Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne

Transcript

Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
Appunti sulla genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
di
Leone Ebreo
alla luce della critica testuale attuale
e la
tradizione manoscritta del suo terzo dialogo
James W. Nelson Novoa*
propone un riassunto
Riassunto: L'articolo
della critica testuale pubblica-
ad oggi ed uno studio basilare dei testimoni
ta fino
d'amore di Leone Ebreo che
si
limitano soltanto
conclusioni generali riguardo
re delle
princeps a
Roma
nel 1535.
prima
testo e
modelli fortemente latineggiami per
la
tore del testo,
Dal 1959
il
studiosi
gli
comprensione
senese
(1460 ca-dopo
*
e
il
hanno avuto
1521), autore
molti furono
commentarono
Ringrazio
la
del testo del
e
li
il
mio
e
a disposizione
1607
il
nuovi elementi per
ha goduto
i
una grande
di
.
for-
Dialoghi d'amore ebbero ben
europeo che
Ebreo portoghese, Leone giunse
1
la
Leone Ebreo
del Parnaso italiano ed
gli scrittori
discussero
del
nell'intervento del cura-
Roma.
a
cui opera
la
1535
gentile disponibilità di
M editto princeps
sive
Questo rimaneggiamento
momento culminante
Mariano Lenzi
appunta
ad un allontanamento dai
della storia redazionale dei Dialoghi d'amore di
tuna nel Cinquecento. Fra
12 edizioni
suo
il
stampa deìYedi-
prosa filosofica della fine del
ed inizio del Cinquecento.
testo avrebbe avuto
della
delle diverse redazioni
ad una progressiva toscanizzazione del
Quattrocento
li
Lo studio
superstiti dei Dialoghi
terzo dialogo per offri-
genesi redazionale del testo e
la
delle conclusioni sulla circolazione del testo
tio
al
Maria Carmela Garozzo per
la
in Italia
sua revisione
articolo.
uscì dal torchio di
Antonio Biado
nel 1535.
Le edizione succe-
furono stampate a Venezia: 1541, 1545, 1549 e 1552 dagli eredi di Aldo
Manuzio, nel 1558 da Guglielmo Vicentino, nel 1565 da Giorgio de' Cavalli,
nel 1572 presso Nicolò Bevilaqua, nel 1586 da Giovanni Alberti e nel 1607 da
Giovanni Battista Bonfadino. Oltre a queste edizioni
zionare
le
traduzioni spagnole: nel
1
568 dell'ebreo
quella dello scrittore aragonese Carlos
Montesa stampata
ancora quella dello scrittore Garcilaso de
a
Madrid
nel 1590. In lingua francese:
stampata a Lyon nel 1551
1577
e nel
1580
e di
Quaderni
e
nuovo
italiane,
sefardita
la
Vega
una
el
sarebbero da
men-
Guedeliah ibn Yahia,
a Zaragoza nel
1584
e
Inca (1539-1616) stampata
dal Seigneur
du Parc Champenois
ristampata nel 1559 sempre a Lyon, poi a Parigi nel
a
Lyon
d'italianistica,
nel
1595 e
la
traduzione di Jean de Tournes
Volume XXX, No.
1,
2009, 45-66
James W. Nelson
dopo
l'espulsione dalla
Novoa
Spagna nel 1492. È grazie
Carlo Dionisotti, uscito
appunto
nel 1959, che
al
magistrale articolo di
sappiamo che
romana del 1535
una tradizione manoscritta
dell'opera conosciuta tramite Y editio princeps
successive ristampe veneziane), c'era
limitata al terzo dei tre dialoghi 2
.
Da
quel
momento
sono aumentati
ritrovati e portati all'attenzione degli studiosi
siamo parlare
dell'esistenza di
in poi
i
alle spalle
(e le
sue
del testo,
testimoni
e oggi pos-
ben cinque manoscritti del terzo dei Dialoghi
d'amore.
Dalla fine dell'Ottocento in poi, quando
lettori, in
grande parte grazie
il
testo è stato riproposto ai
agli studiosi tedeschi, la
sempre crescente
attenzione della critica viene da diversi ambiti disciplinari. Gli studiosi di
letteratura italiana
si
sono
tura del Cinquecento
3
;
interessati al testo
gli specialisti di letteratura
pati della sua fortuna in
ambito ispanico 4
;
.
di pensiero rinascimentale 6
diosi del pensiero
La
con
ebraico 8
critica testuale sui
lo studio dei
,
si
spagnola
della lettera-
si
sono occu-
ancora ne hanno seguito
altri
diffusione nella letteratura francese 5 Inoltre,
si
come testimone
sono
studiosi di filosofìa 7
la
rivolti al testo studioe,
naturalmente, stu-
.
Dialoghi
d amore si
è arrichita negli ultimi anni
nuovi testimoni nella tradizione manoscritta e grazie
ai
nuovi sviluppi nella comprensione dei retroscena della pubblicazione della
princepsa.
la
Roma. Adesso
che era stata
ma
è possibile costruire
prima circolazione del
attribuita al poeta
re la
nel
la
un quadro più chiaro
di quel-
testo e delle varie trasformazioni
Pontus de Tyard (1521-1605). Oltre ciò bisogna segnala-
traduzione in lingua latina di Giovanni Carlo Saraceno, stampata a Venezia
1564
e ristampata a Basilea nel 1587.
2 Dionisotti
1959.
3 Vd. Garvin 2001.
4 Vd. Soria
Olmedo 1983, Menéndez y Pelayo 1985 pp. 337-386, Sommer 1998,
Bacich 2005. Rimando anche gli studiosi ai miei lavori sulla questione vd.
Nelson Novoa 2003, 2004, 2005a, 2006a
5
e b.
Leone Ebreo 1974, Leone Ebreo 2006, Kòppen 1979.
6 Vd. Scrivano
1993, Ariani 1984, Milburn, 1937 Peri 1926 e
accompagna
la
lo studio
che
ristampa anastatica della prìnceps a carica dello studioso tedesco
Gebhardt 1929.
7
Vd. Delitsch 1840, Zimmels 1886
e
1892; Appel 1907, Fontanesi 1934,
Klausner 1932, Saitta 1928, pp. 85-157, Damiens 1971, Perry 1980, pp. 10-34,
Roderà 1995, 2009.
8
Vd. Lesley 1986, Pines 1983, Davidson 1983, pp. 106-145; Guidi 2003
Idei 1978 e 1990, Veltri 2009 e Hughes 2004 e 2007.
— 46 —
e
2007,
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo
apportate ad esso nelle diverse redazioni del testo presente nei vari
scritti.
mano-
In questo lavoro tenteremo di aggiornare lo stato attuale della
ca testuale dei Dialoghi d'amore in base
ai lavori
precedenti ed
ai
criti-
testimoni
conosciuti, per poter offrire delle riflessioni generali sulla trasmissione del
prima
testo
della
stampa
del
medesimo.
Aspetti biografici
A
quanto pare, Leone Ebreo nacque verso
Abravanel,
Abravanel
figlio di Isacco
(ca.
1460, con
il
1430-1508),
nome Yehudah
il
il
celebre esegeta,
filosofo e consigliere finanziario e politico sefardita, nato nella capitale lusi-
tana
ma proveniente
suto
i
due primi decenni
.
Dopo
aver vis-
della sua vita in Portogallo, in ambienti cortigia-
suo padre, Leone Ebreo dovette ruggire in Castiglia insieme
ni insieme a
alla famiglia.
Giovanni
Siviglia 9
da un'antica famiglia ebrea di
padre era
Il
infatti stato
accusato dal sovrano portoghese,
(1455-1495), di essere stato coinvolto in una congiura
II
ai
suoi
danni. Nelle terre castigliane Isacco ebbe incarichi importanti, godendo di
un ruolo
Isabella.
di spicco
anche presso
Questo non
Re
i
Insieme a suo padre e
Ferdinando (1452-1516) ed
ad evitare l'espulsione dalla Spagna decre-
servì, però,
tata per tutti gli ebrei dai
Cattolici,
monarchi spagnoli
alla famiglia,
nell'aprile del
Leone Ebreo
si
1492.
stabilì nel
Regno
di
Napoli, partendo molto probabilmente da Valencia nel luglio del 1492 10
Lì
i
furono accolti da Ferdinando
suoi
figli
compaiono
1494, sotto
il
(1423-1494)
I
quest'ultimo accompagnò
il
re
Aragonese quando,
si
Ferdinando
II,
trono a favore del
figlio
La fortuna degli Abravanel
Spagna
e la Francia. Pare
' Per
i
maggio
re
il
del 1501, Isacco e
Aragonese Federico
dati biografici di
il
Una
fatto
che
in fuga dalle truppe di
recò a Messina, dove rinunciò
al
detto Ferrandino (1467-1496).
in Italia seguì fu successiva al conflitto fra
padre nel
de Cordoba (1453-1515), capitano
nuovo
(1448-1495).
Isacco fu
che Leone abbia vissuto per un breve periodo
Genova, prima di raggiungere
che, nel
e
del regno nel luglio
II
monarca aveva per
il
Carlo Vili (1470-1498), (Alfonso)
a
due anni dopo, Isacco
successore di Ferdinando, Alfonso
manifestazione della stima che
la
e,
documenti come sudditi
nei
.
