E` futuro - Nicola Ulivieri

Transcript

E` futuro - Nicola Ulivieri
E’ FUTURO
(Tutto quello che è riportato nel racconto è frutto della mia fantasia e pertanto non inquisibile.
Ma se qualcosa poi si avvererà…oh, io ve l’avevo detto)
Anno 2050, quartiere di Casciano di SanFortunato
(ex-Murlo), Siena, Stato Italo-Vaticano.
C’era una volta
Paul era atterrato all’aeroporto di Ampugnano,
vicino a Siena, nel centro Italia. Era venuto da
Londra vincendo il suo terrore per i viaggi e i
rischi che essi comportano per i possibili attacchi
terroristici. In realtà da decenni non c’erano più
incidenti aerei, ma il governo inglese parlava
sempre di possibili incognite e quello che diceva il
governo andava seguito; era per il bene della
popolazione d’altronde. Inoltre, l’Inghilterra
dimostrava agli occhi di Paul e della maggioranza
inglese di meritare la fiducia e l’attenzione delle
raccomandazioni emanate; dopotutto, era uno dei
pochi stati ancora degni di chiamarsi tali, anche se
economicamente dipendenti dall’India, divenuta la
prima potenza al mondo dopo che gli Stati Uniti
erano precipitati in una guerra civile di cui non si
intravedeva la fine. Un caos, in fondo, già previsto
in film dei primi anni 2000 come “V per vendetta”,
tratto da un fumetto addirittura degli anni ‘80.
Altri aspetti del futuro erano già stati anticipati e
descritti in molti libri e film, ma poca gente aveva
dato loro la giusta importanza. A questo pensava
Edica, mentre attendeva quell’aspirante giornalista
da Londra, che l’aveva contattata per un’intervista
per avere materiale adatto alla conclusione della
sua tesi in sociologia. Ripensava a “Fahrenheit
451”, libro di ben 100 anni prima, che descriveva
un mondo in cui i libri erano proibiti, la gente
stava incollata alla tv, con schermi piatti giganti, in
cui si davano stupidissime trasmissioni che
richiedevano la partecipazione delle donne a casa,
che così si sentivano protagoniste e intelligenti;
Edica ricordava che tutto ciò si era realmente
avverato ormai da 50 anni e forse più, i grandi
schermi piatti avevano davvero invaso tutte le
case. Mancava solo il ritorno alla distruzione dei
libri, ma a quello si stava procedendo negli ultimi
mesi con continui messaggi in ogni tv e giornale tutti controllati dallo stato Italo-Vaticano - in cui si
predicava l’uguaglianza, e si sottolineava che i
libri vogliono differenziare le persone. I libri fanno
credere a chi li scrive di essere superiore agli altri,
-1-
possono far credere cose false e portare alla
perdizione; incredibile ma vero, anche questo era
tutto già scritto nel racconto “Fahrenheit 451”.
I pensieri di Edica si interruppero appena sentì
bussare alla porta. Paul era finalmente arrivato; un
ragazzo con una tipica aria inglese e occhi che
lasciavano intravedere una sicura intelligenza e
un’eloquente smorfia di stupore di chi si trova nel
2050, per la prima volta in vita sua, a sbattere un
preistorico batacchio invece di suonare un
campanello.
Paul aveva sentito di quella strana donna anziana,
un personaggio che viveva senza tv, produceva
elettricità con un impianto casalingo, utilizzava
solo acqua piovana trattata e sterilizzata e altre
stramberie. Una persona che aveva rilasciato varie
interviste da giornali stranieri, pochi anni prima, e
che era stata ripresa in qualche documentario
inglese per le sue strane visioni politiche in aperto
contrasto con lo stato in cui risiedeva e autrice di
dichiarazioni preveggenti sulla sorte USA. Paul
era interessato a capire come una grande nazione
come l’Italia, che aveva prodotto geni come
Galileo, Leonardo da Vinci, Dante, Michelangelo
ed eroi come Garibaldi, ormai famoso solo in
Sudamerica ma dimenticato in patria, potesse
essere diventata, nel giro di pochi decenni, una
nazione produttrice di cemento e muratori e con
un governo teocratico. D’altra parte, molti grandi
imperi e importanti civiltà della storia erano
arrivati al loro culmine e poi crollati: i Romani, gli
Egizi, i Sumeri, i Greci, gli Americani. E
l’Inghilterra stessa, un altro ex-impero, era in fase
di declino. Proprio questo fatto aveva spinto Paul
ad interessarsi a questo argomento, per capirne le
origini e i possibili rimedi. Dell’Italia, era però
curioso il fatto che la popolazione avesse assistito
alla sua decadenza - avvenuta con velocità senza
precedenti - senza proteste eclatanti, quasi con
compiacimento masochistico. Agli occhi di uno
straniero c’erano molte fatti incomprensibili che
richiedevano un approfondimento.
Paul aveva pensato che un’intervista a quella
strana donna, una persona anziana eccentrica e
combattiva, con molti ricordi del suo paese e della
storia occidentale, poteva rivelarsi una buona fonte
di informazioni per la sua tesi e si era deciso a
contattarla.
La donna aveva però rifiutato di fornire qualsiasi
informazione per teleconferenza e lo aveva
costretto ad incontrarla a casa sua. Per Paul, tutto
ciò era assurdo, ma la donna aveva ripetuto più
volte che solo vedendo con i propri occhi si può
capire; tutto ciò che passa da uno schermo lascia
una sensazione transitoria. Paul non aveva capito
del tutto, inoltre era terrorizzato dai voli, ma alla
fine decise di tentare e partì.
Rifiuto Accettato
Ora quella donna era davanti a lui.
«Buongiono, I’m Paul, but buongiorno is the only
word I know in Italian».
(da qui il dialogo si svolge in inglese ma sarà
tradotto in italiano)
«Ciao Paul, benvenuto. Puoi parlare inglese, non
c’è problema. Il tuo popolo non ha mai imparato la
lingua altrui neanche quando il mondo non era
stato conquistato da Windows, trovo stupefacente
che tu sappia almeno dire buongiorno».
Paul sapeva che avrebbe avuto di fronte una
persona che non le mandava certo a dire dietro, ma
non si aspettava che la prima frecciata fosse già
partita prima di mettere piede in casa. Gli piacque
comunque la battuta perché aveva quel che di
humor inglese e, invece di offendersi, lo mise a
suo agio.
«Mi scusi per il ritardo, ma abbiamo atteso un’ora
i bagagli all’aeroporto e ci sono voluti un’ora e
venti per percorrere questi 20 chilometri»
«Tempo perso prezioso, visto che vuole rientrare
per sera…» disse Edica.
«Si» la interruppe Paul, «ho un impegno…».
«Brutta cosa la fretta, accomodati; alcuni anni fa
avresti impiegato pochi minuti, come è normale
che sia, ma ora la vallata è quell’immensa zona
industriale che hai visto. Per molti anni abbiamo
atteso una strada decente per raggiungere il mare
ed evitare i numerosi morti per incidenti stradali,
che avvenivano quasi ogni fine settimana estivo.
Peccato che, quando la strada è stata finalmente
costruita, si è subito pensato di sfruttarla portando
nella zona industrie e quant’altro, come i nuovi
biogeneratori, l’ultima trovata in fatto di
ridenominazione - “re-tag” - delle stesse cose
passate. Ed il risultato è quel caos che hai appena
visto».
Paul si era seduto ed aveva già acceso il suo
registratore portatile; non aveva tempo da perdere
ed era interessato ad ogni storia di cambiamento
sociale ed economico e non gli sfuggì lo strano
nome: «Cosa sono i biogeneratori? »
«Sono gli inceneritori di mezzo secolo fa, a cui ora
si fanno bruciare anche i rifiuti organici; gli
inceneritori
furono
poi
ridenominati
1
“termovalorizzatori ” per ingannare la gente sui
loro fumi nocivi, e che, grazie ad una truffa su una
legge2 degli anni ’90, ricevevano pure i
finanziamenti statali destinati al solare. Ci sono
voluti decenni e migliaia di morti di cancro ai
polmoni, stomaco, malformazioni di neonati ecc.
prima che la gente capisse l’inganno. Ora che è
stato capito, hanno di nuovo cambiato nome! ».
Per Paul non era così strano che si dovessero
bruciare i rifiuti, però era davvero bizzarro che si
incenerissero i rifiuti organici.
«Ma la gente non ha fatto manifestazioni di
protesta? » chiese.
«E perché dovrebbe? Da anni si dice che i rifiuti
organici, se interrati, producono sostanze nocive
peggiori della diossina ed è meglio bruciarli.
Inoltre i nuovi sistemi, tanto per cambiare, sono
“sicurissimi”, non emettono “nulla”, a parole…i
soliti discorsi, ripetuti mille volte da ogni canale
televisivo, che tanto è gestito da un solo ente e
quindi tutti accettano come veri…; pensavo di
aver visto il fondo, ma noi italiani siamo in grado
di stupire»
Era proprio quello di cui Paul era curioso:
l’accettazione da parte dell’italiano delle
imposizioni dall’alto. Era come se quel popolo si
fosse dimenticato dei suoi diritti, delle conquiste
sociali, del diritto a manifestare. Come era
successo?
«C’è anche da dire che molti rifiuti sono stati
davvero interrati e hanno davvero provocato
inquinamento e moria di animali, nonché malattie
degli abitanti ma non erano rifiuti organici bensì
industriali, scaricati abusivamente…o quasi. Se
avessimo del tempo in più ti farei vedere Poggio
Fiuto; prima non esisteva, c’era Poggio Lodoli,
Poggio Brucoli, due località “naturali” del vecchio
comune di Murlo, poi, lentamente, è nata una
nuova collina. Cresceva di notte. Se vai a scavare
lì, troverai ogni tipo di rifiuto industriale, ma non è
il caso di avvicinarcisi senza una tuta spaziale. Il
nome originario, dato dalla gente era Poggio
Rifiuto, poi qualcuno l’ha accorciato con Fiuto,
per via del puzzo nauseabondo che si può odorare
e ora, col tempo, sembra quasi un bel nome e la
gente non ci pensa più e neanche si ricorda come è
nato. Ci sono nate sopra anche abitazioni!».
