.a) Non lo sapevo ma dovevo parlare anch’io. Ho improvvisato un ragionamento sul collegamento
che ci può essere (e che ci dovrà essere sempre più) tra la forma cooperativa, i bisogni del territorio, e la
possibilità di percorrere nuove strade nel welfare. Un socio, la cui famiglia ha vissuto nelle case della
cooperativa per quasi cento anni, ha fatto una riflessione che mi ha colpito profondamente. “Adesso che ci
penso – ha detto il socio – mi vien da dire che nessun socio della nostra cooperativa è mai andato al ricovero.
Non ce n’era bisogno”. Questa storia nella storia vale più di un trattato sul welfare.
Ma queste storie, per essere utili, vanno prima ascoltate, poi narrate e comunicate, e infine capite.
Possiamo dire che questo processo oggi è naturale: la tecnica dello story telling nella comunicazione politica,
sociale, economica, è fondamentale. Ma non è solo una questione di tecnica comunicativa: la narrazione serve
anche a capire chi siamo e a dare un senso a quello che facciamo. Può anche avere un importante valore
terapeutico. Sono cose che ci ha spiegato bene Duccio Demetrio salendo a piedi sulla Pietra di Bismantova,
assieme a un gruppo di cooperatori sociali dell’Emilia-Romagna. Ma le storie che vengono fuori dalle
associazioni di volontariato, dalle cooperative, dalle comunità, (e che vanno comunque raccontate molto di più
di quello che si fa) non sono storie fini a sè stesse. Queste storie devono essere ascoltate e capite
specialmente da coloro che con le loro scelte politiche, amministrative, economiche, possono renderle possibili.
Perché, come ho scritto recentemente raccontando le storie di due lavoratori di cooperative sociali, i risultati
positivi dipendono dalla volontà delle persone, ma anche dalla possibilità data a loro di fare delle scelte, e
questa possibilità deriva a sua volta da scelte precise, prese a monte.
Vedo un rischio: che alla fine lo story telling prevalga sulla policy, che mentre i narratori salgono sul palco i
decision makers della politica siano distratti in platea o impegnati in altre cose dietro le quinte. E’ un rischio che
si percepisce sempre più, anche nella nostra provincia. Ecco perché un conto è raccontare storie, un conto è
raccontarci delle storie”.
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