1st Roma Free Chapter
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1st Roma Free Chapter
INDIA1 '1\RABA FENICE" STORIA DI UNA 62 l LaManovclla l dicembre 2011 INDIANSCOl JTSIDECAR Un gruppo di appassionati di moto "a stelle e strisce" sta progettando l'apertura di un museo a Nemi, cittadina dei Castelli romani testo e foto di Franco Carmignani L J amore per le moto americane è davvero un qualcosa di speciale che unisce un sempre maggior numero di appassionati, che non è raro trovare nel week end sulle strade: una sorta di raduni spontanei in sella alle Harley Davidson o alle Indian, nel segno di Easy Rider o meglio di "Indian La Grande Sfida" il celebre film con Antony Hopkins che ci ha fatto conoscere le imprese e i record di Burt Munroe in sella alle moto di Springfield. A Roma c'è un gruppo di questi fedelissimi al rombo unico delle due ruote "stelle e strisce" che sta progettando un Museo a loro dedicato. Sorgerà a Nemi, la cittadina dei Castelli, già famosa per il Museo delle Navi Romane recuperate nelromonimo lago, poi andate distrutte durante l'ultima guerra. Una delle stelle di questo Museo, che ha già un nome, "Le Dame del Lago", in memoria della saga di Avalon, sarà una Indian Scout sidecar del1927, che come si conviene ha una sua lunga storia fatta di apparizioni, scomparse e riapparizioni, in tutto degne dell'Araba Fenice. > l MODEL H oVEJU!EAD VALVE RAC. JNG, TYPE pagina precedente, ettico neozelandese ~mes "Burt" Munro. nbasso è raffigurato 1che lo rese famoso, 'a Indian Twin Scout he passò molti anni aborare per battere record di velocità di 3; nel1967, su/lago J di Boneville (USA), ·unse i 305,89 km/h tabilendo un record 1 ancora eguagliato. esta pagina, dallaltq Jni di Indian Mode/ H tegli anni Die4 a 4 e 'Oie. Le stesse moto Jaiono raffigurate in ~ioni dell'epoca dove ;i mette in evidenza cità di questi mezzi. 'PRICES: S.VALVE $35().00 4-VALVE $3(10.00 77 76 LaManovclla l dicembre 2011 l 63 INDIANSCOUTSIDECAR ........ "'"•"" -.. .... ._ -·--.. Mo...• .._ :n! __ ............. .._. ..... .-..~.. . . . ""~,.., _ __ ,.......... ..·"""",__ ... .... Mito, . . --· --~"""". ...,c....w--*"·•• ...... ....... .. .................. .......... ~(Wl·· ---;,.~...,.._ ....... ""'"' ........... .,. ~ ~. , ...... bllor ........ Il'•..._. ...... ~~ .h••"'"'-""_ ... t'lfll..--. ..,..1 ....... -~,..,....,...... jh:h.r.ll't"~·_.....,.. .~·....".... .......... .... - ~ Ol (lll'''" ' 1 1 . Questa moto è stata per anni il modello clou della produzione della casa di Springfìeld con il suo motore bicilindrico a V di 42° con valvole laterali, carter umido, cambio a 3 marce, trasmissione a catena, e telaio a doppia culla in tubi. L'esemplare di cui parliamo, caratterizzato dal tipico colore rosso scuro Indian, ha avuto la sua prima immatricolazione in Sicilia il 5 gennaio 1927 a cura del Reale Automobile Club d'Italia con numero di licenza di circolazione 40 TP, dove veniva specificata la dizione "con carrozzino" e il numero di telaio N°6798. E ancora oggi esibisce il "bollo" di circolazione del 1928. Successivamente il 4 aprile del 1931 è stata reimmatricolata con licenza 195 TP. Il 26 agosto del 1936 ha avuto il suo ultimo passaggio di proprietà conosciuto ed in seguito se ne sono perse le tracce. È stata ritrovata parecchi anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale in una casa diroccata in Sicilia. Finalmente, negli ann i 90 è stata ripristinata con un restauro di tipo conservativo. Il suo attuale proprietario, t1 In alto, da sinistra, un modello degli anni Venti e la replica della Twin Scout del1920: si nota parte della carena usata per rendere la moto il più aerodinamica possibile. Questa moto è stata protagonista anche del film 'Tndian, la grande sfida" con Anthony Hopkins, ispirato alla vita di Munro. In basso, alcuni documenti di immatricolazione della Scout Sidecar in Italia e alcune immagini di un prototipo di sidecar. 