-2-
«E non c’è mai stato un controllo, una denuncia,
nessuno ha fatto nulla?»
«Il mio ragazzo si interessò della cosa, cercando di
filmare, la notte, i camion che venivano a
scaricare, ma nessuno lo aiutò e una sera torno a
casa pestato a sangue».
«La Mafia?» chiese Paul ingenuamente,
desideroso di pronunciare questo nome in Italia.
«No, i militari».
Paul non capiva, ma voleva prima comprendere gli
sviluppi che avevano portato alla distruzione della
vallata che aveva attraversato.
«Cosa c’era nella vallata prima? Ho capito che è
cambiata molto ultimamente. E come si è arrivati a
questo punto?».
Nomen Generat Omen
Edica non si era ancora seduta. Quando parlava di
questi argomenti, nonostante l’età, era presa da una
rabbia ancora giovanile e non sentiva fatica né
acciacchi. Nel frattempo stava preparando il tè,
sicura che al giovane inglese non sarebbe
dispiaciuto, e Paul notò con stupore che non stava
usando bustine ma vere foglie essiccate. Era
proprio una donna strana; usare le foglie,
difficilmente reperibili, che poi andavano
filtrate…ma non era più semplice usare i filtri
come tutti? Più veloce e comodo. Edica notò i suoi
pensieri, come se gli leggesse nella mente e gli
disse: «Ti sembra strano vero? Ma scommetto che
non avevi mai visto una foglia di tè in vita tua».
Paul rimase basito; scommessa vinta. Si alzò per
vedere le foglie essiccate che si allargavano nella
acqua bollente e provò una strana sensazione –
bella - ma si sentì anche sciocco per non averci
mai pensato.
Edica continuò «Nella vallata dicevi? C’era una
piantagione di riso. Alla fine non era più redditizia
e i proprietari cambiarono cultura. In realtà non è
che la gente non mangiasse più riso; saprai che
ogni cosa è redditizia se lo stato investe per la
promozione di quel prodotto o lo finanzia
direttamente con incentivi statali oppure
comunitari.
Purtroppo,
la
multinazionale
Mansanta, produttrice di Ogm - sai quella il cui
simbolo è una mano divina michelangiolesca che
tocca una pianta che diventa più rigogliosa di
quelle vicine, bel simbolo, ma per scopi reali
criminali – beh, dicevo, la Mansanta aveva ormai
agganci politici ovunque e capitali immensi e dopo
anni di pressioni ottenne il brevetto per il
pomodoro Nuovo San Marzano. Si diceva che il
naturale San Marzano era minacciato3 da un nuovo
parassita e rischiava l’estinzione. La tecnologia
poteva così salvarlo. Era una puttanata, ma dopo
anni che veniva ripetuta, anche questa divenne
verità, ottennero i finanziamenti europei e qui
iniziò la produzione che soppiantò il riso.
Purtroppo, il Nuovo San Marzano si rivelò, negli
anni, addirittura cancerogeno. Causava mutazioni
nel pancreas, tanto che, quando si scoprì, venne
rinominato San Marziano. Una volta tanto la
notizia ebbe una certa eco, probabilmente perché
stavolta era stato coniato un nome con ottimo
effetto mediatico – San Marziano – da coloro che
si devono difendere, invece che da coloro che
vogliono conquistare – ricorda i biogeneratori –
poiché i nomi sono importanti. Pensa alla canapa
indiana, pianta con innumerevoli virtù da cui si
ricavavano carta, tessuti, combustibili, medicinali
a basso prezzo. Per toglierla di torno fu chiamata
Marijuana4 e fatta passare per droga evidenziando
solo l’effetto leggermente euforico delle foglie, se
fumate. La gente ricorda gli spot pubblicitari, non
i contenuti. Se hai studiato un po’ di Scienza della
Comunicazione, saprai che l’essere umano valuta i
discorsi di uno che parla per il 92% per l’aspetto e
il suo modo di parlare e solo l’8% per i contenuti».
«Si, questa la so» rispose Paul soddisfatto, anche
se non convinto di quella storia della marijuana,
ma stupito, però, di ricordare che gli umani non
sono così intelligenti come si ritengono, poiché
questo fatto – l’osservazione dell’aspetto e non del
contenuto - è regolarmente sfruttato in tv; ma era
stupito soprattutto perchè a ricordargli questa cosa
era un’anziana biologa.
Edica continuò «Dicevo, i San Marziano ebbero
una grande eco negativa e vennero tolti ma ormai i
danni erano fatti. Le acque del fiume Merse furono
inquinate dai pesticidi utilizzati in quantità
industriale, ai quali i pomodori modificati erano
resistenti; ma non lo erano i pesci, gli insetti di cui
gli uccelli si nutrivano e le poche api rimaste che
scomparvero completamente. Le api si estinsero
non solo qui e tutta Italia, ma anche in Europa ed
io conservo in giardino queste mutazioni».
Edica aprì la porta sul giardino e Paul poté
osservare un’arnia dalla quale uscivano ed
entravano strane api con grandi occhi verdi
metallici. «Non sono vere api?» chiese.
«No, sono una mutazione che non punge, non fa
miele, non sa nulla di come allevare la
regina…sono una specie di mostro Frankenstein
che tengo qui per ricordare le oscenità a cui siamo
arrivati utilizzando la tecnologia per gli interessi di
pochi industriali, invece che per il benessere
-3-
collettivo. Li mostro alle gite di bambini che
vengono in visita per far loro capire cosa è
successo. Ma le maestre dicono che è una cosa che
turba i bimbi e non ce li portano più. Certo che li
turba, pezzo di cretine! E come vuoi insegnar loro
le cose? Ad Ave Marie?». Edica si era scaldata.
Paul rimase un po’ stupito e un po’ divertito da
quella rabbia sincera.
«Avevamo anche la produzione locale di miele» ricorda Edica - «Quando c’erano le api
ovviamente. Il produttore, il Leccioli, impegnato
anche in politica, entrò in profonda depressione
quando, oltre all’impossibilità di continuare il
lavoro di una vita scoprì, infine, quello che avevo
cercato di comunicare loro da anni: la Sinistra in
Italia non esisteva ormai dagli anni ’80; erano tutti
collusi con la destra e soprattutto con molti poteri
forti come banche5 e varie aziende del cemento e
di incenerimento rifiuti - almeno i vertici - e
recitavano le parti come in un teatrino a cui tutti
hanno creduto per oltre 30 anni. Solo quando il
partito sostenuto da quelli di centro-sinistra, il
Partito Democratico, decise di allearsi con il
Partito Repubblicano delle Libertà, di destra, per
fronteggiare il pericolo islamico, molti sostenitori
di sinistra capirono finalmente l’inganno di un
progetto tramato in molti anni per il ritorno alla
dittatura, e spinto segretamente dal Vaticano.
Accadde così che il Leccioli, il presidente del
Circolo Arci locale e altri esponenti della sinistra
della provincia di Siena, non sopportando la
situazione vergognosa, si suicidassero tutti insieme
ad una grossa querce, vecchio simbolo del partito,
impiccandosi con dei lenzuoli rossi.»
«Un gesto d’altri tempi, tragico ma davvero
simbolico» disse Paul stupefatto.
«Sì, che per un po’ ravvivò gli animi della gente
ma che furono subito intorpiditi da qualche messa.
Fatto sta che nessuno aveva imparato nulla. Infatti,
nello stesso periodo, il Brunello di Montalcino ricorderai forse il famoso vino toscano…»
Paul annuì.
«era in pericolo per via di un parassita peggiore
della Fillossera, che stava distruggendo gran parte
delle piantagioni, o almeno così si diceva in giro,
nelle tv e nei giornali».
«E non era vero?» chiese Paul.
«In realtà c’era un batterio sviluppato negli USA
per uso militare, sfuggito per errore nella zona di
Montalcino durante un trasporto. Ci fu questa
moria di viti e i giornali - imbeccati come sempre
dal potere politico che prese la palla al balzo misero su la storia del terribile nuovo parassita. La
Chiesa, che non si perde mai l’occasione di
mettere bocca in tutto, soffiò sul fuoco parlando di
punizione divina per i morti causati nelle strade
per ubriachezza; come se il loro Vinsanto fosse
acqua distillata. La Mansanta, ancora quella degli
Ogm, si offrì subito, patriotticamente, di aiutare il
Brunello, ed aveva già pronto il suo clone
“perfezionato”» – Edica fece il gesto delle
virgolette con le dita per sottolineare l’ironia – «e
“brevettato”, cosa che non ricorda mai nessuno,
ma che è il vero fine di ogni Ogm: brevetto,
uguale introiti sui diritti di vendita di una vita, sia
animale che vegetale, con guadagni su scala
mondiale da capogiro»
Paul annuì, non voleva interrompere ma ascoltare
e registrare per poi rielaborare tutto a casa. Chiese
comunque «Ma almeno risolsero il problema?».
«Risolsero? Fu sostituita una vite con un’altra che
permetteva, come altri Ogm, di usare più
diserbanti chimici e quindi inquinare; il vino,
tanto, è trattato in cantina e puoi modificarlo come
vuoi. Dovresti semmai chiederti chi era che
produceva il batterio per i militari USA che aveva
causato la moria di piante».
Paul alzò le spalle. Edica ridacchiò e suggerì: «La
Mansanta non modifica solo piante e
animali…cioè animali “grossi”».
Paul rimase un po’ incredulo: «Ma siamo sicuri?