II
delle
Leone
campo
di
Gonzalo Fernandez
truppe spagnole a Barletta; fu
ricevettero
un
lì
salvacondotto dal
(1451-1504) per raggiungere
la capitale.
Leone Ebreo Vd. Sonne 1934, Nardi 1960, Nelson Novoa
2006b, pp. 35-52. Lo studio biografico su Isaaco Abravanel più autorevole rimane l'ormai classico studio di Netanyahu 1998.
2005b
10
e
Hinojosa Montalvo 1993, pp. 296-298.
— 47 —
James W. Nelson
Lo spostamento però non
da
cese del regno
come
Novoa
una nuova invasione
fu possibile a causa di
(1462-1515)
parte di Luigi XII
e di Ferdinando,
finale la conquista definitiva del
risultato
Spagna (diventando parte dei
Regno da
fran-
che ebbe
parte della
spagnoli nel 1504).
territori
primi anni della dominazione spagnola furono favorevoli per Leone.
I
Senza dubbio, fu per via della sua dimestichezza col Grande capitano durante
soggiorno in Puglia, che Leone fu nominato medico personale. Pare che
il
godesse di questa fortuna nel periodo in cui de Cordoba era
Napoli (1504-1507). La sua posizione
di
primo
il
Napoli cambiò però con
a
viceré
l'inge-
renza crescente della corona spagnola negli affari dell'ormai viceregno spagnolo. La presenza del
primo tentativo
di
materia religiosa che
anche
sione,
nella capitale, fra
regno di Napoli
(già) esisteva in
non rientrarono
rimanere in
tasse per
al
Italia
tra
30.000 ebrei non
i
e
1
la
dichiarerà esenti dai contributi che
li
507, segnò un
in
prima espul-
fu la
ci
Leone Ebreo
grado di pagare
e
le
meridionale. Dieci anni dopo, nel novembre del
1520, Leone e
sua famiglia saranno presenti nelle istruzioni della corte
gli
dovevano paga-
ebrei
per poter rimanere nel viceregno. Le ultime notizie che abbiamo di lui
re
risalgano
1521 e provengono dai Diari
al
(1466-1536). Pare che Leone avesse
ligure Raffaele Riario di
vita e
che
il
quale,
come
oppose all'introduzione
Sulla
prima
di
Marino Sanudo
compito
il
di curare
San Giorgio (1451-1521)
figura di spicco della
di
il
Per
anche
lei
curatore del-
senese, Aurelia Petrucci (1511lui
sperava di onorare
mantovano Antonio Biado d'Assola (1490-1567),
la
Ferorelli
Dialoghi d'amo-
1990, Ruiz Martin 1949, Zeldes 2008 e Abulafìa 2000.
possono) Maestro Leone.
tenebre in che
1535a,
i
presenza ebraica a Napoli a l'inizio del Cinquecento vd. Lacerenza 2002,
"Benché stimo (quando pur
le
Il
.
vi
penso)
gni: scioglier parte di questo obligo
de
si
pubblicazione della sua opera 12 Uscito dal torchio del celebre stam-
Giura 1983,
9
di Napoli,
gentiluomo senese Mariano Lenzi,
1542), parlò di Leone Ebreo, ormai deceduto, che
patore
giovane,
negli ultimi mesi della sua
comunità ebraica
della sua scomparsa, nel 1535.
Dialoghi d'amore,
nella sua dedica alla scrittrice,
la
il
noto cardinale
circolazione dei Dialoghi d'amore
editio princeps dei
con
il
misure anti-ebraiche nel regno.
Le notizie successive parlano
1
506
Spagna. 11 Nel 1510
spagnola che
l'
1
lo stesso controllo ferreo in
se parziale, degli ebrei dal viceregno di Napoli:
sua famiglia
la
Re Cattolico
imporre
fi.
1
essi
far in
con
Che avendo
un tempo due non
voi, e
io questi
obligarmi
(se
piccoli guada-
l'ombre obligar
dui divini Dialoghi
tratti
si
fuora
stavano sepolti, e postoli quasi in chiara luce..." Ebreo
r-v.
— 48 —
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
re fu
nome
il
dato da Lenzi
munità de l'amore e de
i
due
ai tre
l'origine
Leone Ebreo
di
D'amore
dialoghi,
de
e desiderio,
com-
la
de l'amore nell'edizione bladiana. Nell'opera,
interlocutori, Filone e Sofìa, intervengono per articolare
cosmografia dell'amore di chiara ispirazione ebraica, mentre
il
una vera
evoca
testo
costantemente l'autorità di Platone e Aristotele, collegandolo, dunque,
alla
grande tradizione plurisecolare
che
all'inizio del
di speculazione filosofica sull'amore,
Cinquecento godette
una popolarità
di
nell'Urbe del primo Cinquecento. Nel 1534
la
il
prelato,
senesi
intellettuali
uomo
Claudio Tolomei (1492-1555),
rico della lingua toscana
Biado per stampare
indiscussa.
Biado furono coinvolti alcuni
Nell'edizione di
politico e teo-
era rivolto a
si
sua Orazione della pace, dedicata a Clemente VII
(1478-1534). Sappiamo che Tolomei fu coinvolto direttamente nella
cenda della stampa del
libro, sollecitando
il
assicurasse che
Palladio (m. 1550), alla fine del 1534, perché
si
curato da suo nipote, Mariano Lenzi, fosse dato
alle
Coeva
stampe 13
un umanista minore
libro
il
.
secondo dia-
di questa edizione è un'edizione parziale del solo
logo curata da
fac-
segretario dei brevi, Blosio
abruzzese, professore negli atenei di
Roma, Leonardo Marso d'Avezzano 14 L'edizione, pubblicata col
et divino, uscì a Roma, dal torchio di Benedetto
Giunta, in seguito alla richiesta di un prelato, anche lui abruzzese,
Siena e di
.
nome De amore humano
Bernardino Silverio de' Piccolomini (m. 1552). Quest'ultimo volle avere
l'intera
opera tradotta in latino, una richiesta che Marso non riuscì a sod-
disfare,
preparando per
d'amore
15 .
la
stampa invece, soltanto
L'esistenza di questa edizione e
le
il
secondo dei Dialoghi
circostanze della sua prepara-
zione sono presentate nella dedica. La dedica di Marso parla anche di un
quarto dialogo nel
testo.
Ciò
fa
pensare ad una tradizione testuale dei
Dialoghi d'amore diversa da quella che avrebbe conosciuto Lenzi 16
Che
3
I
.
alcuni manoscritti dell'opera circolassero prima della stampa bla-
documenti sono
facenda vd. Nelson
^ Su questa figura e
stati
pubblicati in Nelson
Novoa 2006c
le
e
Novoa 2007.
Per
il
contesto della
2008.
circostanze de l'edizione vedi Nelson
Novoa 2006-2007.
Oltre ciò vedi l'articolo di Bellinotto 1974.
-'Su Giunta probabile curatore del volume vedi
il
mio
lavoro, attualmente in
corso di stampa.
Nella sua dedica Marso giustifica
dei quattro dialoghi in questo
ora fuore
uno
sua scelta di stampare soltanto
"...ho voluto frettolosamente
de' suoi quattro rami, acciò
splendore in un
stia
la
modo:
membro
che
la
Ebreo 1535b,
fol.
2
r.
— 49 —
secondo
studiosa gioventù, visto tanto
solo, possi giudicare e quale e
nascoso, e per dimostrar più chiaro quel che sotto
pre..."
il
mandare per
quanto ne
al
l'integro
velo delle parole
corpo
si
cuo-
James W. Nelson
Novoa
diana era già noto. Nel 1525, scrivendo dalla Spagna dove
come nunzio,
i
modo dunque
In qualche
nel
dibattito
intorno
Cinquecento, che coinvolgeva
sola italiana,
volgare.
modo
la
modo
alla
lingua,
pieno vigore
in
letterati e teorici della
un modello per
all'inizio
lingua in tutta
la
del
peni-
l'espressione letteraria in
vari manoscritti del terzo dialogo
come avremo
rispecchiano questo dibattito. Inoltre,
di vedere, le diverse redazioni rappresentano delle scelte nel contesto
della questione della lingua che avrebbero portato
più primitive
ormai piena
Lo
.
prima circolazione dei Dialoghi d'amore û
quali ricercavano
i
normativo del toscano 17
rimaneggiamenti presenti nei
I
qualche
in
era recato
Maestro Lione insieme a delle opere che, in qualche modo, erano
libri di
legate alla vexata quaestio dell'uso
situa
si
Baldassar Castiglione (1478-1529), in ben tre lettere chiese
alla
e pressocchè totale 18
uscì nel
le
testo dalle redazioni
.
stato attuale della critica testuale dei
Tre sono state
il
versione stampata, nella veste finale di una toscanità
Dialoghi d'amore
proposte di edizione critiche dei Dialoghi d'amore. La prima
1929, opera del filosofo Santino Caramella 19
.
Apparentemente
ignaro dell'esistenza della tradizione manoscritta e dell'edizione parziale
curata da Marso, Caramella
rimediare
alle
fronto con
si
basò sull'edizione a stampa del 1535 per
sue lacune ed imperfezioni, stabilendo, a sua volta,
le altre
edizioni cinquecentesche del testo 20
.
