E` futuro - Nicola Ulivieri
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E` futuro - Nicola Ulivieri
E’ FUTURO (Tutto quello che è riportato nel racconto è frutto della mia fantasia e pertanto non inquisibile. Ma se qualcosa poi si avvererà…oh, io ve l’avevo detto) Anno 2050, quartiere di Casciano di SanFortunato (ex-Murlo), Siena, Stato Italo-Vaticano. C’era una volta Paul era atterrato all’aeroporto di Ampugnano, vicino a Siena, nel centro Italia. Era venuto da Londra vincendo il suo terrore per i viaggi e i rischi che essi comportano per i possibili attacchi terroristici. In realtà da decenni non c’erano più incidenti aerei, ma il governo inglese parlava sempre di possibili incognite e quello che diceva il governo andava seguito; era per il bene della popolazione d’altronde. Inoltre, l’Inghilterra dimostrava agli occhi di Paul e della maggioranza inglese di meritare la fiducia e l’attenzione delle raccomandazioni emanate; dopotutto, era uno dei pochi stati ancora degni di chiamarsi tali, anche se economicamente dipendenti dall’India, divenuta la prima potenza al mondo dopo che gli Stati Uniti erano precipitati in una guerra civile di cui non si intravedeva la fine. Un caos, in fondo, già previsto in film dei primi anni 2000 come “V per vendetta”, tratto da un fumetto addirittura degli anni ‘80. Altri aspetti del futuro erano già stati anticipati e descritti in molti libri e film, ma poca gente aveva dato loro la giusta importanza. A questo pensava Edica, mentre attendeva quell’aspirante giornalista da Londra, che l’aveva contattata per un’intervista per avere materiale adatto alla conclusione della sua tesi in sociologia. Ripensava a “Fahrenheit 451”, libro di ben 100 anni prima, che descriveva un mondo in cui i libri erano proibiti, la gente stava incollata alla tv, con schermi piatti giganti, in cui si davano stupidissime trasmissioni che richiedevano la partecipazione delle donne a casa, che così si sentivano protagoniste e intelligenti; Edica ricordava che tutto ciò si era realmente avverato ormai da 50 anni e forse più, i grandi schermi piatti avevano davvero invaso tutte le case. Mancava solo il ritorno alla distruzione dei libri, ma a quello si stava procedendo negli ultimi mesi con continui messaggi in ogni tv e giornale tutti controllati dallo stato Italo-Vaticano - in cui si predicava l’uguaglianza, e si sottolineava che i libri vogliono differenziare le persone. I libri fanno credere a chi li scrive di essere superiore agli altri, -1- possono far credere cose false e portare alla perdizione; incredibile ma vero, anche questo era tutto già scritto nel racconto “Fahrenheit 451”. I pensieri di Edica si interruppero appena sentì bussare alla porta. Paul era finalmente arrivato; un ragazzo con una tipica aria inglese e occhi che lasciavano intravedere una sicura intelligenza e un’eloquente smorfia di stupore di chi si trova nel 2050, per la prima volta in vita sua, a sbattere un preistorico batacchio invece di suonare un campanello. Paul aveva sentito di quella strana donna anziana, un personaggio che viveva senza tv, produceva elettricità con un impianto casalingo, utilizzava solo acqua piovana trattata e sterilizzata e altre stramberie. Una persona che aveva rilasciato varie interviste da giornali stranieri, pochi anni prima, e che era stata ripresa in qualche documentario inglese per le sue strane visioni politiche in aperto contrasto con lo stato in cui risiedeva e autrice di dichiarazioni preveggenti sulla sorte USA. Paul era interessato a capire come una grande nazione come l’Italia, che aveva prodotto geni come Galileo, Leonardo da Vinci, Dante, Michelangelo ed eroi come Garibaldi, ormai famoso solo in Sudamerica ma dimenticato in patria, potesse essere diventata, nel giro di pochi decenni, una nazione produttrice di cemento e muratori e con un governo teocratico. D’altra parte, molti grandi imperi e importanti civiltà della storia erano arrivati al loro culmine e poi crollati: i Romani, gli Egizi, i Sumeri, i Greci, gli Americani. E l’Inghilterra stessa, un altro ex-impero, era in fase di declino. Proprio questo fatto aveva spinto Paul ad interessarsi a questo argomento, per capirne le origini e i possibili rimedi. Dell’Italia, era però curioso il fatto che la popolazione avesse assistito alla sua decadenza - avvenuta con velocità senza precedenti - senza proteste eclatanti, quasi con compiacimento masochistico. Agli occhi di uno straniero c’erano molte fatti incomprensibili che richiedevano un approfondimento. Paul aveva pensato che un’intervista a quella strana donna, una persona anziana eccentrica e combattiva, con molti ricordi del suo paese e della storia occidentale, poteva rivelarsi una buona fonte di informazioni per la sua tesi e si era deciso a contattarla. La donna aveva però rifiutato di fornire qualsiasi informazione per teleconferenza e lo aveva costretto ad incontrarla a casa sua. Per Paul, tutto ciò era assurdo, ma la donna aveva ripetuto più volte che solo vedendo con i propri occhi si può capire; tutto ciò che passa da uno schermo lascia una sensazione transitoria. Paul non aveva capito del tutto, inoltre era terrorizzato dai voli, ma alla fine decise di tentare e partì. Rifiuto Accettato Ora quella donna era davanti a lui. «Buongiono, I’m Paul, but buongiorno is the only word I know in Italian». (da qui il dialogo si svolge in inglese ma sarà tradotto in italiano) «Ciao Paul, benvenuto. Puoi parlare inglese, non c’è problema. Il tuo popolo non ha mai imparato la lingua altrui neanche quando il mondo non era stato conquistato da Windows, trovo stupefacente che tu sappia almeno dire buongiorno». Paul sapeva che avrebbe avuto di fronte una persona che non le mandava certo a dire dietro, ma non si aspettava che la prima frecciata fosse già partita prima di mettere piede in casa. Gli piacque comunque la battuta perché aveva quel che di humor inglese e, invece di offendersi, lo mise a suo agio. «Mi scusi per il ritardo, ma abbiamo atteso un’ora i bagagli all’aeroporto e ci sono voluti un’ora e venti per percorrere questi 20 chilometri» «Tempo perso prezioso, visto che vuole rientrare per sera…» disse Edica. «Si» la interruppe Paul, «ho un impegno…». «Brutta cosa la fretta, accomodati; alcuni anni fa avresti impiegato pochi minuti, come è normale che sia, ma ora la vallata è quell’immensa zona industriale che hai visto. Per molti anni abbiamo atteso una strada decente per raggiungere il mare ed evitare i numerosi morti per incidenti stradali, che avvenivano quasi ogni fine settimana estivo. Peccato che, quando la strada è stata finalmente costruita, si è subito pensato di sfruttarla portando nella zona industrie e quant’altro, come i nuovi biogeneratori, l’ultima trovata in fatto di ridenominazione - “re-tag” - delle stesse cose passate. Ed il risultato è quel caos che hai appena visto». Paul si era seduto ed aveva già acceso il suo registratore portatile; non aveva tempo da perdere ed era interessato ad ogni storia di cambiamento sociale ed economico e non gli sfuggì lo strano nome: «Cosa sono i biogeneratori? » «Sono gli inceneritori di mezzo secolo fa, a cui ora si fanno bruciare anche i rifiuti organici; gli inceneritori furono poi ridenominati 1 “termovalorizzatori ” per ingannare la gente sui loro fumi nocivi, e che, grazie ad una truffa su una legge2 degli anni ’90, ricevevano pure i finanziamenti statali destinati al solare. Ci sono voluti decenni e migliaia di morti di cancro ai polmoni, stomaco, malformazioni di neonati ecc. prima che la gente capisse l’inganno. Ora che è stato capito, hanno di nuovo cambiato nome! ». Per Paul non era così strano che si dovessero bruciare i rifiuti, però era davvero bizzarro che si incenerissero i rifiuti organici. «Ma la gente non ha fatto manifestazioni di protesta? » chiese. «E perché dovrebbe? Da anni si dice che i rifiuti organici, se interrati, producono sostanze nocive peggiori della diossina ed è meglio bruciarli. Inoltre i nuovi sistemi, tanto per cambiare, sono “sicurissimi”, non emettono “nulla”, a parole…i soliti discorsi, ripetuti mille volte da ogni canale televisivo, che tanto è gestito da un solo ente e quindi tutti accettano come veri…; pensavo di aver visto il fondo, ma noi italiani siamo in grado di stupire» Era proprio quello di cui Paul era curioso: l’accettazione da parte dell’italiano delle imposizioni dall’alto. Era come se quel popolo si fosse dimenticato dei suoi diritti, delle conquiste sociali, del diritto a manifestare. Come era successo? «C’è anche da dire che molti rifiuti sono stati davvero interrati e hanno davvero provocato inquinamento e moria di animali, nonché malattie degli abitanti ma non erano rifiuti organici bensì industriali, scaricati abusivamente…o quasi. Se avessimo del tempo in più ti farei vedere Poggio Fiuto; prima non esisteva, c’era Poggio Lodoli, Poggio Brucoli, due località “naturali” del vecchio comune di Murlo, poi, lentamente, è nata una nuova collina. Cresceva di notte. Se vai a scavare lì, troverai ogni tipo di rifiuto industriale, ma non