Cartella Stampa - Comune di Chianciano Terme
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ASSOCIAZIONE ITALIANA YOYO www.associazioneitalianayoyo.it presenta CAMPIONATI ITALIANI YOYO 2009 XII EDIZIONE 7-8 NovEMBRE 2009 Chianciano Terme (SI) pIAZZA iTALIA Ufficio Stampa: Roberta Guggia - Carlo Alberto Menon Tel. +39 348 7361833 e-mail: [email protected] L’EVOLUZIONE DELLO YO-YO Lo yo-yo è tra i giocattoli più antichi che ci sono stati tramandati. Si pensa che abbia avuto origine in Cina intorno al 1000 a.C. e che di lì sia arrivato in Grecia (dove si trovano le prime tracce storiche in documenti del 500 a.C.) e nelle Filippine, dove cacciatori, appollaiati su rami di alberi, avrebbero utilizzato pietre legate a corde per colpire le loro prede. Secondo alcune fonti, lo stesso nome “yoyo” deriva da un dialetto filippino e significa “ritorna”. Ma c’è chi ipotizza piuttosto una derivazione dal francese joujou dato che, proprio nella corte di Francia, il giocattolo riscontrava un enorme successo negli anni immediatamente precedenti la Rivoluzione. Nella sua lunghissima storia, quello che oggi conosciamo come yo-yo è stato chiamato in svariati modi: bandilor nell’Inghilterra del XVIII secolo (a richiamo della città indiana Bangalore da cui era stato importato); oppure emigrette o coblentz in Germania, dove molti aristocratici francesi si erano rifugiati durante il regno del Direttorio (1795) portando con sé i loro preziosi joujou in vetro e avorio. La grande innovazione che stabilì definitivamente il nome del giocattolo, venne diffusa negli anni ’20 proprio grazie ad un filippino trapiantato negli Stati Uniti, Pedro Flores. Nei modelli che costruì, Flores evitò di fissare il cordino all’asse dello yo-yo, ma utilizzò piuttosto corde che a un estremo formavano un’asola. L’asse, avvolto dall’asola – e non più fissato in solido al cordino – era dunque libero di girare al suo interno. In seguito a questa innovazione, una volta lanciatolo, lo yo-yo non doveva più forzatamente tornare in mano del giocatore, ma poteva restare giù a “dormire” (vale a dire a girare su se stesso a fine corda) mantenendo la forza rotatoria impressagli fino a che un colpo di polso non determinava il riavvolgimento del cordino. Nasce così una nuova era: il giocattolo si avvicina ad essere un attrezzo sportivo. Non si tratta più di fare solamente “su e giù”: 1 mentre lo yo-yo gira libero a fine corda (si dice che è “in sleeper”), il giocatore può sbizzarrirsi a fare figure col cordino o a far rimbalzare lo yo-yo stesso su segmenti di corda tesi fantasiosamente tra le dita. Nascono così i veri e propri tricks. Da allora sono stati molteplici i tentativi di massimizzare i tempi di rotazione sopportati dagli yo-yo attraverso svariate innovazioni tecnologiche oltre che le iniziative pubblicitarie finalizzate a commercializzare il giocattolo su larga scala. E tali iniziative talvolta hanno fomentato veri e propri boom che hanno appassionato giocatori di tutte le età. Negli anni ’80 si diffonde lo yo-yo Brain, col “cervello”, un meccanismo a frizione che permette il riavvolgimento automatico del cordino quando la forza di rotazione residua dello yo-yo addormentato è la minima necessaria perché possa tornare in mano al giocatore. LO YO-YO MODERNO Oggi esistono molti modelli che dispongono di un cuscinetto a sfere montato sull’asse. Ciò permette tempi di sleeper molto lunghi (il record mondiale si avvicina ai 20 minuti!). I costruttori hanno utilizzato speciali leghe di alluminio, magnesio o titanio, oltre a svariati materiali plastici, nella loro continua ricerca volta ad ottenere yo-yo sempre più performanti e in linea coi gusti degli appassionati. Lo sviluppo tecnologico dello yo-yo ha consentito che i giocatori possano esibirsi in veri spettacoli in cui mostrano le loro abilità. Di qui la nascita della competizione: fin dal 1932 esiste il Campionato Mondiale di Yo-yo, dove i più abili yoers si sfidano a suon di tricks davanti ad una giuria di esperti. Nel tempo, anche gli stili di gioco si sono moltiplicati e per ciascuno stile i costruttori hanno sviluppato yo-yo differenziati. Si può usare un solo yo-yo dal lungo sleeper legato al dito per fare complesse combinazioni di figure, oppure utilizzare due yo-yo reattivi (che dormono poco) e farli volteggiare 2 velocemente in aria in spettacoli di looping. Più recentemente qualcuno è riuscito a mescolare i due stili menzionati in uno