La stampa annuncia una svolta a Trento-Rise

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La stampa annuncia una svolta a Trento-Rise
Data: 17/01/2015 | Fonte: L'Adige | Pagina: 18 | Categoria: Università di Trento
Giunchiglia lascia, svolta a Trento Rise
Armanini nominato presidente a interim
Fausto Giunchiglia non è più il presidente di trento rise, l'associazione di cui fanno parte Fbk e Università, che guidava
fin dalla nascita. Ha presentato ieri le sue dimissioni all'assemblea degli associati, composta dal presidente della
Fondazione Francesco Profumo e dal prorettore vicario dell'Università Aronne Armanini, che le hanno accolte
nominando lo stesso professor Armanini presidente ad interim. Giunchiglia era uscito provato da una fase movimentata
dell'associazione, che l'ha visto prima contrapposto all'ex direttore Paolo Traverso, dimessosi la scorsa estate, poi
messo sotto accusa per la vicenda della gestione dei milionari appalti pre-commerciali, su cui indaga la magistratura e
ha chiesto chiarimenti la Commissione Europea ipotizzando la violazione delle norme comunitarie. Lascia con sette mesi
di anticipo rispetto alla scadenza naturale, in occasione della quale non sarebbe stato rieleggibile, anche per permettere
all'associazione di inaugurare una fase nuova. Rimarrà comunque a collaborare con trento rise, essendo lui il principale
referente del nodo italiano dell'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (Eit) «Ict Lab». Il cambio della guardia al
vertice di trento rise apre una stagione nuova per l'associazione. Fino a qualche settimana fa nel mirino della politica,
che ne aveva ipotizzato addirittura la soppressione. «Le polemiche hanno causato uno scontro ma da qui si è partiti per
dire che non era il caso di chiudere ma semmai di rivedere la politica dell'associazione» spiega Armanini. trento rise
d'ora in avanti punterà a dare un contributo concreto per creare un polo di eccellenza nella ricerca, formazione e alta
formazione e per trasferire tutto questo sul territorio. Per riuscirci modificherà il proprio statuto e procederà ad un
allargamento dell'associazione ad altri enti di formazione, sviluppo e innovazione. La svolta ha l'impronta di Francesco
Profumo, da poco salito alla presidenza della fondazione bruno kessler. «Ha le idee molto chiare e ci troviamo in
perfetta sintonia» conferma Armanini, che farà da traghettatore per qualche mese, fino all'approvazione del nuovo
Statuto. Quanto ai soggetti candidati ad imbarcarsi in trento rise saranno prima di tutto la Provincia, che è quella che
finora ci ha messo i soldi, e poi soggetti territoriali che possano essere interessati e coinvolti nei progetti che
l'associazione intende perseguire, quindi prima di tutto Trentino Sviluppo e fondazione mach. Sì perché i due obiettivi
del 2015 sono quelli di concorrere alle due nuove Kic (Knowledge Innovation Community) che l'Eit intende lanciare a
breve: quella dell'industria manifatturiera e quella del settore agroalimentare. «Per noi è una sfida importante - commenta
Armanini perché questi centri di diffusione del sapere sono pochi ed già è motivo di orgoglio averne due a Trento. Se si
riuscisse ad averne un terzo diventeremmo unici a livello nazionale, considerato il fatto che in Europa la maggior parte
sono a Nord e che Trento è oggi il più meridionale di tutti».
il 17/01/2015 alle 08:16:12
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Data: 17/01/2015 | Fonte: L'Adige | Pagina: 18 | Categoria: Università di Trento
Giunchiglia lascia, svolta a Trento Rise
Armanini nominato
presidente a interim
FRANCO GOTTARDI
Fausto Giunchiglia non è più il
presidente di Trento Rise, l’associazione di cui fanno parte
Fbk e Università, che guidava
fin dalla nascita. Ha presentato ieri le sue dimissioni all’assemblea degli associati, composta dal presidente della Fondazione Francesco Profumo e
dal prorettore vicario dell’Università Aronne Armanini, che
le hanno accolte nominando lo
stesso professor Armanini presidente ad interim.