è il caso di avvicinarcisi senza una tuta spaziale. Il nome originario, dato dalla gente era Poggio Rifiuto, poi qualcuno l’ha accorciato con Fiuto, per via del puzzo nauseabondo che si può odorare e ora, col tempo, sembra quasi un bel nome e la gente non ci pensa più e neanche si ricorda come è nato. Ci sono nate sopra anche abitazioni!». -2- «E non c’è mai stato un controllo, una denuncia, nessuno ha fatto nulla?» «Il mio ragazzo si interessò della cosa, cercando di filmare, la notte, i camion che venivano a scaricare, ma nessuno lo aiutò e una sera torno a casa pestato a sangue». «La Mafia?» chiese Paul ingenuamente, desideroso di pronunciare questo nome in Italia. «No, i militari». Paul non capiva, ma voleva prima comprendere gli sviluppi che avevano portato alla distruzione della vallata che aveva attraversato. «Cosa c’era nella vallata prima? Ho capito che è cambiata molto ultimamente. E come si è arrivati a questo punto?». Nomen Generat Omen Edica non si era ancora seduta. Quando parlava di questi argomenti, nonostante l’età, era presa da una rabbia ancora giovanile e non sentiva fatica né acciacchi. Nel frattempo stava preparando il tè, sicura che al giovane inglese non sarebbe dispiaciuto, e Paul notò con stupore che non stava usando bustine ma vere foglie essiccate. Era proprio una donna strana; usare le foglie, difficilmente reperibili, che poi andavano filtrate…ma non era più semplice usare i filtri come tutti? Più veloce e comodo. Edica notò i suoi pensieri, come se gli leggesse nella mente e gli disse: «Ti sembra strano vero? Ma scommetto che non avevi mai visto una foglia di tè in vita tua». Paul rimase basito; scommessa vinta. Si alzò per vedere le foglie essiccate che si allargavano nella acqua bollente e provò una strana sensazione – bella - ma si sentì anche sciocco per non averci mai pensato. Edica continuò «Nella vallata dicevi? C’era una piantagione di riso. Alla fine non era più redditizia e i proprietari cambiarono cultura. In realtà non è che la gente non mangiasse più riso; saprai che ogni cosa è redditizia se lo stato investe per la promozione di quel prodotto o lo finanzia direttamente con incentivi statali oppure comunitari. Purtroppo, la multinazionale Mansanta, produttrice di Ogm - sai quella il cui simbolo è una mano divina michelangiolesca che tocca una pianta che diventa più rigogliosa di quelle vicine, bel simbolo, ma per scopi reali criminali – beh, dicevo, la Mansanta aveva ormai agganci politici ovunque e capitali immensi e dopo anni di pressioni ottenne il brevetto per il pomodoro Nuovo San Marzano. Si diceva che il naturale San Marzano era minacciato3 da un nuovo parassita e rischiava l’estinzione. La tecnologia poteva così salvarlo. Era una puttanata, ma dopo anni che veniva ripetuta, anche questa divenne verità, ottennero i finanziamenti europei e qui iniziò la produzione che soppiantò il riso. Purtroppo, il Nuovo San Marzano si rivelò, negli anni, addirittura cancerogeno. Causava mutazioni nel pancreas, tanto che, quando si scoprì, venne rinominato San Marziano. Una volta tanto la notizia ebbe una certa eco, probabilmente perché stavolta era stato coniato un nome con ottimo effetto mediatico – San Marziano – da coloro che si devono difendere, invece che da coloro che vogliono conquistare – ricorda i biogeneratori – poiché i nomi sono importanti. Pensa alla canapa indiana, pianta con innumerevoli virtù da cui si ricavavano carta, tessuti, combustibili, medicinali a basso prezzo. Per toglierla di torno fu chiamata Marijuana4 e fatta passare per droga evidenziando solo l’effetto leggermente euforico delle foglie, se fumate. La gente ricorda gli spot pubblicitari, non i contenuti. Se hai studiato un po’ di Scienza della Comunicazione, saprai che l’essere umano valuta i discorsi di uno che parla per il 92% per l’aspetto e il suo modo di parlare e solo l’8% per i contenuti». «Si, questa la so» rispose Paul soddisfatto, anche se non convinto di quella storia della marijuana, ma stupito, però, di ricordare che gli umani non sono così intelligenti come si ritengono, poiché questo fatto – l’osservazione dell’aspetto e non del contenuto - è regolarmente sfruttato in tv; ma era stupito soprattutto perchè a ricordargli questa cosa era un’anziana biologa. Edica continuò «Dicevo, i San Marziano ebbero una grande eco negativa e vennero tolti ma ormai i danni erano fatti. Le acque del fiume Merse furono inquinate dai pesticidi utilizzati in quantità industriale, ai quali i pomodori modificati erano resistenti; ma non lo erano i pesci, gli insetti di cui gli uccelli si nutrivano e le poche api rimaste che scomparvero completamente. Le api si estinsero non solo qui e tutta Italia, ma anche in Europa ed io conservo in giardino queste mutazioni». Edica aprì la porta sul giardino e Paul poté osservare un’arnia dalla quale uscivano ed entravano strane api con grandi occhi verdi metallici. «Non sono vere api?» chiese. «No, sono una mutazione che non punge, non fa miele, non sa nulla di come allevare la regina…sono una specie di mostro Frankenstein che tengo qui per ricordare le oscenità a cui siamo arrivati utilizzando la tecnologia per gli interessi di pochi industriali, invece che per il benessere -3- collettivo. Li mostro alle gite di bambini che vengono in visita per far loro capire cosa è successo. Ma le maestre dicono che è una cosa che turba i bimbi e non ce li portano più. Certo che li turba, pezzo di cretine! E come vuoi insegnar loro le cose? Ad Ave Marie?». Edica si era scaldata. Paul rimase un po’ stupito e un po’ divertito da quella rabbia sincera. «Avevamo anche la produzione locale di miele» ricorda Edica - «Quando c’erano le api ovviamente. Il produttore, il Leccioli, impegnato anche in politica, entrò in profonda depressione quando, oltre all’impossibilità di continuare il lavoro di una vita scoprì, infine, quello che avevo cercato di comunicare loro da anni: la Sinistra in Italia non esisteva ormai dagli anni ’80; erano tutti collusi con la destra e soprattutto con molti poteri forti come banche5 e varie aziende del cemento e di incenerimento rifiuti - almeno i vertici - e recitavano le parti come in un teatrino a cui tutti hanno creduto per oltre 30 anni. Solo quando il partito sostenuto da quelli di centro-sinistra, il Partito Democratico, decise di allearsi con il Partito Repubblicano delle Libertà, di destra, per fronteggiare il pericolo islamico, molti sostenitori di sinistra capirono finalmente l’inganno di un progetto tramato in molti anni per il ritorno alla dittatura, e spinto segretamente dal Vaticano. Accadde così che il Leccioli, il presidente del Circolo Arci locale e altri esponenti della sinistra della provincia di Siena, non sopportando la situazione vergognosa, si suicidassero tutti insieme ad una grossa querce, vecchio simbolo del partito, impiccandosi con dei lenzuoli rossi.» «Un gesto d’altri tempi, tragico ma davvero simbolico» disse Paul stupefatto. «Sì, che per un po’ ravvivò gli animi della gente ma che furono subito intorpiditi da qualche messa. Fatto sta che nessuno aveva imparato nulla. Infatti, nello stesso periodo, il Brunello di Montalcino ricorderai forse il famoso vino toscano…» Paul annuì. «era in pericolo per via di un parassita peggiore della Fillossera, che stava distruggendo gran parte delle piantagioni, o almeno così si diceva in giro, nelle tv e nei giornali». «E non era vero?» chiese Paul. «In realtà c’era un batterio sviluppato negli USA per uso militare, sfuggito per errore nella zona di Montalcino durante un trasporto. Ci fu questa moria di viti e i giornali - imbeccati come sempre dal potere politico che prese la palla al balzo misero su la storia del terribile nuovo parassita. La Chiesa, che non si perde mai l’occasione di mettere bocca in tutto, soffiò sul fuoco parlando di punizione divina per i morti causati nelle strade per ubriachezza; come se il loro Vinsanto fosse acqua distillata. La Mansanta, ancora quella degli Ogm, si offrì subito, patriotticamente, di aiutare il Brunello, ed aveva già pronto il suo clone “perfezionato”» – Edica fece il gesto delle virgolette con le dita per sottolineare l’ironia – «e “brevettato”, cosa che non ricorda mai nessuno, ma che è il vero fine di ogni Ogm: brevetto, uguale introiti sui diritti di vendita di una vita, sia animale che vegetale, con guadagni su scala mondiale da capogiro» Paul annuì, non voleva interrompere ma ascoltare e registrare per poi rielaborare tutto a casa. Chiese comunque «Ma almeno risolsero il problema?». «Risolsero? Fu sostituita una vite con un’altra che permetteva, come altri Ogm, di usare più diserbanti chimici e quindi inquinare; il vino, tanto, è trattato in cantina e puoi modificarlo come vuoi. Dovresti semmai chiederti chi era che produceva il batterio per i militari USA che aveva causato la moria di piante». Paul alzò le spalle. Edica ridacchiò e suggerì: «La Mansanta non modifica solo piante e animali…cioè animali “grossi”». Paul rimase un po’ incredulo: «Ma siamo sicuri? Non potrebbe essere una delle tante teorie