Non potrebbe essere una delle tante teorie
complottiste…»
Edica non lo fece finire «La Mansanta produceva
prodotti chimici per gli ex-Usa, la moria di viti c’è
stata in zone vicine alla strada e non si è mai
espansa come dovrebbe invece fare in un caso
“naturale”, cosa vuoi che sia successo? Sono
decenni che sento appellativi come “complottista”,
dati dai media per combattere chi distribuisce vera
informazione; parlano del nulla, usando con
violenza i mezzi di comunicazione all’unisono per
dare delle etichette come “terrorista”, “no global”,
“comunista”, “quelli del no”, “minoranze”,
“antiamericani”, “qualunquisti” e via e via. E la
gente a casa - scimmie ammaestrate dalla tv - ti
identifica con quell’epiteto, ti associa ad una
categoria o un gruppo come se fosse il nome di
una squadra di calcio, e non capisce né
approfondisce i contenuti…che poi non vengono
mai forniti».
Paul assunse un’aria accigliata, non era riuscito a
seguire o forse era solo uno sfogo di Edica senza
importanza; l’anziana donna però colse il suo
umore e specificò: «Per farti capire meglio, nella
II guerra mondiale, c’erano i partigiani che
-4-
combatterono per la liberazione dell’Italia dai
fascisti; ora, nei libri di storia, sono chiamati
“terroristi”. Capisci ora l’importanza dei nomi e
degli appellativi? Per molti anni si cercò di
rovesciare i fatti, dopo che la destra estremista era
tornata di soppiatto ai vertici del Belpaese.
Iniziarono a circolare le voci che i partigiani
facevano incursioni sciagurate nei paesi,
uccidendo qualche fascista, per poi lasciare
vigliaccamente i civili a subire le repressioni e
morire6. Ne furono dette molte di storie così, per
testare quale avrebbe preso di più l’immaginario
del popolo scimmia; quando questa iniziò a
rivelarsi efficace poterono passare alle fasi
successive fino a riscrivere i libri di storia con il
benestare di tutti. Ora i ragazzi studiano il
terrorismo rosso durante la Resistenza fascista. Se
me lo avessero detto da piccola non ci avrei
creduto. E ora è in atto l’ulteriore aggiunta che tali
terroristi italiani erano anche islamici; ci sono i
soliti “esperti”, “storici” dello stato Vaticano che
lo hanno “scoperto” da poco…». Edica pronunciò
questa frase con evidente sarcasmo sottolineando
quelle che erano le versioni proposte dai media.
Questa parte aveva turbato particolarmente Paul.
In anni di università e di studi sociologici non
aveva mai visto il mondo da questo punto di vista,
così cinico ma tremendamente reale e plausibile.
Conosceva i fenomeni per cui alcune false
credenze si spargono e si mantengono in
determinati gruppi sociali, ma non aveva mai
pensato al fatto che si potessero usare queste
conoscenze per inserire volontariamente delle
ideologie in una società; o, addirittura, cambiare la
storia! Certo non era facile né immediato, ci
volevano molti mezzi di comunicazione e si
doveva trovare la frase giusta. Però Edica aveva
detto una cosa che lo aveva proprio colpito:
bastava che si dicessero tante cose, e poi vedere la
reazione della gente. Paul iniziò anche a riflettere
su un altro particolare importante: il fatto di
attendere del tempo. E ricordò studi di psicologia
in cui aveva appreso che, effettivamente, una volta
proposta una storia, anche se non plausibile
inizialmente, essa può divenirlo dopo alcuni anni
per via del fatto che nella mente delle persone si
crea il ricordo di quella storia in forma
superficiale, se la si è sentita, come accade quasi
sempre, di sfuggita alla tv o letta in un titolo di
giornale. La storia può essere falsa, ma nella
reminiscenza, la mente umana compie un errore e
si ricorda solo che quella storia c’era, non che era
vera o meno. Da questo momento, ulteriori
riferimenti allo stesso argomento lo rendono reale
o almeno plausibile. Paul iniziò ad essere turbato,
ma aveva un’ulteriore conferma che quella visita
gli avrebbe fornito il materiale per concludere la
sua tesi. Certo, ci vuole però anche un popolo
davvero ignorante per non rendersi conto quasi di
nulla, pensava Paul, non rendendosi conto, ancora,
che anche la sua Inghilterra non era poi molto
diversa.
In Bicicletta
Edica aveva preso la giacca di Paul e gliela stava
porgendo.
«Forza, andiamo a fare un giro. Non puoi capire la
storia di un paese neanche abitandoci e girandolo
tutto, figuriamoci stando in casa in un solo giorno»
Uscirono e Edica porse una delle due biciclette,
già pronte lì fuori per l’occasione, a Paul che
guardò stupito.
«La bicicletta?» disse meravigliato «Senza un
motore elettrico, nulla…solo a pedali? Diavolo,
non credevo fossero ancora in circolazione. Ma
non devo mettermi un casco? Non è pericoloso?
Non sono allenato…».
«Ehi, giovanotto, la mando io alla mia età e te
vuoi fare tutte queste storie?».
Paul si rese conto di essere stato abbastanza
ridicolo ma, in fondo, era molto emozionato da
quella esperienza che aveva provato solo da
bambino, una volta, prima che sua madre lo
torturasse di paure parlando di tutti i ragazzi che
avevano perso la vita cadendo di bicicletta. Paul
non aveva mai capito perché le biciclette erano
ritenute pericolose da tutti e le moto no.
Comunque ora stava pedalando dietro ad una
donna anziana, in una zona di provincia del centro
dello stato Italo-Vaticano, nella regione dell’ExToscana, ribattezzata regione SantaCaterina
durante l’evangelizzazione territoriale di alcuni
anni prima. C’era un gran traffico e le costruzioni
erano ovunque. Mentre pedalavano, Edica
raccontava che, solo pochi decenni fa, tutto
intorno, c’erano boschi, oliveti e vigneti. Adesso,
un’unica colata di cemento inframezzata da
finestre, per migliaia di micro-appartamenti, si
estendeva in tutto quello che era il comune di
Murlo, anch’esso rinominato Comune di
SanFortunato. Edica ricordò anche che i boschi
fornivano molte varietà di funghi, i migliori
d’Italia; ormai soltanto un ricordo insieme agli
animali che li popolavano e agli alberi, rimasti in
poche unità in qualche villa.
-5-
Paul notò che al loro passaggio le persone li
guardavano come si può guardare un mendicante
entrare in un ristorante di lusso, e borbottavano
qualcosa.
«Cosa dicono?» chiede Paul, che non
comprendeva
l’italiano,
«Certo
dobbiamo
sembrare davvero strani ad usare delle biciclette!».
«No, parlano male di me, come sempre: “Ecco la
matta senza televisione”, e altre cose del genere».
«Davvero non hai una tv?» chiese Paul incredulo.
Sii Maggioranza!
La strada, dopo una lunga discesa, iniziava a salire
ed Edica non era la giovincella di una volta. Scese
dalla bicicletta, lo stesso fece Paul ed iniziarono a
spingerla camminando.
«Si, non tengo la tv da molti decenni ormai, da
quando era diventata solo uno strumento di
propaganda e controllo delle menti. Ma ora la
situazione è peggiorata e quelli che mi prendono in
giro sono in realtà tutti schiavi di essa, ma nel vero
senso della parola. Tutte le sere, ogni famiglia
deve collegarsi al “Fratello Digitale”, una
trasmissione sulla tv via cavo, nata da una truffa
dei primi anni del 2000, chiamata Digitale
Terrestre; la famiglia deve poi rispondere a delle
domande, ma non c’è una risposta esatta! Devono
rispondere come risponderà la maggioranza delle
famiglie e quelli che sbagliano subiscono delle
penalità che vanno dall’aumento della bolletta del
gas, della luce, il distacco dell’acqua per alcuni
giorni e così via. Se vinci, rimane tutto come è e
qualcuno, forse ha degli sconti sulle bollette,
forse!».
«Ma non è una tortura? Come è possibile che la
gente accetti tutto questo? » chiese stupefatto Paul.
«In realtà molti sono ben contenti, ormai
assuefatti, come hai visto tu stesso per strada; loro
prendono in giro me. Si tratta di abituare le
persone piano piano e puoi far fare loro tutto
quello che vuoi e far anche credere loro di essere
furbi e felici » rispose Edica.
«Ma te come puoi vivere senza tv? E come è che ti
sei salvata dalla dipendenza obbligata?» la
interrogò Paul.
«Io non avevo la tv già da molto tempo prima che
le cose peggiorassero. Ricordo che c’era un
anziano del nostro comune, che poi tanto anziano
non era, anche se aveva l’età di mia nonna, che
non aveva la tv e viveva da solo. Sembrava
davvero un tipo egocentrico, bizzarro….strambo
insomma. Questo era quello che pensavo da
giovane. Poi ho scoperto che ad essere strani sono
tutti coloro che addormentano il cervello davanti a
quella scatola, senza rendersi conto che la realtà
viene distorta quotidianamente, cambiata la storia,
censurati gli argomenti importanti, creato odio
verso chi vorrebbe invece informarti della realtà. E
questo succede anche se la tv non la guardi, ma la
tieni solo accesa in casa per compagnia, perché ti
si incuneano i titoli nella mente e tu non ti chiedi
cosa sia veramente interessante per te. L’ho
scoperto girando il mondo e facendo un lavoro che
mi portava a contatto con la vera realtà. Grazie ad
internet, quando era una rete libera, ho poi potuto
approfondire molti argomenti. Ora che anche
internet è censurato, siamo un popolo con poche
speranze. Non avendo però la tv e non avendo
interesse né necessità di trasmissioni idiote, non
caddi nella trappola come tutti gli italiani e ora
sono una diversa, una discriminata…faccio la
“resistenza”. »
« Ah! Come la Resistenza italiana della guerra?»
Chiese Paul scherzoso.
«Mah, io non posso ammazzare nessuno.
