Che cos`è l`Asma - Obiettivo Sicurezza

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Che cos`è l`Asma - Obiettivo Sicurezza
LA SALUTE
a cura di Pompeo Pindozzi
Che cos’è
l’ Asma
L’asma è l’unica
malattia cronica
curabile per la quale
non si verifica
statisticamente
un miglioramento
L’asma colpisce tutte le fasce d’età in ogni par te del mondo
ed è l’unica malattia cronica curabile nel mondo occidentale
per la quale non si verifica statisticamente un miglioramento.
Si tratta di una malattia infiammatoria delle vie aeree che
induce un’aumentata reattività dell’albero tracheobronchiale
ad un gran numero di fattori scatenanti, quali piccole par ticelle
disperse nell’aria, sostanze chimiche, peli di gatto o aria fredda.
Questi fattori scatenano una rapida reazione che por ta
all’infiammazione della mucosa che riveste le pareti inteme dei
bronchi e alla contrazione della muscolatura che li avvolge. Le vie
respiratorie si restringono e possono riempirsi di muco, quindi
l’asma si manifesta con dispnea accessionale accompagnata da
sibili, tosse, ipersecrezione e senso di costrizione toracica.
Durante gli attacchi più severi le difficoltà respiratorie possono
diventare estremamente dolorose e pericolose: i pazienti descrivono
la sensazione di una costrizione ai polmoni che impedisce
completamente il respiro come se una fascia elastica comprimesse
il torace . La broncoostr uzione è generalmente rever sibile , ma
in alcuni pazienti affetti da asma cronica si può instaurare una
condizione di ostr uzione irrever sibile .
SINTOMI
I sintomi asmatici possono variare nel grado di intensità ed alcuni
possono essere maggiormente presenti m alcuni pazienti:
sibili espiratori, udibili anche dal paziente
tosse: generalmente senza catarro. Può anche essere il primo
sintomo di malattia (specialmente nel bambino)
senso di costrizione toracica
respiro corto
produzione di espettorato (generalmente scar so).
L’attacco asmatico può essere preceduto da sintomi prodromici
(prurito sotto il mento, fastidio fra le scapole, un’ansia inspiegabile).
CAUSE
I meccanismi dell’asma non sono ancora del tutto chiari: è ormai
accer tata un’origine familiare , quindi alcune per sone nascono
già con la tendenza a sviluppare la malattia. La probabilità che
un figlio abbia l’asma, se entrambi i genitori ne soffrono, oscilla
tra il 70 e il 90, mentre si riduce al 40 nel caso in cui un solo
genitore è colpito dalla malattia. Ma non è detto che chi nasca
con l’asma debba poi soffrirne anche in età adulta e, al contrario,
bambini sani possono sviluppare l’asma anche in seguito. Anche
se la malattia spesso ricompare negli anni della maturità in
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per sone che ne avevano soffer to da piccole . Molto spesso si
crede che l’asma sia la conseguenza di un disagio psicologico
o di un par ticolare fattore di stress. L’asma non è una malattia
psicosomatica, anche se i fattori psicologici possono essere all’origine
di un aggravamento della malattia stessa. Così come è indiscutibile
che la condizione di malato cronico possa influenzare il compor tamento individuale e avere conseguenze anche serie sull’individuo
asmatico. Non esiste un profilo di personalità tipico per l’asma,
ma un ventaglio di compor tamenti individuali.
TIPI DI ASMA
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Per affrontare l’asma in modo efficace graduando la terapia in
base alle necessità del paziente è necessario identificare eziologia
e gravità della patologia.
Considerando la classificazione eziologica è possibile distinguere
diversi tipi di asma, anche in presenza di caratteristiche patologiche
simili, che risentono di numerosi fattori scatenanti, capaci di
interferire sull’andamento della sintomatologia:
Asma allergica (estrinseca: caratteristica dei pazienti con atopia.
L’insorgenza è tipicamente nell’infanzia anche se può persistere in
età adulta, con un comune periodo di remissione nell’adolescenza.
E’ spesso associata con rinite e dermatite atopica (eczema).
Asma non allergica (intrinseca: caratteristica dei pazienti
non-atopici. La compar sa è in età adulta (asma a compar sa
tardiva). Spesso è associata a rinite non allergica perenne . E’
responsabile di circa il 10% delle forme asmatiche dell’adulto.