complottiste…» Edica non lo fece finire «La Mansanta produceva prodotti chimici per gli ex-Usa, la moria di viti c’è stata in zone vicine alla strada e non si è mai espansa come dovrebbe invece fare in un caso “naturale”, cosa vuoi che sia successo? Sono decenni che sento appellativi come “complottista”, dati dai media per combattere chi distribuisce vera informazione; parlano del nulla, usando con violenza i mezzi di comunicazione all’unisono per dare delle etichette come “terrorista”, “no global”, “comunista”, “quelli del no”, “minoranze”, “antiamericani”, “qualunquisti” e via e via. E la gente a casa - scimmie ammaestrate dalla tv - ti identifica con quell’epiteto, ti associa ad una categoria o un gruppo come se fosse il nome di una squadra di calcio, e non capisce né approfondisce i contenuti…che poi non vengono mai forniti». Paul assunse un’aria accigliata, non era riuscito a seguire o forse era solo uno sfogo di Edica senza importanza; l’anziana donna però colse il suo umore e specificò: «Per farti capire meglio, nella II guerra mondiale, c’erano i partigiani che -4- combatterono per la liberazione dell’Italia dai fascisti; ora, nei libri di storia, sono chiamati “terroristi”. Capisci ora l’importanza dei nomi e degli appellativi? Per molti anni si cercò di rovesciare i fatti, dopo che la destra estremista era tornata di soppiatto ai vertici del Belpaese. Iniziarono a circolare le voci che i partigiani facevano incursioni sciagurate nei paesi, uccidendo qualche fascista, per poi lasciare vigliaccamente i civili a subire le repressioni e morire6. Ne furono dette molte di storie così, per testare quale avrebbe preso di più l’immaginario del popolo scimmia; quando questa iniziò a rivelarsi efficace poterono passare alle fasi successive fino a riscrivere i libri di storia con il benestare di tutti. Ora i ragazzi studiano il terrorismo rosso durante la Resistenza fascista. Se me lo avessero detto da piccola non ci avrei creduto. E ora è in atto l’ulteriore aggiunta che tali terroristi italiani erano anche islamici; ci sono i soliti “esperti”, “storici” dello stato Vaticano che lo hanno “scoperto” da poco…». Edica pronunciò questa frase con evidente sarcasmo sottolineando quelle che erano le versioni proposte dai media. Questa parte aveva turbato particolarmente Paul. In anni di università e di studi sociologici non aveva mai visto il mondo da questo punto di vista, così cinico ma tremendamente reale e plausibile. Conosceva i fenomeni per cui alcune false credenze si spargono e si mantengono in determinati gruppi sociali, ma non aveva mai pensato al fatto che si potessero usare queste conoscenze per inserire volontariamente delle ideologie in una società; o, addirittura, cambiare la storia! Certo non era facile né immediato, ci volevano molti mezzi di comunicazione e si doveva trovare la frase giusta. Però Edica aveva detto una cosa che lo aveva proprio colpito: bastava che si dicessero tante cose, e poi vedere la reazione della gente. Paul iniziò anche a riflettere su un altro particolare importante: il fatto di attendere del tempo. E ricordò studi di psicologia in cui aveva appreso che, effettivamente, una volta proposta una storia, anche se non plausibile inizialmente, essa può divenirlo dopo alcuni anni per via del fatto che nella mente delle persone si crea il ricordo di quella storia in forma superficiale, se la si è sentita, come accade quasi sempre, di sfuggita alla tv o letta in un titolo di giornale. La storia può essere falsa, ma nella reminiscenza, la mente umana compie un errore e si ricorda solo che quella storia c’era, non che era vera o meno. Da questo momento, ulteriori riferimenti allo stesso argomento lo rendono reale o almeno plausibile. Paul iniziò ad essere turbato, ma aveva un’ulteriore conferma che quella visita gli avrebbe fornito il materiale per concludere la sua tesi. Certo, ci vuole però anche un popolo davvero ignorante per non rendersi conto quasi di nulla, pensava Paul, non rendendosi conto, ancora, che anche la sua Inghilterra non era poi molto diversa. In Bicicletta Edica aveva preso la giacca di Paul e gliela stava porgendo. «Forza, andiamo a fare un giro. Non puoi capire la storia di un paese neanche abitandoci e girandolo tutto, figuriamoci stando in casa in un solo giorno» Uscirono e Edica porse una delle due biciclette, già pronte lì fuori per l’occasione, a Paul che guardò stupito. «La bicicletta?» disse meravigliato «Senza un motore elettrico, nulla…solo a pedali? Diavolo, non credevo fossero ancora in circolazione. Ma non devo mettermi un casco? Non è pericoloso? Non sono allenato…». «Ehi, giovanotto, la mando io alla mia età e te vuoi fare tutte queste storie?». Paul si rese conto di essere stato abbastanza ridicolo ma, in fondo, era molto emozionato da quella esperienza che aveva provato solo da bambino, una volta, prima che sua madre lo torturasse di paure parlando di tutti i ragazzi che avevano perso la vita cadendo di bicicletta. Paul non aveva mai capito perché le biciclette erano ritenute pericolose da tutti e le moto no. Comunque ora stava pedalando dietro ad una donna anziana, in una zona di provincia del centro dello stato Italo-Vaticano, nella regione dell’ExToscana, ribattezzata regione SantaCaterina durante l’evangelizzazione territoriale di alcuni anni prima. C’era un gran traffico e le costruzioni erano ovunque. Mentre pedalavano, Edica raccontava che, solo pochi decenni fa, tutto intorno, c’erano boschi, oliveti e vigneti. Adesso, un’unica colata di cemento inframezzata da finestre, per migliaia di micro-appartamenti, si estendeva in tutto quello che era il comune di Murlo, anch’esso rinominato Comune di SanFortunato. Edica ricordò anche che i boschi fornivano molte varietà di funghi, i migliori d’Italia; ormai soltanto un ricordo insieme agli animali che li popolavano e agli alberi, rimasti in poche unità in qualche villa. -5- Paul notò che al loro passaggio le persone li guardavano come si può guardare un mendicante entrare in un ristorante di lusso, e borbottavano qualcosa. «Cosa dicono?» chiede Paul, che non comprendeva l’italiano, «Certo dobbiamo sembrare davvero strani ad usare delle biciclette!». «No, parlano male di me, come sempre: “Ecco la matta senza televisione”, e altre cose del genere». «Davvero non hai una tv?» chiese Paul incredulo. Sii Maggioranza! La strada, dopo una lunga discesa, iniziava a salire ed Edica non era la giovincella di una volta. Scese dalla bicicletta, lo stesso fece Paul ed iniziarono a spingerla camminando. «Si, non tengo la tv da molti decenni ormai, da quando era diventata solo uno strumento di propaganda e controllo delle menti. Ma ora la situazione è peggiorata e quelli che mi prendono in giro sono in realtà tutti schiavi di essa, ma nel vero senso della parola. Tutte le sere, ogni famiglia deve collegarsi al “Fratello Digitale”, una trasmissione sulla tv via cavo, nata da una truffa dei primi anni del 2000, chiamata Digitale Terrestre; la famiglia deve poi rispondere a delle domande, ma non c’è una risposta esatta! Devono rispondere come risponderà la maggioranza delle famiglie e quelli che sbagliano subiscono delle penalità che vanno dall’aumento della bolletta del gas, della luce, il distacco dell’acqua per alcuni giorni e così via. Se vinci, rimane tutto come è e qualcuno, forse ha degli sconti sulle bollette, forse!». «Ma non è una tortura? Come è possibile che la gente accetti tutto questo? » chiese stupefatto Paul. «In realtà molti sono ben contenti, ormai assuefatti, come hai visto tu stesso per strada; loro prendono in giro me. Si tratta di abituare le persone piano piano e puoi far fare loro tutto quello che vuoi e far anche credere loro di essere furbi e felici » rispose Edica. «Ma te come puoi vivere senza tv? E come è che ti sei salvata dalla dipendenza obbligata?» la interrogò Paul. «Io non avevo la tv già da molto tempo prima che le cose peggiorassero. Ricordo che c’era un anziano del nostro comune, che poi tanto anziano non era, anche se aveva l’età di mia nonna, che non aveva la tv e viveva da solo. Sembrava davvero un tipo egocentrico, bizzarro….strambo insomma. Questo era quello che pensavo da giovane. Poi ho scoperto che ad essere strani sono tutti coloro che addormentano il cervello davanti a quella scatola, senza rendersi conto che la realtà viene distorta quotidianamente, cambiata la storia, censurati gli argomenti importanti, creato odio verso chi vorrebbe invece informarti della realtà. E questo succede anche se la tv non la guardi, ma la tieni solo accesa in casa per compagnia, perché ti si incuneano i titoli nella mente e tu non ti chiedi cosa sia veramente interessante per te. L’ho scoperto girando il mondo e facendo un lavoro che mi portava a contatto con la vera realtà. Grazie ad internet, quando era una rete libera, ho poi potuto approfondire molti argomenti. Ora che anche internet è censurato, siamo un popolo con poche speranze. Non avendo però la tv e non avendo interesse né necessità di trasmissioni idiote, non caddi nella trappola come tutti gli italiani