Incredibile però che tu sappia della Resistenza7; da
noi non se parlava da prima che io nascessi» disse
con un’alzata di spalle Edica, evitando di
approfondire l’argomento.
«Puoi spiegarmi per favore come è nata questa
costrizione?» chiese Paul.
«In modo semplice in fondo, classico, offrendo
inizialmente alle persone quello che vogliono, poi
passando alla creazione di continui bisogni e
distruggendo nel frattempo la concorrenza;
dopodiché puoi stringere la corda piano piano. In
Italia tutto iniziò con un contratto per programmi
sportivi in cui potevi vincere dei premi azzeccando
il risultato, puntando la tua cifra con il nuovo
telecomando “interattivo” ».
Ancora una volta Edica evidenzio con le dita il
sarcasmo dell’interattività del telecomando, uno
strumento tutt’altro che moderno.
«Una volta abituate le persone a scommettere e
perdere, iniziarono con i bambini. I militanti
vanno educati da piccoli, come insegna la Chiesa.
E vanno educate le donne a casa! Noi possiamo
essere la rovina delle società, se mal istruite, come
è successo in Italia, d’altra parte. Se convinci le
donne - e puoi farlo con la tv perché è la
maggioranza di noi che sta a casa e, per
compagnia, la tiene accesa - bene, convinte noi,
poi controlli la famiglia. Pensa alle donne che
stressano il figlio mille e più volte per vestirsi in
un certo modo, o il marito che deve mettere a
posto qualcosa, anche se è appena tornato distrutto
-6-
da lavoro; alla fine, dai e dai, tutti acconsentono
per non sentirsi più scocciare»
Paul sorrise, era un’immagine divertente, ma non
comprendeva ancora quanto Edica fosse seria.
«Se avessi abitato in Toscana molti anni fa,
quando la maggioranza era comunista e, quindi,
non credenti e contro i preti, saresti stato stupito
nel vedere le donne che costringevano comunque i
mariti ad andare a messa mentre bestemmiavano o
i figli a passare a comunione tutti ben vestiti;
mariti e figli la ritenevano una stupidaggine, ma
facevano meno fatica a cedere che combattere
battaglie verbali della durata di anni»
Paul comprese meglio quanto voleva dire e si stupì
ancora una volta di non aver mai pensato a questo
tipo di “controllo” familiare. L’intervista si faceva
interessante e chiese: «E cosa fu fatto per il
controllo dei bambini allora?».
«Per mesi fu pubblicizzato in modo subliminale, in
ogni canale, la possibilità di educare le persone a
casa – come sai non esiste più la scuola pubblica in
Italia – e molte madri si organizzarono in un
movimento per richiedere questo servizio a
pagamento tramite tv via cavo. Il gioco era fatto;
era stato creato il bisogno e furono le stesse
persone a chiederlo. Gli insegnamenti iniziarono a
prevedere delle punizioni che i genitori dovevano
eseguire, conducendo quindi all’abitudine al
castigo e alla penitenza. Inoltre, veniva insegnato
quello che il potere politico ordinava; la storia
poteva essere stravolta. Il resto è venuto da se.»
«Incredibile» commentò Paul.
«Non molto veramente; è incredibile che anche
questa realtà era già stata in parte prevista in un
racconto italiano fantasy di 50 anni fa, un libro di
Stefano Benni: “Elianto” o in “1984” di Orwell, di
quasi 100 anni fa!»
«Questa è una cosa strana, la domanda che mi
sono sempre fatto, in casi come questi, in cui
abbiamo a disposizione storia e letteratura che ci
dovrebbero mettere in guardia; invece le strade
vengono prese comunque nella direzione sbagliata:
ma la gente non impara dalla storia? » chiede Paul.
«Certo» rispose pronta Edica «ma solo chi studia
quel determinato argomento, chi si informa, chi è
al potere e apprende dalla storia come mantenerlo;
non possono certo imparare gli ignoranti, i
sottomessi, chi non ha possibilità di studiare, chi
passa la sera a vedere polizieschi per riposare un
cervello poco usato; loro possono solo “credere”».
Qui Edica alzò le sopracciglia per marcare l’ultima
parola. «Inoltre, le cose che un popolo può
apprendere o, supponiamo quello che si può far
apprendere ad una maggioranza di esso, in un
momento di conquista di democrazia e diritti, non
sono una conquista perenne. Al contrario, queste
cose devono essere poi reinsegnate alla
generazione successiva, altrimenti si perdono. Ed
è difficile mantenerle, o forse impossibile, visto
che l’apprendimento si basa sull’esperienza e non
sulle chiacchiere. Ti faccio capire con un esempio:
come ti ho già detto, nella VaticanItalia non esiste
più la scuola pubblica da circa 40 anni. C’è solo
quella privata, costosissima per gli studenti e
finanziata anche dalle tasse degli Italiani. La
distruzione del sistema pubblico italiano iniziò una
cinquantina di anni fa, quando avevamo
un’università e degli scienziati di cui vantarci in
tutto il mondo. Eppure il metodo utilizzato per il
lento abbattimento della scuola pubblica fu quello
dal quale ci aveva messo in guardia, ben cento
anni, fa un professore italiano, Piero
Calamandrei8, con un discorso al congresso
dell’Associazione a Difesa della Scuola
Nazionale, anno 1950. Cinquanta anni dopo, con
una diversa generazione, la gente aveva
dimenticato e fu fatto proprio quello che lui aveva
ipotizzato: screditare le scuole pubbliche per
inefficienza e costi, impoverirle, farci insegnare
persone poco qualificate e passare i finanziamenti
a quelle private. In realtà successe pure altro: la
Chiesa Cattolica agì anche direttamente forzando
seminari del Papa all’apertura dell’anno
accademico9 nelle scuole meno “addomesticate”,
sapendo, ovviamente, del rifiuto di queste alla sua
presenza; è come se un muratore si proponesse di
insegnare biologia in una lezione di presentazione
della facoltà agli studenti. Ovviamente era tutto
studiato a tavolino e i tg presentarono il rifiuto
delle università – che era dovuto – come
intolleranza delle scuole pubbliche e contribuirono
al loro screditamento agli occhi dell’opinione
pubblica, la solita “maggioranza”. In alcuni anni il
gioco fu fatto e i soldi statali per le scuole, da
decenni, vanno a scuole di privati gestite dai poteri
forti, dalla Chiesa e aziende legate a quei politici o
loro amici di quel tempo che favorirono la
privatizzazione.
E poi c’è anche un altro fatto: la storia deve essere
raccontata per quello che è, cosa che difficilmente
avviene. Ricorda sempre una cosa fondamentale:
la storia è scritta dai vincitori! Non è detto che
venga insegnato quello che è davvero successo.
Non accadeva in Italia neanche quando eravamo
più liberi, ma di questo ti parlo dopo».
-7-
Gloria del Mondo
Erano arrivati nella piazzetta di Vescovado, uno
dei paesi che aveva conservato il proprio nome,
sicuramente perché faceva già riferimento agli
antichi possedimenti della Chiesa.
Edica indicò a Paul la statua al centro della piazza
e poi si girò indietro verso la viuzza che avevano
attraversato per giungere lì.
«Vedi, in quell’edificio, fino a pochi anni fa
c’erano delle targhe in pietra10 del 1882, una
dedicata a Garibaldi chiamato “Gloria del Mondo”
e una a Vittorio Emanuele “che compì i due più
grandi fatti dell’Evo moderno: l’unità d’Italia e la
caduta del potere temporale dei papi”. Quelle
targhe sono state rimosse dopo che il potere
politico è tornato nelle mani del Vaticano.
Le minoranze italiane erano scomparse, dopo 20
anni di propaganda televisiva contro i piccoli
gruppi che creano solo divisioni e confusione,
erano rimasti solo due poli: il Partito Democratico,
un finto centro-sinistra, e il Partito Repubblicano
delle Libertà, di centro-destra come ti avevo già
detto; una copia insomma degli USA, di cui
sapevamo già la fine fallimentare. Te che sei
inglese dovresti conoscere John Stuart. Mill,
sociologo inglese di 200 anni fa, e le sue idee sulle
minoranze, di cui non so molto, ma ricordo
volentieri una cosa: “Se tutti gli uomini, meno uno,
avessero la stessa opinione, non avrebbero diritto
di far tacere quell'unico individuo più di quanto ne
avrebbe lui di far tacere, avendone il potere,
l'intera umanità”; la motivazione è che, se
l'opinione dell’individuo fosse giusta, la
maggioranza verrebbe privata della verità; ma
anche nel caso in cui essa sia sbagliata, la
maggioranza vedrebbe rafforzata la verità stessa
per confronto con l'errore. Comunque questa è
teoria e, in Italia, le minoranze erano già storia 50
anni fa. La Chiesa spinse molto i due poli politici
all’unione, con la scusa di fronteggiare la crisi
durante il crollo delle banche e il solito pericolo
islamico, ma ben sapendo che gli italiani
avrebbero reagito; la cosa avvenne, ci furono delle
manifestazioni e l’Italia entrò nel caos politico –
da noi ci fu il suicidio collettivo che ti dicevo, per
lo sconforto insopportabile degli ultimi esponenti,
convinti, di sinistra - e il Vaticano si presentò
come salvatore dello stato minacciato dal male
della corruzione e dal pericolo islamico… sempre
le solite menzogne di cui sono capaci i capi
religiosi. Ed è così che alla fine la Chiesa si è
ripresa il potere politico a cui ha sempre mirato.
Lentamente, come loro sanno ben fare, iniziarono
a sostituire vari simboli, primo fra tutti Garibaldi.