C’è un tipo speciale di asma intrinseca nella quale il paziente
è caratteristicamente sensibile all’aspirina e ad altri farmaci
antinfìammatori non steroidei (FANS).
Asma professionale: è dovuta alla esposizione di par ticolari
sostanze chimiche allergizzanti nel luogo di lavoro. Non è correlata
all’asma allergica. Alcune forme di asma professionale si presentano
in persone atopiche che vengono sensibilizzate nel luogo di lavoro.
Asma da sforzo: può essere considerato un fenomeno collaterale di molti tipi di asma. Più frequentemente nei bambini
e nei giovani (forse anche perché fanno più sforzi) un esercizio
fisico intenso può determinare una crisi di asma. Gli spor t che più
facilmente determinano il fenomeno sono la corsa, il ciclismo e il
tennis. Attualmente attraverso oppor tune premedicazioni e allenamenti controllati è possibile dominare bene la manifestazione.
Asma da aspirina: si tratta di una grave forma che colpisce il 10%
circa degli asmatici, la cui natura non è allergica ma probabilmente
è dovuta a profonde alterazioni biochimiche: l’asma è presente
costantemente con gradi diversi e I’assunzione di alcune sostanze,
tra cui tutti gli antinfìammatori determina crisi dispnoiche che
possono determinare anche il decesso. In questi casi è impor tante
porre la diagnosi per evitare l’esposizione anche casuale a farmaci
o sostanze pericolose.
Nonostante i notevoli progressi nella comprensione della
malattia e lo sviluppo di nuove terapie l’aumento di morbilità
e mor talità per asma registrato negli ultimi anni costringe il
mondo scientifico e le comunità mediche intemazionali ad
incrementare l’interesse e la ricerca in questo campo. Specialisti
e ricercatori di tutto il mondo, preso atto di questo rinnovato
interesse , si sono costituiti in commissioni con il compito di
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LE LINEE GUIDA
DELL’OMS
PER LA TERAPIA
DELL’ASMA
formulare direttive sulle diagnosi e sulla terapia di questa
patologia e di diffondere le loro relazioni nelle rispettive
sSocietà e nelle riviste mediche nazionali.
Per soddisfare queste esigenze , in stretta collaborazione tra
l’Istituto statunitense per le malattie polmonari, cardiache e del
sangue e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è stato
organizzato un gruppo di lavoro destinato a raccogliere e diffondere
informazioni, raccomandazioni e str umenti utili al per sonale
sanitario ed alle autorità sanitarie per misurare l’entità del
problema in ogni singolo paese e creare, nelle diverse comunità,
progetti di trattamento e prevenzione dell’asma. Questo gruppo
di lavoro e composto da 21 delegati, provenienti da 17 diver se
nazioni (l’Italia era rappresentata dal prof. Leonardo Fabbri,
associato di fisiopatologie respiratorie dell’univesità di Ferrara).
II “progetto mondiale asma” è il prodotto finale del gruppo
di lavoro. Le conoscenze e i metodi elencati nel rappor to vorrebbero aiutare il per sonale e le autorità sanitarie di tutto il
mondo a prevenire la morbilità e la mor talità causate dall’asma.
Questo rappor to sottolinea il ruolo fondamentale dell’infiammazione delle vie aeree nella patogenesi dell’asma, i fattori di rischio
per la sua comparsa, i metodi per il trattamento e la prevenzione
della malattia e la continua necessità di esplorare nuove strade
per migliorarne la cura, indicando le priorità per le ricerche future.
Il programma di trattamento raccomandato si ar ticola in sei punti:
1 . istruzione del paziente all’autogestione dell’asma. Prevede
lo sviluppo congiunto di un programma terapeutico concordato
tra medico e paziente e il coinvolgimento dei familiari a partecipare attivamente al programma di trattamento per aiutare
i pazienti ad acquisire motivazioni, abilità e fiducia nelle proprie
capacità di porre e mantenere l’asma sotto controllo.
2 . Valutazione e controllo della gravità dell’asma con parametri
obiettivi di misura della funzionalità respiratoria.
Viene raccomandato un primo periodo in cui il paziente effettua
un monitoraggio domiciliare utile al medico nella valutazione della
reale entità della malattia.