Il
un con-
suo lavoro rima-
ne tutt'ora l'edizione moderna più diffusa del testo di Leone Ebreo.
Una
svolta definitiva nello studio dei Dialoghi d'amore però fu quella
Giacinto Manuppella 21 Egli riuscì ad integrare
di
.
Marso
e di
ben
tre manoscritti:
Patetta
373
lo studio del'edizione di
della Biblioteca Apostolica
Vaticana (d'ora in poi P), Barberiniano Latino 3743 anche posseduta dalla
Biblioteca Apostolica Vaticana (d'ora in poi B) ed
ra British
Museum
Manuppella prese
in poi S), l'edizione di
Senza aver proposto uno stemma codicum,
17
1
8
Harley 5423
in considerazione l'edizione stabilita
stampa bladiana (d'ora
la
il
Marso
e
i
da Caramella,
tre manoscritti.
lo studioso suggerisce
che
P
Castiglione 1969, pp. 90, 97 e 101.
Sulla questione della lingua vedi Sabbatino 1995, Paccagnella
1985.
19 Ebreo
1929b.
u
dell'allo-
ed ora nella British Library a Londra (d'ora in poi H).
Queste
si
trovano elencate in Ebreo 1929b, pp. 270-292.
21 Ebreo
1983.
— 50 —
1984
e Pozzi
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo
occuperebbe
la
parte più alta della tradizione,
sarebbe quella più vicina
stampa
alla
di Biado.
H
B
quella intermedia e
Manuppella,
nelle sue note
critiche al testo suggerisce alcune delle sue caratteristiche probabili: la ste-
sura originale di Leone Ebreo sarebbe colma di usanze iberiche,come ispa-
nismi e lusitanismi,
piano morfologico che su quello
sia sul
predominavano
Inoltre,
le
forme
morfologiche
lessicali,
chiaro sapore latineggiante, del tutto consone con
prosa filosofica di fine
Cinquecento 22 .
Quattrocento ed inizio
Di recente
la
sintattico.
e sintattiche di
una nuova edizione
è uscita
dei Dialoghi, opera della stu-
diosa Delfina Giovannozzi 23 La studiosa prende lo spunto per
ma
zione dal lavoro di Manuppella
proponendo una versione
passi dell'edizione di
interviene sul testo da lui proposto,
rivisti e ripristinati 24
Qualche decennio prima Carlo Dionisotti aveva
uscito dal torchio di Biado era stato sottoposto ad
norma
alla
la stesura
intuito che
il
il
primo a
rivelare l'esistenza,
Cinquecento, come
(1470-1525)
Dionisotti
il
e
romana"
Battista
H
testo presente in
al
fra la fine del
Fregoso
(1440-1504) 25
note
al
testo in
l'ini-
Secondo
.
farebbe pensare ad una redazione risalen-
1525 26
.
La tradizione manoscritta dei Dialoghi d'amore ebbe
le
scritte
Quattrocento e
Libro de natura de amore di Mario Equicola
il
XAnteros di
ad una data posteriore
22 Vd.
un
H,
primitiva dei Dialoghi d'amore è senz'altro da mette-
nella detta "lingua cortigiana
zio del
testo
sostanziale rimaneg-
rapporto con quella prosa latineggiante di opere filosofiche
re in
te
un
e dei
.
toscana. Dionisotti, avvalendosi di
manoscritto in particolare, di cui fu
mostrò che
sono colmate
del testo in cui delle lacune
Manuppella sono
giamento per adeguarlo
sua edi-
la
.
il
suo primo vero
Ebreo 1983 pp. 344-427.
23 Ebreo 2008.
24 Vd. Giovannozzi 2008.
^ "Questi latinismi
hanno un
forte sapore di autenticità, o per
anteriorità rispetto alle normali
la data, già
forme
meglio
dire, di
Perché è impensabile che a quel-
italiane.
bene innanzi nel Cinquecento, un
italiano potesse subire
una
revi-
sione linguistica intesa a costellarlo di latinismi pedanteschi, mentre è normale
procedimento contrario." Dionisotti 1959
cortigiana
romana
c'è
una
p.
folta bibliografia.
il
411. Sulla questione della lingua
Ci limitiamo soltanto a segnalare:
Giovardi 1998, Drusi 1995, Gasparini 1985, Rajna 1901, Ricci 1999.
" "Nessuno certo può negare che
né a
tale 'state di fatto' certo
i
Dialoghi siano giunti a noi in veste
occorre cercare rimedio.
Ma
italiana,
occorre storicamente
interpretare lo stato di fatto, in termini di storia della lingua e letteratura italiana,
non meno che
in quelli della storia della filosofia... Ora
— —
51
il
fatto è
che a parte
James W. Nelson
una
studio in
tesi di
guida di Paolo
la
laurea di
Trovato 27
Novoa
una studentessa olandese,
Anni dopo
.
la
Stela Capei, sotto
presentazione della
occasione di una discussione sul lavoro dei correttori per
nizio del Cinquecento, Trovato discusse
i
la
tesi
ed in
stampa
dell'i-
punti salienti della
nella
tesi
quale l'allieva, basandosi sulle intuizioni di Dionisotti, suggeriva l'esisten-
una
za di
serie progressiva di redazioni dell'opera,
ripulitura linguistica del testo, partendo
da
che vanno nel senso di
prosa latineggiante
tratti della
e da elementi morfologici di koiné centromeridionale nei testimoni più
dello
stemma
2 ^.
bra essere stata
Secondo
la
schema
lo
prima a
di Capei,
i
studiare, sarebbero
tre testimoni,
che
alti
sem-
lei
da inquadrare nel seguente
stemma codicum:
Lo studio
recente dei problemi testuali e della tradizione manoscritta è
quello di Barbara Garvin. In una discus-
sione sul problema che ha diviso
Dialoghi d'amore,
diosi dei
propone
l'italiano
nale in cui
posto
la
come
la
lingua origi-
Leone Ebreo avrebbe com-
sua opera 29
Sempre seguendo
.
le linee di ricerca aperte
Capei
gli stu-
Garvin
la
da Dionisotti,
e Trovato, basandosi sui tre testi-
moni da
loro studiati, sostiene che l'o-
pera sarebbe stata sottoposta a progressivi rimaneggiamenti. Quello più
importante fu dovuto in seguito all'intervento del circolo senese a
Roma
e,
probabilmente, di Claudio Tolomei, che avrebbe influito sulla stesura finadel testo 30
le
tramite
fica
A
.
Garvin accetta
Kristeller,
tracce
stati
ma mai
riportati
studiati in
dialettali,
la
dalla
Capei
non
solo,
ma è
di
all'attenzione della critica
modo
e lo esempli-
da Paul Oskar
sistematico nel contesto della critica
sostanza dell'opera è toscana:
Harleiano, anche con una
pa;
schema proposto
questi tre testimoni documentati dagli studiosi bisogna aggiungere
due che sono
le
lo
presentazione di varianti e lacune.
la
buona giunta
di latinismi
è
tale
anche
nel
ms.
scomparsi nella prima stam-
una toscanità cinquecentesca matura, impensabile
ai
primi
del secolo, prima, direi, del 1525." Dionisotti 1959, p. 415.
'
Capei 1981-1982. Malgrado
detta
gli nostri sforzi,
tesi.
28 Trovato 1991,
p.
194.
29 Garvin 2001.
30 Garvin 2001
pp. 190-194.
— 52 —
non siamo
riusciti a
consultare
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
Dialoghi. Sono
testuale dei
il
Leone Ebreo
ms. 22 della Biblioteca Comunale Gabrieli
Piceno (d'ora in poi A) e
di Ascoli
di
ms. 22 Western della Butler
il
Manuscripts and Rare Books Collection della Columbia University a
New
York (d'ora in poi W).
/ manoscritti attualmente conosciuti del terzo dialogo
1) Il
ms. Barberiniano Latino 3743
Capei, Trovato, Manuppella e Garvin concordano nel situare
bassa dello
stemma codicum. Secondo Capei B
da Biado per
e
il
B
nella parte
manoscritto adoperato
sua edizione del 1535 dei Dialoghi d'amore (d'ora in
fissare la
poi S) sono derivati della stessa fonte. Manuppella addirittura, sostiene che
B
è la fonte del terzo dialogo in S 32 L'inventario di
.
non
tuito nel 1639,
fondo Barberini,
getta nessuna luce sulla sua origine 33
.
Reca
costititolo:
il
Philone et Sophia della Origine de amore Dialogo ed è costituito da 338
carte,
meno da due
che sembrano state prodotte per lo
stabilito che, attenendoci alle filigrane,
Di
tutti
i
La lezione
lezioni di S.
interna
B
testimoni,
Ad un
al testo.
maggior
di
che condivide
è quello
certo
la
1
524 34
maggior parte
del testo, Filone dichiara a Sofìa che
«...siamo, secondo la verità ebraica, a cinque milia duecento sessanta
del principio de la creazione...», che,
secondo
la
ca dagli
Non mancano
offre questo passo: "...che
quanto
altri
esempi.