Sai che Garibaldi scrisse un testamento11 in cui
esprimeva la volontà che nessun prete gli si
avvicinasse in punto di morte perché li
considerava “atroci nemici del genere umano e
dell'Italia in particolare”? Solo tardi ho capito
perché girava la voce “Accidenti a Garibaldi che
ha unito l’Italia e ci ha portato i terroni”; erano i
classici richiami all’odio messi in giro dai
religiosi, da decenni, che volevano screditare la
figura di un eroe a loro nemico…e alla fine ci
sono riusciti.»
Paul ascoltava in silenzio, con un certo stupore,
non solo per la storia raccontata ma per
l’avversione evidente di questa anziana donna
verso rappresentanti religiosi, sebbene anche lui
non condividesse molto il connubio tra religione e
politica. Ad un tratto disse: «Ma siamo sicuri che
siano stati gli uomini di chiesa a mettere in giro
queste voci?».
«Può metterle in giro solo chi ha interesse a
screditare quella figura. Molti anni fa, una mia
amica che insegnava in una scuola elementare –
ora divenute Case dei Discepoli del Bambin Gesù
- mi raccontò che durante una lezione, parlando di
una statua di Garibaldi in un disegno, una
bambina, figlia di genitori di Comunione e
Liberazione, non riuscì a trattenersi ed esclamò
“Garibaldi era un ladro e uno sporcaccione!”. Era
una bimba di 7 anni12. Secondo te come aveva
avuto quelle “informazioni?” ».
Intanto il suo registratore portatile memorizzava
tutto.
Anche Senza Croce
«Una volta si usavano monumenti ai caduti»
proseguì Edica «ma questi erano ormai diventati
noiosi e nessuno ci ha mai spiegato bene cosa
volessero dire e anche questi furono rimossi
dall’Italia. Certo, quei monumenti indicavano che
c’erano state delle persone morte in una guerra,
per la “libertà”. Ma nessuno ha mai sottolineato
che per la libertà bisogna, non solo combattere, ma
anche uccidere chi ti opprime, quando ormai il
dialogo è impossibile. Devi uccidere e rischiare di
essere ucciso. Ma devi ammazzare, non parlare!».
«E’ vero, anche io non l’avevo mai preso in
considerazione questo punto di vista, in effetti» accennò Paul - «Si pensa sempre ai “nostri” come
oppressi, si portano fiori ai monumenti, ma non
capiamo davvero il significato di cosa è successo».
«E ora, caro Paul, invece dei caduti per la Patria,
ci ritroviamo statue come quella».
-8-
Edica si girò di nuovo verso la statua al centro
della piazza, dove un Gesù etereo in bronzo si
ergeva dalle fiamme ai sui piedi, guadando in alto
e alzando le braccia al cielo.
«Come vedi, ora la Chiesa ha cambiato simbolo,
non c’è più la croce, non c’è più un personaggio
storico morto per noi. Ora esiste solo un Gesù
spirituale, come saprai, e questo incredibile
cambiamento è avvenuto senza che i fedeli
protestassero o avessero il minimo sospetto di
essere presi in giro. Tu non eri neanche nato
quando il papa Benedetto XVI, nel 2007 abolì il
Limbo13, dopo quasi mille anni dalla sua
invenzione, e anche in quel caso nessuno si
accorse di nulla. Le persone ormai iniziavano ad
accettare tutto passivamente e questa passività dei
credenti rese possibile alla Chiesa di evitare un
ciclone che la stava investendo e che avrebbe
potuto cancellarla: la scoperta che Gesù non era
mai esistito14».
Paul chiese curioso «Ma perché? Gesù non è mica
una figura storica ».
«Vedo che anche l’Inghilterra ha iniziato la
censura storica su questo argomento, allora!?»
disse Edica «Gesù è stato fatto passare per
personaggio storico per quasi 2000 anni, dalla sua
invenzione a Roma intorno al II secolo, dopo
l’arrivo di decine di vangeli dal medio oriente che
parlavano di un messia. La religione prese piede e
fu costruita e perfezionata fino al 325d.C. in cui
divenne religione ufficiale dell’Impero Romano e
fu messo insieme quel libro di favole per adulti
chiamato Bibbia. Furono inventate la nascita e la
morte di Gesù, non presenti nei vangeli originali,
riprendendole da alcune storie pagane come quelle
degli Dei Mitra, Attis e altri14. Dopo secoli, grazie
anche a fortunati ritrovamenti di papiri originali15 e
una relativa libertà di stampa, iniziò a diffondersi
la verità storica, l’inganno della Chiesa. Ma i capi
religiosi non sono scemi e sono aiutati dai loro
credenti creduloni – lo sai che “cretino” deriva dal
francese chrétien16, “cristiano”? ». Paul era assorto
nell’ascolto e non si aspettava la domanda, la cui
risposta era certamente “no”, ma voleva sapere il
resto; si limitò ad alzare spalle e sopracciglia e
scuotere la testa.
«Bene, sempre con calma e pazienza, iniziarono a
porre rimedio al pericolo in modo abbastanza
astuto; papa Benedetto XVI, un tedesco che avevo
fatto parte delle SS giovanili17, iniziò a scrivere
libri in cui si parlava della connotazione storica di
Gesù, ma senza riuscire nell’intento. Al contrario,
avrebbe fatto un autogol in un mondo libero, ma fu
proprio la sua conclusione e solo quella che fu
enfatizzata: l’importante non è la storia ma il
significato “spirituale” 18 del messia! Ecco! Quello
fu l’inizio per contenere la tempesta: introdurre
nelle menti l’importanza del “sentire” e non
“provare”.
Anni dopo, tanto per distrarre le persone, fu fatto
fuori anche il Purgatorio, sempre senza
conseguenze. Con l’arrivo dell’ultimo Papa,
Gioioso I, è sparita la Croce, simbolo secolare, e
siamo passati definitivamente a questo Gesù
etereo di cui non ci importa più se sia storico o
meno.
In pratica siamo ritornati ai culti pagani di oltre 23000 anni fa. Ma alla gente va bene così e, invece
di infilare con i forconi chi li ha presi in giro per
1700 anni, continuano ad andare a messa ed
ammirare questi personaggi che “sono così onesti
da ammettere i propri sbagli”. Certo, senza
considerare che lo avevano sempre saputo e che lo
hanno fatto quando sono stati messi con le spalle
al muro.»
Paul guardò l’orologio «Si sta facendo tardi e c’è
molta strada, dovremmo iniziare a tornare» disse.
Edica rise, ma fu una risata che lo impaurì. Ed
infatti: «Caro Paul, quando ti ho preso la giacca ti
ho rubato portafoglio, biglietto dell’aereo e
cellulare. Non penserai di venire qui per mezza
giornata ed andartene così! Ormai aspetterai fino a
domani, se c’è un aereo.».
Paul rimase esterrefatto «Stai scherzando? Io
devo…»
«Tu non devi fare un bel niente, quando i vecchi
iniziano a parlare ci deve essere qualcuno che li
ascolta e te mi hai fatto iniziare, non puoi
andartene ora. E poi sarà la storia della tua vita,
rapito da una anziana italiana» scoppiò a ridere.
Paul accennò una risata amara. Capiva che faceva
sul serio e che non sarebbe ripartito; non poteva
parlare con nessuno, nessuno parla inglese in
Italia, come aveva potuto constatare. Poteva
chiedere aiuto, in qualche modo poteva farsi
capire forse; la donna non era ben vista e qualcuno
lo avrebbe aiutato, ma sarebbe stato ridicolo
chiedere aiuto contro una donna anziana. Cercare
passaggi sarebbe stato impossibile, nessuno dà mai
un passaggio ad uno sconosciuto. Era seriamente
preoccupato ed agitato, poi rifletté: alla fin fine,
poteva davvero essere un’avventura da raccontare
e ricordare. Alzò le braccia, mimando il Gesù
della statua e sospirò: «E così sia!».
Ripresero le biciclette e continuarono il giro del
paese passando per via Craxi, la via principale.
-9-
Infinocchiamento
Quando si trovarono di fronte all’Abbazia in
costruzione, che veniva edificata sui resti del
vecchio Circolo Arci, del municipio e varie
abitazioni limitrofe, fatte demolire dal vescovo che
gestiva il distretto di SanFortunato, Edica si fermò
davanti al cartello dei lavori. C’era il nome della
ditta “Albania”.
«Vedi» - disse a Paul - «queste sono altre delle
cose che sono cambiate. Quando ero piccola si
fomentava l’odio per il meridionale, il “terrone”.
Poi, dopo che l’Italia del nord e del centro si era
riempita di meridionali in cerca di lavoro,
iniziammo a conoscerci e non poteva più essere
usata questa paura. I governi di destra – sempre
con la finta sinistra complice - iniziarono a
promuovere l’odio per l’albanese, il kosovaro; ma
anche questi, col tempo divennero familiari e ora
hanno addirittura ditte di costruzione che sono
simbolo di qualità! Poi venne l’odio per il cinese,
poi l’indiano. Ora che l’India è la prima potenza
mondiale, a cui tutti dobbiamo fare buon viso,
siamo tornati all’odio per il musulmano, che
funziona sempre, specialmente da noi, colonia
vaticana »
«Ma perché, secondo te » - Paul si rivolgeva ad
Edica con il “tu” perché in inglese non esiste il
“lei” italiano - «si creano queste paure? Ma
davvero
pensi
che
vengano
create
artificialmente?».
