La carità non cerca il proprio interesse

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La carità non cerca il proprio interesse
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La Carità
Non cerca il proprio interesse
(La gratuità e il disinteresse)
«Nessuno ha un amore più grande di questo:
dare la vita per i suoi amici» (Gv 15,13)
“Cammino di Crescita
personale nella
esperienza della carità”
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Punto di partenza:
«Cosa cerco veramente? Qual è la motivazione abituale più profonda che me spinge ad
agire? Che cosa mi fa essere felice? Dove ho posto il senso della mia identità e
realizzazione? Perché dopo aver ottenuto quella cosa… sono ancora inquieta/o, cosa c’è
all’origine dei miei desideri e sogni? ...»
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Bussola per i viaggiatori del cammino di
crescita personale:
 La pedagogia del oceano – dinamicità delle
onde – (dimensione orizzontale (relazione con
gli altri), verticale (relazione con Dio) e
profondità (relazione con se stesso/a)).
 Cammino di crescita personale. Che vuol dire? Formazione integrale per
essere persone integrate cioè persone in pienezza.
 Il programma di vita se identifica con l’Acronimo:
«PREGA»
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Formazione Spirituale (Preghiera)
Formazione Comunitaria (Relazioni interpersonali)
Formazione Umana (Educazione)
Formazione Missionaria (Gioia)
Formazione Accademica (Aggiornamenti)
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 Cammino: considera un punto di
partenza (Incontro personale con
Gesù) e un punto di arrivo (la
missione: imparare a dar la vita per gli
altri di maniera gratuita).
 Guardare con il cuore (guardarsi
dentro) per andare diritto nel nostro
cammino di crescita personale: I due
volti del cuore della persona umana.
o Scoprendo e guarendo la mia
ferita (volto vecchio)
o Scoprendo e potenziando la mia
sorgente (volto giovane)
A proposito di guardare con il cuore,
possiamo capire meglio con questo esempio che mette in gioco la nostra
capacità di percezione:
a)
b)
c)
"La giovane e la vecchia": a) L’illustrazione essendo, infatti, ambigua vi
si può vedere sia l'una che l'altra delle due figure. - b) L'illustrazione
rappresenta chiaramente una vecchia. - c) L'illustrazione rappresenta
chiaramente una giovane.
Quello che rivela l’esperienza personale implica, per un lato, una realtà
lesionata, ferita, sensibilmente vulnerabile (volto vecchio), per altro lato, un
potenziale, fortezze (volto giovane), un “pozzo” (alimentato di sorgente d’acqua
viva) – di possibilità, un congiunto di forze positive. Cioè, che tutta la persona è
mossa nel suo agire per una combinazione di quelle due parti del suo cuore: la
ferita ed il pozzo. E questi sono i due volti del cuore della persona umana!
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È la combinazione di quelle due realtà ciò che fa che ogni persona sia «sé stessa».
È l’interagire della parte «sensibilmente vulnerabile» e «il potenziale delle
possibilità», ciò che va dando sia identità che stima di sé alla persona, e dove man
mano può scoprire quale è il senso della sua vita e quale è il suo impegno nella
storia.
•
La Crescita Personale è come una risorsa per:
o Approfondire nel “pozzo” delle nostre qualità e
o per arrivare a quello che si chiama “la sorgente” (le mie forze interne che mi
fanno vivere, i miei motori principali, ciò che mi aiuta a superare mie problemi, ciò
che mi spinge a vivere con allegria). Soprattutto e anzitutto,
o per essere introdotti nell’Acqua Viva che è la presenza di Dio in lo più intimo della
nostra intimità.
•
Idee essenziali:
o La paura (le resistenze): non libera del male, crea solo illusioni e presunzioni,
falsi allarmi e nemici immaginari, e uno spreco immondo, questo sì, di energia.
o Integrazione del male nella nostra vita: il tema del male ha un filo diretto
con i nostri errori, debolezze, difetti; Errori, debolezze, difetti che accettiamo
come parte integrante di noi stessi, però con il proposito di impegnarci di più nel
miglioramento e la crescita in questi elementi precisi e puntuali.
o L’Albero: è il modello pedagogico per interpretare la nostra storia personale in
ogni evento della nostra vita, sia nel caso delle inconsistenze (volto vecchio) come
delle consistenze (volto giovane). Un albero ha delle:
o Cause (radici), energie che spinge e scorre (linfa) e conseguenze (frutti).
o Inconsistenza centrale: debolezza principale che ha un origine (radici) nella
propria storia e si fortifica con un bisogno (linfa) che è chiesto per la persona in
eccesso, una fame di gratificazione in una certa direzione, l’equivoco illusorio di
felicità. Normalmente il bisogno inconsistente riguarda l’area dell’identità e della
stima di sé (frutti).
o
La sorgente: fonte inesauribile. “Il Signore ti farà sempre
da guida, ti sazierà nei terreni aridi, renderà vigore alle tue ossa;
sarai come un giardino irrigato e come una sorgente d' acqua,
le cui acque non vengono meno” (Is 58,11).
… Se lascio andare i miei desideri con libertà: ¿Che
cosa mi piacerebbe essere oppure fare?
“L'amore non desidera che consumarsi…il calore
che avrai dato agli altri rimarrà per sempre…”