Il
si
vedrà,
si
testo della
de l'huomo, quanto
è la vita
due
datazione cristiana, corri-
sponderebbe all'anno 1501-1502. Questa lezione, come
altri testimoni 35 .
.
delle
senza dubbio una datazione
rilievo è
punto
mani. Garvin ha
testo potrebbere risalire al
il
distac-
stampa
sta l'ottava
sphera a fare una circulatione...", frase che ritroviamo in B, invece di "...de
l'huomo..."
testimoni propongono
gli altri
B propongono:
curato da Biado che
31 Kristeller
1990,
32 Ebreo 1983,
p.
p.
298
si
Nei
il
trova nella carta
56 v
altri
e nella
testimoni
e.
il
testo
non dimostrò contra
XLIV. 104
v.
p. 196.
3 " Nell'edizione di Biado
v.
.
"Aristotele
b.
15, fol.
3 ^ Nella stampa bladiana
invece
mondo..." 36 Sia
386.
-" Inventarium Tomus
34 Garvin 2001,
"...del
90
r
in
il
il
passo
1 1 1
si
trova nella carta 50 v del terzo dialogo. In
si
trova nella carta 51 v ed in
B
v.
passo
passo discrepante
si
A.
— 53 —
trova in
H
e.
62
B
v,
nella carta
in
P
113
nella carta
Novoa
James W. Nelson
Platone, perch'io tengo che ne l'atto visivo tutte
così la
rie,
due
cose sieno necessa-
le
missiva de' raggi de l'occhio ad apprendere et illuminare l'og-
getto" 37 Gli altri testimoni invece presentano "..missione de' raggi..." 38 In
.
.
un altro caso S e B condividono la lezione "...per tutto il suggetto una parte
"
dopo l'altra..." 39 mentre gli altri quattro testimoni presentano ...di poi l'altra..."^.
Condivide con S alcune
ha
del testo che
e
la
B propongono:
il
toscaneggiamento
comunità de
"...parlando de la
l'amore..." 41
mentre
,
testimoni offrono: "...parlando de communitate amoris..." 42
altri
Entrambi
ne
la
presentano: "...ma più presto fa questa intrinseca relatio-
testi
i
sua unità et più perfetta et semplice, perchè
non sarebbe
essentia
lezza..." 43
Gli
.
di
"...et così
relassare
li
somma
vita se
non
comanda Moises
debiti et gli obblighi de
riportano
lezione corretta
la
Nei margini del
ed in ebraico,
italiano
La mano
delle note
sono
testo ci
scritte, in
"
con
il
unità..." 44 Sia
.
in questo settimo
le
anno, che
S che
si
deb-
possessioni et tornare ogni cosa
scemita..." 45 .
Gli
altri
al
mano-
...chiama questo settimo anno..." 46
.
delle parole e a volte delle frasi in latino,
quest'ultimo caso, da una
sembra diversa da quella
sembrerebbero indicare che
sua divinità o divina
réverbérasse in sé stessa de la bel-
suo primo; onde chiamano questo settimo anno
scritti
la
hanno "...somma
quattro manoscritti
altri
presentano:
bano
gli
.
testimone condivide alcuni degli errori presenti nel testo della prince-
Il
ps.
B
consone con
lezioni
sua massima espressione nell'edizione a stampa. Così S
manoscritto
del testo.
sia stato in
bro della comunità ebraica italiana. Si tratta in quasi
mano
Le note
possesso di
tutti
i
italiana47
.
in ebraico
un mem-
casi di riassun-
della materia del testo, di notabilia, nel caso della marginalia in ebraico,
ti
di particolare interesse per
il
contenuto giudaico.
0-7
D/ Nella princeps
carta
38
H
39 S
40
i
H
41
B
42
H
43 S
44
H
13
e.
/
H
11
B
14
67
r,
P
B
v,
Alcune
mente
r,
Ac.
v,
85
e.
e.
P
P
r,
120
r.
60
v,
e.
53reBc.
64
W 19
viene riportato nella
v.
12 re
S reca "...parlando de
r.
r,
56
e.
B
v.
Pc. 8
r,
97
e.
trova nella carta 10 v mentre in
si
v,A 15 ve
P
169
e.
e.
r,
10
e.
passo
il
v.
8r,
e.
45 Se.
46
9
1
ce.
115
131
e.
W 95
v,
v,
A
W
e.
la
communità de
A e.
e.
74
107
l'amare..."
e.
79
v.
r.
v.
v.
57 v-58
di queste
in corso di
W
r,
92
r
e
A e.
72
r.
note marginali sono state studiate nel mio contributo, attualstampa,
(b).
— 54 —
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
2)
di
Leone Ebreo
ms. Harley 5423
Il
Come
è stato già
accennato
ms. Harley 5423 è stato portato all'attenzio-
il
ne degli studiosi da Carlo Dionisotti.
carte e presenta
manoscritto è costituito da 192
mano
Philone volgare, scritto da una
titolo, //
il
Il
diversa di
quella dell'amanunese, soltanto nell'ultima carta del manoscritto 48 Nel suo
.
lavoro lo studioso accenna alla ripulitura linguistica apportata sul testo che
separa questo testimone dal testo della princeps, intesa nel senso di elimi-
nazioni di latinismi da associare con
primi decenni del Cinquecento 49
la
prosa filosofica in
testi italiani
Dionisotti ha fatto notare che la scrittura del testo, opera di
pergamena
grafo di altissima classe" è stato copiato su
un
destinatario di spicco 50
che
infatti rivela
il
1527 da Ludovico
tino,
.
Uno
.
fatto
Il
formata", lo
il
che
al
sacco di
pensare ad
il
celebre
fra
Roma,
1525
e
amanuense vicen-
nel quale
il
secondo
sembra che
Ludovico degli Arrighi indica che molto
testo circolò nei ceti alti della società
ambiente
e B, la stesura dei Dialoghi
lo stesso testo di
d'amore presente in
due testimoni. La variante più
romana
dell' inizio
curiale.
Benché propone sostanzialmente
la
"calli-
testo fosse stato copiato in lettera "cancelleresca
il
del Cinquecento, forse in
ne
fa
legato alla corte pontificia durante
stile calligrafico di
probabilmente
che
manoscritto potrebbe essere stato copiato
nonché stampatore
morisse 51
il
un
studio successivo a quello di Dionisotti
degli Arrighi (1475-1527),
decennio del Cinquecento fino
dei
.
rilevante è senza
quello presente in S
H non segue sempre questi
dubbio
il
passo che contie-
data del supposto svolgimento dell'azione del dialogo. In un primo
momento l'amanuense
aveva
scritto: "...a
cinque mila ducento trenta dui
del principio della creatione..." che darebbe l'anno 1472.
Ludovico degli
Arrigh, però, ha corretto "...trenta..." nell'interlinea del testo con "...settanta...",
Il
che darebbe l'anno cristiano 1512 52
il
manoscritto condivide,
ni di B.
La prima battuta
tivo indirizzato a Filone
48
H
e.
192
:
come
si
.
vedrà più in avanti, molte delle lezio-
B e H, un doppio vocanon odi o non voi risponde-
di Sofìa nel testo è, in S,
"Philone, o Philone
v.
49 Dionisotti 1959,
pp. 410-415.
50 Dionisotti 1959,
pp. 409-410.
Su Ludovico
-*
Arrighi e
52
H
e.
60
la
degli Arrighi copista del manoscritto
Vd. Law 1978. Su
sua attività di copista vd. Casamassima 1962.
v.
— 55 —
degli
James W. Nelson
re?" 53
Questo
.
distacca dagli
si
Novoa
manoscritti che offrono
altri tre
un
triplo
vocativo: "Philone, Philone o Philone, non odi o non voi rispondere?" 54
3)
Il
ms. Western 22
Il
ms. Western 22
Columbia
alla
1966 su
and Rare Books Room"
trova nel "Butler Manuscripts
si
Fu
University.
acquistato dalla biblioteca di quell'Ateneo nel
richesta personale di Paul
Oskar
Kristeller 55
.
Non
è stato possibile
risalire ad altre notizie sulla provenienza di questo manoscritto 56
.
L'unica
indicazione sulla possibile identità del copista è data alla fine dell'ultimo folio
che porta
B
C,
tre iniziali:
E Non siamo
e
tezza le filigrane nella carta,
il
stati
capaci d'identificare con esa-
manoscritto sembra essere opera di almeno due
È sprovvisto di titolo e non indica neanche nome
Uno studio dell'opera di Leone Ebreo presente in
mani.
con
W
Per lo più
"Non
tratta di varianti grafiche.
si
W
H
e
sono
seguente passo:
-) -)
e.
1
e.
B
r,
1
e.
prima perchè
"...e
H
e
r
1
Pc.
r,
Occorre ringraziare
altro
dilateria..." 61
In un'altra
tu'l
vedi..." 58
gli altri
esempio
.
testimo-
è dato dal
manoscritti e
disponibilità della bibliotecaria del Butler
Reading room,
e.
la
,
.Un
1
si
.
Gli
r.
Ir.
Consuelo W. Dutschke che mi ha fornito
dott.ssa
la
"aria" 60
quando
la lezione:
altri
re Ac.