«Speravo che nei tuoi studi ti avessero spiegato
qualcosa su questo argomento. Io iniziai a
rifletterci dopo che lessi un libro di cui ti ho già
accennato, Elianto di Stefano Benni. Con la paura
tieni le persone incollate alla tv da cui si aspettano
istruzioni su come comportarsi, per sapere se sono
in pericolo; le persone impaurite escono di casa
pochissimo e solo per andare nei grandi magazzini
e non viaggiano e non incontrano persone
sconosciute con cui parlare, sempre per
paura…Ecco che a questo punto, basta usare i
telegiornali per fare propaganda. Il meccanismo, in
due parole è questo. Inoltre, distogli le persone dai
fatti di cui si vuole tacere. Non se ne parla, quindi
non esistono. A questo punto puoi constringerli a
fare quello che vuoi, anche contro il loro interesse:
sei un politico che ha interessi nel campo
dell’edilizia? Bene, parla male degli immigrati e la
gente ti vota anche se, in realtà, il tuo partito fa in
modo che l’immigrazione continui perché porta
manovalanza a bassissimo costo, che è proprio
quella che viene sfruttata nelle tue ditte edili. Le
tv, controllate, non denunciano la cosa, o almeno i
tg serali più seguiti, ed il gioco è fatto. Questo è un
esempio di come nacque un partito secessionista
del nord circa 70 anni fa. Purtroppo, anche se mi
ci è voluto molto a capirlo, con il controllo dei
media puoi davvero far fare alla maggioranza
quello che vuoi».
«Puoi farmi degli esempi di condizionamento
realmente avvenuto? Sarebbe molto utile per la
mia tesi. Sono cose che non sono mai riuscito a
trovare e a comprendere a fondo» chiese Paul.
«Vediamo se mi funziona la memoria…un
esempio lo abbiamo già fatto con il San Marziano,
in cui si pubblicizzava la salvezza di una pianta
per poi immettere i propri prodotti protetti da
brevetto. Abbiamo parlato della religione…bene,
ogni chiesa ha bisogno che i suoi fedeli siamo
affezionati alla propria dottrina e siano impauriti
dall’altra, giusto? Quindi come puoi fare per
ottenere questo odio senza dirlo direttamente, ma
parlando di amore e pace?»
Paul strinse le labbra aspettando la risposta.
«Fai in modo che un politico tuo amico crei le
condizioni per far costruire una moschea dove è
presente un campo giochi, poi predichi la
tolleranza sempre necessaria, ma dici anche di
dover tenere conto dei poveri bambini che non
avranno più il campo giochi. Senza attaccare gli
islamici, hai ottenuto il tuo scopo di farli odiare»
«Cool! » esclamò Paul divertito.
«Vuoi costringere le persone a consumare? A
buttare via anche ciò che è facilmente riciclabile
come il vetro, per vendere sempre cose nuove e
alimentare il mercato dei rifiuti, generalmente
gestito, in Italia, dalla malavita? Allora puoi usare
il tema dell’igiene: insisti mediaticamente che i
recipienti non possono essere puliti bene dai
privati, tipo i produttori di miele; richiedi controlli
severi a queste categorie e inventi anche delle
tasse se hai la possibilità. Accade - come è
accaduto da noi, e come mi disse il nostro exproduttore di miele che poi si impiccò – che
diventi più economico e meno problematico
comprare nuovi barattoli di vetro che farseli
restituire dalle persone e lavarli. E quindi i
barattoli di vetro verranno buttati via, forse
riciclati, forse no.»
«Ma non c’è il problema reale che i piccoli
produttori non sterilizzino bene i contenitori? »
chiese Paul.
« E quale garanzia in più ti offre invece chi li
produce? Ma più che altro…tu cambi un servito di
piatti a ogni pasto o lo lavi?»
Paul sospirò: «Beh, in effetti… »
- 10 -
«Vuoi un altro esempio?»
Paul annuì, ormai aveva tempo.
«Vuoi costruire centrali nucleari anche se sei nel
paese del sole, ed aggirare un referendum che ha
bandito il nucleare?
Parli per anni della
dipendenza energetica dall’estero, che ci causa alti
costi; dici che se scoppia una centrale in Francia è
come averla qui – anche se è una stronzata, dopo
10 anni che viene ripetuta poi la senti sulla bocca
di tutti, ne sono testimone – e sfrutti anche le
casualità oppure la causi: per una serie di incidenti
a catena viene a mancare la corrente in tutta Italia
per 3 giorni e, invece, di parlare dell’inefficienza
del gestore, dai la colpa ad un pino in Svizzera19
caduto su un traliccio che ha causato tutto per un
effetto domino!?! Così rigiri anche la frittata e,
invece di punire qualcuno, si ottiene lo scopo
voluto: far credere che l’Italia abbia davvero
bisogno di energia e del nucleare. Questo successe
circa 40 anni fa e stiamo ancora spendendo per
costruire centrali che non funzioneranno mai.
L’Uranio è già finito, ma nessuno lo dice e
nessuna centrale è mai stata attivata. »
Paul rimase un minuto in silenzio a riflettere.
«Incredibile. E di questi aspetti della realtà, le
persone che hanno solo la tv e non incontrano
persone diverse con cui parlare, che non viaggiano,
che non si confrontano con chi la pensa
diversamente, con le minoranze, non verranno mai
a sapere nulla, vero?» enfatizzò Paul e mentre
ascoltava le sua parole che gli uscivano di bocca,
d’improvviso capì: «Ecco perché hai voluto che
venissi qui di persona e perché mi costringi a
restare, vero?»
Edica sorrise e anche lei alzò le braccia e guardò il
cielo mimando la stessa espressione del Gesù di
prima. «Che il ragionamento sia lodato!» esclamò.
Sorrisero e rimasero un po’ in silenzio mentre
ripartivano in bicicletta per tornare verso casa.
Complottista
Durante il tragitto, ora per la maggior parte in
salita, dovettero spingere di nuovo la bicicletta
cercando sempre di non farsi investire dalle
miriadi di auto che passavano.
Paul pensò ad alta voce: «Certo, basta non
viaggiare e non si capiscono molte cose… ».
Edica sentì e chiese: «Cosa dici? »
«Stavo ripensando a quello che dicevi e mi è
tornato in mente un particolare incredibile: quando
ho preso l’aereo, sai che non si possono portare
boccette di liquidi più grandi di 100ml, no?»
«Si, è una legge idiota inventata 50 anni fa20 con
l’invenzione del terrorismo aereo, con l’unico
risultato tangibile di far vendere bibite ai dutyfree, e tuttora in vigore. E pensa che si possono
portare accendini!» rispose Edica.
«Non credevo fosse così, o almeno pensavo che
quello che mi hai appena detto e che avevo sentito
come una diceria fosse uno dei tanti rumors
complottisti. Ma quando siamo arrivati in aereo,
ho fatto amicizia con la vicina di poltrona e mi ha
mostrato una mini-boccetta spray al peperoncino
che lei diceva di portare sempre con sé per
difendersi. Sono rimasto scioccato. Le ho chiesto
come l’aveva nascosta, di stare attenta se la
vedevano, era una cosa pericolosa, ma lei mi ha
subito rassicurato: è tutto legale, è inferiore a
100ml! Capisci, non esistono controlli sul
contenuto!» - esclamò Paul sconcertato.
«Lo so bene, sembra incredibile ma, ora che me lo
dici, ricordo che successe la stessa cosa ad mio
amico molti anni fa, poco dopo l’entrata in vigore
di questa legge e proprio in un viaggio verso gli
USA che avevano promosso il divieto, dopo
quell’auto-attentato dell’11 settembre 200121».
Paul chiese: «Già, questo mi ricorda che mi avevi
accennato alla storia non sempre raccontata
“onestamente”. Cosa è stato raccontato di falso in
Italia? »
«Beh, posso raccontarti quella che è stata la mia
esperienza con la figura dell’America.
Da noi è sempre stata presentata semplicemente
come la nazione che ci aveva liberato dai Tedeschi
durante la seconda guerra mondiale, che ci dette la
libertà. Nessuno invece ci ha mai detto che gli
USA ci avevano conquistato! Dopo decenni, i
politici all’unisono continuavano a ricordarci
sempre i nostri doveri di gratitudine, quando
dovevamo permettere loro di aprire basi militari
nei nostri territori a nostre spese, o conservare di
nascosto testate nucleari22 - nonostante i trattati di
non proliferazione - o quando dovevamo
perdonare militari americani che uccidevano nostri
connazionali in patria con incidenti aerei23 o nostri
giornalisti uccisi “per errore” in zone di guerra24.
Chi usciva dal coro era bollato “antiamericano” e
nessuno faceva notare, ad esempio, che la
Germania, che doveva essere la sconfitta in quella
guerra, era sempre stata una nazione molto più
libera di noi e senza questi vincoli; non erano loro
gli sconfitti e noi i liberati? Eravamo conquistati
ma ripetendo che eravamo liberi e grati, ecco che
una nazione, un impero anzi, come quello
americano, poteva sfruttare le nostre risorse in
- 11 -
nome della democrazia e con la nostra
riconoscenza!»
«Interessante questa cosa» - affermò Paul «da noi,
invece, è cosa ufficiale che voi foste stati
conquistati dagli Alleati, anche se è una realtà
rivisitata recentemente; ho letto anche che gli Usa
si fecero aiutare dalla Mafia in Sicilia per non
avere problemi con gli spostamenti in quei
territori25 ed iniziare da lì l’invasione dell’Italia».
«Esatto, insegnano più cose di storia italiana a voi
che ai nostri tele-studenti. In quel modo gli USA
iniziarono anche ad alimentare la Mafia con
finanziamenti che la portarono poi a raggiungere i
suoi massimi col proibizionismo degli alcolici, i
quali venivano prodotti illegalmente da
organizzazioni mafiose nelle distillerie clandestine
dei Jazz Clubs. Ci avevano anche raccontato dello
sbarco sulla Luna, mai avvenuto26, ricordi?».
«Sì» disse Paul ricordando il vortice in cui era
caduto l’impero americano, quando d’improvviso
furono svelati decenni di menzogne.