e ora sono una diversa, una discriminata…faccio la “resistenza”. » « Ah! Come la Resistenza italiana della guerra?» Chiese Paul scherzoso. «Mah, io non posso ammazzare nessuno. Incredibile però che tu sappia della Resistenza7; da noi non se parlava da prima che io nascessi» disse con un’alzata di spalle Edica, evitando di approfondire l’argomento. «Puoi spiegarmi per favore come è nata questa costrizione?» chiese Paul. «In modo semplice in fondo, classico, offrendo inizialmente alle persone quello che vogliono, poi passando alla creazione di continui bisogni e distruggendo nel frattempo la concorrenza; dopodiché puoi stringere la corda piano piano. In Italia tutto iniziò con un contratto per programmi sportivi in cui potevi vincere dei premi azzeccando il risultato, puntando la tua cifra con il nuovo telecomando “interattivo” ». Ancora una volta Edica evidenzio con le dita il sarcasmo dell’interattività del telecomando, uno strumento tutt’altro che moderno. «Una volta abituate le persone a scommettere e perdere, iniziarono con i bambini. I militanti vanno educati da piccoli, come insegna la Chiesa. E vanno educate le donne a casa! Noi possiamo essere la rovina delle società, se mal istruite, come è successo in Italia, d’altra parte. Se convinci le donne - e puoi farlo con la tv perché è la maggioranza di noi che sta a casa e, per compagnia, la tiene accesa - bene, convinte noi, poi controlli la famiglia. Pensa alle donne che stressano il figlio mille e più volte per vestirsi in un certo modo, o il marito che deve mettere a posto qualcosa, anche se è appena tornato distrutto -6- da lavoro; alla fine, dai e dai, tutti acconsentono per non sentirsi più scocciare» Paul sorrise, era un’immagine divertente, ma non comprendeva ancora quanto Edica fosse seria. «Se avessi abitato in Toscana molti anni fa, quando la maggioranza era comunista e, quindi, non credenti e contro i preti, saresti stato stupito nel vedere le donne che costringevano comunque i mariti ad andare a messa mentre bestemmiavano o i figli a passare a comunione tutti ben vestiti; mariti e figli la ritenevano una stupidaggine, ma facevano meno fatica a cedere che combattere battaglie verbali della durata di anni» Paul comprese meglio quanto voleva dire e si stupì ancora una volta di non aver mai pensato a questo tipo di “controllo” familiare. L’intervista si faceva interessante e chiese: «E cosa fu fatto per il controllo dei bambini allora?». «Per mesi fu pubblicizzato in modo subliminale, in ogni canale, la possibilità di educare le persone a casa – come sai non esiste più la scuola pubblica in Italia – e molte madri si organizzarono in un movimento per richiedere questo servizio a pagamento tramite tv via cavo. Il gioco era fatto; era stato creato il bisogno e furono le stesse persone a chiederlo. Gli insegnamenti iniziarono a prevedere delle punizioni che i genitori dovevano eseguire, conducendo quindi all’abitudine al castigo e alla penitenza. Inoltre, veniva insegnato quello che il potere politico ordinava; la storia poteva essere stravolta. Il resto è venuto da se.» «Incredibile» commentò Paul. «Non molto veramente; è incredibile che anche questa realtà era già stata in parte prevista in un racconto italiano fantasy di 50 anni fa, un libro di Stefano Benni: “Elianto” o in “1984” di Orwell, di quasi 100 anni fa!» «Questa è una cosa strana, la domanda che mi sono sempre fatto, in casi come questi, in cui abbiamo a disposizione storia e letteratura che ci dovrebbero mettere in guardia; invece le strade vengono prese comunque nella direzione sbagliata: ma la gente non impara dalla storia? » chiede Paul. «Certo» rispose pronta Edica «ma solo chi studia quel determinato argomento, chi si informa, chi è al potere e apprende dalla storia come mantenerlo; non possono certo imparare gli ignoranti, i sottomessi, chi non ha possibilità di studiare, chi passa la sera a vedere polizieschi per riposare un cervello poco usato; loro possono solo “credere”». Qui Edica alzò le sopracciglia per marcare l’ultima parola. «Inoltre, le cose che un popolo può apprendere o, supponiamo quello che si può far apprendere ad una maggioranza di esso, in un momento di conquista di democrazia e diritti, non sono una conquista perenne. Al contrario, queste cose devono essere poi reinsegnate alla generazione successiva, altrimenti si perdono. Ed è difficile mantenerle, o forse impossibile, visto che l’apprendimento si basa sull’esperienza e non sulle chiacchiere. Ti faccio capire con un esempio: come ti ho già detto, nella VaticanItalia non esiste più la scuola pubblica da circa 40 anni. C’è solo quella privata, costosissima per gli studenti e finanziata anche dalle tasse degli Italiani. La distruzione del sistema pubblico italiano iniziò una cinquantina di anni fa, quando avevamo un’università e degli scienziati di cui vantarci in tutto il mondo. Eppure il metodo utilizzato per il lento abbattimento della scuola pubblica fu quello dal quale ci aveva messo in guardia, ben cento anni, fa un professore italiano, Piero Calamandrei8, con un discorso al congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, anno 1950. Cinquanta anni dopo, con una diversa generazione, la gente aveva dimenticato e fu fatto proprio quello che lui aveva ipotizzato: screditare le scuole pubbliche per inefficienza e costi, impoverirle, farci insegnare persone poco qualificate e passare i finanziamenti a quelle private. In realtà successe pure altro: la Chiesa Cattolica agì anche direttamente forzando seminari del Papa all’apertura dell’anno accademico9 nelle scuole meno “addomesticate”, sapendo, ovviamente, del rifiuto di queste alla sua presenza; è come se un muratore si proponesse di insegnare biologia in una lezione di presentazione della facoltà agli studenti. Ovviamente era tutto studiato a tavolino e i tg presentarono il rifiuto delle università – che era dovuto – come intolleranza delle scuole pubbliche e contribuirono al loro screditamento agli occhi dell’opinione pubblica, la solita “maggioranza”. In alcuni anni il gioco fu fatto e i soldi statali per le scuole, da decenni, vanno a scuole di privati gestite dai poteri forti, dalla Chiesa e aziende legate a quei politici o loro amici di quel tempo che favorirono la privatizzazione. E poi c’è anche un altro fatto: la storia deve essere raccontata per quello che è, cosa che difficilmente avviene. Ricorda sempre una cosa fondamentale: la storia è scritta dai vincitori! Non è detto che venga insegnato quello che è davvero successo. Non accadeva in Italia neanche quando eravamo più liberi, ma di questo ti parlo dopo». -7- Gloria del Mondo Erano arrivati nella piazzetta di Vescovado, uno dei paesi che aveva conservato il proprio nome, sicuramente perché faceva già riferimento agli antichi possedimenti della Chiesa. Edica indicò a Paul la statua al centro della piazza e poi si girò indietro verso la viuzza che avevano attraversato per giungere lì. «Vedi, in quell’edificio, fino a pochi anni fa c’erano delle targhe in pietra10 del 1882, una dedicata a Garibaldi chiamato “Gloria del Mondo” e una a Vittorio Emanuele “che compì i due più grandi fatti dell’Evo moderno: l’unità d’Italia e la caduta del potere temporale dei papi”. Quelle targhe sono state rimosse dopo che il potere politico è tornato nelle mani del Vaticano. Le minoranze italiane erano scomparse, dopo 20 anni di propaganda televisiva contro i piccoli gruppi che creano solo divisioni e confusione, erano rimasti solo due poli: il Partito Democratico, un finto centro-sinistra, e il Partito Repubblicano delle Libertà, di centro-destra come ti avevo già detto; una copia insomma degli USA, di cui sapevamo già la fine fallimentare. Te che sei inglese dovresti conoscere John Stuart. Mill, sociologo inglese di 200 anni fa, e le sue idee sulle minoranze, di cui non so molto, ma ricordo volentieri una cosa: “Se tutti gli uomini, meno uno, avessero la stessa opinione, non avrebbero diritto di far tacere quell'unico individuo più di quanto ne avrebbe lui di far tacere, avendone il potere, l'intera umanità”; la motivazione è che, se l'opinione dell’individuo fosse giusta, la maggioranza verrebbe privata della verità; ma anche nel caso in cui essa sia sbagliata, la maggioranza vedrebbe rafforzata la verità stessa per confronto con l'errore. Comunque questa è teoria e, in Italia, le minoranze erano già storia 50 anni fa. La Chiesa spinse molto i due poli politici all’unione, con la scusa di fronteggiare la crisi durante il crollo delle banche e il solito pericolo islamico, ma ben sapendo che gli italiani avrebbero reagito; la cosa avvenne, ci furono delle manifestazioni e l’Italia entrò nel caos politico – da noi ci fu il suicidio collettivo che ti dicevo, per lo sconforto insopportabile degli ultimi esponenti, convinti, di sinistra - e il Vaticano si presentò come salvatore dello stato minacciato dal male della corruzione e dal pericolo islamico… sempre le solite menzogne di cui sono capaci i capi religiosi. Ed è così che alla fine la Chiesa si è ripresa il potere politico a