1
acqua..." 59
airo,
forme grafiche per
ni presentano altre
W
altri testimoni 57 .
unici a proporre: "Il stormento
gli
Entrambi presentano: "...come
54
due manoscritti offrono
I
havea visto..." che è respinta dagli
te
occasione
un confronto
e
testimoni rivela che esso condivide una serie di lezioni con H.
gli altri
53 S
dell'autore.
il
delle indicazioni preziose sul
manoscritto.
)t)
-
Il
manoscritto fu possesso del bibliofilo e collettore Bernard Rosenthal, in cui
gentilmente
ha
ci
riferito di averlo acquistato nel
qualche mese dopo
)/
W
e.
1
visto..."
W
A
e.
e.
13
16 v e
59
e.
W
e.
1
r.
S invece propone "Non
16 v e
r,
"Il
fol.
1
mentre
H
Gli
altri
t'ul
vedi..."
e.
11
strumento,
14 v e
H
tu'l
9
e.
vedi..." S
venduto
ti
P che
sia
vedevo..."
A
e.
1
r.
B
offre
presentino "...Non
te
"Non
havia
W
P
e.
e.
14
P
e.
e.
9
10
r,
"Il
strumento tu
il
t'ul vedi..."
vedi..."
B
e.
r,
v.
aire et aqua..."
10 re
e poi d'averlo
invece presentino: "L'instrumento
r.
"In strumento
"...come
He.
e.
1965
University.
r.
aero et acqua..."
61
1
havevo visto..." nella
ti
^
H
e
r
Columbia
alla
Ac.
11, "...come aere, acqua..,"
8 v e "come è aere et acqua..." S
v.
— 56
e.
8
B
r,
e.
14
v,
"...come
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
altre soluzioni 62
stampa bladiana offrono
la
razzi del'occhio..." 63
missione de'
A parte questi varianti
cidono
adiafore in
una lezione con
in
che
stampa64
dagli altri manoscritti e dalla
In
almeno un'occasione entrambe coin-
'1
"la estasi" 68 .
mondo
creato
danno
W condivide
estasi" 67 al
un
In
dei varianti grafici
contrario degli
altro passo
i
tre
con B. Tutti
testimoni, che presen-
altri
testimoni propongono: "Tu
condividono anche questa lezione con l'edizione a stampa:
Tutti e tre
"...tertio et
altri
due
stampa
nel-
ultimo che è l'occhio..." 71 che differisce invece dal testo degli
manoscritti 72
.
testo di
Il
W però
distacca da questi manoscritti e dalla
si
l'importante lezione che proporrebbe
questa data: "Siamo (secondo
infatti,
tanta dui del principio de
modo
"^
A
"...dilatarla..."
dilataria..." S. e. 8
63
e.
65
15
W
20
e.
66 Bc. 20
67
W
"° P
69
e.
e.
W
7
2
e.
W
70 P
3
e.
7
e.
v,
del occhio"
r
e
ve
13
Pc. 12
v,
r,
He.
e.
2 v e
A
e.
2
v,
H
r,
A
e.
e.
B
r
e
9 v e S
19veHc.
e.
e.
11
v.
et
del occhio..."
73
W
e.
89
v.
set-
come abbiamo avuto
B
e.
v,
"la
14 v
.
"...dilataria
P
e.
8
v...,
"...
13
r.
B
2
e.
1 1
B
1 1
missione de' raggi del ochio"
19 v e S
sbilancia purché nella
1 1
e.
10
2
r c'è
e.
6
v.
e
S propongono soltanto una variante
B
e".
.
.terzo et
,
p.
1
"L'ecstasi".
96.
— 57 —
grafica: ".
ultimo che è l'occhio.
Ac.
v.
Garvin 200 1
A
v.
v.
ultimo che è del occhio..."
Pc.
e.
v.
si
e.
Pc.
r.
ultimo che è l'occhio. .."Bc. 19 v
7 ^ "...tercio
testo, che, però,
nell'interlinea del testo 73
de l'occhio"
16
S non
v.
8
S
A e.
e
H
1 1
Reca,
v.
"la missivi de' raggi
v,
testo.
cinque mila
la verità ebraica) a
12, "...dillataria..."
e.
datazione interna del
r.
H 13reWc. 19
"la missione de' raggi
e.
la
dopo la rettifica nel
vedere, compare soltanto
di
la
creatione del mondo..." che coinciderebbe con
H
testo di
il
men-
mondo
sai che'l
incorporeo?" 70 .
che
sai
divide in corporali et spirituali cioè incorporeo?" 69
si
divide in corporale et spirituale cioè
si
"...né la qualità per tatto
manoscritti e l'edizione a stampa offrono: "Tu
tre gli altri
creato
per atto né per odore..." 65 che
.
e tre presentano "lo
tano
"...la
distacca delle lezioni presentate
si
S: "...né la qualità
insieme a H,
altri casi,
Entrambi presentano
.
.
è respinta dagli altri testimoni, che, invece,
né per odore..." 66
Leone Ebreo
di
."
.
.
.terzo et
Se. 10
v.
15 v e "...tertio et ultimo che è
James W. Nelson
Una serie
(197 in
di riassunti
preceduti da numerali arabi,
4)
tutto),
Novoa
che compaiono
al
margine del
ms. Patena 373
Il
Questo manoscritto
ha concluso che
è privo di qualsiasi indicazione sul
1511
testo fu copiato fra
il
1513
e
suo copista. Garvin
ad uno studio
in base
delle filigrane presenti nelle carte. All'inizio del manoscritto
guere una grande lettera
prima battuta
la
dovuto
fosse di Filone
scrivendo
rettificare
25
righe.
come
W.
in
Presenta
Di Amore.
Nascimento
di Sofìa in esteso sopra
seguente
il
Questo elenco (sempre
il
primo
rigo.
W.
mano; ogni pagina
titolo:
Philone
non
in cifre arabe)
margini del
ai
testo.
e
ha, in
Sophia.
Del
si
trova però soltanto
Accanto ad ogni tema
trova l'indicazione relativa alla carta in cui ogni elemento o
testo di
distin-
Alla fine del testo c'è lo stesso elenco di 197 temi
nelle carte 160r-l64r, e
Il
può
rendendosi conto del suo errore, ha
e,
nome
il
Costituito da 164 carte, tutte della stessa
media,
si
L'amanuense evidentemente aveva pensato che
P.
testo inizia col triplo vocativo presente in
Il
testo
riferiscono alle parti principali dell'opera.
si
P condivide
Presenta varie lezioni che
si
tema compare.
lezione della datazione interna con
la
si
discostano dalla stesura presente in S, B,
W
74
H
.
e
W. Mentre P propone "...persone neutrali..." 75 gli altri danno "..."persone
venerali..." 76 P presenta: "...appressa con l'oggetto esteriore..." 77 mentre
,
.
W
78 e
,
testimoni e S offrono: "...oppresso con l'oggetto esteriore..." in
gli altri
"...oppressa con l'oggetto esteriore..." in
lezione "...del lucidissimo sole..." 80 mentre,
mo
sole..." 81 e
"Siamo (secondo
pio de
J
P
e.
76
'
'
50
W
ou
81
66
e.
1
e.
19
e.
13
e.
12
v.
Wc.
e.
P
1
H
e.
44
r,
B
e.
79 v
Bc. 20reSc. 10
Convidisa anche da
He.
14
r,
B
e.
W offrono
.
la
"...del dolcissi-
.
come condivide
e
S
A e.
e.
1
5
36v.
v.
v.
v,
S 79 P propone
55
e.
è condivisa però,
Condivisa anche da
r,
20
1
v,
lv.
H
82 S
La lezione
v.
e
e
ebraica) a cinque mila settanta e dui anni del princi-
r.
Pc.
78 W.
79
39
c.
la verità
creatione del mondo..."
la
B
"...del sole..." 82
S semplicemente
H, B
v.
A
e.
16
v.
21 re
v.
— 58 —
tutte gli altri,
con A:
A
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
ms. 22 della Biblioteca
Il
Comunale
di
Leone Ebreo
Gabrieli di Ascoli Piceno
P con
L'ultimo testimone preso in considerazione, A, reca lo stesso titolo di
maggior parte
cui inoltre condivide, oltre che la
stano dagli
altri
materie presenti in
205
carte: dalla
W
e P, che,
fino alla
r
come
in P,
212
troviamo l'indice delle
r
compare
in
numerali arabi ed
manoscritto in cui ogni elemento compare. Inoltre,
le carte del
margini del testo
compaiono
temi
gli stessi
ma
indice
dell'
ai
romane.
in cifre
copista di A, accorgendosi di aver omesso quattro dei temi nel suo elen-
Il
co,
ha
li
ci
riga del testo,
sono
tre frasi
Nelle carte in cui
sione e dirige
Come
212
scritti nella carta
prima
la
v
lo disco-
manoscritti, alcuni elementi nell'organizzazione del testo.
