10. scuola superiore della pubblica amministrazione locale i

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10. scuola superiore della pubblica amministrazione locale i
SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA
10.
ALLEGATO I
SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE LOCALE
La Scuola Superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti della Pubblica
Amministrazione locale è stata istituita con la legge 127 del 1997, unitamente all’Agenzia Autonoma per la Gestione dell’Albo dei Segretari comunali e provinciali.
L’attività della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (SSPAL) si configura al “centro” come struttura deputata allo svolgimento dei corsi istituzionali e all’attività di accompagnamento e supporto per le undici Scuole Regionali ed Interregionali
e a “livello territoriale” come costellazione delle suddette Scuole che svolgono istituzionalmente l’attività di aggiornamento per i segretari ed i dirigenti degli Enti locali. Il
suo radicamento territoriale rappresenta il peculiare patrimonio della SSPAL rispetto ad
altre Istituzioni di Alta formazione, attribuendole il carattere di Scuola delle Autonomie
e una specifica missione finalizzata all’Alta formazione, alla ricerca ed alla regolazione
del mercato privato.
Tale peculiare assetto consente altresì di:
❍ supportare i processi di riforma istituzionale in atto e accompagnare la dirigenza territoriale verso una cultura più adatta ai nuovi ed impegnativi compiti richiesti alla
Pubblica Amministrazione;
❍ curare l’accesso, la progressione in carriera e l’aggiornamento permanente dei segretari e della dirigenza;
❍ avvicinare la formazione al territorio, e quindi con la capacità di rispondere alla progressiva differenziazione degli ordinamenti locali in sede regionale;
❍ personalizzare la formazione, in funzione delle specifiche esigenze della singola
Amministrazione locale;
❍ stare sul “mercato”, non a fini di lucro ma come Ente di erogazione, promozione e
di certificazione della formazione territoriale; a questo fine può, in base ad apposite Convenzioni, gestire la formazione di quadri e dirigenti pubblici.
I FABBISOGNI SPECIFICI DEI SEGRETARI COMUNALI
E PROVINCIALI E DELLA DIRIGENZA LOCALE
Le esigenze formative individuate tramite i dati emersi da varie ricerche svolte a cura
dell’Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, dell’AGES in varie regioni italiane e dai risultati delle indagini svolte dalla SSPAL durante i corsi di specializzazione (riguardanti sia la coerenza delle tematiche svolte in aula con le reali necessità lavorative,
sia una costante verifica-indagine sui bisogni formativi percepiti) confermano i tratti distintivi della dirigenza pubblica complessiva:
❍ il carattere trasversale e “generalista” dell’alta dirigenza;
❍ l’esigenza di “internazionalizzazione del management”;
❍ l’acquisizione di competenze “relazionali”.
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Il Comitato Tecnico Scientifico della SSPAL in base ai compiti ad esso attribuiti dall’art.
2, comma 8 del DPR 396/98 ha definito in conseguenza gli ambiti delle materie che la
Scuola è chiamata a privilegiare nella erogazione dei corsi e dell’attività didattica.
Infine, criteri guida sono stati enunciati dalla direttiva n. 5/06 dell’AGES che individua
tre filoni di attività comunque riconducibili al ruolo del segretario, legati trasversalmente dalla funzione di “garanzia” e di rispetto della legalità sostanziale:
❍ quello primario programmatorio strategico nel cui ambito si esplica: a) la funzione
di collaborazione con gli organi di Governo; b) la funzione di traduzione degli indirizzi politico-amministrativi in progetti e programmi nei riguardi della struttura; c) la
funzione di verifica, in rapporto sia con gli organi politici sia con quelli gestionali,
dell’andamento e del risultato delle attività (c.d. controlli interni);
❍ quello organizzatorio consistente nell’individuare gli strumenti e i moduli funzionali necessari a chi porta la responsabilità della direzione complessiva (che attiene
anche al profilo organizzatorio) in rapporto alle attività da svolgere e agli obiettivi
che i singoli Enti debbono realizzare;
❍ quello, infine, gestionale-operativo, che implica, a prescindere dalla dimensione degli Enti, la conoscenza approfondita dei vari contenuti regolativi e amministrativi
delle molteplici funzioni, servizi e attività dell’Ente (contrattualistica; sviluppo economico e organizzazione dei servizi pubblici; accordi associativi e loro concreta traduzione in figure organizzative e gestionali; pianificazione territoriale; organizzazione e gestione dei servizi del sociale; tecniche organizzative e gestionali nell’ottica
della ottimizzazione dell’uso delle risorse in funzione della competività territoriale).
È pertanto necessario dotare il segretario di una formazione che gli fornisca la capacità
di “governare” il complesso dei processi dell’attività degli Enti locali, nei quali si debbono esprimere una molteplicità di saperi.