solo, utilizzando cioè due yo-yo alla volta non solo per fare loops, ma per cimentarsi in complessi trick di corda che richiedono lunghi tempi di rotazione. Altri giocatori, nella specialità detta offstring, imitano con lo yo-yo i giochi che si fanno con un altro attrezzo di origine cinese, il “diabolo”: in questo caso lo yo-yo, generalmente più grande e fatto di un materiale che ribalza, non è legato alla corda e può essere lanciato libero nell’aria per poi essere riavvolto con una procedura particolare una volta atterrato sul cordino. In un altro stile, detto freehand, lo yo-yo non è legato al dito, ma al capo del cordino viene fissato un contrappeso che viene fatto volteggiare insieme allo yoyo: ciò permette figure ancora diverse. ASSOCIAZIONE ITALIANA YO-YO, www.associazioneitalianayoyo.it Dagli anni ‘90 un gruppo sempre crescente di appassionati di yo-yo si è tenuto in contatto tramite internet, su forum, mailing lists e pagine web. Il gruppo che si è formato si è preoccupato di essere valido riferimento per chi volesse intraprendere la pratica dello yo-yo, fornendo guide utili per i principianti e organizzando raduni e gare che, oltre a rafforzare l’amicizia tra i giocatori, potessero essere scuola per i neofiti. Dal 2000, volontari del gruppo organizzano l’annuale Campionato Nazionale di Yo-Yo, i cui premiati sono riconosciuti dalla World Yo-Yo Association e partecipano di diritto ai Mondiali che si disputano ogni anno, in Agosto, a Orlando in Florida. Da un’idea degli stessi è anche nato un evento europeo. Nel 2003, infatti, giocatori di tutta Europa sono stati invitati a Jesolo (VE) per un raduno di quattro giorni. Da allora ogni anno appassionati da tutto il continente si radunano in un paese europeo diverso. Un modo per conoscere amici fuori dai nostri confini, viaggiare e condividere passione e divertimento con persone di diverse culture. 3 Dal 2008 il gruppo è un’associazione culturale. Essa si appoggia ad un forum con quasi ottocento utenti, mentre il suo sito www.associazioneitalianayoyo.it è il portale di riferimento per chiunque voglia approfondire la conoscenza dello yo-yo. Queste due piattaforme contano insieme più di mille accessi al giorno. Un movimento di tutto rispetto, considerando che si stimano 5-6000 appassionati al mondo e che ogni anno sono circa 800 i presenti ai campionati mondiali. CAMPIONATI ITALIANI DI YO-YO 2009 Quest’anno i Campionati Nazionali si terranno a Chianciano Terme (SI), presso il “Grande Albergo Le Fonti”, in Piazza Italia, nei giorni 7 e 8 novembre. Sono previste diverse categorie in base al livello di esperienza dei giocatori (beginners, advanced e pro) e allo stile: stile classico (detto A style), X division (che racchiude tutti gli altri modi di giocare possibili) e Artistic Performance (tipo di esibizione in cui la tecnica è in secondo piano rispetto alla teatralità dell’esibizione). Ad una fase eliminatoria in cui tutti i contendenti si esibiranno in freestyles (esibizioni libere su basi musicali di propria scelta) di un minuto, seguirà la competizione fra i migliori 15 per categoria, che dovranno proporre freestyles di tre minuti davanti a pubblico e giuria. I vincitori potranno gareggiare direttamente nella fase finale dei Campionati Mondiali 2010, nelle rispettive categorie. Riceveranno inoltre generosi premi donati da case costruttrici di yo-yo di tutto il mondo: yo-yo rari e contesi dai collezionisti, magliette di team ambiti e magari sponsorizzazioni per il futuro… E’ prevista l’affluenza di un centinaio di contendenti al titolo, oltre che di una decina di ospiti stranieri di fama internazionale, che si presenteranno in qualità di giudici e dimostratori: - Kentaro Kimura, Giappone, Campione del Mondo 2009, 3° division - Vashek Kroutil, Repubblica Ceca, Campione Nazionale - Simon Welch, Regno Unito, Campione Nazionale e giudice ufficiale del New York State Open - Hadrien Bennaceur, Francia, Campione Nazionale Informazioni dettagliate sui Campionati Italiani di Yo-Yo sono disponibili alla pagina: http://www.yoyomaniacs.com/nazionali_2009 4 ARCHIVIO STAMPA Campionati Italiani 2008, Casalecchio di Reno (BO), 29-30 novembre 2008 TG1: servizio nell’edizione della sera - http://vimeo.com/2388160 Venerdì di Repubblica, 28 novembre 2008 5 Campionati Italiani 2007, Cormons (GO), 1-2 dicembre 2007 ANSA, 29 novembre 2007 Messaggero Veneto, 29 novembre 2007 6 Messaggero Veneto, 2 e 3 dicembre 2007 7