cui ha sempre mirato. Lentamente, come loro sanno ben fare, iniziarono a sostituire vari simboli, primo fra tutti Garibaldi. Sai che Garibaldi scrisse un testamento11 in cui esprimeva la volontà che nessun prete gli si avvicinasse in punto di morte perché li considerava “atroci nemici del genere umano e dell'Italia in particolare”? Solo tardi ho capito perché girava la voce “Accidenti a Garibaldi che ha unito l’Italia e ci ha portato i terroni”; erano i classici richiami all’odio messi in giro dai religiosi, da decenni, che volevano screditare la figura di un eroe a loro nemico…e alla fine ci sono riusciti.» Paul ascoltava in silenzio, con un certo stupore, non solo per la storia raccontata ma per l’avversione evidente di questa anziana donna verso rappresentanti religiosi, sebbene anche lui non condividesse molto il connubio tra religione e politica. Ad un tratto disse: «Ma siamo sicuri che siano stati gli uomini di chiesa a mettere in giro queste voci?». «Può metterle in giro solo chi ha interesse a screditare quella figura. Molti anni fa, una mia amica che insegnava in una scuola elementare – ora divenute Case dei Discepoli del Bambin Gesù - mi raccontò che durante una lezione, parlando di una statua di Garibaldi in un disegno, una bambina, figlia di genitori di Comunione e Liberazione, non riuscì a trattenersi ed esclamò “Garibaldi era un ladro e uno sporcaccione!”. Era una bimba di 7 anni12. Secondo te come aveva avuto quelle “informazioni?” ». Intanto il suo registratore portatile memorizzava tutto. Anche Senza Croce «Una volta si usavano monumenti ai caduti» proseguì Edica «ma questi erano ormai diventati noiosi e nessuno ci ha mai spiegato bene cosa volessero dire e anche questi furono rimossi dall’Italia. Certo, quei monumenti indicavano che c’erano state delle persone morte in una guerra, per la “libertà”. Ma nessuno ha mai sottolineato che per la libertà bisogna, non solo combattere, ma anche uccidere chi ti opprime, quando ormai il dialogo è impossibile. Devi uccidere e rischiare di essere ucciso. Ma devi ammazzare, non parlare!». «E’ vero, anche io non l’avevo mai preso in considerazione questo punto di vista, in effetti» accennò Paul - «Si pensa sempre ai “nostri” come oppressi, si portano fiori ai monumenti, ma non capiamo davvero il significato di cosa è successo». «E ora, caro Paul, invece dei caduti per la Patria, ci ritroviamo statue come quella». -8- Edica si girò di nuovo verso la statua al centro della piazza, dove un Gesù etereo in bronzo si ergeva dalle fiamme ai sui piedi, guadando in alto e alzando le braccia al cielo. «Come vedi, ora la Chiesa ha cambiato simbolo, non c’è più la croce, non c’è più un personaggio storico morto per noi. Ora esiste solo un Gesù spirituale, come saprai, e questo incredibile cambiamento è avvenuto senza che i fedeli protestassero o avessero il minimo sospetto di essere presi in giro. Tu non eri neanche nato quando il papa Benedetto XVI, nel 2007 abolì il Limbo13, dopo quasi mille anni dalla sua invenzione, e anche in quel caso nessuno si accorse di nulla. Le persone ormai iniziavano ad accettare tutto passivamente e questa passività dei credenti rese possibile alla Chiesa di evitare un ciclone che la stava investendo e che avrebbe potuto cancellarla: la scoperta che Gesù non era mai esistito14». Paul chiese curioso «Ma perché? Gesù non è mica una figura storica ». «Vedo che anche l’Inghilterra ha iniziato la censura storica su questo argomento, allora!?» disse Edica «Gesù è stato fatto passare per personaggio storico per quasi 2000 anni, dalla sua invenzione a Roma intorno al II secolo, dopo l’arrivo di decine di vangeli dal medio oriente che parlavano di un messia. La religione prese piede e fu costruita e perfezionata fino al 325d.C. in cui divenne religione ufficiale dell’Impero Romano e fu messo insieme quel libro di favole per adulti chiamato Bibbia. Furono inventate la nascita e la morte di Gesù, non presenti nei vangeli originali, riprendendole da alcune storie pagane come quelle degli Dei Mitra, Attis e altri14. Dopo secoli, grazie anche a fortunati ritrovamenti di papiri originali15 e una relativa libertà di stampa, iniziò a diffondersi la verità storica, l’inganno della Chiesa. Ma i capi religiosi non sono scemi e sono aiutati dai loro credenti creduloni – lo sai che “cretino” deriva dal francese chrétien16, “cristiano”? ». Paul era assorto nell’ascolto e non si aspettava la domanda, la cui risposta era certamente “no”, ma voleva sapere il resto; si limitò ad alzare spalle e sopracciglia e scuotere la testa. «Bene, sempre con calma e pazienza, iniziarono a porre rimedio al pericolo in modo abbastanza astuto; papa Benedetto XVI, un tedesco che avevo fatto parte delle SS giovanili17, iniziò a scrivere libri in cui si parlava della connotazione storica di Gesù, ma senza riuscire nell’intento. Al contrario, avrebbe fatto un autogol in un mondo libero, ma fu proprio la sua conclusione e solo quella che fu enfatizzata: l’importante non è la storia ma il significato “spirituale” 18 del messia! Ecco! Quello fu l’inizio per contenere la tempesta: introdurre nelle menti l’importanza del “sentire” e non “provare”. Anni dopo, tanto per distrarre le persone, fu fatto fuori anche il Purgatorio, sempre senza conseguenze. Con l’arrivo dell’ultimo Papa, Gioioso I, è sparita la Croce, simbolo secolare, e siamo passati definitivamente a questo Gesù etereo di cui non ci importa più se sia storico o meno. In pratica siamo ritornati ai culti pagani di oltre 23000 anni fa. Ma alla gente va bene così e, invece di infilare con i forconi chi li ha presi in giro per 1700 anni, continuano ad andare a messa ed ammirare questi personaggi che “sono così onesti da ammettere i propri sbagli”. Certo, senza considerare che lo avevano sempre saputo e che lo hanno fatto quando sono stati messi con le spalle al muro.» Paul guardò l’orologio «Si sta facendo tardi e c’è molta strada, dovremmo iniziare a tornare» disse. Edica rise, ma fu una risata che lo impaurì. Ed infatti: «Caro Paul, quando ti ho preso la giacca ti ho rubato portafoglio, biglietto dell’aereo e cellulare. Non penserai di venire qui per mezza giornata ed andartene così! Ormai aspetterai fino a domani, se c’è un aereo.». Paul rimase esterrefatto «Stai scherzando? Io devo…» «Tu non devi fare un bel niente, quando i vecchi iniziano a parlare ci deve essere qualcuno che li ascolta e te mi hai fatto iniziare, non puoi andartene ora. E poi sarà la storia della tua vita, rapito da una anziana italiana» scoppiò a ridere. Paul accennò una risata amara. Capiva che faceva sul serio e che non sarebbe ripartito; non poteva parlare con nessuno, nessuno parla inglese in Italia, come aveva potuto constatare. Poteva chiedere aiuto, in qualche modo poteva farsi capire forse; la donna non era ben vista e qualcuno lo avrebbe aiutato, ma sarebbe stato ridicolo chiedere aiuto contro una donna anziana. Cercare passaggi sarebbe stato impossibile, nessuno dà mai un passaggio ad uno sconosciuto. Era seriamente preoccupato ed agitato, poi rifletté: alla fin fine, poteva davvero essere un’avventura da raccontare e ricordare. Alzò le braccia, mimando il Gesù della statua e sospirò: «E così sia!». Ripresero le biciclette e continuarono il giro del paese passando per via Craxi, la via principale. -9- Infinocchiamento Quando si trovarono di fronte all’Abbazia in costruzione, che veniva edificata sui resti del vecchio Circolo Arci, del municipio e varie abitazioni limitrofe, fatte demolire dal vescovo che gestiva il distretto di SanFortunato, Edica si fermò davanti al cartello dei lavori. C’era il nome della ditta “Albania”. «Vedi» - disse a Paul - «queste sono altre delle cose che sono cambiate. Quando ero piccola si fomentava l’odio per il meridionale, il “terrone”. Poi, dopo che l’Italia del nord e del centro si era riempita di meridionali in cerca di lavoro, iniziammo a conoscerci e non poteva più essere usata questa paura. I governi di destra – sempre con la finta sinistra complice - iniziarono a promuovere l’odio per l’albanese, il kosovaro; ma anche questi, col tempo divennero familiari e ora hanno addirittura ditte di costruzione che sono simbolo di qualità! Poi venne l’odio per il cinese, poi l’indiano. Ora che l’India è la prima potenza mondiale, a cui tutti dobbiamo fare buon viso, siamo tornati all’odio per il musulmano, che funziona sempre, specialmente da noi, colonia vaticana » «Ma perché, secondo te » - Paul si rivolgeva ad Edica con il “tu” perché in inglese non esiste il “lei” italiano - «si creano queste paure? Ma davvero pensi che vengano create artificialmente?». «Speravo che nei tuoi studi ti avessero spiegato qualcosa su questo argomento. Io iniziai a rifletterci dopo che lessi un libro di cui ti ho già accennato, Elianto di Stefano Benni. Con la paura tieni le persone incollate alla tv da cui si aspettano istruzioni su come comportarsi, per sapere se sono in pericolo; le persone impaurite escono di casa pochissimo e solo per andare nei grandi magazzini e non viaggiano e non incontrano persone