pascolo a rotazione

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Pascolo a rotazione
Abstract
Il pascolo a rotazione richiede all'allevatore di acquisire capacità decisionali e di
valutazione dei risultati di queste decisioni. Gli animali vengono periodicamente
spostati su pascoli freschi per permettere la ricrescita della vegetazione. I moderni
sistemi elettrici di recinzione e gli innovativi mezzi per trasportare l'acqua sono
importanti attrezzature da usare. I costi per l'alimentazione si abbassano e la salute
migliora quando gli animali hanno la possibilità di scegliere da soli i propri alimenti in un
sistema di pascolo a rotazione ben gestito.
Introduzione
Oggi negli Stati Uniti sviluppare sistemi di allevamento basati sull'uso del pascolo
interessa sia gli allevatori, che cercano di ridurre i costi dell'alimentazione e della mano
d'opera, sia i consumatori interessati ad alternative alla produzione di bestiame
alimentato con cereali. Ruminanti come bovini, pecore e capre trasformano la fibra
vegetale, indigeribile per gli uomini, in carne, latte, lana e altri prodotti di valore.
La scelta del tipo di pascolamento è strategica per un sistema di allevamento, basato
sul pascolo, che sia economicamente sostenibile.
L'introduzione del bestiame in una azienda agricola ne allarga la base economica, in
quanto fornisce ulteriori prodotti commerciabili e offre modi alternativi di
commercializzare cereali e foraggio prodotti in azienda. Inoltre le perdite di terreno su
aree fortemente erodibili usate per i raccolti a seminativo diminuiscono quando questi
terreni sono convertiti a pascolo. Oltre a questi benefici la rotazione dei raccolti a
seminativo con uno o due anni di pascolo aumenta la sostanza organica e migliora la
struttura del suolo. Le deiezioni del bestiame sostituiscono in parte i fertilizzanti da
acquistare e i cicli dei parassiti dei vegetali e degli animali si interrompono.
Poiché i ruminanti si sono co-evoluti con gli ecosistemi delle praterie, sul pascolo
possono soddisfare i loro fabbisogni nutrizionali. Un'allevamento di bestiame
economicamente redditizio può essere basato su animali che si nutrono da soli degli
alimenti di cui hanno bisogno. Con un sistema di questo tipo si evitano le pratiche
convenzionali del raccolto meccanizzato, dello stoccaggio e del trasporto agli animali.
Al contrario gli animali vengono portati dove c'è il foraggio durante i periodi di massima
produzione.
Gli allevatori imparano a gestire il pascolo proprio come se fosse un raccolto di per se
stesso, mentre l'animale fornisce un modo per commercializzarlo.
La scelta di una specie adatta al pascolo esistente e alle condizioni ambientali
permette di ridurre i costi per l'alimentazione e per le attrezzature e porta ad un miglior
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stato di salute degli animali. In molti casi una buona combinazione tra animale e
pascolo disponibile reca maggiori benefici economici.
Alcuni animali possono produrre una quantità accettabile di carne con la
somministrazione aggiuntiva, durante il finissaggio, di pochi cereali, o addirittura senza
alcun cereale. Vendere queste carni magre direttamente al consumatore è una
opportunità di aumentare il profitto. Gli allevatori esperti in grado di offrire
costantemente ai loro animali foraggio di alta qualità, per produrre carni magre e
tenere, dovrebbero pensare di indirizzarsi a questo tipo di mercato.
Scelta di un sistema di pascolo
Il pascolamento continuo, che è il più comune sistema di pascolo negli Stati Uniti,
determina di solito nel tempo una comunità vegetale di specie meno appetibili. Quando
il bestiame può pascolare senza restrizioni, gli animali scelgono per prime le specie più
appetibili. Queste piante muoiono se ripetutamente brucate senza che le loro radici
abbiano il tempo di riprendersi e le loro foglie di ricrescere.
Le piante non mangiate dal bestiame maturano e producono semi. Perciò la
popolazione di piante non desiderate aumenta, mentre le piante preferite dagli animali
vengono eliminate, riducendo così la qualità del foraggio disponibile in un determinato
pascolo. Le perdite di foraggio dovute al calpestio e allo scansamento da parte degli
animali delle loro stesse deiezioni riducono ulteriormente l'ammontare totale di foraggio
commestibile disponibile al bestiame nel pascolamento continuo.