L’insurrezione della popolazione USA avvenne
alcuni decenni prima, in coincidenza della nascita
di Paul, quando, in seguito allo scoppio di un
piccolo ordigno nucleare nella località turistica di
Vail, in Colorado, di cui si era data la colpa ad un
gruppo di terroristi del NIU (Nuovo Islam Unito)
con sede in Iran, un membro del governo rivelò a
sorpresa in televisione che l’attacco era stato
organizzato dal governo stesso per mobilitare
l’opinione pubblica e giustificare l’attacco all’Iran,
ormai indispensabile per le ultime riserve mondiali
di petrolio. Ormai la popolazione era abituata a
queste tesi complottistiche, ritenute false, ma
stavolta il senatore Handrew era riuscito a
mostrare ogni prova ai telegiornali prima che
questi ricevessero le istruzioni del governo e svelò
in tempo anche il piano di avvelenamento
dell’acquedotto di Los Angeles. Alcuni agenti
della CIA furono trovati con sacchi di stricnina in
prossimità dell’acquedotto ed arrestati sul posto.
Quella volta, non ci fu modo di contenere le
notizie che volarono su tutti i canali, causando una
reazione a catena quando la popolazione capì che
anche l’attentato dell’11 settembre 2001 aveva gli
stessi mandanti; tutti compresero anche perché in
Iraq, anni addietro, non fossero state trovare le
armi di distruzione di massa che erano state il
pretesto dell’attacco. Però l’apparato militare
statunitense, responsabile storico di tutte queste
atrocità, compreso l’assassinio di Kennedy27, non
rimase a guardare a lungo e, di fronte alla
distruzione imminente, decise di usare la forza.
Le rivolte della popolazione furono represse nel
sangue in molte città alla fine del primo decennio,
e da allora tutti gli USA sono in guerra con se
stessi, in una guerra civile senza fine. Senza più il
potere di influire sugli altri stati, la verità si diffuse
a macchia d’olio sul pianeta e chi prima si
proclamava “amico degli Usa”, si affrettava a dire
“l’avevo detto, io l’avevo detto!”28; ed ora sono un
popolo deriso ed additato come “perverso e
immondo”, in accordo paradossalmente con il
pensiero del “nemico” islamico da loro creato e
fomentato.
Paul, che era rimasto assorto ripensando a questi
terribili episodi, ritornò al presente e rispose a
Edica: «Sì, l’invenzione dello sbarco lunare, già.
Sono passati quasi ottanta anni e non ci siamo più
tornati…se non avessimo saputo che era stata una
messinscena, sarebbe stata già questa una prova.
Quello che non mi è mai stato chiaro, però, non è
tanto la complicità dei mezzi di informazione ma
il silenzio della Russia. Sappiamo che i campioni
di roccia furono presi nelle spedizioni precedenti
in Antartide, i filmati fatti in studio…ma la Russia
era una potenza rivale, con mezzi di monitoraggio
a disposizione per verificare la posizione della
navicella. Perché non hanno detto nulla?».
«Perché han detto qualcosa sull’11 settembre
2001? Pensi che non lo sapessero? Ma perché
queste rivalità tra potenze sono finte, come lo era
la paura della guerra nucleare: la consueta storia
della creazione della paura e dell’individuazione
di un nemico. Serve per tenere sotto controllo le
persone ma, se vuoi, anche unita la popolazione di
uno stato. Il “potere” ha una sua geometria, in cui i
vertici di tutte le piramidi si toccano. In realtà
USA e Urss si spartivano risorse mondiali e le
guerre fatte in altri paesi erano ottimi mezzi per
predare le ricchezze altrui e spremere i propri
contribuenti per finanziare i reparti militari. Pensa
ad una guerra in Afghanistan, per esempio, in cui
un conflitto duraturo portato avanti con milizie
locali permette ad entrambe le parti di vendere
armi. E più dura è meglio è. Per questo si è sempre
cercato di creare guerre civili durature come in
Iraq o altri stati. Ora, per ironia della sorte, la
guerra civile l’hanno in casa. Fatto sta, che l’Urss,
non aveva interesse a sputtanare gli Usa per
accordi militari presi precedentemente e,
probabilmente, non riuscirono a monitorare come
si pensa la falsa navicella che orbitò intorno alla
Luna».
- 12 -
Madonna Lula
Senza rendersene conto, i due avevano percorso
diversi chilometri a piedi, senza più risalire in
bicicletta, ed erano tornati all’abitazione di Edica
che era quasi giunto il tramonto. L’aereo di Paul
era ormai perso, ma non gli importava più. Sulla
facciata della casa, Paul notò una nicchia che
doveva contenere in passato una madonnina, come
sapeva essere in usanza in Italia, ma che custodiva
ora solo dei cocci.
«Cosa c’era? » chiese ad Edica.
«Era una donna di terracotta con bambino in
braccio, entrambi con la testa di coniglio. Era un
regalo fatto al vecchio proprietario della casa da
una sua amica, come simbolo di una cosa
importante. Era chiamata “Madonna lula”, dal
nome che diamo noi toscani ai conigli. Con il
ritorno del fermento religioso cristiano, alcune
vecchiette vennero in massa, indispettite dalla testa
di coniglio, pensando che fosse un’offesa alla
Maria col Gesù e la distrussero. Tutte contente per
la pace riportata con l’arroganza e la violenza, se
ne andarono compiaciute e sicure che il loro dio
amoroso le avrebbe benedette per la distruzione di
un pericoloso pezzo di coccio».
«Ma non era, in effetti, un po’ blasfemo?»
arrischiò Paul.
«Non ti hanno fatto studiare gli antichi Egizi, eh?
Anubi aveva corpo umano e testa di animale. La
dea Iside veniva rappresentata con il bambino
Horus in braccio ed è da lei che è stata copiata, in
realtà, l’icona di Maria e Gesù. Una donna con un
bambino in braccio non è proprietà di nessuno e la
Madonna Lula era un simbolo con un significato
per alcuni intimi».
Paul non aggiunse altro e si avviarono sul retro
della casa dove Edica aveva un piccolo piazzale.
Una volta c’era una bella vista sulla vallata, ma
ormai c’erano case tutto intorno. Posarono le
biciclette, rivolsero uno sguardo alle strane api di
Edica dopodiché la donna indicò uno spiraglio tra
due case da cui si intravedeva la vallata.
«Vedi tutta la cappa di smog da basso? Prima, da
quelle valli prendevamo acqua potabile per tutta la
provincia, poi l’abbiamo inquinata con l’aeroporto,
le industrie e i “biogeneratori”. Ora l’acqua viene
fatta venire da chissà dove, tutta privatizzata, per
costi incredibili. I biogeneratori, così come i
vecchi termovalorizzatori, cospargono di diossina
tutto il territorio e richiedono che non si ricicli
nulla, per non renderli inservibili e dover
licenziare i dipendenti. Sempre le solite storie che
sono stanca di sentire. Io, in questi pochi metri
quadrati ho impianti per fare elettricità con
impianto misto fotovoltaico-eolico, riciclo tutta
l’acqua che uso e raccolgo la poca acqua piovana.
Sono autosufficiente e potrebbero esserlo tutti da
decenni».
A Paul venne in mente un particolare: «Ma utilizzi
tutta l’acqua riciclata e sterilizzata, anche quella
del wc…per bere?»
«Con l’enorme crisi idrica che avete in Inghilterra
da decenni, da dove pensi che provenga l’acqua
che vi vendono in bottiglie?».
Paul trasalì «Dai, non è possibile… ». Edica rise.
Paul capì che stava scherzando, non poteva
saperlo. Ma ormai si rendeva conto che poteva
essere assolutamente plausibile. Già, non era da
escludere.
«Non ci avevo pensato. Quando torno indagherò»
disse Paul fiero.
«Bravo, cerca di essere combattivo fin da giovane
in modo da essere di esempio ad altri. Questo è il
modo per non finire come la nostra Italia, ormai
un possedimento Vaticano con un popolo di
lobotomizzati teledipendenti. Così potrò esser
fiera di aver insegnato a qualcuno quello che ho
appreso tardi e dopo troppi anni. E ora mi ritrovo
qui, come un animale da museo, che raccatta due
spiccioli dalle gite di turisti o pochi studenti
stranieri che vengono per vedere gli orologi solari
di questa casa-museo o gli impianti di generazione
dell’elettricità o il riciclo acqua. Solo così posso
andare avanti, visto che la pensione non esiste più
da molti anni.».
Edica fece una pausa, mentre Paul assunse un’aria
cupa, triste, di chi capisce di colpo quale vita deve
aver passato quella donna e quante battaglie deve
affrontare ogni giorno, con una popolazione ostile
che la addita pure quando passa per strada.
Edica chiese: «Scriverai quello che hai visto?»
Paul si soffermò a riflettere: «Stavo pensando
che…ci sono cose che potrebbero essere difficili
da comprendere, da spiegare anche da noi. Alcuni
passi di riflessioni sulla Chiesa potrebbero essere
censurati e causarmi dei problemi. Pensavo
che…potrei impostare tutto il mio lavoro come un
racconto di fantascienza…si, penso che proporrò
al mio relatore questa idea».
A Riveder le Stelle
Si stava facendo notte, ma si poteva notare solo
guardando il cielo. Tutto intorno era un bagliore di
luci e rumori dovuti agli aerei di passaggio, le
abitazioni, l’autostrada.
- 13 -
«Una volta, Paul, da qui potevi vedere le stelle
come in nessun altra parte di Italia. Ricordo che
solo nella solitudine dell’Amazzonia brasiliana o
del deserto marocchino ho visto cieli più
splendenti di questo. Ormai sono solo ricordi. Il
cielo non esiste più.»
Edica fece una pausa poi esclamò: «Vieni con
me!»
Prese una lampadina con pila ricaricabile a carica
manuale e trascinò Paul fuori.
«Ma dove mi porti? E’ buio. Non è pericoloso? »
Edica aveva gli occhi che luccicavano dalla
commozione, dalla malinconia, di ricordi tristi e
felici, una serie di emozioni che affioravano ora
tutte insieme, e che voleva trasmettere anche a
Paul. Attraversarono la strada principale, poi altre
strade, passarono davanti a innumerevoli case
recintate, presiedute da cani che si lanciavano
contro le inferriate al loro passaggio e ringhiavano
con rabbia.