È composto da 212
indica
che
delle lezioni
in P,
il
che è
la
Alla fine di questa ultima carta c'è anche
r.
batutta di Sofìa verso Filone. Nella carta
203
che mancavano nel testo che l'amanuense ha recuperato.
i
brani del testo mancano,
lettore alla carta
203 v
il
copista di
in cui le lacune
A
A evidentemente aveva pensato
l'amanuense di
Ha
parlare nel dialogo fosse Filone.
indica l'omis-
vengono colmate.
disposto una grande
che
il
primo
P
lettera
in
a
un
inchiostro di colore rosso nel lato sinistro del testo che invece viene impie-
gato per
la
prima batutta
di Sofìa.
"Sofìa parla e dice" e sopra questo
to
con
È
si
Sopra
può
il
testo
il
distinguere
l'inchiostro scuro che viene impiegato per
il
il
copista ha aggiunto
nome
testo.
stato impossibile risalire alle origini del manoscritto,
grane sembrano una datazione compresa in un periodo
1525
83 .
Trattandosi di una
biblioteca
il
cui
"Philo", scrit-
fondo antico
anche
tra
se le
1520
il
fili-
e
il
è stato costituito
gran parte da manoscritti e volumi provenenti dai conventi soppressi
in
dopo
l'unità d'Italia, potrebbe essere ipotizzabile che sia stata in
una
biblio-
teca conventuale.
A parte alcune varianti di tipo grafico che A condivide con P,
rano questi testimoni dagli
co.
Condivide con
W
e
interna del testo, insieme,
"...quanto optimamente
el ritratto
de
li
differenze sono di tipo contenutisti-
altri, altre
con
che sepa-
H nella sua versione "ripristinata" la datazione
come abbiamo
visto, a
P 84
.
Il
manoscritto dà:
quello perfetto opifìce del universo habbia
doi luminari spirituali nelli doi luminari corporali
83 La Dott.ssa Impiccinì
della Biblioteca
Comunale
di Ascoli
Piceno
messo
celesti,
— che
rin-
grazio per la gentilezza e la particolare cordialità dimostratemi in occasione del
mio soggiorno
di studio in Ascoli
— ha
filigrana, identificando la filigrana
84 "Siamo (secondo
creatione del
la verità
mondo".
A e.
stabilito questa datazione sulla base della
9597
del repertorio di Briquet.
ebraica) a cinque milia
68 v
— 59 —
ducento settanta
et
dui da
la
Novoa
James W. Nelson
sole et luna," 85 lezione che è seguita
da P dopo un ripristino
Diversi, invece, gli altri testimoni che offrono
"corporali" 87
la
A che
Sia
.
il
P presentano questa
al
margine 86
lezione: "...ma sia
come
voglia la bestialità in tutto o vero in parte è ultima destruttione et
anima" 88 Gli
difetto del
.
summa
a
Dio pregando
'libera
P
unica" 89 Insieme a
.
summo
voglia, la bestialità in tutto, o vero in parte è
si
summo
destruttione et
si
testimoni includono una citazione del Salmo
altri
come
22, 20-22: "...ma sia
.
testo sprovvisto della paro-
difetto del
anima
da destructione l'anima mia
offre: "...né la qualità
per questo dice David
et
et di
poter de' cani essa
per tatto né per odore..." 90
.
Conclusioni
Dopo uno
anche
studio,
che costituiscono
parziale, di certi elementi
la tra-
85 Ac. 20.
optimamente quello
testo recava: "...quanto
Il
habbia messo
ritratto
il
de
E poi
margine" P e. 5
celesti, sole et luna".
aggiunto
°'
al
perfetto opifìce de l'universo
dui luminari spirituali
li
le
parole
doi luminari corporei
nelli
doi luminari corporee..." furono
"...nelli
v.
1
"...quanto ottimamente quel perfetto opifìce del universo habbi messo
ritratto delli
W
luna"
dui luminari spirituali
26
e.
habbi messo
il
sole e luna..."
v,
26 v-27
ce.
habbi messo
He.
W
e.
r
30
il
r,
li
,
dui luminari spirituali,
ritratto
de
li
Se. 14
celesti, sole et
ottimamente quel perfetto
spirituali
ne
li
fattore
due luminari
et
de l'universo
spirituali cele-
r.
o vero in parte è
summa
"Ma sia come si
summo difet-
destructione è
per questo dice David a Dio pregando 'libera da destructione
la bestialità in tutto,
o vero in parte è
l'anima. Et per questo dice
e di
l'u-
luna..."
r.
l'anima mia e di poter de' cani essa unica"
sta lezione:
dui luminari spirituali:
r-30v. Gli altri testimoni offrono queste varianti:
de l'anima
ma mia
nelli
dui luminari spirituali
de dui luminari
voglia, la bestialità in tutto
to
el
celesti, sole e
"...quanto optimamente quel perfetto opifìce de
e "...quanto
23vePc.l8
e.
de
17
ritratto
sole et luna..."
sti,
88 A.
^
il
dui luminari spirituali
"...quanto ottimamente quel perfetto opifìce de l'universo
ritratto
niverso habbi messo
B
nelli
David
a
H
e.
summa
19 v e
Dio pregando,
poter de' cani essere unica".
"Ma ciò sia come si voglia
summo diffetto de
destruttione et
H e- 31
'libera
v-32
r.
da destruttione
Il
testo di
S
l'ani-
offre que-
"Ma sia come si voglia, la bestialità in tutto, o vero in parte è somma
sommo difetto de l'anima, e per questo dice David a Dio pregan-
destrutione et
do
'libera
da destrutione l'anima mia
e di potere de' cani esser unica",
v.
90 Ac. 16 ve Pc. 12
r.
— 60 —
e.
16 r-16
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
di
Leone Ebreo
dizione manoscritta del terzo dei Dialoghi d'amore possiamo trarre alcune
conclusioni, seppur provvisorie. Attenendoci allo
tato dal Capei,
babile per
ma
con l'aggiunta
di altri
stemma codicum presen-
due testimoni, una
terzo dialogo potrebbe essere la seguente:
il
A
e
filiazione pro-
P condividono
alcuni elementi formali ed anche alcune lezioni che influiscono sul conte-
nuto del
testo.
arcaizzanti e
tradizione.
È
Essi presentano in genere le lezioni più latineggianti e
dunque sarebbero da
collocare entrambi nella parte alta della
probabile che entrambi derivino da una fonte che, a sua volta,
rimaneggiamenti,
è stata sottoposta a vari
intesi nella progressiva toscaniz-
zazione del testo. Tramandato nei vari testimoni,
va forme latineggianti, fino ad ottenere
la
il
forma
testo
della
man mano
perde-
stampa bladiana
di
1535.
Sembra anche ragionevole supporre che W,
questi
due testimoni
e
che questo manoscritto
in
qualche modo, derivi da
sia servito
da base per
ela-
H. Entrambi condividono numerose lezioni che sembrerebbero confermare questa filiazione. Allo stesso tempo il legame fra la
borare
stesura di
la
parte alta della tradizione (A e P) e
questo caso, da alcuni elementi in
W sembra
comune
essere confermato,
fra loro: la
testo e l'esistenza dell'indice, o l'elenco dei
anche in
datazione interna del
197 temi, o
riassunti, delle
materie presenti nell'opera.
La tappa successiva
re quella della parte
della tradizione manoscritta del testo
sembra
decisamente più bassa della tradizione, B. Per
le
esse-
nume-
con S sarebbe ragionevole concludere che etrambi
stessa fonte. S rappresenta una stesura sottoposta ad una
rose lezioni condivise
hanno
attinto alla
con l'eliminazione
ripulitura linguistica radicale,
di
numerosi latinisimi che
esistevano ancora in B.
Da
vati
ritenere parte alta della tradizione sarebbero
da una fonte comune, ormai
verosimilmente
serviti
da fonte a
persa. Questi
W,
che
si
Ae
P, entrambi deri-
due testimoni sarebbero
sarebbe distaccato da loro con
alcune lezioni discrepanti, pur condividendo ancora molti elementi formali
e testuali,
come
l'elenco delle materie e la datazione interna.
lezioni sarebbero passate a
ra del testo,
H
e
ad un
altro codice
b che,
avrebbero introdotto vari cambiamenti,
nella
come
Queste
nuova
stesu-
l'eliminazione
dell'elenco delle materie e la modifica nella datazione interna nel testo
parte di
H
con A, P
e
anche
stesse lezioni di
diana.
se, alla fine,
W. Un
adopera un cambiamento
altro codice, adesso
H, sarebbe
servito a
B
perduto
ma
per fissare
il
nel testo
che avrebbe accolto
testo della
da
consono
stampa
le
bla-
A questo punto nella tradizione manoscritta sarebbe intervenuto l'e-
lemento senese, nel senso
avrebbe eliminato
di ripulitura linguistica e stilistica sistematica
le lezioni
che
latineggianti a favore delle soluzioni toscane.
— 61 —
James W. Nelson
Ciò che sappiamo dell'intervento
Novoa
con
di Lenzi, curatore del testo
i
suoi
legami con Tolomei teorico della lingua, conferma l'importanza di questa
impronta senese imposta
al testo
durante
la
sua fissazione del testo dato poi
stampa. Tutto ciò sembrarebbe confermare
alla
Trovato
e
le
posizioni di Capei,
Garvin.