Il pascolo continuo offre tuttavia il vantaggio di un minimo investimento di capitale
poiché necessita di poca attrezzatura per le recinzioni e per gli abbeveratoi. Essendo
gli animali raramente spostati da un pascolo all'altro non sono necessarie complesse
decisioni di gestione. Questo tipo di gestione del pascolo permette frequentemente di
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ottenere maggiori accrescimenti per singolo animale rispetto ad altri sistemi di pascolo,
fintanto che si garantisce adeguato foraggio per mantenere elevati tassi di crescita.
Tuttavia se i pascoli vengono sfruttati troppo non ci si possono aspettare elevati
incrementi ponderali.
Col pascolo a rotazione o controllato, invece, si incrementano i chili di produzione
animale per ettaro . Naturalmente il modo in cui il sistema è gestito influenza il livello di
produzione. Per questa ragione la gestione intensiva del pascolo (GIP) è sinonimo di
pascolo a rotazione. Con questa definizione si vuole sottolineare l'intensità della
gestione piuttosto che l'intensità del pascolamento.
La gestione intensiva del pascolo (GIP) significa permettere il pascolamento e
successivamente mantenere a riposo in sequenza i pascoli. I periodi di riposo
permettono alle piante di riprendersi prima di essere nuovamente brucate. Il passaggio
da un sistema di pascolo continuo ad uno a rotazione permette spesso di raddoppiare
la produzione di foraggio su una data superficie. Questi aumenti di produttività sia delle
risorse vegetali che animali rendono un notevole profitto potenziale all'allevatore
disponibile ad impegnarsi in un investimento di capitale iniziale e in un maggiore
impegno gestionale.
L'allevatore può puntare ad ottenere accrescimenti per il singolo animale o per ettaro
con mirate decisioni di gestione.
Dovendo affrontare problemi come un basso prezzo del latte, la minaccia della
sospensione dei contributi e costi sempre più elevati, alcuni produttori di latte hanno
scelto la gestione intensiva del pascolo (GIP) per ottenere migliori risultati sia
economici che di qualità della vita. Alcuni di loro forniscono alle vacche nuovi pascoli
dopo ogni mungitura. L'allevamento stagionale della vacca da latte, che consiste nel
mandare in asciutta l'intera mandria nel periodo in cui la produzione di foraggio è
scarsa, è spesso il passo successivo, che però richiede una ancor migliore capacità di
gestione.
Allo stesso modo, con la gestione intensiva del pascolo (GIP), la linea vacca-vitello e la
costituzione della rimonta beneficiano di una maggiore disponibilità di foraggio e di una
migliore qualità degli alimenti.
Alcuni allevatori si sono specializzati nell'allevamento di bovine da latte e di manze per
tali allevamenti. Quando la gestione intensiva del pascolo (GIP) è usata
nell'allevamento di pecore e capre, i sistemi di recinzione devono essere molto
efficienti per tenere il bestiame dentro e i predatori fuori.
Animali da guardia possono garantire una miglior difesa nei confronti dei predatori.
La gestione intensiva del pascolo (GIP) offre all'allevatore un'ampia scelta di possibilità
riguardo all'intensità di pascolamento.
Operare il cambiamento
Quando si cambia il sistema di pascolo il primo logico passo da compiere è un
inventario delle risorse dell'azienda. Conviene disporre di una mappa aerea sulla quale
segnare i recinti, gli abbeveratoi e i pascoli a disposizione. Fare un elenco degli
obiettivi dell'azienda e personali può facilitare in questa fase a restare coerenti con le
decisioni gestionali.
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Quando si è deciso di passare al pascolo a rotazione bisogna provvedere a
suddividere la superficie aziendale in aree più piccole (recinti o paddocks), provvedere
agli abbeveratoi, alle scorte e monitorare la durata della stagione di pascolo. Queste
decisioni possono inizialmente spaventare.
Tuttavia sono disponibili informazioni su come tracciare i recinti, prevedere le scorte
necessarie e sui metodi per calcolare produzione e disponibilità di foraggio.
Il cambiamento verso il sistema a rotazione avrà un impatto sugli animali, sulla
comunità vegetale e sul personale dell'azienda. Per allevatori che non hanno mai
passato del tempo a controllare il bestiame quotidianamente o settimanalmente,
questo impegno risulterà gravoso. Tuttavia il lavoro per raccogliere il foraggio diminuirà
e di conseguenza anche il tempo per produrre fieno o insilato.