L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
Il corso-concorso d’accesso in carriera (CoA)
Il rilascio dell’abilitazione per l’iscrizione all’Albo dei Segretari comunali e provinciali è
disciplinato dall’articolo 13 del DPR 465/97 che ha introdotto la formula, analoga a quella per la dirigenza dello Stato, del corso-concorso pubblico promuovendo così un nuovo meccanismo che accompagna l’inserimento del futuro segretario nel ruolo che dovrà svolgere all’interno dell’Ente locale. Dopo una prima fase preselettiva, il corso-concorso per l’accesso in carriera (CoA) si snoda per 18 mesi e un semestre di tirocinio. Ai
partecipanti al corso è corrisposta una borsa di studio. L’obiettivo dell’AGES e della
Scuola è quello di formare una nuova leva di dirigenti dell’Amministrazione locale, che
sappiano coniugare la tradizionale solida competenza giuridica – a tutela della correttezza e dell’imparzialità dell’azione amministrativa – con nuove competenze e capacità,
per guidare e valorizzare l’insieme degli apparati professionali dell’Ente locale, per ottimizzarne le risorse finanziarie e strumentali, per contribuire in modo efficace allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità territoriali.
Muovendo da questa premessa, la formazione d’accesso si caratterizza per i seguenti elementi: la multidisciplinarietà, il metodo teorico-pratico, e l’approfondimento sistematico,
l’apertura a più ampi orizzonti istituzionali e culturali, la disponibilità all’innovazione.
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I corsi di Specializzazione (“SpeS ” e “SeFA ”)
In ottemperanza alla disciplina contenuta nell’articolo 14 del DPR 465/97 e relativa al
conseguimento, da parte dei Segretari comunali, dell’idoneità a Segretario Generale, la
SSPAL organizza a livello nazionale due corsi di specializzazione: il primo, denominato
“SpeS” riguarda la titolarità di sedi di Comuni con popolazione fino a 65.000 abitanti
non Capoluogo di Provincia; il secondo, denominato “SeFA” riguarda la titolarità in sedi di Comuni con più di 65.000 abitanti, Capoluoghi di Provincia e Province.
Da un punto di vista strettamente didattico, i due corsi di specializzazione si differenziano parecchio in ragione delle diverse tipologie d’utenza e delle loro esigenze peculiari.
La didattica del Corso SpeS riprende nozioni e concetti di base approfondendoli, introduce nuovi istituti ed argomenti rispetto a quelli affrontati nella formazione d’accesso in
carriera, dà una visione globale dell’evoluzione del sistema delle Autonomie locali,
punta all’acquisizione di “saperi” manageriali e alla predisposizione dei primi strumenti operativi “mirati”, necessari per agire in una realtà dimensionalmente ed organizzativamente diversa da quella di provenienza.
La proposta didattica del Corso SeFA dà per acquisite nozioni e conoscenze di base, e
rappresenta un banco di prova, per la Scuola, nell’erogazione di “Alta formazione”. Chi
vi può accedere, infatti, ha già una significativa esperienza professionale. In tal modo
l’offerta formativa si concentra sull’approfondimento di tematiche innovative ed è volta a fornire un bagaglio culturale e strumentale molto più affinato, che consente al segretario destinato a sedi di alto prestigio e grande complessità di interpretare e quindi
intervenire adeguatamente nelle trasformazioni in essere a livello politico, economico e
socio-culturale della realtà nella quale opera.
L’obiettivo formativo che la SSPAL intende raggiungere con i corsi di specializzazione è
l’acquisizione, da parte dei segretari-corsisti, non soltanto di un “sapere” ma anche e soprattutto di un “saper fare”, entrambi immediatamente spendibili nell’attività professionale quotidiana e riferibili alle classi di Comuni oggetto di specializzazione e idoneità.
Per l’anno accademico 2005 e ulteriormente per il 2006 si è proceduto ad una sostanziale revisione dei corsi di specializzazione.
Si è infatti inteso attribuire sperimentalmente ad entrambi i corsi natura magistrale, configurandoli alla stessa stregua di un master universitario di secondo livello, connotando
un corso, SpeS V, a prevalente proiezione nazionale e l’altro, SeFA III a prevalente
proiezione comunitaria sul modello dei master internazionali congiunti ed introducendo nell’impianto didattico un sistema di “crediti formativi” (CF), unità di misura del lavoro svolto dai corsisti. A tutte le attività previste dal corso (lezioni in aula, studio assistito a distanza, studio individuale, altre attività di studio e formazione sia presso le
Scuole Regionali ed Interregionali che presso altri Enti di formazione pubblica) e realizzate dai corsisti sono riconosciuti dei crediti formativi e l’ammissione agli esami finali è subordinata al raggiungimento di 60 crediti formativi (pari a circa 480 ore di formazione) che si intende aumentare progressivamente fino a 90.
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Un altro aspetto saliente dell’attività della SSPAL è la sperimentazione e l’utilizzo di metodologie all’avanguardia nella progettazione e nell’erogazione didattica. I corsi di specializzazione da sempre si caratterizzano per essere blended ossia in parte basati sulla
didattica frontale in aula e in parte su quella a distanza assistititi con supporti multimediali, soprattutto via web (e-Learning), nel “Campus Virtuale” della Scuola. Ciò per consentire, con una ridotta residenzialità, un percorso di studio adeguato, per quantità e
qualità, agli obiettivi sopra definiti di formazione magistrale, e modificare la tradizionale erogazione accademica per far muovere più le idee e le conoscenze e meno le persone.