3 . Prevenzione dell’esposizione ai fattori scatenanti l’asma e
controllo ambientale. Viene sottolineata l’impor tanza del controllo
dell’ambiente in cui vive il paziente nella prevenzione di eventuali
attacchi. Poche precauzioni unicamente all’istruzione del malato al
trattamento farmacologico possono essere in molti casi sufficienti
nel tenere sotto controllo la malattia.
4 . Piano di trattamento farmacologico a lungo termine. II
programma terapeutico deve essere sufficientemente flessibile
per adattar si a pazienti notevolmente diver si l’uno dall’altro e
a variazioni nel tempo del carattere della malattia. Si prevedono
quattro livelli di trattamento necessari per porre e mantenere
sotto controllo l’asma e uno schema a diversi colori ad uso del
paziente che può così valutare momento per momento lo stato della
malattia e prevedere i provvedimenti necessari per mantenerne il
controllo. I farmaci più usati sono i cor ticosteroidi e i B2 agonisti.
5 . Schemi di trattamento farmacologico delle riacutizzazioni.
Viene sottolineata l’impor tanza di una precoce terapia nelle
crisi asmatiche .
6 . Visite di controllo. 1 pazienti asmatici vanno sottoposti a
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frequenti visite di controllo a inter valli regolari da par te di un
medico esper to per verifìcare che siano stati ottenuti e mantenuti
gli obiettivi dei programma di trattamento.
Le linee guida sono state adattate per l’Italia, sotto il coordinamento
del prof. Leonardo Fabbri.
UNA CRISI D’ASMA
DI 2000 ANNI FA
Dal greco “asthma” deriva il verbo “asthmaìno”, che significa
“respirare con difficoltà, ansimare”, e non a caso anche la parola
ansia ha la stessa derivazione . Il termine rimane “asthma” in
latino e nelle lingue anglosassoni e germaniche , e diventa
“asthme” in francese, “asma” in italiano, spagnolo e por toghese e
infine “asme” in r umeno. Una malattia quindi diffusa in tutto il
mondo e presente già dall’antichità, come testimoniano alcuni tra
i più famosi testi della classicità; la parola “asma”, con il significato
di “respiro cor to e affannoso” o “respirazione faticosa”, compare
già nell’Iliade di Omero e nei 'Persiani’ di Eschilo. E la usano
anche Platone nella “Repubblica” e Ippocrate negli ‘Aforismi’. Ma
la più antica “trattazione scientifica” della malattia giunta fino
a noi è dovuta ad Areteo di Cappadocia, un medico greco che
nel primo secolo descriveva cosi una crisi d’asma.
“Inizialmente compare una sensazione di pesantezza al torace,
lentezza nell’eseguire i comuni lavori e difficoltà e respirare quando
si cammina un poco velocemente o lungo un pendio. Presto la voce
diviene roca e la tosse frequente; i visceri si riempiono d’aria (e se ne
produce una quantità enorme). Vi è insonnia e le narici si dispongono ad
GLOSSARIO
Attacco acuto
Attacco improvviso e relativamente
intenso/violento di sintomi che
segnalano una crisi di breve durata.
Asma
Malattia respiratoria, nella quale
le vie aeree che conducono ai polmoni s’infiammano e si ostruiscono,
ostacolando la respirazione.
Adrenorecettori
Siti cellulari posti nel nervo, stimolanti organi che reagiscono con
adrenalina e con mediatori chimici
simili.
Atopia
Tendenza ad avere reazioni allergiche causate da fattori ambientali.
Allergene
Sostanza capace di causare una
reazione allergica come il polline
delle piante o gli acari della polvere
casalinga.
Beta 2-Agonista
Il più efficace tra i farmaci conosciuti
come broncodilatatori usati nel
trattamento dei sintomi in un
attacco di asma, che agiscono dilatando le vie aeree respiratorie.
Alveoli
Unità funzionali dei polmone.
Anticolinergico
Pannaci broncodilatatori con efficacia inferiore ai B2 agonisti.
Antileucotrieni
Nuova classe di farmaci antiasmatici
per la quale sono in corso studi per
definire il loro ruolo nella terapia
dell’asma.
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Beta-Recettore
Sito presente in alcuni tessuti
dell’organismo, che reagisce in
seguito a stimolazioni di adrenalina
e di mediatori chimici simili.