sconosciute con cui parlare, sempre per paura…Ecco che a questo punto, basta usare i telegiornali per fare propaganda. Il meccanismo, in due parole è questo. Inoltre, distogli le persone dai fatti di cui si vuole tacere. Non se ne parla, quindi non esistono. A questo punto puoi constringerli a fare quello che vuoi, anche contro il loro interesse: sei un politico che ha interessi nel campo dell’edilizia? Bene, parla male degli immigrati e la gente ti vota anche se, in realtà, il tuo partito fa in modo che l’immigrazione continui perché porta manovalanza a bassissimo costo, che è proprio quella che viene sfruttata nelle tue ditte edili. Le tv, controllate, non denunciano la cosa, o almeno i tg serali più seguiti, ed il gioco è fatto. Questo è un esempio di come nacque un partito secessionista del nord circa 70 anni fa. Purtroppo, anche se mi ci è voluto molto a capirlo, con il controllo dei media puoi davvero far fare alla maggioranza quello che vuoi». «Puoi farmi degli esempi di condizionamento realmente avvenuto? Sarebbe molto utile per la mia tesi. Sono cose che non sono mai riuscito a trovare e a comprendere a fondo» chiese Paul. «Vediamo se mi funziona la memoria…un esempio lo abbiamo già fatto con il San Marziano, in cui si pubblicizzava la salvezza di una pianta per poi immettere i propri prodotti protetti da brevetto. Abbiamo parlato della religione…bene, ogni chiesa ha bisogno che i suoi fedeli siamo affezionati alla propria dottrina e siano impauriti dall’altra, giusto? Quindi come puoi fare per ottenere questo odio senza dirlo direttamente, ma parlando di amore e pace?» Paul strinse le labbra aspettando la risposta. «Fai in modo che un politico tuo amico crei le condizioni per far costruire una moschea dove è presente un campo giochi, poi predichi la tolleranza sempre necessaria, ma dici anche di dover tenere conto dei poveri bambini che non avranno più il campo giochi. Senza attaccare gli islamici, hai ottenuto il tuo scopo di farli odiare» «Cool! » esclamò Paul divertito. «Vuoi costringere le persone a consumare? A buttare via anche ciò che è facilmente riciclabile come il vetro, per vendere sempre cose nuove e alimentare il mercato dei rifiuti, generalmente gestito, in Italia, dalla malavita? Allora puoi usare il tema dell’igiene: insisti mediaticamente che i recipienti non possono essere puliti bene dai privati, tipo i produttori di miele; richiedi controlli severi a queste categorie e inventi anche delle tasse se hai la possibilità. Accade - come è accaduto da noi, e come mi disse il nostro exproduttore di miele che poi si impiccò – che diventi più economico e meno problematico comprare nuovi barattoli di vetro che farseli restituire dalle persone e lavarli. E quindi i barattoli di vetro verranno buttati via, forse riciclati, forse no.» «Ma non c’è il problema reale che i piccoli produttori non sterilizzino bene i contenitori? » chiese Paul. « E quale garanzia in più ti offre invece chi li produce? Ma più che altro…tu cambi un servito di piatti a ogni pasto o lo lavi?» Paul sospirò: «Beh, in effetti… » - 10 - «Vuoi un altro esempio?» Paul annuì, ormai aveva tempo. «Vuoi costruire centrali nucleari anche se sei nel paese del sole, ed aggirare un referendum che ha bandito il nucleare? Parli per anni della dipendenza energetica dall’estero, che ci causa alti costi; dici che se scoppia una centrale in Francia è come averla qui – anche se è una stronzata, dopo 10 anni che viene ripetuta poi la senti sulla bocca di tutti, ne sono testimone – e sfrutti anche le casualità oppure la causi: per una serie di incidenti a catena viene a mancare la corrente in tutta Italia per 3 giorni e, invece, di parlare dell’inefficienza del gestore, dai la colpa ad un pino in Svizzera19 caduto su un traliccio che ha causato tutto per un effetto domino!?! Così rigiri anche la frittata e, invece di punire qualcuno, si ottiene lo scopo voluto: far credere che l’Italia abbia davvero bisogno di energia e del nucleare. Questo successe circa 40 anni fa e stiamo ancora spendendo per costruire centrali che non funzioneranno mai. L’Uranio è già finito, ma nessuno lo dice e nessuna centrale è mai stata attivata. » Paul rimase un minuto in silenzio a riflettere. «Incredibile. E di questi aspetti della realtà, le persone che hanno solo la tv e non incontrano persone diverse con cui parlare, che non viaggiano, che non si confrontano con chi la pensa diversamente, con le minoranze, non verranno mai a sapere nulla, vero?» enfatizzò Paul e mentre ascoltava le sua parole che gli uscivano di bocca, d’improvviso capì: «Ecco perché hai voluto che venissi qui di persona e perché mi costringi a restare, vero?» Edica sorrise e anche lei alzò le braccia e guardò il cielo mimando la stessa espressione del Gesù di prima. «Che il ragionamento sia lodato!» esclamò. Sorrisero e rimasero un po’ in silenzio mentre ripartivano in bicicletta per tornare verso casa. Complottista Durante il tragitto, ora per la maggior parte in salita, dovettero spingere di nuovo la bicicletta cercando sempre di non farsi investire dalle miriadi di auto che passavano. Paul pensò ad alta voce: «Certo, basta non viaggiare e non si capiscono molte cose… ». Edica sentì e chiese: «Cosa dici? » «Stavo ripensando a quello che dicevi e mi è tornato in mente un particolare incredibile: quando ho preso l’aereo, sai che non si possono portare boccette di liquidi più grandi di 100ml, no?» «Si, è una legge idiota inventata 50 anni fa20 con l’invenzione del terrorismo aereo, con l’unico risultato tangibile di far vendere bibite ai dutyfree, e tuttora in vigore. E pensa che si possono portare accendini!» rispose Edica. «Non credevo fosse così, o almeno pensavo che quello che mi hai appena detto e che avevo sentito come una diceria fosse uno dei tanti rumors complottisti. Ma quando siamo arrivati in aereo, ho fatto amicizia con la vicina di poltrona e mi ha mostrato una mini-boccetta spray al peperoncino che lei diceva di portare sempre con sé per difendersi. Sono rimasto scioccato. Le ho chiesto come l’aveva nascosta, di stare attenta se la vedevano, era una cosa pericolosa, ma lei mi ha subito rassicurato: è tutto legale, è inferiore a 100ml! Capisci, non esistono controlli sul contenuto!» - esclamò Paul sconcertato. «Lo so bene, sembra incredibile ma, ora che me lo dici, ricordo che successe la stessa cosa ad mio amico molti anni fa, poco dopo l’entrata in vigore di questa legge e proprio in un viaggio verso gli USA che avevano promosso il divieto, dopo quell’auto-attentato dell’11 settembre 200121». Paul chiese: «Già, questo mi ricorda che mi avevi accennato alla storia non sempre raccontata “onestamente”. Cosa è stato raccontato di falso in Italia? » «Beh, posso raccontarti quella che è stata la mia esperienza con la figura dell’America. Da noi è sempre stata presentata semplicemente come la nazione che ci aveva liberato dai Tedeschi durante la seconda guerra mondiale, che ci dette la libertà. Nessuno invece ci ha mai detto che gli USA ci avevano conquistato! Dopo decenni, i politici all’unisono continuavano a ricordarci sempre i nostri doveri di gratitudine, quando dovevamo permettere loro di aprire basi militari nei nostri territori a nostre spese, o conservare di nascosto testate nucleari22 - nonostante i trattati di non proliferazione - o quando dovevamo perdonare militari americani che uccidevano nostri connazionali in patria con incidenti aerei23 o nostri giornalisti uccisi “per errore” in zone di guerra24. Chi usciva dal coro era bollato “antiamericano” e nessuno faceva notare, ad esempio, che la Germania, che doveva essere la sconfitta in quella guerra, era sempre stata una nazione molto più libera di noi e senza questi vincoli; non erano loro gli sconfitti e noi i liberati? Eravamo conquistati ma ripetendo che eravamo liberi e grati, ecco che una nazione, un impero anzi, come quello americano, poteva sfruttare le nostre risorse in - 11 - nome della democrazia e con la nostra riconoscenza!» «Interessante questa cosa» - affermò Paul «da noi, invece, è cosa ufficiale che voi foste stati conquistati dagli Alleati, anche se è una realtà rivisitata recentemente; ho letto anche che gli Usa si fecero aiutare dalla Mafia in Sicilia per non avere problemi con gli spostamenti in quei territori25 ed iniziare da lì l’invasione dell’Italia». «Esatto, insegnano più cose di storia italiana a voi che ai nostri tele-studenti. In quel modo gli USA iniziarono anche ad alimentare la Mafia con finanziamenti che la portarono poi a raggiungere i suoi massimi col proibizionismo degli alcolici, i quali venivano prodotti illegalmente da organizzazioni mafiose nelle distillerie clandestine dei Jazz Clubs. Ci avevano anche raccontato dello sbarco sulla Luna, mai avvenuto26, ricordi?». «Sì» disse Paul ricordando il vortice in cui era caduto l’impero americano, quando d’improvviso furono svelati decenni di menzogne. L’insurrezione della popolazione USA avvenne alcuni decenni prima, in coincidenza della nascita di Paul, quando, in seguito allo scoppio di un piccolo ordigno