Abbiamo provveduto a presentare soltanto il quadro generale dei testimoni che costituiscono quello che attualmente conosciamo come la tradizione manoscritta del terzo dei Dialoghi d'amore. Sarebbero auspicabili ulteriori lavori testuali sulla
tradizione e l'integrazione di ricerche e scoperte
archivistiche che, in qualche
modo, getterebbero una
luce sulla vera natura
delle varie stesure del testo. In attesa di trovare altri testimoni
ro completare
quadro
il
diosi della critica testuale dell'opera
scritti
di
conosciuti insieme ad
Leone Ebreo
può
altri
si
devono per forza soffermare
sui
dati lo studio dei vari ambienti in cui
manoil
testo
è stato tramandato, nelle varie fasi della sua composizione,
fornire ancora molti spunti di ricerca utili a
che continua a
che potrebbe-
della genesi redazionale dei Dialoghi d'amore gli stu-
offrire agli studiosi
comprendere questa opera,
materia di riflessione.
Villanova University
Opere citate
Abulafìa, David.
Memory and
"The Aragonese Kings of Naples and the Jews." The Jews ofItaly.
Identity. A cura di Bernard Dov Cooperman/Barbara Garvin.
Patomac: University Press of Maryland, 2000, pp. 82-106.
Appel, Ernst. Leone Medigos Lehre vom Weltall
und
und
ihr Verhaltnis
zu Griechnischen
Zeitgenossischen Anschauungen. Inaugural Dissertation zur Erlangung der
Doktorwurde der Hohen Philosophischen Fakultât der Freidrich-AlexandersUniversitàt Erlangen. Berlino:
Ariani, Marco.
Roma: Bulzoni
Bacich,
Georg Reimer, 1907.
Imago fabulosa: mito
e allegoria nei
Dialoghi d'amore di Leone Ebreo.
Editore, 1984.
Damian. "Negotiating Renaissance Harmony: The
First
Spanish Translation
of Leone Ebreo's Dialoghi d'amore." Comitatus, 36 (2005): 114-141.
Bellinotto, Elena Ofelia.
"Un nuevo documento
Leone Ebreo." Arquivos do
sobre los Dialoghi d'amore de
centro cultural português. (1974):
399-409.
Capei, Stela. Per un'edizione critica del terzo dialogo d'amore di Leone Ebreo (Del
nascimento di amore). Leiden,
Casamassima, Emanuelle.
Roma
e
Amsterdam. 1981-1982.
"Ludovico degli Arrighi detto Vicentino copista
dell'Itinerario del Vartherna."
La
Bibliofilia.
Anno LXIV
(1962):
1
17-162.
Castiglione, Baldassare. Lettere inedite e rare, a cura di G. Gorni, Milano/Napoli:
Riccardo Ricciardi editore, 1969.
Damiens, Suzanne. Amour et intellect chez Léon l'Hébreu. Toulouse: Edouard Privât
éditeur, 1971.
— 62 —
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo
Davidson, Herbert. "Medieval Jewish Philosophy
in
the Sixteenth Century."
Jewish Thought in the Sixteenth century, a cura di Bernard
MA: Harvard
Cambridge,
Dov Cooperman,
University Press, 1983, pp. 106-145.
Dionisotti, Carlo. "Appunti su
eone Ebreo."
I
Italia medioevale e umanistica.
2
(1959): 409-428.
Drusi, Riccardo.
La lingua
Note su un
"cortigiana romana".
cinquecentesca della lingua. Venezia:
Il
aspetto della questione
Cardo, 1995.
Roma
Ebreo, Leone. Dialoghi d'amore composti di Leone Hebreo Medico.
per
Antonio Biado d Assola, 1535a.
De amore humano
Roma: Benedetto Giunti, 1535b.
et divino.
Dialoghi d'Amore Hebraeische Gedichte Herausgegeben mit einer Darstellung
des Lebens
und
des
Werkes Leones Bibliographie Register zu den Dialoghi
Uebertragund der Hebraeischen
texte Regesten,
Urkunden und Anmerkungen.
a
cura di Carl Gebhardt, Heidelberg/Oxford/Paris/Amsterdam: Curis Societatis
Spinozanae/Carl
Press/les Presses
Universitàtbuchhandlung/Oxford
Winters
University
Universitaires/Menno Hertzberger, 1929a.
Dialoghi d'amore, a cura di
S.
Caramella. Bari: Giuseppe Laterza
&
figli,
1929b.
Dialogues d'amour. The French translation attributed
Chapel
Hill: University
Didlogos de amor.
notas,
documentos,
A
to
Pontus de Tyard
A cura di Thomas Anthony
published in Lyon, 1551, by Jean de Tournes.
and
Perry.
of North Carolina Presses, 1974.
cura di Giacinto Manuppella. vol.
vol. 2:
1:
texto italiano,
trad, portuguesa, bibliografia, Lisboa:
Instituto
Nacional de Investigaçao Cientifìca, 1983.
Dialogues d'amour, Traduction de Pontus de Tyard, Texte établi par Tristan
Dagron
Introduction et notes explicatives par Tristan
et Saverio Ansaldi,
Dagron.
Paris:
Librairie Philosophique Jean Vrin, 2006.
Dialoghi d'amore, a cura di Delfina Giovannozzi, introduzione di Eugenio
Canone. Roma-Bari: Editori Laterza, 2008.
Ferorelli, Nicola.
Gli ebrei nell'Italia meridionale dall'età
E
ristampa aggiornata a cura di
Fontanesi, Giuseppina.
Il
romana al
secolo XVIII,
Patroni Griffi. Napoli: Dick Peerson, 1990.
problema dell'amore
Mondolfo. Venezia: Libreria emiliana
nell'opera di
editrice,
Leone Ebreo,
pref. R.
1934.
Gasparini, Carlo. "LAnteros di Battista Fregoso." Giornale storico della letteratura
italiana.
162 (1985): 225-249.
Garvin, Barbara. "The Language of Leone Ebreo's Dialoghi d'amore."
e Ricerche Sulla Storia, la
Cultura e
la Letteratura degli
Italia.
Studi
Ebrei d'Italia 13-14
(2001): 181-210.
Giovannozzi, Delfina.
"I «libri di
Dialoghi d'amore." Bruniana
Giovardi,
La teoria
Roma: Bulzoni
Claudio.
Cinquecento.
maestro Leone». Note sulla recente edizione dei
et
Campanelliana. 14. 2 (2008): 449-460.
cortigiana
e
il
dibattito
linguistico
nel
primo
Editore, 1998.
Giura, Vincenzo. "Gli ebrei nel regno di Napoli." Gli ebrei e Venezia
secoli
XTV-
XVIII, Atti del Convegno internazionale organizzato dall'Istituto di storia della
società e dello stato veneziano della
Fondazione Giorgio Cini, Venezia,
— 63 —
Isola di
San
Novoa
James W. Nelson
5-10 giugno, 1983.
Giorgio Maggiore,
A
cura di Gaetano Cozzi. Milano:
Edizioni di comunità, 1987, pp. 771-780.
Guidi, Angela. "Platonismo e neoplatonismo nei Dialoghi d'amore di Leone
Ebreo: Maimonide, Ficino e
Guidi, Angela. "La sagesse de
definizione della materia." Medioevo. Rivista di
la
storia della filosofia medievale.
28 (2003): 225-248.
Salomon
et le savoir
philosophique: matériaux pour
une nouvelle interprétation des Dialogues d'amour de Léon Hébreu." Revue
sciences Philosophiques et Théologiques
des
91 (2007): 241-264.
Hinojosa Montalvo, José. The Jews of the Kingdom of Valencia, Gerusalemme: The
Magnes
The Hebrew
Press,
University, 1993.
Hughes, Aaron W. "Transforming the Maimonidean Imagination: Aesthetics
the Renaissance
in
Though of Judah Abravanel." Harvard Theological Review 97':4
(2004): 461-484.
Hughes, Aaron W. "The Art of Philosophy
in Halevi's
Kuzari and Abravanel's
Dialoghi D'Amore? Medieval Encounters 13 (2007): 470-498.
Idei,
Moshe. "Mekorot Dimui ha-Ma'agal be Sefer ha-Vikuah
al
ha-Ahavah."
/yyun 28 (1978): 155-166.
"Die Quellen des Kreismotives
in
den Dialoghi d'amore." Hebrâische
Beitràge zur Wissenschaft des Judentums deutsch angezeigt 6 (1990): 130-138.
Inventarium codicum manuscripti Bibliothecae Barberinae Redactum
D. Sanctae
fol.
Pieralisi Bibliotecario et in
XLIV. 104
Tomo
Digestum a
Tomus
15,
e la sua filosofìa dell'amore."
La
v.
"Don Jehudah Abravanel
Klausner, Joseph.
et
Vigintitres Distributum.
Rassegna Mensile di Israele marzo-aprile (1932): 495-508, maggio-giugno
(1932): 22-41.
Kodera, Sergius. Filone
und
Sofia in Leone Ebreo's Dialoghi d'amore: platonische
Liebesphilosophie der Renaissance
und Judentum.
Frankfurt: Peter Lang, 1995.
Kodera, Sergius. "The Idea of Beauty in Leone Ebreo (Judah Abravanel)." The
Jewish Body. Corporeality, Society
Modem
Brill,
Period.