Bronchi
Ampie vie aeree che conducono
ai polmoni.
Bronchioli
Strette vie aeree che formano
una rete variamente ramificata
all’intemo dei polmone .
Broncodilatatore
Farmaco capace di rilassare i muscoli
lisci delle vie aeree respiratorie
dilatandole.
Broncocostrittore
Sostanza che determina contrazione
dei muscolo delle vie aeree respiratorie, causandone la restrizione e
l’ostruzione.
Bpco
Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Ostruzione cronica al flusso
aereo che si manifesta con tosse e
catarro per 3 mesi all’anno per due
anni consecutivi.
Broncospasmo
Manifestazione acuta di broncoostr uzione .
Colinergico
Termine attribuito alla fibra dei
ner vo che liber a il neurotr asmettitore acetilcolina.
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inspirare più aria possibile. Allorché l’accesso è conclamato, il viso
si anima, gli occhi divengono sporgenti, come nei soggetti strangolati;
la respirazione diventa rumorosa, specie durante il sonno.
I pazienti ricercano l’aria aperta; qualsiasi luogo chiuso sembra loro
troppo stretto, sentendosi soffocare. Restano in posizione eretta, in
modo da inspirare più aria possibile e goderne, e quasi che quest’aria
fosse ancora insufficiente ed essi non potessero inspirar ne abbastanza, r imangono a bocca aper ta.
Man mano che l’affanno aumenta le guance diventano rosse,
mentre il resto del corpo è pallido. La tosse è continua e violenta, con
emissione di poco catarro schiumoso. Il collo si gonfia per effetto degli
sforzi eseguiti per respirare, mentre i fianchi si contraggono. Il polso è
piccolo, frequente, depresso, le gambe si afflosciano.
Se la malattia assume un andamento più favorevole, la tosse
diviene meno insistente, compare un’abbondante espcttorazione di
materiale denso e spesso; si manifestano disturbi addominali e si
ha produzione di abbondante urina. L’affanno respiratorio si attenua,
diviene più sopportabile, la voce più sonora, il sonno più duraturo e
riposante. I visceri si rilassano e talvolta, in fase di remissione,
sopravviene un dolore alle spalle”.
Una descrizione accurata ed efficace che , anche a distanza di
secoli, riesce a comunicare la par ticolarità dell'asma: da malattia
di un organo (il polmone) si trasforma in disagio che progressivamente coinvolge tutto il corpo e l’anima. Dai trattati medici
dell'antichità fino ai giorni nostri, non mancano nella storia e nella
Cronico
Sintomo persistente, prolungato e
durevole .
Corticosteroide
Il più efficace farmaco antinfiammatorio, della famiglia del cor tisone
che, usato regolarmente per via inalatoria, ha la capacità di controllare la
malattia asmatica.
Cortisolo
Or mone steroideo prodotto
delle ghiandole surrenali.
Edema
Presenza di fluido in eccesso negli
spazi tra le cellule che causa gonfiore nel tessuto.
Essudato
Fluido proveniente dai vasi sanguigni,
caratteristico di reazioni infiammatorie. Può accumularsi nei tessuti o
sulle superfici.
Enfisema
Malattia del polmone, cronica e
irreversibile caratterizzata da un
cambiamento anatomico nei polmoni, associato ad un crollo delle
pareti degli alveoli.
Istamina
Sostanza chimica rilasciata dai mastociti, responsabile dei manifestarsi dei
sintomi associati alle allergie.
Citochine
Composti che inducono una reazione
infiammatoria.
Eosinofilo
Tipo di globulo bianco, genericamente descritto come leucocita. In
un attacco di asma può causare
un’abnorme e indesiderata reazione infiammatoria.
Cromone
Farmaco antiasmatico con proprietà antinfiammatorie inferiori ai
cor ticosteroidi.
Epitelio
Rivestimento cellulare delle vie
aeree respiratorie e delle altre
superfici inteme dei corpo.
Dpi
Polvere secca da inalare, contenente
microgranuli di farmaco attivati
dall’atto inspiratorio del paziente.
Esacerbazione
Aumento nella gravità dei sintomi
che suggerisce la comparsa di un
attacco acuto.
