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UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ “ALBA POMPEIA” - ALBA
IL LINGUAGGIO DEL CINEMA - (€ 10,00)
Docente: Prof. Pier Mario Mignone
n. 6 incontri di 2 ore: ore 15,00 – 17,00 presso il Liceo Classico “Govone”
PREMESSA
Considerazioni in ordine sparso per una indagine sul linguaggio del cinema
Quando si parla del cinema, la mente corre ad un mondo favoloso e globalizzato di divi e
fantasia, Marylin Monroe e Brad Pitt, Via col vento e Il signore degli anelli, Hollywood e Cinecittà,
Hong Kong e Bollywood, miliardi di spesa e di incassi.
Il cinema è anche questo, frutto di un mix grandioso di economia e tecnologia, storia e
leggenda, ma lo è diventato per la natura intrinseca del suo linguaggio che, nato dalla scienza e dalla
tecnica, senza le quali non potrebbe esistere e che continuano a modificarlo, ha rivoluzionato i
canoni dell’estetica, ha reso irreversibilmente diversa ogni modalità comunicativa introducendo
categorie prima sconosciute o unificando concetti antitetici.
Questi incontri hanno quindi come intento quello di avviare un nuovo approccio globale al
cinema partendo dalla sua natura di linguaggio, relazionandolo agli altri mass-media, e senza
dimenticare la cultura “tradizionale” di cui è inevitabilmente l’evoluzione, se è vero, come lo storico
dell’arte Arnold Hauser asseriva, che il Novecento è Nel segno del film.
Ad oltre un secolo dalla sua nascita, la grande certezza che rimane è che il cinema non è
morto. I suoi primi cento anni lo vedono cambiato, ma in gran forma, medium straordinario che
tende sempre più a identificarsi con l’inconscio di massa, un unicum di spazio-tempo che è ormai il
deposito dell’immaginario del mondo.
Ma l’evoluzione continua: il connubio sempre più stretto tra pellicola, giunta al declino, e
nastro magnetico, anch’esso ormai relegato al passato, supporti HD e 4K, disco ottico e schede di
memoria, sensori ccd e cmos, l’onnipresenza del computer, con le infinite meraviglie della grafica,
nell’era digitale, e della realtà on line virtuale e parallela di internet, ora – e l’olografia in futuro …,
vanno verso la creazione di mondi paralleli con cui interagire in immersione totale e polisensoriale.
Non è tanto il personaggio che esce dallo schermo e interferisce con lo spettatore, come nel film di
Woody Allen, semmai il contrario; la realtà virtuale, lo schermo televisivo, Internet, assorbono in se
stessi lo spettatore che diventa sempre più protagonista (inter)attivo e coautore. Ma lo spettatore
che “entra” nello schermo, al contempo lo dissolve: la realizzazione del sogno potrebbe allora essere
la fine del cinema e la nascita di qualcos’altro. Oppure, come gli ipertesti si affiancano alla narrazione
sequenziale senza annullarla, esprimendo la memoria associativa, intertestuale, random in tempo
reale del nostro modo di vivere il quotidiano nella infinita pluralità delle sollecitazioni, così la
scrittura, il cinema che conosciamo, continueranno ad esserne una organizzazione interpretativa che
segue il percorso, origine e fine, nascita e morte, delle nostre private e pubbliche esistenze.
Pier Mario Mignone
IL LINGUAGGIO DEL CINEMA
Ore 15,00 – 17,00 presso il Liceo Classico “Govone”
Lunedì 13/02/17
Lunedì 20/02/17
Lunedì 27/02/17
Lunedì 06/03/17
Lunedì 13/03/17
Lunedì 20/03/17
Ipotesi per una teoria generale
Il montaggio
L’inquadratura
Le grafie archetipiche nella storia del cinema
La maturità del linguaggio
Dai trucchi agli effetti speciali fino alla realtà virtuale