Quale cittadinanza per gli abitanti delle bidonvilles di Casablanca in
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Quale cittadinanza per gli abitanti delle bidonvilles di Casablanca in
Quale cittadinanza per gli abitanti delle bidonvilles di Casablanca in Marocco. La partecipazione al Mouvement 20 Février della Primavera Araba marocchina. Laura Guarino - Università di Genova La definizione originaria di cittadinanza risulta imprescindibilmente legata al contesto della città per l'appunto, la polis. Lo scenario urbano attuale delle megacittà (Sassen, 1997) del Sud Globale (Levander et Mignolo, 2011; Sparke, 2007) rappresenta un quadro epistemologico molto interessante per comprendere alcune forme moderne dell'essere cittadino. Il contributo qui presentato intende soffermarsi sull'analisi delle bidonvilles di Casablanca come spazio di cittadinanza definibile subalterna, espressione di una particolare società politica (Chatterjee, 2004) che si articola all'interno di un campo di esclusione e oppressione. Presentati dalla narrazione dominante come spazi marginali e esterni al centro – laddove il centro è sinonimo di benessere della classe media, servizi avanzati e controllo politico degli affari pubblici – le baraccopoli della città di Casablanca si articolano, nella realtà dei fatti, come parte integrante del centro, sia a livello cartografico che economico e sociale. Esse esemplificano la complessità e le profonde disuguaglianze della società marocchina; si configurano inoltre come spazi d'azione tutt'altro che statici e al di fuori della modernità politica. Se l'informalità rappresenta la chiave di volta per delineare l'esistenza degli abitanti di questi luoghi, questa caratteristica non ne esaurisce la complessità delle azioni politiche messe in atto. La ricerca di campo condotta in diverse baraccopoli della città ha evidenziato come la stessa costruzione o acquisizione di una baracca – abitazione informale precaria per eccellenza - passa dall'essere mera esigenza abitativa temporanea a vero e proprio atto di protesta e resistenza prolungata, contro la scarsa efficienza delle politiche abitative messe in atto. Come sarà spiegato nel dettaglio in questo contributo, ciò che viene fortemente contestato sono le politiche di rélogement implementate dalle istituzioni locali, poco lungimiranti e difficilmente accessibili, le quali, piuttosto che risolvere un'emergenza abitativa, tendono a protrarre delle situazioni di marginalizzazione sociale (Zaki, 2007). Le azioni di contestazione di questi abitanti si declinano all'occorrenza in iniziative individuali specifiche e partecipazione a movimenti di massa, come è stato quello del "20 Février" che ha animato la primavera araba marocchina nel 2011 (Baylocq C. e Granci J., 2012). L'indagine qualitativa condotta sulla componente bidonvilloise presente all'interno di questa grande mobilitazione popolare offrirà un importante spunto di riflessione per la comprensione dell'articolazione delle rivendicazioni di particolari diritti di cittadinanza, come quello all'abitare, mosse dagli abitanti di questi luoghi. Parole chiave: cittadinanza, urbanismo subalterno, partecipazione, società politica, studi postcoloniali, sud globale, slum, megacities, Marocco