64 l LaManovella l dicembre 2011 INDIANSCOJ JTSIDECAB . ___..____ __ -----·-·.. --~ ~;;!§l ...._,..,_,.,..,. ~~~~=r!!a ---··-- _,_..____ _.._., ---.----.-· _____ ..... -·-4 __ ...... -.......___ --------..----··-·--..------~- ·-- -·· --·--u .... .,.,_ ~-- -· ------.....· """ ?.~ ·-----·~- ____.._ --___ ~~ -~·- ~ '!::...~:::- ........... ...- ....... -·- == ......... ~ che pure non si considera un collezionista, ma un "fruitore" di moto "a stelle e strisce", come la Harley Davidson modello Fat Boy, opportunamente "customizzata" che usa ogni giorno per andare al lavoro, e con la quale ha girato l'Europa e l'Italia dai Pirenei alle Cinque Terre, dalla Coll ine senesi alle spiagge della Normandia, dalla valle della Loira alla Carinzia, macinando oltrç settantamila chilometri dalla fine del 2007 in compagnia di tanti amici contagiati dalla stessa passione. > ~~~ NE,;; ~~ TRE~ ------ In alto, da sinistra, i testi dedicati alla Indian riferiti anche a personaggi molto noti nelle corse come Jim Davis e Johnny Seymour, qui raffigurati. Vcentro, la Indian negli ann~ costruì moto più performanti come aScout 101 del 1928 (sopra) e la Chief del 1935 (sotto). Qui, alcune pagine di The Indian News. ,,1 . ~~ . ~ ..;.-· ~ .....- .; -~ .. ~'~ ~~·- ::-i:·l ;,.. ~~ ~.. ,, -.. , . V:D< LaM anovclla l d icem b re 2011 l 65 ·~ NDIANSCffiJTSIDECAR La Scout in questione l'ha scoperta navigando sul web, dove era stata messa in vendita. Ha preso l'aereo ed è arrivato a Trapani: un rapido giro di prova ed è stato amore a prima vista. Magari qualche dubbio c'era nel comprare una moto di 84 anni ... Invece, il 600 bicilindrico scoppietta rassicurante, e il sound è davvero speciale. Certo, la tecnica di guida è radicalmente diversa dal Fat Boy, ma abbassare la frizione a pedale ed inserire la prima delle tre marce disponibili con la lunga leva posta alla destra del guidatore dà quella sensazione di rivivere la storia che solo una "vecchia signora" può concedere. Tant'è vero che oggi il proprietario la usa tutti i fìne settimana per le passeggiate al mare o ai castelli in compagnia della fìglia che ormai è diventata una sidecarista sfegatata, e insieme hanno lasciato in garage la Morgan Plus quattro cilindri del 2000, con ~ , ......., 66 '• ··;: 1 . ___• ;,1 ~' l L1Manovella l dicembre 2011 cui erano iniziata la passione per l"'open air". La manutenzione è facile. Benzina, olio, candele e pressione gomme. Qualche piccolo "acciacco" c'è ma è normale e fa parte del contesto. Così , a breve, dopo il tour estivo in Spagna con il Fat Boy e con gli amici di sempre (I Renegades del Roma Free Chapter), "Excalibur" (il nick name del proprietario) avrà una seconda Indian, una Chief del 1946 che andrà ad arricchire ulteriormente la "Tavola Rotonda" delle "Signore del Lago"... INDIAN 110 + 100 Indian festeggia proprio quest'anno ill10° anniversario della sua fondazione, che risale al 1901, quando George M.Hendee e Cari Oscar Hedstrom, due ex ciclisti realizzarono a Springfield nel Massachusetts, la loro prima moto, derivata da un telaio ciclistico abbinato a un motore da 1,75 CV. Dei due, Hedstrom era il tecnico, progettista e capo ingegnere, mentre Hendee era il commerciale. La società si chiamò inizialmente Manufacturing Company Hendee, anche perché aveva la sua Negli anni Trenta la Indian affida la pubblidtà a una vera e propria pubblicazione ufficiale dell'azienda, "The Indian News'~ dove, con uno stile ampolloso e tipicamente americano, vengono messi in evidenza