Anche le spese per l'acquisto di alcuni alimenti diminuiranno.
Sono da prevedersi benefici economici poiché lo stato di salute degli animali migliora e
le produzioni aumentano. Nelle maggior parte degli studi condotti sulle aziende che
hanno compiuto questo tipo di transizione si sono osservate minori spese per
l'alimentazione e per il veterinario.
I dati attualmente a disposizione variano ampiamente a causa della redditività e delle
condizioni del foraggio in azienda prima della conversione al pascolo a rotazione. Col
perfezionarsi del nuovo metodo in azienda, la qualità e la quantità del foraggio
migliorano così come le capacità gestionali.
Il risultato è che più animali possono essere allevati sulla stessa superficie, e di
conseguenza il reddito aziendale aumenta.
Ottenere risultati positivi con la transizione al pascolo a rotazione (GIP) richiede
impegno, poiché questo sistema necessita di un livello più alto di capacità gestionali.
Vecchi modi di pensare devono cambiare. Bisogna sviluppare capacità analitiche e di
risoluzione dei problemi. Le motivazioni a continuare nonostante gli errori, gli imprevisti
delle condizioni metereologiche e le critiche dei vicini vengono messe a dura prova.
Un semplice metodo per cominciare con la gestione intensiva del pascolo (GIP)
Si può iniziare a suddividere il pascolo esistente con uno o più recinti (o semplicemente
si chiudono i cancelli esistenti). La gestione di queste semplici suddivisioni offre la
possibilità di provare un sistema più controllato e l'opportunità di cominciare ad
apprendere questo tipo di gestione del pascolo ad un livello di base.
Se le nuove recinzioni sono elettriche, gli animali imparano a rispettarle e gli allevatori
imparano a maneggiarle. Le capacità di osservazione si sviluppano man mano che gli
animali e i foraggi si adattano al cambiamento.
Recinzioni e sistemi di abbeverata
Per attrezzare un sistema di pascolo a rotazione bisogna investire in recinzioni. I nuovi
materiali per le recinzioni elettriche sono più economici e più facili da installare rispetto
alle recinzioni convenzionali.
Sono disponibili recinzioni temporanee e permanenti e molti allevatori usano una
combinazione delle due.
La scarica elettrica prodotta è molto breve e di alto voltaggio, molto efficace nel
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controllare gli animali e la vegetazione.
Gli animali che non sono abituati al sistema di recinzione elettrico devono essere
addestrati.
Certe volte gli allevatori usano un recinto speciale per addestrare a questo sistema i
nuovi arrivati (i produttori di recinzioni forniscono informazioni a questo proposito). Alla
fine per gli animali che hanno imparato a fare attenzione ai recinti elettrici, questi
diventano una barriera psicologica piuttosto che fisica.
Provvedere l'accesso all'acqua è un altro investimento fondamentale in un sistema di
pascolo a rotazione. Alcuni allevatori esperti, riconoscendo l'importanza di un sistema
di abbeverata adeguato, si sono rammaricati di non aver inizialmente investito più
tempo e più denaro a questo scopo, sia nella progettazione che nei materiali.
Progettare un sistema di abbeveraggio tenendo conto delle possibili espansioni future
può essere considerata la scelta migliore per chi inizia ed ha a disposizione risorse
economiche limitate.
Molti allevatori usano dei nuovi sistemi di tubi e abbeveratoi portabili per creare sistemi
di abbeverata mobili. Un sistema permanente può venir successivamente creato sulla
base di questa esperienza, anche se una certa flessibilità nella posizione dell'acqua nei
recinti dovrebbe essere parte del progetto finale.
Questa flessibilità permette all'allevatore di controllare la distribuzione degli animali e di
evitare la distruzione dell'area attorno alla fonte d'acqua.
In alcuni sistemi si usano percorsi per provvedere agli animali di diversi recinti
affiancati un unico punto di abbeverata. Tuttavia l'area attorno ad una fonte di
abbeverata fissa viene danneggiata dall'eccessivo calpestio. Questo uso eccessivo
dell'area determina un accumulo di nutrienti ed è potenziale fonte di parassiti, malattie
ed erosione (molti allevatori si lamentano che questi problemi si verificano in tutti i
luoghi dove gli animali si radunano come ad esempio sotto gli alberi e dove si
distribuiscono i sali minerali).
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