L’attività sul territorio e le Scuole regionali
e interregionali della SSPAL
Nella configurazione stellare della SSPAL, caratterizzata da una sede nazionale e da undici Scuole Regionali ed Interregionali, l’attività di aggiornamento dei segretari è demandata alle articolazioni territoriali. L’articolazione delle Scuole Regionali e Interregionali le consente alla SSPAL di essere presente sui territori diversificando l’offerta didattica in relazione alle esigenze delle realtà locali e rispondendo alla progressiva differenziazione degli ordinamenti locali in sede regionale.
A tal fine è stata istituita una Conferenza permanente dei Direttori delle Scuole, presieduta dal direttore della SSPAL, che si riunisce a cadenza almeno mensile, che affronta sia
aspetti didattici che organizzativi e dalla quale scaturiscono le linee generali dell’attività
sul territorio della Scuola. In quest’ottica la Scuola centrale assume una funzione di “servizio” verso le Scuole regionali e di trait d’union affinché le eccellenze, le attività, i risultati e le esperienze di ciascuna diventino “patrimonio condiviso” e si possa attivare
un collegamento fra attività istituzionale ed aggiornamento in funzione di un modello
di formazione permanente.
Le undici Scuole Regionali si occupano innanzitutto della formazione rivolta ai segretari, assicurando loro, anche in ottemperanza a quanto previsto dal CCNL, 80 h/segretario
(pari a 10 crediti formativi) di attività corsuale.
A ciò si affianca un’attività di aggiornamento contingente, sempre rivolta ai segretari,
non programmabile ad inizio dell’anno accademico in quanto fortemente connessa ai
mutamenti e ai cambiamenti che avvengono nel territorio e negli ambiti professionali
della categoria.
Infine, dopo un periodo di stasi, si sta riprendendo un intervento didattico specifico sul
territorio, svolto nei confronti della dirigenza e delle figure apicali dei Comuni e delle
Province, da attuare “in Convenzione” con singoli Enti locali, finalizzato a rispondere alle esigenze formative espresse dalle singole Amministrazioni e teso alla formazione a fini di aggiornamento, avanzamento in carriera, riqualificazione.
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L’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E RICERCA
A partire dal 2005 e per il prossimo triennio la SSPAL sta strutturando una sezione specifica di Ricerca all’interno dell’area formazione con una prima dotazione di giovani ricercatori e di personale a supporto in grado di seguire lo studio e la ricerca quali attività strategiche per una Scuola di Alta formazione.
La ricerca è un’attività che la SSPAL intende realizzare in sinergia con le altre Scuole pubbliche, le Università, con le altre Istituzioni culturali pubbliche e private, con gli Enti locali, avvalendosi anche del capillare patrimonio rappresentato dagli stessi segretari che
si pongono, per qualità e collocazione, come referenti naturali per la realizzazione di
indagini, studi di caso e comparazioni in ogni materia attinente le Istituzioni locali.
Obiettivo finale è quello di delineare una vera e propria Università delle Autonomie, capace di attivare la formazione permanente e la preparazione di nuove professionalità
pubbliche assolvendo al compito originale di avvicinare nell’ambito della formazione di
alto profilo due polarità ancora troppo distanti: la ricerca teorica di provenienza scientifica e universitaria e le esigenze operative e di consulenza degli Enti locali.
Nel 2005 e in proiezione nel 2006, sono state completate ricerche originali bandite dalla Scuola negli anni scorsi: “Attività, gestione e controllo negli Enti locali” (Università
Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza, Varese); “Amministrazione locale comparata e ordinamento dell’Unione europea” (Università Alma mater studiorum di Bologna). La ricerca su “Ordinamento del Governo locale con specifico riferimento alla gestione dei
servizi pubblici” (Università degli Studi di Teramo) è in via di realizzazione. Inoltre, è
completata e si prevede la pubblicazione della ricerca originale della Scuola sulla storia
dei Segretari comunali e provinciali dall’epoca liberale alla riforma con la legge 127/97,
proseguimento ideale del pregevole testo di Raffaele Romanelli sui segretari nella storia d’Italia.
Riferimenti normativi
396 20 ottobre 1998 “Regolamento recante disciplina dell’organizzazione, del
funzionamento e dell’ordinamento contabile della Scuola Superiore per la formazione e la Specializzazione dei Dirigenti della Pubblica Amministrazione Locale e
delle Scuole Regionali ed Interregionali, a norma dell’art. 17 commi 77 ,78, 79, 80
della legge 15 maggio 1997, n. 127.
❍ Legge 127 del 15 maggio 1997 recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività
amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo” (art. 17 commi 67, 86).
❍ DPR 465 del 4 dicembre 1997 “Regolamento recante disposizioni in materia di ordinamento dei Segretari Comunali e Provinciali a norma dell’art. 17 comma 78, della
legge 15 maggio 1997 n. 127”.
❍ Dlgs 267 del 18 agosto 2000 “ Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”.
❍ DPR
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