A
and
Identity in the Renaissance
and
Early
cura di Maria Diemling e Giuseppe Veltri. Leiden/Boston:
2009, pp. 301-329.
Kôppen, Ulrich. Die Dialoghi d'amore
setzungen: Buchgeschichte,
des Leone Ebreo in ihren franzòsischen Uber-
Ubersetzgunstheorie
und
Ubersetzungpraxis
im
16.
Jahrdunderts. Bonn: Bouvier, 1979.
Kristeller,
R O.
(a
cura
di). Iter
Italicum accedunt alia itinera.
A finding list ofuncat-
alogued or incompletely catalogued humanistic manuscripts of the Renaissance in
Italian
and
other libraries, Vol llvol V, (alia itinera II
Yugoslavia, Utopia,
Supplement
to Italy
(A
—
F).
and
Italy III)
Sweden
to
London/Leiden: The Warburg
Institute/E.J. Brill, 1990.
Lacerenza, Giancarlo. "Lo spazio dell'ebreo. Insediamenti e cultura ebraica a Napoli
(secoli
XV-XVI)." Integrazione ed emarginazione.
Spagna nei
secoli
Laura Barletta. Napoli:
Law, Vera.
Circuito e modelli: Italia e
XV-XVIII. Atti del Convengo' Napoli, maggio 1999.
"Two More
(1978): 370-379.
Istituto
A
cura di
Suor Orsola Benicasa-Cuen, 2002, pp. 357-427.
Arrighi Manuscripts Discovered." The Book Collector 21 \ò
— 64 —
Genesi redazionale dei Dialoghi d'amore
"The Dialoghi d'amore
Lesley, Arthur.
Ficino
and
in
Renaissance Neoplatonism.
A
Leone Ebreo
di
Contemporaneous Jewish Thought."
cura di Konrad Eisenbichler e Olga
Zorzi Pugliese. Ottawa: Dovehouse Editions, 1986, pp. 69-86.
Menéndez y
Pelayo,
Marceline Historia de
las ideas estéticas
en Espana. Mexico:
Editorial Porrua, S.A, 1985.
Milburn, Alan Ray "Leone Ebreo and the Renaissance." Isaac Abravanel. Six
Lectures, a cura di
B.
J.
Trend/H. Loewe. Cambridge: Cambridge University
1937, pp. 133-157.
Press,
Nardi, Bruno. "Judah Abravanel." Dizionario biografico degli
Roma:
italiani,
voi.
1,
Istituto della Enciclopedia italiana, 1960, pp. 3-5.
Nelson Novoa, James W. "An aljamiado version of Leone Ebreo's Dialoghi
d'a-
more." Materia Judaica 8/2 (2003): 311-327.
"El ms. 1057 de
una traducción
Biblioteca pûblica municipal de Oporto:
la
castellana desconocida de los Diàlogos de
amor de Léon Hebreo."
Rivista di
filologìa e letterature ispaniche! (2004): 9-42.
"Consideraciones sobre una version aljamiada de
los
Diàlogos de amor de
Yehudah Abarbanel." Sefaradl (2005a): 103-126.
"Un humanista
Actas de
sefardi
las jornadas
en Nàpoles: Los Diàlogos de amor de Leon Hebreo, in
de estudios sobre cultura y literatura espanolas en Italia en el
quinquentésimo aniversario de
la
muerte de Isabel
la
Católica,
Romanisches
seminar der Christian Albrechts-Universitàt zu Kiel/Centro de estudios sobre
el
renacimiento espanol. Salamanca:
SEMYR 2005b,
"From Incan Realm
Renaissance: Garcilaso
to
Italian
pp. 101-111.
el
Inca and his
and Translation
Amsterdam/New
Translation of Leone Ebreo's Dialoghi d'Amore." Travel
Early
Modern
Period.
A
cura di Carmine G. di Biase.
in the
York,
Radopi, 2006a, pp. 187-201.
Los Diàlogos de
amor de Leon Hebreo
en el marco sociocultural sefardi del siglo
XVI. Càtedra "Alberto Benveniste" de Estudos Sefarditas. Universidade de
Lisboa, 2006b.
"A publicaçào dos Diàlogos de amor de Leâo Hébreu no contexto romano
da primeira metade do século XVI." Cadernos de Estudos Sefarditas 6 (2006c):
55-74.
"La pubblicazione dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo e l'Umanesimo
dell'Italia
meridionale." Itinerari di studi
"New Documents
storici
20-21 (2006-2007): 213-230.
regarding the publication of Leone Ebreo's Dialoghi
d'amore." Hispania Judaica 5 (2007): 271-282.
"Mariano Lenzi. Sienese editor of Leone Ebreo's Dialoghi d'amore?
Bruniana
et
Campanelliana 14:2 (2008): 477-494.
"Benedetto Giunti:
The
Likely Editor or the First
Known
Leone Ebreo's Dialoghi d'amore" Cadernos de Estudos
"Glosse ebraiche in un manoscritto contenente
re di
il
Partial
terzo dei Dialoghi
Leone Ebreo." La Rassegna Mensile di
Israele (in corso di
Don
Statesman
Netanyahu,
Benzion.
Isaac
Abravanel
Edition of
Sefarditas 8 (2009).
d'amo-
stampa).
and
Philosopher.
Ithaca/London: Cornell University Press, 1998.
Paccagnella, Ivano. Il fasto delle lingue. Plurilinguismo letterario nel Cinquecento.
— 65 —
James W. Nelson
Roma: Bulzoni
Peri,
Novoa
editore, 1984.
Hiram. (=Pflaum, Heinz) Die Idee der Liebe Leone Ebreo Zwei Abhandlungen
zur Geschichte der Philosophie in der Renaissance. Tubingen: J.C.B Mohr,
Anthony Thomas.
Perry,
Ebreo
to John
Erotic Spirituality: The Integrative Tradition
Donne. University of Alabama: University of Alabama
Cinquecento. In Culture
Pozzi, Mario. "Discussione linguistiche del
Italie
du Moyen-Age à
Renaissance.
la
Parigi:
Université de
1
926.
from Leone
Press,
1980.
et Société
la
en
Sorbonne
Nouvelle, 1985, pp. 167-185.
Schiomo. "Medieval Doctrines
Pines,
in Renaissance
Garb? Some Jewish and
Arabic Sources of Leone Ebreo's Dialoghi d'amore." In Jewish Thought in the
A
Sixteenth Century.
Harvard University
Dov Cooperman. Cambridge, MA:
cura di Bernard
1983, pp. 365-398.
Press,
Rajna, Pio. "La lingua cortigiana." In Miscellanea linguistica in onore di Graziadio
Torino: Loescher, 1901, pp. 295-314.
Ascoli.
Ricci, Laura.
Equicola.
La redazione manoscritta del Libro de natura de amore
Roma: Bulzoni Editore, 1999.
Ruiz Martin, Francisco. "La expulsion de
los judios
di
Mario
del reino de Nâpoles."
Hispania. Revista espanola de historia 9:34 (1949): 28-76.
Sabbatino,
L'idioma
Pasquale.
Rinascimento.
Giuseppe. "La
Saitta,
Venezia: La
volgare.
Roma: Bulzoni
filosofìa di
Nuova
Italia,
dibattito
Il
sulla
lingua
letteraria
Leone Ebreo."
Filosofia italiana e
umanesimo.
1928, pp. 85-157.
Scrivano, Ricardo. "Platonismo, ebraismo e Caballa nel Rinascimento:
Ebreo."
nel
Editore, 1995.
Leone
modello e l'esecuzione. Studi rinascimentali e manieristici. Napoli:
//
Liguori Editore, 1993, pp. 113-133
Sommer,
Doris. "At
Home
Abroad: El Inca Shuttles with Hebreo." Exile and
Creativity. Signposts, Ttravelers, Outsiders,
Backwards Glances.
Ruben Seleiman. London/Durham, N.C: Duke University
A
cura di Susan
Press,
1998, pp.
109-142.
Isaia. "Intorno alla vita di Leone Ebreo." Civiltà Moderna 6 (1934): 5-35.
Olmedo, Andrés. Los Dialoghi d'amore de Leon Hebreo: aspectos literarios y
Sonne,
Soria
culturales.
1
Granada: Universidad de Granada, secretariado de publicaciones,
984.
Trovato, Paolo.
Con ogni
letterari italiani
diligenza corretto.
(1470-1570). Bologna:
La stampa
Il
e le revisioni editoriali di testi
Mulino, 1991.
Giuseppe. "Leone Ebreo's Concept of Jewish Philosophy." In Renaissance
Veltri,
Philosophy in Jewish Garb. Foundations
Modernity. Leiden/Boston:
Zeldes, Nadia. "Sefardi
and
Brill,
and
Challenges in Judaism on the Eve of
2009, pp. 60-72.
Sicilian Exiles in the
Community Formation and
Crisis."
Kingdom of Naples:
Settlement,
Hispania Judaica Bulletin, 6 (2008): 237-
265.
Zimmels, Bernard. Leo Hebreaus
sein
ein Jiidischer Philosoph der Renaissance sein Leben,
Werke und seine Lehren. Breslau: Wilhelm Koebner, 1886.
Leone Ebreo. Neue Studien. Vienna: s.1.,1892.
— 66 —