nucleare nella località turistica di Vail, in Colorado, di cui si era data la colpa ad un gruppo di terroristi del NIU (Nuovo Islam Unito) con sede in Iran, un membro del governo rivelò a sorpresa in televisione che l’attacco era stato organizzato dal governo stesso per mobilitare l’opinione pubblica e giustificare l’attacco all’Iran, ormai indispensabile per le ultime riserve mondiali di petrolio. Ormai la popolazione era abituata a queste tesi complottistiche, ritenute false, ma stavolta il senatore Handrew era riuscito a mostrare ogni prova ai telegiornali prima che questi ricevessero le istruzioni del governo e svelò in tempo anche il piano di avvelenamento dell’acquedotto di Los Angeles. Alcuni agenti della CIA furono trovati con sacchi di stricnina in prossimità dell’acquedotto ed arrestati sul posto. Quella volta, non ci fu modo di contenere le notizie che volarono su tutti i canali, causando una reazione a catena quando la popolazione capì che anche l’attentato dell’11 settembre 2001 aveva gli stessi mandanti; tutti compresero anche perché in Iraq, anni addietro, non fossero state trovare le armi di distruzione di massa che erano state il pretesto dell’attacco. Però l’apparato militare statunitense, responsabile storico di tutte queste atrocità, compreso l’assassinio di Kennedy27, non rimase a guardare a lungo e, di fronte alla distruzione imminente, decise di usare la forza. Le rivolte della popolazione furono represse nel sangue in molte città alla fine del primo decennio, e da allora tutti gli USA sono in guerra con se stessi, in una guerra civile senza fine. Senza più il potere di influire sugli altri stati, la verità si diffuse a macchia d’olio sul pianeta e chi prima si proclamava “amico degli Usa”, si affrettava a dire “l’avevo detto, io l’avevo detto!”28; ed ora sono un popolo deriso ed additato come “perverso e immondo”, in accordo paradossalmente con il pensiero del “nemico” islamico da loro creato e fomentato. Paul, che era rimasto assorto ripensando a questi terribili episodi, ritornò al presente e rispose a Edica: «Sì, l’invenzione dello sbarco lunare, già. Sono passati quasi ottanta anni e non ci siamo più tornati…se non avessimo saputo che era stata una messinscena, sarebbe stata già questa una prova. Quello che non mi è mai stato chiaro, però, non è tanto la complicità dei mezzi di informazione ma il silenzio della Russia. Sappiamo che i campioni di roccia furono presi nelle spedizioni precedenti in Antartide, i filmati fatti in studio…ma la Russia era una potenza rivale, con mezzi di monitoraggio a disposizione per verificare la posizione della navicella. Perché non hanno detto nulla?». «Perché han detto qualcosa sull’11 settembre 2001? Pensi che non lo sapessero? Ma perché queste rivalità tra potenze sono finte, come lo era la paura della guerra nucleare: la consueta storia della creazione della paura e dell’individuazione di un nemico. Serve per tenere sotto controllo le persone ma, se vuoi, anche unita la popolazione di uno stato. Il “potere” ha una sua geometria, in cui i vertici di tutte le piramidi si toccano. In realtà USA e Urss si spartivano risorse mondiali e le guerre fatte in altri paesi erano ottimi mezzi per predare le ricchezze altrui e spremere i propri contribuenti per finanziare i reparti militari. Pensa ad una guerra in Afghanistan, per esempio, in cui un conflitto duraturo portato avanti con milizie locali permette ad entrambe le parti di vendere armi. E più dura è meglio è. Per questo si è sempre cercato di creare guerre civili durature come in Iraq o altri stati. Ora, per ironia della sorte, la guerra civile l’hanno in casa. Fatto sta, che l’Urss, non aveva interesse a sputtanare gli Usa per accordi militari presi precedentemente e, probabilmente, non riuscirono a monitorare come si pensa la falsa navicella che orbitò intorno alla Luna». - 12 - Madonna Lula Senza rendersene conto, i due avevano percorso diversi chilometri a piedi, senza più risalire in bicicletta, ed erano tornati all’abitazione di Edica che era quasi giunto il tramonto. L’aereo di Paul era ormai perso, ma non gli importava più. Sulla facciata della casa, Paul notò una nicchia che doveva contenere in passato una madonnina, come sapeva essere in usanza in Italia, ma che custodiva ora solo dei cocci. «Cosa c’era? » chiese ad Edica. «Era una donna di terracotta con bambino in braccio, entrambi con la testa di coniglio. Era un regalo fatto al vecchio proprietario della casa da una sua amica, come simbolo di una cosa importante. Era chiamata “Madonna lula”, dal nome che diamo noi toscani ai conigli. Con il ritorno del fermento religioso cristiano, alcune vecchiette vennero in massa, indispettite dalla testa di coniglio, pensando che fosse un’offesa alla Maria col Gesù e la distrussero. Tutte contente per la pace riportata con l’arroganza e la violenza, se ne andarono compiaciute e sicure che il loro dio amoroso le avrebbe benedette per la distruzione di un pericoloso pezzo di coccio». «Ma non era, in effetti, un po’ blasfemo?» arrischiò Paul. «Non ti hanno fatto studiare gli antichi Egizi, eh? Anubi aveva corpo umano e testa di animale. La dea Iside veniva rappresentata con il bambino Horus in braccio ed è da lei che è stata copiata, in realtà, l’icona di Maria e Gesù. Una donna con un bambino in braccio non è proprietà di nessuno e la Madonna Lula era un simbolo con un significato per alcuni intimi». Paul non aggiunse altro e si avviarono sul retro della casa dove Edica aveva un piccolo piazzale. Una volta c’era una bella vista sulla vallata, ma ormai c’erano case tutto intorno. Posarono le biciclette, rivolsero uno sguardo alle strane api di Edica dopodiché la donna indicò uno spiraglio tra due case da cui si intravedeva la vallata. «Vedi tutta la cappa di smog da basso? Prima, da quelle valli prendevamo acqua potabile per tutta la provincia, poi l’abbiamo inquinata con l’aeroporto, le industrie e i “biogeneratori”. Ora l’acqua viene fatta venire da chissà dove, tutta privatizzata, per costi incredibili. I biogeneratori, così come i vecchi termovalorizzatori, cospargono di diossina tutto il territorio e richiedono che non si ricicli nulla, per non renderli inservibili e dover licenziare i dipendenti. Sempre le solite storie che sono stanca di sentire. Io, in questi pochi metri quadrati ho impianti per fare elettricità con impianto misto fotovoltaico-eolico, riciclo tutta l’acqua che uso e raccolgo la poca acqua piovana. Sono autosufficiente e potrebbero esserlo tutti da decenni». A Paul venne in mente un particolare: «Ma utilizzi tutta l’acqua riciclata e sterilizzata, anche quella del wc…per bere?» «Con l’enorme crisi idrica che avete in Inghilterra da decenni, da dove pensi che provenga l’acqua che vi vendono in bottiglie?». Paul trasalì «Dai, non è possibile… ». Edica rise. Paul capì che stava scherzando, non poteva saperlo. Ma ormai si rendeva conto che poteva essere assolutamente plausibile. Già, non era da escludere. «Non ci avevo pensato. Quando torno indagherò» disse Paul fiero. «Bravo, cerca di essere combattivo fin da giovane in modo da essere di esempio ad altri. Questo è il modo per non finire come la nostra Italia, ormai un possedimento Vaticano con un popolo di lobotomizzati teledipendenti. Così potrò esser fiera di aver insegnato a qualcuno quello che ho appreso tardi e dopo troppi anni. E ora mi ritrovo qui, come un animale da museo, che raccatta due spiccioli dalle gite di turisti o pochi studenti stranieri che vengono per vedere gli orologi solari di questa casa-museo o gli impianti di generazione dell’elettricità o il riciclo acqua. Solo così posso andare avanti, visto che la pensione non esiste più da molti anni.». Edica fece una pausa, mentre Paul assunse un’aria cupa, triste, di chi capisce di colpo quale vita deve aver passato quella donna e quante battaglie deve affrontare ogni giorno, con una popolazione ostile che la addita pure quando passa per strada. Edica chiese: «Scriverai quello che hai visto?» Paul si soffermò a riflettere: «Stavo pensando che…ci sono cose che potrebbero essere difficili da comprendere, da spiegare anche da noi. Alcuni passi di riflessioni sulla Chiesa potrebbero essere censurati e causarmi dei problemi. Pensavo che…potrei impostare tutto il mio lavoro come un racconto di fantascienza…si, penso che proporrò al mio relatore questa idea». A Riveder le Stelle Si stava facendo notte, ma si poteva notare solo guardando il cielo. Tutto intorno era un bagliore di luci e rumori dovuti agli aerei di passaggio, le abitazioni, l’autostrada. - 13 - «Una volta, Paul, da qui potevi vedere le stelle come in nessun altra parte di Italia. Ricordo che solo nella solitudine dell’Amazzonia brasiliana o del deserto marocchino ho visto cieli più splendenti di questo. Ormai sono solo ricordi. Il cielo non esiste più.» Edica fece una pausa poi esclamò: «Vieni con me!» Prese una lampadina con pila ricaricabile a carica manuale e trascinò Paul fuori. «Ma dove mi porti? E’ buio. Non è pericoloso? » Edica aveva gli occhi che luccicavano dalla commozione, dalla malinconia, di ricordi tristi e felici, una serie di emozioni che affioravano ora tutte insieme, e che voleva trasmettere anche a Paul. Attraversarono la strada principale, poi altre strade, passarono davanti a innumerevoli case recintate, presiedute da cani che si lanciavano contro le inferriate al loro passaggio e ringhiavano con rabbia. Paul era sempre più teso. Edica non rispondeva. Scavalcarono anche un cancello e si trovarono al buio. Paul era terrorizzato. «Ma qui non c’è nessuno. E’ pericoloso. Non ci si deve allontanare dalle luci» supplicava Paul. Ma capì che era inutile, Edica voleva portarlo in un posto e l’avrebbe fatto, dopotutto lo aveva costretto a restare nascondendogli borsello, cellulare e distruggendo il biglietto aereo. Ma si disse “se lo fa lei, perché devo aver paura io che sono più giovane?”