Paul era sempre più teso. Edica non rispondeva.
Scavalcarono anche un cancello e si trovarono al
buio. Paul era terrorizzato.
«Ma qui non c’è nessuno. E’ pericoloso. Non ci si
deve allontanare dalle luci» supplicava Paul. Ma
capì che era inutile, Edica voleva portarlo in un
posto e l’avrebbe fatto, dopotutto lo aveva
costretto a restare nascondendogli borsello,
cellulare e distruggendo il biglietto aereo. Ma si
disse “se lo fa lei, perché devo aver paura io che
sono più giovane?”. Ma non riuscì a convincersi
molto.
«Senti, ma dove andiamo? »
Edica finalmente parlò: «In un posto che
ricorderai. Qui si aggira solo un uomo che si dice
sia pericoloso e quindi non ci viene mai nessuno».
Edica sorrideva mentre diceva questa cosa. Paul
pensò che forse, alla sera, quella donna diventava
pazza, forse voleva anche ammazzarlo, stava per
essere sopraffatto da una paura irrazionale dovuta
a quel buio mai visto. Quando Edica, si mise il
giacchetto che teneva in vita e si calò in testa il
cappuccio, Paul si sentì gelare; tutto il corpo fu
attraversato da un brivido freddo “ma cosa vuole
fare questa…”.
«Tranquillo, l’uomo pericoloso sono io. Qualcuno
deve avermi visto una volta ed ha messo in giro
questa voce, e a me va bene così. Almeno rimane
un posto in cui non ci viene nessuno».
Paul tirò un sospiro di sollievo e tentò di assumere
un’espressione rilassata, per non far notare quanto
si sentisse ridicolo pensando a quanto gli era
passato per la mente. E ora continuava a ripetersi:
“ridicolo, scemo, cretino, paura di una vecchia…”.
Certo, però, stavano camminando da diverso
tempo e già da un po’ stavano attraversando
arbusti. Le ultime abitazioni erano piuttosto
lontane ora. Edica si fermò.
«Ecco, questo è il punto più distante dalle case e il
meno illuminato. Per fortuna c’è rimasto ancora
un pezzo di terra non edificato, almeno per ora». A
Edica tornò in mente che oltre 80 anni fa,
Celentano cantava “perché continuano a costruire
le case e non lasciano l’erba?”. Le canzoni non
servono a molto, a quanto pare.
«Perché siamo qui?» chiese Paul tentando di
nascondere il disagio ancora presente.
«Guarda in alto. Siamo fortunati, non ci sono nubi.
E’ l’unico posto da cui si possono vedere alcune
stelle, almeno le più luminose».
Paul alzò la testa e trasalì dall’emozione. Sopra di
lui, tre stelle in fila riuscivano a vincere la
luminosità diffusa in cielo artificialmente. “Belle!”
Pensò. Era la prima volta che vedeva le stelle con i
suoi occhi. A Londra, non erano mai visibili e non
aveva mai pensato di cercare un posto senza
inquinamento luminoso per osservarle…ma
probabilmente, rifletté, un luogo così, non esisteva
più.
«Sono la “cintura di Orione” » disse Edica. «Sono
le uniche visibili ora. Talvolta si può osservare
qualche stella del Carro Maggiore e poco altro. A
volte torno qui, anche di notte per ricordarmi come
era il mondo e come è fatto l’universo. Altrimenti
rischio di impazzire. E spero sempre di poter
rivedere, prima di morire, una stella cadente,
ormai quasi impossibile da osservare»
«Ma… » mormorò Paul «Stai scherzando vero?
Le stelle non possono cadere»
Questa volta fu Edica a trasalire e Paul notò per la
prima volta, nella donna, l’espressione dello
stupore. Sbalordimento nel volto di una persona
che aveva l’aria di aver visto ormai tutto?
Edica sospirò tra se, con gli occhi quasi lucidi:
«A questo punto è quindi arrivata l’ignoranza
umana!».
The End
Nicola Ulivieri
email: [email protected]
web: www.nicolaulivieri.com
- 14 -
PS: Accidenti, ma sei arrivato a leggere davvero fino in fondo? O ti è piaciuto il racconto o sei un masochista.
PS2: Poiché il dialogo si svolge in inglese, l’ultima battuta sulle stelle “cadenti” - “shooting star” - non poteva
esserci per via del diverso significato. Se ti sei accorto di questo, sei vispo indeed!
PS3: Se vuoi farti del male, a questo punto, controlla anche i contenuti dei links in basso per scoprire che la realtà
supera la fantasia, ma ricorda anche che “l’ignoranza è felicità”.
Storiografia
1
La sapete quella dell'inceneritore che inquina quanto un automobile?:
http://www.byoblu.com/2bedd992-6ff9-4868-8990-f4891da65fe6/post.aspx
Il rapporto francese sugli inceneritori: http://www.artac.info/static/telechargement/RapportIncineration.pdf
Il rapporto inglese sugli inceneritori: http://www.ecomed.org.uk/content/IncineratorReport_v2.pdf
L'inventario della Commissione Europea sulla diossina in Europa:
http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf
2
Cip6, la truffa infinita: http://www.altreconomia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=270
3
San Marzano Ogm: http://www.stampa.cnr.it/docUfficioStampa/cnrWeb/2005/Ott/14_ott_05_03.htm
http://rassegnastampa.totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=29
http://www2.corpoforestale.it/c/document_library/get_file?repository_id=1&file_path=%2F&file_name=silvae1_09.pdf
4
La Pianta Proibita: http://www.murlocultura.com/MurloCultura_3_2008/MurloCultura_3_2008_pag4.html
5
D'Alema, il piu' uguale degli altri: http://www.beppegrillo.it/2008/11/passaparola_lun_4.html
6
Ricostruzione di fantasia: http://versiliaoggi.wordpress.com/2008/10/01/«ricostruzione-di-fantasia-nessuna-spia-tra-ipartigiani»/
7
Resistenza italiana: http://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana
8
Discorso di Piero Calamandrei in difesa della Scuola nazionale (1950)
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=662:discorso-di-piero-calamandrei-indifesa-della-scuola-nazionale&catid=20:altri-documenti&Itemid=43
9
Papa alla Sapienza, no degli scienziati. Il rettore: «È messaggero di pace»
http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_14/scienziati_contro_papa_5a5df65a-c297-11dc-ab8f-0003ba99c667.shtml
Il papa alla Sapienza: riderci o piangerci sopra?
http://www.uaar.it/news/2008/01/21/papa-alla-sapienza-riderci-piangerci-sopra/
10
In Via G. Marconi, Vescovado di Murlo (SI).
11
Giuseppe Garibaldi: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Garibaldi
12
E’ successo davvero! Non nella Casa dei Discepoli del Bambin Gesù, ovviamente, ma a Colle Val d’Elsa (SI).
13
Il Papa abolisce il limbo (Salvi i bimbi morti senza battesimo )
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/20/limbo_abolizione.shtml
14
Luigi Cascioli, La Favola di Cristo : http://www.luigicascioli.eu/ita_presentazione_libri.htm
15
Manoscritti del Mar Morto: http://it.wikipedia.org/wiki/Manoscritti_del_Mar_Morto
16
Perché non possiamo essere cristiani (E meno che mai cattolici) di Piergiorgio Odifreddi
http://www.indicius.it/religioni/cristiani_cretini.htm
17
Gioventù nazista Ratzinger aderì costretto:
http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/26/Gioventu_nazista_Ratzinger_aderi_costretto_co_9_060726071.shtml
Dossier Ratzinger: http://www.ildialogo.org/primopiano/dossierratzinger22042005.htm
18
Guida alla lettura di “Gesù di Nazareth” di papa Benedetto XVI
http://www.uaar.it/news/2007/06/14/guida-alla-lettura-gesu-nazareth-papa-benedetto-xvi/
Giancarlo Tranfo sul libro Gesù di Nazaret e le stupidaggini scritte da Joseph Ratzinger
http://www.uaar.it/news/2007/08/19/iancarlo-tranfo-sul-libro-gesu-nazaret-stupidaggini-scritte-joseph-ratzinger/
Lilith Sophia e Luigi Cascioli: l' ateismo di Ratzinger 1/5:http://www.youtube.com/watch?v=7jw4easIEBQ&feature=related
19
FACCIAMO LUCE!: http://www.reteblog.splinder.com/post/11623528/FACCIAMO+LUCE!+-+Beppe+Grillo+a+Terni
20
Ue, scontro sul divieto per i liquidi in aereo:
http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/06/scontro_sul_divieto_per_liquidi_co_9_070906142.shtml
21
11 settembre: http://www.luogocomune.net/site/modules/911/
22
Il dipartimento Usa dà ragione a Beppe Grillo: a Ghedi (BS) 40 testate nucleari:
http://www.senzasoste.it/interni/il-dipartimento-usa-d-ragione-a-beppe-grillo-a-ghedi-bs-40-testate-nuc.html
23
Strage del Cermis: http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Cermis
24
Il 4 marzo Giuliana Sgrena è stata liberata. Assassinato il suo liberatore: http://www.ilmanifesto.it/pag/sgrena/
25
Il ritorno della Mafia in Sicilia. Un regalo degli “Alleati”: http://www.italia-rsi.org/alleatidichi/mafia.htm
26
GUARDA CHE LUNA!: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1363
Massimo Mazzucco svela l'inganno dello sbarco sulla Luna!: http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1132833.php
27
Omicidio Kennedy 40 anni dopo: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=112
28
Quando siamo costretti a scoprire una verità dolorosa ma evidente, la mente, che prima la rifiutava (bias di conferma), ci fa
credere di averla sempre sospettata (hindsight bias): http://isilenti.wordpress.com/2008/02/06/bias-di-conferma/
- 15 -