Iperresponsività
Restringimento delle vie aeree in
risposta a stimoli che non avrebbero
effetto sulle vie aeree di persone
normali.
Infiammazione
Risposta del tessuto a una lesione,
infezione o a sostanza allergizzante.
Leucotriene
Uno dei numerosi mediatori chimici
rilasciati dai leucociti coinvolti nella
patogenesi dell’asma.
Linfociti
Una delle due maggiori classi di
globuli bianchi che fa par te del
sistema immunitario.
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letteratura esempi di personaggi condannati a convivere con questa
malattia. Ma le reazioni dei singoli possono essere molto diverse.
Per quanto conceme il paziente adulto, ai due estremi possiamo
situare a titolo di esempio il compor tamento di due asmatici famosi:
Marcel Proust e Che Guevara. Marcel Proust (Parigi, 1871-1922)
ha vissuto la sua asma in modo drammatico, al punto da far condizionare tutta la sua esistenza dalla malattia. Il suo vissuto di asmatico
era così complesso che molti storici hanno persino immaginato che
il suo più celebre lavoro “A la recherche du temps perdu” fosse stato
possibile solo grazie alla sua malattia. Proust è mor to solo, isolato, in
una stanza blindata verso l’estemo, al buio, terrorizzato di nutrirsi con
alimenti capaci di scatenare una sua crisi.
All’opposto Che Guevara (Rosario, 1928 - Quebrada del Yuro, 1967)
corrisponde forse all’esempio del paziente che vuole sapere tutto
sulla malattia, per controllar la e dominar la. Bambino asmatico
e allergico, ha studiato medicina e si è laureato presentando una
tesi sulle allergie (1953, facoltà di scienze mediche dell’università di
Buenos Aires). Ancora oggi “rivoluzionario-simbolo” per molte
generazioni, ha combattuto e ha difeso le sue ideologie nonostante
l’asma. Ha lasciato nei suoi Diari informazioni sulla sua malattia,
su quanto lo facesse soffrire, sulle sue cr isi e sulle medicine alle
quali doveva far ricor so regolarmente per continuare le sue
battaglie .
Macrofago
Elimina le cellule estranee che
entrano nel sistema immunitario ed in
altri organi, come bronchi e polmoni.
Mastociti
Cellule del tessuto connettivo, situate
nella membrana della mucosa, giocano un ruolo impor tante nelle
reazioni allergiche e asmatiche.
Mdi
Bomboletta pressurizzata. Str umento che eroga la giusta dose di
sostanza da inalare e contenente farmaco in sospensione liquida. Viene
usato come propulsore per misurare
la dose per l’aerosol.
Metabolita
Sostanza che prende par te o prodotta da un’attività metabolica.
Nebulizzatore
Dispositivo azionato elettronicamente. Usato per somministrare una
dose micronizzata di medicinale,
spesso usato per bambini o adulti
affetti da improvvise difficoltà
respiratorie.
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Neutrofilo
Globuli bianchi (del sangue) appartenenti ai granulociti.
Pef
Picco di flusso espiratorio, parametro
funzionale valutabile a domicilio
per monitorare l’ostruzione delle
vie aeree.
Profilassi
Trattamento preventivo dei sintomi
dell’asma di tipo ambientalente e/o
farmacologico.
Prostaglandina
Sostanza chimica situata nella maggior par te dei tessuti e nei fluidi
dei corpi. Nei polmoni, le prostaglandine sono causa dei rilassamento
della muscolatura liscia.
Rinite
Infiammazione della mucosa nasale
che causa ostruzione delle vie nasali,
starnuti, rinorrea, prurito al naso.
Sensibilizzazione
Eccessiva reattività in presenza
di sostanze specifiche innocue
per soggetti non allergici.
Sintomi
Segni clinici dell’asma che comprendono tosse, dispnea e difficoltà respiratoria.
Spaziatore
Camera di espansione di materiale
plastico portatile usata per ottimizzare la somministrazione di un
medicinale erogato da una bomboletta pressurizzata (MDI).
Stato asmatico
Grave attacco di asma che persiste,
nonostante ripetute cure.
Tachicardia
Ritmo accelerato dei cuore, generalmente più di 100 battiti al minuto
negli adulti.
Teofillina
Sostanza che può essere usata
per rilassare la muscolatura liscia
bronchiale.