Giunchiglia era uscito provato
da una fase movimentata dell’associazione, che l’ha visto
prima contrapposto all’ex direttore Paolo Traverso, dimessosi la scorsa estate, poi messo sotto accusa per la vicenda
della gestione dei milionari appalti pre-commerciali, su cui indaga la magistratura e ha chiesto chiarimenti la Commissione Europea ipotizzando la violazione delle norme comunitarie. Lascia con sette mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale, in occasione della quale non sarebbe stato rieleggibile, anche per permettere all’associazione di inaugurare una
fase nuova. Rimarrà comunque
a collaborare con Trento Rise,
essendo lui il principale referente del nodo italiano dell’Istituto Europeo di Innovazione e
È stata fissata per martedì 24 febbraio la prima votazione
per la scelta del nuovo rettore dell’Università di Trento,
chiamato a succedere a Daria de Pretis.
Il sistema prevede la seconda eventuale votazione il giorno successivo, mercoledì 25 febbraio, la terza eventuale
sarà giovedì 26 febbraio.
A fissare le date è stato ieri il decano dell’ateneo, il professor Italo Battafarano, che ha emanato il decreto di indizione. Verrà eletto rettore il candidato che abbia riportato il
voto della maggioranza assoluta dei votanti (calcolata secondo la formula di ponderazione stabilita dal regolamento generale di Ateneo), sempre che abbia preso parte alla
votazione, che si svolgerà a Trento, Povo e Rovereto, almeno un terzo degli aventi diritto. Appare dunque da subito decisiva l’affluenza alle urne, considerato che in corsa ci sono solo due candidati: Paolo Collini e Stefano Zambelli. Il sistema prevede poi che se dopo tre votazioni nessun candidato risulterà eletto, si procederà a votazione di
ballottaggio tra i due candidati nella terza votazione. La
votazione di ballottaggio a quel punto sarà valida qualunque sia il numero dei votanti. In caso di parità risulterà
eletto il candidato con maggiore anzianità di ruolo o, in caso di ulteriore parità, il candidato con maggiore anzianità
anagrafica.
Il decano ha inoltre disposto l’organizzazione di un calendario di incontri pubblici per favorire la conoscenza dei
candidati a rettore e dei loro programmi.
Dopo gli scontri
invece di chiudere
abbiamo deciso
di cambiare politica
Aronne Armanini/1
SINTONIA
Profumo ha le idee
chiare, col presidente
Fbk ci troviamo
in perfetta sintonia
Aronne Armanini/2
Tecnologia (Eit) «Ict Lab».
Il cambio della guardia al vertice di Trento Rise apre una stagione nuova per l’associazione. Fino a qualche settimana fa
nel mirino della politica, che ne
aveva ipotizzato addirittura la
soppressione. «Le polemiche
hanno causato uno scontro ma
da qui si è partiti per dire che
non era il caso di chiudere ma
semmai di rivedere la politica
dell’associazione» spiega Ar-
Date delle elezioni
Nuovo rettore dal 24 febbraio
CAMBIARE
il 17/01/2015 alle 08:16:12
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UNIVERSITÀ
Giunchiglia ha presentato ieri le sue dimissioni, accolte dall’assemblea
manini.
Trento Rise d’ora in avanti punterà a dare un contributo concreto per creare un polo di eccellenza nella ricerca, formazione e alta formazione e per
trasferire tutto questo sul territorio. Per riuscirci modificherà il proprio statuto e procederà ad un allargamento dell’associazione ad altri enti di formazione, sviluppo e innovazione. La svolta ha l’impronta di
Francesco Profumo, da poco
salito alla presidenza della Fondazione Bruno Kessler. «Ha le
idee molto chiare e ci troviamo
in perfetta sintonia» conferma
Armanini, che farà da traghettatore per qualche mese, fino
all’approvazione del nuovo Statuto.
Quanto ai soggetti candidati ad
imbarcarsi in Trento Rise saranno prima di tutto la Provincia, che è quella che finora ci
ha messo i soldi, e poi soggetti territoriali che possano essere interessati e coinvolti nei
progetti che l’associazione intende perseguire, quindi prima
di tutto Trentino Sviluppo e
Fondazione Mach. Sì perché i
due obiettivi del 2015 sono
quelli di concorrere alle due
nuove Kic (Knowledge Innovation Community) che l’Eit intende lanciare a breve: quella
dell’industria manifatturiera e
quella del settore agroalimentare. «Per noi è una sfida importante - commenta Armanini perché questi centri di diffusione del sapere sono pochi ed già
è motivo di orgoglio averne due
a Trento. Se si riuscisse ad averne un terzo diventeremmo unici a livello nazionale, considerato il fatto che in Europa la
maggior parte sono a Nord e
che Trento è oggi il più meridionale di tutti».
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