i pregi e le caratteristiche dinamiche delle moto prodotte. INDIANSCOJ JTSip ECAR 'lose Indian "Chief' cara oggi un punto 'i riferimento per gli :sionati del marchio di tutto il mondo; 1umero della rivista 'Jffidale della casa. sede a casa di ... Hendee! Per poi diventare "Indian Motorcycle Co." destinata a un futuro immediato ricco di successi. Nel1910 Indian, che è stata la prima moto con trasmissione a catena, diventata il più grande produttore di motociclette al mondo, raggiungendo la produzione di 32.000 unità annue nel 1913. Durante la Prima guerra mondiale Indian è stata anche uno dei principali fornitori dell'Esercito americano, soprattutto con il modello Powerplus con motore bicilindrico 1000 cm3 a V di 42° e valvole laterali. Contemporaneamente la Casa di Springfield si è costruita una solida fama anche nelle corse. Già nel 1903 Hedstrom aveva stabilito il record mondiale di velocità con 56 miglia orarie (90,1 km/h). Nel 1911 la grande vittoria al Tourist Trophy, di cui ricorre il centenario, con un prestigioso tris all'Isola di Man ottenuto dopo quasi quattro ore di corsa da Oliver C.Godfrey a 76,6 km/h, davanti ai compagni di marca C.B.Franklin e AJ.Moorhouse. Tra i piloti più famosi in sella alle Indian si ricordano Erwin "Cannonball" Baker, autore tra l'altro della traversata degli USA da San Diego a New York in 11 giorni, 12 ore e dieci minuti, e il celebre Jake De Rosier. In Italia il nome della Indian si associa invece a Tazio Nuvolari che in sella alla moto americana ha esordito al Circuito del Savio del 1923 dove si è piazzato quarto nella categoria 1000 cm3, ed ha poi vinto quell'anno, il Circuito Emiliano, il Giro Motociclistico dei Monti Peloritani classe 1000 cm3 il Circuito del Piave, con un ulteriore secondo posto di categoria alla Biella-Oropa, dove la categoria fu vinta da Amedeo Ruggeri sempre su Indian. L'azienda intanto è passata di mano. Dopo che Hedstrom aveva già lasciato la Società nel1913, ci furono le dimissioni di Hendee nel 1916. Ma la Indian continuò comunque il successo nel dopoguerra grazie alla Scout 596 cm3 e alla Chief1000 entrambe con i motori bicilindrici a V di 42°. Nel 1927 il passaggio sotto il controllo della Ace Motor Corporation, con la disponibilità dei motori quattro cilindri; poi nel 1930 l'unione con la Du Pont Motors. Un assetto che ha consentito alla Indian di superare la crisi del 1929, e di attestarsi su una produzione di circa 4500 moto l'anno fino al1940. Ancora una volta con la Seconda guerra mondiale Indian è diventato un fornitore importante per l'esercito americano. Poi nc11945 è stata acquistata dal Gruppo di Ralph B.Rogers lanciando una nuova linea di moto leggere come la 149 Arrow, la Super Scout 249 e la 250 Guerriero, non in grado di ripetere i successi dell'anteguerra, e nel 1953 fin isce il primo grande capitolo della storia Indian. Da allora Indian ha avuto varie vicissitudini con il marchio che è stato acquistato nel 1960 dall'inglese AMC, per vendere AJS e Matchless con le insegne americane, mentre sempre nel 1960 il nome venne usato dall'imprenditore Fred Clymer, che pure non ne aveva l'esclusiva. Da questa iniziativa nacquero alcuni modelli Italjet, denominati Papoose Indian, con motore Minarelli 50 cm 3 . A questo punto Clymer incaricò Tartarini di ripetere lo schema con l'ltaljet Grifon, utilizzando i motori Royal Enfield lnterceptor 750 bicilindrico e Velocette 500 monocilindrico. Dopo questi percorsi diversi e contrastati, Indian è tornata a brillare di luce propria nel 2006, con la fondazione della Indian Motorcycle con base a Kings Mountain nella Carolina del Sud dalla quale si aspetta ora un nuovo ciclo di successo. • LaManovclla l dicembre 2011 l 67