. Ma non riuscì a convincersi molto. «Senti, ma dove andiamo? » Edica finalmente parlò: «In un posto che ricorderai. Qui si aggira solo un uomo che si dice sia pericoloso e quindi non ci viene mai nessuno». Edica sorrideva mentre diceva questa cosa. Paul pensò che forse, alla sera, quella donna diventava pazza, forse voleva anche ammazzarlo, stava per essere sopraffatto da una paura irrazionale dovuta a quel buio mai visto. Quando Edica, si mise il giacchetto che teneva in vita e si calò in testa il cappuccio, Paul si sentì gelare; tutto il corpo fu attraversato da un brivido freddo “ma cosa vuole fare questa…”. «Tranquillo, l’uomo pericoloso sono io. Qualcuno deve avermi visto una volta ed ha messo in giro questa voce, e a me va bene così. Almeno rimane un posto in cui non ci viene nessuno». Paul tirò un sospiro di sollievo e tentò di assumere un’espressione rilassata, per non far notare quanto si sentisse ridicolo pensando a quanto gli era passato per la mente. E ora continuava a ripetersi: “ridicolo, scemo, cretino, paura di una vecchia…”. Certo, però, stavano camminando da diverso tempo e già da un po’ stavano attraversando arbusti. Le ultime abitazioni erano piuttosto lontane ora. Edica si fermò. «Ecco, questo è il punto più distante dalle case e il meno illuminato. Per fortuna c’è rimasto ancora un pezzo di terra non edificato, almeno per ora». A Edica tornò in mente che oltre 80 anni fa, Celentano cantava “perché continuano a costruire le case e non lasciano l’erba?”. Le canzoni non servono a molto, a quanto pare. «Perché siamo qui?» chiese Paul tentando di nascondere il disagio ancora presente. «Guarda in alto. Siamo fortunati, non ci sono nubi. E’ l’unico posto da cui si possono vedere alcune stelle, almeno le più luminose». Paul alzò la testa e trasalì dall’emozione. Sopra di lui, tre stelle in fila riuscivano a vincere la luminosità diffusa in cielo artificialmente. “Belle!” Pensò. Era la prima volta che vedeva le stelle con i suoi occhi. A Londra, non erano mai visibili e non aveva mai pensato di cercare un posto senza inquinamento luminoso per osservarle…ma probabilmente, rifletté, un luogo così, non esisteva più. «Sono la “cintura di Orione” » disse Edica. «Sono le uniche visibili ora. Talvolta si può osservare qualche stella del Carro Maggiore e poco altro. A volte torno qui, anche di notte per ricordarmi come era il mondo e come è fatto l’universo. Altrimenti rischio di impazzire. E spero sempre di poter rivedere, prima di morire, una stella cadente, ormai quasi impossibile da osservare» «Ma… » mormorò Paul «Stai scherzando vero? Le stelle non possono cadere» Questa volta fu Edica a trasalire e Paul notò per la prima volta, nella donna, l’espressione dello stupore. Sbalordimento nel volto di una persona che aveva l’aria di aver visto ormai tutto? Edica sospirò tra se, con gli occhi quasi lucidi: «A questo punto è quindi arrivata l’ignoranza umana!». The End Nicola Ulivieri email: [email protected] web: www.nicolaulivieri.com - 14 - PS: Accidenti, ma sei arrivato a leggere davvero fino in fondo? O ti è piaciuto il racconto o sei un masochista. PS2: Poiché il dialogo si svolge in inglese, l’ultima battuta sulle stelle “cadenti” - “shooting star” - non poteva esserci per via del diverso significato. Se ti sei accorto di questo, sei vispo indeed! PS3: Se vuoi farti del male, a questo punto, controlla anche i contenuti dei links in basso per scoprire che la realtà supera la fantasia, ma ricorda anche che “l’ignoranza è felicità”. Storiografia 1 La sapete quella dell'inceneritore che inquina quanto un automobile?: http://www.byoblu.com/2bedd992-6ff9-4868-8990-f4891da65fe6/post.aspx Il rapporto francese sugli inceneritori: http://www.artac.info/static/telechargement/RapportIncineration.pdf Il rapporto inglese sugli inceneritori: http://www.ecomed.org.uk/content/IncineratorReport_v2.pdf L'inventario della Commissione Europea sulla diossina in Europa: http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf 2 Cip6, la truffa infinita: http://www.altreconomia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=270 3 San Marzano Ogm: http://www.stampa.cnr.it/docUfficioStampa/cnrWeb/2005/Ott/14_ott_05_03.htm http://rassegnastampa.totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=29 http://www2.corpoforestale.it/c/document_library/get_file?repository_id=1&file_path=%2F&file_name=silvae1_09.pdf 4 La Pianta Proibita: http://www.murlocultura.com/MurloCultura_3_2008/MurloCultura_3_2008_pag4.html 5 D'Alema, il piu' uguale degli altri: http://www.beppegrillo.it/2008/11/passaparola_lun_4.html 6 Ricostruzione di fantasia: http://versiliaoggi.wordpress.com/2008/10/01/«ricostruzione-di-fantasia-nessuna-spia-tra-ipartigiani»/ 7 Resistenza italiana: http://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana 8 Discorso di Piero Calamandrei in difesa della Scuola nazionale (1950) http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=662:discorso-di-piero-calamandrei-indifesa-della-scuola-nazionale&catid=20:altri-documenti&Itemid=43 9 Papa alla Sapienza, no degli scienziati. Il rettore: «È messaggero di pace» http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_14/scienziati_contro_papa_5a5df65a-c297-11dc-ab8f-0003ba99c667.shtml Il papa alla Sapienza: riderci o piangerci sopra? http://www.uaar.it/news/2008/01/21/papa-alla-sapienza-riderci-piangerci-sopra/ 10 In Via G. Marconi, Vescovado di Murlo (SI). 11 Giuseppe Garibaldi: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Garibaldi 12 E’ successo davvero! Non nella Casa dei Discepoli del Bambin Gesù, ovviamente, ma a Colle Val d’Elsa (SI). 13 Il Papa abolisce il limbo (Salvi i bimbi morti senza battesimo ) http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/20/limbo_abolizione.shtml 14 Luigi Cascioli, La Favola di Cristo : http://www.luigicascioli.eu/ita_presentazione_libri.htm 15 Manoscritti del Mar Morto: http://it.wikipedia.org/wiki/Manoscritti_del_Mar_Morto 16 Perché non possiamo essere cristiani (E meno che mai cattolici) di Piergiorgio Odifreddi http://www.indicius.it/religioni/cristiani_cretini.htm 17 Gioventù nazista Ratzinger aderì costretto: http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/26/Gioventu_nazista_Ratzinger_aderi_costretto_co_9_060726071.shtml Dossier Ratzinger: http://www.ildialogo.org/primopiano/dossierratzinger22042005.htm 18 Guida alla lettura di “Gesù di Nazareth” di papa Benedetto XVI http://www.uaar.it/news/2007/06/14/guida-alla-lettura-gesu-nazareth-papa-benedetto-xvi/ Giancarlo Tranfo sul libro Gesù di Nazaret e le stupidaggini scritte da Joseph Ratzinger http://www.uaar.it/news/2007/08/19/iancarlo-tranfo-sul-libro-gesu-nazaret-stupidaggini-scritte-joseph-ratzinger/ Lilith Sophia e Luigi Cascioli: l' ateismo di Ratzinger 1/5:http://www.youtube.com/watch?v=7jw4easIEBQ&feature=related 19 FACCIAMO LUCE!: http://www.reteblog.splinder.com/post/11623528/FACCIAMO+LUCE!+-+Beppe+Grillo+a+Terni 20 Ue, scontro sul divieto per i liquidi in aereo: http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/06/scontro_sul_divieto_per_liquidi_co_9_070906142.shtml 21 11 settembre: http://www.luogocomune.net/site/modules/911/ 22 Il dipartimento Usa dà ragione a Beppe Grillo: a Ghedi (BS) 40 testate nucleari: http://www.senzasoste.it/interni/il-dipartimento-usa-d-ragione-a-beppe-grillo-a-ghedi-bs-40-testate-nuc.html 23 Strage del Cermis: http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Cermis 24 Il 4 marzo Giuliana Sgrena è stata liberata. Assassinato il suo liberatore: http://www.ilmanifesto.it/pag/sgrena/ 25 Il ritorno della Mafia in Sicilia. Un regalo degli “Alleati”: http://www.italia-rsi.org/alleatidichi/mafia.htm 26 GUARDA CHE LUNA!: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1363 Massimo Mazzucco svela l'inganno dello sbarco sulla Luna!: http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1132833.php 27 Omicidio Kennedy 40 anni dopo: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=112 28 Quando siamo costretti a scoprire una verità dolorosa ma evidente, la mente, che prima la rifiutava (bias di conferma), ci fa credere di averla sempre sospettata (hindsight bias): http://isilenti.wordpress.com/2008/02/06/bias-di-conferma/ - 15 -